domenica 30 maggio 2010

Il Giro d'Italia 2010 è di Ivan Basso, sul podio anche Arroyo e Nibali. Ultima tappa a Larsson

"È stato un Giro difficilissimo, è stato un Giro spettacolare e incerto fino all'ultimo. Il pubblico si è divertito, per me è una giornata fantastica. Devo ringraziare la mia squadra, sono felicissimo". Con queste parole il varesino Ivan Basso della Liquigas - Doimo ha festeggiato la sua seconda vittoria in carriera al Giro d'Italia, potendo alzare al cielo la coppa del vincitore a Verona, nella suggestiva cornice dell'Arena. Una vittoria arrivata un po' a sorpresa visti i tanti grandi nomi stranieri presenti alla corsa di quest'anno e allo stato di forma di Ivan che non sembrava dei migliori. Basso, com'è nel suo stile, è rimasto in silenzio e ha lavorato giorno dopo giorno, uscendo indenne dalle tappe belghe, lasciando gloria e onore al compagno di squadra Nibali nella cronosquadre e difendendosi come poteva nella tappe delle strade bianche. La fuga bidone dell'Aquila aveva quasi scombinato i suoi piani ma sia Basso che la squadra sono rimasti compatti e tranquilli e hanno continuato a dominare la corsa, impostando tutte le tappe di montagna come meglio credevano. E da lì è nata la vittoria di Basso, magnifico sullo Zoncolan, incerto prima e irresistibile poi nella tappa con arrivo all'Aprica e attento nell'ascesa del Passo del Tonale. La cronometro è stata una formalità visto che il secondo in classifica, Arroyo, era già soddisfatto dal poter salire sul podio in una corsa importante come questa.
Quella di Basso è una vera e propria rinascita visto che la squalifica per doping di 2 anni l'ha costretto a ricominciare da zero, a ripartire a faticare in gruppo, a lavorare spesso per i compagni e a lavorare nell'ombra, con tante dedizione e con l'immensa classe che si porta dietro da quando era ancora giovanissimo. Menzione speciale va anche alla squadra, la Liquigas - Doimo, e al suo fedele scudiero, Vincenzo Nibali, capaci di scortare e aiutare il proprio capitano e di togliersi delle soddisfazioni come la vittoria del siciliano ad Asolo. Una grande vittoria, come sottilineato nell'intervista dopo la fine della cronometro dallo stesso Basso, che ha parlato della vittoria come la sua più bella "Sicuramente è così anche per il pubblico. La gente ha visto che ho lottato fino all'ultimo per conquistare la maglia rosa, ci ho creduto fino alla fine, è stata una vittoria cercata con tutte le mie forze. Quella parte di me ancora infelice ora è tornata al 100% della felicità. Dopo L'Aquila ho temuto, Arroyo è un ottimo corridore e non ha mollato mai, corre con una grande squadra. Sicuramente quella situazione ha creato dei problemi ma poi la mia squadra ha reagito con grande orgoglio e da quel giorno tutto è andato per il verso giusto. Ringrazio tutti i ragazzi fantastici della mia squadra e uno in particolare che è salito sul podio con me (Nibali). Lui è il futuro del Giro, tra qualche anno le parti tra me e lui saranno invertite".
Tornando a un commento più generale, Basso ha vinto con 1 minuto e 51 secondi su David Arroyo, al più grande risultato in carriera in un grande giro, mentre Vincenzo Nibali è giunto terzo con un ritardo di 2 minuti e 37 secondi. Amaro quarto posto per Michele Scarponi che desiderava ardentemente il podio e che paga, oltre alla fuga dell'Aquila, anche una pessima cronosquadre. Resta per lui un Giro indimenticabile, con un'importante vittoria di tappa e un piazzamento che lo incentiverà a riprovarci l'anno prossimo. Il primo dei delusi è sicuramente Cadel Evans, quinto posto, che ha speso troppo nella prima parte del Giro crollando letteralmente sotto i colpi micidiali di Basso sullo Zoncolan. Piazzamenti amari anche per Alexandre Vinokourov, sesto, e Carlos Sastre, ottavo, che hanno dimostrato qualche problema di tenuta sulle tre settimane e probabilmente anche qualche anno di troppo. Una delle facce sorridenti del Giro è sicuramente quella del giovane Richie Porte della Saxo Bank, settimo in classifica e maglia bianca, grande sorpresa della corsa che potrebbe avergli aperto una strada da uomo di classifica per i grandi giri. Sarà sicuramente stato aiutato dalla fuga bidone ma sarebbe rimasto sicuramente nei primi 20 e per un debuttante sarebbe stato comunque un buon risultato. Da sottolineare anche che tutte le maglie secondarie del Giro sono andate a corridori australiani, a Evans quella della classifica a punti, a Matthew Lloyd quella dei GPM e a Porte quella dei giovani.
Nell'ultima tappa, la cronometro conclusiva di Verona di 15 chilometri, a spuntarla è stato lo svedese Gustav Erik Larsson che ha preceduto di 2 secondi l'italiano Marco Pinotti dell'HTC - Columbia, autore di un Giro straordinario, e di 17 secondi Vinokourov. Al quarto posto si è piazzato Evans a 22 secondi mentre quinto e sesto sono arrivati Nibali e il lituano Ignatas Konovalovas della Cervelo a 23 secondi.
Questo Giro ha avuto vincitore e vinti, grandi imprese e scottanti delusioni, è stata l'ultima corsa di Gilberto Simoni, che ha terminato con un completo nero con colletto e cravatta per salutare i suoi tifosi. Ma sicuramente bisogna rendere omaggio a ogni singolo corridore che è riuscito a portare a termine questa durissima edizione del Giro che è passata dalle piogge olandesi al freddo italiano, al fango e alla grandine, alla neve del Gavia e alle pendenze dello Zoncolan. Complimenti, a tutti.

