venerdì 30 aprile 2010

Vuelta Asturias, nella 3°tappa vittorie per Sobrino e Intxausti nella crono che diventa anche il nuovo leader

La terza tappa della Vuelta Asturias è stata suddivisa in due semitappe, la prima in linea di 88 chilometri e la seconda a cronometro di 14 chilometri, importante per la classifica generale.
Nella prima frazione la vittoria è andata in volata al rappresentante della nazionale spagnola Joaquin Sobrino che ha preceduto al traguardo Javier Moreno dell'Andalucia Cajasur ed Enrique Mata della Footon - Servetto. Per Sobrino si tratta della prima vittoria stagionale dopo una miriade di piazzamenti nelle gare sudamericane. La frazione che portava ad Avila è stata contraddistinta da una fuga di tre uomini che sono stati ripresi dal gruppo a soli 2 chilometri dall'arrivo.
Ma la frazione decisiva era quella pomeridiana, una cronometro breve ma molto importante per la classifica generale. La vittoria è andata a Benat Intxausti dell'Euskaltel - Euskadi, che ha preceduto di 17 secondi il compagno di squadra Jonathan Castroviejo e di 20 secondi il leader Angel Vicioso dell'Andalucia - Cajasur. Questo successo ha permesso a Intxausti di vestire la maglia di capoclassifica, avendo superato Vicioso di 4 secondi. Al terzo posto si trova José Herrada Lopez della Caja Rural, staccato di 26 secondi.

1° SEMITAPPA 3°TAPPA
1° Joaquin Sobrino (Esp) Spagna
2° Javier Moreno (Esp) Andalucia - Cajasur s.t.
3° Enrique Mata (Esp) Footon - Servetto s.t.
4° Oscar Grau (Spa) Burgos 2016 s.t.
5° Johnnie Walker (Aus) Footon - Servetto s.t.

2°SEMITAPPA 3°TAPPA
1° Benat Intxausti (Esp) Euskaltel - Euskadi
2° Jonathan Castroviejo (Esp) Euskaltel - Euskadi a 17''
3° Angel Vicioso (Esp) Andalucia - Cajasur a 20''
4° José Herrada Lopez (Esp) Caja Rural a 26''
5° Santiago Perez (Esp) Centro Ciclismo de Loule a 33''

CLASSIFICA GENERALE
1° Benat Intxausti (Esp) Euskaltel - Euskadi
2° Angel Vicioso (Esp) Andalucia - Cajasur a 4''
3° José Herrada Lopez (Esp) Caja Rural a 26''
4° Santiago Perez (Esp) Centro Ciclismo de Loule a 27''
5° David Blanco (Esp) Palmeiras Resort a 40''
6° Constantino Zaballa (Esp) Centro Ciclismo de Loule a 48''
7° Javier Moreno (Esp) Andalucia - Cajasur a 53''
8° Fabio Andres Duarte (Col) Colombia es Pasion a 57''
9° Gregory Brenes (Crc) Burgos 2016 a 58''
10° Przemyslaw Niemec (Pol) Miche a 1'06''

Tour de Romandie, la sopresa Porte vince la cronometro, in maglia Rogers

L'australiano Richie Porte ha vinto la terza tappa del Tour de Romandie dominando la cronometro di 23,4 chilometri nei dintorni di Moudon. Il giovane corridore del Team Saxo Bank ha preceduto grandi nomi come Alejandro Valverde della Caisse d'Epargne di 26 secondi e Vladimir Karpets della Katusha di 27 secondi. Per Porte si tratta del primo successo da professionista, dopo aver speso gli anni della categoria Elite in Italia nella Bedogni Natalini, e a fine corsa ha ringraziato la squadra e il suo direttore sportivo Bradley McGee per i tanti allenamenti effettuati assieme.
Dopo la cronometro odierna, la classifica generale è totalmente cambiata: al primo posto ora c'è l'australiano Michael Rogers dell'HTC Columbia, quarto nella frazione di oggi a 29 secondi da Porte. Alle sue spalle, secondo posto per Valverde a 2 secondi mentre a 5 secondi troviamo Karpets. Poco più indietro ci sono Artem Ovechkin della Katusha a 7 secondi e Denis Menchov della Rabobank a 9 secondi, mentre Porte si trova a 17 secondi di ritardo.
A una settimana dall'inizio del Giro d'Italia, c'è da segnalare un'altra prova incolore di Ivan Basso, giunto al 44° posto a 1 minuto e 50 secondi di ritardo, che lo hanno portato al 41° posto in classifica generale.

ORDINE D'ARRIVO
1° Richie Porte (Aus) Team Saxo Bank
2° Alejandro Valverde (Esp) Caisse d'Epargne a 26''
3° Vladimir Karpets (Rus) Team Katusha a 27''
4° Michael Rogers (Aus) Team HTC - Columbia a 29''
5° Denis Menchov (Rus) Rabobank a 31''

CLASSIFICA GENERALE
1° Michael Rogers (Aus) Team HTC - Columbia
2° Alejandro Valverde (Esp) Caisse d'Epargne a 2''
3° Vladimir Karpets (Rus) Team Katusha a 5''
4° Artem Ovechkin (Rus) Team Katusha a 7''
5° Denis Menchov (Rus) Rabobank a 9''
6° Janez Brajkovic (Slo) Team Radioshack a 15''
7° Richie Porte (Aus) Team Saxo Bank a 17''
8° Christophe Moreau (Fra) Caisse d'Epargne a 24''
9° Simon Spilak (Slo) Lampre - Farnese Vini a 35''
10° Tiago Machado (Por) Team Radioshack a 39''

Tour de Romandie, Mark Cavendish torna a ruggire in volata, sua la 2°tappa

Se un corridore possiede classe e potenza, difficilmente può perdere queste due virtù nell'arco di qualche mese. Infatti, Mark Cavendish è tornato a vincere in volata, regolando il gruppo arrivato compatto al traguardo. Il corridore dell'HTC - Columbia ha battuto Danilo Hondo della Lampre e Robert Hunter della Garmin, sfruttando al massimo il lavoro della sua squadra. Per festeggiare, Cavendish ha deciso di utilizzare il gesto dell'ombrello, rivolto soprattutto ai tanti che lo hanno criticato per questo inizio stagione deludente.
La corsa, che si svolgeva tutta nelle vicinanze di Friburgo, è stata tutt'altro che noiosa. Dopo pochissimi chilometri se ne sono andati in quattro, Mikhail Ignatiev della Katusha, Denis Van Winden della Rabobank, Alan Perez dell'Euskaltel-Euskadi e Chad Beyer della BMC. I quattro attaccanti sono riusciti a guadagnare un buon vantaggio che oscillava tra i quattro e i cinque minuti. Caratteristica della tappa di oggi era la salita di La Lorette, da affrontare due volte. Il primo passaggio non ha cambiato quasi nulla sia davanti che dietro, con il plotone tirato dalla Liquigas del leader Sagan. Al secondo passaggio il gruppetto davanti si è spezzato, con Ignatiev e Perez davanti e gli altri due ripresi dal gruppo, ormai vicinissimo alla fuga. Grazie a un attacco di David Lopez della Caisse d'Epargne, David Loosli della Lampre e Charlie Wegelius dell'Omega Pharma-Lotto il gruppo si è ancora di più avvicinato ai due di testa, tornando compatto a 30 chilometri dall'arrivo. Ripresa la fuga, la Liquigas si è spostata dalla testa del gruppo e ne ha approfittato l'austriaco Matthias Brandle della Footon - Servetto, che ha costruito un vantaggio di 45 secondi a 18 chilometri dall'arrivo. Il gruppo ha lasciato un po' fare, visto che nessuna squadra si prendeva l'onere di riprendere il fuggitivo, ma quando davanti si è messa l'Euskaltel il vantaggio di Brandle è crollato. Quando Brandle stava per essere ripreso, dal gruppo è partito lo svizzero Steve Morabito della BMC, che ha ripreso l'austriaco su una salita a 12 chilometri, alimentando la fuga. Sulla stessa salita è partito anche il francese Christophe Riblon dell'Ag2R, seguito poco dopo anche da Jaroslaw Marycz della Saxo Bank e Arthur Vichot della Francaise des Jeux, formando davanti un gruppetto di 5 corridori. Il vantaggio, però, non è mai salito più di tanto, con il gruppo principale che è riuscito a rientrare abbastanza facilmente sulla fuga a meno di 5 chilometri dall'arrivo. La volata è stato il solito capolavoro HTC - Columbia, con il treno per Cavendish che ha funzionato alla perfezione grazie anche al ritrovato Mark Renshaw.

ORDINE D'ARRIVO
1° Mark Cavendish (Gbr) HTC - Columbia
2° Danilo Hondo (Ger) Lampre - Farnese Vini s.t.
3° Robert Hunter (RSA) Garmin - Transitions s.t.
4° Lucas Sebastian Haedo (Arg) Saxo Bank s.t.
5° Peter Sagan (Svk) Liquigas - Doimo s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Peter Sagan (Svk) Liquigas - Doimo
2° Marco Pinotti (Ita) Team HTC - Columbia a 9''
3° Jeremy Roy (Fra) Francaise Des Jeux s.t.
4° Danilo Hondo (Ger) Lampre - Farnese Vini a 11''
5° Michael Rogers (Aus) Team HTC - Columbia a 12''
6° Christophe Moreau (Fra) Caisse d'Epargne a 14''
7° Francesco Gavazzi (Ita) Lampre - Farnese Vini a 15''
8° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas a s.t.
9° Ruben Plaza (Esp) Caisse d'Epargne s.t.
10° Haimar Zubeldia (Esp) RadioShack s.t.

fonte: cyclingnews.com

Vuelta Asturias, Angel Vicioso vince la 2°tappa ed è il nuovo leader della corsa

Sembra non volersi più fermare il momento magico di Angel Vicioso. Il corridore spagnolo ha vinto la seconda tappa della Vuelta Asturias andando a superare in volata Santiago Perez e Constantino Zaballa, entrambi della Centro Ciclismo de Loule. I tre facevano parte di un gruppetto di 20 corridori selezionati lungo il percorso montagnoso di oggi.
La gara si era accesa a quasi 100 chilometri dall'arrivo, quando David Gutierrez della Footon - Servetto, Fabio Duarte della Colombia Es Pasion e Przemyslaw Niemiec della Miche se ne sono andati. Duarte si è staccato quasi subito sull'Alto de La Encrucija, mentri gli altri due fuggitivi riuscivano a guadagnare un vantaggio importante, riuscendo ad arrivare con 5 minuti sul plotone ai piedi della salita di San Martin de Huerce. Sull'ascesa di seconda categoria, Niemec è rimasto solo, mentre dietro si formava un gruppo di 18 corridori formato dai più forti in gara. Purtroppo per il polacco la fuga non ha avuto buon esito dato che il gruppetto degli inseguitori è riuscito a rientrare su di lui negli ultimi chilometri, dopo aver ripreso prima anche Gutierrez. In volata Vicioso è stato nettamente il più forte, portando il suo palmares personale a tre vittorie, tutte ottenute negli ultimi sei giorni.

ORDINE D'ARRIVO
1° Angel Vicioso (Esp) Andalucia - Cajasur
2° Santiago Perez (Esp) Centro Ciclismo de Loule s.t.
3° Constantino Zaballa (Esp) Centro Ciclismo de Loule s.t.
4° David Blanco (Esp) Palmeiras Resort s.t.
5° Luis Felipe Laverde (Col) Colombia Es Pasion s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Angel Vicioso (Esp) Andalucia - Cajasur
2° Santiago Perez (Esp) Centro Ciclismo de Loule a 10''
3° Constantino Zaballa (Esp) Centro Ciclismo de Loule a 12''
4° Andre Fernando Cardoso (Por) Palmeiras Resort a 15''
5° Benat Intxausti (Esp) Euskaltel - Euskadi a 16''

fonte: cyclingnews.com

Tour de Bretagne, Degenkolb si ripete in volata nella 5°tappa su Arguelyes e Morizot

Il tedesco John Degenkolb ha vinto la quinta tappa del Tour de Bretagne regolando in volata un gruppetto avvantaggiatosi nel finale di tappa. Alle spalle del corridore del Thuringer Energie Team si sono piazzati il russo Arkimedes Arguelyes dell'Itera - Katusha e il francese Florian Morizot della Big Mat - Auber 93.
Proprio Arguelyes è stato il grande protagonista della tappa, provando varie volte ad andare in fuga. Il russo ci ha provato per la prima volta a 100 chilometri dal traguardo, lanciandosi all'inseguimento di tre corridori scattati a inizio corsa, Martial Roman della U Nantes, Clement Mahé della Cotes d'Armor e Laurent Le Gac della Bretagna. Arguelyes è riuscito a guadagnare fino a 1 minuto e 45 secondi, approfittando anche di un attimo di distrazione del gruppo, ma quando davanti si è messa a tirare la Rabobank Continental è stato ripreso. Il russo ha continuato a provarci, insieme anche ad altri corridori, facendo tornare il gruppo compatto all'ingresso del circuito finale. Quando la corsa sembrava sul punto di arrivare con il classico volatone finale, sei corridori sono riusciti a sganciarsi, Franck Bouyer e Mathieu Claude della Bbox Bouygues Telecom, Sander Oostlander della Van Vliet, Degenkolb, Arguelyes e Morizot. Anche a causa del tanto lavoro fatto in precedenza, questa volta la Rabobank non è riuscita a contrastare la fuga, facendo lavorare anche il proprio leader, Jetse Bol, per non lasciare troppo margine agli attaccanti. In volata Degenkolb si è dimostrato ancora il più forte, superando Arguelyes e Morizot, mentre il gruppo è arrivato a cinque secondi di ritardo, grazie soprattutto agli sforzi della Rabobank.

