venerdì 15 ottobre 2010

Tour of Hainan, Van Hummel vince anche la 5°tappa, Iglinskiy resta primo

L'olandese Kenny Van Hummel ha vinto la quinta tappa del Tour of Hainan regolando allo sprint il gruppo principale, arrivato molto sfilacciato al traguardo. Il corridore della Skil Shimano ha preceduto il nazionale russo Ivan Kovalev e l'australiano Jonathan Cantwell della Fly V Australia, bissando così il successo ottenuto ieri nella quarta tappa.
In classifica generale è sempre il kazako Valentin Iglinskiy dell'Astana a primeggiare, vantando ora 20 secondi di vantaggio sull'australiano Johnnie Walker della Footon Servetto e 23 secondi sullo statunitense Kiel Reijnen della Jelly Belly.

ORDINE D'ARRIVO
1° Kenny Van Hummel (Ned) Skil - Shimano
2° Ivan Kovalev (Rus) Russia s.t.
3° Jonathan Cantwell (Aus) Fly V Australia s.t.
4° Alexei Markov (Rus) Russia s.t.
5° Charles Bradley Huff (USA) Jelly Belly s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Valentin Iglinskiy (Kaz) Astana
2° Johnnie Walker (Aus) Footon Servetto a 20''
3° Kiel Reijnen (Usa) Jelly Belly a 23''
4° Ruslan Tleubayev (Kaz) Kazakhstan a 27''
5° Yukihiro Doi (Jpn) Skil - Shimano s.t.

Gran Piemonte, è ancora un super Gilbert, doppietta!

Il belga Philippe Gilbert ha vinto l'edizione 2010 del Giro del Piemonte - Gran Piemonte, superando tutti gli avversari con uno scatto poco dopo l'ultimo chilometro e arrivando con un buon margine al traguardo. Il corridore dell'Omega Pharma Lotto ha preceduto di 2 secondi l'italiano Leonardo Bertagnolli dell'Androni Giocattoli e il danese Matti Breschel della Saxo Bank, all'ennesimo podio in una gara di livello internazionale. E come per Breschel, anche Filippo Pozzato ha conquistato l'ennesimo piazzamento della stagione, arrivando quarto a debita distanza dal podio, regolando in pratica il resto del gruppo. Un'importanze iniezione di fiducia per Gilbert in vista dell'ultima classica della stagione, il Giro di Lombardia, conquistato l'anno scorso proprio dopo aver vinto il Giro del Piemonte. Sembra, oggettivamente, senza rivali il belga, troppo forte in arrivi in salita rispetto a chiunque. Dovrà guardarsi dai soliti nomi, Cadel Evans, Alexander Kolobnev, Vincenzo Nibali, Giovanni Visconti, più qualche possibile sorpresa che, di solito, al Lombardia è molto difficile. "E' stata una gara veloce, la mia squadra ha cercato di chiudere la fuga, e anche nel finale ha fatto la corsa con Saxo Bank e Rabobank" ha dichiarato Gilbert a fine gara. "Ai -700 ho attaccato e via così. Il Mondiale è ormai digerito. A ripensarci, che peccato. In Australia ero in grandissima forma, ho attaccato nel punto giusto, ma ho trovato il vento in faccia e non andavo avanti. Meglio così. Voglio dire: meglio averci provato che rimanere lì e poi arrivare terzo o quarto". Il belga ha parlato anche di Pozzato: "Nessuna questione con Pozzato. Corriamo per squadre diverse, facciamo corse diverse. E se qualcuno vuole correre alla mia ruota, non è un problema mia, semmai suo". E, infine, Gilbert ha detto la sua anche sul prossimo Giro di Lombardia: "Domani (oggi ndr) vado a vedere la salita e soprattutto la discesa del Tivano. Mi hanno detto che è molto pericolosa, quindi potrà essere decisiva. Avversari? Prima dovrei vedere la lista dei partenti. Innanzitutto Evans e Kolobnev, poi Horner e Fuglsang, e fra gli italiani Nibali e Visconti".

La gara ha riservato parecchi colpi di scena, rendendo interessanti e un po' ridicole alcune fasi di corsa. Ma andiamo con ordine. Al chilometro 56, dopo una prima fuga iniziale annullata dal Team Katusha, sono in sei ad andare in fuga, Alessandro De Marchi e Luca Solari dell'Androni Giocattoli, Elia Favilli dell'ISD Neri, Sonny Colbrelli della Colnago CSF Inox, Oscar Pujol della Cervelo e Tony Gallopin della Cofidis. Il vantaggio dei battistrada raggiunge anche gli 8 minuti e 40 secondi, con il gruppo che si lancia all'inseguimento senza grandissima convinzione. Il vantaggio dei fuggitivi è ancora alto (4 minuti circa) quando a 30 chilometri dal traguardo, a una rotonda, i sei seguono le moto della polizia e la macchina della giuria andando dritti mentre il percorso di gara proseguiva da un'altra parte. I corridori proseguono nel traffico per un tratto di qualche chilometro, rientrando in corsa proprio alle spalle del gruppo principale. I sei probabilmente non avrebbero raggiunto il traguardo ma terminare una fuga in questo modo è una beffa che, sicuramente, non meritavano, tanto più che davanti c'erano ben 3 stagisti, De Marchi, Colbrelli e Favilli, che si stavano mettendo in mostra dimostrando coraggio e grande spirito d'iniziativa. "Eliminati" i fuggitivi, il gruppo si ritrova davanti e sulla salita della Morra è la Saxo Bank a creare selezione, provocando però un attacco di sette corridori che continuerà fino a fine discesa, con il solo Madrazo della Caisse d'Epargne a continuare da solo fin quasi al passaggio sul traguardo. Da qui, mancano 18 chilometri. Gli attacchi sono numerosi ma sono Vladimir Gusev della Katusha e Alexsandr Dyachenko dell'Astana gli unici in grado di guadagnare un buon margine, arrivando anche a 14 secondi di vantaggio sul gruppo tirato dall'Omega Pharma Lotto. Il tentativo dei due corridori dell'Est termina a 1 chilometro dal traguardo e qui, inizia lo show di Gilbert. Il belga scatta nel tratto in salita facendo il vuoto e gestisce le energie negli ultimi 500 metri, sbaragliando nettamente la concorrenza e firmando una prestigiosa doppietta.

ORDINE D'ARRIVO
1° Philippe Gilbert (Bel) Omega Pharma Lotto
2° Leonardo Bertagnolli (Ita) Androni Giocattoli a 2''
3° Matti Breschel (Den) Team Saxo Bank s.t.
4° Filippo Pozzato (Ita) Team Katusha a 4''
5° Dries Devenyns (Bel) Quick Step s.t.
6° Mauro Finetto (Ita) Liquigas Doimo s.t.
7° Domenico Pozzovivo (Ita) Colnago CSF Inox s.t.
8° Bauke Mollema (Ned) Rabobank s.t.
9° Rigoberto Uran (Col) Caisse d'Epargne s.t.
10° Daniele Pietropolli (Ita) Lampre Farnese Vini s.t.

Kermiscross, vittoria di Zdenek Stybar su Nys e Vantornout

Il ceco Zdenek Stybar ha vinto ad Ardooie il Kermiscross, gara di avvicinamento alla prima prova di Coppa del Mondo che si terrà questa domenica ad Aigle, in Svizzera. Il corridore della Telenet Fidea ha preceduto, in uno sprint a tre, i belgi Sven Nys della Landbouwkrediet e Klaas Vantornout della Sunweb Revor, sfruttando al massimo le sue doti di velocista, dimostrate anche in gare su strada. E visto lo stato di forma di Stybar in questo inizio stagione, sembra praticamente scontato il risultato della gara di domenica; il ceco non ha ancora perso una volta nelle sue cinque apparizioni e nessun avversario sembra pronto a batterlo.
La gara ha preso una prima svolta quando Vantornout, durante il terzo giro, si è messo in testa a tirare, provocando una forte selezione alle sue spalle con soli 11 corridori rimasti davanti. Dopo circa 40 minuti di corsa, è stato Nys a dare un altro strappo facendo rimanere davanti Stybar, Vantornout, Niels Albert e Dieter Vanthourenhout, raggiunti poco dopo anche da Rob Peeters, compagno di Stybar. E' stato ancora Nys, nell'ultimo giro, a creare ulteriore selezione facendo rimanere davanti soltanto Stybar e Vantornout. Il confronto in volata è stata impari; Vantornout ha subito ceduto mentre per Stybar non è stato troppo difficile battere Nys e vincere la quinta gara consecutiva.

ORDINE D'ARRIVO
1° Zdenek Stybar (Cze) Telenet Fidea
2° Sven Nys (Bel) Landbouwkrediet s.t.
3° Klaas Vantournout (Bel) Sunweb Revor a 6''
4° Niels Albert (Bel) BKCP Powerplus a 16''
5° Rob Peeters (Bel) Telenet Fidea a 24''
6° Dieter Vanthourenhout (Bel) BKCP Powerplus a 32''
7° Jim Aernouts (Bel) BKCP Powerplus s.t.
8° Thijs van Amerongen (Ned) AA Cycling Team s.t.
9° Jonathan Page (Usa) Planet Bike s.t.
10° Sven Vanthourenhout (Bel) Sunweb Revor s.t.

giovedì 14 ottobre 2010

Tour of Hainan, Van Hummel vince la 4°tappa in volata, Iglinskiy sempre leader

L'olandese Kenny Van Hummel ha vinto la quarta tappa del Tour of Hainan regolando in volata il gruppo arrivato compatto al traguardo. Il corridore della Skil Shimano ha preceduto il kazako Valentin Iglinskiy dell'Astana e il nazionale russo Ivan Kovalev, quarto si è piazzato Rico Rogers della Giant Asia mentre quinto è giunto l'ucraino Yuri Metlushenko. Per Van Hummel si è trattato della terza vittoria stagionale, dopo aver vinto una tappa al Tour de Picardie e una al Giro del Belgio.
Grazie al secondo posto di oggi, il kazako Iglinskiy ha aumentato il proprio vantaggio in classifica generale e ora può vantare 15 secondi sull'australiano Johnnie Walker della Footon Servetto, 16 secondi sul giapponese Taiji Nishitani dell'Aisan Racing Team e 17 secondi sullo spagnolo Enrique Mata della Footon Servetto.

ORDINE D'ARRIVO
1° Kenny Van Hummel (Ned) Skil - Shimano
2° Valentin Iglinskiy (Kaz) Astana s.t.
3° Ivan Kovalev (Rus) Russia s.t.
4° Rico Rogers (NZl) Giant Asia s.t.
5° Yuri Metlushenko (Ukr) Ucraina s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Valentin Iglinskiy (Kaz) Astana
2° Johnnie Walker (Aus) Footon Servetto a 15''
3° Taiji Nishitani (Jpn) Aisan Racing Team a 16''
4° Enrique Mata (Esp) Footon Servetto a 17''
5° Kiel Reijnen (Usa) Jelly Belly a 18''

mercoledì 13 ottobre 2010

Giochi del Commonwealth, Millar vince la prova a cronometro per la Scozia

Lo scozzese David Millar ha vinto la prova a cronometro della 19° edizione dei Giochi del Commonwealth, sbaragliando nettamente la concorrenza, piena di giovani ma senza grandissimi campioni capaci di contrastare il campione britannico. Il corridore della Garmin Transitions ha preceduo di 54 secondi l'inglese Alex Dowsett e di 1 minuto netto l'australiano Luke Durbridge. Un'altra prova convincente per Millar, al terzo podio in una competizione internazionale dopo la medaglia di bronzo nella prova in linea, sempre in India ai Giochi del Commonwealth, e l'argento iridato nella cronometro alle spalle di Cancellara a Melbourne.
Nella prova femminile la vittoria è andata alla canadese Tara Whitten che ha preceduto di soli 5 secondi la neozelandese Linda Villumsen e di 10 secondi l'inglese Julia Shaw.
Dopo aver perso soltanto due medaglie d'oro su 14 nelle prove su pista, l'Australia si è fatta sfuggire anche le due delle prove a cronometro, dopo aver vinto entrambe le prove in linea. Il bottino australiano resta nettamente il migliore con 14 medaglie d'oro su 18, lasciando le briciole alle altre nazionali.

