giovedì 30 settembre 2010

Circuito Franco-Belga, Adam Blythe vince in volata la 1°tappa

Il britannico Adam Blythe ha vinto la prima tappa del Circuito Franco-Belga regolando in volata il gruppo giunto compatto al traguardo. Il giovane corridore dell'Omega Pharma Lotto ha preceduto il tedesco Gerald Ciolek del Team Milram e il belga Kristof Goddaert dell'Ag2R La Mondiale. Per Blythe, classe '89, si tratta della prima vittoria stagionale dopo tanti ottimi piazzamenti durante tutto il 2010, tra cui un quinto posto nella terza tappa del Giro d'Italia.
Nonostante tutto il gotha del ciclismo mondiale sia impegnato a preparare il Mondiale di Melbourne o le classiche di fine stagione, il ciclismo in certe nazioni rimane sempre attivo. La prima tappa del Circuito Franco-Belga ha preso il via da Templeuve, in Francia, terminando dopo 187 chilometri a Mouscron, in Belgio. Nessuna grande difficoltà altimetrica doveva essere affrontata dai corridori e tutto lasciava presagire già dalla partenza un finale in volata. Al chilometro 58 in quattro hanno tentato la fortuna, andando in fuga. Il gruppetto era formato da Marco Marcato della Vacansoleil, Jakob Fuglsang della Saxo Bank, Damien Gaudin della BBox e Thomas Degand della Verandas Willems. Il quartetto ha raggiunto i 5 minuti e mezzo di vantaggio sul gruppo ma quando le squadre dei velocisti sono entrate in azione il vantaggio è rapidamente svanito. A 10 chilometri dalla fine i battistrada potevano vantare ancora un minuto di margine che si è volatilizzato nell'arco di soli 5 chilometri, con il gruppo che è tornato compatto grazie soprattutto all'impulso di RadioShack e QuickStep. Blythe è stato bravo a uscire dalla scia del duo Milram Ciolek-Stroetinga, superando il tedesco con grande potenza.
Da segnalare anche che alla corsa ha partecipato, dopo mesi di lunga assenza, il campione belga Tom Boonen.

ORDINE D'ARRIVO
1° Adam Blythe (Gbr) Omega Pharma Lotto
2° Gerald Ciolek (Ger) Team Milram s.t.
3° Kristof Goddaert (Bel) AG2R La Mondiale s.t.
4° Kenny Van Hummel (Ned) Skil - Shimano s.t.
5° Wim Stroetinga (Ned) Team Milram s.t.

Campionati del Mondo 2010. Conferenza stampa Italia, riserve Gasparotto e Nocentini

Riportiamo un comunicato della Federciclismo, apparso oggi sul proprio sito, in merito all'annuncio delle squadre che parteciperanno alle prove in linea Under 23, Donne ed Elite.

Sciolte le riserve: tutte le Nazionali azzurre della prova in linea hanno i loro titolari. Scelte difficili e a volte combattute per i commissari tecnici. Saranno Matteo Mammini e Gianluca Leonardi, gli stessi che hanno corso la prova contro il tempo, le riserve della squadra under in gara domani, venerdì 1 ottobre, sul percorso cittadino di Geelong: 10 giri per ben 159 chilometri. Spiega il C.T. Marino Amadori: "Non è stato semplice scegliere le riserve, anche perché i due cronomen hanno effettuato delle buone prestazioni nella prova contro il tempo. Saremo comunque una squadra e sarà importante essere presenti nelle azioni decisive. Abbiamo l’Australia come nazionale di riferimento con Michael Matthews che è molto veloce. Da metà gara in poi abbiamo anche noi atleti in grado di dare la giusta interpretazione del percorso. In caso di arrivo a gruppo ristretto e in volata, sarà Sonny Colbrelli la nostra punta. Naturalmente tutto dipende anche da come si svolgerà la prima parte della gara e dalle condizioni atmosferiche molto variabili". Il CT Andrea Collinelli si sofferma sulla tipologia del circuito: "Impegnativo ed esigente. Ogni azzurro rispetterà il ruolo che gli è stato affidato".
"Mi è costata molta fatica - esordisce il CT Dino Salvoldi in merito alla scelta di Monia Baccaille come riserva - Cercheremo negli Stati Uniti una possibile alleata perché è la squadra di riferimento, effettuando così una corsa selettiva. Se non saranno loro a entrare in azione, lo faremo noi da metà gara in poi. Il nostro obiettivo è infatti di affrontare il finale in superiorità numerica". Ricordiamo che sabato 2 ottobre saranno otto le azzurre al via, anziché sei, perché la campionessa del mondo Tatiana Guderzo corre per diritto, mentre la settima atleta corre perché l'Italia, terza nel ranking, si avvale della regola che premia le prime cinque nazioni con un atleta in più al mondiale.
Anche il CT Paolo Bettini scioglie i suoi dubbi e indica Enrico Gasparotto come seconda riserva e Rinaldo Nocentini come prima. Al ballottaggio come prima riserva era anche Andrea Tonti, poi scelto come titolare: "Per la sua esperienza Andrea Tonti riuscirà a gestire al meglio la prima parte della gara. Lo reputo più idoneo al ruolo senza sacrificare un altro atleta in gara. Non abbiamo un solo uomo ma un grande potenziale di squadra da distribuire lungo il percorso. Ben venga una corsa dura, siamo pronti e se confrontiamo la nazionale azzurra con altre squadre notiamo che l’Italia ha il gruppo più vario proprio per avere differenti alternative e possibilità in gara".
Regista designato in corsa l'azzurro Luca Paolini, ormai alla sua settima esperienza mondiale: "E' un ruolo in cui è necessario essere lucidi e attenti, perché occorre sempre trovarsi nel vivo della corsa restando vicino alle punte che abbiamo in squadra. E’ un incarico in cui niente è precluso, bisognerà vedere l’andamento della corsa e valutare il momento giusto per entrare in azione" ha dichiarato Paolini.
Per Filippo Pozzato, uno dei fari della nazionale, quella di domenica, nonostante le numerose vittorie in carriera, sarà la corsa della vita: "Siamo una squadra e per questo siamo pronti a tutto. Sono felice di sentirmi questa responsabilità che mi trasmette una motivazione in più per fare bene in gara anche nel ricordo di Franco Ballerini".
Così il vincitore della Vuelta, Vincenzo Nibali: "Mi sento bene, sarà una corsa dura visto il percorso e la presenza del vento".

LE SQUADRE

Elite Uomini
Marzio Bruseghin, Francesco Gavazzi, Vincenzo Nibali, Daniel Oss, Luca Paolini, Filippo Pozzato, Andrea Tonti, Matteo Tosatto, Giovanni Visconti.

Elite Donne
Elena Berlato, Giorgia Bronzini, Rossella Callovi, Noemi Cantele, Valentina Carretta, Tatiana Guderzo, Eleonora Patuzzo, Luisa Tamanini.

Under 23
Stefano Agostini, Enrico Battaglin, Sonny Colbrelli, Massimo Graziato, Moreno Moser.

Doping. Confermata la positività di Ezequiel Mosquera insieme al compagno Garcia Dapena

Della raffica di notizie sul doping che sono arrivate oggi, finalmente arriva anche qualche spiraglio di verità. Gli spagnoli Ezequiel Mosquera e David Garcia Dapena, rispettivamente secondo e undicesimo all'ultima Vuelta a Espana, sono stati trovati positivi dall'UCI a una sostanza chiamata Hydroxyethyl starch, a seguito di un controllo del 16 settembre scorso, proprio durante la corsa spagnola. Il laboratorio che ha rintracciato la positività è quello di Colonia, affiliato alla Wada. I due corridori della Xacobeo Galicia non sono stati sospesi perché la sostanza non è un vero e proprio prodotto dopante ma un coprente, utilizzato per mascherare altri prodotti.

Doping. Contador, Riccò, Mosquera: tutti già condannati, ma le prove?

Che giornata... che giornata! Neanche il tempo di festeggiare per la vittoria di Cancellara al Mondiale di Melbourne che le pagine web dei maggiori giornali sportivi si sono riempite di notizie sul doping, sulle positività, su sostanze sconosciute e capsule. Cerchiamo di fare un po' d'ordine, dando una comunicazione chiara su una situazione che, ovviamente, è molto più chiara di quello che sembra.

