lunedì 31 maggio 2010

Alejandro Valverde squalificato, due anni di stop fino a fine 2011

Riprendo la notizia da Gazzetta.it. Seguiranno aggiornamenti e commenti sul caso.

"Il Tas di Losanna ha sospeso il ciclista spagnolo Alejandro Valverde per due anni, accogliendo il ricorso presentato dalla Unione Ciclistica Internazionale e dalla Wada, l'agenzia mondiale antidoping, contro la mancata sanzione da parte della federazione spagnola per il coinvolgimento del corridore nell'Operacion Puerto.
Il Tas ha fissato l'inizio della squalifica di Valverde al 1 gennaio 2010 ma ha respinto la richiesta di Uci e Wada per quanto riguarda l'annullamento dei risultati ottenuti da Valverde prima dell'inizio della squalifica. Nel 2009 il Coni aveva sanzionato Alejandro Valverde con una una squalifica di due anni sul solo territorio italiano, con la richiesta, al vaglio del Tribunale arbitrale di Losanna, di estendere lo stop a livello internazionale. Nel 2010 il leader della Caisse d'Epargne ha vinto 5 corse: la classifica finale del Giro del Mediterraneo, due tappe al Giro dei Paesi baschi, una tappa e la classifica finale del Giro di Romandia".

Comunicato di Alejandro Valverde
"Questa sanzione è da considerarsi totalmente ingiusta e illegale e per questo comunichiamo che verrà fatto ricorso presso il tribunale federale svizzero, massimo organo di giudizio svizzero e le cui decisioni sono impugnabili presso il Tribunale Europeo dei Diritti Umani. Il Tas ha riconosciuto che tutte le vittorie conseguite da Alejandro Valverde si sono basate sul fair play e che, in nessun caso, queste vittorie sono state ottenute come conseguenza di uso di pratiche proibite, il che conferma che Alejandro Valverde, probabilmente lo sportivo più controllato al mondo, non è ha mai fallito un controllo antidoping".

Francisco Sanchez Saber, rappresentante legale di Valverde
"E' una truffa della giustizia sportiva. Andiamo passo per passo e con pazienza per cercare di dimostrare l'innocenza di Valverde che è stato condannato per doping quando in circa 300 controlli effettuati negli ultimi anni non è mai stato trovato positivo". La sanzione a Valverde, secondo Sanchez Saber, "è una misura esemplare che il Tas ha scelto di adottare e finché non hanno raggiunto il loro scopo non si sono fermati".

Comunicato della Caisse d'Epargne, squadra di Valverde
"Accettiamo, e non possiamo fare altrimenti, la decisione. Fermo restando quanto sopra, vogliamo sottolineare che noi consideriamo la decisione del tutto ingiusta e incoerente. Vogliamo ricordare che il Tas afferma esplicitamente che non vi è alcuna prova che i risultati sportivi conseguiti da Alejandro Valverde siano derivanti da qualsiasi violazione antidoping.
In questo senso, la società capisce che la punizione "è una ulteriore conferma della posizione che ha sempre mantenuto Abarca Sports ", basata "sul comportamento esemplare a tutti i livelli " del corridore di Murcia "negli ultimi 5 anni e mezzo di permanenza con Abarca Sports".

Pat McQuaid, presidente dell'UCI
"Sono contento per la conclusione del caso Valverde. Da tempo era chiaro che fosse implicato nell’Operacion Puerto, ora finalmente è stato punito. È un messaggio chiaro per tutti i corridori: chiunque sia implicato in affari di doping, sarà perseguito fino alla condanna. Questo caso deve essere di esempio per tutti".

Il commento di Petrucci, presidente del CONI
"Finalmente questo lungo iter ha avuto conclusione. La giustizia anche se lenta arriva sempre alla parola fine, oramai non si può più farla franca. I miei complimenti vanno alla Procura Antidoping e al Tribunale Nazionale Antidoping del CONI che ha sempre creduto nella bontà del proprio provvedimento e a tutti gli organismi che hanno portato a questo risultato. Questa è una vittoria dell’etica e della correttezza".

Il commento di Juan Carlos Castano, presidente della federciclismo spagnola
"Accettiamo e rispettiamo la decisione del TAS, una decisione triste e dura per il ciclismo spagnolo e anche per l'interessato. Chi doveva prendere questa decisione era la RFEC secondo le norme spagnole e il diritto spagnolo. Noi sollecitammo il giudice dell'Operacion Puerto di lasciarci accedere alle prove per aprire un'inchiesta ma ricevemmo una risposta negativa".

Under 23. Giro delle Pesche Nettarine a Matteo Fedi, vincitore dell'ultima tappa. La 4°tappa a Pasqualon

Matteo Fedi della Hopplà Magis Mavo è il vincitore dell'edizione numero 15 del Giro delle Pesche Nettarine di Romagna, una delle più importanti gare a tappe dedicate agli Under 23 in Italia e vinta in passato da signori come Basso e Riccò. Fedi ha preceduto in classifica generale di 13 secondi Francesco Manuel Bongiorno del Futura Team Matricardi e di 17 secondi il polacco Rafal Majka della Petroli Firenze. Tutto si è deciso nel tappone finale di domenica, con i tre corridori sopracitati facenti parte della fuga decisiva e tutti molto vicini in classifica generale. Per Fedi è sicuramente una delle vittorie più importanti in carriera che lo proiettano di diritto anche tra i favoriti del prossimo Giro d'Italia di categoria.
Nella quarta tappa la vittoria è andata ad Andrea Pasqualon della Zalf Desiree Fior che in volata ha preceduto Gianluca Leonardi della Marchiol Pasta Montegrappa e il ceco Jakub Novak della Sergio Dalfiume. La tappa si è subito contraddistinta per una fuga di 11 corridori che sono rimasti in avanscoperta fino al primo GPM di giornata, la Cima Bordona, con il gruppo che è tornato su di loro. Giunti sul circuito dei Tre Monti nei pressi di Imola, la corsa si anima e a ogni passaggio sulla salita si rilevano scatti e controscatti. La situazione, al termine della terza scalata, vede in avanscoperta una ventina di atleti con tutti i più forti davanti. All'ultimo chilometro si avvantaggiano in tre, Pasqualon, Leonardi e Novak, che si giocano la tappa allo sprint. Pasqualon ha nettamente la meglio aggiungendo un altro successo alla sua magnifica stagione.
Nella quinta e ultima tappa, come già detto sopra, la vittoria è andata a Matteo Fedi che ha regolato in volata il gruppetto di attaccanti giunto insieme al traguardo. La corsa prevedeva ben 5 GPM, con l'ultimo posto a meno di 3 chilometri dal traguardo. La corsa si anima sin dal primo passaggio sul Monte Trebbio ma i grandi nomi iniziano a muoversi sul secondo passaggio della salita, al chilometro 112. In salita se ne va il venezuelano Jonathan Monsalve della Mastromarco che passa sul Trebbio tutto solo con una ventina di uomini alle sue spalle. Lungo la discesa si avvantaggiano Fedi, Bongiorno, Majka e Nicola Bonacci della Reda Mokador, mentre il resto del gruppo è più staccato. Sull'ultima salita di giornata, il Monte Casale, Monsalve passa ancora al comando con un minuto su Majka e 1 minuto e 15 su Fedi, Bonacci e Bongiorno. In discesa Monsalve dimostra di non essere certamente un drago cadendo per ben due volte e vedendo il suo vantaggio ridursi notevolmente. Poco prima dell'arrivo i corridori affrontano anche lo strappo di Castelraniero con Monsalve ancora testa ma a 5 chilometri dall'arrivo i cinque corridori si ricompattano, con gli inseguitori a oltre 1 minuto di ritardo. Nella volata finale è Fedi a vincere su Bongiorno, Majka, Monsalve e Bonacci e questo sarà anche l'ordine degli atleti nella classifica finale. Le altre classifiche sono state vinte da Sonny Colbrelli della Zalf per quanto riguarda la classifica a punti, Monsalve per la classifica dei GPM, Daniele Dall'Oste della Palazzago per il miglior giovane, Emanuel Roberti della Mastromarco per la classifica dell'Integiro e la Mastromarco per la classifiche delle squadre a tempi.

4°TAPPA
1° Andrea Pasqualon (Ita) Zalf Desiree Fior
2° Gianluca Leonardi (Ita) Marchiol Pasta Montegrappa a 1''
3° Jakub Novak (Cze) Sergio Dalfiume s.t.
4° Sonny Colbrelli (Ita) Zalf Desiree Fior a 6''
5° Marco Canola (Ita) Zalf Desiree Fior s.t.

5°TAPPA
1° Matteo Fedi (Ita) Hopplà Magis Mavo
2° Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Futura Team Matricardi s.t.
3° Rafal Majka (Pol) Petroli Firenze s.t.
4° Jonathan Monsalve (Ven) Mastromarco s.t.
5° Nicola Bonacci (Ita) S.C. Reda Mokador s.t.

CLASSIFICA FINALE
1° Matteo Fedi (Ita) Hopplà Magis Mavo
2° Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Futura Team Matricardi a 13''
3° Rafal Majka (Pol) Petroli Firenze a 17''
4° Jonathan Monsalve (Ven) Mastromarco a 35''
5° Nicola Bonacci (Ita) S.C. Reda Mokador a 53''
6° Sonny Colbrelli (Ita) Zalf Desiree Fior a 1'24''
7° Julian Moreno Arredondo (Col) Team Scap Foresi a 1'36''
8° Stefano Locatelli (Ita) De Nardi Colpack Bergamasca a 1'41''
9° Omar Lombardi (Ita) Lucchini Unidelta Ecovalsabbia a 1'44''
10° Matteo Ciavatta (Ita) Monturano Civitanova a 1'45''

fonte: federciclismo.it

Elite/Under 23. Stefano Agostini vince il Trofeo Città di San Vendemiano, a Guardini il Trofeo Lindo & Sano, Marco Stefani primo al GP Enel

Domenica 30 Maggio si sono disputate tre gare dedicate agli Under 23 e agli Elite, soprattutto al Nord e al Centro. La competizione più importante è stata sicuramente il Trofeo Città di San Vendemiano, gara internazionale che si è disputata per la cinquantesima volta.
A trionfare nella gara dedicata soltanto agli Under 23 è stato Stefano Agostini della Zalf Desiree Fior che superato la concorrenza di Andrea Vaccher della Ort Reale Mutua e del compagno di squadra Enrico Battaglin. La corsa è stata molto impegnativa e ha selezionato in modo netto il gruppo, con soltanto 17 corridori su 120 partenti capaci di tagliare il traguardo. La differenza l'ha fatta soprattutto la salita di Ca' del Poggio, da ripetere sette volte, che ha letteralmente selezionato i concorrenti. Durante il quinto giro del circuito se ne sono andati Agostini, Battaglin e Vaccher che, nonostante il gruppo fosse determinato a riprenderli, sono riusciti ad arrivare fino al traguardo. Il corridore della Ort Reale Mutua non ha potuto far niente contro il gioco di squadra dei due della Zalf Desiree Fior e dopo aver risposto agli attacchi di Battaglin ha dovuto cedere ad Agostini che è arrivato con 2 secondi di vantaggio proprio su Vaccher e sul compagno di squadra, conquistando la vittoria più importante della carriera.
A Palazzolo Milanese, in provincia di Milano, la vittoria della 37° edizione del Trofeo Lindo & Sano è andata ad Andrea Guardini della Casati NGC Perrel che in volata ha superato Nicola Galli della CarmioOro Pool Cantù e gli ucraini Maksym Averin della Palazzago e Anatoliy Kashtan della Cerone. La gara era valida anche per il campionato della provincia di Milano e ha incoronato campione provinciale Under 23 Guardini e campione provinciale Elite Galli. La corsa si è svolta su un circuito completamente pianeggiante per un totale di 141 chilometri che faceva presagire un arrivo in volata. A 30 chilometri dall'arrivo in 19 hanno provato ad andare all'attacco riuscendo a rimanere in fuga fino a 2 chilometri dal traguardo quando il gruppo si è riportato sotto di loro. A questo punto, la volata era inevitabile e Guardini ha dimostrato ancora una volta di essere il miglior velocista dilettante del momento.
A Arcidosso, in provincia di Grosseto, Marco Stefani della Le Village Danton Vibert ha vinto la sesta edizione del Gran Premio Enel Green Power Monte Amiata, precedendo allo sprint i compagni di fuga Matteo Rabottini della Aran Odoardi Cogem e Paolo Centra del Team Futura Matricardi. Stefani, insieme a Rabottini, Centra, il russo Zhdanov, Randazzo e il colombiano Anacona, sono stati i protagonisti di una fuga oltre 50 chilometri. I sei sono riusciti a resistere al ritorno del gruppo e in volata è stato il migliore, bissando il successo ottenuto in questa gara nel 2008.