Elite Uomini
1° David Millar (Scozia)
2° Alex Dowsett (Inghilterra) a 54.82''
3° Luke Durbridge (Australia) a 1'00.56''
4° Michael Hutchinson (Irlanda del Nord) a 2'14.24''
5° Christopher Froome (Inghilterra) a 2'20.17''
6° Rohan Dennis (Australia) a 3'02.90''
7° Zachary Bell (Canada) a 3'16.76''
8° Jack Bauer (Nuova Zelanda) a 3'29.85''
9° Jesse Sergent (Nuova Zelanda) a 4'15.35''
10° Ryan Roth (Canada) a 4'50.87''

Elite Donne
1° Tara Whitten (Canada)
2° Linda Villumsen (Nuova Zelanda) a 4.85''
3° Julia Shaw (Inghilterra) a 10.22''
4° Alexis Rhodes (Australia) a 23.24''
5° Melissa Holt (Nuova Zelanda) a 23.66''

Tour of Hainan, volata vincente di Huff nella 3°tappa, Iglinskiy sempre leader

Lo statunitense Charles Bradley Huff ha vinto in volata la terza tappa del Tour of Hainan, in Cina, regolando allo sprint il gruppo giunto compatto al traguardo. Il corridore della Jelly Belly ha preceduto il russo Sergey Kudentsov della Polygon Sweet Nice e l'ucraino Yuri Metlushenko, andando a conquistare la sua prima vittoria stagionale.
La classifica generale, dopo l'arrivo di oggi a Xinglong, è rimasta praticamente la stessa con il kazako Valentin Iglinskiy dell'Astana ancora al comando con 4 secondi sul giapponese Taiji Nishitani dell'Aisan Racing Team, 6 secondi su Johnnie Walker e 7 secondi su Arkaitz Duran, entrambi della Footon Servetto.

ORDINE D'ARRIVO
1° Charles Bradley Huff (Usa) Jelly Belly
2° Sergey Kudentsov (Rus) Polygon Sweet Nice s.t.
3° Yuri Metlushenko (Ukr) Ucraina s.t.
4° Jonathan Cantwell (Aus) Fly V Australia s.t.
5° Kenny Van Hummel (Ned) Skil - Shimano s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Valentin Iglinskiy (Kaz) Astana
2° Taiji Nishitani (Jpn) Aisan Racing Team a 4''
3° Johnnie Walker (Aus) Footon Servetto a 6''
4° Arkaitz Duran (Esp) Footon Servetto a 7''
5° Kiel Reijnen (Usa) Jelly Belly a 8''

Elite/Under 23. Marco Coledan vittorioso nella Coppa del Mobilio, Alessio Vescovo vince il GP di Mezzana Bigli

Fine stagione anche per gli Elite e gli Under 23 che, Martedì 12 Ottobre, hanno partecipato a due corse di carattere nazionale.
A Mezzana Bigli, in provincia di Pavia, il giovane Alessio Vescovo della Cicli Casati NGC Perrel ha vinto la 90° edizione del Gran Premio Mezzana Bigli, una delle corse più antiche del calendario dilettantistico. Il corridore italiano ha anticipato la volata del gruppetto dei fuggitivi partendo a 1 chilometro dall'arrivo e resistendo al ritorno di Cristian Delle Stelle della Trevigiani Dynamon Bottoli ed Enrico Montanari della Sergio Dal Fiume, rispettivamente secondo e terzo. La corsa si è tenuta lungo un circuito di 15,7 chilometri totalmente pianeggiante ma gli attacchi sono stati numerosi sin dall'inizio. Nonostante la media altissima, sotto l'iniziativa di Lorenzo Lancini della Gavardo Tecmor, in tredici sono riusciti a sganciarsi dal gruppo, mettendo tra sé e il plotone un vantaggio rassicurante di 40-50 secondi. Insieme a Lancini all'attacco sono andati Rocchetti, Maggiore e Vescovo della Casati, Sinigaglia, Delle Stelle e Zhupa della Trevigiani, Zambon della Palazzago, Montanari della Dal Fiume, Alafaci, Moschen e Moser della Lucchini e Polivoda della Brunero. I 13 si sono dati furiosamente battaglia nel finale con ripetuti attacchi, prima di Zhupa, poi dei corridori della Lucchini e infine da Rocchetti, ripreso poco prima dell'ultimo chilometro. E in risposta all'attacco del compagno di squadra è stato Vescovo a prendere l'iniziativa, guadagnando quei pochissimi secondi che gli hanno permesso di tagliare il traguardo con pochi metri sul resto dei fuggitivi.
A Ponsacco, in provincia di Pisa, è stato Marco Coledan ad aggiudicarsi l'edizione 2010 della Coppa del Mobilio, gara disputata su due prove, una in linea e una a cronometro. Il corridore della Trevigiani Dynamon Bottoli ha preceduto di 20 secondi il 19enne Marco Bernardinetti della Mastromarco Sensi e di 21 secondi il russo Alexander Zhdanov della Ciclistica Sestese, terzo anche nella prova in linea. Partiamo con la prova in linea: nonostante un altissimo numero di attacchi la gara si è risolta in volata, con l'ultimo tentativo di 23 corridori ripreso a 8 chilometri dal termine. E come consuetidine in questa stagione, è stata la Trevigiani a prendere sotto il proprio controllo la situazione e a portare il proprio sprinter Giacomo Nizzolo alla vittoria davanti ai russi Alexei Tsatevich, membro della nazionale, e Alexander Zhdanov della Ciclistica Sestese. I primi 15 della prova in linea si sono confrontati su un percorso a cronometro nel pomeriggio e il migliore è risultato Marco Coledan, già secondo l'anno scorso nella stessa prova. Grazie al successo nella crono, Coledan ha ottenuto in successo anche nella combinata, frutto, in pratica, soltanto dei ritardi della cronometro.

COPPA DEL MOBILIO - PONSACCO (PI)
Prova in linea
1° Giacomo Nizzolo (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli
2° Alexei Tsatevich (Rus) Russia s.t.
3° Alexander Zhdanov (Rus) Ciclistica Sestese s.t.
4° Filippo Fortin (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli s.t.
5° Luca Flumian Dugani (Ita) Brisot Cardin Bibanese s.t.

Cronometro e Combinata
1° Marco Coledan (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli
2° Marco Bernardinetti (Ita) Mastromarco Sensi a 20''
3° Alexander Zhdanov (Rus) Ciclistica Sestese a 21''
4° Alexander Serebryakov (Rus) Gruppo Lupi Sammarinese a 1'07''
5° Alessandro Malaguti (Ita) Calzaturieri Montegranaro a 1'10''

GP DI MEZZANA BIGLI (PV)
1° Alessio Vescovo (Ita) Cicli Casati Ngc Perrel
2° Christian Delle Stelle (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli s.t.
3° Enrico Montanari (Ita) SC Sergio Dal Fiume s.t.
4° Gianluca Maggiore (Ita) Cicli Casati Ngc Perrel s.t.
5° Lorenzo Lancini (Ita) Gavardo Tecmor s.t.

martedì 12 ottobre 2010

Nationale Sluitingprijs, Adam Blythe vince ancora in volata su Weylandt e Van Dijk

Il britannico Adam Blythe ha vinto la 77° edizione della Nationale Sluitingprijs Putte - Kapellen regolando in volata il gruppo giunto compatto al traguardo. Il corridore dell'Omega Pharma Lotto ha preceduto il belga Wouter Weylandt della QuickStep e l'olandese Stefan Van Dijk della Verandas Willems, vincitore l'anno scorso proprio qui. Per Blythe si tratta della quarta vittoria stagionale dopo aver letteralmente dominato il Circuito Franco - Belga che si è svolto a inizio mese e imponendosi all'attenzione mondiale come ottima alternativa ai più forti velocisti del mondo.
"Se solo la stagione potesse essere un po' più lunga" ha scherzato Blythe a fine gara, sottolineando il suo ottimo momento di forma. "Seriamente, questa vittoria è una perfetta fine per una stagione soddisfacente".
La corsa si è tenuta lungo un percorso di 183 chilometri composto da 11 giri con arrivo a Putte. Dopo pochi chilometri di gara in sei sono andati all'attacco, formando l'azione più importante della giornata. Il gruppetto dei battistrada era formato da Nick Nuyens della Rabobank, Thomas De Gendt della Topsport Vlaanderen, Rob Goris della Palmans, Johnny Hoogerland della Vacansoleil, David Boucher della Landbouwkrediet e Mitchell Docker della Skil Shimano. Gli attaccanti hanno perso un componente quando Goris, a causa di un problema meccanico, si è staccato e, rientrando in gruppo, si è aiutato facendosi trainare dall'ammiraglia, cosa che gli è costata la squalifica. I cinque corridori rimasti sono riusciti a guadagnare al massimo 3 minuti di vantaggio ma la situazione è diventata più chiara negli ultimi due giri quando la fuga è stata ripresa. Altri temerari hanno provato un attacco nell'ultimo giro ma il grupo è rimasto compatto e, allo sprint, è stato Blythe a imporsi di potenza su Weylandt e Van Dijk, portando a 9 i successi stagionali dell'Omega Pharma Lotto.

ORDINE D'ARRIVO
1° Adam Blythe (Gbr) Omega Pharma Lotto
2° Wouter Weylandt (Bel) Quick Step s.t.
3° Stefan Van Dijk (Ned) Verandas Willems s.t.
4° Wim Stroetinga (Ned) Team Milram s.t.
5° Jempy Drucker (Lux) Continental Team Differdange s.t.
6° Kenny Dehaes (Bel) Omega Pharma Lotto s.t.
7° Timothy Dupont (Bel) Jong Vlaanderen s.t.
8° Kris Boeckmans (Bel) Topsport Vlaanderen s.t.
9° Yoeri Havik (Ned) Van Vliet EBH s.t.
10° Egidijus Juodvalkis (Ltu) Palmans Cras s.t.

Tour of Hainan, Valentin Iglinskiy conquista la 2°tappa e la maglia di leader

Il kazako Valentin Iglinskiy ha vinto la seconda tappa del Tour of Hainan regolando allo sprint il gruppo dei migliori. Il corridore dell'Astana ha preceduto in volata il giapponese Taiji Nishitani dell'Aisan Racing Team e l'australiano Johnnie Walker della Footon Servetto, per il quale la squadra ha lavorato molto. Per Iglinskiy si tratta della prima vittoria stagionale, arrivata dopo aver terminato la Vuelta a Espana e aver disputato il campionato del Mondo di Melbourne, terminato con un ritiro nella prova in linea.
La gara si è decisa sulla salita finale quando un tremendo forcing ha spezzato in due il gruppo, lasciando davanti soltanto una quarantina di corridori. Il leader di ieri, Metlushenko, si è staccato; sorte toccata anche ad Alexandre Vinokourov che, probabilmente, dovrà dire addio ai suoi sogni di vittoria. Il vantaggio dei battistrada è salito fino a 2 minuti e 30 secondi e gli uomini di testa hanno potuto giocarsi la vittoria allo sprint con Iglinskiy che è risultato il migliore, conquistando anche la maglia di leader della classifica generale con 4 secondi su Nishitani e 6 secondi su Walker.