Iniziamo da Alberto Contador. Riportiamo la notizia.
"Alberto Contador è risultato positivo al Clenbuterolo, sostanza vietata da quest'anno al Tour de France. Lo spagnolo si era sottoposto al controllo il 21 luglio scorso nel secondo giorno di riposo del Tour a Pau, nei Pirenei. Un messaggio rilasciato dal suo addetto stampa personale spiega che Contador è stato vittima di una contaminazione degli alimenti. Dal momento della prima comunicazione dell'UCI in data 24 agosto, la contaminazione di Alberto Contador pare sia l'unica possibile spiegazione di quanto è accaduto e ora toccherà alle autorità del ciclismo chiarire questo gravissimo problema. Gli esperti consultati finora hanno deciso che questo è una caso di contaminazione degli alimenti, soprattutto se si considera il numero di test a cui si è sottoposto Contador all'ultimo Tour de France".
Bene. Ora, da ulteriori notizie e indiscrezioni, è venuto fuori che, parlando di quantità, qui si parla di "50 picogrammi, ben 400 volte meno del minimo fissato per parlarsi di doping". E quindi? Dov'è la notizia? Perché la sospensione?
In più, Contador ha successivamente dichiarato che: "Nelle analisi del 20 luglio non c'è traccia di nulla, in quelle del 21 poche tracce di clenbuterolo, in quelle del 22 ancora meno tracce. Significa che ho assunto cibo contaminato la sera del 20 luglio. E quella sera a cena ho mangiato un filetto che avevo fatto arrivare dalla Spagna".
Caso chiuso? Non andava neanche aperto se questa è la realtà.

Passiamo a Riccardo Riccò. Ecco la notizia, direttamente da Leggo.
"Altro colpo da ko per il ciclismo. E’ sotto inchiesta per doping Riccardo Riccò, secondo classificato al Giro d’Italia 2008. Nell’ambito della recente indagine dei Nas, che la scorsa settimana ha smascherato un’organizzazione con base a Roma, dedita al traffico di sostanze dopanti, Riccò ha infatti subito una perquisizione domiciliare presso la sua casa in località Serra Mazzoni, in provincia di Modena, nel corso della quale sono state trovate una cinquantina di compresse considerate dagli inquirenti sospette. Si tratta di pasticche anonime, conservate sfuse in un armadietto e in parte sminuzzate, quindi per identificarne la sostanza bisognerà attendere il risultato delle analisi. Riccò, al momento, risulta comunque denunciato dai carabinieri per violazione della legge sul doping, perché il suo nome compare in diverse intercettazioni telefoniche.
Riccò, come è noto, è cognato di Enrico Rossi, il ciclista arrestato la settimana scorsa insieme ad altre quattro persone tra cui un farmacista e un’infermiera. Inoltre, l’atleta ha sulle spalle già un precedente. Due anni fa, mentre era impegnato nel Tour de France, fu trovato positivo al Cera (Epo di terza generazione) e per questo subì una squalifica di due anni, scaduta a marzo scorso. Non solo. L’indagine dei Nas è iniziata a seguito di un sms inviato da uno sconosciuto, forse per errore, proprio all’allenatore di Riccò, nel quale si chiedevano informazioni su come reperire l’Epo.
Attualmente Riccò corre per la Ceramica Flaminia di Rieti, nel Lazio, stessa squadra del ciclista arrestato Rossi. E c’è un altro professionista iscritto alla Ceramica Flaminia ad essere finito nei guai: si tratta di Donato Cannone, pugliese, nato nel 1982. A casa di Cannone, anche lui denunciato per doping, i Nas hanno trovato 30 fiale e 40 compresse tra eccitanti e cortisonici".

Oltre a evidenziare il fatto che Riccò, da un pochino di tempo, corre per la Vacansoleil e non più per la Ceramica Flaminia (conoscenza del settore di chi ha scritto l'articolo molto elevata), dove sta la notizia? Che Donato Cannone è stato denunciato per possesso di eccitanti e cortisonici, ma Riccò? Cos'ha fatto? E' indagato perché risulta in alcune telefonate, per il resto sono notizie senza significato, per adesso. Le compresse sono anonime, le sostanze sono sconosciute attualmente. Se poi il tutto verrà verificato in prodotti dopanti, Riccò verrà giustamente denunciato, ma adesso?

E terminiamo con Ezequiel Mosquera.
"Ezequiel Mosquera, secondo all'ultimo Giro di Spagna, è risultato positivo. A dare la notizia per prima è stata Cadena Ser poi confermata dal sito spagnolo biciciclismo.com. Il 35enne corridore spagnolo, secondo alle spalle di Vincenzo Nibali all'ultima Vuelta, aveva firmato un nuovo contratto con la formazione olandese Vacansoleil. Ma non è tutto: sembra che anche un secondo corridore della Xacobeo Galicia sia risultato positivo alla Vuelta".
Risultato positivo. Per cosa? Non si sa. Quando? Non si sa. Lo scopriremo solo vivendo, diceva la Gialappa's.

Quindi, riassumendo: quello di Contador non è doping, Riccò è indagato ma poco di più, di Mosquera si sa ancora meno. Lungi da me fare la morale sul ciclismo e sul doping dicendo che non esiste e che sono in pochi quelli che si dopano, anche perché penso l'esatto contrario. Io, che non sono un giornalista, sono per il buon giornalismo, quello fatto di notizie vere e sensate, cercando la verità e non il titolone. Seguirò attentamente la faccenda con estremo interesse e condannerò sempre chi verrà scoperto positivo (sottolineo la parola scoperto), ma finché non ci sono condanne o sentenze, per favore, rimaniamo in silenzio. Ah, tanto per gradire, Franco Pellizotti sta aspettando ancora il giudizio su dei valori anomali del 2009 e, intanto, non può correre: avete sentito qualcuno scagliarsi contro la giustizia sportiva in favore del corridore italiano? Esatto, no.

Ultima cosa: per caso sono iniziati i Mondiali? Perché tutte queste positività contemporaneamente, mi destano qualche sospetto.

Campionati del Mondo 2010. Cancellara vince l'oro nella cronometro Elite, poi Millar e Martin

Fabian Cancellara ha vinto per la quarta volta il titolo di Campione del Mondo della prova a cronometro dedicata agli Elite. Il corridore svizzero ha surclassato i propri avversari staccando di oltre un minuto il bravissimo David Millar, secondo, e un incredibile Tony Martin, terzo nonostante un cambio ruota che sembrava poter essere fatale. La vittoria di Cancellara è impreziosita dal fatto che la sua condizione non era delle migliori, come da lui stesso ammesso, ma il ticinese, quando si tratta di cronometro, potrebbe vincere probabilmente anche con una gamba sola.
"Sono molte felice" ha dichiarato Cancellara. "E' stato meraviglioso e probabilmente è stata la mia vittoria più difficile perché non conoscevo bene la mia condizione. Alla fine mi sono focalizzato sulla mia corsa e ho dato tutto quello che potevo". L'unico inghippo per lo svizzero è stato un passaggio troppo ravvicinato con una transenna: "Non l'ho toccata ma ogni secondo è importante, così ho provato a rimanere in piedi senza cadere perché era l'ultima cosa che volevo".
Ora Cancellara, dopo essere entrato nella leggenda per il numero di titoli vinti a cronometro, può cercare l'impresa di bissare il successo anche nella prova in linea dove, a questo punto, è sicuramente uno dei grandi favoriti.
Per il resto, la prova odierna ha visto l'exploit di Millar, da tempo lontano dai migliori nelle prove contro il tempo, mentre l'impresa di Martin ha confermato il tedesco come l'unico vero rivale di Cancellara nelle cronometro. Bene anche il giovane australiano Richie Porte, quarto per un soffio e arrivato davanti al terzo volte campione del mondo Michael Rogers, il migliore prima dell'ultima serie di corridori. Un po' di delusione per la prova dello svedese Gustav Larsson, secondo l'anno scorso, che probabilmente senza il riferimento di Cancellara dell'anno scorso non è riuscito a rimanere su standard elevati.
E gli italiani? Ah già, non ce n'erano in gara. Come a dire che fuori Pinotti, in Italia non ci sono altri specialisti che possono ambire a un dignitoso piazzamento. Dal 2012 tornerà anche la prova a squadre, cosa abbiamo intenzione di fare? Niente come negli ultimi anni? Altra domanda: Adriano Malori, campione del mondo tra gli Under 23, non era degno di partecipare? Arrivano le Olimpiadi, le prove a cronometro ai Mondiali diventeranno due, forse potrebbe essere il caso di curare anche un settore che sta diventando sempre più importante nelle corse a tappe e prestigioso quasi quanto la prova in linea. Basterebbe crederci un po'.