TROFEO CITTA' DI SAN VENDEMIANO (TV)
1° Stefano Agostini (Ita) Zalf Desiree Fior
2° Andrea Vaccher (Ita) Ort Reale Mutua a 2''
3° Enrico Battaglin (Ita) Zalf Desiree Fior
4° Tomas Alberio (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli a 27''
5° Siarhei Papok (Blr) Caneva
6° Carlos Alexandre Manarelli (Bra) Marchiol Orogildo
7° Diego Zanco (Ita) Zalf Desiree Fior
8° Luigi Miletta (Ita) Gragnano a 30''
9° Paolo Locatelli (Ita) De Nardi Colpack a 1'28''
10° Matteo Collodel (Ita) Zalf Desiree Fior

TROFEO LINDO & SANO - PALAZZOLO MILANESE (MI)
1° Andrea Guardini (Ita) Casati Ngc Perrel
2° Nicola Galli (Ita) CarmioOro Ngc Pool Cantù
3° Maksym Averin (Ukr) Palazzago Elledent Colnago
4° Anatoliy Kashtan (Ukr) Centro Revisione Cerone
5° Stiven Fanelli (Ita) Delio Gallina S. Inox

GP ENEL GREEN POWER MONTE AMIATA - ARCIDOSSO (GR)
1° Marco Stefani (Ita) Le Village Danton Vibert
2° Matteo Rabottini (Ita) Aran Odoardi Cogem
3° Paolo Centra (Ita) Team Futura Matricardi
4° Alexander Zhdanov (Rus) Ciclistica Sestese
5° Gianluca Randazzo (Ita) Hopplà Magis Mavo

fonte: federciclismo.it

Elite/Under 23. Andrea Guardini vince la Coppa Ballerini, a Matteo Di Serafino il GP Città di Empoli

Due gare dedicate agli Under 23 e agli elite si sono corse Sabato 29 Maggio in Italia.
A Boltiere, in provincia di Bergamo, è stato il veronese Andrea Guardini della Casati NGC Perrel a vincere l'edizione numero 59 della Coppa Ballerini superando in volata il duo della Trevigiani Dynamon Bottoli composto dal brasiliano Rafael Andriato e da Giacomo Nizzolo. La corsa si è disputata su un circuito da ripetere per 14 volte e i protagonisti principali nella fase intermedia sono stati tre corridori che sono riusciti ad andare in fuga. Valsecchi della Palazzago, Rota dell'Aurora Named e Barindelli della Carmiooro Pool Cantù sono riusciti a guadagnare fino a 2 minuti e 32 secondi quando al traguardo mancavano soltanto tre giri ma le squadre dei velocisti, capitanate da Trevigiani, Casati e Cerone, si sono messe a tirare per ridurre lo svantaggio. Nel corso della tornata successiva Rota si rialza e i due superstiti passano sul traguardo con soli 25 secondi di vantaggio. A circa 3 chilometri dall'arrivo Valsecchi e Barindelli vengono ripresi con il gruppo già pronto per la volata. A spuntarla allo sprint è Guardini che supera nettamente i due della Trevigiani, impostando uno sprint di grande potenza negli ultimi metri della corsa.
A Empoli è stato Matteo Di Serafino della Vega Prefabbricati Montappone ad aggiudicarsi il GP Città di Empoli con un minuto e 19 secondi di vantaggio su Kristian Sbaragli e 1 minuto e 22 secondi su Gianluca Randazzo, entrambi della Hopplà Magis Mavo. La corsa è stata spettacolare sin dall'inizio con una fuga di dodici uomini che ha caratterizzato la prima parte di corsa. Poco prima della salita di Castra il gruppo è rinvenuto sugli attaccanti e sono iniziati i primi scatti. A 25 chilometri dall'arrivo, a 2 chilometri dal termine della salita, Di Serafino è riuscito ad andarsene, scollinando con 25 secondi di vantaggio sugli inseguitori e aumentando il vantaggio in discesa. Il corridore della Vega Montappone ha proseguito da solo fino al traguardo coronando una grande fuga, con il solo Sbaragli che ha provato, invano, l'inseguimento mentre Randazzo ha regolato il gruppo, selezionato lungo la salita.

COPPA BALLERINI - BOLTIERE (BG)
1° Andrea Guardini (Ita) Casati Ngc Perrel
2° Rafael Andriato (Bra) Trevigiani Dynamon Bottoli
3° Giacomo Nizzolo (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli
4° Amani Ponzoni (Ita) CarmioOro Ngc Pool Cantù
5° Massimiliano Novo (Ita) Sc Fagnano Nuova

GP CITTA' DI EMPOLI
1° Matteo Di Serafino (Ita) Vega Prefabbricati Montappone
2° Kristian Sbaragli (Ita) Hopplà Magis Mavo a 1'19''
3° Gianluca Randazzo (Ita) Hopplà Magis Mavo a 1'22''
4° Marco Da Castagnori (Ita) U.C. Pistoiese 1930
5° Antonio Di Battista (Ita) Vega Prefabbricati Montappone

fonte: federciclismo.it

Tour de Gironde a Julien Belgy, le ultime due tappa a Bouhanni e Lindeman

Il francese Julien Belgy ha vinto la 36° edizione del Tour de Gironde, breve corsa di 3 giorni francese che si è svolta durante il weekend scorso e dedicata soprattutto alle squadre degli elite e a qualche continental. Il corridore della Vendee U ha preceduto di 9 secondi il russo Anton Samokhvalov della Blois CAC 41 e di 19 secondi il francese Anthony Vignes del Team U Nantes Atlantique. Per Belgy, ritornato tra gli elite dopo essere rimasto qualche anno alla Bouygues Telecom, si tratta del successo più importante raggiunto in carriera.
Nella seconda tappa, svoltasi sabato, la vittoria è andata al francese Nacer Bouhanni della nazionale militare francese che ha preceduto di 5 secondi Belgy e Samokhvalov. Il giovane francese ha ripreso Belgy e Samokhvalov ai 600 metri dal traguardo, piazzato alla fine di una salita di un chilometro, e ha proseguito da solo arrivando con un leggero margine sui due inseguitori e conquistando la maglia di leader della classifica generale.
Ma nella tappa successiva, la terza, la sua leadership è venuta meno a causa di una fuga, partita dopo soltanto 32 chilometri, che vedeva al suo interno Belgy e Samokhvalov, oltre a Bert-Jan Lindeman, il britannico Metcalfe, Justin Jules, Guillaume Belgy, Gael Desriac, Anthony Vignes e Michal Kwiatkowski. I nove corridori sono riusciti a guadagnare in breve tempo più di 2 minuti, diventati quattro al chilometro 92. La situazione poteva anche diventare rimediabile ma la squadra di Bouhanni non è riuscita a contrastare la forza dei corridori in fuga che sono riusciti ad arrivare con circa un minuto e mezzo sul gruppo principale. In volata il migliore è stato l'olandese Lindeman della Cycling Team Jo Piels che ha preceduto i francesi Anthony Vignes e Julien Belgy. Per il giovane Lindeman si tratta della prima vittoria stagionale.

2°TAPPA
1° Nacer Bouhanni (Fra) Nazionale Francese Militare
2° Julien Belgy (Fra) Vendee U a 5''
3° Anton Samokhvalov (Rus) Blois CAC 41 s.t.
4° Christophe Laborie (Fra) Sojasun ACNC s.t.
5° Julien Guay (Fra) C.C. Nogent-sur-Oise s.t.

3°TAPPA
1° Bert-Jan Lindeman (Ned) Cycling Team Jo Piels
2° Anthony Vignes (Fra) Team U Nantes Atlantique s.t.
3° Julien Belgy (Fra) Vendee U s.t.
4° Michal Kwiatkowski (Pol) Caja Rural s.t.
5° Guillaume Belgy (Fra) Oceane Cycle Poitevin s.t.

CLASSIFICA FINALE
1° Julien Belgy (Fra) Vendee U
2° Anton Samokhvalov (Rus) Blois CAC 41 a 9''
3° Anthony Vignes (Fra) Team U Nantes Atlantique a 19''
4° Gael Desriac (Fra) Cotes d'Armor a 51''
5° Nacer Bouhanni (Fra) Nazionale Francese Militare a 1'28''
6° Christophe Laborie (Fra) Sojasun ACNC a 1'41''
7° Julien Guay (Fra) C.C. Nogent-sur-Oise a 1'43''
8° André Cardoso (Por) Palmeiras Resort a 1'46''
9° Paul Brousse (Fra) Oceane Cycle Poitvein a 1'48''
10° Clement Mahe (Fra) Cotes d'Armor a 1'57''

fonte: sudouest.fr

Tour de Kumano al kazako Andrey Mizourov, ultime due tappe a Sano e Kam Po Wong

Il kazako Andrey Mizourov ha vinto l'edizione 2010 del Tour de Kumano grazie a una fuga nella seconda tappa e gestendo la corsa nella terza e conclusiva frazione. Il corridore della nazionale kazaka ha preceduto di 42 secondi Takashi Miyazawa del Team Nippo e di 50 secondi Shinichi Fukushima della Geumsan Ginseng Asia. Per Mizourov si tratta della terza vittoria stagionale, dopo aver vinto il campionato asiatico a cronometro e una tappa dell'Azerbaijan Tour.
La tappa che ha decisa la corsa è stata la seconda che si snodava tra le colline di Kumano. In tre sono riusciti a fare la differenza, i giapponesi Junya Sano del Team Nippo e Yoshimitsu Hiratsuka della Shimano Racing e Mizourov. Sul traguardo, posto al culmine di una salita, il più veloce è stato Sano che ha preceduto di 4 secondi Mizourov e di 8 secondi Hiratsuka. Il gruppo degli altri uomini di classifica è arrivato a 49 secondi di ritardo.
Nella terza e ultima tappa la vittoria è andata al corridore di Hong Kong Kam-Po Wong che ha preceduto allo sprint il connazionale King Lok Cheung e il kazako Ryslan Tleybaev. Un successo importante per Wong visto che si tratta del suo primo successo stagionale dopo una serie infinita di piazzamenti. La classifica generale non è cambiata dato che il gruppo è arrivato compatto al traguardo e ha permesso a Mizourov di festeggiare la vittoria finale.

2°TAPPA
1° Junya Sano (Jpn) Team Nippo
2° Andrey Mizourov (Kaz) Kazakhstan a 4''
3° Yoshimitsu Hiratsuka (Jpn) Shimano Racing a 8''
4° Shinichi Fukushima (Jpn) Geumsan Ginseng a 49''
5° Takashi Miyazawa (Jpn) Team Nippo s.t.

3°TAPPA
1° Kam Po Wong (Hkg) Hong Kong
2° King Lok Cheung (Hkg) Hong Kong s.t.
3° Ryslan Tleybaev (Kaz) Kazakhstan s.t.
4° Yoshimitsu Tsuji (Jpn) Utsunomiya Blitzen s.t.
5° Shinri Suzuki (Jpn) Shimano Racing s.t.

CLASSIFICA FINALE
1° Andrey Mizourov (Kaz) Kazakhstan
2° Takashi Miyazawa (Jpn) Team Nippo a 42''
3° Shinichi Fukushima (Jpn) Geumsan Ginseng a 50''
4° Kam Po Wong (Hkg) Hong Kong a 57''
5° Alexandre Shushemoin (Kaz) Kazakhstan a 1'01''
6° Naoki Mukaigawa (Jpn) Matrix Powertag a 1'02''
7° Roman Zhientaev (Kaz) Kazakhstan a 1'04''
8° Vincenzo Garofalo (Ita) Team Nippo a 1'12''
9° Tomoya Kano (Jpn) Bridgestone Anchor a 1'20''
10° Junya Sano (Jpn) Team Nippo a 1'27''

GP Hydraulika Mikolasek ad Alois Kankovsky della Dukla Praha

Il weekend appena passato è stato interessato da moltissime gare sparse in tutto il mondo tra cui questa poco conosciuta corsa in terra slovacca, il GP Hydraulika Mikolasek. Alla corsa partecipavano tutte le più importanti squadre della zona tra cui PSK Whirlpool, Dukla Trencin e Dukla Praha che hanno caratterizzato la corsa e il podio finale. A vincere è stato il ceco Alois Kankovsky della Dukla Praha che allo sprint ha preceduto i compagni di fuga Petr Bencik della Psk Whirlpool, Pavol Polievka della Dukla Trencin Merida e l'ucraino Lyubomyr Polatayko, con questi ultimi due arrivati un po' più staccati. Per Kankovsky, sicuramente più conosciuto per i suoi successi sulle piste tra cui un Mondiale nell'Omnium nel 2007, si tratta del primo grande successo su strada.
La corsa è stata caratterizzata da una fuga di 12 uomini, nella quale erano presente praticamente tutti i favoriti della vigilia. Nella fasi finali Kankovsky, Bencik, Polievka e Polatayko sono riusciti ad andarsene, sfruttando anche il fatto che tutte le squadre più importanti erano rappresentate. In volata Kankovsky ha fatto prevalere le sue capacità di sprinter superando gli altri componenti della fuga.

ORDINE D'ARRIVO
1° Alois Kankovsky (Cze) Dukla Praha
2° Petr Bencik (Cze) PSK Whirlpool s.t.
3° Pavol Polievka (Svk) Dukla Trencin Merida a 5''
4° Lyubomyr Polatayko (Ukr) a 7''
5° Jiri Hochmann (Cze) Dukla Praha a 1'46''
6° Maros Kovac (Svk) Dukla Trencin Merida s.t.
7° Milan Kadlec (Cze) Dukla Praha s.t.
8° Marc Reynes (Esp) PSK Whirlpool a 1'47''
9° Jiri Bares (Cze) Dukla Praha a 1'59''
10° Marek Mixa (Cze) Dukla Praha a 2'00''

Rogaland GP, vince l'ucraino Vitaliy Popkov in solitario

L'ucraino Vitaliy Popkov aggiunge un altro successo al suo palmares stagionale andando a vincere il Rogaland GP, gara in linea norvegese che precede la breve corsa a tappe del Ringerike GP. Il corridore dell'ISD Continental ha preceduto di 26 secondi gli altri membri della fuga decisiva, regolata dal danese Nikola Aistrup del Team Concordia e dall'australiano Michael Hepburn del Team Jayco Skins. Per Popkov si tratta della settima vittoria stagionale, tutte ottenute nel Nord-Est europeo.
La gara è stata decisa da una fuga di 9 uomini, formata da Popkov, Aistrup, Hepburn, Michael Reihs del Team Designa Kokken, Christian Moberg Jorgensen della Glud & Marstrand, Oystein Stake Laengen della Plussbank Cervelo, Roy Hegreberg della Sparebanken Vest, Vegard Robinson Bugge della Joker Bianchi e Wilco Kelderman della Rabobank Continental. Gli attaccanti sono riusciti a guadagnare un grande vantaggio sul gruppo principale e sono arrivati negli ultimi chilometri a giocarsi la corsa. Popkov ha provato ad andarsene da solo ed è riuscito a guadagnare un buon margine senza più essere raggiunto.

