domenica 4 luglio 2010

Tour de France, Petacchi re degli sprint per un giorno, sua la 1°tappa

Il ruggito dei vecchi leoni, la sconfitta dei giovani cavalli rampanti. Potrebbe essere questa frase la summa della frazione odierna, la prima del Tour de France, terminata con una volata come purtroppo se ne vedono tante alla corsa francese, con cadute a ripetizione che man mano hanno fatto fuori più della metà dei velocisti presenti in corsa. A uscire vincitore da una selva di biciclette e corridori che finivano per aria è stato uno che di volate ne ha fatte tante e che non vinceva al Tour dal 2003, Alessandro Petacchi. Il corridore della Lampre Farnese Vini ha preceduto l'australiano Mark Renshaw dell'HTC Columbia e il norvegese Thor Hushovd della Cervelo con una volata di grande potenza, partendo come un razzo senza che nessuno sia stato in grado di uscire dalla sua ruota. I vecchi leoni hanno occupato le parti alti dell'ordine d'arrivo (Petacchi, Hushovd, McEwen) mentre i giovani (Cavendish, Farrar, Ciolek) per motivi diversi hanno dovuto soccombere, chi prima come Cavendish, chi proprio nel finale come Farrar. Una vittoria importante per Petacchi dopo le tante cadute subite in stagione che lo rilanciano come uno dei velocisti più forti nonostante non sia più al massimo della sua carriera ma la grande esperienza e l'enorme potenza espressa dal suo motore può ancora fare male a molti.
"Sono tornato al Tour e ho vinto subito: di più non potevo chiedere" ha commentato Petacchi al traguardo. "Devo ringraziare innanzitutto i miei compagni di squadra, i quali hanno svolto davvero un ottimo lavoro per permettermi di rimanere nelle prime posizioni del gruppo e di evitare così le cadute. Sapevo di stare bene dato che ieri ho avvertito ottime sensazioni nel prologo, così ho deciso di iniziare lo sprint da lontano, rischiando di venire respinto dal vento contrario, ma questo non è successo e ora posso festeggiare questa vittoria, dedicata agli sponsor del team che hanno creduto ancora in me".
La tappa odierna, la prima in linea del Tour de France edizione 2010, è scattata da Rotterdam, in Olanda, per terminare a Bruxelles, in Belgio, dopo 223,5 chilometri. 195 i corridori partiti, già ritirati Mathias Frank della BMC e Manuel Cardoso della Footon Servetto dopo gli incidenti di ieri. Già dal primo chilometro tre corridori hanno deciso di provare la fuga, andandosene dal gruppo. A lanciare l'attacco è stato l'olandese Lars Boom della Rabobank seguito poco dopo dal belga Maarten Wynants della Quick Step e dallo spagnolo Alan Perez dell'Euskaltel-Euskadi. Il gruppo ha lasciato fare e i tre sono riusciti a guadagnare fino a sette uomini di vantaggio. Le insidie maggiori per il gruppo sono arrivate dalle cadute: in una Adam Hansen dell'HTC Columbia si è fratturato la clavicola e, nonostante abbia terminato la tappa in un gruppo, difficilmente potrà continuare questo Tour, mentre in un'altra è caduto tra gli altri anche Ivan Basso che fortunatamente non ha riportato nessun danno. Con l'avvicinarsi del traguardo il vantaggio dei tre è sceso rapidamente e ai 30 chilometri dall'arrivo era intorno al minuto. A questo punto Wynants ha provato a rilanciare da solo l'azione, raggiunto poco dopo dal campione nazionale moldavo Alexandre Pliuschin della Katusha. I due sono riusciti a riguadagnare un minuto e mezzo di vantaggio ma la scarsa collaborazione di Wynants e il gruppo dietro tirato a tutta da Garmin, HTC, Lampre e Rabobank, non lasciava spazio ai due attaccanti che venivano ripresi a 8 chilometri dal traguardo. Qui, iniziava la lotta per le posizioni di testa con tantissime squadre davanti per i propri velocisti. A circa 3 chilometri dall'arrivo, con la situazione ancora molto incerta, in una curva Jeremy Hunt della Cervelo e Mark Cavendish dell'HTC Columbia si sono toccati andando dritto e portando fuori strada anche Oscar Freire e Mirco Lorenzetto della Lampre. E i primi due velocisti erano fuori gioco. Passato lo striscione dell'ultimo chilometro una maxi caduta ha diviso il gruppo in due parti con soltanto una trentina di corridori davanti a giocarsi la tappa, tra cui la squadra più nutrita era la Garmin di Farrar. Ma a causa di una manovra avventata di Lloyd Mondory dell'Ag2R, la bici di Farrar si è agganciata con quella del francese ed entrambi si sono dovuti fermare, perdendo ogni speranza di vittoria. Ai 500 metri dal traguardo Brett Lancaster della Cervelo ha lanciato lo sprint ma il suo compagno Hushovd era rimasto troppo indietro. Petacchi, tirato splendidamente fino a quel momento da Danilo Hondo, è partito come una furia anticipando la volata sul lungo rettilineo, resistendo fino al traguardo con Renshaw e Hushovd alla sua ruota. Una vittoria magnifica per lo spezzino, prova di potenza e di grandissima classe.
La classifica generale è rimasta invariata visto che la caduta che ha, in pratica, fermato una grossa parte del gruppo è avvenuta all'interno dell'ultimo chilometro. Lo svizzero Cancellara mantiene la maglia gialla con 10 secondi sul tedesco Tony Martin e 20 su David Millar mentre Alessandro Petacchi domani vestirà la maglia verde di leader della classifica a punti. Per ora il Tour parla solo italiano.

ORDINE D'ARRIVO
1° Alessandro Petacchi (Ita) Lampre-Farnese Vini
2° Mark Renshaw (Aus) Team HTC - Columbia s.t.
3° Thor Hushovd (Nor) Cervelo Test Team s.t.
4° Robbie McEwen (Aus) Team Katusha s.t.
5° Matthieu Ladagnous (Fra) Française des Jeux s.t.
6° Daniel Oss (Ita) Liquigas - Doimo a 2''
7° Jose Joaquin Rojas Gil (Esp) Caisse d'Epargne s.t.
8° Christian Knees (Ger) Team Milram s.t.
9° Ruben Perez Moreno (Esp) Euskaltel - Euskadi s.t.
10° Jurgen Roelandts (Bel) Omega Pharma - Lotto s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Fabian Cancellara (Swi) Team Saxo Bank
2° Tony Martin (Ger) Team HTC - Columbia a 10''
3° David Millar (Gbr) Garmin - Transitions a 20''
4° Lance Armstrong (Usa) Team Radioshack a 22''
5° Geraint Thomas (Gbr) Sky Professional a 23''
6° Alberto Contador Velasco (Esp) Astana a 27''
7° Tyler Farrar (Usa) Garmin - Transitions a 28''
8° Levi Leipheimer (Usa) Team Radioshack s.t.
9° Edvald Boasson Hagen (Nor) Sky Professional a 32''
10° Linus Gerdemann (Ger) Team Milram a 35''

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Classica tappa di inizio Tour, nervosa con parecchie cadute.
Bella vittoria per Petacchi, in progressione come ai bei tempi.
Maurizio