domenica 4 aprile 2010

Giro delle Fiandre, i commenti dei protagonisti

Fabian Cancellara (Swi) Saxo Bank, 1° Classificato
"Negli ultimi anni ho sempre pensato a questa corsa. Ho vinto la Roubaix, la Sanremo, ma sapevo che questa corsa sarebbe stata più difficile da vincere. Il mio sogno è di conquistare le 5 corse monumento, e ora ne ho tre. Non ci sono molti corridori in gruppo che ne hanno vinte tre. Adesso ho vinto il Fiandre, ma nei prossimi anni, è possibile che mi metta a lavorare sulle altre (Liegi e Lombardia)".
Riguardo alla gara, lo svizzero ha commentato: "Quello che ho fatto sul Muro non era pianificato, lo stesso quello che ho fatto sul Molenberg. Anche se sul Muro avevo un piccolo vantaggio, c'erano così tante persone che non ho capito realmente quanto avessi su Boonen. Ho guardato indietro qualche volta e ho forzato ancora di più. Il modo in cui ho vinto, per me, è speciale. Quando sarà vecchio potrò dire ai giovani corridori che ho vinto il Giro delle Fiandre da solo scattando sul Muro. E' uno scenario perfetto, il gladiatore ha vinto la battaglia".
Riguardo all'attacco di Breschel e al suo supporto, ha commentato: "Avevamo un piano questa mattina. Sapevo che in molti parlavano sul fatto che Matti sarebbe andato via e sulla tattica simile a quella di Boonen e Devolder l'anno scorso. Ma noi sapevamo cosa fare e penso che la cosa buona della nostra squadra, la nostra grande forza è che non abbiamo problemi tra di noi. Io ho bisogno di Matti e lui ha bisogno di me".

Tom Boonen (Bel) Quick Step, 2° Classificato
Boonen inizia a parlare del momento decisivo sul Kapelmuur: "Non era un segreto che se qualcosa doveva succedere sarebbe successa lì. Non mi sentivo peggio di lui. Avevo preso la testa per controllare quando mi ha passato. Non ha accelerato molto, ho provato a seguirlo ma ho dovuto risedermi perché ho sentito tirare la gamba destra. Dopodiché, sono salito del mio ritmo per far scomparire i crampi e infatti è successo questo. Cancellara ha guadagnato 20 secondi in un chilometro e a quel punto bisogna accettare i fatti". Boonen ha anche scherzato quando gli hanno chiesto che cosa poteva fare in quel momento: "Che cosa potevo fare? Sparargli???".

Tyler Farrar (Usa) Garmin Transitions, 5° Classificato
"Ho sempre detto che c'è qualcosa di speciale nelle classiche di un giorno e il Fiandre è la corsa dei miei sogni. Arrivare tra i primi 5 è un sogno che diventa realtà. Voglio ringraziare Whitey per avermi detto di andare avanti dopo che sono caduto due volte in un chilometro. E ovviamente grazie a Dave per avermi guidato. Oggi è sicuramente un sogno che diventa realtà per me ma è anche un altro grande giorno per la squadra".

George Hincapie (Usa) BMC, 6° Classificato
"Sono dispiaciuto. Le mie gambe erano buone sul Molenberg ma ho esitato a seguire Cancellara e Boonen ed è stato un grande errore perché dopo è stato un continuare a guardarsi a vicenda. Intanto, quei ragazzi se n'erano andati". Nel caso avesse seguito Boonen e Cancellara, l'americano ha detto: "Non c'è niente da dire. Sarebbe stata dura ma ero in una giornata super. La squadra era buona. Avevamo tre ragazzi davanti e non in molti ce li avevano. Ma questo è il Fiandre, devi essere concentrato al 100% in ogni momento e io l'ho perso lì".

Roger Hammond (Gbr) Cervelo, 7° Classificato
"Sono felice per il settimo posto ma quando commetti un errore durante la gara si è un po' frustrati. Thor Hushovd non stava bene e mi ha detto di correre la mia gara. Ho seguito Gilbert per due volte, ma alla terza volta no, e lui se n'è andato. Nel finale stavo molto bene ma lo sprint è stato caotico".

Lance Armstrong (Usa) RadioShack
"Mi sono sentito meglio di come prevedevo. Delle volte, mi sentivo come un pesce fuor d'acqua. Sul Koppenberg, sono rimasto dietro a dei corridori che avevano messo il piede a terra e ho perso tempo ma non ho avuto panico quando il gruppo si è mostrato nervoso e quando ci sono state delle cadute. E' stata senza dubbio la mia miglior corsa stagionale".
"Ero ancora davanti a 30 chilometri dall'arrivo e questo mi ha un po' sorpreso. Mi sentivo forte e in condizione. Una volta sul pavé, tutti siamo sulla stessa barca. La lotta per le posizioni di testa, la posizione all'ingressow: tutto questo è stato un buon allenamento".