ORDINE D'ARRIVO
1° Vitaliy Popkov (Ukr) ISD Continental
2° Nikola Aistrup (Den) Team Concordia Forsikring a 26''
3° Michael Hepburn (Aus) Team Jayco Skins s.t.
4° Michael Reihs (Den) Team Designa Kokken s.t.
5° Christian Moberg Jorgensen (Den) Glud & Marstrand s.t.
6° Oystein Stake Laengen (Nor) Plussbank Cervelo s.t.
7° Roy Hegreberg (Nor) Sparebanken Vest s.t.
8° Vegard Robinson Bugge (Nor) Joker Bianchi a 28''
9° Wilco Kelderman (Ned) Rabobank Continental a 29''
10° Michael Stevenson (Swe) Sparebanken Vest a 2'17''

Paris Roubaix Espoirs, un'altra perla per l'americano Taylor Phinney

Sembra una stagione destinata a non finire mai per il giovanissimo statunitense Taylor Phinney, ma soprattutto sembra una stagione da Re Mida, ovunque corra trasforma tutto in oro. Dopo la fortunata trasferta in Danimarca per i Campionati del Mondo su Pista, Phinney ha iniziato a correre su strada facendo incetta di vittorie nelle gare alle quali ha partecipato. Sette vittorie, spesso su terreni diversi, in volata, a cronometro, sul pavé della Roubaix. Perchè il nuovo re della Parigi Roubaix dedicata agli Under 23 è proprio lui, il fenomeno della Trek Livestrong. In volata ha battuto il belga Jens Debusschere della PWS - Eijssen e il francese Fabien Taillefer della Veranda Rideau 72, bravi a rientrare su Phinney dopo che l'americano li aveva staccati sul Carrefour de l'Arbre. Da segnalare anche il dodicesimo posto di Omar Bertazzo della Trevigiani, migliore italiano arrivato con il gruppo principale, sicuramente una grande soddisfazione per lui.
La corsa si è svolta in condizioni metereologiche da classiche del nord, con vento e le strade bagnate per la pioggia della notte precedente e una temperatura sui 15 gradi. Dopo pochi chilometri una fuga di 7 corridori ha preso il largo, tra i quali c'erano Benjamin King della Trek Livestrong e Taillefer. I componenti della fuga hanno subito trovato una buona intesa guadagnando secondi su secondi, approfittando anche delle tante cadute che hanno coinvolto alcuni membri del gruppo principale. Il vantaggio è salito fin quasi ai 3 minuti ma il plotone dava l'idea di controllare la fuga a distanza, consapevole di poterla andare a riprendere. La situazione è iniziata a cambiare quando si è entrati nei tratti più difficili della corsa. Infatti, nel tratto di Mons en Pevele, Phinney e Debusschere sono usciti dal gruppo e sono rientrati sulla fuga, proseguendo insieme a King e Taillefer mentre gli altri venivano staccati. Alle loro spalle il gruppo principale era distanziato di 30 secondi ma la situazione continuava a cambiare. Sfruttando il lavoro di King, il vantaggio continuava a salire, con i controattaccanti che non mollavano ma che, comunque, non riuscivano a guadagnare secondi. Arrivati al Carrefour de l'Arbre Phinney ha lanciato il suo attacco staccando tutti ma è stato ripreso nel tratto in asfalto da Taillefer e Debusschere. Alle spalle dei tre si trovavano Ronan Van Zandbeek della nazionale olandese e Alphonse Vermote della Beveren 2000 a una quarantina di secondi ma il ricongiungimento sembrava impossibile. In volata, Phinney si è dimostrato ancora una volta imbattibile superando Debusschere e Taillefer con facilità e regalandosi l'ennessima vittoria di una stagione indimenticabile.

ORDINE D'ARRIVO
1° Taylor Phinney (Usa) Trek Livestrong
2° Jens Debusschere (Bel) PWS - Eijssen s.t.
3° Fabien Taillefer (Fra) Veranda Rideau 72 s.t.
4° Ronan Van Zandbeek (Ned) Olanda a 40''
5° Alphonse Vermote (Bel) Beveren 2000 s.t.
6° Benjamin King (Usa) Trek Livestrong a 44''
7° Tim Declercq (Bel) Soenens - Jartazi a 1'07''
8° Ramunas Navardauskas (Ltu) V.C. La Pomme Marseille s.t.
9° Loic Desriac (Fra) C.C. Etupes s.t.
10° Raymond Kreder (Ned) Holowesko Partners a 1'14''

fonte: directvelo.com

GP Kranj, in Slovenia la spunta il corridore di casa Matej Gnezda dell'Adria Mobil

Lo sloveno Matej Gnezda ha vinto l'edizione 2010 del GP Kranj superando in volata il compagno di fuga, scattato insieme a lui negli ultimi giri del circuito finale. Il corridore dell'Adria Mobil ha preceduto il bulgaro Vladimir Koev della Hemus 1896 mentre a 57 secondi Oscar Gatto dell'ISD Neri ha regolato il gruppetto dei battuti. Per Gnezda si tratta della seconda vittoria in una grande stagione che gli ha già consegnato la vittoria nel Porec Trophy e alcuni buoni piazzamenti.
La corsa ha iniziato a prendere una netta direzione sulla seconda salita del circuito grande quando il gruppo tirato dall'ISD Neri ha spezzato il plotone, con soltanto 34 corridori davanti. Entrati nel circuito finale, davanti si trovavano soltanto 16 corridori, tra cui gli italiani Oscar Gatto, Raffaele Ferrara e Andrea Tonti della CarmioOro, Daniele Callegarin della CDC e Daniel Oss della Liquigas. In un momento di apparente calma Gnezda e Koev se ne sono andati senza essere più ripresi. Sul traguardo, che si trovava dopo una dura salita, Gnezda è arrivato già con qualche metro di vantaggio e Koev non ha potuto niente contro la maggior brillantezza e forza dello sloveno.

ORDINE D'ARRIVO
1° Matej Gnezda (Slo) Adria Mobil
2° Vladimir Koev (Bul) Hemus 1896 a 2''
3° Oscar Gatto (Ita) ISD Neri a 57''
4° Hrvoje Miholjevic (Cro) Loborika s.t.
5° Hubert Schwab (Swi) Vorarlberg Corratec s.t.
6° Blaz Furdi (Slo) Sava s.t.
7° Stanislav Kozubek (Cze) PSK Whirlpool s.t.
8° Raffaele Ferrara (Ita) CarmioOro Ngc a 1'10''
9° Daniele Callegarin (Ita) CDC - Cavaliere s.t.
10° Miguel Angel Rubiano (Col) Meridiana Kamen s.t.

FBD Insurance Ras ad Alexander Wetterhall, le ultime due tappe a Cassidy e Degenkolb

Lo svedese Alexander Wetterhall ha vinto l'edizione 2010 del FBD Insurance Ras, corsa a tappe di 8 giorni che si è svolta settimana scorsa in Irlanda. Il corridore del Team Sprocket Pro ha preceduto in classifica il britannico Peter Williams della Motorpoint Marshalls Pasta di 59 secondi e il namibiano Dan Craven della Rapha Condor di 1 minuto e 32 secondi. Wetterhall ha gestito il vantaggio accumulato nelle prime tappe grazie a un paio di fughe azzeccate resistendo al ritorno degli avversari, combattivi e mai domi. Per lo svedese si tratta del secondo successo in carriera dopo il campionato nazionale a cronometro dell'anno scorso.
Nella settima tappa la vittoria è andata all'irlandese Mark Cassidy che, dopo la vittoria di O'Loughlin nella terza frazione, ha consegnato un altro successo all'Irlanda. Il corridore dell'An Post Sean Kelly ha battuto in una volata a due il tedesco Jakob Steigmuller della Thuringer Energie mentre a circa 1 minuto è arrivato l'altro tedesco Maximilian May con, poco più indietro, Wouter Sybrandy della SigmaSport. Dopo pochi chilometri in sei sono riusciti a prendere il largo, Neil Delahaye e Simon Williams della Nazionale Irlandese, Jakob Steigmuller, Frazer Duncan della Dublin Eurocycles, Mark Cassidy e Fredrik Johansson del Team Sprocket. Dopo qualche chilometro altri tre corridori sono riusciti a rientrare sulla fuga, cioè Roger Aiken e Mark Lovatt del Team PlanetX e Thomas Martin della Dublin Eurocycles. Il loro vantaggio non è mai salito oltre al minuto finché non sono iniziate le salite. Sulla prima, la salita di Drumgoff, davanti sono rimasti soltanto Cassidy, Steigmuller, Johansson, Aiken, Martin e Williams, ma già sulla seconda, quella di Wicklow Gap, Cassidy e Steigmuller sono rimasti soli. Il loro vantaggio sul plotone della maglia gialla si aggirava intorno ai 4 minuti e mezzo ma la bagarre alle loro spalle era appena cominciata, visto che si trattava dell'ultima tappa con qualche difficoltà altimetrica. Il leader Wetterhall è stato bravo a rimanere attento e a ricucire sui vari attacchi, riuscendo a non perdere terreno sugli avversari diretti. Nello sprint a due tra Cassidy e Steigmuller a spuntarla è stato nettamente l'irlandese con il tedesco che si è dovuto accontentare del secondo posto.
Nell'ottava e ultima tappa la vittoria è andata al tedesco John Degenkolb della Thuringer Energie che ha superato in volata i britannici Matt Cronshaw della Rapha Condor e Peter Williams della Motorpoint Marshalls Pasta. Per Degenkolb si tratta della seconda vittoria nella gara irlandese, la terza di squadra. Il tracciato presentava quattro salite ma tutte di terza categoria, cosa che non preoccupava più di tanto i velocisti ma che offrivano spunti per degli attacchi. Infatti, dopo pochi chilometri Neil Delahaye della Nazionale Irlandese, Chris Newton della Rapha Condor, Kit Gilham della Sigmasport, Mark Cassidy dell'An Post Sean Kelly, Bastian Burgel della Thuringer Energie, Josef Kugler dell'Arbo KTM e Ian Bibby della Motorpoint Marshalls Pasta se ne sono andati dal gruppo principale. Il vantaggio è salito fino a quasi 2 minuti ma all'inizio della parte con le quattro salite il ritardo del gruppo è inesorabilmente sceso. A questo punto un attacco di Delahaye, seguito soltanto da Newton e Burgel, ha ridato nuova linfa all'attacco riuscendo a riportare il vantaggio oltre il minuto. Passati i 20 chilometri all'arrivo Newton ha lanciato un attacco solitario ma il gruppo principale, sentendo aria di volata, ha ricucito sia su Delahaye e Burgel sia, successivamente, su Newton, arrivando compatto al traguardo. In volata non c'è stata storia con Degenkolb nettamente più forte dei suoi avversari, conquistando così il quarto successo stagionale.

7°TAPPA
1° Mark Cassidy (Irl) An Post Sean Kelly
2° Jakob Steigmiller (Ger) Thuringer Energie a 2''
3° Maximilian May (Ger) Thuringer Energie a 47''
4° Wouter Sybrandy (Ned) Sigmasport Specialized a 50''
5° John Degenkolb (Ger) Thuringer Energie a 1'03''

8°TAPPA
1° John Degenkolb (Ger) Thuringer Energie
2° Matt Cronshaw (Gbr) Rapha Condor s.t.
3° Peter Williams (Gbr) Motorpoint Marshalls Pasta s.t.
4° Stuart Shaw (Aus) Drapac Porsche s.t.
5° Masaaki Kikuchi (Jpn) Team Nippo s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Alexander Wetterhall (Swe) Team Sprocket Pro
2° Peter Williams (Gbr) Motorpoint Marshalls Pasta a 59''
3° Dan Craven (Nam) Rapha Condor a 1'32''
4° Connor McConvey (Irl) An Post Sean Kelly a 1'45''
5° Jon Tiernan-Locke (bBr) Rapha Condor Sharp s.t.
6° Robert Partridge (Gbr) Galles a 1'49''
7° Pieter Ghyllebert (Bel) An Post Sean Kelly a 2'04''
8° Joseph Lewis (Aus) Drapac Porsche a 2'07''
9° John Degenkolb (Ger) Thuringer Energie a 2'19''
10° Maximilian May (Ger) Thuringer Energie a 3'41''

fonte: irishcycling.com

Boucles de l'Aulne, tripletta Bretagne Schuller, vince Jean-Luc Delpech su Pichon e Hardy

E' un vero e proprio trionfo quello della squadra francese Bretagne - Schuller nell'11° edizione della Boucles de l'Aulne. La classica francese, infatti, è andata al francese Jean-Luc Delpech che ha superato allo sprint gli altri due connazionali e compagni di squadra Laurent Pichon e Romain Hardy. Al quarto e quinto posto, nettamente battuti, si sono piazzati due corridori della BBox Bouygues Telecom, Said Haddou e Pierre Rolland. Per Delpech, da tanti anni corridore della squadra della Bretagna, si tratta della prima vittoria stagionale mentre per la Bretagne - Schuller è la sesta vittoria stagionale.
La corsa si è svolta su due circuiti nella zona di Chateulin, dove era posto l'arrivo. Dopo una iniziale fuga a quattro uomini il gruppo è ritornato compatto, preparandosi per la volata finale sul traguardo posto dopo una breve ma importante salita. Delpech è stato nettamente il migliore e ha vinto meritatamente la corsa, festeggiando insieme agli altri due compagni di squadra il successo, il suo quarto in carriera.

ORDINE D'ARRIVO
1° Jean-Luc Delpech (Fra) Bretagne - Schuller
2° Laurent Pichon (Fra) Bretagne - Schuller s.t.
3° Romain Hardy (Fra) Bretagne - Schuller s.t.
4° Said Haddou (Fra) BBox Bouygues Telecom s.t.
5° Pierre Rolland (Fra) BBox Bouygues Telecom s.t.
6° Jeremie Galland (Fra) Saur - Sojasun s.t.
7° Jonas Vangenechten (Bel) Verandas Willems s.t.
8° Steven Tronet (Fra) Roubaix Lille Metropole s.t.
9° Remi Pauriol (Fra) Cofidis s.t.
10° Maxime Bouet (Fra) Ag2R La Mondiale s.t.

Bayern - Rundfahrt, vittoria finale per Monfort, ultima tappa al polacco Sapa

Il belga Maxime Monfort ha vinto l'edizione 2010 della Bayern Rundfahrt controllando senza grandi problemi nell'ultima tappa della corsa. Il corridore dell'HTC - Columbia ha preceduto in classifica generale il duo della Lampre Farnese Vini formato da Adriano Malori e Simon Spilak, staccati rispettivamente di 12 e 49 secondi. Per Monfort si tratta della più importante vittoria in carriera, arrivata grazie a una grande cronometro nella quale ha saputo contrastare un grande Malori.
"Questa è una vittoria importante per me. Non vinco molto e siccome è soltanto la mia quinta vittoria in carriera, me la sto gustando" ha dichiarato Monfort. "La cronometro è stata la chiave del mio successo".
Nell'ultima tappa la vittoria è andata al polacco Marcin Sapa della Lampre che ha superato in volata il compagno di fuga, l'australiano Travis Meyer della Garmin - Transitions. Il gruppo, arrivato a 16 secondi di ritardo, è stato regolato dal danese Alex Rasmussen della Saxo Bank. Il successo di Sapa, plurivittorioso in corse minori ma alla sua prima grande vittoria a livello internazionale, è scaturito da una fuga nata dopo 72 chilometri di corsa. Oltre a Sapa e Meyer all'attacco era partito anche Wouter Mol della Vacansoleil, che però ha perso contatto dai due compagni di fuga a 25 chilometri dall'arrivo. In una tappa funestata dal forte vento e dalla pioggia, il gruppo ha lasciato fare e il vantaggio è salito fino a 3 minuti. Visto il ritardo di circa 4 minuti di Meyer in classifica, l'HTC - Columbia ha iniziato l'inseguimento che, però, non è arrivato a compimento, permettendo a Sapa e Meyer di giocarsi la tappa.