ORDINE D'ARRIVO
1° Gustav Erik Larsson (Swe) Team Saxo Bank
2° Marco Pinotti (Ita) Team HTC - Columbia a 2''
3° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 17''
4° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 22''
5° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo a 23''
6° Ignatas Konovalovas (Ltu) Cervelo Test Team a 23''
7° Bradley Wiggins (GBr) Sky Professional a 29''
8° Cameron Meyer (Aus) Garmin - Transitions a 32''
9° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli a 35''
10° Tom Stamsnijder (Ned) Rabobank a 37''

CLASSIFICA FINALE
1° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo
2° David Arroyo (Esp) Caisse d'Epargne a 1'51''
3° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo a 2'37''
4° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli a 2'50''
5° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 3'27''
6° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 7'06''
7° Richie Porte (Aus) Team Saxo Bank a 7'22''
8° Carlos Sastre (Esp) Cervelo Test Team a 9'39''
9° Marco Pinotti (Ita) Team HTC - Columbia a 14'20''
10° Robert Kiserlovski (Cro) Liquigas - Doimo a 14'51''

CLASSIFICA A PUNTI
1° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 150 punti
2° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana 128 punti
3° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo 116 punti

CLASSIFICA GPM
1° Matthew Lloyd (Aus) Omega Pharma - Lotto 56 punti
2° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo 41 punti
3° Johann Tschopp (Swi) BBox Bouygues Telecom 38 punti

CLASSIFICA GIOVANI
1° Richie Porte (Aus) Team Saxo Bank
2° Robert Kiserlovski (Cro) Liquigas - Doimo a 7'29''
3° Bauke Mollema (Ned) Rabobank a 12'19''

CLASSIFICA TV
1° Tom Stamsnijder (Ned) Rabobank 18 punti
2° Jerome Pineau (Fra) Quick Step 15 punti
3° Olivier Kaisen (Bel) Omega Pharma Lotto 12 punti

CLASSIFICA AZZURRI D'ITALIA
1° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 11 punti
2° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo 9 punti
3° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli 6 punti

PREMIO FUGA
1° Jerome Pineau (Fra) Quick Step 476 punti
2° Rick Flens (Ned) Rabobank 463 punti
3° Olivier Kaisen (Bel) Omega Pharma Lotto 399 punti

COMBATTIVITA'
1° Matthew Lloyd (Aus) Omega Pharma - Lotto 38 punti
2° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 34 punti
3° Jerome Pineau (Fra) Quick Step 30 punti

CLASSIFICA A SQUADRE (TEMPI)
1° Liquigas - Doimo
2° Rabobank a 24'21''
3° Caisse d'Epargne 1h05'55''

CLASSIFICA A SQUADRE (A PUNTI)
1° Liquigas - Doimo 412 punti
2° Team HTC - Columbia 281 punti
3° Rabobank 263 punti

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Sicuramente uno dei Giri più movimentati ed interessanti degli ultimi anni.
Ci sono stati tanti fattori che lo hanno reso "atipico", la mancanza di squadroni (salvo la Liquigas), le condizioni meteo avverse, la fuga "bidone", le cadute ... tutte cose che hanno reso incerto e combattuto fino all'ultimo questo Giro.
Complimenti a Basso per la vittoria.
Maurizio