ORDINE D'ARRIVO
1° Valentin Iglinskiy (Kaz) Astana
2° Taiji Nishitani (Jpn) Aisan Racing Team s.t.
3° Johnnie Walker (Aus) Footon Servetto s.t.
4° Volodymyr Bileka (Ukr) Ucraina s.t.
5° Alexei Markov (Rus) Russia s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Valentin Iglinskiy (Kaz) Astana
2° Taiji Nishitani (Jpn) Aisan Racing Team a 4''
3° Johnnie Walker (Aus) Footon Servetto a 6''
4° Adrian Honkisz (Pol) CCC Polsat a 9''
5° Kazuhiro Mori (Jpn) Aisan Racing Team a 10''

Tour de Hainan, Yuri Metlushenko vince la 1° tappa per l'Ucraina

L'ucraino Yuri Metlushenko ha vinto la prima tappa del Tour de Hainan, gara a tappe di livello internazionale che è iniziata ieri in Cina. Il corridore della nazionale ucraina ha preceduto in una volata di gruppo l'olandese Kenny Van Hummel della Skil Shimano e l'italiano Michele Merlo della Footon Servetto. Per Metlushenko si è trattata della terza vittoria stagionale, caso particolare tutte e tre conquistate in corse in terra cinese.
La tappa si è tenuta lungo un percorso di 85 chilometri nella città di Sanya e, come nelle previsioni, la gara si è risolta in una volatona di gruppo. La corsa cinese, vinta l'anno scorso da Francisco José Ventoso della CarmioOro sullo sloveno Grega Bole, presenta al via compagini di ottimo livello come le squadre ProTour Footon Servetto e Astana, le Professional Skil Shimano e CCC Polsat, nazionali di livello come quella ucraina e quella kazaka e alcune tra le più forti Continental europee e asiatiche come la tedesca Team Kuota, l'australiana Fly V Australia, la lussemburghese Team Differdange, l'americana Jelly Belly, la danese Glud & Marstrand e le asiatiche Giant Asia, Aisan Racing, Polygon Sweet Nice, Marco Polo e Tabriz Petrochemical. Ma non è solo il parco squadre a essere di buon livello visto che alla corsa partecipano anche corridori come Alexandre Vinokourov, gli stessi Metlushenko e Van Hummel e gli italiani Merlo ed Ermanno Capelli della Footon Servetto.

ORDINE D'ARRIVO
1° Yuri Metlushenko (Ukr) Ucraina
2° Kenny Van Hummel (Ned) Skil - Shimano s.t.
3° Michele Merlo (Ita) Footon Servetto s.t.
4° Valentin Iglinskiy (Kaz) Astana s.t.
5° Kazuhiro Mori (Jpn) Aisan Racing Team s.t.

lunedì 11 ottobre 2010

Gp Beghelli, Dario Cataldo sbaraglia tutti in volata

L'italiano Dario Cataldo ha vinto l'edizione 2010 del GP Beghelli regolando un gruppo ristretto di attaccanti sull'arrivo di Monteveglio in leggera salita. Il corridore della QuickStep ha preceduto nettamente il danese Jakob Fuglsang della Saxo Bank e l'altro italiano Daniele Pietropolli della Lampre Farnese Vini. Per Cataldo, dilettante di assoluto livello in passato, si tratta della terza vittoria da professionista ma è in assoluto la prima in una gara con avversari di assoluto livello internazionale, visto che le due precedenti vittorie erano arrivate con la maglia della nazionale italiana al Tour de l'Avenir del 2007.
La corsa si è svolta lungo un percorso di 195,8 chilometri con, nel finale, la salita dello Zappolino da affrontare per 8 volte. Nonostante questa asperità, la corsa è quasi sempre terminata con una volata, cosa che faceva presagire un arrivo allo sprint anche quest'anno. La situazione in gara ha preso una decisa svolta dopo 75 chilometri, quando Matteo Rabottini della Lampre, Alexander Mironov della Katusha, Andre Steensen della Saxo Bank, Fabrice Jeandesboz della Saur Sojasun, Elia Favilli dell'ISD Neri, Xavier Tondo Volpini della Cervelo, Domenico Loria della CDC e Volodymyr Zagorodny della Miche hanno preso il largo. Il vantaggio degli otto non ha mai raggiunto proporzioni interessanti, rimanendo sempre sotto i tre minuti. Al 6° giro Rabottini, Tondo, Favilli e Steensen se ne vanno sullo Zappolino mentre dal gruppo escono 9 corridori all'inseguimento, tra cui Sinkewitz, Riccò, Paolini e Gasparotto. La situazione si delinea al penultimo passaggio sulla salita dove i controattaccanti, diventati 8, rientrano sui 4 battistrada. La fuga dura, però, soltanto un giro e ai piedi dell'ultima ascesa il gruppo è compatto. Sullo Zappolino è Sinkewitz dell'ISD a fare la differenza, seguito da Cataldo, Fuglsang, Pietropolli e tutti gli altri. Il vantaggio di questi 11 battistrada rimane consistente fino all'ultimo chilometro e, nononstante un gruppo in forte rimonta, saranno loro a giocarsi la vittoria. Ai 250 metri, dopo una lunghissima trenata di Sinkewitz, è Cataldo a partire, staccando subito gli altri fuggitivi, tra cui velocisti del calibro di Martens e Pietropolli che rimangno chiusi e al corridore della QuickStep, non rimane che festeggiare.

ORDINE D'ARRIVO
1° Dario Cataldo (Ita) Quick Step
2° Jakob Fuglsang (Den) Team Saxo Bank s.t.
3° Daniele Pietropolli (Ita) Lampre Farnese Vini s.t.
4° Paul Martens (Ger) Rabobank s.t.
5° Marco Frapporti (Ita) Colnago CSF Inox s.t.
6° Alessandro Proni (Ita) Acqua & Sapone s.t.
7° Ludovic Turpin (Fra) AG2R La Mondiale s.t.
8° Luca Mazzanti (Ita) Team Katusha s.t.
9° Patrik Sinkewitz (Ger) ISD - Neri s.t.
10° Jerome Coppel (Fra) Saur - Sojasun s.t.

Giochi del Commonwealth, Allan Davis batte Roulston e Millar nella prova in linea

L'australiano Allan Davis ha vinto la prova in linea dell'edizione 2010 dei Giochi del Commonwealth, competizione che vedeva alla partenza alcuni tra i più forti corridori dell'area anglofona. Davis ha preceduto in uno sprint ristretto il neozelandese Hayden Roulston e lo scozzese David Millar che, insieme all'altro australiano Christopher Sutton, si erano avvantaggiati nei chilometri finali. Per Davis, paradossalmente, si tratta della prima vittoria stagionale, succedendo nell'albo d'oro ad altri due australiani, Matthew Hayman e Stuart O'Grady.
La gara si è decisa nel finale quando l'Australia e la Nuova Zelanda si sono messe a tirare per i propri capitani, scremando il gruppetto dei favoriti e costringendo a tirare corridori che erano in gara senza compagni di squadra come Millar e Mark Cavendish, rappresentante dell'Isola di Man. Il velocista è stato costretto a spendere parecchie energie nell'inseguimento dei tanti attacchi che si sono succeduti nel finale e ha perso brillantezza nel momento decisivo, rimanendo staccato. La vittoria di Davis è arrivata principalmente grazie al sacrificio di Sutton che negli ultimissimi chilometri si è prodigato in un duro inseguimento allo scozzese Millar, dopodiché per il corridore dell'Astana è stato semplice anticipare gli altri fuggitivi in volata.

ORDINE D'ARRIVO
1° Allan Davis (Australia)
2° Hayden Roulston (Nuova Zelanda) s.t.
3° David Millar (Scozia) s.t.
4° Christopher Sutton (Australia) a 4''
5° David Mccann (Irlanda del Nord) a 11''
6° Dominique Rollin (Canada) a 22''
7° Mark Cavendish (Isola di Man) a 59''
8° Gordon McCauley (Nuova Zelanda) a 1'09''
9° Luke Rowe (Galles) a 2'49''
10° Jack Bauer (Nuova Zelanda) s.t.

Parigi Tours, Freire beffa un ottimo Angelo Furlan

Lo spagnolo Oscar Freire ha vinto la 104° edizione della Parigi Tours, classica francese di fine stagione dedicata storicamente alle ruote veloci. Il corridore della Rabobank ha preceduto l'italiano Angelo Furlan della Lampre Farnese Vini e il belga Gert Steegmans della RadioShack, superando negli ultimissimi metri Furlan che sembrava ormai avviato verso la vittoria. Per Freire si tratta della seconda classica vinta in stagione, primo nella storia a vincere lo stesso anno Sanremo e Parigi Tours. Un deciso riscatto per lo spagnolo dopo il deludente sesto posto al Mondiale, un coronamento a una stagione comunque eccezionale.
"Ho avuto più fortuna oggi rispetto al Mondiale" ha detto Freire al traguardo. "La mia condizione era ottima dopo il viaggio in Australia. Abbiamo controllato la gara e io stavo davanti. E' stata una gara perfetta per me".
Un po' meno contento al traguardo era Angelo Furlan, vicinissimo a conquistare la più grande vittoria della carriera: "Credevo di aver vinto, la sognavo e mi serviva. Se non ci fosse stato questo vento frontale avrei vinto perché sono uscito dalla Vuelta in buona forma. Ho deciso di partire ai 300 metri perché bisogna prendere dei rischi per vincere. Non è un disonore perdere da un campione come Freire, ma sono un po' dispiaciuto per essere stato così vicino alla vittoria e non averla conquistata".
Un'altra dichiarazione importante è arrivata dal vincitore dell'anno scorso, Philippe Gilbert, che ha provato un'azione nel finale senza trovare grande collaborazione: "E' stata una corsa molto veloce grazie al vento a favore. Ma il nuovo finale era svantaggioso per gli attaccanti. Ho provato sulla Cote de l'Epan ma ho stoppato il mio attacco quando Pozzato mi ha preso la ruota. Sembra che sia la sua specialità far perdere gli altri corridori. Due anni fa, ha corso contro Boonen, ora sembra che io sia il suo nuovo obiettivo. E' il suo modo di correre. Da parte mia, non volevo prendere rischi nello sprint così ho corso per Greg Van Avermaet".
Rispetto all'anno scorso, la Parigi Tours di quest'anno ha offerto una svolgimento di corsa molto più lineare e adatto a una classica dedicata agli sprinter. Poco dopo la partenza, al chilometro 37, sono andati in fuga Jonas Jorgensen della Saxo Bank, Travis Meyer della Garmin, Yuriy Krivtsov dell'Ag2R e Simon Geschke della Skil-Shimano, raggiunti poco dopo anche da Nikolas Maes della Quick Step, Aleksej Saramotins dell'HTC-Columbia, Juan Antonio Flecha della Sky e Laurent Pichon della Bretagne Schuller. Il vantaggio degli otto attaccanti non ha mai preso gran consistenza, arrivando soltanto sui quattro minuti. A circa metà gara un attacco in massa della Saur Sojasun ha creato un ventaglio facendo rimanere nel secondo gruppo Bennati e Pozzato, rientrati poco dopo quando il gruppo si è ricompattato. Anche a causa del vantaggio in costante diminuzione, Geschke è partito sulla Cote du Crochu, ai meno 30, venendo raggiunto soltanto da Maes, Flecha e Saramotins. Nonostante altri tentativi di attacco, il gruppo è arrivato compatto alle ultime tre salitelle, ultimi spunti per gli attaccanti. Sulla prima delle tre, la Cote de Beau-Soleil, il francese Geoffrey Lequatre della RadioShack è andato all'attacco, guadagnando una trentina di secondi sul gruppo, rimasto a guardare. Sulla Cote de l'Epan ci provano in tanti ma è Tosatto ad andarsene dopo lo scollinamento, rimanendo in avanscoperta fino ai -3 dal traguardo. Lequatre, arrivato con 18 secondi all'ingresso dell'Avenue de Grammont a 2,7 chilometri dall'arrivo, ha provato a resistere al ritorno poderoso del gruppo ma la fatica si è fatta sentire e il francese è stato ripreso a 400 metri dal traguardo. A questo punto i meglio piazzati erano Furlan e Romain Feillu della Vacansoleil, tirati rispettivamente da Hondo e Bozic, e nella lotta tra i due Furlan decide di partire ai 300 metri dal traguardo. Freire, trovata la ruota dell'italiano, aspetta il momento buono per uscire e beffarlo, conquistando così la sua prima Parigi Tours della carriera.

ORDINE D'ARRIVO
1° Oscar Freire (Esp) Rabobank
2° Angelo Furlan (Ita) Lampre Farnese Vini s.t.
3° Gert Steegmans (Bel) Team Radioshack s.t.
4° Klaas Lodewyck (Bel) Topsport Vlaanderen s.t.
5° Yukiya Arashiro (Jpn) BBox Bouygues Telecom s.t.
6° Romain Feillu (Fra) Vacansoleil s.t.
7° Yoann Offredo (Fra) Francaise des Jeux s.t.
8° Wouter Weylandt (Bel) Quick Step s.t.
9° Bernhard Eisel (Aut) Team HTC - Columbia s.t.
10° Sebastien Chavanel (Fra) Francaise des Jeux s.t.