ORDINE D'ARRIVO
1° Marcin Sapa (Pol) Lampre - Farnese Vini
2° Travis Meyer (Aus) Garmin - Transitions s.t.
3° Alex Rasmussen (Den) Team Saxo Bank a 16''
4° Gerald Ciolek (Ger) Team Milram s.t.
5° Davide Viganò (Ita) Sky Professional s.t.

CLASSIFICA FINALE
1° Maxime Monfort (Bel) Team HTC - Columbia
2° Adriano Malori (Ita) Lampre - Farnese Vini a 12''
3° Simon Spilak (Slo) Lampre - Farnese Vini a 49''
4° Simon Geschke (Ger) Skil - Shimano a 59''
5° Christophe Riblon (Fra) Ag2R La Mondiale a 1'00''
6° Nelson Oliveira (Por) Xacobeo Galicia a 1'04''
7° Stefan Denifl (Aut) Cervelo Test Team s.t.
8° Kristof Vandewalle (Bel) Topsport Vlaanderen a 1'06''
9° Igor Anton (Esp) Euskaltel - Euskadi a 1'10''
10° Romain Sicard (Fra) Euskaltel - Euskadi s.t.

Tour de Belgique a Stijn Devolder, ultima tappa a Ben Hermans

Il belga Stijn Devolder ha vinto l'edizione 2010 del Tour de Belgique, la più importante corsa a tappe che si corre in Belgio. Il corridore della Quick Step ha preceduto in classifica di 52 secondi l'ex leader della corsa, il connazionale Dominique Cornu della Skil - Shimano, che ha perso terreno oggi sotto gli attacchi ripetuti di Devolder. Terzo posto per l'olandese Bram Tankink della Rabobank, squadra che ha provato in tutti i modi ad animare l'ultima tappa, la più difficile con 14 salite tra cui la Redoute. Per Devolder è la prima vittoria stagionale che arriva dopo una prima parte di stagione sicuramente non esaltante con le tante cadute nelle classiche del Nord.
L'ultima tappa è andata al giovane belga Ben Hermans della RadioShack che ha preceduto proprio Devolder sul traguardo. Terzo posto per Philippe Gilbert che ha regolato il gruppetto degli inseguitori. La tappa è partita subito forte con una fuga importante già nei primi chilometri. Christophe Kern della Cofidis, Jimmy Engoulvent della Saur Sojasun, Geoffroy Lequatre della Radioshack, Oscar Freire della Rabobank, Leif Hoste dell'Omega Pharma Lotto e Rob Ruijgh della Vacansoleil sono riusciti a guadagnare fino a 2 minuti sul gruppo ma sono stati ripresi poco dopo i 45 chilometri dall'arrivo. A questo punto ci ha provato Philippe Gilbert che si è portato dietro Freire e Lequatre, mentre Hermans, Thomas de Gendt della Topsport Vlaanderen e il ciclocrossista tedesco Philipp Walsleben della BKCP Powerplus sono rientrati poco dopo. A causa di una foratura Gilbert perdeva contatto con la fuga che veniva raggiunta da Devolder. Il leader Cornu seguiva a qualche secondo ma era chiaro che aveva perso il momento giusto per seguire Devolder mentre il gruppetto di Gilbert era poco dietro. Sulla Cote de Bois La Dame Devolder è andato all'attacco con il solo Hermans capace di seguirlo. I due hanno iniziato a collaborare arrivando con un buon vantaggio al traguardo, con Hermans che si è aggiudicato la tappa e Devolder la classifica generale.

ORDINE D'ARRIVO
1° Ben Hermans (Bel) Team Radioshack
2° Stijn Devolder (Bel) Quick Step s.t.
3° Philippe Gilbert (Bel) Omega Pharma - Lotto a 48''
4° Geoffroy Lequatre (Fra) Team Radioshack s.t.
5° Thomas De Gendt (Bel) Topsport Vlaanderen s.t.

CLASSIFICA FINALE
1° Stijn Devolder (Bel) Quick Step
2° Dominique Cornu (Bel) Skil - Shimano a 52''
3° Bram Tankink (Ned) Rabobank a 1'00''
4° Philippe Gilbert (Bel) Omega Pharma - Lotto a 1'11''
5° Thomas De Gendt (Bel) Topsport Vlaanderen a 1'22''
6° Ben Hermans (Bel) Team Radioshack a 1'23''
7° Koos Moerenhout (Ned) Rabobank a 1'39''
8° Oscar Freire (Esp) Rabobank a 1'40''
9° Nick Nuyens (Bel) Rabobank s.t.
10° Cyril Lemoine (Fra) Saur - Sojasun a 1'50''

domenica 30 maggio 2010

Il Giro d'Italia 2010 è di Ivan Basso, sul podio anche Arroyo e Nibali. Ultima tappa a Larsson

"È stato un Giro difficilissimo, è stato un Giro spettacolare e incerto fino all'ultimo. Il pubblico si è divertito, per me è una giornata fantastica. Devo ringraziare la mia squadra, sono felicissimo". Con queste parole il varesino Ivan Basso della Liquigas - Doimo ha festeggiato la sua seconda vittoria in carriera al Giro d'Italia, potendo alzare al cielo la coppa del vincitore a Verona, nella suggestiva cornice dell'Arena. Una vittoria arrivata un po' a sorpresa visti i tanti grandi nomi stranieri presenti alla corsa di quest'anno e allo stato di forma di Ivan che non sembrava dei migliori. Basso, com'è nel suo stile, è rimasto in silenzio e ha lavorato giorno dopo giorno, uscendo indenne dalle tappe belghe, lasciando gloria e onore al compagno di squadra Nibali nella cronosquadre e difendendosi come poteva nella tappe delle strade bianche. La fuga bidone dell'Aquila aveva quasi scombinato i suoi piani ma sia Basso che la squadra sono rimasti compatti e tranquilli e hanno continuato a dominare la corsa, impostando tutte le tappe di montagna come meglio credevano. E da lì è nata la vittoria di Basso, magnifico sullo Zoncolan, incerto prima e irresistibile poi nella tappa con arrivo all'Aprica e attento nell'ascesa del Passo del Tonale. La cronometro è stata una formalità visto che il secondo in classifica, Arroyo, era già soddisfatto dal poter salire sul podio in una corsa importante come questa.
Quella di Basso è una vera e propria rinascita visto che la squalifica per doping di 2 anni l'ha costretto a ricominciare da zero, a ripartire a faticare in gruppo, a lavorare spesso per i compagni e a lavorare nell'ombra, con tante dedizione e con l'immensa classe che si porta dietro da quando era ancora giovanissimo. Menzione speciale va anche alla squadra, la Liquigas - Doimo, e al suo fedele scudiero, Vincenzo Nibali, capaci di scortare e aiutare il proprio capitano e di togliersi delle soddisfazioni come la vittoria del siciliano ad Asolo. Una grande vittoria, come sottilineato nell'intervista dopo la fine della cronometro dallo stesso Basso, che ha parlato della vittoria come la sua più bella "Sicuramente è così anche per il pubblico. La gente ha visto che ho lottato fino all'ultimo per conquistare la maglia rosa, ci ho creduto fino alla fine, è stata una vittoria cercata con tutte le mie forze. Quella parte di me ancora infelice ora è tornata al 100% della felicità. Dopo L'Aquila ho temuto, Arroyo è un ottimo corridore e non ha mollato mai, corre con una grande squadra. Sicuramente quella situazione ha creato dei problemi ma poi la mia squadra ha reagito con grande orgoglio e da quel giorno tutto è andato per il verso giusto. Ringrazio tutti i ragazzi fantastici della mia squadra e uno in particolare che è salito sul podio con me (Nibali). Lui è il futuro del Giro, tra qualche anno le parti tra me e lui saranno invertite".
Tornando a un commento più generale, Basso ha vinto con 1 minuto e 51 secondi su David Arroyo, al più grande risultato in carriera in un grande giro, mentre Vincenzo Nibali è giunto terzo con un ritardo di 2 minuti e 37 secondi. Amaro quarto posto per Michele Scarponi che desiderava ardentemente il podio e che paga, oltre alla fuga dell'Aquila, anche una pessima cronosquadre. Resta per lui un Giro indimenticabile, con un'importante vittoria di tappa e un piazzamento che lo incentiverà a riprovarci l'anno prossimo. Il primo dei delusi è sicuramente Cadel Evans, quinto posto, che ha speso troppo nella prima parte del Giro crollando letteralmente sotto i colpi micidiali di Basso sullo Zoncolan. Piazzamenti amari anche per Alexandre Vinokourov, sesto, e Carlos Sastre, ottavo, che hanno dimostrato qualche problema di tenuta sulle tre settimane e probabilmente anche qualche anno di troppo. Una delle facce sorridenti del Giro è sicuramente quella del giovane Richie Porte della Saxo Bank, settimo in classifica e maglia bianca, grande sorpresa della corsa che potrebbe avergli aperto una strada da uomo di classifica per i grandi giri. Sarà sicuramente stato aiutato dalla fuga bidone ma sarebbe rimasto sicuramente nei primi 20 e per un debuttante sarebbe stato comunque un buon risultato. Da sottolineare anche che tutte le maglie secondarie del Giro sono andate a corridori australiani, a Evans quella della classifica a punti, a Matthew Lloyd quella dei GPM e a Porte quella dei giovani.
Nell'ultima tappa, la cronometro conclusiva di Verona di 15 chilometri, a spuntarla è stato lo svedese Gustav Erik Larsson che ha preceduto di 2 secondi l'italiano Marco Pinotti dell'HTC - Columbia, autore di un Giro straordinario, e di 17 secondi Vinokourov. Al quarto posto si è piazzato Evans a 22 secondi mentre quinto e sesto sono arrivati Nibali e il lituano Ignatas Konovalovas della Cervelo a 23 secondi.
Questo Giro ha avuto vincitore e vinti, grandi imprese e scottanti delusioni, è stata l'ultima corsa di Gilberto Simoni, che ha terminato con un completo nero con colletto e cravatta per salutare i suoi tifosi. Ma sicuramente bisogna rendere omaggio a ogni singolo corridore che è riuscito a portare a termine questa durissima edizione del Giro che è passata dalle piogge olandesi al freddo italiano, al fango e alla grandine, alla neve del Gavia e alle pendenze dello Zoncolan. Complimenti, a tutti.

ORDINE D'ARRIVO
1° Gustav Erik Larsson (Swe) Team Saxo Bank
2° Marco Pinotti (Ita) Team HTC - Columbia a 2''
3° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 17''
4° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 22''
5° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo a 23''
6° Ignatas Konovalovas (Ltu) Cervelo Test Team a 23''
7° Bradley Wiggins (GBr) Sky Professional a 29''
8° Cameron Meyer (Aus) Garmin - Transitions a 32''
9° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli a 35''
10° Tom Stamsnijder (Ned) Rabobank a 37''

CLASSIFICA FINALE
1° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo
2° David Arroyo (Esp) Caisse d'Epargne a 1'51''
3° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo a 2'37''
4° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli a 2'50''
5° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 3'27''
6° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 7'06''
7° Richie Porte (Aus) Team Saxo Bank a 7'22''
8° Carlos Sastre (Esp) Cervelo Test Team a 9'39''
9° Marco Pinotti (Ita) Team HTC - Columbia a 14'20''
10° Robert Kiserlovski (Cro) Liquigas - Doimo a 14'51''

CLASSIFICA A PUNTI
1° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 150 punti
2° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana 128 punti
3° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo 116 punti

CLASSIFICA GPM
1° Matthew Lloyd (Aus) Omega Pharma - Lotto 56 punti
2° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo 41 punti
3° Johann Tschopp (Swi) BBox Bouygues Telecom 38 punti

CLASSIFICA GIOVANI
1° Richie Porte (Aus) Team Saxo Bank
2° Robert Kiserlovski (Cro) Liquigas - Doimo a 7'29''
3° Bauke Mollema (Ned) Rabobank a 12'19''

CLASSIFICA TV
1° Tom Stamsnijder (Ned) Rabobank 18 punti
2° Jerome Pineau (Fra) Quick Step 15 punti
3° Olivier Kaisen (Bel) Omega Pharma Lotto 12 punti

CLASSIFICA AZZURRI D'ITALIA
1° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 11 punti
2° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo 9 punti
3° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli 6 punti

PREMIO FUGA
1° Jerome Pineau (Fra) Quick Step 476 punti
2° Rick Flens (Ned) Rabobank 463 punti
3° Olivier Kaisen (Bel) Omega Pharma Lotto 399 punti

COMBATTIVITA'
1° Matthew Lloyd (Aus) Omega Pharma - Lotto 38 punti
2° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 34 punti
3° Jerome Pineau (Fra) Quick Step 30 punti

CLASSIFICA A SQUADRE (TEMPI)
1° Liquigas - Doimo
2° Rabobank a 24'21''
3° Caisse d'Epargne 1h05'55''

CLASSIFICA A SQUADRE (A PUNTI)
1° Liquigas - Doimo 412 punti
2° Team HTC - Columbia 281 punti
3° Rabobank 263 punti

GP de Plumelec Morbihan all'australiano Wesley Sulzberger della Francaise des Jeux

L'australiano Wesley Sulzberger ha vinto l'edizione 2010 del Grand Prix de Plumelec Morbihan grazie a un'azione solitaria nel finale di corsa. Il corridore della Francaise des Jeux ha preceduto i francesi Renaud Dion della Roubaix Lille Metropole, staccato di 41 secondi, e Stephane Augé della Cofidis, a 44 secondi di ritardo. Per il giovane Sulzberger, classe '86, è la sesta vittoria internazionale in carriera e sicuramente il successo più importante in carriera dopo quel secondo posto alle spalle di Peter Velits nel campionato del mondo Under 23 di Stoccarda 2007.
La corsa si è decisa negli ultimi 30 chilometri quando una fuga di otto corridori ha preso il largo. Insieme a Sulzberger si trovavano davanti anche Dion, Augé, Pierrick Fedrigo della BBox Bouygues Telecom, Sebastien Duret della Bretagne - Schuller, David Le Lay dell'Ag2R, Maxime Mederel della Big Mat Auber 93 e Brice Feillu della Vacansoleil. Gli attaccanti sono riusciti a guadagnare un grande margine sugli inseguitori potendosi giocare la tappa tra di loro. Con molti dei componenti del gruppo di testa che pensavano a come affrontare la salita finale, la Cote de Cadoudal, a 14 chilometri dall'arrivo ha lanciato il proprio attacco, conquistando un buon margine di vantaggio da poter gestire sull'erta conclusiva. L'australiano non è più stato ripreso mentre gli altri componenti del gruppetto sono arrivati alla spicciolata al traguardo.
"Vincere qui dopo Simon Gerrans (vincitore nel 2007) è qualcosa di speciale. Vengo da uno stage in montagna con la Francaise des Jeux e ho capito rapidamente che le sensazioni erano buone" ha dichiarato il vincitore dopo l'arrivo.

