venerdì 19 marzo 2010

Milano - Sanremo, i pronostici di Parliamo di Ciclismo

Tutto è quasi pronto per l'edizione numero 101 della classicissima di primavera, la Milano - Sanremo. 298 chilometri per stabilire chi sarà il successore di Mark Cavendish o se sarà proprio l'inglese a riconfermarsi il migliore. 25 le squadre al via, tutti i migliori velocisti presenti e moltissimi campioni del pedale, pronti a darsi battaglia per una delle corse più affascinanti dell'intero panorama ciclistico mondiale.
La partenza di sabato è prossima, quindi è tempo di fare qualche previsione sul vincitore e i piazzati, e anche sul modo in cui finirà la corsa. Credo che le probabilità di vedere uno sprint di gruppo quest'anno siano altissime: in gara ci saranno tanti forti velocisti e praticamente quasi tutte le squadre iscritte hanno qualche carta da giocarsi allo sprint. Un'azione da lontano è difficile e richiede molte energie, le squadre sono a inizio stagione e i corridori sono relativamente freschi. Un attacco sul Poggio o, meglio ancora, lungo la discesa del Poggio non è un'ipotesi improbabile, ma bisogna avere gambe e sperare in qualche indecisione del gruppo per arrivare al traguardo. Stesso discorso per un tentativo all'ultimo chilometro: se il gruppo è deciso a tirare a tutta, difficilmente lo si può sorprendere.
Finalmente, passiamo ai pronostici. Dato che credo che la corsa si risolverà in volata, i miei favoriti sono tutti degli sprinter. In primissima fila metto Tom Boonen della QuickStep e Oscar Freire della Rabobank: il primo sembra tornato ai livelli di un tempo in volata e la forma c'è, la tenuta in salita non è un problema, il secondo è Oscar Freire, è in forma e si nasconde come al solito, c'è altro da dire?. Poco più sotto colloco Daniele Bennati della Liquigas e Thor Hushovd della Cervelo, entrambi in discrete condizioni, in salita non si dovrebbero staccare e dalla loro parte hanno due squadre solide e molto preparate.
In seconda fascia, Mark Cavendish dell'HTC-Columbia, Tyler Farrar della Garmin, Alessandro Petacchi della Lampre, Filippo Pozzato della Katusha e Edvald Boasson Hagen del Team Sky. I primi tre si ritrovano qui perchè in salita stanno faticando, soprattutto Cavendish, e potrebbero arrivare con poche energie alla volata. Attenzione soprattutto a Farrar, ha dichiarato di non sentirsi tra i favoriti, secondo me sta bene ed è tra i migliori in assoluto allo sprint. Pozzato e Boasson Hagen sono due campioni, stanno pedalando alla grande e possono vincere una volata di gruppo o di un gruppo ristretto: per l'italiano la difficoltà è scegliere la tattica giusta, magari osando qualcosa di più del solito, per il norvegese il problema è la tenuta sui 300 chilometri, finora sulle lunghissime distanze non è stato brillantissimo.
In terza fascia, spazio per quegli atleti che possono decidere la corsa prima della volata: Fabian Cancellara del Team Saxo Bank, Allan Davis dell'Astana, Philippe Gilbert dell'Omega Pharma e Damiano Cunego della Lampre. Sul primo, come per Freire, c'è qualcosa da dire? Sta bene anche lui, non è al massimo della condizione, ma la classe c'è. Allan Davis potrebbe essere una mezza sorpresa, l'anno scorso è arrivato quinto e in volata è un cliente scomodo. Gilbert non è quello di fine 2009 ma, se azzecca la fuga giusta, diventa temibile. Cunego è una provocazione, non è tra i favoriti, non è la sua corsa, ma sul Poggio e in discesa potrebbe guadagnare abbastanza per non farsi riprendere, magari aiutato da altri attaccanti.
Quarta fascia, gli altri velocisti, quelli che possono essere una sorpresa o che possono ambire a un piazzamento di prestigio. Difficilmente arriveranno con il gruppo principale, ma Alberto Loddo dell'Androni Giocattoli e Mattia Gavazzi della Colnago ce la metteranno tutta e in volata conosciamo bene le loro caratteristiche. In mancanza di Gavazzi, la volata potrà farla Sacha Modolo se sarà con i migliori, e il ragazzo ha dimostrato di saperci fare. Stessa sorte per Oscar Gatto dell'ISD, se non sarà Visconti, toccherà a lui. Altri buoni velocisti sono lo spagnolo della CarmioOro Ventoso e il duo della Saxo Bank Breschel e Cooke, con il primo in evidenza nelle ultime corse.
Poi ci sono tutti gli altri, tra i quali vorrei citare soprattutto Luca Paolini e Giovanni Visconti, perchè sono due che in una volata ristretta possono assolutamente dire la loro, quindi qualche speranza di far bene la possono avere. Attenzione anche a Francesco Ginanni, ha una fortissima squadra a disposizione in salita e uno sprint temibile, insieme a Scarponi e Bertagnolli fanno un trio ben assortito. L'Enrico Gasparotto e il compagno Maxim Iglinskiy visti ultimamente fanno ben sperare anche l'Astana, che potrà giocarsi altre carte oltre Allan Davis. Non dimentichiamoci neanche di Michael Rogers, Stefano Garzelli e il trio Liquigas Nibali-Kreuziger-Pellizotti, probabilmente si vestiranno da gregari ma se ci sarà battaglia, saranno dentro la mischia.
Per ultimo, cito due nomi fuori dagli schemi: Francesco Gavazzi della Lampre e Lars Boom della Rabobank. Entrambi hanno davanti fior di capitani, ma i ragazzi sono in forma, sono forti e mi piacerebbe vederli davanti negli ultimi chilometri.
Quindi, riassumendo, per la volata nell'ordine Freire-Boonen-Bennati-Hushovd, altrimenti vado con Cancellara-Pozzato-Gilbert-Paolini. Se saranno nel primo gruppo all'arrivo, Petacchi e Cavendish possono diventare pericolosi, molto pericolosi. Sorpresa (ma non troppo) Boasson Hagen, speranze italiane anche in Visconti e Ginanni e, perchè no, Cunego e Gasparotto.
Il podio? Freire - Boonen - Bennati, in ordine sparso. Chi mi piacerebbe vedere vincitore? Edvald Boasson Hagen, ma sono decisamente di parte.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ne hai azzeccati due su tre ... Boasson non aveva più le gambe per lo sprint finale. Maurizio

Unknown ha detto...

Boasson non c'era proprio nello sprint finale, quello era Flecha. Diciamo che su Boonen e Freire dovevo scommetterci dei soldi!