sabato 24 aprile 2010

Liegi - Bastogne - Liegi, i pronostici di Parliamo di Ciclismo

Il grande giorno è arrivato. Domenica 25 Aprile si correrà finalmente la regina delle classiche delle Ardenne nonché una delle cinque corse in linea più importanti del mondo, la Liegi - Bastogne - Liegi. In gara c'è tutto il gotha del ciclismo mondiale, a eccezione di un paio di nomi, ma praticamente tutti i più grandi corridori sia per le corse a tappe che per le classiche sono presenti. Anche per questo motivo il pronostico per la gara di domani diventa molto difficile, perché ci sono squadre molto forti con quattro-cinque uomini che possono tranquillamente arrivare tra i primi 10 in classifica e atleti che stanno vivendo un momento di forma particolare. Ma il bello dei pronostici è anche questo, cercare di intuire la condizione e le motivazioni degli atleti e provare a indovinare come si svolgerà la gara e chi potrà essere il migliore. Quindi, partiamo.
Otto nomi per la prima fascia che, però, vorrei suddividere in due parti: nella parte "alta" Alejandro Valverde della Caisse d'Epargne, Philippe Gilbert dell'Omega Pharma Lotto e Alexandre Vinokourov dell'Astana. Gli altri quattro sono Cadel Evans della BMC, Igor Anton dell'Euskaltel, Joaquim Rodriguez della Katusha e i fratelli Schleck della Saxo Bank. Per Valverde e Gilbert il discorso è simile, nel senso che sono due corridori che possono arrivare ad Ans con un gruppetto e provare a vincere in volata, dove 9 volte su 10 ne uscirebbero vincitori. Soprattutto Gilbert è in ottima forma, mentre Valverde non sembra quello degli anni delle sue vittorie (2006 e 2008), ma lo spagnolo è furbo e sa aspettare il momento giusto e potrà contare su un "gregario" come Sanchez Gil. Per Vinokourov il discorso è semplice, a mio parere è attualmente il più forte uomo per un attacco prima di arrivare all'arrivo. E' uscito dal Trentino benissimo, andando forte anche in salita e sa come si vince una Liegi (2005), se gli dai un po' di vantaggio difficilmente riesci ad andare a riprenderlo. Passando agli altri cinque, assoluti favoriti anche loro, Evans sta benissimo, la vittoria nella Freccia l'ha galvanizzato ancora di più ma se vuole vincere deve arrivare da solo. Probabile che attaccherà su tutte le Cote prima di arrivare ad Ans. Anton ha dimostrato che in salita più forte di lui non c'è nessuno, ma qui la gara è diversa e non è esattamente adatta a lui perché oltre agli strappi bisogna anche pedalare in pianura. Non è un bel cliente da portarsi in volata. Joaquim Rodriguez, secondo l'anno scorso, può contare sul gioco di squadra, vista la forza della Katusha. Sugli strappi può fare la differenza ma non so quanto può resistere in fuga, dovrà cercare aiuto da qualche altro coraggioso. Andy Schleck ha vinto l'anno scorso con un'azione devastante e può ripetersi quest'anno, ma la condizione, purtroppo per lui, è diversa. Potrebbe lavorare per il fratello Frank che sta molto bene, ma anche lui deve arrivare da solo altrimenti è quasi sempre battuto in una possibile volata. Possono contare su una grande squadra che può aiutarli fino alla fine.
In seconda fascia si allarga il numero dei corridori: Alberto Contador ed Enrico Gasparotto dell'Astana, Ryder Hesjedal della Garmin, Damiano Cunego della Lampre, Vincenzo Nibali e Roman Kreuziger della Liquigas, Oscar Freire della Rabobank, Serguei Ivanov e Alexandr Kolobnev della Katusha e Chris Horner e Andreas Kloden della RadioShack. La corsa più adatta a Contador era la Freccia ma, proviamo a immaginare questa situazione: Alberto fa uno dei suoi scatti in salita, guadagna qualche terreno e al traguardo non manca molto. Chi lo va a riprendere? Ricordiamo che è anche uno dei migliori cronoman del mondo. Gasparotto, terzo all'Amstel, può fare molto bene, è sicuramente la seconda punta dopo Vinokourov dell'Astana e se la potrà giocare. In volata è molto pericoloso. Hesjedal si sta scoprendo uomo da classiche e la Liegi può essere ancora di più alla sua portata. Ottimo passista, pericoloso se guadagna un po' di secondi, ottimo compagno di fuga. Cunego è in ripresa ma non sembra ancora al meglio. Sicuramente è una corsa adatta a lui ma spesso fa fatica a leggere bene la gara e alla Liegi è fondamentale. Potrà contare sull'aiuto di Francesco Gavazzi, insieme formano una bella coppia di punte per l'Italia. Nibali e Kreuziger, insieme a Franco Pellizotti, possono regalare qualche soddisfazione alla Liquigas. Devono impostare bene la gara e sfruttare l'ottima squadra che si sono portati in Belgio, con i vari Agnoli, Bellotti e Finetto. Tra i tre, dico Nibali. Freire è sempre lì, tra i favoriti, anche se la gara non è proprio l'ideale per lui. Ma se negli ultimi anni è riuscito a piazzarsi nei primi 20, evidentemente può fare anche meglio. Ivanov e Kolobnev, quinto e nono l'anno scorso, fanno parte del formidabile terzetto della Katusha. Possono arrivare da soli e hanno dimostrato che la gamba c'è, probabilmente è la squadra più forte della corsa. Horner aspettava con ansia questa Liegi, dato che gli si addice di più rispetto ad Amstel e Freccia. In salita ha pochi rivali e può tenere la testa per qualche chilometro, ha qualche concreta chance di vittoria. Potrà contare sull'ottimo Kloden visto alla Freccia che può fare anche meglio qui.