ORDINE D'ARRIVO
1° Wesley Sulzberger (Aus) Francaise des Jeux
2° Renaud Dion (Fra) Roubaix Lille Metropole a 41''
3° Stephane Augé (Fra) Cofidis a 44''
4° Pierrick Fedrigo (Fra) BBox Bouygues Telecom a 48''
5° David Le Lay (Fra) Ag2R La Mondiale a 52''
6° Maxime Mederel (Fra) Big Mat - Auber 93 a 1'09''
7° Sebastien Duret (Fra) Bretagne - Schuller a 1'19''
8° Brice Feillu (Fra) Vacansoleil a 2'13''
9° Pierre Rolland (Fra) BBox Bouygues Telecom a 3'31''
10° Laurent Pichon (Fra) Bretagne - Schuller a 3'34''

fonte: ouest-france.fr

SEB Tartu GP, fuga vincente per l'estone Tanel Kangert

L'estone Tanel Kangert ha vinto il SEB Tartu GP precedendo nettamente in volata i due compagni di fuga, arrivati insieme a lui fino all'ultimo giro del circuito costruito nella città di Tartu. Il corridore della nazionale estone ha preceduto il lettone Toms Skuijins della nazionale della Lettonia Under 23 e il polacco Adrian Honkisz della nazionale polacca, mentre al quarto posto è arrivato Gediminas Bagdonas della Lituania, primo inseguitore giunto al traguardo con un ritardo di 2 minuti e 32 secondi. Per Kangert, lasciato a piedi l'anno scorso dall'Ag2r La Mondiale, si tratta della prima vittoria stagionale dopo la buona prestazione nella gara del giorno prima, il Tallinn - Tartu GP.
La fuga dei tre uomini è iniziata a circa metà corsa, dopo che molti altri corridori avevano provato ad andarsene, e nessuno è più riuscito a rientrare su di loro, probabilmente anche a causa della forte pioggia che ha funestato la seconda parte della corsa, iniziata con uno splendido sole.

ORDINE D'ARRIVO
1° Tanel Kangert (Est) Estonia
2° Toms Skuijins (Lat) Lettonia Under 23 s.t.
3° Adrian Honkisz (Pol) Polonia s.t.
4° Gediminas Bagdonas (Ltu) Lituania a 2'32''
5° Aleksejs Saramotins (Lat) Lettonia a 3'02''
6° Allan Oras (Est) Estonia s.t.
7° Indulis Bekmanis (Lat) Lettonia Under 23 s.t.
8° Alessandro Bertuola (Ita) Kalev Chocolate a 3'28''
9° Vytautas Kaupas (Ltu) Lituania a 3'59''
10° Risto Raid (Est) Estonia Under 23 s.t.

Bayern - Rundfahrt, tappa e maglia a Maxime Monfort, si rivede Malori, secondo

Il belga Maxime Monfort ha vinto la quarta tappa della Bayern Rundfahrt, una cronometro di 27,8 chilometri nella città di Berching. Il corridore dell'HTC - Columbia ha preceduto di 12 secondi l'italiano Adriano Malori della Lampre Farnese Vini e di 48 secondi il compagno Hayden Roulston, al quarto e quinto posto si sono piazzati l'australiano Travis Meyer della Garmin Transitions e lo sloveno Simon Spilak della Lampre, entrambi a 49 secondi dal vincitore. Per Monfort, campione belga a cronometro in carica, si tratta della prima vittoria stagionale che potrebbe subito essere raddoppiata oggi con la vittoria nella classifica finale.
"Stavo molto bene dopo la prima parte della corsa questa settimana ed ero fiducioso. La distanza era perfetta per me e c'erano due salite" ha dichiarato Monfort dopo l'arrivo. "Cosa posso dire, è stato semplicemente perfetto ed ero particolarmente motivato. Ho detto tutto in questa tappa ed è andata così. Non avevo corso per cinque settimane e non pensavo che la mia forma fosse così buona. Ma in ogni tappa della corsa mi sentivo sempre un po' meglio e oggi ero al meglio. E' stata una tappa molto movimentata, con due difficili salite tra il 5 e il 10 percento che erano perfette per me".
Alle spalle di un grande Monfort bisogna segnalare il secondo posto di Malori, staccato soltanto di 12 secondi e autore di una grandissima prova, il primo grande segnale della sua classe tra i professionisti. Malori è ancora molto giovane (classe '88) e la squadra, finora, l'aveva tenuto coperto, facendosi vedere in qualche fuga al Giro della Turchia.
"Malori ha sfoggiato una grande prestazione, confermando tutta la sua classe nelle prove contro il tempo e dando continuità a quanto già di buono aveva mostrato in questa prima parte di stagione" ha dichiarato il suo direttore sportivo Piovani. "Forse Adriano avrebbe dovuto scegliere l'agilità piuttosto che la potenza nella parte centrale del percorso, quella più mossa: il suo tempo sarebbe stato molto vicino a quello di Monfort". Sicuramente, un segnale da parte di un (futuro) campione.

ORDINE D'ARRIVO
1° Maxime Monfort (Bel) Team HTC - Columbia
2° Adriano Malori (Ita) Lampre - Farnese Vini a 12''
3° Hayden Roulston (Nzl) Team HTC - Columbia a 48''
4° Travis Meyer (Aus) Garmin - Transitions a 49''
5° Simon Spilak (Slo) Lampre - Farnese Vini s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Maxime Monfort (Bel) Team HTC - Columbia
2° Adriano Malori (Ita) Lampre - Farnese Vini a 12''
3° Simon Spilak (Slo) Lampre - Farnese Vini a 49''
4° Simon Geschke (Ger) Skil - Shimano a 1'00''
5° Christophe Riblon (Fra) Ag2R La Mondiale s.t.
6° Nelson Oliveira (Por) Xacobeo Galicia a 1'04''
7° Stefan Denifl (Aut) Cervelo Test Team a 1'06''
8° Kristof Vandewalle (Bel) Topsport Vlaanderen s.t.
9° Igor Anton (Esp) Euskaltel - Euskadi a 1'10''
10° Romain Sicard (Fra) Euskaltel - Euskadi s.t.

Tour de Belgique, Dominique Cornu vince la cronometro della 4°tappa e conquista la maglia

Il belga Dominique Cornu ha vinto la quarta tappa del Tour de Belgique riuscendo ad anticipare di qualche secondo i suoi avversari ed è riuscito a conquistare anche la maglia di leader della classifica generale. Alle spalle del corridore della Skil - Shimano si sono piazzati, a 4 secondi, l'olandese Koos Moerenhout della Rabobank e il belga Stijn Devolder della Quick Step, che occupano queste posizioni anche in classifica. Per Cornu, campione del mondo a cronometro nella categoria Under 23 nel 2006, si tratta della prima vittoria stagionale.
"Il titolo mondiale a cronometro da Under 23 mi ha messo sempre molta pressione. Il passaggio ai prof non è stato semplice ma sapevo che un giorno sarei salito sul gradino più alto del podio. Ho continuato a lavorare e così ho fatto fino a oggi. Il fatto che ho in tasca la maglia di leader della classifica completa la mia felicità" ha dichiarato Cornu dopo la vittoria.
In classifica il belga dovrà guardarsi soprattutto da Moerenhout e Devolder, staccati di 4 secondi, oltre a Bram Tankink della Rabobank, in ritardo di 8 secondi.

ORDINE D'ARRIVO
1° Dominique Cornu (Bel) Skil - Shimano
2° Koos Moerenhout (Ned) Rabobank a 4''
3° Stijn Devolder (Bel) Quick Step s.t.
4° Bram Tankink (Ned) Rabobank a 8''
5° Nick Nuyens (Bel) Rabobank a 14''

CLASSIFICA GENERALE
1° Dominique Cornu (Bel) Skil - Shimano
2° Koos Moerenhout (Ned) Rabobank a 4''
3° Stijn Devolder (Bel) Quick Step s.t.
4° Bram Tankink (Ned) Rabobank a 8''
5° Tomas Vaitkus (Ltu) Team Radioshack a 14''
6° David Boucher (Fra) Landbouwkrediet s.t.
7° Nick Nuyens (Bel) Rabobank s.t.
8° Lieuwe Westra (Ned) Vacansoleil a 15''
9° Cyril Lemoine (Fra) Saur - Sojasun s.t.
10° Laszlo Bodrogi (Fra) Team Katusha a 18''

Giro d'Italia, Tschopp re del Gavia nella 20°tappa, Basso sente profumo di vittoria

Lo svizzero Johann Tschopp ha vinto la ventesima tappa del Giro d'Italia dopo aver portato a termine una lunghissima fuga iniziata a inizio gara. Il corridore della Bbox Bouygues Telecom è riuscito a resistere al ritorno degli uomini del gruppo, prima fra tutti Cadel Evans arrivato a 16 secondi. Al terzo posto si è piazzato Ivan Basso, staccato di 25 secondi, arrivato insieme a Michele Scarponi che per un secondo non è riuscito a strappare il terzo posto a Vincenzo Nibali, giunto al traguardo affaticato insieme a David Arroyo. Per Tschopp è la più grande vittoria in carriera, arrivata in una tappa epica e impreziosita dal passaggio sul Gavia.
La tappa è iniziata subito molto forte con tanti scatti sin dalla prima salita. La situazione è rimasta ingarbugliata per parecchi chilometri finché dal gruppo della maglia rosa hanno iniziato a provarci corridori importanti come Sastre, Simoni e Vinokourov. Dopo la discesa della Forcola di Livigno davanti si è formato un gruppetto di 15 corridori, formato da Hubert Dupont dell'Ag2R, Jose Serpa dell'Androni, Johann Tschopp e Thomas Voeckler della BBox, Xabier Zandio della Caisse d'Epargne, Carlos Sastre e Marcel Wyss della Cervelo, David Moncoutie della Cofidis, Stefano Pirazzi della Colnago, Gilberto Simoni della Lampre, Matthew Lloyd dell'Omega Pharma Lotto, Pieter Weening della Rabobank, Marco Pinotti dell'HTC - Columbia, Laurent Didier della Saxo Bank e Alexandre Vinokourov dell'Astana. Sulla successiva salita del Passo Eira Pirazzi lascia la compagnia degli altri fuggitivi e prova ad andarsene da solo, cercando di guadagnare secondi in vista della lunga salita del Gavia. Il suo vantaggio sale fino a 1 minuto e mezzo sugli inseguitori mentre il gruppo Basso è a 2 minuti e 30 secondi, con tutta la Liquigas davanti a controllare la corsa. Sulle prime rampe del Gavia davanti rimangono Vinokourov, Tschopp, Sastre, Lloyd, Simoni, Pinotti e Moncoutie e Pirazzi viene ripreso, formando un gruppetto di 8 corridori. Prima di Santa Caterina Valfurva se ne vanno Moncoutie e Simoni, che vuole provare un'ultima volta a lasciare il segno in una tappa alpina. Grazie a un attacco di Vinokourov al gruppetto di testa si aggiungono anche il kazako e Tschopp mentre Pirazzi si stacca e viene ripreso dal gruppo. Davanti riescono a rientrare anche Sastre, Lloyd e Pinotti mentre Moncoutie si stacca e viene ripreso dal gruppo. Gli attacchi sono continui e alla fine se ne vanno Simoni e Tschopp mentre dietro rimangono Vinokourov, Sastre, Lloyd e Pinotti. Nel gruppo maglia rosa la Liquigas fa l'andatura senza che nessuno provi un attacco. La situazione rimane stabile fino in cima con i corridori che si preparano per la difficile discesa. Davanti Tschopp riesce a seminare Simoni che si rialza e si farà riprendere dal plotone. Dal gruppo maglia rosa escono Daniele Righi della Lampre e Vladimir Karpets della Katusha. Come nella tappa del Mortirolo la discesa del gruppo Basso vede in testa Vincenzo Nibali, davanti a scortare il suo capitano. La situazione al termine della discesa vede Tschopp in testa con 1 minuto su Vinokourov, Righi, Karpets e Simoni mentre più indietro ci sono Sastre e Pinotti. Il gruppo maglia rosa è a circa 2 minuti di ritardo. Sulle prime rampe del Passo del Tonale, ultima fatica di questo Giro, si stacca subito Simoni mentre Tschopp sembra irraggiungibile. Vinokourov cerca di fare la salita a tutta e il solo Righi riesce a tenere il suo passo, con tutti gli altri che vengono ripresi dal gruppo. A 3 chilometri dal traguardo Evans dimostra di averne ancora e va all'attacco, seguito poco dopo da un grande attacco di Scarponi seguito dal solo Basso mentre Nibali sembra essere un po' in difficoltà. La cavalcata di Tschopp continua fin sul traguardo, precedendo di pochi secondi uno scatenato Evans. Basso e Scarponi arrivano poco dietro mentre Nibali perde qualche secondo di troppo ma resiste al terzo posto in classifica generale.
Una grande tappa con tanti grandi protagonisti che hanno onorato fino in fondo un bellissimo Giro d'Italia. E oggi, il gran finale di Verona.