ORDINE D'ARRIVO
1° John Degenkolb (Ger) Thuringer Energie Team
2° Arkimedes Arguelyes (Rus) Itera - Katusha s.t.
3° Florian Morizot (Fra) Big Mat - Auber 93 s.t.
4° Mathieu Claude (Fra) Bbox Bouygues Telecom s.t.
5° Sander Oostlander (Ned) Van Vliet EBH s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Jetse Bol (Ned) Rabobank Continental
2° Sander Oostlander (Ned) Van Vliet - EBH a 14''
3° Johan Le Bon (Fra) Bretagne - Schuller a 20''
4° Arkimedes Arguelyes (Rus) Itera - Katusha a 27''
5° Julien Antomarchi (Fra) V.C. La Pomme Marseille a 30''
6° Perrig Quemeneur (Fra) Bbox Bouygues Telecom a 44''
7° Laurent Pichon (Fra) Bretagne - Schuller a 45''
8° Niels Brouzes (Fra) Big Mat - Auber 93 a 50''
9° Franck Bouyer (Fra) Bbox Bouygues Telecom a 53''
10° Renaud Dion (Fra) Roubaix Lille Metropole a 1'01''

fonte: cyclingnews.com

Giro d'Italia 2010. Presentazione delle squadre partecipanti

Un breve riassunto delle puntate pubblicate dal blog sulle squadre partecipanti al prossimo Giro d'Italia edizione 2010

1° Puntata: Ag2R - La Mondiale (Francia)
2° Puntata: Astana (Kazakhstan)
3° Puntata: Bbox Bouygues Telecom (Francia)
4° Puntata: Caisse d'Epargne (Spagna)
5° Puntata: Cervelo Test Team (Svizzera)
6° Puntata: Colnago - CSF Inox (Irlanda)
7° Puntata: Cofidis (Francia)
8° Puntata: Omega Pharma - Lotto (Belgio)
9° Puntata: Rabobank (Olanda)
10° Puntata: Team Sky (Gran Bretagna)
11° Puntata: Footon - Servetto (Spagna)
12° Puntata: Team Saxo Bank (Danimarca)
13° Puntata: Team Milram (Germania)
14° Puntata: HTC - Columbia (Stati Uniti)
15° Puntata: QuickStep (Belgio)
16° Puntata: Team Katusha (Russia)
17° Puntata: Bmc Racing Team (Stati Uniti)
18° Puntata: Garmin - Transitions (Stati Uniti)
19° Puntata: Acqua & Sapone (Italia)
20° Puntata: Androni Giocattoli (Italia)
21° Puntata: Lampre - Farnese Vini (Italia)
22° Puntata: Liquigas - Doimo (Italia)

giovedì 29 aprile 2010

Jelajah Malaysia, le prime due tappe al locale Mat Amin e al sudafricano Rabie

Dopo l'antipasto con la Melaka Governor Cup nel weekend scorso, ha preso il via l'edizione 2010 della Jelajah Malaysia, seconda gara in ordine d'importanza in Malesia dopo il Tour de Langkawi. A oggi sono state corse due tappe, con vincitore nella prima il malese Mohamed Shahrul Mat Amin e nella seconda il sudafricano Johann Rabie.
La prima tappa, come detto, è stata vinta da Mohamed Shahrul Mat Amin della Angkatan Tentera che in uno sprint a due ha battuto il compagno di fuga Ahmad Fallanie Ali. La corsa si è decisa quando un gruppetto di 16 corridori ha preso il largo, senza che il gruppo sia mai riuscito a organizzare una vera e netta controffensiva. Nei 10 chilometri finali se ne sono andati Mat Amin e Ali, con il primo vincitore allo sprint.
La seconda tappa è andata al sudafricano Johann Rabie del Team Medscheme che, in volata, ha regolato il proprio compagno di fuga, l'irlandese David McCann della Giant Asia. La corsa è stata molto confusa sin dall'inizio, con tante squadre decise ad andare all'attacco. I rimescolamenti sono stati continui, finché nel finale Rabie e McCann si sono avvantaggiati rispetto a un'altra coppia formata dal giapponese Beppu e dell'australiano O'Brien e con una terza coppia, formata da Yusrizal Yusof e Amir Rusli ancora più indietro, a circa un minuto. Le prime avanguardie del plotone principale sono arrivate a 7 minuti di ritardo, tra i quali c'era anche il leader della classifica generale Mat Amin.
Dopo le prime due tappe, McCann si riconferma praticamente imbattibile, issandosi anche in questa corsa al primo posto con 20 secondi su Beppu e 1 minuto e 1 secondo su Amir Rusli. Tutti gli altri sono a più di 3 minuti di ritardo.

1°TAPPA
1° Mohamed Shahrul Mat Amin (Mas) Angkatan Tentera
2° Ahmad Fallanie Ali (Mas) Wilayah Persekutuan a 2''
3° Amir Mustafa Rusli (Mas) Malesia a 14''
4° Wan Mohamed Najmee (Mas) Wilayah Persekutuan s.t.
5° Mohamed Zamri Salleh (Mas) Angkatan Tentera s.t.

2°TAPPA
1° Johann Rabie (Rsa) Team Medscheme
2° David McCann (Irl) Giant Asia a 3''
3° Mark O'Brien (Aus) Letua Cycling a 14''
4° Takumi Beppu (Jpn) Aisan Racing Team a 17''
5° Yusrizal Yusof (Mas) Terengganu State a 1'03''

CLASSIFICA GENERALE
1° David McCann (Irl) Giant Asia
2° Takumi Beppu (Jpn) Aisan Racing Team a 20''
3° Amir Mustafa Rusli (Mas) Malesia a 1'01''
4° Dadi Suryadi (Ina) Indonesia a 3'30''
5° Malcolm Lange (Rsa) Team Medscheme a 3'41''

mercoledì 28 aprile 2010

Tour de Korea, 7°tappa al coreano Gyung Gu Jang, rivoluzione in classifica con Friedman primo

Il coreano Gyung Gu Jang ha vinto la settima tappa del Tour de Korea capitalizzando al meglio un attacco nel finale, in una tappa che è diventata decisiva per la classifica generale. Il corridore della Gyeonggi-do ha preceduto di 36 secondi Ki Seok Lee e di 52 secondi l'americano Michael Friedman.
La tappa, 144 chilometri, sulla carta non sembrava molto difficile ma le condizioni metereologiche l'hanno resa un inferno. Si è partita con la temperatura sui 10 gradi, ma ben presto i corridori hanno trovato pioggia e addirittura la neve nel finale. L'attacco più importante è arrivato a 25 chilometri dall'arrivo quando un gruppo di 17 corridori si è avvantaggiato rispetto al plotone, che non è stato più capace di organizzare un inseguimento. Nel gruppo di testa è stato il coreano Jang a trovare lo spunto decisivo a 15 chilometri dall'arrivo, andandosene tutto solo, mentre dietro soprattutto i corridori della Jelly Belly e della Kelly Benefits organizzavano un inseguimento. Alle spalle di Jang è giunto al traguardo Lee, anche lui avvantaggiatosi nel finale, mentre il gruppetto veniva regolato da Friedman. Il plotone principale, con la maggior parte dei corridori ancora in gara e, soprattutto, l'ex leader della corsa Ying Hon Yeung, è arrivato a oltre 9 minuti di ritardo.
Classifica generale completamente stravolta, con Friedman in testa davanti al connazionale Jesse Anthony della Kelly Benefit a 17 secondi e terzo il giapponese Taiji Nishitani a 28 secondi.

ORDINE D'ARRIVO
1° Gyung Gu Jang (Kor) Gyeonggi-do
2° Ki Seok Lee (Kor) Regional Team 2 a 36''
3° Michael Friedman (USA) Jelly Belly a 52''
4° Seon Ho Park (Kor) Seoul Cycling s.t.
5° Ebrahim Javani (IRI) Tabriz Petrochemical s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Michael Friedman (Usa) Jelly Belly
2° Jesse Anthony (Usa) Kelly Benefit Strategies a 17''
3° Taiji Nishitani (Jpn) Giappone a 28''
4° Roger Beuchat (Swi) CKT Tmit s.t.
5° Kam Po Wong (Hkg) Hong Kong a 1'08''
6° Kiel Reijnen (Usa) Jelly Belly a 1'09''
7° Gyung Gu Jang (Kor) Gyeonggi-do a 2'16''
8° Ki Seok Lee (Kor) Regional Team 2 a 2'56''
9° Seon Ho Park (Kor) Seoul Cycling a 2'58''
10° William Routley (Can) Jelly Belly a 3'04''

fonte: cyclingnewsasia.com

Tour de Bretagne, la 4°tappa in volata a Degenkolb, Bol sempre leader

Il tedesco John Degenkolb ha vinto la quarta tappa del Tour de Bretagne riuscendo a regolare il plotone arrivato compatto al traguardo. Il giovane 21enne della Thuringer Energie ha battuto Arnaud Molmy della Roubaix Lille Metropole e Jetse Bol della Rabobank Continental con una volata di forza.
In cinque sono andati in fuga a inizio tappa, Kevin Cherruault della U Nantes - Atlantique, Fabien Sidaner della Cotes d'Armor, Sondre Sortveit della Joker-Bianchi, Lucas Schadlich della Thuringer Energie e Alexis Bodiot della CC Nogent-sur-Oise. L'attacco è durato fino al circuito finale, quando i cinque sono stati ripresi dal plotone già proiettato per la volata. Qui, il migliore si è dimostrato Degenkolb, alla prima vittoria in gare internazionali dell'anno.
L'olandese Bol, saldamente primo in classifica, grazie al terzo posto in volata è riuscito anche a guadagnare qualche secondo di abbuono, portandosi ora a 17 secondi di vantaggio su Johan Le Bon e Sander Oostlander.

ORDINE D'ARRIVO
1° John Degenkolb (Ger) Thuringer Energie Team
2° Arnaud Molmy (Fra) Roubaix Lille Metropole s.t.
3° Jetse Bol (Ned) Rabobank Continental s.t.
4° Said Haddou (Fra) Bbox Bouygues Telecom s.t.
5° Benoit Daeninck (Fra) Roubaix Lille Metropole s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Jetse Bol (Ned) Rabobank Continental
2° Johan Le Bon (Fra) Bretagne - Schuller a 17''
3° Sander Oostlander (Ned) Van Vliet - EBH a 17''
4° Julien Antomarchi (Fra) V.C. La Pomme Marseille a 28''
5° Arkimedes Arguelyes (Rus) Itera - Katusha a 36''
6° Perrig Quemeneur (Fra) Bbox Bouygues Telecom a 41''
7° Laurent Pichon (Fra) Bretagne - Schuller a 44''
8° Niels Brouzes (Fra) Big Mat - Auber 93 a 47''
9° Franck Bouyer (Fra) Bbox Bouygues Telecom a 50''
10° Benoit Daeninck (Fra) Roubaix Lille Metropole a 1'01''

fonte: cyclingnews.com

Vuelta Asturias, la 1°tappa in volata a Pablo Urtasun

Lo spagnolo Pablo Urtasun ha vinto la prima tappa della Vuelta Asturias regolando in volata il gruppo arrivato compatto al traguardo. Il corridore dell'Euskaltel - Euskadi ha superato Angel Vicioso dell'Andalucia - Cajasur e Joaquin Sobrino della Spagna, cogliendo finalmente la prima vittoria stagionale dopo vari piazzamenti.
La corsa ha seguito uno schema lineare, con due corridori in fuga per la maggior parte della gara e il gruppo dietro a inseguire nel finale. I due fuggitivi sono stati Marco Corti della Footon - Servetto e Mikel Landa dell'Orbea, che sono scappati sulla salita di terza categoria dell'Ortiguero, arrivando con con 6 minuti e 30 secondi di vantaggio a 50 chilometri dall'arrivo. Il gruppo, tirato prima da Palmeiras e Miche, poi da Andalucia e Cajasur, è riuscito a riguadagnare velocemente terreno sui due attaccanti andando a riprenderli a 8 chilometri dall'arrivo. A questo punto, l'Euskaltel di Urtasun si è messa davanti, prendendo in mano la corsa e portando il proprio sprinter nelle migliori condizioni possibili per vincere davanti a Vicioso e Sobrino.

ORDINE D'ARRIVO
1° Pablo Urtasun (Esp) Euskaltel - Euskadi
2° Angel Vicioso (Esp) Andalucia - Cajasur s.t.
3° Joaquin Sobrino (Esp) Spagna s.t.
4° Pedro Miguel Soeiro (Por) Loule - Louletano s.t.
5° Oscar Grau (Spa) Burgos 2016 s.t.

fonte: cyclingnews.com

Tour de Romandie, Sagan della Liquigas continua a volare, sua la 1°tappa e la maglia di leader

La cosa che più impressiona di questo corridore non sono tanto le tre vittorie stagionali al primo anno da professionista, ma come le ha ottenute e soprattutto in che competizioni. Dopo aver vinto due tappe alla Parigi - Nizza, il nuovo fenomeno Peter Sagan della Liquigas - Doimo ha vinto la prima tappa del Tour de Romandie, regolando in volata il gruppetto dei migliori selezionato lungo le tante salite di giornata. Sagan ha vinto la volata di un gruppo di circa 100 corridori, del quale non facevano più parte i più forti velocisti tra cui Mark Cavendish dell'HTC - Columbia, superando Francesco Gavazzi della Lampre e Nicolas Roche dell'Ag2R.
Il percorso e il bel tempo hanno subito motivato tre corridori ad andarsene dopo 11 chilometri. Chad Beyer della BMC, Andrey Zeits dell'Astana e Thibaut Pinot della Francaise des Jeux sono riusciti a conquistare fino a 9 minuti di vantaggio sul plotone tirato dall'HTC - Columbia. La corsa, però, si è infiammata a 45 chilometri dal traguardo sulla Cote aux Fees. Tra i corridori davanti Pinot è rimasto da solo, lasciano per strada prima Zeits e poi Beyer, passando in cima alla salita con un minuto di vantaggio sul gruppo. Dietro, il primo a provarci è il neoprof Fabio Felline della Footon - Servetto ma senza successo. Successivamente è stato Charlie Wegelius ad andarsene, restando da solo per circa 10 chilometri e venendo ripreso successivamente. La salita è stata fatale per Cavendish che si è staccato inesorabilmente. Il gruppo, tirato da Lampre e Liquigas, ha visto un altro attacco di un uomo dell'Omega Pharma Lotto, Jan Bakelants, che è rimasto davanti fino a 4 chilometri dall'arrivo, che è riuscito a riprendere Pinot il quale non è riuscito più di tanto ad aiutare il belga. Il gruppo, tirato dalle squadre dei velocisti rimasti davanti, si è riportato sui due leader senza grande difficoltà, riuscendo a portare la corsa alla volata finale. Qui, Sagan si è dimostrato ancora una volta il più forte, battendo Gavazzi e Roche in un finale molto avvincente.

