sabato 24 luglio 2010

Tour de France 2010. I commenti dopo la 19°tappa

Alberto Contador (Esp) Astana
"Sono emozionato, commosso, felicissimo. E' tutto l’anno che mi concentro sul Tour, mi sono allenato tantissimo, anche se non tutto ha funzionato, ho avuto giorni buoni e altri meno, ma non vi posso dire quali. Dei Tour corsi, questo è stato il più difficile e complicato, anche perché la pressione, fino al momento del via, è stata enorme. Paura di non farcela? Quando mi hanno detto che mi rimanevano solo 5" in classifica, non mi sono fatto prendere dal panico, avevo fiducia in me, sapevo di tenere il mio passo, e sono rimasto concentrato fino alla fine".

Andy Schleck (Lux) Saxo Bank
"Ho cominciato la cronometro velocissimo, volevo caricare me e cercare di scaricare Contador. Sapevo che mi sarei dovuto battere fino alla fine, e così ho fatto. Ma superare Contador non era facile. Ci riproverò il prossimo anno. Rimpianti? Non direttamente su di me, ma certo quel guaio alla catena è stato decisivo. E ammetto che il mio cronoprologo a Rotterdam è stato terribile".

Fabian Cancellara (Swi) Saxo Bank
"Soddisfatto per me, una grande vittoria, ma non per Andy, speravo che ce la facesse. Prima del via, gli ho detto di credere in se stesso, di dare tutto, di cercare di essere freddo. E' ancora molto giovane, è già molto esperto, ma da subito si capiva che sarebbe diventato forte. Ricordo il Giro del 2007, quando poi arrivò secondo: gli dovevo spiegare come si fa a rimontare il gruppo dopo essersi fermato a fare la pipì".

Alessandro Petacchi (Ita) Lampre
"Domani a Parigi la volata decisiva per la maglia verde della classifica a punti. Devo riuscire a non sbagliare nulla e sperare che non succeda nulla di particolare, di imprevisto. L’avversario da battere è più Cavendish che Hushovd. Non credo che Cavendish faccia anche i traguardi intermedi a punti, dovrebbe spendere energie preziose per conquistare la volata finale, che a lui forse interessa di più".

Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha
"Oggi è stata veramente dura. Una crono individuale così lunga non era certamente adatta alle mie caratteristiche e quindi ho sofferto tanto. Sono però molto soddisfatto perché sono riuscito a mantenere un posto nei primi dieci e dopo la vittoria di tappa questo era l'altro obiettivo. Ora so che posso fare bene anche in una grande corsa a tappe e proverò a tornare con maggiori ambizioni".

Ivan Basso (Ita) Liquigas Doimo
"Ovviamente le mie sensazioni non erano quelle ottimali ma il mio obiettivo è di terminare questo Tour, è un impegno che avevo in testa e ci tengo molto ad arrivare a Parigi. È stata comunque un'esperienza importante e utile per il prossimo anno. Anche senza questo problema di salute non sarei arrivato nei primi cinque: alcuni corridori andavano più forte di me e la mia posizione poteva essere intorno alla decima. Secondo me la possibilità di fare due grandi giri ad alto livello c'è: adesso, però, penso a finire questo Tour e poi mi prenderò qualche giorno di vacanza".

Bjarne Riis (Den) Saxo Bank
"Andy ha fatto una cronometro fantastica, è andato via molto regolare, molto bene; ha pagato un po' alla fine ma ha dato veramente tutto. Senza il salto di catena non possiamo sapere cosa sarebbe successo, questa è stata la corsa però. Fabian, invece, è stato fortissimo come al solito, quando correva lui c'era un po' meno vento ma è stato il migliore ed è un successo importante".

Igor Gonzalez de Galdeano (Esp) Euskaltel
"Samuel era triste perché speravamo che potesse finire terzo. Dobbiamo essere soddisfatti dalla performance della squadra perché questo è il miglior risultato di sempre per l'Euskaltel Euskadi. Non c'è dubbio che Menchov era molto forte. Ha guadagnato due minuti e dobbiamo congratularci con lui perché le corse non si vincono solo in montagna ma anche nelle cronometro. Siamo stati un po' sorpresi da come è andata la cronometro. Sapevamo che dovevamo lottare contro un grande Menchov ma oggi pensavamo di vedere un grande Sanchez. Abbiamo visto un grande Sanchez fino a ieri ma per qualche ragione oggi non era al suo livello".

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