domenica 21 marzo 2010

Milano - Sanremo, le pagelle di Parliamo di Ciclismo

Oscar Freire (Rabobank) 9.5
Ha corso la gara perfetta, sempre coperto, nelle posizioni che contavano sulle salite. Ha fatto una volata regale, era nettamente il più forte. E poi, giusto per valorizzare ancora di più la sua corsa, in pratica era senza squadra. Un vero campione.
Tom Boonen (QuickStep) 8
Secondo dietro un imbattibile Freire, dimostra di essere in forma e pronto per le sue amate classiche del Nord. Come lo spagnolo, sempre tra i primi sulle salite, in volata gli è mancata forse un po' di brillantezza.
Alessandro Petacchi (Lampre) 8
La miglior Sanremo di Petacchi, prende le salite addirittura in testa, è molto attento e la gamba sembra buona. Si ritrova senza squadra alla fine e ne soffre dato che a lui piace prendere le volate davanti. Flecha lo ostacola all'ultima curva e perde un po' di terreno, ma uno come lui non doveva farsi sorprendere.
Sacha Modolo (Colnago) 9
Neoprofessionista, ha partecipato a neanche 20 corse e riesce a piazzarsi, in una corsa di 300 chilometri, al quarto posto in netta rimonta dopo aver preso la volata da dietro. La sorpresa più lieta della giornata, un velocista vero che ricorda un po' Freire e un po' McEwen, lasciamolo crescere anche se sembra già pronto per vincere.
Daniele Bennati (Liquigas) 7
Dalla sua aveva la squadra più forte, con gregari del calibro di Nibali, Pellizotti, Kreuziger e un sorprendente Oss. Parte in testa ma troppo presto, probabilmente non aveva alternative ma le gambe non giravano benissimo, già sul Poggio era un po' in difficoltà. La Sanremo è adatta a lui, ci riproverà.
Thor Hushovd (Cervelo) 6.5
Sesto posto per il terzo dell'anno scorso, quest'anno la forma non era la stessa, lo dimostra il tentativo di attacco nella discesa del Poggio, chiaro segnale che in volata si sentiva battuto. Per un velocista della sua mole, essere arrivato con i primi è comunque un ottimo segnale di forma.
Filippo Pozzato (Katusha) 7
Fa tirare la squadra per tutta la corsa ritrovandosi nel finale da solo, ci prova ripetutamente sulle varie salite e agli ultimi 2 chilometri, ma la corsa era destinata a finire in volata e si deve accontentare. Ci poteva stare un attacco più convinto sul Poggio ma il vento contrario ha messo in difficoltà tutti. La forma fa ben sperare per le prossime corse.
Francesco Ginanni (Androni) 7.5
Alla sua prima Sanremo, dimostra che il chilometraggio non è un problema e che è un buon discesista, provandoci sia dopo la Cipressa che dopo il Poggio. Si piazza anche in volata e dimostra ottime qualità. Gli sono mancati i compagni di squadra, dall'Androni ci si aspettava di più.
Stefano Garzelli 8 e Luca Paolini 5 (Acqua & Sapone)
L'Acqua & Sapone, probabilmente, ha puntato sull'uomo sbagliato. Garzelli era in palla come non mai, ha sempre tirato per il suo capitano Paolini che però non si è in pratica mai visto davanti, sempre a ruota e non ha mai dato la sensazione di poter vincere. Per Garzelli probabilmente era impossibile vincere, per Paolini lo è stato.
Philippe Gilbert (Omega Pharma Lotto) 6
Bravo a provarci sul Poggio e nella discesa, ma la forma non è ancora delle migliori. Da lui, dopo il finale di stagione dell'anno scorso, ci si aspetta sempre molto, cosa che alla Sanremo non ha fatto.
Vincenzo Nibali (Liquigas) 5.5
Bravo a provarci ripetutamente dopo il Poggio, ma sbaglia clamorosamente l'attacco finita la discesa, dato che dietro la sua squadra si stava organizzando per portare Bennati in volata. E un gregario in più al velocista sarebbe servito.
Daniel Oss (Liquigas) 8
Con Modolo, l'altra gradita sorpresa di giornata. Al secondo anno da neoprof, tira nell'ultimo chilometro da solo, dopo 298 chilometri di corsa. Gregario esemplare, potrebbe avere qualche possibilità in più dal Fiandre in avanti, visto anche il fisico che si ritrova. Sicuramente, la Liquigas ha un bel campioncino tra le mani.
Fabian Cancellara (Saxo Bank) 5
Arriva con il primo gruppo ma, sinceramente, qualcuno se n'è accorto? Non aveva la gamba dei giorni migliori e lo sapevamo, non si stava nascondendo alla Tirreno, semplicemente non ne aveva. La forma sta migliorando ma questa Sanremo, con così pochi gregari a disposizione negli ultimi chilometri, era l'ideale per un suo attacco, magari insieme a Pozzato.
Mark Cavendish (HTC-Columbia) 4
Non gli si poteva chiedere di più. Non è in forma e lui, per vincere la Sanremo, lo deve essere. Ha avuto anche tanta sfortuna ma il Cavendish dell'anno scorso sarebbe stato comunque lì. Il primo obiettivo di stagione è sfumato, ma lo rivedremo sicuramente più avanti.
Damiano Cunego (Lampre) 4.5
Si fa sorprendere nella discesa del Turchino e rimane dietro, fa un gran numero in discesa e riesce a rientrare ma poi non è mai protagonista. Si vede davanti solo sulla Cipressa ma poco più. Aveva detto che ci avrebbe provato, non si sa quando e dove però.
Edvald Boasson Hagen (Sky) 4
Arrivava da favorito, almeno per i maggiori esperti, ma delude in pieno le aspettative, come purtroppo spesso gli capita. Accusa dolori allo stomaco e arriva insieme a Cavendish, sarebbe ingiudicabile ma da lui ci si aspetta sempre qualcosa di più. Ha l'occasione di rifarsi subito con le classiche del Nord. Noi lo aspettiamo.
Parliamo di Ciclismo 8
Mi assegno un 8 perché avevo pronosticato due dei tre che sono finiti sul podio, Boonen e Freire, ma ho sbagliato su Boasson Hagen. Bennati è stato comunque protagonista mentre un Petacchi così in forma non me l'aspettavo proprio. Ci rivediamo per il Giro delle Fiandre!

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