ORDINE D'ARRIVO
1° Johann Tschopp (Swi) Bbox Bouygues Telecom
2° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 16''
3° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo a 25''
4° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli s.t.
5° David Arroyo (Esp) Caisse d'Epargne a 41''
6° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo a 43''
7° John Gadret (Fra) Ag2R La Mondiale a 48''
8° Bauke Mollema (Ned) Rabobank a 50''
9° Daniele Righi (Ita) Lampre - Farnese Vini a 57''
10° Vasil Kiryienka (Blr) Caisse d'Epargne a 1'02''

CLASSIFICA GENERALE
1° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo
2° David Arroyo (Esp) Caisse d'Epargne a 1'15''
3° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo a 2'56''
4° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli a 2'57''
5° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 3'47''
6° Richie Porte (Aus) Team Saxo Bank a 7'25''
7° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 7'31''
8° Carlos Sastre (Esp) Cervelo Test Team a 8'55''
9° Robert Kiserlovski (Cro) Liquigas - Doimo a 14'06''
10° Marco Pinotti (Ita) Team HTC - Columbia a 15'00''

sabato 29 maggio 2010

Under 23. Giro delle Pesche Nettarine, la 2°tappa ancora a Lombardi, la 3° in volata a Colbrelli

Prosegue senza sosta l'edizione 2010 del Giro delle Pesche Nettarine, importante corsa a tappe dedicata agli Under 23.
Nella seconda tappa, con arrivo a Castelbolognese, la vittoria va ancora a Omar Lombardi della Lucchini Unidelta che se ne va nel finale precedendo il gruppo dei migliori di 7 secondi, regolato da Sonny Colbrelli della Zalf Desiree Fior e il polacco Rafal Majka della Petroli Firenze. La corsa è molto combattuta grazie alle tante salite da affrontare. La prima azione degna di nota si sviluppa sul Passo Paretaio dopo 56 chilometri di corsa, con 9 atleti che provano ad avvantaggiarsi sul gruppo. Il loro vantaggio non supererà mai il mezzo minuto e la fuga viene ripresa al chilometro 92. Arrivati nella parte interlocutoria pianeggiante ci provano altri 5 atleti, Dal Santo, Mammini, Novak, Bonacci e Ivanou, che riescono a guadagnare anche un minuto e 40 secondi di vantaggio ma che non possono fare nulla sul ritorno del gruppo dei migliori sulla salita del Monte Serra. I migliori transitano compatti sul GPM con 9 chilometri ancora da percorrere ed è lì che Lombardi decide di andarsene, staccando tutti e arrivando a braccia alzate.
Nella terza tappa, con arrivo a Punta Marina Terme, la vittoria va in volata a Sonny Colbrelli della Zalf Desiree Fior che precede nettamente Cristian Delle Stelle della Trevigiani e Elia Favilli della Petroli Firenze. La corsa, che si è svolta per gran parte del tempo sotto la pioggia, ha offerto come al solito tanti attacchi su un percorso certamente non molto difficile. Nel finale a provarci sono stati Marco Canola della Zalf, Antonino Parrinello della Bedogni Grassi, Lorenzo Mola della Delio Gallina e Andrea Di Corrado della De Nardi Bergamasca. Il loro vantaggio è salito fino a 21 secondi con 7 chilometri ancora da percorrere. Il gruppo principale li aveva nel mirino ma i quattro sembravano ormai avercela fatta quando transitavano all'ultimo chilometro con ancora qualche metro di vantaggio. Il gruppo ha proseguito ad alta velocità e ai 500 metri dal traguardo ha risucchiato i fuggitivi, con Colbrelli che è risultato il migliore in volata.
In classifica generale guida Lombardi con 9 secondi su Colbrelli e 18 secondi su Stefano Locatelli della Bergamasca, quarto è Matteo Fedi della Hopplà Magis a 20 secondi mentre quinto è Nicola Dal Santo della Mantovani a 21 secondi, a pari merito con il colombiano Arredondo.

2°TAPPA
1° Omar Lombardi (Ita) Lucchini Unidelta
2° Sonny Colbrelli (Ita) Zalf Desiree Fior a 7''
3° Rafal Majka (Pol) Petroli Firenze s.t.
4° Julian Moreno Arredondo (Col) Team Scap s.t.
5° Nicola Dal Santo (Ita) Mantovani s.t.

3°TAPPA
1° Sonny Colbrelli (Ita) Zalf Desiree Fior
2° Cristian Delle Stelle (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli s.t.
3° Elia Favilli (Ita) Petroli Firenze s.t.
4° Matteo Trentin (Ita) Marchiol Pasta Montegrappa s.t.
5° Marco Zanotti (Ita) Delio Gallin S. Inox s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Omar Lombardi (Ita) Lucchini Unidelta
2° Sonny Colbrelli (Ita) Zalf Desiree Fior a 9''
3° Stefano Locatelli (Ita) Colpack Bergamasca a 18''
4° Matteo Fedi (Ita) Hopplà Magis Mavo a 20''
5° Nicola Dal Santo (Ita) Mantovani a 21''

fonte: federciclismo.it

Tour de Kumano, il prologo a Miyazawa, la 1°tappa a Tsuji che diventa il leader

Giovedi 27 Maggio è iniziata l'edizione 2010 del Tour de Kumano, breve corsa a tappe che si sta svolgendo in Giappone. Finora si sono svolte due tappe, un prologo di neanche un chilometro e una tappa in linea di 130 chilometri.
Nel prologo la vittoria è andata al giapponese Takashi Miyazawa del Team Nippo che per pochi centesimi ha preceduto Shinri Suzuki della Shimano Racing e Samuel Witmitz della LeTua Racing Team. Dopo questo breve antipasto si è disputata la prima vera tappa, lungo il circuito di Akagigawa Seiryu. La vittoria è andata al giapponese Yoshimitsu Tsuji della Utsunomiya Blitzen che ha preceduto il leader Miyazawa e il corridore di Hong Kong Kam-Po Wong in uno sprint molto serrato di un gruppetto di una decina di corridori, avvantaggiatosi rispetto al resto del gruppo arrivato a 1 minuto e 34 secondi di ritardo. Di questo gruppo faceva parte anche l'italiano Vincenzo Garofalo del Team Nippo, ora ben piazzato anche in classifica generale in vista delle prossime tappe.

PROLOGO
1° Takashi Miyazawa (Jpn) Team Nippo
2° Shinri Suzuki (Jpn) Shimano Racing a 1''
3° Samuel Witmitz (Aus) LeTua s.t.
4° Naoki Mukaigawa (Jpn) Matrix Powertag s.t.
5° Junpei Murakami (Jpn) Shimano Racing s.t.

1°TAPPA
1° Yoshimitsu Tsuji (Jpn) Utsunomiya - Blitzen
2° Takashi Miyazawa (Jpn) Team Nippo s.t.
3° Kam Po Wong (Hkg) Hong Kong s.t.
4° Roman Zhientaev (Kaz) Kazakhstan s.t.
5° Naoki Mukaigawa (Jpn) Matrix Powertag s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Yoshimitsu Tsuji (Jpn) Utsunomiya - Blitzen
2° Takashi Miyazawa (Jpn) Team Nippo a 2''
3° Kam Po Wong (Hkg) Hong Kong a 6''
4° Naoki Mukaigawa (Jpn) Matrix Powertag a 9''
5° Shinichi Fukushima (Jpn) Geumsan Ginseng a 10''

Tallin Tartu GP, vittoria in volata del francese Denis Flahaut su Kirsipuu

Il francese Denis Flahaut ha vinto l'edizione 2010 del Tallin - Tartu GP, tradizionale corsa in linea estone che fa parte di una due giorni di gare che si svolgono nella città di Tartu. Il corridore dell'ISD Continental ha preceduto nettamente allo sprint il grande campione estone Jan Kirsipuu della CKT Tmit e il nazionale estone Erki Putsep. Per Flahaut si tratta della terza vittoria stagionale che hanno confermato l'ottima scelta di andare a correre per la squadra ucraina.
La gara è stata molto vibrante con tanto pubblico che incitava sulle strade i corridori di casa. Molti sono stati i tentativi di fuga ma l'unico che ha avuto successo è stato quello portato da quattro corridori, Tanel Kangert, Alo Jakin e Gert Joeaar della nazionale estone più Vytautas Kaupas della nazionale lituana. Il gruppo, tirato dalle squadre dei velocisti, non ha lasciato tanto spazio ai fuggitivi anche se Kangert ha provato più volte ad andarsene, venendo ripreso l'ultima volta a pochi chilometri dall'arrivo. In volata Flahaut ha preceduto di una bicicletta Kirsipuu con Putsep ancora più indietro.

ORDINE D'ARRIVO
1° Denis Flahaut (Fra) ISD Continental
2° Jan Kirsipuu (Est) CKT Tmit s.t.
3° Erki Putsep (Est) Estonia s.t.
4° Reijo Puhm (Est) Estonia Under 23 s.t.
5° Normunds Lasis (Lat) Lettonia s.t.
6° Vytautas Kaupas (Ltu) Lituania s.t.
7° Sylwester Janiszewski (Pol) Polonia s.t.
8° Simas Kondrotas (Ltu) Kalev Chocolate s.t.
9° Alo Jakin (Est) Estonia s.t.
10° Fabio Donesana (Ita) Kalev Chocolate s.t.

Tour de Gironde, il polacco Gucwa vince la 1°tappa in volata

Il polacco Zbigniew Gucwa ha vinto la prima tappa del Tour de Gironde, breve corsa di 3 giorni francese che fa parte del circuito delle corse minori francesi con partecipanti di livello internazionale. Il corridore dell'Albi VS ha preceduto allo sprint il francese Julien Gonnet del Team Nantes Atlantique e il portoghese Samuel Caldeira della Palmeiras Resort. Per Gucwa si tratta della prima vittoria a questi livelli dopo aver provato qualche anno fa a passare anche tra i professionisti ma con scarso risultato. Una vittoria importante per un corridore che stava meditando al ritiro "E' il mio più bel successo: una corsa internazionale! E' ancora più bello perché qualche mese fa non sapevo se potevo continuare a fare ciclismo".
La tappa, che presentava qualche difficoltà altimetrica, si è subito ravvivata con tanti attacchi fin dalla partenza ma la fuga più importante è partita al chilometro 73 quando se ne sono andati in nove. Il vantaggio massimo è arrivato fino a 4 minuti e 30 secondi ma il plotone non era intenzionato a lasciarli andare. Sulla Cote de Plassac, a 47 chilometri dall'arrivo, davanti sono rimasti soltanto Anthony Saux della Cote d'Armor, Jeremy Ortiz della Blois CAC 41 e Michal Kwiatkowski della Caja Rural. Il loro vantaggio è rimasto buono ma il gruppo alle loro spalle continuava imperterrito l'inseguimento, riuscendo a riprendere i tre a 4 chilometri dall'arrivo. In volata il migliore è risultato Gucwa ma per decidere il vincitore si è dovuto ricorrere al fotofinish che ha incoronato il corridore dell'Albi VS.

ORDINE D'ARRIVO
1° Zbigniew Gucwa (Pol) Albi VS
2° Julien Gonnet (Fra) Team U Nantes Atlantique s.t.
3° Samuel Caldeira (Por) Palmeiras Resort s.t.
4° Nacer Bouhanni (Fra) Nazionale Francese Militare s.t.
5° Vivien Brisse (Fra) CC Marmande 47 s.t.

FBD Insurance Ras, fuga vincente del tedesco Degenkolb nella 6°tappa, battuto Craven

Il tedesco John Degenkolb ha vinto la sesta tappa della FBD Insurance Ras precedendo allo sprint il compagno di fuga, il namibiano Dan Craven della Rapha Condor. Il corridore della Thuringer Energie e Craven hanno preceduto di 50 secondi il gruppo dei migliori. Per Degenkolb, terzo ai mondiali di Varese nella prova dedicata agli Under 23, si tratta della terza vittoria stagionale, successi che dimostrano un grande talento per questo 21enne tedesco.
La tappa portava i corridori da Carrick-on-Suir a Gorey per 127 chilometri con ben 7 gran premi della montagna. Come nelle scorse tappe gli attacchi sono stati numerosi fin dalla partenza e dopo pochi chilometri sono riusciti a evadere in tre, Simon Richardson della Sigmasport, David O'Loughlin della An Post Sean Kelly e Fredrik Johansson del Team Sprocket. Il vantaggio dei tre non ha mai superato i 2 minuti ma l'attacco è servito soprattutto a O'Loughlin per incrementare il proprio vantaggio nella classifica dei GPM. Un folto gruppetto, con la maglia gialla di Wetterhall presente, ha ripreso i tre a circa 30 chilometri dall'arrivo e da quel momento sono iniziati gli scatti per la vittoria di tappe e per mettere in difficoltà la squadra del leader. Il primo a provarci è stato Craven sulla salita di Monaseed con Degenkolb poco lontano, mentre al loro inseguimento si erano portato un trio della Motorpoint Marshalls Pasta. La grande tenacia del tedesco gli ha permesso di riprendere Craven mentre il gruppo degli inseguitori tornava compatto, staccato di circa 1 minuto. In volata Degenkolb era il più forte e così è stato, con Craven che si è dovuto accontentare della seconda piazza e di un balzo in classifica generale, quinto posto a 1 minuto e 32. Il gruppo dei migliori è arrivato a 50 secondi regolato dal neozelandese Shane Archbold.
La classifica generale resta pressoché invariata con Alexander Wetterhall al primo posto, Josef Kugler a 8 secondi e Peter Williams a 59.