ORDINE D'ARRIVO
1° Fabian Cancellara (Swi) Svizzera
2° David Millar (Gbr) Gran Bretagna a 1'02''
3° Tony Martin (Ger) Germania a 1'12''
4° Richie Porte (Aus) Australia a 1'19''
5° Michael Rogers (Aus) Australia a 2'25''
6° Koos Moerenhout (Ned) Olanda a 2'40''
7° Luis Leon Sanchez Gil (Esp) Spagna a 2'44''
8° David Zabriskie (Usa) Stati Uniti a 2'51''
9° Maciej Bodnar (Pol) Polonia a 3'00''
10° Gustav Larsson (Swe) Svezia a 3'01''

mercoledì 29 settembre 2010

Mondiali 2013 a Firenze, l'UCI sceglie la proposta italiana

Apprendiamo e riportiamo dal sito della Federciclismo la notizia che i Mondiali su strada del 2013 sono stati assegnati alla candidatura italiana di Firenze, Lucca, Pistoia e Montecatini Terme. Il progetto ha battuto la concorrenza di Ponferrada, in Spagna, e Hooglede Gits, in Belgio, e permetterà all'Italia di rivivere i Mondiali di ciclismo dopo l'entusiasmante edizione di Varese 2010.
I primi commenti sono arrivati dalla bocca del presidente della Federazione Italiana Renato Di Rocco: "E' la vittoria del ciclismo italiano. Firenze, Lucca, Montecatini Terme e Pistoia organizzeranno i Campionati del Mondo Ciclismo su strada 2013. E' la vittoria della profonda tradizione ciclistica toscana. E' la vittoria per Franco Ballerini. E' la vittoria per il grande saggio Alfredo Martini. Al Comitato Organizzatore, presieduto da Claudio Rossi, che insieme agli Enti locali ha portato avanti un progetto vincente che amalgama le bellezze del territorio alle fatiche del ciclismo, il nostro sostegno, con la certezza che l'Italia ancora una volta saprà distinguersi per la sua eccellenza. E' anche con soddisfazione che a Montichiari, il primo velodromo coperto in Italia, siano stati assegnati i Mondiali di paraciclismo del 2011, prova valida per la qualificazione paraolimpica. Sono orgoglioso di rappresentare uno sport che si distingue nel nostro territorio come a livello internazionale per capacità organizzative, merito anche della gente comune che, appassionata delle due ruote, vuole vivere sempre di più il ciclismo".

Campionati del Mondo 2010. La britannica Emma Pooley trionfa nella prova a cronometro Donne

La britannica Emma Pooley ha vinto la prova a cronometro femminile dei Campionati del Mondo 2010 che sono iniziati oggi a Melbourne, in Australia. La Pooley ha sbaragliato la concorrenza precedendo la tedesca Judith Arndt e la neozelandese Linda Villumsen, arrivate entrambe a 15 secondi dalla vincitrice e divise soltanto da pochi centesimi. Una vittoria annunciata, quella della Pooley, indicata dai più come la grande favorita della prova che si è corsa su un tracciato di 22,9 chilometri, che ha firmato il suo primo successo a un Mondiale.
Male le italiane con Tatiana Guderzo decima e Noemi Cantele dodicesima, sempre fuori dalle prime posizioni ma probabilmente con la testa già alla prova in linea di sabato dove l'Italia dovrà difendere il titolo conquistato l'anno scorso proprio dalla Guderzo.

ORDINE D'ARRIVO
1° Emma Pooley (Gbr) Gran Bretagna
2° Judith Arndt (Ger) Germania a 15.17''
3° Linda Melanie Villumsen (Nzl) Nuova Zelanda a 15.80''
4° Amber Neben (Usa) Stati Uniti a 37.66''
5° Jeannie Longo-Ciprelli (Fra) Francia a 43.94''
6° Evelyn Stevens (Usa) Stati Uniti a 1'00.08''
7° Tara Whitten (Can) Canada a 1'05.91''
8° Shara Gillow (Aus) Australia a 1'13.18''
9° Emilia Fahlin (Swe) Svezia a 1'22.20''
10° Tatiana Guderzo (Ita) Italia a 1'25.55''

Elite/Under 23. Manuel Francesco Bongiorno vince la Ruota d'Oro - GP Festa del Perdono

L'italiano Manuel Francesco Bongiorno ha vinto l'edizione 2010 della Ruota d'Oro - GP Festa del Perdono, tradizionale classica di fine stagione del ciclismo italiano, dedicata agli Under 23 e agli Elite. Il corridore del Team Futura Matricardi ha preceduto di soli 3 secondi il gruppetto degli inseguitori formato da Matteo Trentin della Marchiol, Gabriele Pizzaballa della Palazzago, il colombiano Carlos Quintero Norena della Bedogni Grassi Natalini e il brasiliano Carlos Alexander Manarelli della Marchiol. Un altro importante successo per il corridore di Fucecchio, vincitore di importanti corse in questa stagione.
La corsa si è svolta sulle strade del Valdarno e ha visto alla partenza 184 corridori di ben 35 squadre tra cui otto formazioni straniere e le migliori squadre italiane. La gara si è decisa nei chilometri finali quando Bongiorno è entrato in azione: il primo scatto è arrivato a 12 chilometri dal traguardo sulla salita di Cima Monticello, grazie al quale è riuscito a recuperare i due fuggitivi Quintero e Manarelli. Sul muro del Valcello, a 6 chilometri dall'arrivo, un altro scatto ha permesso a Bongiorno di rimanere tutto solo davanti mentre alle sue spalle si formava il gruppetto formato da Manarelli, Quintero, Trentin e Pizzaballa. Nonostante il forte inseguimento dei suoi avversari Bongiorno è riuscito a mantenere sul traguardo tre preziosissimi secondi, lasciando a Trentin e Pizzaballa le altre due posizioni sul podio.

ORDINE D'ARRIVO
1° Manuel Francesco Bongiorno (Ita) Team Futura Matricardi
2° Matteo Trentin (Ita) Marchiol Pasta Montegrappa a 3''
3° Gabriele Pizzaballa (Ita) Team Palazzago s.t.
4° Carlos Quintero Norena (Col) Bedogni Grassi Natalini s.t.
5° Carlos Alexander Manarelli (Bra) Marchiol Pasta Montegrappa s.t.
6° Antonino Parrinello (Ita) Bedogni Grassi Natalini a 24''
7° Alexander Serebryakov (Rus) Sammarinese Gruppo Lupi a 28''
8° Mirko Tedeschi (Ita) CarmioOro NGC Pool Cantù s.t.
9° Matteo Busato (Ita) Zalf Desiree Fior s.t.
10° Marco Zamparella (Ita) Maltinti BCC Cambiano s.t.

Campionati del Mondo 2010. Phinney vince il titolo Under 23 a cronometro, 6° Mammini

Lo statunitense Taylor Phinney ha vinto la prova a cronometro dedicata agli Under 23 conquistando il primo oro dei Campionati del Mondo 2010 di Melbourne. Phinney ha preceduto, lungo i 31,8 chilometri del tracciato di Geelong, l'australiano Luke Durbridge e il tedesco Marcel Kittel, con il primo distanziato soltanto di 1 secondo e 90 centesimi mentre Kittel è arrivato al traguardo con un ritardo di 24 secondi. Il migliore degli italiani è stato Matteo Mammini, sesto a 49 secondi dal vincitore, mentre Gianluca Leonardi si è piazzato 13° a 2 minuti e 4 secondi dall'americano.
Per Phinney si tratta della ciliegina sulla torta di una stagione molto importante, iniziata con i successi ai Mondiali su pista, passando per le tante soddisfazioni su strada nelle corse di categoria e vincendo pochi giorni fa anche il titolo nazionale assoluto a cronometro. Un buon preludio per il suo definitivo passaggio tra i professionisti che avverrà l'anno prossimo nella BMC Racing.