ORDINE D'ARRIVO
1° Peter Sagan (Svk) Liquigas - Doimo
2° Francesco Gavazzi (Ita) Lampre - Farnese Vini s.t.
3° Nicolas Roche (Irl) Ag2R La Mondiale s.t.
4° Maxim Iglinskiy (Kaz) Astana s.t.
5° Fabio Felline (Ita) Footon - Servetto s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Peter Sagan (Svk) Liquigas - Doimo
2° Marco Pinotti (Ita) Team HTC - Columbia a 9''
3° Jeremy Roy (Fra) Francaise Des Jeux a 12''
4° Michael Rogers (Aus) Team HTC - Columbia s.t.
5° Christophe Moreau (Fra) Caisse d'Epargne a 14''
6° Francesco Gavazzi (Ita) Lampre - Farnese Vini a 15''
7° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas a s.t.
8° Ruben Plaza (Esp) Caisse d'Epargne s.t.
9° Haimar Zubeldia (Esp) RadioShack s.t.
10° Nicolas Roche (Irl) Ag2R La Mondiale a 16''

fonte: cyclingnews.com

Doping. Squalifica per 2 anni per Gabriele Bosisio, Thomas Frei confessa l'uso di EPO

Gabriele Bosisio, ex corridore del, all'epoca, Team LPR - Brakes, è stato squalificato per 2 anni, secondo le norme del Codice WADA e del Regolamento UCI, dal Tribunale Nazionale Antidoping del CONI. La squalifica parte dal 6/10/2009 e finirà il 5/10/2011, cioè tra circa un anno e mezzo. Bosisio era stato trovato positivo all'EPO ricombinante (Cera) a un controllo antidoping a sorpresa dell'UCI, eseguito in base ai valori riscontrati dal Passaporto Biologico del corridore. Oltre alla squalifica, Bosisio dovrà pagare una sanzione economica di 9.625 euro, oltre alle spese per i controlli avvenuti al di fuori delle competizioni.
Nella giornata di ieri, invece, il ciclista svizzero Thomas Frei della BMC Racing Team ha confessato l'uso di EPO, subito dopo esser stato trovato positivo a un controllo antidoping al Giro del Trentino. Frei ha dichiarato di essersi dopato per gli ultimi due anni e di aver preso una microdose di Epo la sera prima del test, avvenuto di prima mattina. Il corridore ha anche escluso qualsiasi coinvolgimento della sua attuale squadra, la BMC, e ha dichiarato di essersi dopato senza che il suo team lo sapesse. La squadra, come immediata conseguenza, ha licenziato il corridore che, ovviamente, non ha richiesto le controanalisi.
La cosa che fa più scalpore o, almeno, che dovrebbe fare più scalpore è il fatto che Frei ha dichiarato di essersi dopato dall'estate del 2008, periodo in cui correva ancora nell'Astana. Lo svizzero ha anche precisato come riusciva a evitare di essere trovato positivo, cioè bevendo circa un litro d'acqua che avrebbero fatto risultare il test negativo. Il corridore non è riuscito a bere la quantità necessaria e il test è risultato positivo.
Ovviamente, una considerazione è d'obbligo: da quello che dice Frei, chi viene beccato per aver preso EPO è solo molto sfortunato, perché il modo per far sparire le tracce è quantomeno banale e immediato. Lotta al doping? Non scherziamo.

Elite/Under 23. Stefano Locatelli della De Nardi Bergamasca vince il Trofeo Rosalpina a Villazzano di Trento

Stefano Locatelli della De Nardi Daigo Bergamasca ha vinto l'edizione 2010 del Trofeo Rosalpina che si è disputato ieri pomeriggio a Villazzano, in provincia di Trento. Per il corridore italiano si tratta del bis nella corsa, dato che aveva già vinto qui nel 2009.
La corsa per Locatelli non era iniziata nei migliori dei modi, dato che nei primi chilometri è stato coinvolto in una caduta e ha dovuto cambiare la bici. Rientrato prontamente in gruppo, con l'aiuto della sua squadra ha tenuto il gruppo compatto senza lasciare spazio ad azioni pericolose, lasciando decidere la corsa alla salita conclusiva. E' stato proprio Locatelli il primo a scattare, appena iniziato la salita, e alla sua ruota si è portato il solo Cristiano Monguzzi del Team Aurora. I due non sono riusciti a guadagnare molto terreno e sono stati ripresi da un gruppetto già molto selezionato. Nel finale ci ha provato Edoardo Zardini della Mantovani che è riuscito a guadagnare un buon margine sui diretti inseguitori. Ma Zardini non aveva fatto i conti con la gran voglia di Locatelli di vincere: il corridore della Bergamasca è riuscito a riprendere Zardini negli ultimi 150 metri e a superarlo, andando a cogliere il primo successo personale stagionale. Alle sue spalle, secondo Zardini e terzo il brasiliano Rafael Andriato della Trevigiani Dynamon Bottoli.

ORDINE D'ARRIVO
1° Stefano Locatelli (Ita) De Nardi Daigo Bergamasca
2° Edoardo Zardini (Ita) Mantovani Cycling Team Fontana
3° Rafael Andriato (Bra) Trevigiani Dynamon Bottoli
4° Derik Zampedri (Ita) Team Trentino Ballan
5° Moreno Moser (Ita) Lucchini Unidelta Ecovalsabbia
6° Fabio Aru (Ita) Palazzago Elledent Colnago
7° Stefano Agostini (Ita) Zalf Desiree Fior
8° Andrea Vaccher (Ita) Reale Mutua Ort
9° Diego Zanco (Ita) Zalf Desiree Fior
10° Enrico Mantovani (Ita) Team Trentino Ballan

fonte: federciclismo.it

Tour de Korea, la 6°tappa al coreano Hyo Suk Gong, Yeung sempre primo

Il coreano Hyo Suk Gong ha vinto la sesta tappa del Tour de Korea riuscendo a portare a termine una fuga nata sul Gran Premio di Montagna di giornata. Il corridore della Seoul Cycling ha preceduto allo sprint i due compagni di fuga, il cinese Pengda Jiao della Max Success Sports e l'iraniano Hossein Alizadeh della Tabriz Petrochemical, mentre il gruppo principale è giunto a soltanto 2 secondi dal vincitore.
La tappa è stata accorciata a soli 55 chilometri a causa di problemi nella zona con una malattia che ha colpito gli animali della regione, quindi l'intera carovana si è dovuta spostare dalla zona infetta e partire da Sangju. Decisiva è stata l'unica salita di giornata che ha diviso il plotone in vari gruppetti molto spezzettati. In cima sono passati in testa 4 atleti, Gong, Jiao, Alizadeh e il giapponese Taiji Nishitani, mentre al loro inseguimento si erano portati 15 corridori. Con l'avvicinarsi del traguardo molti gruppi alle spalle degli attaccanti si sono riuniti formando un plotone di circa 60 corridori, pronto a riprendere i fuggitivi, mentre davanti, intanto, si staccava Nishitani. I tre superstiti sono riusciti ad arrivare al traguardo con soli 2 secondi sul gruppo principale che stava disputando il proprio sprint. Il finale di gara ha premiato Gong, con Jiao e Alizadeh secondi e terzi nell'ordine. Per il giovane Hyo Suk Gong è una riconferma delle sue qualità dopo essere arrivato secondo in classifica generale al prestigioso Tour de Langkawi, in Malesia.

ORDINE D'ARRIVO
1° Hyo Suk Gong (Kor) Seoul Cycling
2° Pengda Jiao (Chn) Max Success Sports s.t.
3° Hossein Alizadeh (Iri) Tabriz Petrochemical s.t.
4° Dong Hyun Shin (Kor) KSPO a 2''
5° Sun Jae Jang (Kor) EMG Cycling Team s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Ying Hon Yeung (Hkg) Hong Kong
3° Michael Friedman (Usa) Jelly Belly a 2'03''
4° Vadim Shaekhov (Uzb) Uzbekistan a 2'11''
4° Hyo Suk Gong (Kor) Seoul Cycling a 2'12''
5° Jesse Anthony (Usa) Kelly Benefit Strategies a 2'13''

Subida al Naranco, Santi Perez è il migliore sulla salita finale davanti ad Antuna e Laverde

Lo spagnolo Santiago Perez Fernandez ha vinto la 44° edizione della Subida al Naranco superando nei metri finali il conterraneo Andres Avelino Antuna della Burgos 2016. Il corridore del Centro Ciclismo de Loule è riuscito a recuperare terreno su Antuna proprio sul traguardo, quando ormai la vittoria sembrava assegnata. Per Perez è il ritorno alla vittoria che gli mancava, in pratica, dalla sua prima parte della carriera, terminata nel 2004 a causa di problemi di doping e ripresa soltanto nel 2007, con squadre minori spagnole e portoghesi.
L'azione decisa della corsa è avvenuta quando un gruppo di circa una trentina di corridori si è avvantaggiato rispetto al gruppo principale. Nonostante il tentativo dell'Euskaltel - Euskadi del vincitore del 2009 Sicard, la fuga continuava a guadagnare sempre più terreno. Ai piedi della salita finale si sono presentati soltanto in cinque, Santi Perez, Antuna, Luis Felipe Laverde della Colombia es Pasion, Andre Fernando Cardoso della Palmeiras Resort e l'italiano Pasquale Muto della Miche. I primi a provarci sono stati Cardoso e Muto, che si sono portati dietro Antuna durante i loro tentativi. Il corridore della Burgos 2016 ha, poi, proseguito da solo, arrivando all'ultimo chilometro con 8 secondi di vantaggio sui primi inseguitori. Quando la vittoria sembrava assegnata, Perez è riuscito a superare Antuna e a portare a casa la vittoria, con al terzo posto Laverde, quarto Cardoso e quinto il nostro Muto.

ORDINE D'ARRIVO
1° Santiago Perez (Esp) Centro Ciclismo de Loule
2° Andres Avelino Antuna (Esp) Burgos 2016 a 2''
3° Luis Felipe Laverde (Col) Colombia es Pasion a 7''
4° Andre Fernando Cardoso (Por) Palmeiras Resort a 23''
5° Pasquale Muto (Ita) Miche a 31''
6° Przemyslaw Niemec (Pol) Miche a 46''
7° Marcos Garcia Fernandez (Esp) Xacobeo Galicia a 51''
8° Dalivier Ospina Navarro (Col) Colombia es Pasion s.t.
9° Fortunato Baliani (Ita) Miche s.t.
10° José Herrada Lopez (Esp) Caja - Rural a 1'11''

fonte: esciclismo.com

Tour de Bretagne, la 3°tappa al francese Daeninck, leader sempre Bol

Il francese Benoit Daeninck ha vinto la terza tappa del Tour de Bretagne regolando allo sprint i suoi due compagni di fuga. Il corridore della Roubaix Lille Metropole è arrivato con qualche metro di margine sul belga Pieter Serry della Jong Vlaanderen e sul francese Armindo Fonseca della Cotes d'Armor Marie Morin.
La tappa è subito partito molto forte, alla notevole media di 46 km/h nella prima ora. Appena superata, appunto, la prima ora di corsa se ne sono andati in tre, Kevin Cherruault della U Nantes - Atlantique, Peter Williams della Gran Bretagna e Quentin Santy della CC Nogent-sur-Oise. Per loro il vantaggio è salito fino a sei minuti ma quando si sono messe davanti a tirare Rabobank e Bretagne - Schuller, il margine è rapidamente sceso. I tre sono stati ripresi già all'interno del circuito finale ma al contrattacco sono partiti altri 3 corridori, Daeninck, Serry e Fonseca, quando di chilometri all'arrivo ne mancavano 8. Contrariamente a quanto accade di solito, la fuga non è stata più ripresa e i velocisti si sono dovuti accontentare di lottare per il quarto posto, mentre Daeninck riusciva a imporsi sugli altri due compagni di fuga allo sprint.
La classifica generale è rimasta praticamente invariata, con Jetse Bol della Rabobank primo con 11 secondi di vantaggio su Johan Le Bon della Bretagne - Schuller e Sander Oosterland della Van Vliet - EBH.

ORDINE D'ARRIVO
1° Benoit Daeninck (Fra) Roubaix Lille Metropole
2° Pieter Serry (Bel) Jong Vlaanderen a 1''
3° Armindo Fonseca (Fra) Cotes D'Armor Marie Morin s.t.
4° Arnaud Demare (Fra) C.C. Nogent-sur-Oise a 7''
5° Sven Vandousselaere (Bel) Jong Vlaanderen s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Jetse Bol (Ned) Rabobank Continental
2° Johan Le Bon (Fra) Bretagne - Schuller a 11''
3° Sander Oostlander (Ned) Van Vliet - EBH a 11''
4° Julien Antomarchi (Fra) V.C. La Pomme Marseille a 22''
5° Arkimedes Arguelyes (Rus) Itera - Katusha a 30''
6° Perrig Quemeneur (Fra) Bbox Bouygues Telecom a 35''
7° Laurent Pichon (Fra) Bretagne - Schuller a 38''
8° Niels Brouzes (Fra) Big Mat - Auber 93 a 41''
9° Franck Bouyer (Fra) Bbox Bouygues Telecom a 44''
10° Benoit Daeninck (Fra) Roubaix Lille Metropole a 55''

fonte: cyclingnews.com

martedì 27 aprile 2010

GP Adygeya a Vitaliy Popkov, per l'ISD Continental 3 tappe su 5

L'ucraino Vitaliy Popkov ha vinto il GP Adygeya, breve corsa a tappe nota nel passato come il GP Sochi. Il corridore dell'ISD Continental ha preceduto di 7 secondi il compagno di squadra Oleksandr Sheydyk e di 48 secondi il russo Valery Valynin della Moscow.
L'ISD Continental è stata nettamente la squadra migliore in gara, vincendo 3 delle 5 tappe e piazzando 3 dei suoi uomini nei primi 4 posti in classifica.
Si è partiti con un prologo a cronometro, dove Popkov ha subito indossato la maglia di leader, precedendo di 3 secondi Anton Vorobyev della Premier e Roman Koltsov della Samara. Nella tappa successiva, quella che poi è risultata decisiva per la classifica generale, è stato Sheydyk a vincere davanti a Valynin, con Popkov staccato di 13 secondi ma saldamente al comando della corsa. Nella seconda tappa è stata la squadra della capitale, la Moscow, a dominare l'ordine d'arrivo, con 3 corridori nei primi 3 posti. Infatti, la vittoria è andata a Evgeny Kovalev davanti a Kirill Baranov e Ivan Kovalev. Nella terza tappa è stato ancora Popkov a imporsi, regolando un gruppetto di quattro atleti arrivati con qualche secondo di vantaggio sul gruppo al traguardo. Nell'ultima tappa il migliore è stato Mykhaylo Kononenko Continental Kolss Cycling che ha superato in volata Ygor Dementyev e Vasiliy Neustroev. Una grande prova di forza della ISD Continental che ha battuto la concorrenza delle numerose squadre russe proprio nella più importante corsa di casa. Con queste vittorie Popkov si è portato a 4 successi stagionali mentre la sua squadra ora può vantare 7 successi.