ORDINE D'ARRIVO
1° John Degenkolb (Ger) Thuringer Energie
2° Dan Craven (Nam) Rapha Condor s.t.
3° Shane Archbold (Nzl) Nuova Zelanda a 50''
4° Lucas Schadlich (Ger) Thuringer Energie s.t.
5° Mariusz Wiesiak (Pol) Team Nippo s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Alexander Wetterhall (Swe) Team Sprocket Pro
2° Josef Kugler (Aut) Arbo KTM a 8''
3° Peter Williams (Gbr) Motorpoint Marshalls Pasta a 59''
4° Jack Anderson (Aus) Team Sprocket Pro a 1'28''
5° Dan Craven (Nam) Rapha Condor a 1'32''
6° David Pell (Aus) Drapac Porsche a 1'34''
7° Connor McConvey (Irl) An Post Sean Kelly a 1'45''
8° Jon Tiernan-Locke (bBr) Rapha Condor Sharp s.t.
9° Joseph Lewis (Aus) Drapac Porsche a 1'46''
10° Robert Partridge (Gbr) Galles a 1'49''

fonte: irishcycling.com

Bayern - Rundfahrt, finalmente Ciolek, sua la 3°tappa in volata

Il tedesco Gerald Ciolek ha vinto la terza tappa della Bayern Rundfahrt regolando il gruppo dei migliori in volata. Il corridore del Team Milram ha preceduto lo sloveno Grega Bole della Lampre e il francese Steve Houanard della Skil Shimano. Per Ciolek è la prima vittoria di una stagione finora molto sfortunata, un'inizione di fiducia per il talentuoso velocista tedesco.
La tappa, la più difficile della corsa, presentava tre gran premi della montagna che hanno creato una buona selezione in gruppo. Il nome più grosso a farne le spese è stato il leader della classifica generale Leigh Howard dell'HTC - Columbia, che si è staccato dai migliori perdendo la maglia. Al traguardo di Hersbruck sono arrivati soltanto 39 corridori nel primo gruppo, rivoluzionando la classifica. Nella prima parte di corsa Jan Barta del Team NetApp e Delio Fernandez Cruz della Xacobeo Galicia se ne sono andati, nonostante il forte vento e la pioggia. I due sono riusciti a rimanere al comando fino all'ultima salita di giornata, a 30 chilometri dall'arrivo, quando sono stati ripresi dal gruppo principale. La corsa, a quel punto, è diventata una sfida tra le squadre dei pochi velocisti rimasti davanti, prima fra tutte la Milram. La squadra tedesca ha tirato con grande convinzione per Ciolek che, in volata, ha dimostrato di aver recuperato la condizione migliore superando lo sloveno Bole che aveva preso la volata in testa.

ORDINE D'ARRIVO
1° Gerald Ciolek (Ger) Team Milram
2° Grega Bole (Slo) Lampre - Farnese Vini s.t.
3° Steve Houanard (Fra) Skil - Shimano s.t.
4° Ruben Perez Moreno (Esp) Euskaltel - Euskadi s.t.
5° Stefan Denifl (Aut) Cervelo Test Team s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Ruben Perez Moreno (Esp) Euskaltel - Euskadi
2° Gerald Ciolek (Ger) Team Milram s.t.
3° Grega Bole (Slo) Lampre - Farnese Vini a 1''
4° Nils Plotner (Ger) Team Heizomat s.t.
5° Jan Barta (Cze) Team NetApp a 4''

Tour de Belgique, volata vincente per Jimmy Casper nella 3°tappa

Il francese Jimmy Casper ha vinto la terza tappa del Tour de Belgique regolando il gruppo in volata sul traguardo di Mechelen. Il corridore della Saur - Sojasun ha preceduto Danilo Napolitano della Katusha, che ha collezionato l'ennesimo secondo posto stagionale, e il belga Gert Steegmans del Team RadioShack. Per Casper si tratta della quarta vittoria stagionale mentre per la sua Saur - Sojasun è l'ottava vittoria.
La tappa si è svolta lungo i 192 chilometri che portavano da Knokke-Heist a Mechelen e non presentava grandi difficoltà altimetriche, cosa che faceva pensare a un altro arrivo in volata. In quattro hanno comunque provato a cambiare le sorti della tappa andando in fuga, cioè Pieter Vanspeybrouck della Topsport Vlaanderen, Stijn Vandenbergh della Katusha, Jan Kuyckx del Qin Cycling Team e Sven Renders della Verandas Willems. Il loro vantaggio è arrivato fino a 5 minuti ma le squadre dei velocisti non hanno lasciato scampo ai quattro, venendo raggiunti a 50 chilometri dall'arrivo. L'alta velocità del plotone non ha permesso ulteriori scatti ma ha anche provocato una brutta caduta a 3 chilometri dall'arrivo che ha falcidiato alcune squadre. Ad avere la peggio è stato Wilfried Cretskens dell'Omega Pharma Lotto che si è rotto la clavicola. La situazione, a questo punto, è stata preso in mano dalla Saur - Sojasun di Casper e dalla Katusha di Napolitano, i meglio piazzati al momento dello sprint. Entrati nel rettilineo finale Steegmans ha provato ad anticipare la volata ma Casper è stato bravo a prendere la scia del corridore belga e a saltarlo negli ultimi 50 metri con Napolitano secondo.

ORDINE D'ARRIVO
1° Jimmy Casper (Fra) Saur - Sojasun
2° Danilo Napolitano (Ita) Team Katusha s.t.
3° Gert Steegmans (Bel) Team Radioshack s.t.
4° Stefan Van Dijk (Ned) Verandas Willems s.t.
5° Denis Galimzyanov (Rus) Team Katusha s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Philippe Gilbert (Bel) Omega Pharma Lotto
2° Rony Martias (Fra) Saur - Sojasun a 10''
3° Tomas Vaitkus (Ltu) RadioShack s.t.
4° James Vanlandschoot (Bel) Verandas Willems a 14''
5° David Boucher (Fra) Landbouwkrediet s.t.

venerdì 28 maggio 2010

Giro d'Italia, Ivan Basso conquista la maglia rosa, Michele Scarponi vince all'Aprica

Aveva tre giorni Basso per cercare di strappare la maglia rosa dalle spalle di Arroyo. Missione compiuta al primo tentativo. La vittoria sul traguardo dell'Aprica è andata a un immenso Michele Scarponi dell'Androni Giocattoli, dimostratosi ancora una volta il migliore oltre a Basso in salita, ma la vera vittoria è quella di un corridore che 4 anni orsono, proprio sul traguardo della località lombarda, aveva messo il sigillo sul successo in quel magico Giro d'Italia. Ma dietro a un campione come Ivan c'è anche un collettivo eccezionale, una squadra costruita ad arte per vincere e convincere, per riportare il proprio capitano lì dove merita di stare. Punta di questa squadra di gregari campioni è sicuramente Vincenzo Nibali che stringe i denti sul Mortirolo, disegna le curve per il proprio capitano durante la terribile discesa e lo aiuta per quanto ancora riesce a fare negli ultimi chilometri di salita verso l'arrivo. Ma questa tappa è diventata epica non solo per i tre davanti ma anche per quelli dietro. Per lo scatto di Garzelli sul Trivigno per andare a vincere un'altra tappa, la scalata di Vinokourov al Mortirolo, salita sicuramente non congeniale per le sue caratteristiche, la discesa a tutta della maglia rosa Arroyo, pronto a rischiare l'osso del collo per mantenerla, gli ultimi chilometri di Evans e Sastre, che insieme a Gadret, Vinokourov e Arroyo non avevano quasi più la forza di andare avanti da tanto questo Giro è stato e sarà duro.
Si capisce subito che manca poco a Verona già dal mattino, quando decidono di non prendere il via Julian Dean, Danilo Hondo e André Greipel, per loro il Giro è finito ieri, ormai ci sono solo salite. Dopo 46 chilometri di corsa riescono ad andarsene in 9, Jan Bakelants dell'Omega Pharma Lotto, Francesco Failli dell'Acqua & Sapone, Branislau Samoilau della QuickStep, Luca Mazzanti della Katusha, Yuriy Krivtsov dell'Ag2R La Mondiale, Jackson Rodriguez dell'Androni Giocattoli, William Bonnet della BBox, Xavier Tondo della Cervelo e Leonardo Duque della Cofidis. Il loro vantaggio cresce fino a quasi 9 minuti di vantaggio con la Liquigas che dietro controlla la situazione, pronta e compatta per scatenare l'inferno sulle salite successive. Poco prima del primo passaggio all'Aprica ci prova Vladimir Karpets della Katusha ma il suo attacco non dura molto e viene ripreso all'inizio della salita del Trivigno. L'unico attacco viene portato da Stefano Garzelli dell'Acqua & Sapone che prova ad avvantaggiarsi rispetto al gruppo per cercare di gestirsi sul Mortirolo e vincere la tappa. In cima alla salita passano per primi Samoilau, Rodriguez e Duque, mentre Failli si era fermato ad aspettare Garzelli che si trovava insieme a Bakelants. Il ritardo dei tre è di 1 minuto e 24 secondi mentre il gruppo maglia rosa passava a 2 minuti e 45. All'inizio della salita del Mortirolo il gruppo Garzelli riesce a rientrare sulla testa della corsa, sfruttando soprattutto il grande lavoro del compagno Failli, e sulle prime rampe il corridore dell'Acqua & Sapone prova a involarsi da solo con il solo Samoilau che tenta di resistergli a ruota. Anche il gruppo della maglia rosa inizia il Mortirolo e già dalle prime rampe l'incredibile ritmo imposto da Sylwester Szmyd miete le prime vittime tra cui Richie Porte, Marco Pinotti e Damiano Cunego, compresa la maglia rosa Arroyo che si stacca poco dopo. Finito il lavoro del polacco davanti si porta Basso e iniziano a cedere tutti gli altri, prima fra tutti Sastre, poi Vinokourov. Alla ruota del varesino rimangono soltanto Scarponi, Nibali ed Evans. Il campione del mondo prova in tutti i modi a rimanere a ruota di Basso ma per lui è impossibile e dopo pochi metri deve soccombere, lasciando davanti un terzetto tutto italiano. Il ritmo imposto da Basso è terribile e il suo gruppetto inizia a riprendere in serie tutti i fuggitivi, compreso Garzelli che non riesce a tenere la lloro ruota. Dietro, Evans si fa riprendere e staccare sia da Vinokourov che da Sastre, facendo capire di essere ormai al gancio. Basso, Nibali e Scarponi passano in cima al Mortirolo insieme con un grande Vinokourov a 55 secondi, Evans è a 1 minuto e 42 e Arroyo a 2 minuti e 2 secondi, sicuramente non un'eternità. Nella difficile discesa di 19 chilometri dopo la vetta, in testa si porta Nibali con Basso alla sua ruota. La strada è stretta e con tante curve e, in più, l'asfalto è reso viscido dalla pioggia. Basso fa fatica a tenere la ruota di Nibali ma il siciliano, come Basso ha fatto in salita, aspetta il suo capitano aiutandolo a scendere. Dietro, Arroyo è una furia e riprende prima Evans, poi Sastre e Gadret e infine anche Vinokourov, arrivando addirittura a 38 secondi di ritardo dalla testa della corsa a 20 chilometri dall'arrivo. Ad Arroyo e Vinokourov si aggiungono anche Sastre, Evans e Gadret e, visto che la salita finale non presenta pendenze impossibili, sembrava ormai imminente l'aggancio al gruppo di Basso. Ma davanti Nibali e soprattutto Basso non si perdono d'animo e iniziano a mulinare con in testa soltanto il traguardo mentre dietro la stanchezza inizia ad affiorare e il solo Arroyo prova a tirare con una certa convinzione. Qui si decide la tappa e, forse, il Giro d'Italia. Il vantaggio inizia ad aumentare finché sul traguardo non sarà di 3 minuti e 5 secondi, quello che bastano a Basso per vestire la tanto ambita maglia rosa. La volata è vinta da un generoso Scarponi che ha contribuito per quanto poteva alla fuga, con Basso e Nibali secondo e terzo.
La classifica generale è completamente rivoluzionata con Basso che guida con 51 secondi su Arroyo, mentre Nibali è terzo a 2 minuti e 30. Scarponi è poco più indietro, quarto a 2 minuti e 49 mentre Evans, Sastre e Vinokourov devono alzare bandiera bianca, dimenticandosi anche il podio. Ma non è finita qui, domani c'è il Gavia, la lunga discesa e l'arrivo in salita al Passo del Tonale. Sarà ancora battaglia, ne siamo certi.

ORDINE D'ARRIVO
1° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli
2° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo s.t.
3° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo s.t.
4° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 3'05''
5° John Gadret (Fra) Ag2R La Mondiale s.t.
6° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 3'06''
7° David Arroyo (Esp) Caisse d'Epargne s.t.
8° Carlos Sastre (Esp) Cervelo Test Team s.t.
9° Branislau Samoilau (Blr) Quick Step a 5'27''
10° Marco Pinotti (Ita) Team HTC - Columbia s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo
2° David Arroyo (Esp) Caisse d'Epargne a 51''
3° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo a 2'30''
4° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli a 2'49''
5° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 4'00''
6° Carlos Sastre (Esp) Cervelo Test Team a 5'32''
7° Richie Porte (Aus) Team Saxo Bank a 6'00''
8° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 6'22''
9° Robert Kiserlovski (Cro) Liquigas - Doimo a 12'44''
10° Marco Pinotti (Ita) Team HTC - Columbia a 13'40''

FBD Insurance Ras, Tiernan-Locke conquista l'arrivo in salita della 5°tappa, Wetterhall resiste in maglia

Il britannico Jon Tiernan-Locke ha vinto la quinta tappa della FBD Ras Insurance arrivando per primo sul traguardo in salita di Seskin Hill. Il corridore della Rapha Condor ha preceduto di 9 secondi il connazionale Peter Williams della Motorpoint Marshalls Pasta e di 14 secondi l'austriaco Josef Kugler dell'Arbo KTM. La classifica generale, vista la difficoltà della frazione, è profondamente cambiata ma la maglia gialla di leader è rimasta allo svedese Alexander Wetterhall del Team Sprocket, che è riuscito a mantenere 8 secondi di vantaggio su Kugler e 59 secondi su Peter Williams.
La tappa, come le scorse, è stata molto combattuta sin dai primi istanti di gara, con numerosi attacchi portati da parecchi corridori. I primi che sono riusciti a guadagnare un po' di vantaggio sono stati Neil Delahaye dell nazionale irlandese e Tony Brady della Meath Martin Donnelly, ma pur avendo guadagnato 1 minuto di vantaggio sono stati ripresi senza problemi dal gruppo. Dopo circa 90 chilometri una fuga di una ventina di corridori ha preso piede, riuscendo a guadagnare fino a quasi 4 minuti di vantaggio. All'ingresso della salita finale di Seskin Hill si sono presentati davanti 9 corridori, Josef Kugler dell'Arbo KTM, Jon Tiernan-Locke della Rapha Condor, Mark Cassidy e Pieter Ghyllebert della An Post Sean Kelly, Peter Williams della Motorpoint Marshalls Pasta, Tobyn Horton del Team Sprocket, Marc Ryan della Nuova Zelanda, David Pell della Drapac Porsche e Bastian Burgel della Thuringer Energie. Il migliore in salita si è dimostrato Tiernan-Locke, bravo a resistere prima a Cassidy e poi a Peter Williams e Kugler. Un po' di dispiacere per l'austriaco, arrivato vicinissimo al primato in classifica generale e rimasto dietro soltanto per 8 secondi.