ORDINE D'ARRIVO
1° Taylor Phinney (Usa) Stati Uniti
2° Luke Durbridge (Aus) Australia a 1.90''
3° Marcel Kittel (Ger) Germania a 24.01''
4° Nelson Oliveira (Por) Portogallo a 27.96''
5° Rohan Dennis (Aus) Australia a 46.87''
6° Matteo Mammini (Ita) Italia a 49.88''
7° Tom Dumoulin (Ned)Olanda a 1'06.55''
8° Jesus Herrada Lopez (Esp) Spagna a 1'18.48''
9° Andrei Krasilnikau (Blr) Bielorussia a 1'35.62''
10° Geoffrey Soupe (Fra) Francia a 1'38.21''

sabato 25 settembre 2010

Tour du Gevaudan Languedoc-Roussillon

Il Team Vulco - VC Vaulx en Velin ha vinto il prologo a squadre inaugurale del Tour du Gevaudan Languedoc-Roussillon, brevissima gara a tappe che si sta svolgendo in Francia. La squadra francese ha preceduto in classifica generale la spagnola Orbea, arrivata con 14 centesimi di ritardo, e la francese VC La Pomme Marseille, terza a un secondo. Il primo leader della classifica è diventato Guillaume Bonnet, il primo del Team Vulco a tagliare il traguardo, ma nessun vantaggio reale arriverà per questa vittoria per il francese visto che la frazione, 1,3 chilometri pianeggianti e senza alcuna difficoltà, non è inserita nel computo della classifica generale.

ORDINE D'ARRIVO
1° Team Vulco - VC Vaulx en Velin (Fra)
2° Orbea (Esp) s.t.
3° VC La Pomme Marseille (Fra) a 1''
4° Atlas Personal BMC (Swi) a 2''
5° Chambery CF (Fra) a 3''

giovedì 23 settembre 2010

Omloop van het Houtland Lichtervelde a Van Dijk in volata

L'olandese Stefan Van Dijk ha vinto l'edizione 2010 della Omloop van het Houtland Lichtervelde regolando in volata il gruppo arrivato compatto al traguardo. Il corridore della Verandas Willems ha preceduto il connazionale Kenny Van Hummel della Skil Shimano e il britannico Adam Blythe dell'Omega Pharma Lotto mentre alle loro spalle, nei primi 10 della classifica, si sono piazzati tutti belgi. Un podio tutto straniero per la quinta vittoria stagionale di Van Dijk, la terza in Belgio.
La gara si è tenuta su un totale di 191,4 chilometri, con partenza e arrivo fissati a Lichtervelde. Dopo pochi chilometri in quattro sono andati in fuga, Bert Scheirlinckx della Landbouwkrediet, Pieter Jacobs della Topsport Vlaanderen, Maxim De Busschere dell'An Post-Sean Kelly e Adrien Petit della Cofidis, raggiungendo un vantaggio di 5 minuti e 25 secondi. Il gruppo, tirato soprattutto da Omega Pharma Lotto e Quick Step, è rientrato sui battistrada a 30 chilometri dal traguardo. Dopo un tentativo di Steven Caethoven della Landbouwkrediet e di Sander Oostlander della Van Vliet, ripreso ai - 4, il gruppo si è preparato per la volata dove a trionfare è stato Van Dijk, ben coadiuvato dai compagni di squadra. "Ero piazzato perfettamente nel finale, Gregory Habeaux e Sjef De Wilde mi hanno trainato fino al finale e io ho fatto il resto".

ORDINE D'ARRIVO
1° Stefan Van Dijk (Ned) Verandas Willems
2° Kenny Van Hummel (Ned) Skil - Shimano s.t.
3° Adam Blythe (Gbr) Omega Pharma Lotto s.t.
4° Davy Commeyne (Bel) Landbouwkrediet s.t.
5° Wouter Weylandt (Bel) Quick Step s.t.
6° Kenny De Haes (Bel) Omega Pharma Lotto s.t.
7° Michael Van Staeyen (Bel) Topsport Vlaanderen s.t.
8° Gorik Gardeyn (Bel) Vacansoleil s.t.
9° Kenny Lisabeth (Bel) An Post - Sean Kelly s.t.
10° Timothy Dupont (Bel) Jong Vlaanderen s.t.

martedì 21 settembre 2010

Elite/Under 23. Mario Sgrinzato vince a Collecchio, Matteo Fedi conquista la Coppa Guinigi, Andrea Guardini il GP Sannazzaro

Oggi, Martedì 21 Settembre, primo giorno di autunno, le categorie Elite e Under 23 si sono date battaglia lungo la penisola in tre gare del calendario nazionale.
A Collecchio, in provincia di Parma, Mario Sgrinzato della Trevigiani Dynamon Bottoli ha vinto la 75° edizione della Coppa Collecchio, precedendo di un solo secondo l'avanguardia del gruppo regolata da Andrea Pasqualon della Zalf Desiree Fior e dal brasiliano Rafael Andriato, compagno di squadra di Sgrinzato. La corsa è stata vivace sin dai primi giri con numerosi attacchi, tutti annullati dal gruppo. Il momento decisivo è arrivato quando la gara ha affrontato i tre giri più lunghi con all'interno anche la salita di Segalara: il GPM ha creato subito selezione e a giocarsi la corsa sono rimasti in diciassette, tra cui praticamente tutti gli atleti più forti in gara. Nonostante i tanti attacchi in salita, la corsa si è decisa in discesa quando dopo l'ultimo passaggio sul Segalara se n'è andato Sgrinzato che è riuscito a guadagnare un vantaggio massimo di 19 secondi. Il grande sforzo del gruppetto degli inseguitori non è bastato a riprendere il corridore della Trevigiani che è arrivato al traguardo potendosi gustare la sua splendida impresa.
A Laterina, in provincia di Arezzo, è stato Matteo Fedi della Hopplà Magis Mavo ad aggiudicarsi la 15° edizione della Coppa Guinigi. Il corridore è giunto da solo al traguardo precedendo di 10 secondi il compagno di squadra Mattia Barabesi e di 15 secondi Gaetano Romaggioli della Marco Pantani Caffè Mokambo. Gara che si è rivelata molto più difficile del previsto per gli organizzatori: dopo 25 chilometri vanno in fuga 15 corridori che, dopo il forfeit di Grasso, saranno gli unici a terminare la corsa. La motivazione è semplice: dopo 20 chilometri tre corridori cadono e devono ricorrere alle cure del medico. Visto che le cure si stavano protraendo a lungo si è deciso di neutralizzare la gara, 45 minuti di stop e si riparte con i fuggitivi con 1 minuto e 30 secondi circa di vantaggio sul gruppo. Alcuni direttori sportivi hanno protestato contro questa decisione sostenendo che il ritardo fosse sotto il minuto per un gruppetto di una ventina di corridori e, come ulteriore segno di protesta, il gruppo si è fermato prima del traguardo inscenando un mini sciopero. Vista la situazione in gara sono rimasti soltanto i 14 corridori in fuga, cioè Fedi, Puccioni, Romaggioli, Eleuteri, Gargaro, Rocchi, Troian, Rabottini, Santoro, Barabesi, Scotti, Di Francesco, Martin e Pinaglia. Sull'ultimo passaggio della salita di Monsoglio, Fedi ha lanciato il suo attacco, staccando tutti i compagni di fuga. Alle sue spalle il compagno di squadra Barabesi ha mantenuto sotto controllo l'inseguimento finendo secondo dietro a Fedi.
A Sannazzaro de' Burgondi, in provincia di Pavia, Andrea Guardini della Casati NGC Perrel ha vinto il 57° Gran Premio Ciclistico di Sannazzaro de' Burgondi superando in volata, proprio sulla linea del traguardo, il grande rivale della stagione Giacomo Nizzolo mentre un altro corridore della Trevigiani Dynamon Bottoli, Matteo Pelucchi, arrivava terzo. Per Guardini si è trattato della vittoria numero 15 in stagione, commentata così dal giovane sprinter: "Nella prima parte della corsa abbiamo gareggiato un po' disuniti, poi ci siamo guardati io e i miei compagni e nel finale abbiamo cambiato decisamente rotta collaborando per ricucire il gruppo. La volata è stata un po’ anomala perché sono riuscito a trovare il varco giusto praticamente ad una cinquantina di metri dall'arrivo, quando, girando all’esterno, sono riuscito ad affiancare Nizzolo. Poi il colpo di reni ha fatto il resto. Insomma, le volate si vincono anche così, altrimenti, che volata sarebbe? Complimenti comunque ai nostri avversari ma, consentitemi la battuta, molto bonaria e assolutamente sportiva: sono orgoglioso di questa vittoria proprio per la vicinanza sul podio di due sprinter del calibro di Nizzolo e Pelucchi, terrò con me questa foto, tra i ricordi più belli". La gara è vissuta sul classico canovaccio delle corse per velocisti con tanti tentativi di fuga e il gruppo dietro a inseguire. Dopo una prima fuga di 8 corridori, promossa per la maggior parte da Paul Martino Paganini della Fagnano Nuova, davanti si forma un gruppetto di una quindicina di corridori con, oltre a Paganini, anche Guardini. Annusato il pericolo, la Trevigiani dietro si mette a tirare ricompattando il gruppo a 5 giri dal termine. A 50 chilometri dal termine circa, ci provano Nicola Gaffurini della Delio Gallina e l’albanese Ervin Haxhi del Gruppo Made; i due riescono a guadagnare fino a 1 minuto di vantaggio ma i treni di Casati e Trevigiani sono macchine perfette e riescono a rientrare sui battistrada ai -3. A questo punto è la Trevigiani a prendere in mano la situazione schierando la squadra al completo davanti, per cercare di favorire Nizzolo e Pelucchi. Lanciato lo sprint, i due sembravano in grado di poter fare doppietta ma uno strepitoso Guardini ha iniziato una lunga rimonta superando Nizzolo proprio sul traguardo con un eccezionale colpo di reni.