PROLOGO
1° Vitaliy Popkov (Ukr) ISD Continental
2° Anton Vorobyev (Rus) Premier a 3''
3° Roman Koltsov (Rus) Samara a 6''
4° Ygor Dementiev (Ukr) ISD Continental a 10''
5° Maxim Pokidov (Rus) Dinamo Moscow Road a 10''

1°TAPPA
1° Oleksandr Sheydyk (Ukr) ISD Continental
2° Valery Valynin (Rus) Moscow s.t.
3° Vitaliy Popkov (Ukr) ISD Continental a 13''
4° Victor Sudeykin (Rus) Udmurtia a 15''
5° Ygor Dementyev (Ukr) ISD Continental a 53''

2°TAPPA
1° Evgeny Kovalev (Rus) Moscow
2° Kirill Baranov (Rus) Moscow s.t.
3° Ivan Kovalev (Rus) Moscow s.t.
4° Vasiliy Neustroev (Rus) Udmurtia s.t.
5° Vitaliy Popkov (Ukr) ISD Continental s.t.

3°TAPPA
1° Vitaliy Popkov (Ukr) ISD Continental
2° Dmitriy Puzanov (Rus) Samara s.t.
3° Oleksandr Sheydyk (Ukr) ISD Continental s.t.
4° Evgeny Reshetko (Rus) Dinamo Moscow Road s.t.
5° Ygor Dementyev (Ukr) ISD Continental a 6''

4°TAPPA
1° Mykhaylo Kononenko (Ukr) Continental Kolss Cycling
2° Yegor Dementyev (Ukr) ISD Continental s.t.
3° Vasiliy Neustroev (Rus) Udmurtia s.t.
4° Andrey Klyuev (Rus) Dinamo Moscow Road s.t.
5° Vadim Shalamov (Kaz) Kazakhstan s.t.

CLASSIFICA FINALE
1° Vitaliy Popkov (Ukr) ISD Continental
2° Oleksandr Sheydyk (Ukr) ISD Continental a 7''
3° Valery Valynin (Rus) Moscow a 48''
4° Ygor Dementyev (Ukr) ISD Continental a 1'04''
5° Evgeny Reshetko (Rus) Dinamo Moscow Road a 1'38''
6° Dmitriy Puzanov (Rus) Samara a 1'42''
7° Vladimir Likhachev (Rus) Russia a 2'33''
8° Artsiem Malinouski (Blr) Bielorussia a 3'05''
9° Roman Koltsov (Rus) Samara a 4'22''
10° Sergey Belykh (Rus) Russia a 4'23''

Under 23. Apoteosi italiana al Giro delle Regioni. Vittoria finale per Enrico Battaglin, ultima tappa ad Angelo Pagani

L'Italia del ciclismo, dopo una deludente campagna del Nord, può tornare un po' a sorridere pensando al futuro. Perché se le premesse sono queste, nei prossimi anni ci sarà da divertirsi. Nella seconda tappa del Giro delle Regioni, breve corsa di due giorni che fa parte del circuito della Coppa delle Nazioni per Under 23, a imporsi è stato l'italiano Angelo Pagani, bravo a resistere sulla salita finale di 6 chilometri che portava alla frazione di Acquapartita, facente parte del comune di Bagno di Romagna. Il giovane corridore della nazionale era partito nella discesa del Monte Fumaiolo riuscendo a guadagnare più di un minuto sul gruppo. Pagani è stato per un periodo anche leader virtuale della corsa, ma si è dovuto inchinare al ritorno del gruppo sulla salita finale, riuscendo comunque a conquistare un importante successo. Alle sue spalle, grande prestazione di Enrico Battaglin che ha regolato il gruppetto dei migliori a 27 secondi di ritardo. Dopo Battaglin sono giunti con lo stesso tempo il bielorusso Siarhei Papok, terzo, Luca Benedetti e il portoghese Nelson Oliveira. Lo sloveno Jan Tratnik, secondo in classifica generale alle spalle di Battaglin, è giunto al settimo posto, poco staccato dal gruppetto dell'italiano.
Alla fine della tappa odierna, il collaboratore tecnico della nazionale Marino Amadori ha così commentato la prova degli italiani: "In una tappa decisamente impegnativa come quella di oggi con un arrivo tecnico siamo riusciti ad imporci – dice il collaboratore tecnico Marino Amadori –. Siamo entrati in un attacco decisivo con Angelo Pagani e Luca Benedetti. Il successo è arrivato anche grazie al lavoro degli altri componenti della squadra che hanno controllato la corsa caratterizzata da numerosi azioni e continui attacchi. Siamo soddisfatti e consapevoli di avere un vivaio di giovani talenti che hanno dimostrato di essere competitivi e determinati. Il merito è anche delle società di appartenenza degli atleti, noi abbiamo finalizzato il loro lavoro, raggiungendo un importante obiettivo".
Sottoscrivo in pieno le parole di Amadori ma voglio anche fare un appunto, approfittando della bella giornata per i giovani italiani: dove vanno a finire questi grandi campioni quando passano professionisti? Perchè spesso vanno a fare i gregari in squadre straniere o finiscono per vivacchiare in squadre minori? Ritornerò su questo argomento a breve, perché secondo me qualcosa non sta girando perfettamente.

ORDINE D'ARRIVO
1° Angelo Pagani (Ita) Italia A
2° Enrico Battaglin (Ita) Italia B a 27''
3° Siarhei Papok (Blr) Bielorussia s.t.
4° Luca Benedetti (Ita) Italia A s.t.
5° Nelson Oliveira (Por) Portogallo s.t.
6° Romain Bardet (Fra) Francia a 33''
7° Jan Tratnik (Slo) Slovenia s.t.
8° Frederik Verkinderen (Bel) Belgio a 54''
9° Thomas Damuseau (Fra) Francia s.t.
10° Clement Penven (Fra) Francia a 1'11''

CLASSIFICA FINALE
1° Enrico Battaglin (Ita) Italia B
2° Jan Tratnik (Slo) Slovenia a 7''
3° Angelo Pagani (Ita) Italia A a 37''
4° Siarhei Papok (Blr) Bielorussia a 38''
5° Luca Benedetti (Ita) Italia A a 1'04''
6° Nelson Oliveira (Por) Portogallo s.t.
7° Thomas Damuseau (Fra) Francia a 1'05''
8° Romain Bardet (Fra) Francia a 1'10''
9° Christopher Juul Jensen (Den) Danimarca a 1'24''
10° David Rosch (Ger) Germania s.t.

fonte: federciclismo.it

Tour de Romandie, il prologo va a Marco Pinotti dell'HTC - Columbia davanti a Sagan

Un raggiante Marco Pinotti ha vinto il prologo del Tour de Romandie, che si è svolto oggi lungo i 4,3 chilometri del percorso a Porrentruy. Il corridore dell'HTC - Columbia ha preceduto di un solo secondo il sempre più convincente Peter Sagan della Liquigas - Doimo mentre a 4 secondi sono arrivati il francese Jeremy Roy della Francaise des Jeux e l'australiano Michael Rogers, compagno di squadra di Pinotti.
"Sono molto contento. - ha dichiarato Pinotti all'arrivo - I percorsi corti non sono proprio adatti a me ma mi è piaciuto quando l'ho visto. Sono arrivato terzo 3 anni fa, sto andando meglio dopo i Paesi Baschi e le classiche e ho dato tutto. E' una sorpresa la vittoria ma è ottima per il mio morale, soprattutto perché posso pensare alla cronometro di apertura del Giro d'Italia. Ora spero di tenere la leadership. Sono arrivato terzo due anni fa. Le cose sono iniziate bene e ora vedremo se riuscirò a difendere la maglia. Ci sono molti corridori forti qui, spero di tenere la maglia almeno per i prossimi due giorni".
Tra i favoriti per la classifica finale, Roman Kreuziger della Liquigas è arrivato a 7 secondi, Alejandro Valverde della Caisse d'Epargne a 8 secondi, Denis Menchov della Rabobank a 10 secondi mentre Ivan Basso ha chiuso con 17 secondi di ritardo.

ORDINE D'ARRIVO
1° Marco Pinotti (Ita) Team HTC - Columbia
2° Peter Sagan (Svk) Liquigas - Doimo a 1''
3° Jeremy Roy (Fra) Francaise Des Jeux a 4''
4° Michael Rogers (Aus) Team HTC - Columbia a 4''
5° Rick Flens (Ned) Rabobank a 5''
6° Christophe Moreau (Fra) Caisse d'Epargne a 6''
7° Greg Henderson (Nzl) Team Sky a 6''
8° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas a 7''
9° Ruben Plaza (Esp) Caisse d'Epargne a 7''
10° Haimar Zubeldia (Esp) RadioShack a 7''

lunedì 26 aprile 2010

Liegi - Bastogne - Liegi, i commenti dei protagonisti

Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana, 1° Classificato
Come prevedibile, le domande al kazako sono state principalmente sul suo passato e non sulla vittoria odierna.
"Ovviamente adesso sono pulito. Per vincere senza doping bisogna lavorare, e ho sempre fatto in questo modo. Volevo dimostrare ai giovani corridori che questa via è possibile. Ho vinto oggi perché ho la classe per farlo. Sono stato sospeso per due anni ma ho girato quella pagina nera. Non voglio parlare di quella cosa ancora, adesso è dietro di me. Ora c'è un Vino senza doping. Sin dall'anno scorso ero tornato ad alti livelli, dopo esser stato fuori per due anni. Il duro lavoro in allenamento ha pagato, dimostrando che grazie al duro lavoro è possibile ancora vincere. Volevo dimostrare che merito ancora la fiducia da parte vostra e del pubblico. Vincere qui è un po' una rivincita per noi".

Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha, 2° Classificato
"E' stata dura ed ero completamento finito. Ho dato il massimo in tutte le classiche. Ci ho provato in tutti i modi ma mi è mancata un po' di fortuna per vincere questa settimana. Oggi non ho fatto niente di sbagliato, ho fatto quello che dovevo. Forse se stavo a ruota di Vinokourov avremmo perso l'intera corsa così ho spinto tanto quanto lui. Alla fine lui è stato più forte di me. Non potevo seguirlo. Sapevamo che se fossimo arrivati insieme l'avrei battuto. Aveva paura di me ma io avevo paura dei suoi attacchi. Quando mi ha attaccato sul Saint-Nicolas ero già al limite. Comunque, è un bel podio a fianco di Vinokourov e Valverde".
Sul suo attacco insieme al kazako ha dichiarato: "Ce ne siamo andati dopo la discesa della Roche-aux-Faucons, dopo una svolta a destra, nella seconda parte della salita quando i corridori hanno iniziato a guardarsi perché tutti erano al limite. E' stato buono per me che Rodriguez e anche Contador erano dietro di noi".

Alejandro Valverde (Esp) Caisse d'Epargne, 3° Classificato
"Sono contento della mia prestazione perché è sempre importante essere davanti e finire terzo in una corsa come questa. Vinokourov e Kolobnev sono scattati al momento giusto e quando abbiamo cercato di riprenderli, non avevamo la convinzione necessaria, cercando di tenere le forze per il finale". Sulla caduta subita: "Sono caduto e mi sono infortunato alla spalle e al gomito e sicuramente questo non mi ha aiutato".

Philippe Gilbert (Bel) Omega Pharma Lotto, 4° Classificato
"E' stata una buona gara oggi. Ho seguito Andy Schleck quando ha accelerato sulla Cote de la Roche-aux-Faucons ma Contador è rientrato portandosi dietro gli altri. Ero rimasto da solo mentre gli altri avevano tante carte da giocare. Gli attacchi erano continui e non potevo reagire a tutti. Per rispondere a tutti gli attacchi avevo bisogno di un altro compagno di squadra. Jurgen Van den Broeck stava bene, ha fatto quello che ha potuto, ma non era al 100%. Ho provato a rientrare da solo sui primi sull'ultima salita ma Valverde ed Evans sono rientrati. Non siamo andati piano sull'ultima salita ma i due davanti avevano un buon vantaggio. Sono arrivato appena giù dal podio. Sarebbe stato divertente salirci, ma finire secondo, terzo o quarto non vuol dire molto, è la vittoria che conta".

Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team, 5° Classificato
"Stavo bene. Sono stato un po' sfortunato e non ho sempre giocato le carte giuste. Ho avuto un calo della concentrazione nell'approcciare la Roche Aux Faucons ma sono rientrato nelle posizioni migliori. Poi è stato un continuo attacco e ricongiungimento, l'unica cosa che mi mancava era un compagno di squadra. Io ero da solo davanti e così ho dovuto aspettare e giocare un po'. E' stato un peccato non avere nessuno davanti alla fine ma abbiamo avuto problemi con Kroon (infortunato) e Santambrogio (sospeso dal team). Comunque sono contento di come hanno corso i ragazzi".
Evans ha parlato anche del momento in cui hanno approcciato la salita del Saint-Nicolas: "Eravamo vicini ma prima del Saint Nicolas, Valverde ha smesso di lavorare. Gli ho detto "Hey, sono solo a 20 secondi davanti e a 50 dietro. Se continuiamo a lavorare, magari riusciamo a prenderli". Lui ha detto che non poteva funzionare, poi ci ha attaccato sul Saint Nicolas. Se ci aiutavamo un po' di più magari potevamo lottare per il primo e il secondo posto invece è andata così. Comunque rimango contento".

Andy Schleck (Lux) Saxo Bank, 6° Classificato
"Non sono molto soddisfatto perché meritavamo un risultato migliore. Oggi Frank è stato molto sfortunato ad avere problemi con la sua bici nel peggior momento possibile poi, è stato bravissimo a rientrare. Siamo riusciti anche a riprendere i corridori davanti per il terzo posto. Stavo bene per lo sprint e sono finito primo del mio gruppo, ma tutti oggi mi controllavano. Ho provato tutto quello che potevo, ho attaccato, ma non ha funzionato.

Chris Horner (Usa) Team RadioShack, 8° Classificato
"Semplicemente non avevo le gambe oggi. Non so bene se è stato per il troppo allenamento o per cosa. Questa settimana è stata sempre dura, con Amstel, Freccia e la Liegi. Oggi non c'era il vento laterale, ma era praticamente sempre frontale. Questo ha reso la corsa un po' più tranquilla".

