martedì 6 luglio 2010

Tour de France 2010, Thor Hushovd esce vincitore dall'inferno del pavé

Il Tour de France, dopo il discutibile finale di ieri, si è rifatto oggi con gli interessi grazie a una tappa corsa in maniera fantastica da tutti i protagonisti che si sono dati battaglia lungo i sette settori di pavé che caratterizzavano la tappa. Da questo inferno di polvere, cadute, sangue e forature, non poteva che uscirne vincitore uno abituato a questo clima, a queste terre, il norvegese Thor Hushovd. Il corridore della Cervelo ha regolato in volata il gruppetto dei migliori precedendo il britannico Geraint Thomas della Sky Professional e l'australiano Cadel Evans della BMC Racing. Nello stesso gruppetto sono arrivati anche il canadese Ryder Hesjedal della Garmin, uno dei fuggitivi di giornata, e la coppia della Saxo Bank formata da Andy Schleck e Fabian Cancellara. Tutti gli altri big sono arrivati al traguardo con almeno un minuto di ritardo finendo con il gruppo di Basso, Sastre e Rogers, arrivato a 2 minuti e 30 dal vincitore. Un grande successo per Hushovd, il secondo stagionale dopo il campionato nazionale, che premia lo sforzo del gigante norvegese dopo la magnifica prestazione alla Parigi Roubaix di quest'anno dove arrivò secondo dietro Cancellara.
Prima di iniziare con la cronaca, un piccolo appunto: oggi molti corridori sono caduti, hanno forato e nessuno lì ha aspettati. La corsa è stata dura e molto pericolosa eppure nessuno ha mai pensato neanche un secondo di fermarsi ad aspettare i ritardatari. La domanda è: Perché? C'è pericolo di livello A e pericolo di livello B? Ma soprattutto, chi ha deciso di fermarsi ieri? Visto che non proprio tutti al traguardo erano così d'accordo. Ma il risultato è chiaro: ieri Andy Schleck ha rischiato di uscire dalla corsa per la classifica generale, oggi è sesto con il solo Evans davanti. Complimenti a tutti gli altri.

La tappa odierna, partita a Wanze e terminata ad Arenberg - Porte du Hainaut, prevedeva un chilometraggio di 213 chilometri ma soprattutto sette tratti di pavé nei chilometri finali, spauracchio per molti corridori di classifica e non. Dopo soltanto 12 chilometri di gara un gruppetto è andato in fuga cercando da subito di guadagnare terreno per poter affrontare il tratto finale con un buon margine. Il gruppo di attaccanti era formato da Steve Cummings del Team Sky, Ryder Hesjedal della Garmin, Pavel Brutt della Katusha, Pierre Rolland della Bbox, Roger Kluge della Milram, Stephane Auge della Cofidis e Imanol Erviti della Caisse d'Epargne. Il loro vantaggio è salito rapidamente fino a quasi 5 minuti ma il gruppo principale non ha lasciato grande margine ai sette fuggitivi, limando il ritardo fino a 3 minuti e 30 secondi. La tappa è scivolata via senza ulteriori sussulti fino ai 40 chilometri finali, l'inizio dei sette tratti di pavé. Passati indenni il primo e il secondo, anche se prima del pavé qualche caduta aveva già coinvolto alcuni corridori come Damiano Cunego, lungo il terzo tratto, quello di Sars-et-Rosieres, la situazione è cambiata radicalmente. Il primo a cadere è stato Frank Schleck che si è portato dietro molti altri, mentre altri corridori ancora sono rimasti indietro a causa del traffico causato dalla strada stretta e dalla sede stradale occupata. Il lussemburghese si è fratturato la clavicola e si è dovuto ritirare mentre il gruppo si è spezzettato in tanti tronconi. Davanti, come un buon gregario, Fabian Cancellara menava il gruppetto dei superstiti tirando dietro di sé Andy Schleck. Insieme al duo della Saxo Bank si trovavano anche Thomas e Cummings della Sky, Evans della BMC e Hushovd della Cervelo mentre l'unico superstite della fuga, Hesjedal, rimaneva davanti con un margine inferiore al minuto. Alle spalle del gruppo Cancellara si trovava un gruppetto con Armstrong mentre più indietro inseguivano Contador, Vinokourov, Wiggins e Menchov, tutti gli altri si trovavano ancora più staccati. A causa di una foratura Armstrong ha perso contatto dal suo gruppetto facendosi superare anche dal gruppo Contador e rimanendo con un superbo Yaroslav Popovych che l'ha guidato fin quasi all'arrivo. A 6 chilometri dal traguardo Hesjedal è stato ripreso ed era chiaro che la vittoria se la sarebbero giocati Hushovd, Thomas e Cancellara. Allo sprint è stato il norvegese a imporsi davanti al britannico e a un sorprendente Evans, a suo agio sul pavé (perché non correre la Roubaix nel 2011?), mentre Andy Schleck terminava poco davanti Cancellara dopo una corsa esemplare della propria squadra. Il primo gruppetto è arrivato dopo 53 secondi con Wiggins, Vinokourov e Menchov mentre Contador nel finale ha perso qualche metro (e Vinokourov non l'ha aspettato) arrivando a 1 minuto e 13 secondi. A 1 minuto e 46 secondi è giunto Kreuziger, a 2 minuti e 8 Armstrong e Samuel Sanchez mentre tutti gli altri sono arrivati con 2 minuti e 25 secondi di ritardo dal vincitore. La maglia gialla Sylvain Chavanel, sfortunatissimo, ha forato per ben due volte ed è giunto al traguardo a quasi 4 minuti, lasciando così il simbolo del primato a Cancellara che ora comanda con 23 secondi su Thomas e 39 secondi su Evans. I distacchi degli uomini di classifica sono ancora contenuti ma uomini come Armstrong e Basso perdono da Evans, rispettivamente, quasi 2 minuti e 2 minuti e mezzo. Una cosa è certa, con questa classifica lo spettacolo sarà assicurato.