COPPA COLLECCHIO (PR)
1° Mario Sgrinzato (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli
2° Andrea Pasqualon (Ita) Zalf Desiree Fior a 1''
3° Rafael Andriato (Bra) Trevigiani Dynamon Bottoli s.t.
4° Mirko Tedeschi (Ita) CarmioOro NGC Pool Cantù s.t.
5° Eugenio Alafaci (Ita) Lucchini Maniva Ski Ecovalsabbia s.t.

COPPA GUINIGI - LATERINA (AR)
1° Matteo Fedi (Ita) Hopplà Magis Mavo
2° Mattia Barabesi (Ita) Hopplà Magis Mavo a 10''
3° Gaetano Romaggioli (Ita) Marco Pantani Caffè Mokambo a 15''
4° Antonio Santoro (Ita) Mastromarco Sensi Benedetti s.t.
5° Federico Scotti (Ita) Malmantile Gaini a 18''

GP CICLISTICO DI SANNAZZARO DE' BURGONDI (PV)
1° Andrea Guardini (Ita) Cicli Casati Ngc Perrel
2° Giacomo Nizzolo (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli
3° Matteo Pelucchi (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli
4° Enrico Montanari (Ita) SC Sergio Dal Fiume
5° Andrea Zanetti (Ita) C.T. Gruppo Made

Elite/Under 23. Il russo Zhdanov trionfa nella Coppa Festa in Fiera San Salvatore

Il russo Alexander Zhdanov ha vinto l'edizione 2010 della Coppa Festa in Fiera San Salvatore che si è corsa ieri, lunedì 20 settembre, a Bucine in provincia di Arezzo. Il corridore della Ciclistica Sestese ha preceduto in volata Alessandro Malaguti della Calzaturieri Montegranaro e Thomas Pinaglia della Maltinti Banca Cambiano, conquistando così la quarta vittoria stagionale.
La corsa, costruita intorno alle colline valdarnesi vicino a Bucine, ha fatto registrare una media molto alta, 43 km/h, sottolineando la facilità del percorso. Tanti i tentativi di fuga durante la corsa ma alla fine il gruppo si è ritrovato compatto all'ultimo chilometro. L'arrivo era in salita con una difficile semicurva poco prima del traguardo e il russo Zhdanov l'ha presa in testa, finendo davanti a Malaguti e Pinaglia.

ORDINE D'ARRIVO
1° Alexander Zhdanov (Rus) Ciclistica Sestese
2° Alessandro Malaguti (Ita) Calzaturieri Montegranaro
3° Thomas Pinaglia (Ita) Maltinti Banca Cambiano
4° Thomas Cicciari (Ita) Cargo Compass
5° Andrea Turini (Ita) Malmantile Romano Gaini

Doping. Arrestato Enrico Rossi insieme ad altri 4, indagati altri 35

Come sempre in questi casi, riporto un articolo tratto da Corriere.it sulla vicenda e mi astengo dai soliti banali commenti sul doping nel ciclismo che (che sopresa!) c'è ancora.

"C'è anche un ciclista professionista, Enrico Rossi, tra i cinque arresti eseguiti dai Nas tra Roma e Rimini nell'ambito di un'operazione antidoping. Gli ordini di custodia cautelare in carcere che riguardano anche un ciclista dilettante, un farmacista e un'infermiera sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Perugia. La figura chiave dell’associazione a delinquere dedita al traffico illecito di sostanze dopanti scoperta dai Nas è, secondo la ricostruzione dei carabinieri, il ciclista Enrico Rossi soprannominato "Red", professionista del team "Ceramica Flaminia Bossini" di Rieti che risultata completamente estraneo alla vicenda. Rossi è il fratello di Vania Rossi ex campionessa italiana di mountain bike convivente con il più noto ciclista professionista Riccardo Riccò, risultato estraneo al giro di doping ma che in passato aveva subito due anni di squalifica proprio per doping. Il ciclista Enrico Rossi è stato arrestato stamattina a Torriana, in provincia di Rimini, con l’accusa di aver costituito un’associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze dopanti. Sono stati arrestati, nel corso dell’operazione, anche un ciclista amatoriale, un sedicente giornalista sportivo di origine colombiana, un farmacista e una infermiera. Inoltre in flagranza di reato durante le perquisizioni effettuate dai militari stamattina è stato arrestato un altro ciclista amatoriale ritenuto appartenente all’associazione. Sono inoltre indagati in stato di libertà, per gli stessi reati, altre 35 persone tra medici sportivi, preparatori atletici, farmacisti, frequentatori di palestre, ciclisti amatoriali e anche professionisti, «tra i denunciati - hanno spiegato ii carabinieri - ci sono anche ciclisti professionisti noti a livello nazionale, che corrono sia in Italia che all’estero». Ma su questi nomi c’è ancora il massimo riserbo degli investigatori".

Tour de Hokkaido a Shimizu, ultima tappa a Park

Il giapponese Miyataka Shimizu della Bridgestone Anchor ha vinto l'edizione 2010 del Tour de Hokkaido consolidando la sua posizione nell'ultima tappa della corsa. Il corridore della Bridgestone Anchor ha preceduto in classifica il giapponese Junya Sano del Team Nippo di 5 secondi e il coreano Jong Gyun Choi di 12 secondi. La vittoria di Shimizu è dovuta alla vittoria nella terza tappa della corsa quando aveva preceduto allo sprint proprio Sano.
L'ultima tappa è andata in volata al coreano Sung Baek Park che ha preceduto i giapponesi Shinri Suzuki della Shimano Racing e Takashi Miyazawa del Team Nippo, conquistando così la terza vittoria stagionale.