Frank Schleck (Lux) Saxo Bank, 9° Classificato
"Ho dovuto cambiare la bici, così l'ho scambiata con quella di Nicki Sorensen, ma è molto difficile correre con la bici di un altro corridore. Non ho detto niente su questo alla radio perché volevo che Andy attaccasse lo stesso, con me o senza di me. Così lui ha attaccato e io ho pensato, Ok, devo andare a tutta per tornare sotto. Non so come ho fatto a rientrare, avevo proprio delle buone gambe. Sono rientrato con il gruppo dei migliori, così io e mio fratello abbiamo potuto fare quello che facciamo di solito. Penso che abbiamo dimostrato di essere forti, ma siamo semplicemente stati sfortunati".

Alberto Contador (Esp) Astana, 10° Classificato
Alberto ha iniziato parlando della vittoria di Vinokourov: "E' stato fortissimo, sono contento che Vino abbia vinto, è stato come se avessi vinto io. E' stato il risultato del lavoro di squadra e sono molto contento. Abbiamo parlato prima della partenza e avevamo due opzioni: il mio era di attaccare sul Saint Nicolas o sulla Roche aux Faucons".
Riguardo alla sua gara, ha parlato del momento decisivo sulla Roche aux Faucons: "Sono partito un po' piano, poi sono andato con Andy Schleck ma quando ci hanno ripresi e Vino è partito, ho provato a rallentare l'azione. Ho delle buone sensazioni dopo queste gare qui al Nord, ma oggi ho sentito molto più forte l'allergia che durante la Freccia ma ho comunque disputato una buona corsa perché aveva delle buone sensazioni. Ho avuto i crampi soltanto in cima al Saint Nicolas e negli ultimi 500 metri della corsa. Ho preferito regolare il mio sforzo perché pensavo che avrei potuto averli per più tempo".

Ryder Hesjedal (Can) Garmin - Transitions, 13° Classificato
"Non mi piace cercare scuse ma ho avuto problemi di stomaco verso la fine della corsa, a quel punto ho pensato soltanto a finire la corsa. 260 chilometri sono un grande sforzo per il corpo, infatti sono molto stanco e scombussolato. Sulla Cote de la Roche-aux-Faucons mi sono sentito meglio rispetto all'anno scorso e infatti sono stato capace di rimanere con i primi davanti. Ho perso contatto sul Saint-Nicolas quando in tanti stavano rendendo la corsa dura. E' stata dura e c'era così poco tempo per rientrare prima della fine, così è andata".

Robert Gesink (Ned) Rabobank, 16° Classificato
"Se vuoi competere in queste gare, tutto deve essere perfetto. Non stavo bene, ma ho comunque lottato". Il corridore ha subito anche una caduta: "Qualcuno mi è caduto addosso, però non mi sono fatto male" ma la caduta ha riaperto una ferita occorsa ai Paesi Baschi. "Dopo la Redoute, stavo migliorando. Non potevo competere per il primo posto, ma ho continuato a lottare".

Carlos Sastre (Esp) Cervelo
"Le sensazioni alla partenza erano un po' strane perché erano tanti giorni che non correvo ma la verità è che anche se ho sofferto molto e non stavo benissimo, le sensazioni sono state buone".
Lo spagnolo si è staccato nel momento decisivo a causa di un problema meccanico dovuto a una caduta "Ho rotto la mia ruota anteriore, la catena è caduta e anche la ruota posteriore si è rovinata a causa del colpo subito. Ho sofferto un po' per la caduta ma, poco prima che partissero gli attacchi decisivi, stavo per rientrare davanti".

Fabian Wegmann (Ger) Milram, 17° Classificato
"La gara è andata molto bene per me. Stavo bene e sono stato capace di sfruttare la mia condizione durante la gara. Penso che sto correndo bene dopo la pausa per il mio infortunio, cosa che mi rende ottimista per il prossimo obiettivo della mia stagione, il 1° maggio a Francoforte".

Stefano Garzelli (Ita) Acqua & Sapone, 18° Classificato
"Avrei dovuto aspettare ma sulla Redoute mi sentivo abbastanza bene e ho speso energie che poi però mi sono mancate nel finale. Perché l’ultima volta che ho fatto la Liegi era nel 2005 e, a quel tempo, la Cote de la Roux aux Faucons non c’era. Non la conoscevo, non l’ho fatta in ricognizione, l’ho trovata dura e l’ho pagata nel finale".

Damiano Cunego (Ita) Lampre, 21° Classificato
"Dalla Redoute in poi è sempre stato un cercare di rimanere attaccato ai primi. Mi staccavo, rientravo, tenevo duro, poi mi staccavo, rientravo, tenevo duro... Ho trovato la collaborazione di Garzelli, Nibali, Kreuziger e Gesink, ma non è bastato".

Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas, 29° Classificato
"Mi sono mancate le gambe. Sulla Roche-aux-Faucons, quando sono partiti i due Schleck non ho perso la testa, mi sono detto che era meglio continuare del mio passo, regolare, c’era Evans dietro di me e sapevo che avrebbe potuto accelerare. Però quando lui ha accelerato, io non me la sono sentita di seguirlo, e ho continuato ancora del mio passo. Infatti, sulla seconda rampa della Roche, con Garzelli e Cunego a ruota, sono riuscito a rientrare, ma proprio in quel momento è scattato Vinokourov. Poi, sul Saint-Nicolas, ho sofferto. Ma ormai era finita".

Linus Gerdemann (Ger) Milram
"Ho ritrovato le corse oggi dopo essere stato fuori qualche settimane a causa di una malattia. Sono stato vicino alla testa della corsa fino a 35 chilometri dall'arrivo, ma non ero in grado di seguire gli attacchi decisivi".

Erik Breukink (Ned) Rabobank, Direttore Sportivo
"Non dimentichiamo la vittoria di Oscar alla Sanremo, ma dopo quella non siamo andati bene".
Parlando dei vincitori delle classiche di quest'anno: "Tutti corridori con grande esperienza, tutti con l'età giusta".
Sulla prestazione di Gesink: "Non possiamo criticare Robert, ha provato ad arrivare in forma questa settimana e di solito fa bene ovunque corra. Non possiamo dare tutta la pressione sulle spalle di un solo uomo. Sicuramente volevamo fare meglio nelle classiche e abbiamo provato a togliere la pressione da Gesink".
Sul futuro Breukink ha detto che "comprare un grande corridore è l'opzione più semplice. Ma non è un'opzione. Gesink, Boom e gli altri hanno grandi qualità. Hanno bisogno solo di tempo".

Scott Sunderland (Aus) Team Sky, Direttore Sportivo
"Il piano era di avere quattro uomini nel primo gruppo dopo la salita della Redoute. Ma Wiggins ha avuto un po' di sfortuna perché ha forato in quel punto. Froome gli ha dato la sua ruota così le sue possibilità sono finite ed è stato quando Cummings è entrato in azione e lo ha aspettato. Cummings ha riportato Wiggins nel gruppo ma poi è stato coinvolto nella caduta di Tony Martin e ha perso altre posizioni. Avendo speso energie in queste due situazioni è stato molto difficile per Wiggins rientrare in gara. Cummings ha fatto un gran lavoro a riportare Bradley nel primo gruppo e Gerrans è stato molto bravo sull'ultima salita. La squadra ha corso molto bene insieme nelle tre classiche delle Ardenne. Il morale e le motivazioni della squadra sono sempre state alte, ci è soltanto mancato qualcosa per finire meglio".

Liegi - Bastogne - Liegi, le pagelle di Parliamo di Ciclismo

Alexandre Vinokourov (Astana) 9
Confeziona un capolavoro, andandosene nel momento giusto insieme a Kolobnev, quando tutti gli altri favoriti erano stanchi per seguirlo, e dominando letteralmente gli ultimi chilometri. Dimostra di avere una condizione strepitosa e una pedalata molto fluida. Il suo passato, certamente, porta molti a non fidarsi più delle sue vittorie, ma si capiva da un po' che il kazako stava bene. Mio favorito per un attacco da lontano, così è stato.

Alexandr Kolobnev (Katusha) 8
Ennesima grande prestazione di Kolobnev in una classica ed ennesimo piazzamento. Al russo manca sempre qualcosa per arrivare alla vittoria, questa volta oggettivamente gli sono mancate le forze proprio nel momento decisivo. Ma contro questo Vinokourov, un secondo posto è comunque un successo. La Katusha (7.5) anche oggi corre benissimo ma, purtroppo, manca ancora una volta la vittoria.

Alejandro Valverde (Caisse d'Epargne) 6
Il voto è una media tra tanti fattori: non aiuta Evans e Gilbert a fondo durante l'inseguimento ai due di testa, ma è una sua caratteristica tirare il meno possibile e sembra rinato dopo essere stato sull'orlo del ritiro durante la gara. Il terzo posto non è da buttare, ma era uno dei due grandissimi favoriti e, contando lo scarso risultato di Freccia ed Amstel, non è una grande settimana per lui. Permettetimi un appunto personale: non mi piacciono i corridori che non tirano per chilometri e sprintano per un terzo posto con facilità, non si fa proprio.

Philippe Gilbert (Omega Pharma Lotto) 7
Il suo attacco sulla salita di Saint-Nicolas è ancora negli occhi di molti. Era probabilmente il più forte insieme a Vinokourov in gara ma paga un po' di sfortuna, perché attacca proprio prima della fuga vincente del kazako e del russo. Prova comunque a riportarsi sotto ma non riceve un grande supporto né da Valverde né da Evans, un po' stanco nel finale. Una settimana comunque da incorniciare per il belga.

Cadel Evans (BMC) 6.5
Un buon quinto posto per Cadel, sempre nel vivo dell'azione ma, ahimé, costantemente costretto a inseguire perché non si trova mai nel punto giusto nei momenti decisivi. Gli succede prima sulla Cote de la Roche aux Faucons, poi deve inseguire Gilbert e Valverde e, alla fine, è stremato, nonostante una grandissima gara.

Andy Schleck (Saxo Bank) 5.5
Quest'anno Andy non aveva la forma dell'anno scorso, non c'è molto da fare. Fa lavorare benissimo la squadra e riesce a guadagnare qualcosa insieme a Gilbert sulla Cote de la Roche aux Faucons. Poteva anche essere l'azione decisiva ma un Contador regale si è riportato su di loro con una facilità imbarazzante. Ci prova in tutti i modi ad andarsene insieme a Gilbert, ma viene sorpreso dall'attacco di Vinokourov e poi da quello del belga. Fa la differenza anche sul Saint-Nicolas portando via un gruppetto ma la vittoria ormai era lontana.

Igor Anton (Euskaltel) 6.5
Un altro buon piazzamento per lo spagnolo, sempre più ispirato da queste classiche del Nord. Fa una gara di attesa, non si vede quasi mai davanti ma comunque è tra i migliori alla fine, con dignitoso settimo posto. Pensarlo in coppia con Samuel Sanchez non sarebbe stato male per l'Euskaltel.

Christopher Horner (RadioShack) 5
Stesso discorso di Anton, non si vede mai davanti ma arriva comunque nei 10. Il suo voto è decisamente più negativo perché l'americano aveva puntato tutto sulla Liegi ma davanti non si è mai visto, specialmente nel momento decisivo.

Frank Schleck (Saxo Bank) 5
Lascia sempre solo il fratello Andy, non sfruttando per niente la possibilità di essere in due nei momenti decisivi. A un certo punto sembrava sparito dalla corsa, rivedendosi solo nel finale quando è nel gruppetto tirato dal fratello. Il tutto è causato da un problema meccanico della sua bici, ma ci vuole anche fortuna per vincere una corsa, e Frank non l'ha proprio avuta.

Alberto Contador (Astana) 6.5
Altra bella gara per Alberto sulle Ardenne. Impressiona la facilità con la quale si riporta su Gilbert e Andy Schleck sulla Cote de la Roche aux Faucons. Dopodiché, a mio modesto parere, ci prova ma senza la necessaria convinzione, quasi stesse lavorando per Vinokourov. E se non l'ha fatto, comunque ha svolto un grandissimo lavoro per il kazako. Speriamo di rivederlo l'anno prossimo con questa condizione, sicuramente ci farà divertire.

Stefano Garzelli (Acqua & Sapone) 6.5
Prova un attacco dopo la Redoute ma senza fortuna, dopo aver lanciato davanti anche Francesco Masciarelli. Onora la gara stando sempre nelle prime posizioni, ma evidentemente non è più il Garzelli arrivato secondo alle spalle di Bettini tempo fa. Prova onorevole, ora sotto con il Giro d'Italia.

Damiano Cunego (Lampre) 4
Se all'Amstel e alla Freccia si era salvato grazie ai buoni piazzamenti e a qualche attacco, alla Liegi delude alla grande. Mai davanti, sempre dietro a inseguire, non segue neanche Andy Schleck sulla salita di Saint-Nicolas. Se era la nostra speranza per le classiche delle Ardenne, quest'anno era matematico che la vittoria non sarebbe mai arrivata.

Liquigas 5
Si salva il solo Valerio Agnoli, che almeno prova ad andarsene sulla Redoute. Per caso avete visto Roman Kreuziger, Vincenzo Nibali o Franco Pellizotti? Perché io proprio no. Se il 29° posto di Nibali è il massimo che si poteva avere, siamo proprio messi male. Peccato perché Amstel e Freccia avevano lasciato qualche spiraglio per una buona prova di squadra, invece tabula rasa.

Parliamo di Ciclismo: 9
Voto alto e meritato. Prevedere Vinokourov come grande protagonista in caso di attacco da lontano non era facile, mentre più prevedibile era la grande gara di Valverde, Gilbert ed Evans. Kolobnev era inserito tra le seconde linee semplicemente perché mi aspettavo di più da Joaquim Rodriguez che invece ha deluso. Ma la chicca Vinokourov, ignorato quasi completamente da tutti gli altri pronostici e messo invece tra i primi dal sottoscritto, è una grande intuizione.