ORDINE D'ARRIVO
1° Jon Tiernan-Locke (Gbr) Rapha Condor Sharp
2° Peter Williams (Gbr) Motorpoint Marshalls Pasta a 9''
3° Josef Kugler (Aut) Arbo KTM a 14''
4° Mark Cassidy (Irl) An Post Sean Kelly a 19''
5° Pieter Ghyllebert (Bel) An Post Sean Kelly s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Alexander Wetterhall (Swe) Team Sprocket Pro
2° Josef Kugler (Aut) Arbo KTM a 8''
3° Peter Williams (Gbr) Motorpoint Marshalls Pasta a 59''
4° Jack Anderson (Aus) Team Sprocket Pro a 1'28''
5° David Pell (Aus) Drapac Porsche a 1'34''
6° Connor McConvey (Irl) An Post Sean Kelly a 1'45''
7° Jon Tiernan-Locke (bBr) Rapha Condor Sharp s.t.
8° Joseph Lewis (Aus) Drapac Porsche a 1'46''
9° Robert Partridge (Gbr) Galles a 1'49''
10° Pieter Ghyllebert (Bel) An Post Sean Kelly a 2'04''

fonte: irishcycling.com

Tour de Belgique, Kenny Van Hummel vince la 2°tappa in volata

L’olandese Kenny Van Hummel ha vinto la seconda tappa del Tour de Belgique regolando in volata il gruppo sul traguardo di Knokke – Heist. Il corridore della Skil – Shimano ha preceduto lo sloveno Borut Bozic della Vacansoleil e il francese Jimmy Casper della Saur Sojasun, quarto è arrivato il russo Denis Galimzyanov della Katusha e quinto è giunto il francese Samuel Dumoulin della Cofidis. Per Van Hummel si tratta della seconda vittoria stagionale, commentata dal corridore dopo la corsa con elogi per la sua squadra e la Vacansoleil di Bozic: "Sono stato bravo a finalizzare il grande lavoro di entrambe le squadre. La Vacansoleil ha formato un treno ideale per Bozic. Io ho preso la sua ruota ed è stata la scelta giusta. Bozic ha finito la benzina negli ultimi metri e io sono riuscito a superarlo.
La tappa, che si è svolta lungo la costa belga, non ha riservato particolari emozioni. In tre hanno provato ad andarsene, Benjamin Gourgue della Landbouwkrediet, Nico Eeckhout dell'An Post - Sean Kelly e Gregory Habeaux della Veranda Willems. L'Omega Pharma Lotto del leader Gilbert ha gestito il ritardo impedendo, in pratica, alla fuga di decollare. A 20 chilometri dall'arrivo i tre sono stati ripresi e l'arrivo in volata è diventato inevitabile. Entrati nel rettilineo finale, in leggera salita, il grande favorito di oggi Oscar Freire della Rabobank ha avuto dei problemi meccanici e ha dovuto rinunciare allo sprint. La situazione è stata presa in mano dalla Vacansoleil per il proprio sprinter Bozic, ma Van Hummel è stato bravo a prenderne la ruota e a saltarlo nei metri finali, approfittando della fatica dello sloveno.

ORDINE D'ARRIVO
1° Kenny Van Hummel (Ned) Skil - Shimano
2° Borut Bozic (Slo) Vacansoleil s.t.
3° Jimmy Casper (Fra) Saur - Sojasun s.t.
4° Denis Galimzyanov (Rus) Katusha s.t.
5° Samuel Dumoulin (Fra) Cofidis s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Philippe Gilbert (Bel) Omega Pharma Lotto
2° Rony Martias (Fra) Saur - Sojasun a 10''
3° Tomas Vaitkus (Ltu) RadioShack s.t.
4° David Boucher (Fra) Landbouwkrediet a 14''
5° James Vanlandschoot (Bel) Verandas Willems s.t.

Bayern Rundfahrt, la 2°tappa in volata a Robert Wagner

Il tedesco Robert Wagner ha vinto la seconda tappa della Bayern Rundfahrt regolando allo sprint il gruppo arrivato compatto al traguardo, decimato di qualche velocista a causa di una caduta nel finale. Il velocista della Skil – Shimano ha preceduto l’australiano Leigh Howard dell’HTC – Columbia, ancora secondo dopo il piazzamento nella prima tappa, e il tedesco Steffen Radochla della Nutrixxion Sparkasse.
“Per me è la vittoria più importante della carriera e sono particolarmente orgoglioso di averla ottenuta in Germania. Questa è l’ultima corsa a tappe rimasta in Germania ed essere capaci di lasciare il segno proprio qua è fantastico”.
La tappa portava i corridori da Viechtach a Bayreuth, con un percorso movimentato nella foresta bavarese. Dopo 25 chilometri di corsa, subito dopo il primo sprint intermedio, in tre sono andati in fuga. Il trio, formato da Kasper Klostergaard della Saxo Bank, Albert Timmer della Skil – Shimano e Preben Van Hecke della Topsport Vlaanderen, è riuscito subito a guadagnare 4 minuti di vantaggio, ma il gruppo, comandato dall’Euskaltel – Euskadi, manteneva il controllo della situazione. Con il logico aumento di velocità nella parte finale della corsa il destino della fuga era segnato e i tre sono stati ripresi a 27 chilometri dall’arrivo. Team Milram e HTC – Columbia mantenevano il controllo della testa del gruppo per impedire qualsiasi tentativo di scatto e per favorire i propri velocisti. Una caduta sul rettilineo finale ha eliminato qualche pretendente alla vittoria, coinvolgendo corridori di HTC – Columbia, NetApp ed Euskaltel. Il migliore, alla fine, è risultato Wagner, bravo a superare Howard sul traguardo.
Il giovane Howard, grazie agli abbuoni, è diventato il nuovo leader della corsa, con 2 secondi di vantaggio su Ruben Perez Moreno dell'Euskaltel e 4 secondi su Nils Plotner della Heizomat.

ORDINE D'ARRIVO
1° Robert Wagner (Ger) Skil - Shimano
2° Leigh Howard (Aus) HTC - Columbia s.t.
3° Steffen Radochla (Ger) Nutrixxion Sparkasse s.t.
4° Martijn Maaskant (Ned) Garmin - Transitions s.t.
5° Davide Viganò (Ita) Sky Professional s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Leigh Howard (Aus) HTC - Columbia
2° Ruben Perez Moreno (Esp) Euskaltel - Euskadi a 2''
3° Nils Plotner (Ger) Team Heizomat a 4''
4° Pablo Urtasun (Esp) Euskaltel - Euskadi a 5''
5° Serafin Martinez (Esp) Xacobeo Galicia a 7''

mercoledì 26 maggio 2010

Under 23. Omar Lombardi vince il prologo del Giro delle Pesche Nettarine

La 15° edizione del Giro delle Pesche Nettarine ha preso il via oggi con un prologo di 4,1 chilometri nell'abitato di Longiano, ideale per far prendere confidenza ai corridori con la breve corsa a tappe, una delle più importanti del panorama delle gare dedicate esclusivamente agli Under 23. La corsa, organizzata dall'A.S.C. di Romagna, ha nel suo albo d'oro corridori di indubbio valore e di grande caratura a livello professionistico, partendo dal vincitore dell'anno scorso Damiano Caruso e passando per Miguel Angel Rubiano, Riccardo Riccò, Alexandr Kolobnev, Evgeni Petrov, Ivan Basso e Salvatore Commesso, ma sarebbe limitante ridurre l'importanza di questa corsa solo a prestigiosi vincitori. Il Giro delle Pesche Nettarine è un crocevia per tutti gli Under 23 di casa nostra e per alcuni dei migliori stranieri della categoria e il percorso è l'ideale campo di battaglia per chi ha talento da vendere.
Tornando al prologo di oggi, la vittoria è andata al ventenne Omar Lombardi della Lucchini Unidelta che ha preceduto di 50 centesimi di secondo Stefano Locatelli della De Nardi Bergamasca mentre terzo si è piazzato Matteo Fedi della Hopplà Magis Truck. Al quarto posto è giunto Nicola Dal Santo della Mantovani, staccato di 4 secondi e al quinto posto è arrivato il colombiano Julian Moreno Arredondo del Team Scap Prefabbricati.
Dopo questo breve antipasto, i distacchi sono ancora limitati e verranno già messi in discussione domani nella seconda tappa, da Castel San Pietro a Castel Bolognese, con tre gran premi della montagna dei quali il Passo Paretaio a inizio tappa e uno strappo di circa 2 chilometri a 8 chilometri dall'arrivo.

ORDINE D'ARRIVO
1° Omar Lombardi (Ita) Lucchini Unidelta
2° Stefano Locatelli (Ita) De Nardi Bergamasca a 1''
3° Matteo Fedi (Ita) Hopplà Magis Truck a 3''
4° Nicola Dal Santo (Ita) Mantovani a 4''
5° Julian Arredondo (Col) Team Scap Prefabbricati a 4''
6° Andrea Pasqualon (Ita) Zalf Desiree Fior a 5''
7° Mario Sgrinzato (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli a 5''
8° Marco Canola (Ita) Zalf Desiree Fior a 7''
9° Sonny Colbrelli (Ita) Zalf Desiree Fior a 8''
10° Alessio Marchetti (Ita) Casati Ngc Perrel a 11''

Tour de Belgique, a Philippe Gilbert la 1°tappa su Martias e Vaitkus

Il belga Philippe Gilbert inaugura nel miglior modo possibile l'edizione 2010 del Tour de Belgique andando a vincere la prima tappa, partita e arrivata a Eeklo. Il corridore dell'Omega Pharma - Lotto ha regolato un gruppetto di 5 attaccanti giunto al traguardo con un minimo margine di vantaggio sul plotone. Alle sue spalle, il secondo posto è andato al francese Rony Martias della Saur - Sojan, il terzo al lituano Tomas Vaitkus della RadioShack, il quarto al francese David Boucher della Landbouwkrediet e il quinto al belga James Vanlandschoot della Verandas Willems. Per Gilbert si tratta della seconda vittoria stagionale dopo l'importante successo nell'Amstel Gold Race in Aprile.
La tappa si è svolta con condizioni climatiche molto difficile, con pioggia e freddo a farla da padroni. Il primo a subirne le conseguenze è stato il russo Denis Menchov della Rabobank, ritiratosi dopo una quarantina di chilometri di corsa anche a causa dell'alto ritmo imposto sin dalle prime battute dal gruppo. Gli attacchi sono stati numerosi ma quello decisivo è arrivato a 92 chilometri dall'arrivo quando Gilbert, Martias, Vaitkus, Boucher, Vanlandschoot, lo spagnolo Vidal Celis della Footon - Servetto e Arnaud Labbe della Cofidis hanno preso il largo. Il loro vantaggio è subito diventato importante, arrivando fino a 4 minuti e mezzo. Dopo qualche chilometro Vidal Celis ha subito una foratura e non è più riuscito a rientrare mentre nei chilometri finali anche Labbe si è staccato. Il plotone, tirato da Quickstep, Vacansoleil e Rabobank, ha provato in tutti i modi a rientrare sulla fuga ma il vantaggio degli attaccanti è sempre rimasto rassicurante. Sentendosi molto in forma Gilbert ha provato varie volte l'attacco, temendo soprattutto la volata di Vaitkus. Il lituano, infatti, ha preso in testa lo sprint ma negli ultimi metri è stato superato sia da Gilbert che da Martias, finendo al terzo posto. Il gruppo principale è arrivato dopo soli 17 secondi, regolato dall'olandese Stefan Van Dijk della Verandas Willems

ORDINE D'ARRIVO
1° Philippe Gilbert (Bel) Omega Pharma - Lotto
2° Rony Martias (Fra) Saur - Sojasun s.t.
3° Tomas Vaitkus (Ltu) Team Radioshack s.t.
4° David Boucher (Fra) Landbouwkrediet s.t.
5° James Vanlandschoot (Bel) Verandas Willems s.t.

fonte: sport.be

Bayern - Rundfahrt, nella 1°tappa la vittoria va a Ruben Perez Moreno

Lo spagnolo Ruben Perez Moreno ha vinto la prima tappa della Bayern - Rundfahrt (Giro della Baviera) regolando in volata il gruppo arrivato compatto al traguardo. Il corridore dell'Euskaltel - Euskadi ha preceduto al traguardo l'australiano Leigh Howard dell'HTC - Columbia e il connazionale e compagno di squadra Pablo Urtasun mentre soltanto quarto è arrivato il grande favorito di giornata, il tedesco Gerald Ciolek della Milram. Per Perez Moreno si tratta della prima vittoria in carriera da professionista, inseguita per ben cinque anni.
La tappa è stata caratterizzata da una lunga fuga di quattro uomini composta da Serafin Martinez della Xacobeo Galicia, Daniel Sesma dell'Euskaltel, Nils Plotner della Heizomat e Luc Hagenaars della Kuota-Indeland. I fuggitivi sono usciti dal gruppo dopo soli 10 chilometri e sono riusciti a guadagnare fino a 10 minuti di vantaggio nella prima parte di corsa, grazie anche al vento a favore. Sulla salita di prima categoria di Sankt Englmar Martinez è andato all'attacco con il solo Plotner capace di resistergli a ruota. Il duo ha scollinato con circa 1 minuto di vantaggio su Sesma mentre Hagenaars, esausto, veniva ripreso dal gruppo. Martinez e Plotner hanno proseguito di buona lena riuscendo a mantenere un buon vantaggio sul gruppo tirato dalle squadre dei velocisti ma a 2 chilometri dall'arrivo hanno dovuto arrendersi al ritorno del plotone. L'arrivo, in leggera salita, era l'ideale per un corridore come Ciolek ma lo sprinter tedesco non ha avuto la solita brillantezza per vincere e la Milram l'ha lasciato un po' solo, soprattutto a causa del grande lavoro che ha svolto la squadra tedesca per tutta la corsa. In mancanza della Milram è stato l'Euskaltel a prendere in mano la situazione con Urtasun che ha lanciato perfettamente Perez Moreno, bravo a resistere al giovane australiano Howard, autore di una grande volata.

ORDINE D'ARRIVO
1° Ruben Perez Moreno (Esp) Euskaltel - Euskadi
2° Leigh Howard (Aus) Team HTC - Columbia s.t.
3° Pablo Urtasun (Esp) Euskaltel - Euskadi s.t.
4° Gerald Ciolek (Ger) Team Milram s.t.
5° Dominik Klemme (Ger) Team Saxo Bank s.t.

fonte: radsport-news.com