ORDINE D'ARRIVO
1° Sung Baek Park (Kor) Corea del Sud
2° Shinri Suzuki (Jpn) Shimano Racing s.t.
3° Takashi Miyazawa (Jpn) Team Nippo s.t.
4° Shih Hsin Hsiao (Tpe) Action Cycling Team s.t.
5° Kyosuke Kasahara (Jpn) Chuo University s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Miyataka Shimizu (Jpn) Bridgestone Anchor
2° Junya Sano (Jpn) Team Nippo a 5''
3° Jong Gyun Choi (Kor) Corea del Sud a 12''
4° Takeaki Ayabe (Jpn) Aisan Racing Team a 22''
5° Junpei Murakami (Jpn) Shimano Racing a 23''
6° Stefan Poll (Aut) Arbo KTM a 43''
7° Kohei Uchima (Jpn) Kanoya University a 52''
8° Tomoya Kanoh (Jpn) Bridgestone Anchor a 1'06''
9° Chun Kai Feng (Tpe) Action Cycling Team a 5'15''
10° Jung Hwan Youm (Kor) Corea del Sud a 5'16''

Elite/Under 23. Vrecer vince il Trofeo Bianchin, vittorie anche per Marco Coledan al Lampre, Battaglin alla Milano Rapallo e Zanotti al Trofeo Pama

Sono state quattro le gare disputate Domenica 19 Settembre per la categoria Elite e Under 23, tra cui una corsa di livello internazionale.
A Paderno di Ponzano Veneto, in provincia di Treviso, lo sloveno Robert Vrecer della Perutnina Ptuj ha conquistato il 41° Trofeo Gianfranco Bianchin grazie a una grande prova di forza sul duro tracciato della corsa veneta. Vrecer ha preceduto di 15 secondi Fabio Aru della Palazzago mentre più staccato è arrivato Pierre Paolo Penasa della Zalf Desiree Fior, cogliendo così il settimo successo stagionale dopo le vittorie in Croazia e in Slovacchia. La corsa non ha avuto storia: Vrecer è andato all'attacco sul Monte Tomba, venendo raggiunto sul Mostacin da Aru, di 10 anni più giovane. L'italiano è rimasto davanti con lo sloveno finché Vrecer non ha accelerato ancora, arrivando da solo al traguardo. Vrecer a fine gara ha commentato: "Il Bianchin mi piace, spero che i giovani abbiano imparato qualcosa oggi. E se corrono con me non è un problema mio!".
A Bernareggio, in provincia di Monza, Marco Coledan della Trevigiani Dynamon Bottoli ha vinto il 20° Trofeo Lampre regolando in volata i compagni di fuga Mirko Nosotti della Casati NGC e Andrea Barbetta della Cene Valle Seriana. La gara si è decisa già al terzo dei sette giri del circuito di 20 chilometri intorno a Bernareggio: davanti rimane un gruppetto di 18 corridori, ridottosi a 4 dopo una lunga bagarre. Allo sprint arrivano a giocarsi la corsa Coledan, Nosotti, Barbetta e Locatelli della Gragnano. E' Barbetta il primo a provare lo sprint nel finale ma, a causa dello sgancio del puntapiedi, è costretto a rallentare e viene superato da Coledan e Nosotti che arrivano in quest'ordine.
A Rapallo, in provincia di Genova, è stato Enrico Battaglin con i colori della nazionale italiana a vincere la 52° edizione della Milano - Rapallo davanti al compagno Kristian Sbaragli e ad Alfio Locatelli della Palazzago. Una grande prova di forza della nazionale che ha monopolizzato la fuga finale con 4 componenti, Battaglin, Sbaragli, Stefano Agostini e Moreno Moser, che ha dovuto confrontarsi contro Locatelli, il russo Zhdanov della Sestese, Miletta della Gragnano e Luca Santimaria della Viris Vigevano. Allo sprint, la nazionale ha occupato tre dei primi quattro posti, firmando un vero e proprio trionfo.
A Lograto, in provincia di Brescia, Marco Zanotti ha vinto la 28° edizione del Trofeo Pama Prefabbricati superando allo sprint Davide Girlanda della Campagnari e Lorenzo Mola, compagno di squadra di Zanotti alla Delio Gallina.

TROFEO GIANFRANCO BIANCHIN - PADERNO DI PONZANO VENETO (TV)
1° Robert Vrecer (Slo) Perutnina Ptuj
2° Fabio Aru (Ita) Team Palazzago
3° Pierre Paolo Penasa (Ita) Zalf Desiree Fior
4° Rafael Andriato (Bra) Trevigiani Dynamon Bottoli
5° Matteo Trentin (Ita) Marchiol Pasta Montegrappa

TROFEO LAMPRE - BERNAREGGIO (MB)
1° Marco Coledan (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli
2° Mirko Nosotti (Ita) Casati NGC Perrel s.t.
3° Andrea Barbetta (Ita) SC Cene Valle Seriana s.t.
4° Matteo Locatelli (Ita) Gragnano Sporting Club a 7''
5° Christian Delle Stelle (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli a 2'00''

MILANO - RAPALLO (GE)
1° Enrico Battaglin (Ita) Italia
2° Kristian Sbaragli (Ita) Italia
3° Alfio Locatelli (Ita) Palazzago Elledent
4° Stefano Agostini (Ita) Italia
5° Alexander Zhdanov (Rus) Ciclistica Sestese

TROFEO PAMA PREFABBRICATI - LOGRATO (BS)
1° Marco Zanotti (Ita) Delio Gallina
2° Davide Girlanda (Ita) Campagnari
3° Lorenzo Mola (Ita) Delio Gallina
4° Piero Baffi (Ita) Lucchini Maniva Ski
5° Marco Depetris (Ita) Cerone Rafi

lunedì 20 settembre 2010

Ciclocross. La stagione ricomincia nel segno di Sven Nys, suo lo Steenbergcross

Sta per arrivare l'autunno e, quindi, sta per ricominciare anche la grande stagione del ciclocross. E questo 2010/2011 è iniziato nel segno della tradizione, del grande campione, dell'eterno Sven Nys. Il belga della Landbouwkrediet ha preceduto, in un arrivo occupato quasi esclusivamente da connazionali, Bart Aernouts della Rabobank e Kevin Pauwels della Telenet Fidea. Le condizioni atmosferiche hanno condizionato la gara visto che il clima secco ha reso la corsa velocissima e la gara si è decisa già al secondo giro quando Nys è andato all'attacco, seguito soltanto da Aernouts e Klaas Vantornout. Un problema meccanico ha escluso dalla contesa quest'ultimo, mentre Nys e Aernouts hanno proseguito insieme fin sul traguardo in leggera salita. In volata, Nys ha superato Aernouts mentre Pauwels ha chiuso terzo, staccato di 17 secondi.

ORDINE D'ARRIVO
1° Sven Nys (Bel) Landbouwkrediet
2° Bart Aernouts (Bel) Rabo - Giant Offroad Team s.t.
3° Kevin Pauwels (Bel) Telenet Fidea Cycling Team a 17''
4° Dieter Vanthourenhout (Bel) BKCP Powerplus a 33''
5° Tom Meeusen (Bel) Telenet Fidea Cycling Team a 39''
6° Bart Wellens (Bel) Telenet Fidea Cycling Team a 47''
7° Philipp Walsleben (Ger) BKCP Powerplus a 49''
8° Steve Chainel (Fra) a 1'03''
9° Enrico Franzoi (Ita) BKCP Powerplus a 1'12''
10° Joeri Adams (Bel) Rabobank a 1'47''

Campionati Nazionali. Ben King è il nuovo campione in linea statunitense

Il giovane 21enne Benjamin King si è laureato questa domenica nuovo campione nazionale statunitense della corsa in linea grazie a una gara tutta d'attacco, iniziata con una fuga nei primi chilometri. Alle spalle del corridore della Trek Livestrong si sono piazzati Alex Candelario della Kelly Benefit Strategies e Kiel Reijnen della Jelly Belly, staccati di 1 minuto e 35 secondi. Per King si tratta del primo titolo da professionista e per la prima volta nella storia il campionato americano è stato vinto da un corridore Under 23. Un successo che ha veramente dello storico e che lancia King tra l'elite dei corridori americani insieme al compagno di squadra Phinney, vincitore del titolo a cronometro e buon ottavo nella gara in linea.
La corsa si è sviluppata intorno alla cittadina di Greenville, in South Carolina, su un totale di 180 chilometri. Dopo un circuito iniziale, la corsa è entrata su uno più ampio, da affrontare quattro volte, con la salita di Paris Mountain come maggiore difficoltà, rispostandosi poi su altri tre giri brevi che precedevano il traguardo. E già nei giri del circuito breve si è formata la fuga che si è rivelata quella buona, formata da King, Bernard Van Ulden della Jelly Belly, Scott Zwizanski della Kelly Benefit Strategies, Dan Holloway della Bissell e Thomas Brown della Mountain Khakis. Van Ulden e Brown non hanno creduto nella fuga e si sono staccati, lasciando King, Holloway e Zwizanski da soli al comando, con già dieci minuti di vantaggio all'ingresso del circuito grande. Nei giri successivi il vantaggio è ulteriormente aumentato arrivando a toccare i 16 minuti, cosa che ha permesso ai fuggitivi di iniziare a gestire la situazione. Sul terzo passaggio della Paris Mountain King ha lanciato il proprio attacco staccando gli altri due compagni di fuga e involandosi da solo per l'ulteriore tratto di gara mentre il gruppo dietro, tirato dalla BMC, iniziava a recuperare terreno. Sul quarto passaggio un attacco del campione uscente George Hincapie ha selezionato il gruppetto inseguitore ma ormai King era decisamente troppo lontano per essere ripreso. Errore di valutazione e scarsa cooperazione tra le squadre, probabilmente anche un po' troppa sicurezza, e King ha potuto trionfare dopo una grandissima azione personale.