Ciclocross. Stybar vince anche la 1° prova del Superprestige a Ruddervoorde

Il ceco Zdenek Stybar ha vinto la prima prova del Superprestige conquistando la gara che si è svolta a Ruddervoorde, in Belgio. L'atleta della Fidea Telenet ha sbaragliato la concorrenza, superando nel finale un ottimo Bart Aernouts, belga della Rabobank, giunto a soli 5 secondi, mentre Sven Nys ha catturato il terzo posto, arrivando a 47 secondi dal vincitore. Per Stybar si tratta della quarta vittoria consecutiva nelle gare che finora ha disputato avendo vinto due prove in Repubblica Ceca e la prima prova del GVA Trofee domenica scorsa. La gara di Ruddervoorde ha visto il ritorno alle competizioni anche dell'ex campione del mondo Niels Albert, settimo e in lotta per quasi tutta la corsa per il gradino più basso del podio. L'italiano Enrico Franzoi ha conquistato un undicesimo posto rimanendo sempre ai margini della gara, lottando al massimo per un nono posto.
La corsa, disputata sotto il sole su un percorso molto veloce e tecnico, ha subito una decisa spinta quando, già al primissimo giro, Stybar è andato all'attacco, seguito dal duo della Rabo Aernouts - Gerben de Knegt, con quest'ultimo che si è staccato poco dopo ben prima della fine del primo giro. Al primo passaggio sul traguardo Stybar e Aernouts avevano già guadagnato 12 secondi sugli inseguitori, vantaggio aumentato fino al traguardo. Durante il terzo giro un'accelerata di Nys ha scremato il gruppetto dietro il duo di testa ma a causa di un problema meccanico il belga ha dovuto cambiare bici e rallentare l'azione, facendo ricompattare il gruppo. Per tutto il resto della gara attacchi isolati di Nys, Bart Wellens e Steve Chainel hanno scremato il gruppetto degli inseguitori ma la situazione è rimasta praticamente la stessa, con Nys che ha preceduto Chainel e Wellens in una lunga volata. Davanti, la gara ha preso una piega definitiva quando Aernouts ha staccato Stybar nel penultimo giro; il ceco è riuscito a resistere e ha staccato il belga nel finale arrivando con 5 secondi di vantaggio al traguardo.

ORDINE D'ARRIVO
1° Zdenek Stybar (Cze) Telenet Fidea
2° Bart Aernouts (Bel) Rabo - Giant a 5''
3° Sven Nys (Bel) Landbouwkrediet a 47''
4° Steve Chainel (Fra) BBox Bouygues Telecom a 48''
5° Bart Wellens (Bel) Telenet Fidea a 54''
6° Sven Vanthourenhout (Bel) Sunweb Revor a 59''
7° Niels Albert (Bel) BKCP Powerplus a 1'02''
8° Kevin Pauwels (Bel) Telenet Fidea a 1'22''
9° Klaas Vantornout (Bel) Sunweb Revor a 1'27''
10° Tom Meeusen (Bel) Telenet Fidea a 1'36''

giovedì 7 ottobre 2010

Coppa Sabatini, Riccardo Riccò timbra la prima vittoria in maglia Vacansoleil

Non ci ha messo molto tempo Riccardo Riccò a vincere la prima corsa con la maglia della sua nuova squadra, l'olandese Vacansoleil. Il Cobra, messo sotto contratto il 1° di Settembre, poco più di un mese dopo ha vinto la Coppa Sabatini, tradizionale vernissage di fine stagione che si conclude sul circuito nel paese di Peccioli. Riccò ha preceduto in uno sprint in salita il compagno di squadra Marco Marcato e Leonardo Bertagnolli dell'Androni Giocattoli mentre il campione italiano Giovanni Visconti si è piazzato al quarto posto, pagando la stanchezza del viaggio dall'Australia all'Italia. Contando anche le vittorie con la maglia della Ceramica Flaminia, Riccò è arrivato a sette vittorie stagionali, un ottimo bottino per un corridore tornato quest'anno dopo un lungo stop per doping. Argomento del quale Riccò non ha voluto parlare nelle interviste, dichiarando invece: "Avevo tanta rabbia dentro proprio per le polemiche degli ultimi tempi. Volevo vincere e ripagare la Vacansoleil della fiducia che mi ha accordato".
La gara si è svolta lungo un percorso totale di 199 chilometri suddiviso in due circuiti, uno più ampio di 21,5 da ripetere 7 volte e uno di 12,2 chilometri da ripetere 4 volte con l'ultimo chilometro tutto all'insù. Nelle prime fasi di corsa sono stati quattro corridori ad animare la situazione grazie a una fuga iniziata nei primi chilometri. Il gruppetto dei battistrada era composto da Alessandro Proni dell'Acqua & Sapone, Leonardo Pinizzotto della Miche, Davide Bonuccelli della CDC e Federico Canuti della Colnago-CSF. Per loro massimo vantaggio di 3 minuti e 50 secondi, rapidamente esauritosi nel finale fino al ricongiungimento a 40 chilometri dal traguardo. Nonostante i tentativi di Oscar Pujol della Cervelo prima e di Johnny Hoogerland della Vacansoleil poi, il gruppo dei migliori è rimasto compatto fino al traguardo dove i treni di Vacansoleil e ISD Neri si sono confrontati per garantire ai rispettivi capitani la migliore posizione per la volata. Ma un Visconti troppo stanco non è riuscito a contrastare minimamente il duo della Vacansoleil formato da Riccò e Marcato che ha battuto la concorrenza firmando una bellissima doppietta e ribadendo la volontà di un ruolo di maggior rilievo nel ciclismo per la squadra olandese, formata da elementi di livello modniale.

ORDINE D'ARRIVO
1° Riccardo Riccò (Ita) Vacansoleil
2° Marco Marcato (Ita) Vacansoleil s.t.
3° Leonardo Bertagnolli (Ita) Androni Giocattoli s.t.
4° Giovanni Visconti (Ita) ISD - Neri s.t.
5° Staf Scheirlinckx (Bel) Omega Pharma Lotto s.t.
6° Domenico Pozzovivo (Ita) Colnago - CSF Inox s.t.
7° Davide Appollonio (Ita) Cervelo TestTeam s.t.
8° Alexandre Botcharov (Rus) Team Katusha s.t.
9° Simone Stortoni (Ita) Colnago - CSF Inox s.t.
10° Alessandro Bertolini (Ita) Androni Giocattoli s.t.

Parigi Bourges, volata vincente per Anthony Ravard dell'Ag2R

Il francese Anthony Ravard ha vinto la 60° edizione della Parigi Bourges, classica francese di fine stagione dedicata alle ruote veloci. Il corridore dell'Ag2R La Mondiale ha preceduto allo sprint il connazionale Romain Feillu della Vacansoleil e il danese Matti Breschel della Saxo Bank, conquistando così la quinta vittoria stagionale.
"Oggi l'intera squadra ha lavorato duro" ha dichiarato Ravard al traguardo. "Abbiamo ripreso la fuga dei dieci quando siamo entrati nel circuito. Dopo, ero ben piazzato e ho dovuto soltanto spingere sui pedali! E' stata una grande prestazione della squadra e per me è stata una vittoria differente rispetto a quelle di inizio stagione perché questa volta ho vinto con più margine".
La gara si è svolta su un percorso di 198,3 chilometri che ha portato i corridori da Parigi-Gien a Bourges. Poco dopo la partenza Jan Barta del Team NetApp e Steven Cozza della Garmin si sono lanciati all'attacco, guadagnando un margine massimo di 7 minuti e 30 sul gruppo principale. Poco dopo aver raggiunto questo vantaggio, Cozza si è ritirato e Barta ha proseguito da solo. All'inseguimento del ceco si sono portati, entrati nei 100 chilometri conclusivi, vari corridori che hanno animato le fasi finali della corsa con numerosi tentativi di fuga, facendo diminuire il margine di Barta fino ad arrivare a una situazione di gruppo compatto poco prima dell'ingresso a Bourges. Nonostante un attacco di Rigoberto Uran della Caisse d'Epargne nel finale, il gruppo è rimasto compatto fin sul traguardo dove le ruote veloci si sono potute scatenare con Ravard che ha preceduto Feillu e Breschel, vice campione del mondo pochi giorni fa a Melbourne.

ORDINE D'ARRIVO
1° Anthony Ravard (Fra) AG2R La Mondiale
2° Romain Feillu (Fra) Vacansoleil s.t.
3° Matti Breschel (Den) Team Saxo Bank s.t.
4° Romain Matheou (Fra) Saur - Sojasun s.t.
5° Sebastien Chavanel (Fra) Francaise des Jeux s.t.
6° Robin Chaigneau (Ned) Skil - Shimano s.t.
7° Bernhard Eisel (Aut) Team HTC - Columbia s.t.
8° Laurent Pichon (Fra) Bretagne - Schuller s.t.
9° Nadir Haddou (Fra) Big Mat - Auber 93 s.t.
10° Michel Kreder (Ned) Garmin - Transitions s.t.

Elite/Under 23. Gorato vince il Circuito Molinese, Pizzaballa trionfa a San Daniele, a Marco Coledan il GP Calvatone

La stagione degli Under 23 e degli Elite sta per volgere al termine ma anche nelle ultime gare del 2010 c'è spazio per grandi imprese e firme d'autore e le tre competizioni di Martedì 5 ottobre non sono state da meno.
A Molino dei Torti, in provincia di Alessandria, Maurizio Gorato della Brunero Pedalando in Langa ha vinto la 78° edizione del Circuito Molinese grazie a un difficilissimo sprint nel quale ha preceduto Mirko Nosotti della Casati NGC Perrel soltanto al fotofinish e Stiven Fanelli della Delio Gallina, poco più dietro rispetto ai primi due. Già nei primi giri della gara gli attacchi sono stati subito numerosi ma è all'11° giro, poco dopo metà gara, che 20 corridori prendono la testa del gruppo. Davanti, visto che tutte le migliori squadre sono rappresentate, l'accordo è ottimo e la fuga sembra subito destinata ad arrivare. Sfruttando la superiorità numerica, la Gragnano e la Dal Fiume decidono di mandare in fuga un corridore a testa, rispettivamente Gabriele Graziani ed Enrico Montanari. La coppia di battistrada riesce a resistere fin quasi sul traguardo quando, con ancora qualche secondo il gruppo, Graziani lancia la volata lunga ai 500 metri. Montanari preferisce aspettare il momento giusto per partire e affianca e supera il corridore della Gragnano; la vittoria sembra ormai alla sua portata quando, dal gruppo, in tre riescono a superare Montanari andandosi a giocare la vittoria con Gorato che supera Nosotti, generosissimo nell'inseguimento, e Fanelli proprio sul traguardo.
A Calvatone, in provincia di Cremona, Marco Coledan ha vinto il 60° Gran Premio Calvatone arrivando tutto solo al traguardo. Il corridore della Trevigiani ha preceduto di 1 minuto e 30 secondi il compagno Omar Bertazzo e di 1 minuto e 35 il resto del gruppo regolato da Gianluca Maggiore della Casati e da Cristian Delle Stelle della Trevigiani, altro compagno di Coledan.
A San Daniele del Friuli, in provincia di Udine, Gabriele Pizzaballa ha vinto la 73° Coppa Città di San Daniele precedendo al traguardo il compagno di squadra nella Palazzago Elledent, il sardo Fabio Aru, e Andrea Pasqualon della Zalf Desiree Fior, giunto nettamente più staccato rispetto al duo della Palazzago che è giunto al traguardo praticamente in parata. Un successo per importante per Pizzaballa, 20 anni, al secondo sigillo stagionale.

GRAN PREMIO CALVATONE (CR)
1° Marco Coledan (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli
2° Omar Bertazzo (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli a 1'30''
3° Gianluca Maggiore (Ita) Casati NGC Perrel a 1'35''
4° Christian Delle Stelle (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli s.t.
5° Michele Torri (Ita) Podenzano s.t.