ORDINE D'ARRIVO
1° Thor Hushovd (Nor) Cervelo Test Team
2° Geraint Thomas (Gbr) Sky Professional s.t.
3° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team s.t.
4° Ryder Hesjedal (Can) Garmin - Transitions s.t.
5° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank s.t.
6° Fabian Cancellara (Swi) Team Saxo Bank s.t.
8° Bradley Wiggins (GBr) Sky Professional a 53''
10° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana s.t.
11° Denis Menchov (Rus) Rabobank s.t.
13° Alberto Contador (Esp) Astana a 1'13''
19° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas-Doimo a 1'46''
32° Lance Armstrong (Usa) Team Radioshack a 2'08''
37° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi s.t.
43° Ivan Basso (Ita) Liquigas-Doimo a 2'25''
46° Michael Rogers (Aus) Team HTC - Columbia s.t.
47° Robert Gesink (Ned) Rabobank s.t.
54° Carlos Sastre (Esp) Cervelo Test Team s.t.
64° Levi Leipheimer (Usa) Team Radioshack s.t.
78° Andreas Kloden (Ger) Team RadioShack s.t.
82° Vladimir Karpets (Rus) Team Katusha s.t.
85° Tony Martin (Ger) HTC - Columbia s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Fabian Cancellara (Swi) Team Saxo Bank
2° Geraint Thomas (Gbr) Sky Professional a 23''
3° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 39''
4° Ryder Hesjedal (Can) Garmin - Transitions a 46''
5° Sylvain Chavanel (Fra) Quick Step a 1'01''
6° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 1'09''
7° Thor Hushovd (Nor) Cervelo Test Team a 1'19''
8° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 1'31''
9° Alberto Contador (Esp) Astana a 1'40''
10° Jurgen Van Den Broeck (Bel) Omega Pharma-Lotto a 1'42''
13° Denis Menchov (Rus) Rabobank a 1'49''
14° Bradley Wiggins (Gbr) Sky Professional s.t.
16° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas-Doimo a 2'24''
18° Lance Armstrong (Usa) Team Radioshack a 2'30''
32° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi a 3'04''
48° Carlos Sastre (Spa) Cervelo Test Team a 3'19''
49° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo a 3'20''

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Tappa combattuta come doveva essere quella di ieri.
Si è vista battaglia, gli specialisti che volevano vincere la tappa e i migliori che badavano a guadagnare o a perdere meno possibile.
Evans da buon biker si trova a suo agio su questi percorsi, come sulle strade bianche al Giro.
Contador da quello che ho capito ha perso nel finale causa foratura.
Basso non ha poi perso molto.

In ogni caso un'inizio di Tour diverso dalla solita settimana di volate e tappe tutte uguali!
Maurizio