ORDINE D'ARRIVO
1° Benjamin King (Trek Livestrong U23)
2° Alex Candelario (Kelly Benefit Strategies) a 1'34''
3° Kiel Reijnen (Jelly Belly) a 1'35''
4° Christopher Horner (Team Radioshack) s.t.
5° George Hincapie (BMC Racing Team) s.t.
6° Shawn Milne (Team Type 1) s.t.
7° Matthew Busche (Team Radioshack) s.t.
8° Taylor Phinney (Trek Livestrong U23) a 1'36''
9° Andy Guptill (Jamis - Sutter Home) a 1'39''
10° Craig Lewis (Team HTC - Columbia) s.t.

Duo Normand, vince la Katusha con Ovechkin e Pliuschin

La coppia formata dal russo Artem Ovechkin e dal moldavo Alexandre Pliuschin ha vinto l'edizione 2010 della Duo Normand, cronometro a coppie che fa parte del calendario UCI. Il duo della Katusha ha preceduto di 18 secondi i francesi Anthony Roux e Jeremy Roy della Francaise des Jeux e i russi Nikita Novikov e Dimitry Ignatiev dell'Itera Katusha di 30 secondi. Ovechkin e Pliuschin hanno fatto segnare il miglior tempo lungo il percorso di 54,3 chilometri, pianeggiante nella prima parte e più vallonato nella seconda. Per Ovechkin si tratta della seconda vittoria consecutiva dopo il successo l'anno scorso con Nikolai Trussov, in una gara vinta in passato anche dagli italiani Filippo Pozzato e Daniele Nardello.

ORDINE D'ARRIVO
1° Artem Ovechkin (Rus) - Alexandre Pliuschin (Mda) Team Katusha
2° Anthony Roux - Jeremy Roy (Fra) Francaise des Jeux a 18''
3° Nikita Novikov - Dimitry Ignatiev (Rus) Itera Katusha a 30''
4° Jens Mouris - Lieuwe Westra (Ned) Vacansoleil a 1'00''
5° Anton Vorobev - Vyacheslav Kuznetsov (Rus) Itera Katusha a 2'33''

Giro di Bulgaria a Koev Vassiliev, ultima tappa a Stevic

Dodici anni dopo, il ritorno al successo. E' questa la favola di Krassimir Koev Vassiliev, corridore bulgaro della SK Dobrich 1905, che dopo la vittoria del Giro di Bulgaria nel 1998 si è ripetuto quest'anno. Una prova di valore contro avversari di livello internazionale come i portoghesi della Palmeiras Resort e lo spagnolo Mancebo. Un Giro vinto sulla salita più dura, quella di Beklemeto, infliggendo distacchi alti agli avversari diretti. Alle sue spalle, un trio di tutto rispetto, il portoghese Ricardo Mestre della Palmeiras Resort a 56 secondi, lo spagnolo Francisco Mancebo dell'Heraklion Kastro Murcia a 1 minuto e 7 secondi e l'altro portoghese Andre Cardoso a 1 minuto e 23 secondi.
"Ringrazio i miei compagni, lo sponsor e tutti quelli che mi hanno aiutato a vincere" ha dichiarato Vassiliev dopo la premiazione. "La tappa più difficile è stata quella di Plovdiv dove gli avversari più agguerriti sono stati i portoghesi. Mi sono sempre sentito in buona forma ma la corsa si è decisa sul Beklemeto dove ho dato tutto. Sono soddisfatto perché vincere nella nostra gara più importante è un onore".
L'ultima tappa, da Trojan a Teteven per un totale di 148 chilometri, è andata al serbo Ivan Stevic ha regolato in volata i compagni di fuga. Alle sue spalle si sono piazzati il tedesco Robert Bartko dell'LKT Team Brandenburg e il ceco Leopold Konig della PSK Whirlpool, battuti dallo spunto vincente di Stevic, al suo primo successo stagionale. La corsa si è decisa quando un gruppetto di sei corridori si è avvantaggiato rispetto al gruppo, guadagnando subito un buon margine di vantaggio. Il plotoncino dei battistrada era formato da Ivan Stevic della Serbia, Robert Bartko dell'LKT, Leopold Konig della PSK Whirlpool, Stanislav Zaraliev della Nessebar, Georgi Georgiev della Brisaspor e Jaume Rovira Pous della Heraklion. Il gruppo ha lasciato fare e i fuggitivi si sono giocati il successo in volata con Stevic che ha preceduto tutti.

ORDINE D'ARRIVO
1° Ivan Stevic (Srb) Serbia
2° Robert Bartko (Ger) LKT Team Brandenburg s.t.
3° Leopold Konig (Cze) PSK Whirlpool s.t.
4° Stanislav Zaraliev (Bul) Nessebar s.t.
5° Georgi Petrov Georgiev (Bul) Brisaspor s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Krassimir Koev Vassiliev (Bul) SK Dobrich 1905
2° Ricardo Mestre (Por) Palmeiras Resort a 56''
3° Francisco Mancebo (Esp) Heraklion Kastro Murcia a 1'07''
4° Andre Cardoso (Por) Palmeiras Resort a 1'23''
5° Tomas Buchacek (Cze) PSK Whirlpool a 1'48''
6° Andres Miguel Diaz Corrales (Col) Team Exergy a 1'52''
7° Mathias Belka (Ger) LKT Team Brandenburg s.t.
8° Evgeny Reshetko (Rus) Russia s.t.
9° Vladimir Koev (Bul) Hemus 1896 a 2'11''
10° Evgeni Gerganov Balev (Bul) Hemus 1896 a 2'12''

La Vuelta a Espana 2010 è di Vincenzo Nibali, ultima tappa a Farrar

Caro Vincenzo, alla fine ce l'hai fatta. Eri partito con la voglia di vincerla questa corsa, con la voglia di mettere il segno sul primo grande giro della tua (ne sono sicuro) lunga carriera. Hai sofferto tantissimo in queste 21 tappe, sputato sangue sulle salite, rischiato di perdere per un sasso nella cronometro, hai visto l'inferno quando Mosquera, degno rivale, se ne andava sulla salita di Bola del Mundo, ma oggi, a Madrid, sul podio, hai finalmente toccato il cielo con un dito, hai assaporato quell'emozione che solo i vincitori di queste corse massacranti conoscono. Come dici anche tu, sei entrato nell'elite, e sono certo che tu non ne voglia uscire più. Ti aspetteranno tante altre battaglie, tanti altri trionfi e tante sconfitte, ma adesso, oggi, sei il campione, il vincitore della Vuelta a Espana 2010.
"Sono entrato a far parte di un gruppo ristretto di corridori che possono vincere un grande giro ma non voglio cambiare come persona. E' una promessa che faccio a me stesso". Questo è Vincenzo Nibali, ragazzo semplice e serio anche dopo un successo del genere, 20 anni dopo l'ultima vittoria italiana, quella di Marco Giovannetti.
"Dopo 20 anni era ora che un italiano vincesse questa corsa. Ma devo dire che gli spagnoli hanno reso la corsa durissima, sono stati avversari veramente difficili da battere. Ora si dice che io posso essere un grande rivale per Contador perché sono bravo sia a cronometro che in salita. Ma lui ha vinto ogni grande giro che ha corso e io ne ho vinto solo uno. Sarà incredibilmente difficile batterlo e altri corridori ci hanno già provato in questi anni, ma magari un giorno, magari al Tour de France, saremo testa a testa per la vittoria". Non può che meritarsi un grandissimo applauso Vincenzo anche dopo queste splendide parole che fanno di lui prima di tutto un grande uomo oltre che un grande corridore. Ma bisogna sottolineare anche la prova di chi non ha vinto ma ha scritto comunque la storia; come Ezequiel Mosquera della Xacobeo Galicia, secondo a 41 secondi e mai così vicino al successo alla Vuelta, splendido scalatore e grande lottatore, vero rivale che ci riproverà sicuramente l'anno prossimo, probabilmente con un'altra maglia. Si passa poi a Peter Velits: lo slovacco dell'HTC Columbia ha compiuto una vera e propria impresa, resistendo il più possibile sulle salite della corsa e andando a vincere una fantastica cronometro, prestazioni che gli sono valse un incredibile terzo posto finale a 3 minuti da Nibali. Alle sue spalle si è messo gente come Joaquim Rodriguez, quarto, Frank Schleck, quinto, Xavier Tondo, sesto, Nicolas Roche, settimo, e Carlos Sastre, ottavo, tutti nomi che per un motivo o per l'altro hanno fatto la storia di questa edizione della Vuelta, dandosi battaglia fino all'ultimo anche per i piazzamenti.
Ma questa Vuelta è stata anche quella degli sprinter, che hanno chiuso in bellezza con questo finale cortissimo a Madrid. Dopo una fuga di Dominik Roels della Milram, Javier Ramirez dell'Andalucia-Cajasur, Jurgen Van Goolen e Olivier Kaisen dell'Omega Pharma Lotto e Gonzalo Rabunal della Xacobeo Galicia, ripresa a 14 chilometri dal traguardo, è stata ancora grande sfida tra i velocisti, questa volta con Tyler Farrar il migliore di tutti. Il corridore della Garmin Transitions si è messo dietro Mark Cavendish e un redivivo Allan Davis, conquistando così la seconda tappa della corsa e facendo capire a tutti gli avversari che al Mondiale ci sarà anche lui. Meno bene ma Cavendish che comunque si può dire sazio dopo aver vinto tre volate mentre uno splendido Matthew Goss ha pilotato ancora splendidamente il britannico fino agli ultimi metri, questa volta senza successo.
Che Vuelta insomma, con tanti protagonisti, qualche faccia nuova (Velits su tutti), qualche corridore un po' sfortunato (vedi Anton), qualche campione in rodaggio per il Mondiale (Gilbert, due vittorie di tappa) e sempre e solo un italiano che è riuscito a vincere una tappa, quell'Alessandro Petacchi che nonostante i tanti problemi, fisici ma soprattutto riguardanti il doping, ha firmato l'ennesima vittoria di una carriera strabiliante.
Ora, prossimo appuntamento Melbourne.