COPPA CITTA' DI SAN DANIELE (UD)
1° Gabriele Pizzaballa (Ita) Palazzago Elledent
2° Fabio Aru (Ita) Palazzago Elledent
3° Andrea Pasqualon (Ita) Zalf Desiree Fior
4° Mario Sgrinzato (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli
5° Edoardo Zardini (Ita) Mantovani Cicli Fontana

CIRCUITO MOLINESE - MOLINO DEI TORTI (AL)
1° Maurizio Gorato (Ita) Brunero Pedalando in Langa
2° Mirko Nosotti (Ita) Casati NGC Perrel
3° Stiven Fanelli (Ita) Delio Gallina S.Inox
4° Enrico Montanari (Ita) SC Sergio Dal Fiume a 3''
5° Gaetano Califano (Ita) Cerone Rafi s.t.

mercoledì 6 ottobre 2010

Doping. Semplicemente senza titolo.

Il bello di essere un blogger è, dopotutto, anche questo: io sono libero di scrivere e commentare quello che voglio, quello che mi stuzzica e che sollecita la mia fantasia. Ma soprattutto, io non ho obblighi, non devo seguire linee editoriali, non ho capiredattori o amministratori delegati, non devo rispettare nessuna etichetta. Anzi, non sono neppure (e ci mancherebbe altro) un giornalista, sono un semplice appassionato, come voi che leggete e come quelli che (spero) guadagnano e vivono grazie al ciclismo (chissà se se lo ricordano ogni tanto che ci vivono con questo sport).
La voglia di scrivere, ma immagino che l'abbiate già capito, viene da questa giornata. Una giornata piena di notizie, di dichiarazioni, di comunicati stampi, di persone offese, di gente che ritratta, di levate di scudi. Di chiacchere. Il tutto è nato dalle dichiarazioni che ieri il procuratore capo dell'antidoping del CONI, Ettore Torri, ha rilasciato alla stampa, definendo tutti i ciclisti dei dopati e dicendo che il male del doping era impossibile da estirpare. Dichiarazioni che, oggi, Torri ha già rivisto e corretto, con un rimbrotto da parte del CONI (si parla di sfogo) leggero e quasi senza senso. Tutto finito? Macché! Praticamente qualsiasi organizzazione, ente, direttore o presidente che si identifichi anche soltanto in parte nel ciclismo ha voluto dire la propria, sputando contro Torri sentenze di qualsiasi tipo e genere, definenendo le sue frasi completamente inadatte e, soprattutto, inesatte e infamanti visto che è sbagliato etichettare una categoria prendendo come spunto dei casi isolati.
Benissimo, tutto giusto e comprensibile. Anzi, condivisibile, perché Torri dovrebbe essere l'uomo più integerrimo e solido, l'ultimo a cadere contro questo male inestirpabile.
A me, però, da semplice appassionato, viene in mente una cosa: Torri, nelle sue inchieste, quanti corridori e addetti ai lavori avrà ascoltato? Con quante persone si sarà confrontato, scoprendo, forse, questa amara e sconvolgente verità? C'è qualcuno, tra tutti questi addetti ai lavori che oggi hanno parlato tutto il giorno, che ne sa più di lui sul doping? E qualcuno si è chiesto perché ha detto queste frasi, che cosa l'ha portato a dirle, oltre a biasimarlo e rinnegarlo?
Io seguo il ciclismo da quando mio padre mi ha portato la prima volta a vedere Franco Chioccioli in maglia rosa, avrò avuto 6-7 anni e me ne sono innamorato. Sono passato dai Bugno ai Chiappucci, dai Pantani ai Cipollini, dai Basso ai Di Luca, dai Bettini ai Cunego. Io amo questo sport, lo sento mio, mi emoziono nel profondo quando vedo quel insieme di maglie colorate pedalare sotto il sole fin sul traguardo. La cosa che più mi fa incazzare di queste situazioni è che TUTTI, e sottolineo TUTTI, in questi casi si decidono a parlare di ciclismo. Oggi, il ciclismo è interessante. Si dopa Contador, tutti a parlare di ciclismo. Si dopa Di Luca, tutti a parlare di ciclismo. Muore Vandenbroucke, tutti a parlare di ciclismo. Ma questo è il ciclismo? Io sono schifato da queste situazioni, dalle prese di posizione per difendere il proprio pezzettino di terra, le proprie cariche, il proprio status elitario. Io sono schifato nel vedere un corridore come Franco Pellizotti, che ha regalato tante gioie e spettacolo a tutti, abbandonato a se stesso in attesa di giudizio su una cosa che probabilmente ha fatto ma che non potremo mai dimostrare ma è reato perché il passaporto biologico è bello, funziona e porta tanti soldi. Sono schifato nell'apprendere le decisioni anacronistiche dell'UCI, che insiste con un ProTour che è deceduto il giorno stesso che è nato, perché non sono soltanto i soldi che fanno spettacolo, c'è anche altro, almeno per adesso.
Da questa intensa giornata di comunicati, tra un mese, cosa ci ricorderemo? Probabilmente niente. Forse che un vecchio pazzo di procuratore federale l'ha sparata un po' troppo grossa e che era meglio se stava zitto. "Tutti i ciclisti sono dopati?". No. "Tutti i ciclisti del gruppo sono puliti?". Non scherziamo. La verità sta probabilmente nel mezzo, bisogna capire, arrivati a questo punto, cosa fare e se c'è volontà di andare in qualche direzioni ben precisa. A me sembra che entrambi i punti non siano mai stati discussi e una linea guida non ci sia. Per quanto l'antidoping possa investire per combattere il doping, sarà sempre un passettino indietro e, quindi, inefficace. Forse andrebbe cambiato il metodo, forse bisognerebbe cercare di capire come funziona il sistema piuttosto che andare a cercare i singoli casi. Ma se non c'è la volontà di cambiare, c'è poco da fare.

Teniamoci questa giornata che, alla fin fine, non ha detto nulla al mondo del ciclismo se non una serie di chiacchere sul fatto che "non è giusto generalizzare" (grazie, menomale che me l'avete detto voi, non lo sapevo...). Io resto con le immagini di un Elia Viviani strepitoso nel Memorial Frank Vandenbroucke, una delle azioni personali più belle della stagione. Ah, ma questo è ciclismo praticato, scusate, probabilmente non vi interessa.

ProTour 2011, 20 squadre chiedono la licenza, 14 per la Professional

In data 5 Ottobre l'UCI ha emesso un comunicato sulle richieste pervenute per la registrazione alla prima e alla seconda divisione nel 2011. L'UCI, in associazione con la Ernst & Young, ha valutato quanto le squadre sono conformi ai regolamenti della federazione, specialmente nella parte dedicata all'amministrazione e alle finanze. I fascicoli presi in considerazione sono stati inviati all'UCI entro il 1° ottobre con alcune delle informazioni più importanti riguardanti budget, sponsor, solidità bancaria, corridori sotto contratto e struttura societaria.
A questo punto, sono tre le casistiche prese in considerazione dal comunicato dell'UCI, più tre casi riguardanti Astana, Europcar e Pegasus Sport.
1) Squadre già in possesso di una licenza ProTour per il 2011
- Ag2R - La Mondiale (Fra)
- Katusha (Rus)
- Lampre - ISD (Ita)
- Omega Pharma - Lotto (Bel)
- Quick Step Cycling Team (Bel)
- Rabobank Cycling Team (Ned)
- Saxo Bank Sungard (Den)
- Sky ProCycling (Gbr)
- Team Garmin - Cervelo (Usa)
- Team RadioShack (Usa)
Per queste squadre il processo di registrazione verrà completato entro il 1° Novembre se non ci saranno irregolarità. Nel tal caso, la richiesta verrà spostata alla Commissione Licenze.
2) Squadre che richiedono il rinnovo della licenza o una nuova licenza ProTour per il 2011
- BMC Racing Team (Usa)
- Cofidis (Fra)
- Euskaltel - Euskadi (Esp)
- Francaise des Jeux (Fra)
- Geox - TMC (Esp)
- HTC - Highroad (Usa)
- Liquigas Cannondale (Ita)
- Luxembourg Pro Cycling Project (Lux)
- Telefonica Movistar (Esp)
- Vacansoleil - DCM Procycling Team (Ned)
Per queste squadre la richiesta verrà mandata direttamente alla Commissione Licenze che, successivamente, accorderà la registrazione al ProTour per il 2011 soltanto a un numero limitato di squadre, visto che il totale delle squadre ProTour è fissato a 18.
3) Squadre che richiedono la licenza Professional Continental per il 2011
- Andalucia Caja Granada (Esp)
- Androni Giocattoli (Ita)
- Caja Rural (Esp)
- CCC Polsat Polkowice (Pol)
- Colnago CSF Inox (Ita)
- De Rosa - Ceramica Flaminia (Ita)
- Farnese Vini - Neri Sottoli (Ita)
- Landbouwkrediet (Bel)
- NetApp (Ger)
- Saur - Sojasun (Fra)
- Skil - Shimano (Ned)
- Topsport Vlaanderen - Mercator (Bel)
- United Healthcare Presented by Maxxis (Usa)
- Verandas Willems (Bel)
Per queste squadre, in totale 14, il processo sarà simile a quello delle squadre che hanno già la licenza ProTour e il loro status verrà registrato entro il 1° Novembre se non verranno riscontrare anomalie.

Ma come ogni anno, non sono tanto le richieste arrivate a far discutere ma quelle che, ancora, non sono state inviate o che non risultanto dal comunicato UCI.
La situazione più rumorosa è quella dell'Astana: la squadra kazaka, come dichiarato da un comunicato della stessa società, aveva sottoposto all'UCI la propria richiesta di rinnovo della licenza ma la squadra "non risulta sulla lista dei team selezionati per il ProTour solo temporaneamente a causa di un periodo troppo breve per allegare le dovute garanzie bancarie che saranno inviate all'UCI nelle prossime ore". Quando l'UCI riceverà da parte dell'Astana le garanzie bancarie dovute, la richiesta della squadra verrà discussa, ma nel frattempo la tassa di iscrizione della squadra salirà di 1000 franchi svizzeri al giorno automaticamente e qualsiasi corridori sotto contratto potrà concludere il proprio contratto unilateralmente entro il 31 ottobre.
Altra situazione scottante è quella della squadra australiana Team Pegasus che, nonostante non abbia ancora trovato uno sponsor principale per il 2011, sembrava destinata a richiedere una licenza ProTour per la prossima stagione. Questo il commento di uno dei nuovi acquisti della squadra, Robbie McEwen: "Deve essere un errore perché so che la squadra ha richiesto una licenza ProTour. Qualcuno ha portato il documento di richiesta direttamente da Brisbane in Svizzera la scorsa settimana".
Situazione sotto controllo, invece, per la nuova squadra di Jean-René Bernaudeau che ha ricevuto una estensione del tempo richiesto mentre stava cercando un rimpiazzo al precedente sponsor, la BBox Bouygues Telecom, con un altro, poi rivelatosi l'Europcar. Ma sembra praticamente certo che la squadra francese correrà con licenza Professional Continental nel 2011.
Rimaniamo in attesa dei successivi sviluppi, sperando che tutti questi controlli e questa grande serietà possano servire al ciclismo per offrire uno spettacolo sempre più ad alto livello, aggiungendo anche maggiore sicurezza e stabilità economica ai corridori.