Giro delle Regioni. L'Italia inizia alla grande, nella 1°tappa vittoria di Enrico Battaglin su Tratnik

Oggi è iniziata la 34° edizione del Giro delle Regioni, storica corsa a tappe dedicata alle più forti nazionali Under 23 di tutto il mondo. Quest'anno, per adeguarsi alla formula della Coppa delle Nazioni, la corsa prevedeva soltanto due frazioni, con la prima conclusasi oggi con l'arrivo a Montefiascone. E la prima tappa ha subito sorriso all'Italia, grazie al grande successo di Enrico Battaglin, che proprio sul traguardo ha battuto in volata il fortissimo sloveno Jan Tratnik, vincitore ieri del Gp della Liberazione a Roma. La corsa si è decisa a 500 metri dall'ultimo GPM di giornata, quando Tratnik ha lasciato la compagnia dei fuggitivi per cercare uno storico bis dopo l'impresa di ieri. Ma il nostro Battaglin, capito il pericolo, si è riportato subito sotto allo sloveno a 5 chilometri dall'arrivo, battendolo poi allo sprint. Alle loro spalle, a 10 secondi, il portoghese Domingos Goncalves ha regolato il resto del gruppetto dei migliori davanti al belga Eliot Lietaer e al polacco Kamil Zielinski.
Queste le parole di Battaglin all'arrivo: "Sotto il primo passaggio all'arrivo il gruppetto che si era formato si è spaccato e a quel punto ho forzato per rientrare sui sette di testa. Quando è partito Tratnik l'abbiamo tenuto a vista, ma poi ho visto che gli altri erano stanchi e allora ai meno 5 km dall'arrivo ho fatto uno scatto secco. Domani sarà una tappa difficile da correre e sicuramente Tratnik sarà uno dei corridori da tenere maggiormente d'occhio, anche se tutti proveranno ad attaccare l'Italia".

ORDINE D'ARRIVO
1° Enrico Battaglin (Ita) Italia B
2° Jan Tratnik (Slo) Slovenia
3° Domingos Goncalves (Por) Portogallo a 10''
4° Eliot Lietaer (Bel) Belgio
5° Kamil Zielinski (Pol) Polonia
6° Christopher Jennings (Rsa) Sudafrica
7° Mathieu Desniou (Fra) Francia
8° Siarhei Papok (Blr) Bielorussia
9° Nicola Boem (Ita) Italia A
10° Andi Bajc (Slo) Slovenia

Tour de Bretagne, grande Rabobank, la 2°tappa a cronometro a Martijn Keizer, leader sempre Bol

Continua il dominio della giovane squadra olandese della Rabobank Continental al Tour de Bretagne. Nella seconda tappa, una cronometro di 10 chilometri sull'isola di Jersey, la vittoria è andata all'olandese Martijn Kreizer che ha preceduto di 3 secondi i francesi Johan Le Bon della Bretagne - Schuller e Nicolas Baldo dell'Atlas Personal. Il leader della classifica Jetse Bol è arrivato a 10 secondi, riuscendo a spuntare un ottimo sesto posto.
In classifica generale Bol rimane leader, confermandosi un corridore di grande spessore, bravo sia in volata sia a cronometro. Alle sue spalle sale al secondo posto Le Bon con 11 secondi di ritardo mentre terzo è un altro olandese, Sander Oostlander della Van Vliet, staccato di 14 secondi. La relativa lunghezza della cronometro non ha provocato grandi scossoni in classifica generale che rimane molto corta, seppur con qualche corridore che inizia ad avere qualche secondo di troppo di ritardo.

ORDINE D'ARRIVO
1° Martijn Keizer (Ned) Rabobank Continental
2° Johan Le Bon (Fra) Bretagne - Schuller a 3''
3° Nicolas Baldo (Fra) Atlas Personal a 3''
4° Florian Morizot (Fra) Big Mat - Auber 93 a 5''
5° Jakob Steigmiller (Ger) Thuringer Energie Team a 9''

CLASSIFICA GENERALE
1° Jetse Bol (Ned) Rabobank Continental
2° Johan Le Bon (Fra) Bretagne - Schuller a 11''
3° Sander Oostlander (Ned) Van Vliet - EBH a 14''
4° Julien Antomarchi (Fra) V.C. La Pomme Marseille a 22''
5° Arkimedes Arguelyes (Rus) Itera - Katusha a 30''
6° Perrig Quemeneur (Fra) Bbox Bouygues Telecom a 35''
7° Laurent Pichon (Fra) Bretagne - Schuller a 38''
8° Niels Brouzes (Fra) Big Mat - Auber 93 a 41''
9° Franck Bouyer (Fra) Bbox Bouygues Telecom a 44''
10° Renaud Dion (Fra) Roubaix Lille Metropole a 57''

Elite/Under 23. Vittorie per Tiozzo alla Caduti Nervianesi, Andriato a Vittorio Veneto, Randazzo al Giro del Pratomagno e Bertazzo alla Coppa Ardigò

Oltre al GP della Liberazione, Domenica 25 Aprile si sono disputate altre quattro corse dedicate agli Elite e agli Under 23.
A Nerviano, in provincia di Milano, è stato Thomas Tiozzo della FWR Bata ad aggiudicarsi la 64° edizione della Coppa Caduti Nervianesi. Il giovane corridore è scattato a 18 chilometri dall'arrivo, resistendo al ritorno del gruppo, regolato dal compagno di squadra Michele Gobbi e da Marco Amicabile della Delio Gallina. Il circuito locale di Nerviano, seppur senza difficoltà altimetriche, ha stimolato la fantasia dei corridori che hanno provato per tutta la durata della gara ad andare in fuga. L'attacco giusto arriva al chilometro 130, quando Tiozzo riesce a evadere dal gruppo e a guadagnare subito una trentina di secondi, sufficienti per farlo vincere a braccia alzate. Al traguardo, la commozione è stata molta tra i corridori della Bata, visto che un ragazzo di 13 anni, atleta della Ciclistica Santangiolese di Piove di Sacco e conosciuto sia da Tiozzo che da Gobbi, era morto nel pomeriggio di sabato in seguito a un incidente stradale.
A Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, a spuntarla nella 55° edizione della Medaglia d'Oro Frare De Nardi è stato il brasiliano Rafael Andriato. Il corridore della Trevigiani Dynamon Bottoli ha superato sul traguardo il duo della Zalf Desiree Fior formato da Matteo Collodel e Matteo Busato. L'arrivo è stato palpitante, dato che Collodel ha alzato le braccia in segno di vittoria a pochi metri dall'arrivo ma Andriato, con un gran colpo di reni, è riuscito ad anticipare il corridore della Zalf e ad aggiudicarsi la gara.
A Pian di Scò, in provincia di Arezzo, è stato Gianluca Randazzo a vincere l'8° Giro del Pratomagno. Il corridore della Hopplà Magis ha regolato in volata un folto gruppetto, arrivato al traguardo abbastanza sfoltito dopo la salita di Monte Lupini della Canova. Randazzo ha preceduto con un grande sprint Vincenzo Ianniello della Tamburini e Fabio Piscopiello della Vega Prefabbricati.
A Pessina Cremonese, in provincia di Cremona, la vittoria nella 61° Coppa Ardigò è andata al corridore della Trevigiani Omar Bertazzo che ha regolato sul traguardo un gruppetto di attaccanti. Subito dietro a Randazzo si sono piazzati Mirko Castelli della Sergio Dalfiume e Riccardo Biasio del Team Marchiol. La corsa si è decisa a 80 chilometri dalla fine, quando un gruppo di 19 corridori è evaso dal plotone, guadagnando abbastanza margine per non venire più ripresi. Il finale molto tortuoso della corsa ha impedito lo svolgimento di una regolare volata, favorendo di più dei buoni passisti veloci. Il primo a scattare è stato Manuel Capillo ma Bertazzo è stato abile a portarsi alla sua ruota e a saltarlo sul rettilineo finale, arrivando con qualche metro di vantaggio sul secondo e portando alla Trevigiani il secondo successo di giornata.

COPPA CADUTI NERVIANESI - NERVIANO (MI)
1° Thomas Tiozzo (Ita) FWR Bata
2° Michele Gobbi (Ita) FWR Bata a 8"
3° Marco Amicabile (Ita) Delio Gallina S. Inox a 9''
4° Salvatore Dorio (Ita) Team De Angeli Versilia
5° Roberto Berta (Ita) Pool Cantù - Carmiooro

MEDAGLIA D'ORO FRARE DE NARDI - VITTORIO VENETO (TV)
1° Rafael Andriato (Bra) Trevigiani Dynamon Bottoli
2° Matteo Collodel (Ita) Zalf Desiree Fior
3° Matteo Busato (Ita) Zalf Desiree Fior
4° Derik Zampedri (Ita) Team Trentino
5° Stefano Agostini (Ita) Zalf Desiree Fior

GIRO DEL PRATOMAGNO - PIAN DI SCO' (AR)
1° Gianluca Randazzo (Ita) Hopplà Magis Mavo
2° Vincenzo Ianniello (Ita) Gruppo Made Tss Tamburini
3° Fabio Piscopiello (Ita) Vega Prefabbricati a 2"
4° Paolo Centra (Ita) Futura Team Matricardi
5° Marco Stefani (Ita) Le Villane Danton Vibert

COPPA ARDIGO' - PESSINA CREMONESE (CR)
1° Omar Bertazzo (Ita) Trevigiani Bottoli
2° Mirko Castelli (Ita) Sergio Dalfiume
3° Riccardo Biasio (Ita) Team Marchiol-Pasta Montegrappa
4° Manuel Capillo (Ita) Pedalando in Langa
5° Marco Fusaz (Ita) Team Friuli

fonte: federciclismo.it

Tour de Korea, 5°tappa in volata a Seon Ho Park, classifica invariata

Il coreano Seon Ho Park ha vinto la quinta tappa del Tour de Korea regolando in volata il gruppo arrivato compatto al traguardo di Chungju. Il corridore della Seoul Cycling ha preceduto i due connazionali della KSPO, Dong Hyun Shin e Sung Baek Park. Al quarto posto si è piazziato il giapponese Taiji Nishitani mentre quinto è giunto il sudafricano Tyler Day della EMG Cycling Team. Per Seon Ho Park si tratta della seconda vittoria in questa corsa, dato che aveva già vinto nella terza tappa.
Classifica generale invariata con al primo posto Ying Hon Yeung di Hong Kong, ancora in maglia grazie alla fuga vincente del primo giorno. Secondo e terzo posto per il coreano Ki Hong Yoo della Geumsan Ginseng e per l'americano Michael Friedman della Jelly Belly.

ORDINE D'ARRIVO
1° Seon Ho Park (Kor) Seoul Cycling
2° Dong Hyun Shin (Kor) KSPO s.t.
3° Sung Baek Park (Kor) KSPO s.t.
4° Taiji Nishitani (Jpn) Giappone s.t.
5° Tyler Day (Rsa) EMG Cycling Team s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Ying Hon Yeung (Hkg) Hong Kong
2° Ki Hong Yoo (Kor) Geumsan Ginseng Asia a 1'57''
3° Michael Friedman (Usa) Jelly Belly a 2'03''
4° Vadim Shaekhov (Uzb) Uzbekistan a 2'11''
5° Jesse Anthony (Usa) Kelly Benefit Strategies a 2'13''

Rivoluzione colombiana al Tour de Santa Catarina. Vittoria finale a Ortiz e ultima tappa a Baez

Il colombiano Edward Stiver Ortiz ha vinto la 23° edizione del Tour de Santa Catarina riuscendo a conquistare la maglia di leader nell'ultima frazione che prevedeva l'arrivo alla Serra do Rio do Rastro. Il corridore dell'UNE - EPM ha preceduto di 12 secondi il brasiliano Tiago Fiorilli della Funvic e il compagno di squadra Giovanni Baez di 15 secondi. Per Ortiz si tratta sicuramente della vittoria più importante in carriera.
L'ultima tappa, la più importante della corsa, è stata decisiva per assegnare la vittoria finale della corsa. A 8 chilometri dall'arrivo, già un ristretto gruppetto iniziava ad affrontare le rampe della salita di Serra do Rio do Rastro. Il primo a provarci è stato Juan Soares, ripreso successivamente da un gruppo ancora più ristretto. A questo punto, sotto una pioggia torrenziale, è stato Baez a lanciare l'attacco decisivo, arrivando primo al traguardo con qualche secondo di vantaggio sui compagni di squadra Juan Pablo Suarez e Ortiz. Il leader della corsa, il giovane argentino Emanuel Guevara, ha pagato lo scotto sulla salita finale, retrocedendo in classifica fino al settimo posto a 50 secondi dal primo. Trionfo totale per la UNE - EPM, dopo aver dominato anche la Volta de Gravatai un paio di settimane fa.

ORDINE D'ARRIVO
1° Giovanni Baez (Col) UNE - EPM
2° Juan Pablo Suarez (Col) UNE - EPM a 13''
3° Edward Stiver Ortiz (Col) UNE - EPM a 16''
4° Renato Seabra (Bra) Clube DataRo de Ciclismo a 18''
5° Tiago Fiorilli (Bra) Funvic - Pindamonhangaba s.t.

CLASSIFICA FINALE
1° Edward Stiver Ortiz (Col) UNE - EPM
2° Tiago Fiorilli (Bra) Funvic - Pindamonhangaba a 12''
3° Giovanni Baez (Col) UNE - EPM a 15''
4° Juan Pablo Suarez (Col) UNE - EPM a 16''
5° Tiego Gasparotto Justo (Bra) Scott Marcondes Cesar a 17''
6° Renato Seabra (Bra) Clube DataRo de Ciclismo a 47''
7° Emanuel Guevara (Arg) Start Under 23 Argentina a 50''
8° Jose Eriberto Rodrigues (Bra) Funvic - Pindamonhangaba a 1'43''
9° Renato Ruiz (Bra) Scott Marcondes Cesar a 1'45''
10° Jair Santos (Bra) Cesc Sao Caetano a 2'41''

Doping. Manuel Vazquez dell'Andalucia Cajasur sospeso per uso di Epo

Da un comunicato dell'UCI, apprendiamo che la federazione internazionale ha sospeso il corridore spagnolo Manuel Vazquez Hueso. La decisione di sospendere il corridore è stata presa in conseguenza della notifica da parte del laboratorio accredidato Wada di Barcellona che ha trovato tracce di EPO in un campione di urine prelevato in un test fuori dalle competizioni il 20 Marzo 2010. Questo test è stato pianificato dall'UCI in base alle informazioni ottenute dal passaporto biologico del corridore. Il corridore potrà richiedere le controanalisi sul campione B, in attesa anche la Federazione Spagnola intervenga sul caso.
Manuel Vazquez è passato professionista nel 2006 nell'Andalucia - Paul Versan, rimanendo nella squadra fino a quest'anno. In carriera ha vinto 6 corse da professionista, delle quali la più importante è la classifica finale della Volta ao Alentejo nel 2007, breve corsa a tappe che si svolge in Portogallo. Molto importante è anche il secondo posto dell'anno successivo nella Volta a la Comunidad Valenciana, mentre quest'anno non aveva ancora ottenuto piazzamenti degni di nota se non un 16° posto al Tour de San Luis.

fonte: uci.ch

Vuelta Mexico Telmex a Oscar Sevilla della Rock Racing, ultima tappa al danese Nielsen

Lo spagnolo Oscar Sevilla ha vinto la Vuelta Mexico Telmex controllando, con la sua Rock Racing, l'ultima tappa, che prevedeva un circuito cittadino a Reforma. Il corridore è riuscito a portare a casa la vittoria grazie alla cronometro della settima tappa, quando ha recuperato secondi su i colombiani della Boyaca Orgullo de America, gli unici veri rivali per la squadra americana. Infatti, Sevilla ha preceduto di 13 secondi Daniel Rincon Quintana e di 28 secondi Gregorio Ladino. Per lo spagnolo si tratta della prima vittoria stagionale, confermando che il Messico gli porta fortuna, dato che già l'anno scorso vinse la Vuelta a Chihuahua.
L'ultima tappa si è risolta in volata ed è stata vinta dal danese Philip Nielsen del Team Concordia che ha preceduto sul traguardo il messicano Cesar Vaquera della Orven e lo sloveno Aldo Ino Ilesic del Team Type 1. La corsa è stata caratterizzata da una fuga di due uomini formata da Luis Pulido dell'Arenas Alubike e da Mauricio Casas della Boyaca. I due sono riusciti a rimanere in testa per la maggior parte dei giri della corsa ma il gruppo, tirato dalla Rock Racing, non ha lasciato scampo ai fuggitivi, permettendo ai velocisti di giocarsi le ultime possibilità di vittoria.