Stijn Devolder (Bel) Quick Step
"Avevo ottime gambe e ho corso una buona gara. Ho lavorato duramente per arrivare a questo livello di forma ed è un aiuto per il morale essere tra i migliori ancora, specialmente dopo quello che mi è successo nelle ultime settimane. E' un anno difficile per me".
Sulla corsa: "Quest'anno i ruoli nella squadra erano tutti a favore di Tom e io sono stato quello che ha coperto la fuga nel gruppo degli inseguitori. Ho mantenuto la promessa. Ho seguito molti attacchi ma quando Gilbert ha attaccato sul Berendries ho dovuto lasciarlo andare. Ho perso molte energie a inizio gara. Per tre volte sono dovuto rientrare dal fondo dopo esser stato coinvolto nelle cadute. Sono rientrato definitivamente davanti sul Taaienberg ma è quello che succede al Fiandre".

Leif Hoste (Bel) Omega Pharma Lotto
"Non sono sorpreso, ho detto prima della gara che sarei stato competitivo. Mi è mancata un po' di brillantezza ma sono soddisfatto. E' stata una gara strana con una partenza lenta ma alla fine io c'ero". A chi gli ha chiesto se poteva fare meglio di un 29° posto, Hoste ha spiegato che non aveva molta scelta se non stare nel terzo gruppo dato che Gilbert era nel secondo.

David Millar (Gbr) Garmin - Transitions
"E' stata una grande lezione oggi. Ho passato molto tempo a inseguire la testa della corsa. Quando finalmente sono stato davanti ho fatto quello che Whitey mi aveva detto cioè attaccare dopo che tutti si sarebbero rilassati dopo un momento difficile. Mi sentivo forte, l'unico problema è stato che ho perso qualche borraccia ed ero senza energia. Sono passato da eroe a zero in poco tempo e non avevo possibilità di rimanere agganciato sul Muur con i miei due compagni. Ho provato a rimanere in fuga ma sono stato ripreso. Tyler è rientrato nel mio stesso gruppo e l'ho aiutato nello sprint. Mi ha detto che aveva soltanto 100 metri di sprint così l'ho portato più avanti possibile e lui ha fatto il meglio che poteva fare portandoci a casa un grande quinto posto. Ero esausto alla fine della corsa più che dopo qualsiasi altra gara. Ma penso di essermi innamorato del Fiandre!".

Matti Breschel (Den) Saxo Bank
Matti ha subito parlato del pasticcio del meccanico con la sua bici: "I freni toccavano la mia ruota quindi era impossibile continuare. L'ammiraglia è arrivata e mi ha dato la bici sbagliata, quella di Stuart O'Grady, ed è stato un grande, grande, grande errore. Sono felice per la vittoria di Fabian, se la meritava, ma potevamo fare meglio tecnicamente come squadra. Suona male, ma sono errori che non devono capitare. I freni si sono rotti, capita, ma darmi la bici sbagliata? Questo non è buono".

Bernhard Eisel (Aut) HTC - Columbia
Eisel parla del momento decisivo sul Molenberg: "Ho pensato, meglio lasciar passare la moto che sta arrivando ma quando mi sono girato ho visto che era Cancellara. Poi anche Boonen mi ha passato ma non potevo seguirli così ho aspettato Flecha, era in buona forma, ma mi è costato troppo".
"Non era la mia giornata. Le mie gambe erano buone e ho lottato. Ero sempre davanti per evitare le cadute ma quando Tuft mi è caduto proprio davanti dopo essermi fermato per una sosta toilet mi ha tirato giù. Sono caduto su entrambe le ginocchia e le mani. Non è stato un problema rientrare ma purtroppo ho speso molto".

Steve Chainel (Fra), Bbox Bouygues Telecom
Nel primo gruppo inseguitore dietro Boonen e Cancellara, Chainel ha commentato: "Purtroppo, siamo stati ripresi vicino a Meerbeke. Quando mi sono guardato intorno e ho visto corridori come Flecha e Gilbert, ho pensato che avranno detto "Ma chi è questo?". Sono capace di fare belle cose, dopo la tappa della Tre Giorni di La Panne, sto iniziando a farmi un nome".

Bjarne Riis, Saxo Bank, Team Manager
"Cancellara è in grande forma, sapevamo che voleva vincere e ha dimostrato di essere migliore degli altri. Ha corso spesso seduto, difficilmente si alza sui pedali, ma questo non vuol dire che non ha forza. Al mattino mi ha detto che poteva partire da lontano se si sarebbe sentito forte e se avrebbe guadagnato 15 secondi era finita. La settimana prossima c'è la Roubaix e lui sarà presente per vincerla".

Patrick Lefevere, Quick Step, Team Manager
"Penso che Fabian è stato troppo forte, Tom ha detto che ha avuto un leggero crampo ma non bisogna cercare scuse. C'è stato Fabian poi Boonen, e dietro tutti gli altri. Ora bisogna pensare di far meglio, come ha sempre fatto Tom, alla Parigi Roubaix".

Johan Museeuw, ex corridore e commentatore tv
"I due più forti erano davanti ma sfortunatamente Boonen ha avuto un po' di difficoltà sul Grammont e il più forte ha vinto, Cancellara. Penso che quando puoi attaccare e staccare un corridore come Boonen, è perché sei il più forte. In più, ha tirato i 60 km/h negli ultimi 10 chilometri. Penso che per settimana prossima i favoriti sono Cancellara, Boonen e forse Breschel che è andato forte oggi".

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