martedì 5 ottobre 2010

Memorial Frank Vandenbroucke, Elia Viviani, imperioso successo

L'italiano Elia Viviani ha vinto la prima edizione del Memorial Frank Vandenbroucke che si è corso oggi in Belgio, in ricordo del campione belga morto un anno fa il 12 di Ottobre in condizioni ancora non del tutto chiare. Il corridore della Liquigas Doimo ha preceduto, grazie a un grande sprint, gli attaccanti Jakob Fuglsang della Saxo Bank e Rob Ruijgh della Vacansoleil, ripresi e superati poco prima del traguardo da Viviani. Per il giovanissimo sprinter italiano si tratta della terza vittoria stagionale dopo i successi al Giro di Turchia e al Memorial Marco Pantani.
"E' stato un circuito finale molto duro con qualche strappo e alcune sezioni in pavé" ha commentato Viviani dopo il traguardo. "I miei compagni sono stati fondamentali nell'aiutarmi a vincere. Hanno inseguito la fuga e poi, ai 400 metri dall'arrivo, ho anticipato lo sprint superando i due attaccanti. Era l'unico modo per vincere. La mia esperienza in pista mi ha aiutato molto e grazie alla mia ottima forma che ho ottenuto negli ultimi mesi, sono stato in grado di dare tutto. Sono molto contento del mio successo e non vedo l'ora della prossima corsa. Non sono mai stanco di cercare di vincere corse".
La gara ha preso una linea ben definita quando, a 65 chilometri dall'arrivo, un gruppo composto da Floris Goessinen della Skil Shimano, Jens Mouris e Rob Ruijgh della Vacansoleil, David Boucher della Landbouwkrediet, Jeremy Roy della Francaise des Jeux, Wim de Vocht della Milram, Andy Cappelle della Verandas Willems e Jakob Fuglsang della Saxo Bank hanno preso il largo rispetto al gruppo. Ruijgh e Fuglsang sono riusciti a rimanere davanti fino all'ultimo chilometro quando dal gruppo Viviani ha iniziato il suo personale inseguimento alla coppia di testa superando altri due corridori che facevano parte della fuga e, senza apparentemente sentire lo sforzo sul tratto in pavé, è riuscito ad agganciare il duo di testa, partendo con uno sprint molto lungo ai 400 metri dal traguardo e vincendo con ampio margine su tutto il resto del gruppo. Una manova da finisseur correlata a un grande spunto veloce, il tutto impreziosito dalla sede stradale interamente in ciottoli. Vi consiglio di andarvi a vedere l'ultimo chilometro di Viviani, un'azione individuale alla Cancellara. Potete trovare il video a questo indirizzo, forse l'Italia (e sottolineo forse, vista l'età di Viviani, classe '89) ha trovato un nome nuovo per le classiche del Nord.

ORDINE D'ARRIVO
1° Elia Viviani (Ita) Liquigas Doimo
2° Jakob Fuglsang (Den) Team Saxo Bank a 1''
3° Rob Ruijgh (Ned) Vacansoleil s.t.
4° Gert Steegmans (Bel) Team Radioshack s.t.
5° Gerald Ciolek (Ger) Team Milram s.t.
6° Jonas Aaen Jorgensen (Den) Team Saxo Bank s.t.
7° Raymond Kreder (Ned) Garmin - Transitions s.t.
8° Ruggero Marzoli (Ita) Acqua & Sapone s.t.
9° Denis Galimzyanov (Rus) Team Katusha s.t.
10° Tom Veelers (Ned) Skil - Shimano s.t.

Elite/Under 23. Lorenzo Bani vince il Trofeo Frasconi Fosco su Serebryakov e Di Salvo

L'italiano Lorenzo Bani ha vinto per distacco l'8° edizione del Trofeo Frasconi Fosco, ultima gara della stagione per elite e Under 23 nella provincia di Arezzo. Il corridore della Maltinti BCC Cambiano ha preceduto il russo Alexander Serebryakov della Sammarinese Gruppo Lupi di 5 secondi mentre più staccato è arrivato il compagno di squadra Giuseppe Di Salvo, terzo davanti a Matteo Rabottini della Aran d'Angelo & Antenucci e Fabio Piscopiello della Vega Prefabbricati Montappone. Per Bani, classe '84, si è trattata della prima vittoria stagionale.
La gara, svoltasi nei dintorni di Castiglion Fibocchi in provincia di Arezzo, è entrata nel vivo quando si è entrati nel primo dei nove giri di otto chilometri da ripetere prima del traguardo. Il primo a provarci in solitario è stato Matteo Rabottini ma l'attacco più deciso è arrivato a poco più di 2 giri dal traguardo quando Bani è partito da solo guadagnando subito un margine superiore al minuto, approfittando della disorganizzazione del gruppo e del lavoro del compagno Di Salvo. Soltanto all'ultimo giro si sono avvantaggiati il russo Serebryakov e lo stesso Di Salvo che hanno provato a rientrare su Bani sulla salita finale prima del traguardo ma il corridore della Maltinti ha mantenuto un piccolissimo margine, necessario per andare al successo precedendo uno dei corridori più in forma del momento, il russo Serebryakov.

ORDINE D'ARRIVO
1° Lorenzo Bani (Ita) Maltinti BCC Cambiano
2° Alexander Serebryakov (Rus) Gruppo Lupi Sammarinese a 5''
3° Giuseppe Di Salvo (Ita) Maltinti BCC Cambiano
4° Matteo Rabottini (Ita) Aran d'Angelo & Antenucci
5° Fabio Piscopiello (Ita) Vega Prefabbricati Montappone

domenica 3 ottobre 2010

Elite/Under 23. Rafael Andriato vince il GP Ezio Del Rosso, Guardini fa suo il Trofeo Casonese

Sono due le gare dedicate agli Under 23 e gli Elite che si sono disputate in questa Domenica 3 Ottobre.
A Montecatini Terme, in provincia di Pistoia, la vittoria del GP Ezio Del Rosso è andata al brasiliano Rafael Andriato della Trevigiani Dynamon Bottoli che in uno sprint a tre ha nettamente battuto Matteo Busato della Zalf Desiree Fior e Marco Zamparella della Maltinti BCC Cambiano. Secondo successo stagionale per Andriato mentre la Trevigiani è salita alla ragguardevole cifra di 52 successi. La corsa è entrata nel vivo quando, dopo la salita di Goraiolo posta a 50 chilometri dall'arrivo, è iniziata la discesa verso Pescia. Qui, Zamparella si è portato all'attacco portandosi dietro Andriato, Busato e il russo Anton Sintsov della Vejus TMF R.Novara. I quattro hanno proseguito di comune accordo fino alla salita di Vico, a 11 chilometri dal traguardo, dove Andriato andava all'attacco, seguito dal solo Busato. Zamparella riusciva a rientrare in discesa mentre Sintsov si staccava e veniva ripreso dagli immediati inseguitori. I battistrada hanno resistito al forcing degli inseguitori, capitanati da un ottimo Antonino Parrinello, e si sono giocati la vittoria allo sprint: Zamparella è partito per primo ma Andriato ha fatto valere le sue doti di velocista andando a vincere davanti a Busato.
A Marcallo con Casone, in provincia di Milano, Andrea Guardini ha vinto la 28° edizione del Trofeo SC Marcallo grazie a un poderoso sprint su Giacomo Nizzolo della Trevigiani Dynamon Bottoli e Marco Amicabile della Delio Gallina S. Inox, in una sfida tra alcune delle migliori ruote veloci del ciclismo under 23. La gara ha preso una decisa piega quando nel quarto dei 14 giri del veloce circuito intorno a Marcallo 29 corridori si sono avvantaggiati rispetto al resto del gruppo, non venendo più ripresi. Nonostante un gran numero di scatti la corsa è rimasta piuttosto chiusa e nel finale Cicli Casati, Trevigiani e Delio Gallina hanno preparato la volata per i propri uomini veloci ma contro un Guardini così in forma non c'è stato niente da fare per Nizzolo e Amicabile che hanno potuto soltanto guardare i festeggiamenti sul traguardo del corridore della Casati, prossimo a passare tra i professionisti nel 2011 con la maglia della Farnese Vini - Cipollini.

GP EZIO DEL ROSSO - MONTECATINI TERME (PT)
1° Rafael Andriato (Bra) Trevigiani Dynamon Bottoli
2° Matteo Busato (Ita) Zalf Desiree Fior s.t.
3° Marco Zamparella (Ita) Maltinti BCC Cambiano s.t.
4° Antonino Parrinello (Ita) Bedogni Grassi Natalini a 15''
5° Manuele Boaro (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli a 25''

TROFEO SC MARCALLO - MARCALLO CON CASONE (MI)
1° Andrea Guardini (Ita) Casati NGC Perrel
2° Giacomo Nizzolo (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli s.t.
3° Marco Amicabile (Ita) Delio Gallina S. Inox s.t.
4° Mirko Nosotti (Ita) Casati NGC Perrel s.t.
5° Massimiliano Novo (Ita) Fagnano Nuova s.t.

Cinturo de l'Emporda a Jose Herrada Lopez, ultima tappa a Israel Perez

Lo spagnolo José Herrada Lopez ha vinto l'11° edizione del Cinturo de l'Emporda, breve corsa a tappe che si è svolta nel weekend in Spagna. Il corridore della Caja Rural ha preceduto in classifica generale il duo della Supermercados Froiz composto da Moises Duenas, secondo a 20 secondi, e da Vicente Garcia De Mateos, terzo a 27 secondi. A Herrada Lopez è bastato controllare la corsa insieme alla sua squadra nell'ultima tappa, lasciando spazio a una lunga fuga per evitare problemi nel finale. E infatti, proprio uno dei fuggitivi della prima ora ha vinto l'ultima tappa, Israel Perez Rodriguez dell'Extremadura Spiuk. Il corridore spagnolo ha preceduto di 9 secondi l'altro superstite della fuga iniziale, José Belda Mira della Guerola Valencia, mentre a 1 minuto e 11 secondi Javier Benitez ha regolato il gruppo davanti a Vicente Garcia De Mateos.
La corsa ha preso il via da Empuriabrava ed è terminata dopo 149,5 chilometri a Figueres e, come detto prima, una lunga fuga di 12 corridori, partiti al chilometro 20, ha caratterizzato la tappa. Il gruppo principale non ha mai lasciato un grande vantaggio ai battistrada, concedendo al massimo 3 minuti. La situazione è cambiata quando, a 30 chilometri dal traguardo, i fuggitivi hanno affrontato la salita di Sant Pere de Rodes dove José Belda è passato primo insieme a Israel Rodriguez. I due hanno proseguito in accordo fino al traguardo dove Rodriguez ha preceduto nettamente Belda, conquistando la sua prima vittoria stagionale in gare UCI.

ORDINE D'ARRIVO
1° Israel Perez Rodriguez (Esp) Extremadura Spiuk
2° José Belda Mira (Esp) Guerola - Valencia Terra i Mar a 9''
3° Javier Benitez Pomares (Esp) Guerola - Valencia Terra i Mar a 1'11''
4° Vicente Garcia De Mateos (Esp) Supermercados Froiz s.t.
5° Xabier Zabalo Imaz (Esp) Orbea a 1'13''

CLASSIFICA FINALE
1° José Herrada Lopez (Esp) Caja Rural
2° Moises Duenas (Esp) Supermercados Froiz a 20''
3° Vicente Garcia De Mateos (Esp) Supermercados Froiz a 27''
4° Pieter Serry (Bel) Jong Vlaanderen a 29''
5° Francisco Mancebo (Esp) Heraklion Kastro Murcia a 36''
6° Guillaume Pont (Fra) SP Tableware a 1'18''
7° Toms Skuijins (Lat) VC La Pomme Marseille a 1'38''
8° Karol Domagalski (Pol) Zysa Ceyta Conor WRC a 1'55''
9° Israel Perez Rodriguez (Esp) Extremadura Spiuk a 3'24''
10° José Belda Mira (Esp) Guerola - Valencia Terra i Mar a 3'56''

GVA Trofee, il ceco Stybar vince la 1°tappa a Namur

Il ceco Zdenek Stybar ha vinto la prima prova del GVA Trofee (Gazet van Antwerpen) che si è svolta oggi nella cittadella di Namur, in Belgio. Il corridore della Telenet Fidea ha preceduto di 8 secondi il belga Klaas Vantornout della Sunweb Revor e di 31 secondi l'altro belga Kevin Pauwels, compagno di squadra di Stybar. Per il campione del mondo della specialità si tratta del primo importante successo stagionale ma soprattutto di un passo avanti in classifica notevole nel GVA Trofee visto che i suoi due maggiori avversari, Niels Albert e Sven Nys, non sono andati a punti, il primo perché ancora out per un problema al ginocchio, il secondo a causa di una pessima partenza seguita a un ritiro quando ormai la situazione era irrecuperabile. Da segnalare il buon sesto posto dell'italiano Enrico Franzoi che ha iniziato la stagione in modo convincente, seppur non entrando mai in lotta per la vittoria finale.
La situazione in gara è subito diventata chiara quando, grazie al primo allungo di Stybar, davanti sono rimasti soltanto Vantornout, Pauwels, Bart Aernouts della Rabo Giant e Dieter Vanthourenhout della BKCP, staccatosi poco dopo e raggiunto da Francis Mourey e Bart Wellens, seguiti a poca distanza da Franzoi. I quattro hanno rapidamente guadagnato terreno rispetto agli altri concorrenti e, arrivati a metà corsa senza grossi scossoni, Stybar e Vantornout hanno iniziato a fare selezione staccando prima Aernouts e successivamente Pauwels, sfortunato per una ruota bucata. Durante l'ultimo giro, in un tratto di discesa, Stybar è riuscito a prendere una decina di metri Vantornout e per il belga la lotta per il successo era finita. Il ceco ha continuato di buon passo, aumentando il suo vantaggio sul rivale e andando a vincere con pieno merito la prima prova del GVA Trofee