ORDINE D'ARRIVO
1° Philip Nielsen (Den) Team Concordia Forsikring
2° Cesar Vaquera (Mex) Orven s.t.
3° Aldo Ino Ilesic (Slo) Team Type 1 s.t.
4° Martin Gilbert (Can) Spidertech s.t.
5° Denys Kostyuk (Ukr) ISD-Neri s.t.

CLASSIFICA FINALE
1° Oscar Sevilla (Esp) Rock Racing
2° Daniel Rincon Quintana (Col) Boyaca Orgullo de America a 13''
3° Gregorio Ladino (Col) Boyaca Orgullo de America a 28''
4° Victor Nino (Col) Orven a 45''
5° Ignacio Sarabia (Mex) Rock Racing a 46''
6° Freddy Emir Montana (Col) Boyaca Orgullo de America a 49''
7° Edwin Parra Bustamante (Col) Boyaca Orgullo de America a 56''
8° Julio Alberto Perez Cuapio (Mex) Empacadora San Marcos a 1'01''
9° Christopher Jones (Usa) Team Type 1 a 1'24''
10° Huberlino Mesa (Col) Boyaca Orgullo de America a 1'43''

domenica 25 aprile 2010

Donne. Il Gran Premio Liberazione di Crema a Monia Baccaille

L'azzurra Monia Baccaille si è imposta nella 25° edizione del Gran Premio Liberazione che si è svolta, come ogni anno, a Crema. La portacolori del Team Valdarno ha superato Giorgia Bronzini della Gauss RDZ e Alessandra D'Ettorre della Top Girls Fassa Bortolo in un emozionante sprint. La gara si è svolta lungo un tracciato di 121 chilometri, ben interpretato dalle squadre più forti che hanno tenuto la corsa chiusa, non permettendo ai tanti tentativi di fuga di prendere il largo. Giunti allo sprint, la Baccaille è riuscita a battere al fotofinish la fortissima compagna di nazionale Bronzini mentre terza è arrivata la D'Ettore. Quarta piazza per la lituana Rasa Leleivyte e quinto posto per Rossella Callovi della SC Vecchia Fontana. Nella gara Juniores, vittoria per Rossella Ratto della CarmioOro Ngc.
Sempre per quanto concerne il mondo del ciclismo femminile, oggi si è disputato il Gp Stad Roeselare, importante corsa in linea belga. La vittoria è andata, per il secondo anno di fila, all'olandese Kirsten Wild della Cervelo che allo sprint ha battuto l'australiana Chloe Hosking dell'HTC Columbia e l'olandese Annemiek Van Vleuten della Nederland Bloeit.

ORDINE D'ARRIVO
1° Monia Baccaille (Ita) Team Valdarno
2° Giorgia Bronzini (Ita) Gauss RDZ
3° Alessandra D’Ettorre (Ita) Top Girls Fassa Bortolo
4° Rasa Leleivyte (Ltu) Safi Pasta Zara
5° Rossella Callovi (Ita) SC Vecchia Fontana

Mtb. La prima tappa di Coppa del Mondo a Nino Schurter e a Irina Kalentieva

Oggi, Domenica 25 Aprile, si è svolta la prima tappa della Coppa del Mondo di MTB nella foresta di Dalby, nello Yorkshire in Gran Bretagna.
Nella gara Elite Maschile la vittoria è andata al campione in carica, lo svizzero Nino Schurter, che allo sprint ha preceduto il francese Julien Absalon. La corsa, che prevedeva un totale di sei giri sul circuito disegnato all'interno della foresta, si è decisa al terzo giro, quando il sudafricano Burry Stander attaccava deciso, portandosi dietro solo Absalon e Schurter. I tre hanno continuato per i successivi due giri con lo stesso ritmo, anche se gli attacchi sono stati numerosi da parte di tutti i componenti del terzetto. Durante l'ultimo giro, Absalon e Schurter sono riusciti a staccare Stander e, nella volata finale, lo svizzero ha preceduto il francese, con Stander arrivato a 14 secondi al terzo posto. Migliore degli italiani Marco Aurelio Fontana, decimo a 1 minuto e 45 secondi di ritardo dal vincitore.
Nella gara Elite Femminile la vittoria è andata alla campionessa del mondo Irina Kalentieva che dopo una lunga battaglia è riuscita a spuntarla sull'americana Willow Koerber. Le due facevano parte di un gruppo di cinque atlete che erano riuscite ad avvantaggiarsi già al primo giro. La compagna di squadra della Koerber, Heather Irmiger, ha tirato il gruppo fino alla fine del secondo dei cinque giri della gara, quando ha dovuto lasciare spazio alle due. La russa Kalentieva e la statunitense Koerber sono rimaste insieme fino all'ultimo giro, quando la Kalentieva è riuscita a staccare l'americana, arrivando così da sola al traguardo. Migliore delle italiane Eva Lechner, 12° posto a 2 minuti e 46 secondi di ritardo.

Elite Maschile
1° Nino Schurter (Swi) Scott - Swisspower
2° Julien Absalon (Fra) Orbea a 1''
3° Burry Stander (Rsa) Specialized a 14''
4° Jaroslav Kulhavy (Cze) Rubena - Birell a 28''
5° Ralph Naef (Swi) Multivan Merida a 41''
6° Manuel Fumic (Ger) Cannondale a 52''
7° Ruben Ruzafa Cueto (Esp) Orbea a 55''
8° Lukas Fluckiger (Swi) Trek World Racing a 1'19''
9° José Hermida (Esp) Multivan Merida a 1'37''
10° Marco Aurelio Fontana (Ita) Cannondale a 1'45''

Elite Femminile
1° Irina Kalentieva (Rus) Topeak Ergon
2° Willow Koerber (Usa) Subaru - Gary Fisher a 11''
3° Katerina Nash (Cze) Luna Pro Team a 28''
4° Georgia Gould (Usa) Luna Pro Team a 29''
5° Julie Bresset (Fra) Bh-Suntour a 53''
6° Catharine Pendrel (Can) Luna Pro Team a 57''
7° Katrin Leumann (Swi) Goldwurst-power.ch a 1'25''
8° Marie-Helene Premont (Can) Team Maxxis a 1'37''
9° Heather Irmiger (Usa) Subaru-Gary Fisher a 1'46''
10° Lene Byberg (Nor) Specialized a 1'52''
12° Eva Lechner (Ita) Colnago Arreghini Sudtirol a 2'46''

fonte: cyclingnews.com

Tour de Korea, l'uzbeko Vadim Shaekhov vince la quarta tappa in volata

L'uzbeko Vadim Shaekhov ha vinto la quarta tappa del Tour de Korea anticipando la volata del gruppo con altri tre uomini. Shaekhov ha battuto il cinese Gang Xu della Champion System, il giapponese Kenji Itami della Bridgestone Anchor e il coreano Dong Hun Kim della KSPO, mentre il primo del plotone è stato Michael Friedman della Jelly Belly, arrivato a 3 secondi di ritardo dal vincitore.
La classifica generale è rimasta praticamente invariata, con il portacolori di Hong Kong Ying Hon Yeung ancora primo, con Ki Hong Yoo della Geumsan Ginseng a 1 minuto e 57 secondi e Friedman a 2 minuti e 3 secondi. Al quarto posto è salito Shaekhov, staccato di 2 minuti e 11 secondi, mentre quinto è l'americano Jesse Anthony a 2 minuti e 13 secondi.

ORDINE D'ARRIVO
1° Vadim Shaekhov (Uzb) Uzbekistan
2° Gang Xu (Chn) Champion System - MSS s.t.
3° Kenji Itami (Jpn) Bridgestone Anchor s.t.
4° Dong Hun Kim (Kor) KSPO s.t.
5° Michael Friedman (Usa) Jelly Belly a 3''

CLASSIFICA GENERALE
1° Ying Hon Yeung (Hkg) Hong Kong
2° Ki Hong Yoo (Kor) Geumsan Ginseng Asia a 1'57''
3° Michael Friedman (Usa) Jelly Belly a 2'03''
4° Vadim Shaekhov (Uzb) Uzbekistan a 2'11''
5° Jesse Anthony (Usa) Kelly Benefit Strategies a 2'13''

Paris - Mantes-en-Yvelines, Yoann Bagot vince alla grande in solitario

Il francese Yoann Bagot ha vinto la 61° edizione della Paris - Mantes-en-Yvelines, corsa in linea francese con molte squadre Continental ed Elite. Il corridore del V.C. La Pomme Marseille è arrivato da solo al traguardo con un ampio margine, grazie a una fuga di circa 100 chilometri, passata per i primi 80 chilometri con Anthony Colin della ESEG Douai, poi staccatosi a 20 chilometri dall'arrivo e ripreso dal gruppo. Il plotone ha lasciato molto spazio ai due corridori e non riuscendo più a riprendere Bagot nel finale, arrivando con oltre 5 minuti di ritardo. Per il giovane corridore classe '87 si tratta della prima vittoria in una corsa professionistica in carriera.

ORDINE D'ARRIVO
1° Yoann Bagot (Fra) V.C. La Pomme Marseille
2° Jeremy Ortiz (Fra) Blois Cac 41 a 5'26''
3° Pierre Drancourt (Fra) Eseg - Douai s.t.
4° Romain Lemarchand (Fra) Big Mat - Auber 93 s.t.
5° Maxime Mederel (Fra) Big Mat - Auber 93 s.t.
6° Sven Renders (Bel) Verandas Willems a 5'37''
7° Nicolas Crosbie (Fra) Mosaic-Diffusion.com s.t.
8° Sylvain Dechereux (Fra) Oceane Cycle Poitevin a 5'40''
9° Jakub Komar (Pol) C.C. Cambresien s.t.
10° Cyrille Patoux (Fra) VC Rouen 76 s.t.

East Midlands Classic, vittoria per il danese Michael Berling della Glud & Marstrand

Il danese Michael Berling ha vinto la 6° edizione dell'East Midlands Classic regolando in volata un gruppetto di 8 uomini, protagonisti della fuga decisiva della corsa. Il corridore della Glud & Marstrand ha superato il namibiano Dan Craven della Rapha Condor e il britannico Yanto Barker della Pendragon Le Col. Per Berling la soddisfazione di aver vinto la corsa dopo essere arrivato secondo l'anno scorso alle spalle di Ian Wilkinson.
La corsa si è svolta su strade relativamente bagnate a causa della pioggia caduta nella notte ma la giornata soleggiata ha aiutato a rendere la gara meno difficile. L'azione decisiva per la corsa nasce molto presto, infatti a metà del secondo giro si forma un gruppo in testa di 18 corridori. Capendo la pericolosità dell'azione il plotone principale si mette subito a tirare ma, dopo aver recuperato qualche secondo, i corridori iniziano a guardarsi e la fuga prende piede. La composizione del gruppo di testa continua a cambiare, con corridori che si staccano e altri che riescono a rientrare, mentre il vantaggio continua ad aumentare a dismisura. All'ultimo chilometro si presenta un gruppetto di 8 corridori, selezionato dai tanti attacchi avvenuti negli ultimi chilometri. I componenti sono Michael Berling e Kasper Jorgensen della Glud & Marstrand, Dan Craven della Rapha Condor, Yanto Barker della Pendragon Le Col, Kit Gilham, Stephen Gallagher e Simon Richardson della Sigma Sport e Daniel Fleeman della Raleigh. In volata, Berling è il migliore davanti a Craven e Barker, con il compagno Jorgensen quarto.

ORDINE D'ARRIVO
1° Michael Berling (Den) Glud & Marstrand
2° Dan Craven (Nam) Rapha Condor s.t.
3° Yanto Barker (Gbr) Pendragon Le Col s.t.
4° Kasper Jorgensen (Den) Glud & Marstrand s.t.
5° Kit Gilham (Gbr) Sigma Sport s.t.
6° Stephen Gallagher (Irl) Sigma Sport s.t.
7° Daniel Fleeman (Gbr) Raleigh s.t.
8° Simon Richardson (Gbr) Sigma Sport s.t.
9° Steven Lampier (Gbr) Pendragon Le Col a 30''
10° Alexandre Blain (Fra) Endura a 2'28''

fonte: britishcycling.org.uk

Ronde van Noord-Holland, Robert Wagner vince in volata su Omloop e Mouris

Il tedesco Robert Wagner ha vinto la Ronde van Noord-Holland regolando allo sprint un gruppetto di attaccanti che si era avvantaggiato rispetto al gruppo principale. Il corridore della Skil - Shimano ha superato in volata il belga Geert Omloop della Palmans - Cras e l'olandese Jens Mouris della Vacansoleil.
Il gruppetto di testa era formato da 16 corridori, tra i quali quattro atleti della Skil - Shimano, in netta maggioranza. Poco prima dell'arrivo ci hanno provato Mouris e Roy Curvers della Skil Shimano ma sono stati quasi subito ripresi. Proprio la squadra olandese si è messa in testa a tirare, sfruttando fino in fondo il fatto di avere quattro corridori davanti e preparando al meglio lo sprint per Wagner che non si è fatto sorprendere da un ulteriore attacco di Mouris. Per il corridore tedesco si tratta della seconda vittoria stagionale dopo una tappa della Tre Giorni delle Fiandre Occidentali, mentre per la Skil - Shimano è il terzo successo stagionale, aggiungendo anche quello di Yann Huguet alla Hel van het Mergelland.