Passiamo alla terza fascia, quella più ricca, dove troviamo Stefano Garzelli dell'Acqua & Sapone, Leonardo Bertagnolli dell'Androni, Maxim Iglinskiy dell'Astana, Pierrick Fedrigo della Bbox, Carlos Sastre della Cervelo, Benoit Vaugrenard della FdJ, Jerome Pineau e Sylvain Chavanel della QuickStep, Simon Gerrans della Sky, Robert Gesink della Rabobank. Garzelli è già arrivato secondo nel 2002 ma ovviamente la sua forza è cambiata molto rispetto allora. Resta un corridore molto forte per questa corsa e può far bene, aiutato anche da gregari come Codol, quinto proprio quell'anno, e Francesco Masciarelli. Bertagnolli non si è visto alla Freccia ma alla Liegi potrà dire la sua. Corridore da strappi e grande combattente, un posto dei 10 potrebbe essere un buon risultato per lui. Iglinskiy è un altro dei membri di una grandissima Astana. Potrà aiutare i suoi capitani e magari provarci da lontano, ma difficilmente potrà giocarsi pienamente le sue carte. Fedrigo non ha mai fatto bene nelle classiche del Nord, eppure ha caratteristiche che gli permetterebbero di far bene in una corsa come la Liegi. Insieme a Voeckler dovrà tenere alto l'onore della Bbox. Sastre ha sempre fatto bene alla Liegi e potrà farlo anche quest'anno, regalandoci magari qualche attacco in salita, ma la vittoria per lui è altamente improbabile. Vaugrenard è arrivato ottavo l'anno scorso, è un corridore in crescita nelle classiche e può far bene, anche se già bissare la posizione dell'anno scorso per lui sarebbe un successo. Pineau non è stato protagonista di una grande campagna del Nord ma si è sempre piazzato degnamente alla Liegi. Insieme a Chavanel sono le due punte della Quickstep, formazione molto giovane con tanti corridori di belle speranze. Gerrans, sesto l'anno scorso, è appena uscito da un infortunio e non si può pretendere più di tanto da lui, ma è uomo pericolo se sta bene, tatticamente è spesso perfetto e potrà contare su due uomini come Thomas Lovkvist, che potrà anche fare gara a sé, e Bradley Wiggins. Gesink sarebbe la punta principale della Rabobank, che schiererà anche Denis Menchov, ma non è in condizione e difficilmente la troverà proprio domani. Un vero peccato per lui e per la sua squadra.
Quarta e ultima fascia. Difficilmente il vincitore sarà uno di questi atleti ma di loro io mi aspetto una bella corsa o un buon piazzamento, che sarebbe uguale a una vittoria.
Francesco Masciarelli dell'Acqua & Sapone è uno dei giovani scalatori italiani che sta uscendo nell'ultimo periodo, alla Liegi credo che prima o poi verrà per vincere, ma per adesso penso che correrà in appoggio a Garzelli. E se farà bene il suo compito, sarà comunque da elogiare. Stesso discorso per Francesco Ginanni dell'Androni Giocattoli, uomo in futuro da classiche del Nord, ma per adesso deve continuare il suo apprendistato. Ovviamente, se lo portano in volata diventa estremamente pericoloso. Rein Taaramae della Cofidis è uno dei nomi nuovi del ciclismo dell'Est. L'estone sta andando benissimo quest'anno nelle brevi corse a tappe, tiene in salita ed è un buon passista, in una corsa come la Liegi può far bene. Bert De Waele, dopo il quarto posto all'Amstel, bisogna almeno nominarlo nei pronostici, ma difficilmente potrà ripetere una gara come quella.
Infine, due squadre come Milram e HTC - Columbia. La Milram può contare sui tedeschi Linus Gerdemann e Fabian Wegmann, ma per motivi diversi credo che nessuno dei due sarà davanti nei momenti che contano. Peccato, sarebbero atleti da temere. L'HTC - Columbia porta una squadra molto giovane con un paio di senatori. Michael Albasini ha sempre fatto meglio ad Amstel e Freccia ma è un corridore che ha fondo e tante qualità, tra cui un notevole sprint. Ma della squadra americana gli osservati speciali saranno altri. Oltre ai già noti Kanstantsin Siutsou e Peter Velits, giovani ma già celebrati, la squadra presenta l'americano Tejay Van Garderen, classe '88, e soprattutto il danese Rasmus Guldhammer, classe '89, vincitore l'anno scorso della Liegi dedicata agli Under 23. Due prospetti che, però, stanno già facendo bene e che, quindi, possono dire la loro anche domani.

Riassunto finale: i corridori forti sono tantissimi ma se devo dire tre nomi vado con Valverde, Gilbert e Vinokourov. Poco più indietro Evans, i fratelli Schleck e Joaquim Rodriguez. Per l'Italia speranze per Cunego, Gasparotto, Nibali e Garzelli. Vedo come sorprese il duo della Katusha Ivanov - Kolobnev, e sono curioso di vedere all'opera anche qui Anton e Contador. A domani per la cronaca, i commenti e le pagelle.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottima analisi come al solito.
Direi che il trio dei miei favoriti è composto da Gilbert, Evans, Rodriguez per stato di forma e/o percorso congeniale.
Vinokourov lo metto come sorpresa solo perchè è stato per vari motivi lontano dalle grandi corse, comunque al Trentino è andato benissimo.
Capitolo italiani: la Liquigas si presenta con un bella squadra speriamo Nibali azzecchi il "momento giusto", Cunego potrebbe piazzarsi come ha fatto all'Amstel e alla Freccia; spero in un piazzamento a sorpresa di qualche Androni o Acqua e Sapone. Maurizio