ORDINE D'ARRIVO
1° Zdenek Stybar (Cze) Telenet Fidea
2° Klaas Vantornout (Bel) Sunweb Revor a 8''
3° Kevin Pauwels (Bel) Telenet Fidea a 31''
4° Bart Aernouts (Bel) Rabo Giant a 42''
5° Bart Wellens (Bel) Telenet Fidea a 1'06''
6° Enrico Franzoi (Ita) BKCP Powerplus a 1'14''
7° Dieter Vanthourenhout (Bel) BKCP Powerplus a 2'50''
8° Francis Mourey (Fra) Francaise des Jeux a 2'57''
9° Gerben de Knegt (Ned) Rabo Giant a 3'10''
10° Philipp Walsleben (Ger) BKCP Powerplus a 3'23''

Circuito Franco-Belga ad Adam Blythe, volatona finale a Weylandt

Il britannico Adam Blythe ha vinto la 70° edizione del Circuito Franco-Belga non soffrendo più di tanto nella temibile ultima tappa, dopo aver ipotecato la vittoria finale con due vittorie di tappa. Il corridore dell'Omega Pharma Lotto ha preceduto in classifica generale il belga Sep Vanmarcke della Topsport Vlaanderen di 6 secondi e il danese Jakob Fuglsang della Saxo Bank di 7 secondi; bene anche gli italiani con Jacopo Guarnieri, vincitore della seconda tappa, quarto a 8 secondi, Marco Marcato quinto a 9 secondi ed Elia Viviani settimo a 12 secondi. Per Blythe si tratta della prima vittoria in una corsa a tappe, nonché delle primissime vittorie con la maglia della sua attuale squadra.
L'ultima tappa è andata in volata al belga Wouter Weylandt della QuickStep che ha preceduto i connazionali Gert Steegmans della RadioShack e Bert De Backer della Skil Shimano, firmando così la sua seconda vittoria stagionale dopo il successo al Giro d'Italia. La frazione odierna si dipanava tra Mons e Tournai per un totale di 164 chilometri, con lo spauracchio della salita di Croix Jubaro da affrontare sei volte nel finale. Il forte vento già dai primi chilometri spezza il gruppo in vari tronconi, favorendo anche tanti tentativi di fuga tra cui uno dei sei uomini prima ancora di entrare nel circuito con la salita di Croix Jubaro. Proprio sulle rampe di questa ascesa sono numerosi gli attacchi con, tra i protagonisti, gli italiani Marcato e Alessandro Proni dell'Acqua & Sapone. Si rivede davanti anche Tom Boonen ma il più convinto è sicuramente il danese Jakob Fuglsang della Saxo Bank che prova un'azione personale nel finale ma è costretto a desistere a 9 chilometri dal termine quando il gruppo principale gli ripiomba addosso. Si va allo sprint e qui il migliore è, dopo tanti piazzamenti, Weylandt che porta alla QuickStep la vittoria stagionale numero 16.

ORDINE D'ARRIVO
1° Wouter Weylandt (Bel) Quick Step
2° Gert Steegmans (Bel) RadioShack s.t.
3° Bert De Backer (Bel) Skil Shimano s.t.
4° Kristof Goddaert (Bel) Ag2R La Mondiale s.t.
5° Jens Keukeleire (Bel) Cofidis s.t.

CLASSIFICA FINALE
1° Adam Blythe (Gbr) Omega Pharma Lotto
2° Sep Vanmarcke (Bel) Topsport Vlaanderen a 6''
3° Jakob Fuglsang (Den) Saxo Bank a 7''
4° Jacopo Guarnieri (Ita) Liquigas Doimo a 8''
5° Marco Marcato (Ita) Vacansoleil a 9''
6° Gerald Ciolek (Ger) Team Milram a 12''
7° Elia Viviani (Ita) Liquigas Doimo s.t.
8° Johan Coenen (Bel) Topsport Vlaanderen a 13''
9° Gert Steegmans (Bel) RadioShack a 14''
10° Roy Curvers (Ned) Skil Shimano s.t.

Munsterland Giro, fuga vincente per l'olandese Joost Van Leijen della Vacansoleil

L'olandese Joost Van Leijen ha vinto l'edizione 2010 dello Sparkassen Munsterland Giro, classica di fine stagione del ciclismo tedesco. Il corridore della Vacansoleil ha preceduto in uno sprint a due il compagno di fuga Dirk Muller, tedesco della Nutrixxion Sparkasse, mentre un altro tedesco, Robert Wagner della Skil Shimano, ha regolato il gruppo principale, giunto a 11 secondi dal vincitore. Per Van Leijen, classe '84, si tratta della prima vittoria stagionale e la prima dopo la vittoria nel 2008 in una tappa del Tour de Hokkaido in Giappone.
La corsa si è svolta su un percorso di 208 chilometri che da Nordkirchen ha portato gli atleti al circuito finale di Munster. La gara è entrata subito nel vivo quando, al chilometro 18, sono partiti all'attacco proprio Van Leijen e Muller, raggiunti poco dopo anche da Reto Hollenstein della Vorarlberg Corratec. Il gruppo, tirato principalmente dalla Milram, non ha lasciato spazio ai fuggitivi tenendoli intorno ai 3 minuti e mezzo di vantaggio. La prima salita di giornata ha mischiato un po' le carte: altri tre corridori sono usciti in avanscoperta e al chilometro 145 sono rientrati sui battistrada formando un sestetto al comando, composto dai tre battistrada di lungo corso e dai nuovi Sander Armee della Topsport Vlaanderen, Mads Christensen della Glud & Marstrand e Bart van Haaren della Van Vliet. Quest'ultimo ha perso contatto con la testa della corsa dopo pochi chilometri, venendo ripreso poco dopo anche dal gruppo principale. La corsa si è decisa a 20 chilometri dal traguardo quando Van Leijen e Muller (si, ancora loro) sono ripartiti all'attacco, staccando gli altri tre e involandosi verso il traguardo visto il tardivo inseguimento del gruppo principale, arrivato vicino ma non abbastanza ai due. Allo sprint, su un tratto in ciottoli, è stato l'olandese a vincere firmando il successo numero 16 della stagione per la Vacansoleil.

ORDINE D'ARRIVO
1° Joost Van Leijen (Ned) Vacansoleil
2° Dirk Muller (Ger) Team Nutrixxion Sparkasse s.t.
3° Robert Wagner (Ger) Skil - Shimano a 11''
4° Aidis Kroupis (Lit) Palmans Cras s.t.
5° Eric Baumann (Ger) Team NetApp s.t.
6° Martin Reimer (Ger) Cervelo TestTeam s.t.
7° René Weissinger (Ger) Vorarlberg - Corratec s.t.
8° Johim Ariesen (Ned) Team Jo Piels s.t.
9° Ramon Sinkeldam (Ned) Rabobank Continental s.t.
10° David Kopp (Ger) Kuota - Indeland s.t.

Campionati del Mondo 2010. Thor Hushovd vince l'iride su Breschel e Davis, 4° Pozzato

Il norvegese Thor Hushovd ha vinto il titolo di Campione del Mondo a Geelong, in Australia, piazzando una delle sue grandi volate su un gruppettino di una ventina di corridori. Il corridore della Cervelo ha preceduto l'ottimo Matti Breschel, portacolori della Danimarca, e l'australiano Allan Davis che ha preceduto di pochissimo per il bronzo il nostro Filippo Pozzato. Una degna conclusione per un Mondiale spettacolare, intenso e ricchissimo di colpi di scena, la dimostrazione che il circuito, sicuramente non il migliore di sempre, da solo non può fare la differenza. Oltre ai primi quattro bisogna senza dubbio segnalare il quinto classificato e tutta la sua nazionale, cioè Greg Van Avermaet e il Belgio, che con Philippe Gilbert ci ha provato in tutti i modi a far finire questo Mondiale con un altro copione, grazie ad azioni individuali incredibili, a volte troppo incredibili visto che nessuno riusciva a stargli a ruota. Il resto della squadra si è profuso in uno sforzo incredibile, tirando praticamente sempre e finendo comunque con tre uomini nel gruppo che si è giocato la vittoria. Per il resto, si sono visti i soliti uomini da corse di un giorno, un immenso Cadel Evans, il solito Alexandr Kolobnev, poco Frank Schleck, un convincente Paul Martens e un instancabile Koos Moerenhout, sempre e costantemente davanti. Ma alla fine, niente ha cambiato le sorti di questo Mondiale che doveva concludersi in volata e così è stato, con il re delle volate senza velocisti, Hushovd, che finalmente metto un importantissimo sigillo alla sua ottima carriera.
E l'Italia? Parere mio, ha fatto il massimo. Con Pozzato ha conquistato un quarto posto che, vista la nostra situazione attuale, è un ottimo punto di partenza per il futuro, ha dimostrato che gente come Daniel Oss, Francesco Gavazzi e Vincenzo Nibali possono garantirci un buon futuro, ma. Ci sono almeno due ma: perché tirare come dei forsennati fino all'ultimo giro e, come era logico, sparire nel momento decisivo lasciando solo Pozzato? Poi, Paolini, Tonti, Tosatto, Bruseghin, sono veramente il meglio che abbiamo? A casa non sono rimasti dei campioni alla Gilbert, ma un Alessandro Ballan al posto di Tonti (non me ne voglia) ce l'avrei visto benissimo, probabilmente anche qualche giovane come Marco Marcato o Diego Ulissi, per fargli fare esperienza, visto che altri non si sono proprio fatti vedere. Una buona nazionale, sicuramente meglio di quella dell'anno scorso (difficile il contrario) ma che non ha molto talento, manca un campionissimo di riferimento, un vincente, uno che nelle Classiche è sempre lì. Bisogna lavorarci sopra, tanto, ma anche guardando il livello dei nostri Under 23, la strada sembra molto lunga.