ORDINE D'ARRIVO
1° Robert Wagner (Ger) Skil - Shimano
2° Geert Omloop (Bel) Palmans - Cras s.t.
3° Jens Mouris (Ned) Vacansoleil s.t.
4° Steffen Radochla (Ger) Nutrixxion - Sparkasse s.t.
5° Roy Hegreberg (Nor) Sparebanken Vest s.t.
6° Erwan Brenterch (Fra) V.C. Aix En Provence s.t.
7° Jempy Drucker (Lux) Differdange Continental s.t.
8° Joost Van Leijen (Ned) Vacansoleil s.t.
9° Ivor Bruin (Ned) Midi Center-Ruiter Wielerteam s.t.
10° Bert-Jan Lindeman (Ned) Jo Piels CT s.t.

Vuelta a la Rioja, Angel Vicioso si riconferma vincente su Perez Arrieta

Lo spagnolo Angel Vicioso termina degnamente il proprio weekend magico andando a vincere, dopo il Gp Llodio di ieri, la 50° edizione della Vuelta a la Rioja. Il corridore dell'Andalucia - Cajasur è stato nettamente il più forte durante la corsa e, allo sprint, ha battuto Aitor Perez Arrieta della Footon - Servetto, l'unico a resistergli nel finale.
La corsa è entrata subito nel vivo quando al chilometro 10 se ne sono andati in 24, con il plotone che ha lasciato fare. Gli attaccanti sono riusciti a guadagnare fino a 12 minuti, ma dietro Xacobeo Galicia e Orbea hanno iniziato a condurre l'inseguimento riuscendo a colmare il gap poco prima del finale. Appena ripresi gli attaccanti, la Caisse d'Epargne ha iniziato a tirare forte in testa, creando molta selezione sull'Alto de Herrera. Il primo a provarci seriamente è stato il colombiano Fabio Duarte che a 25 chilometri dall'arrivo ha rotto gli indugi portando via un gruppetto molto ristretto. Ma a 3 chilometri dall'arrivo, sul passaggio a Fuenmayor, Vicioso se n'è andato insieme a Perez Arrieta, con gli altri fuggitivi incapaci di seguirli. Allo sprint Vicioso ha anticipato Perez Arrieta mentre a 17 secondi di ritardo è giunto Marcos Garcia davanti al francese Jerome Coppel della Saur - Sojasun.

ORDINE D'ARRIVO
1° Angel Vicioso (Esp) Andalucia - Cajasur
2° Aitor Perez Arrieta (Esp) Footon - Servetto s.t.
3° Marcos Garcia Fernandez (Esp) Xacobeo - Galicia a 17''
4° Jerome Coppel (Fra) Saur - Sojasun s.t.
5° David Arroyo (Esp) Caisse d'Epargne a 31''
6° Constantino Zaballa (Esp) Centro Ciclismo de Loule a 37''
7° Alberto Losada (Esp) Caisse d'Epargne s.t.
8° Fabio Andres Duarte (Col) Colombia Es Pasion a 55''
9° Romain Sicard (Fra) Euskaltel - Euskadi a 1'36''
10° Andrey Amador (Crc) Caisse d'Epargne s.t.

fonte: larioja.com

Tour de Bretagne, l'olandese Jetse Bol vince la 1°tappa su Arguelyes e Brouzes

L'olandese Jetse Bol ha vinto la prima tappa del Tour de Bretagne, corsa a tappe francese dedicata soprattutto ai giovani e alle squadre minori del panorama europeo. Il corridore della Rabobank Continental ha regolato in volata un gruppetto di 10 attaccanti, con al secondo posto il russo Arkimedes Arguelyes dell'Itera - Katusha e al terzo posto il francese Niels Brouzes della Big Mat - Auber 93.
La corsa si è sviluppata interamente sull'isola di Jersey, lungo un circuito di 14,2 chilometri da ripetere 10 volte. L'azione decisiva si è creata a 4 giri dalla fine, quando Bol, Arguelyes, Brouzes, Julien Antomarchi della Pomme Marseille, Renaud Dion della Roubaix Lille Metropole, Franck Bouyer e Perrig Quemeneur della Bbox, Sander Oostlander della Van Vliet e Laurent Pichon e Johan Le Bon della Bretagne - Schuller hanno preso il largo. Il gruppetto, composto da alcuni dei favoriti della corsa, ha guadagnato molto fino ad arrivare a 1 minuto di vantaggio a un giro dalla fine. Ai 3 chilometri dall'arrivo ci ha provato Le Bon, poi è stata la volta di Antomarchi ma proprio Le Bon ha riportato sotto il gruppo tirando per il proprio capitano Pichon. La gara si è decisa allo sprint e Bol ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei giovani più promettenti regolando un altro prospetto come il russo Arguelyes e Brouzes. Il gruppo principale è arrivato a 1 minuto e 16 secondi di ritardo.

ORDINE D'ARRIVO
1° Jetse Bol (Ned) Rabobank Continental
2° Arkimedes Arguelyes (Rus) Itera - Katusha s.t.
3° Niels Brouzes (Fra) Big Mat - Auber 93 s.t.
4° Julien Antomarchi (Fra) V.C. La Pomme Marseille s.t.
5° Renaud Dion (Fra) Roubaix Lille Metropole s.t.
6° Franck Bouyer (Fra) Bbox Bouygues Telecom s.t.
7° Sander Oostlander (Ned) Van Vliet EBH s.t.
8° Perrig Quemeneur (Fra) Bbox Bouygues Telecom s.t.
9° Laurent Pichon (Fra) Bretagne - Schuller s.t.
10° Johan Le Bon (Fra) Bretagne - Schuller a 2''

fonte: sportbreizh.com

Giro dell'Appennino, la vittoria al croato Robert Kiserlovski della Liquigas su Pozzovivo

Il croato Robert Kiserlovski ha vinto la 71° edizione del Giro dell'Appennino imponendosi allo sprint sul compagno di fuga Domenico Pozzovivo della Colnago - CSF Inox. Per il corridore della Liquigas si tratta del primo successo stagionale dopo tanti ottimi piazzamenti nelle corse che fin qui aveva disputato.
La corsa si è decisa sulla salita della Bocchetta quando Kiserlovski e Pozzovivo sono scattati riuscendo a guadagnare 40 secondi sugli inseguitori. Il loro margine è aumentato sulle salite del Passo della Castagnola e sul Passo dei Giovi, con il gruppetto dei migliori che non aveva più possibilità di rientrare sulla fuga. In volata, Kiserlovski è stato il migliore battendo Pozzovivo, mentre il gruppo degli inseguitori è stato regolato da Alessandro Bertolini dell'Androni Giocattoli davanti a Giovanni Visconti dell'ISD - Neri e Damiano Caruso della De Rosa - Stac Plastic.

ORDINE D'ARRIVO
1° Robert Kiserlovski (Cro) Liquigas
2° Domenico Pozzovivo (Ita) Colnago - CSF Inox s.t.
3° Alessandro Bertolini (Ita) Androni Giocattoli a 1'29''
4° Giovanni Visconti (Ita) ISD - Neri s.t.
5° Damiano Caruso (Ita) De Rosa - Stac Plastic s.t.
6° Jackson Rodriguez (Ven) Androni Giocattoli s.t.
7° Pasquale Muto (Ita) Miche s.t.
8° Reto Hollenstein (Swi) Vorarlberg - Corratec s.t.
9° Carlos José Ochoa (Ven) Androni Giocattoli s.t.
10° Sergio Pardilla Bellon (Esp) CarmioOro NGC s.t.

Melaka Governor Cup a David McCann, l'ultima tappa a Sergey Kudentsov

Non finisce più il momento magico di David McCann nelle corse asiatiche. Il corridore irlandese ha vinto anche la Melaka Governor Cup, la due giorni in territorio malese che anticipa la ben più importante Jelajah Malaysia. Il rappresentante della Giant Asia ha preceduto in classifica generale di 8 secondi l'australiano Sam Witmitz della Letua e di 16 secondi il corridore locale Mohamed Mat Amin dell'ATM. Il successo di McCann è arrivato grazie alla bella azione nella tappa di ieri che gli ha permesso di arrivare da solo al traguardo.
Nell'ultima tappa la vittoria è andata in volata al russo Sergey Kudentsov della Polygon Sweet Nice che ha preceduto Witmitz e Mat Amin. Per il russo si tratta della prima vittoria stagionale.

ORDINE D'ARRIVO
1° Sergey Kudentsov (Rus) Polygon Sweet Nice
2° Sam Witmitz (Aus) Letua Cycling Team s.t.
3° Mohamed Mat Amin (Mas) ATM a 1''
4° Wan Mohamed Najmee (Mas) Wilayah Persekutuan s.t.
5° Muhammad Mohamed Fauzi (Mas) Pahang s.t.

CLASSIFICA FINALE
1° David McCann (Irl) Giant Asia
2° Sam Witmitz (Aus) Letua Cycling Team a 8''
3° Mohamed Mat Amin (Mas) ATM a 16''
4° Matnur Matnur (Ina) Polygon Sweet Nice s.t.
5° Wan Mohamed Najmee (Mas) Wilayah Persekutuan a 20''
6° Mohamed Zamri Salleh (Mas) ATM s.t.
7° Iwan Setiawan (Ina) Customs Cycling Club s.t.
8° Amir Mustafa Rusli (Mas) Malesia s.t.
9° Ali Ahmad Fallanie (Mas) Wilayah Persekutuan a 29''
10° Herwin Jaya (Ina) Polygon Sweet Nice s.t.

Liegi - Bastogne - Liegi, il grande bis di Alexandre Vinokourov

Alexandre Vinokourov ha vinto l'edizione 2010 della Liegi - Bastogne - Liegi grazie a una grandissima azione negli ultimi chilometri di gara insieme ad Alexandr Kolobnev, poi secondo. Per il kazako si tratta di un importante bis dopo la vittoria del 2005 e dopo i problemi legati al doping. Alle loro spalle, terzo posto per Alejandro Valverde davanti a Cadel Evans e Philippe Gilbert. I due atleti dell'Est se n'erano andati subito dopo la Cote de la Roche aux Faucons senza venir più ripresi. Il corridore dell'Astana si è dimostrato nettamente il più forte in gara, riuscendo addirittura a guadagnare insieme a Kolobnev per tutti i tratti della gara.
La corsa si è svolta sotto un caldo sole primaverile, condizioni ideali per i corridori per fare una grande corsa. Dopo pochi chilometri sono in otto ad andare in fuga, Thomas De Gendt della Topsport Vlaanderen, Maxime Bouet dell'Ag2r, Alan Perez dell'Euskaltel, Jussi Veikkanen della Francaise des Jeux, Dries Devenyns della Quick Step, Niki Terpstra della Milram, Mauro Finetto della Liquigas e Dirk Bellemakers della Landbouwkrediet. L'attacco è stato molto convinto e gli otto sono riusciti a guadagnare fino a quasi 10 minuti. La situazione è rimasta in stallo fino all'inizio delle Cote. Davanti si sono staccati prima Finetto, poi Bouet e infine Veikkanen, mentre da dietro Jens Voigt della Saxo Bank provava a rientrare sui primi. Il gruppo, tirato dalle squadre dei migliori, ha iniziato a riguadagnare terreno, riprendendo Voigt e, man mano, tutti gli altri, con Devenyns l'ultimo a resistere. La corsa è esplosa sulla Cote de la Redoute, con attacchi in serie da parte di Valerio Agnoli della Liquigas, Carlos Barredo della QuickStep, Laurens Ten Dam della Rabobank e anche Francesco Masciarelli dell'Acqua & Sapone. Barredo riusciva a scollinare per primo con Agnoli poco distante, ripreso da Stefano Garzelli, Tony Martin e Ten Dam. Il gruppo era molto frazionato ma, dato l'alto numero di corridori, l'attacco è stato quasi subito ripreso. A 30 chilometri dall'arrivo ci ha provato Bram Tankink della Rabobank ma la selezione è avvenuta sulla Cote de la Roche aux Faucons. Jakob Fuglsang si è messo davanti a tirare a tutta portandosi dietro il proprio capitano Andy Schleck e Philippe Gilbert a ruota, facendo letteralmente il vuoto. Schleck ha proseguito nell'attacco mentre dietro gli altri corridori hanno iniziato a guardarsi. Verso metà salita, Alberto Contador ha rotto gli indugi riuscendo a riprendere con facilità Gilbert e Schleck, portandosi dietro anche Alejandro Valverde, Joaquim Rodriguez, Paul Martens della Rabobank, Cadel Evans della BMC, Alexandr Kolobnev e Alexandre Vinokourov. Gli scatti erano ripetuti ma quello decisivo e, probabilmente, un po' sottovalutato, è stato quello di Vinokourov. Insieme a lui si è riportato sotto il solo Kolobnev, con Schleck e Gilbert che non sono riusciti a rientrare. Il vantaggio dei due è cresciuto fino a 40 secondi ai piedi della Cote de Saint-Nicolas, mentre al loro inseguimento si erano portati Gilbert, Valverde ed Evans. Il resto del gruppo era ormai tagliato fuori, a oltre un minuto. Sulla Cote de Saint-Nicolas il vantaggio dei due continuava ad aumentare mentre dietro Gilbert staccava Valverde ed Evans, rispondendo a un attacco dello spagnolo. Sulla salita finale che portava ad Ans, a 500 metri dall'arrivo Vinokourov lanciava l'attacco decisivo, staccando in maniera netta Kolobnev. Dietro Valverde regolava Gilbert ed Evans, quasi ripresi dal gruppetto dei controattaccanti con in testa Andy Schleck.

ORDINE D'ARRIVO
1° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana
2° Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha a 6''
3° Alejandro Valverde (Esp) Caisse d'Epargne a 1'04''
4° Philippe Gilbert (Bel) Omega Pharma - Lotto s.t.
5° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team s.t.
6° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 1'07''
7° Igor Anton (Esp) Euskaltel-Euskadi s.t.
8° Chris Horner (Usa) Team RadioShack s.t.
9° Frank Schleck (Lux) Team Saxo Bank s.t.
10° Alberto Contador (Esp) Astana s.t.