sabato 20 marzo 2010

Milano - Sanremo, tripletta per Oscar Freire, un'altra perla dello spagnolo!

Oscar Freire Gomez ha vinto la 101°edizione della Milano - Sanremo grazie a uno sprint vincente e una gara corsa tatticamente in modo splendido, sempre nelle prime posizioni ma coperto, e arrivato al momento decisivo in terza ruota, posizione ideale per vincere. Lo spagnolo della Rabobank ha battuto Tom Boonen della QuickStep e Alessandro Petacchi della Lampre in un'ordine d'arrivo in cui è mancato praticamente solo il nome di Mark Cavendish.
Le prime fasi di corsa con Turchino e Manie
I 298 chilometri della prima classica di stagione si sono svolti sotto una leggera pioggia a inizio corsa, scomparsa poi una volta entrati in Liguria. Clima ideale per correre, con la temperatura sui 12-15 gradi, ma con un vento che in alcune fasi della corsa ha dato fastidio ai corridori.
Dopo soltanto un chilometro la prima fuga di giornata, promossa da Diego Caccia dell'ISD-Neri, Aristide Ratti della CarmioOro e Fabrice Piemontesi dell'Androni Giocattoli. Massimo vantaggio per i tre corridori, 22 minuti e 35 secondi.
Con il gruppo che inizia a tirare il vantaggio inizia a scendere velocemente, finché non si arriva alla prima asperità di giornata, il Passo del Turchino. Ma la selezione non avviene in salita, ma nella discesa successiva, con il gruppo che si spezza in due tronconi sotto la spinta di Acqua & Sapone e ISD - Neri. Dietro rimangono atleti del calibro di Cavendish, Cunego, Schleck e Rogers. Approfittando della situazione, la Katusha di Pozzato sulla salita delle Manie si mette davanti a tutta, sfruttando il lavoro di Ivanov, Mazzanti e Kolobnev. Vengono ripresi i fuggitivi e davanti rimangono una decina, con il gruppo molto frazionato anche grazie alla discesa. Nel tratto pianeggiante che precede l'inizio della fase finale della corsa, rientrano praticamente tutti quelli che si erano staccati, compreso un comunque affaticato Cavendish.
La Cipressa
A 60 chilometri dall'arrivo, ci prova Maxime Bouet dell'Ag2R, inseguito successivamente da 7 corridori. Il francese riesce a raggiungere fino a 1 minuto e 30 secondi di vantaggio ma, sul Capo Berta, dagli inseguitori si stacca Dmytro Grabovskyy che rientra su Bouet e lo supera, rimanendo da solo al comando. Ma dietro le squadre più forti si sono organizzate e per Grabovskyy non c'è scampo.
Sulla Cipressa, a circa metà salita, ci prova ancora Kolobnev, con a ruota tutti i migliori. Dietro, si staccano Cavendish e anche un malconcio Giovanni Visconti. Liquigas e Lampre provano a fare ulteriore selezione, segnale che Bennati e Petacchi stanno bene. La discesa è velocissima e si segnalano numerosi attacchi con tra i più attivi Ginanni dell'Androni. Finita la discesa ci prova da solo Yoann Offredo della Francaise des Jeux, mentre il gruppo dietro si è ulteriormente frazionato, con davanti una trentina di corridori con tutti i migliori presenti.
Nel tratto in pianura tra la Cipressa e l'inizio del Poggio sono numerosi gli attacchi ma senza la necessaria convinzione per fare selezione. Tutti stanno aspettando il Poggio.
Il Poggio
E all'attacco dell'ultima salita di giornata, davanti ci sono Bernucci e Petacchi della Lampre, con a ruota Garzelli, che dopo qualche metro si mette davanti a tirare a tutta. Ai -9 viene ripreso Offredo, con sempre Garzelli davanti per il compagno Paolini. Ai -8 ci prova Rogers e Bernucci e Garzelli mollano. In risposta a Rogers parte Gilbert dell'Omega Pharma con a ruota Pozzato. Il gruppo si assottiglia ancora di più. Ma come per le salite precedenti, la selezione avviene in discesa. Pozzato e Gilbert partono in testa ma è Vincenzo Nibali della Liquigas a provarci, portando via altri quattro corridori. Le posizioni continuano a mescolarsi ed è Ginanni a riprovarci ancora, che arriva per primo nel tratto pianeggiante.
L'arrivo
Siamo ai -3 dall'arrivo e ci prova ancora Nibali, ma si accorge che dietro Bennati sta bene e si ferma, non rispondendo all'attacco di Filippo Pozzato, ripartito al contrattacco. Per Pozzato un centinaio di metri di vantaggio a 2 chilometri dall'arrivo, ma dietro la Liquigas è a tutta, con Daniel Oss davanti a Daniele Bennati.
Si passa sotto il triangolo rosso dell'ultimo chilometro e la situazione vede Oss davanti a Bennati, Freire e Boonen, poi Flecha, che ostacola un po' Petacchi alla sua ruota. Bennati esce dalla ruota di Oss e prende la volata in testa, ma Freire è pronto e aspetta il momento giusto per lanciarsi. Oscarito supera a doppia velocità Bennati mentre sia Boonen che Petacchi non hanno la forza per contrastare lo spagnolo. Vince Freire, con un buon margine sugli avversari.

Quando si superano i 250 chilometri, quando la gara è importante, quando tutti gli altri sono stanchi, Freire sembra appena partito, ha lo spunto vincente, è un campione. Non si vincono per caso tre Mondiali e tre Milano - Sanremo. Onore a Freire e a tutti gli sconfitti, perché l'edizione 2010 della Classicissima è stata la più emozionante e combattuta da qualche anno a questa parte, merito di tutti i partecipanti, che hanno provato in tutti i modi a darsi battaglia e a vincere questa gara affascinante, non durissima, ma pensata per i veri campioni.
Seguiranno i commenti dei protagonisti e una serie di valutazioni personali su chi c'è stato, chi è mancato e chi poteva fare di più.

ORDINE D'ARRIVO
1° Oscar Freire Gomez (Esp) Rabobank
2° Tom Boonen (Bel) Quick Step s.t.
3° Alessandro Petacchi (Ita) Lampre s.t.
4° Sacha Modolo (Ita) Colnago - CSF Inox s.t.
5° Daniele Bennati (Ita) Liquigas - Doimo s.t.
6° Thor Hushovd (Nor) Cervelo Test Team s.t.
7° Francesco Ginanni (Ita) Androni Giocattoli s.t.
8° Maxim Iglinskiy (Kaz) Astana s.t.
9° Philippe Gilbert (Bel) Omega Pharma - Lotto s.t.
10° Luca Paolini (Ita) Acqua & Sapone s.t.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande Oscarito!
Come al solito fa tutto da solo ... praticamente senza compagni, si tiene nascosto, sfrutta il lavoro altrui e alla fine piazza una grande volata
Bene anche Boonen e Petacchi e anche Ginanni che ci ha provato più volte in discesa.
Modolo bella sorpresa e ottimo piazzamento tenendo conto del chilometraggio. Maurizio