ORDINE D'ARRIVO
1° Thor Hushovd (Nor) Norvegia
2° Matti Breschel (Dan) Danimarca s.t.
3° Allan Davis (Aus) Australia s.t.
4° Filippo Pozzato (Ita) Italia s.t.
5° Greg Van Avermaet (Bel) Belgio s.t.
6° Oscar Freire (Esp) Spagna s.t.
7° Alexandr Kolobnev (Rus) Russia s.t.
8° Assan Bazayev (Kaz) Kazakhstan s.t.
9° Yukiya Arashiro (Jap) Giappone s.t.
10° Romain Feillu (Fra) Francia s.t.
11° Grega Bole (Slo) Slovenia s.t.
12° Dmitriy Fofonov (Kaz) Kazakhstan s.t.
13° Koos Moerenhout (Ned) Olanda s.t.
14° Fabian Wegmann (Ger) Germania s.t.
15° Andre Fernando Cardoso (Por) Portogallo s.t.
16° Frank Schleck (Lux) Lussemburgo s.t.
17° Cadel Evans (Aus) Australia s.t.
18° Philippe Gilbert (Bel) Belgio s.t.
19° Niki Terpstra (Ned) Olanda a 7''
20° Bjorn Leukemans (Bel) Belgio s.t.

sabato 2 ottobre 2010

Elite/Under 23. Il russo Serebryakov trionfa al Piccolo Giro di Lombardia, Pelucchi vincente alla Coppa San Vito

Dopo aver visto trionfare l'australiano Michael Matthews e aver archiviato il sesto posto dello Zalf Sonny Colbrelli ai Mondiali di categoria a Melbourne, gli Under 23 insieme agli Elite si sono rimessi in pista con due gare in questo Sabato 2 Ottobre.
A Oggiono, in provincia di Lecco, il russo Alexander Serebryakov ha vinto l'edizione numero 82 del Piccolo Giro di Lombardia, gara internazionale inserita anche nel calendario UCI. Il corridore della Gruppo Luppi Sammarinese ha vinto la volata del gruppo precedendo Maurizio Gorato della Brunero e Maurizio Anzalone della Palazzago, conquistando così il suo quarto successo stagionale. La corsa si è tenuta su un totale di 172 chilometri con lo spartiacque della salita del Ghisallo, posta a circa 60 chilometri dal traguardo. Le fughe sono state numerose sin dalla partenza tra le quali una di 13 corridori partita dopo 24 chilometri e ripresa dopo una trentina di chilometri e una di 8 corridori, iniziata al 52° chilometro e terminata sulle rampe del Ghisallo. Qui, è stato il sardo Fabio Aru della Palazzago a fare la selezione scollinando da solo in cima alla salita ma da dietro in molti sono riusciti a rientrare in discesa e nel tratto pianeggiante prima di Oggiono, riformando un gruppo di una sessantina di corridori all'ultimo chilometro. In volata Serebryakov è stato nettamente il migliore, vincendo a braccia alzate davanti a tutti gli altri membri del gruppo.
A San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, è stato Matteo Pelucchi a vincere la 71° edizione della Coppa San Vito. Il corridore della Trevigiani Dynamon Bottoli ha preceduto allo sprint il compagno di squadra Giacomo Nizzolo e Davide Gomirato della Zalf Desiree Fior mentre quarto si è piazzato un altro Trevigiani, Marco Coledan. La gara si è svolta alla media record di 50,167 km/h e soltanto 24 atleti hanno portato a termine la corsa, praticamente soltanto il gruppetto che si è giocato la vittoria in volata. Mattatori sul breve e pianeggiante circuito di San Vito al Tagliamento sono stati i corridori della Trevigiani che hanno tenuto chiusa la corsa portando in volata il duo Pelucchi - Nizzolo, arrivati in quest'ordine in uno sprint molto serrato dominato letteralmente dalla fortissima squadra veneta.

PICCOLO GIRO DI LOMBARDIA - OGGIONO (LC)
1° Alexander Serebryakov (Rus) Gruppo Lupi Sammarinese
2° Maurizio Gorato (Ita) Brunero Pedalando in Langa s.t.
3° Maurizio Anzalone (Ita) Team Palazzago s.t.
4° Stiven Fanelli (Ita) Delio Gallina S.Inox
5° Ruslan Karimov (Uzb) Team Idea 2010 s.t.
6° Mirko Tedeschi (Ita) CarmioOro NGC Pool Cantù s.t.
7° Mathieu Teychenne (Fra) Chambery CF s.t.
8° Mauro Vicini (Ita) CarmioOro NGC Pool Cantù
9° Luciano Barindelli (Ita) CarmioOro NGC Pool Cantù s.t.
10° Romain Bardet (Fra) Chambery CF s.t.

COPPA SAN VITO - SAN VITO AL TAGLIAMENTO (PN)
1° Matteo Pelucchi (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli
2° Giacomo Nizzolo (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli s.t.
3° Davide Gomirato (Ita) Zalf Desiree Fior s.t.
4° Marco Coledan (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli s.t.
5° Andrea Peron (Ita) Cyber Team s.t.

Cinturo de l'Emporda, Jose Herrada Lopez vince la 2°tappa e conquista la maglia

Lo spagnolo José Herrada Lopez ha vinto la seconda tappa del Cinturo de l'Emporda regolando allo sprint gli unici due superstiti tra i compagni di fuga. Il corridore della Caja Rural ha preceduto l'olandese Paul Kneppers della CJAM CKT Novatec e il francese Guillaume Pont della SP Tableware andando a conquistare anche la maglia di leader della classifica ai danni di Moises Duenas della Supermercados Froiz, vincitore ieri e ora staccato di 20 secondi. A seguire si trovano il belga Pieter Serry della Jong Vlaanderen e gli spagnoli Vicente Garcia della Supermercados Froiz e Francisco Mancebo della Heraklion Kastro, tutti e tre a 29 secondi dal nuovo leader.
La tappa odierna prevedeva ben quattro salite di categorie di cui due a inizio gara di prima categoria e altre due di terza categoria. La frazione è stata caratterizzata da una lunga fuga di 8 corridori, partiti già a inizio frazione ma ben controllati dalla Supermercados Froiz che non ha mai lasciato più di 3 minuti di vantaggio ai battistrada. Nonostante il gruppetto si sia disgregato con il passare dei chilometri a giocarsi la vittoria sono arrivati in tre, Herrada Lopez, Kneppers e Pont, con il primo che ha anticipato gli altri due allo sprint. Poco più indietro, prima dell'arrivo del gruppo a 29 secondi, si sono piazzati altri superstiti della fuga, il belga Stijn Steels del Qin Cycling Team, quarto a 23 secondi, e lo spagnolo Ivan Martinez della Heraklion Kastro, quinto a 25 secondi.

ORDINE D'ARRIVO
1° Jose Herrada Lopez (Esp) Caja Rural
2° Paul Kneppers (Ned) CJAM CKT Novatec s.t.
3° Guillaume Pont (Fra) SP Tableware s.t.
4° Stijn Steels (Bel) Qin Cycling Team a 23''
5° Ivan Martinez (Esp) Heraklion Kastro Murcia a 25''

CLASSIFICA GENERALE
1° José Herrada Lopez (Esp) Caja Rural
2° Moises Duenas (Esp) Supermercados Froiz a 20''
3° Pieter Serry (Bel) Jong Vlaanderen a 29''
4° Vicente Garcia De Mateos (Esp) Supermercados Froiz s.t.
5° Francisco Mancebo (Esp) Heraklion Kastro Murcia s.t.

Circuito Franco-Belga, Adam Blythe vince anche la 3°tappa e torna leader

Il britannico Adam Blythe ha vinto la terza tappa del Circuito Franco-Belga regolando allo sprint il gruppo giunto compatto al traguardo. Il corridore dell'Omega Pharma Lotto ha preceduto il belga Wouter Weylandt della QuickStep e il russo Denis Galimzyanov del Team Katusha, firmando la sua seconda vittoria in tre giri e ritornando leader della classifica generale. Blythe, quando al termine della corsa manca soltanto una tappa, può gestire un vantaggio di 8 secondi su Jacopo Guarnieri della Liquigas, vincitore ieri, e 11 secondi sul belga Sep Vanmarcke della Topsport Vlaanderen e Marco Marcato della Vacansoleil.
La corsa si è tenuta lungo i 158 chilometri che hanno portato i corridori da Hazebrouck a Ichtegem. L'unica vera difficoltà della giornata è stata la pioggia che ha reso molto dura la corsa e favorito parecchi frazionamenti, soprattutto nella prima parte di gara. Ad approfittarne sono stati cinque corridori che dopo circa 45 chilometri si sono lanciati in fuga. Il gruppetto dei battistrada era formato da Nico Sijmens della Cofidis, Robin Chaigneau della Skil Shimano, Sebastien Delfosse della Landbouwkrediet, Rob Ruijgh della Vacansoleil e Johan Coenen della Topsport Vlaanderen. Il loro vantaggio non ha mai superato i tre minuti grazie soprattutto al lavoro della Liquigas del leader Guarnieri. Entrati nel primo dei tre giri del circuito finale il vantaggio dei cinque era ancora superiore ai due minuti ma Sijmens, decisamente il più in palla, ha iniziato una serie di attacchi cercando di andare all'avanscoperta da solo. Al suo inseguimento si sono portati soltanto Coenen e Ruijgh ma a 13 chilometri dal traguardo il gruppo è rinvenuto su tutti e tre. Nel finale il gruppo si è spezzato in due visto che molti corridori, dopo una terribile giornata sotto la pioggia, erano stanchi e molto affaticati. Poi, è stato sprint con Blythe primo davanti a Weylandt e Galimzyanov mentre Guarnieri, soltanto undicesimo, perdeva la maglia in favore proprio del giovane britannico.

ORDINE D'ARRIVO
1° Adam Blythe (Gbr) Omega Pharma Lotto
2° Wouter Weylandt (Bel) Quick Step s.t.
3° Denis Galimzyanov (Rus) Team Katusha s.t.
4° Gert Steegmans (Bel) RadioShack s.t.
5° Jimmy Casper (Fra) Saur Sojasun s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Adam Blythe (Gbr) Omega Pharma Lotto
2° Jacopo Guarnieri (Ita) Liquigas Doimo a 8''
3° Sep Vanmarcke (Bel) Topsport Vlaanderen a 11''
4° Marco Marcato (Ita) Vacansoleil s.t.
5° Gerald Ciolek (Ger) Team Milram a 12''

Cinturo de l'Emporda, 1°tappa e maglia a Moises Duenas

Lo spagnolo Moises Duenas ha vinto la prima tappa del Cinturo de l'Emporda, breve corsa a tappe che è iniziata ieri in Spagna, dedicata principalmente alle formazioni Continental ed Elite. Il corridore della Supermercados Froiz ha preceduto di 9 secondi i suoi ex compagni di fuga, regolati dal compagno di squadra Vicente Garcia De Mateos e dal belga Pieter Serry della Jong Vlaanderen. Per Duenas si tratta della prima vittoria da quando è tornato alle corse dopo la squalifica per EPO patita al Tour del 2008.
La gara si è decisa quando, a circa 70 chilometri dal traguardo, sull'Alto de la Vajol in sei si sono avvantaggiati rispetto al gruppo principale. Il gruppeto era formato da Duenas e Garcia De Mateos della Supermercados Froiz, Serry della Jong Vlaanderen, José Herrada Lopez e Garikitz Bravo della Caja Rural e Francisco Mancebo della Heraklion Kastro Murcia. Alle loro spalle si erano formati vari gruppetti al loro inseguimento mentre il gruppo principale si trovava a circa 3 minuti di ritardo. I battistrada, diventati cinque dopo che Bravo si era staccato, hanno proseguito fin sul traguardo quando Duenas ha approfittato del gioco di squadra per staccare i compagni di fuga e, protetto da Garcia, arrivare da solo all'arrivo.

ORDINE D'ARRIVO
1° Moises Duenas (Esp) Supermercados Froiz
2° Vicente Garcia De Mateos (Esp) Supermercados Froiz a 9''
3° Pieter Serry (Bel) Jong Vlaanderen s.t.
4° José Herrada Lopez (Esp) Caja Rural s.t.
5° Francisco Mancebo (Esp) Heraklion Kastro Murcia s.t.

Doping. Sospesa la spagnola Fullana, 2 anni a Giunti e Rebellin

Un lungo comunicato è apparso sul sito dell'UCI su alcune decisioni prese in materia di doping.
L'UCI ha comunicato all'atleta spagnola Margarita Fullana che è stata provvisoriamente sospesa. La decisione in merito alla sospensione è stata presa a seguito di un rapporto dal laboratorio accredidato Wada di Montreal che indicava la scoperta di tracce di EPO nel campione di urine prelevato alla ciclista in un test fuori dalle competizioni il 30 Agosto 2010. La sospensione della Fullana rimarrà in vigore finché una commissione giudicante formata dalla Federazione Spagnola determinerà se l'atleta ha commesso una violazione alle leggi sull'antidoping. L'atleta ha diritto alla richiesta e alla verifica delle analisi sul campione B.

Inoltre, l'UCI ha reso note anche alcune decisioni che le federazioni nazionali hanno preso in merito alle sanzioni per positività all'antidoping.
La Federazione Spagnola ha punito Eladio Jimenez Sanchez con una sospensione di 2 anni e con una multa di 8400 euro.
La Federazione Italiana ha punito Massimo Giunti con una sospensione di 2 anni e con una multa di 1750 euro.
La Federazione Monegasca ha punito Davide Rebellin con una sospensione di 2 anni a partire dal 28 Aprile 2009.