ORDINE D'ARRIVO
1° Tyler Farrar (Usa) Garmin Transitions
2° Mark Cavendish (Gbr) HTC Columbia s.t.
3° Allan Davis (Aus) Astana s.t.
4° Wouter Weylandt (Bel) Quick Step s.t.
5° Matthew Goss (Aus) HTC Columbia s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas Doimo
2° Ezequiel Mosquera (Esp) Xacobeo Galicia a 41''
3° Peter Velits (Svk) HTC Columbia a 3'02''
4° Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha a 4'20''
5° Frank Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 4'43''
6° Xavier Tondo (Esp) Cervelo Test Team a 4'52''
7° Nicolas Roche (Irl) Ag2R La Mondiale a 5'03''
8° Carlos Sastre (Esp) Cervelo TestTeam a 6'06''
9° Tom Danielson (Usa) Garmin Transitions a 6'16''
10° Luis Leon Sanchez (Esp) Caisse d'Epargne a 7'42''
11° David Garcia Dapena (Esp) Xacobeo Galicia a 9'37''
12° Mikel Nieve (Esp) Euskaltel Euskadi a 10'58''
13° Vladimir Karpets (Rus) Team Katusha a 13'05''
14° David Moncoutie (Fra) Cofidis a 14'32''
15° Christophe Le Mevel (Fra) Francaise des Jeux a 16'36''

domenica 19 settembre 2010

GP d'Isbergues - Pas de Calais, vince il lettone Saramotins

Il lettone Aleksejs Saramotins ha vinto la 64° edizione del Grand Prix d'Isbergues Pas de Calais resistendo per pochissimi secondi al ritorno del gruppo proprio sul traguardo. Il corridore dell'HTC Columbia è arrivato con 2 soli secondi di vantaggio sul russo Denis Galimzyanov della Katusha e sul francese Romain Feillu della Vacansoleil, conquistando così la sua seconda vittoria stagionale dopo il campionato nazionale lettone in linea. La gara si teneva su una distanza di 200 chilometri inframmezzati da ben otto salite, in un'andata e ritorno a Isbergues. Nella prima parte di gara la velocità è stata molto alta con le squadre francesi di maggior spessore davanti a fare l'andatura finché dopo una cinquantina di chilometri in quattro sono riusciti a evadere dal gruppo. Il gruppetto dei battistrada era composto da David Boucher della Landbouwkrediet, Johan Mombaerts della Big Mat Auber 93, Aleksejs Saramotins dell'HTC Columbia e Morgan Kneiskty della Roubaix Lille Metropole. Il loro vantaggio è rapidamente salito fino a oltre 6 minuti, raggiungendo i 10 minuti a circa 90 chilometri dal traguardo. Il gruppo, a questo punto, ha ricominciato l'inseguimento ai fuggitivi, grazie soprattutto al supporto di Ag2R e Francaise des Jeux. Con l'alta velocità del plotone il ritardo è diminuito drasticamente, soprattutto all'ingresso del circuito finale da ripetere per 3 volte. Con un vantaggio di soli 52 secondi i battistrada sono entrati negli ultimi 9 chilometri di gara e quando tutto sembrava perso, il lettone Saramotins ha stretto i denti e proseguito da solo, mantenendo quei piccoli 2 secondi sul traguardo che gli hanno permesso di vincere la corsa.

ORDINE D'ARRIVO
1° Aleksejs Saramotins (Lat) HTC Columbia
2° Denis Galimzyanov (Rus) Team Katusha a 2''
3° Romain Feillu (Fra) Vacansoleil s.t.
4° Jonathan Hivert (Fra) Saur Sojasun s.t.
5° Kevin Ista (Bel) Cofidis s.t.
6° Marcel Sieberg (Ger) HTC Columbia s.t.
7° Bert De Backer (Bel) Skil Shimano s.t.
8° Yoann Offredo (Fra) Francaise des Jeux s.t.
9° Sergey Lagutin (Uzb) Vacansoleil s.t.
10° Robin Chaigneau (Ned) Skil Shimano s.t.

Tour de Hokkaido, fuga vincente per il giovanissimo Genki Yamamoto

Sorpresa al Tour de Hokkaido, grande sorpresa. La terza tappa della corsa è andata al giovanissimo Genki Yamamoto, dilettante della Kanoya University, capace di sfuggire agli altri quattro compagni di fuga proprio nel finale e firmando il primo successo di un corridore non professionista nella storia della corsa. Alle spalle del giovane giapponese, il gruppetto è stato regolato dall'italiano Vincenzo Garofalo del Team Nippo e dal corridore di Taipei Chun Kai Feng dell'Action Team. Invariata la classifica generale con Miyataka Shimizu della Bridgestone Anchor in testa davanti a Junya Sano del Team Nippo, staccato di 5 secondi, e al coreano Jong Gyun Choi, indietro di 14 secondi.
La tappa odierna si è decisa nei pressi del lago Shikotsuko quando otto corridori sono riusciti ad andare in fuga. Sulla salita di Barakeru in tre non hanno resistito al ritmo dei corridori di testa e davanti sono rimasti Yamamoto, Garofalo, Feng, il coreano Jung Hwan Youm e Yuzuru Suzuki della Shimano Racing. Ma nel finale gli altri quattro non hanno potuto niente contro l'ottimo Yamamoto, solo 19 anni, che ha vinto con merito con un margine di 10 secondi sugli inseguitori.

ORDINE D'ARRIVO
1° Genki Yamamoto (Jpn) Kanoya University
2° Vincenzo Garofalo (Ita) Team Nippo a 10''
3° Chun Kai Feng (Tpe) Action Cycling Team s.t.
4° Jung Hwan Youm (Kor) Corea del Sud s.t.
5° Yuzuru Suzuki (Jpn) Shimano Racing s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Miyataka Shimizu (Jpn) Bridgestone Anchor
2° Junya Sano (Jpn) Team Nippo a 5''
3° Jong Gyun Choi (Kor) Corea del Sud a 14''
4° Takeaki Ayabe (Jpn) Aisan Racing Team a 23''
5° Junpei Murakami (Jpn) Shimano Racing s.t.

Giro della Cina a Dirk Muller, ultima volata a Kemps

Il tedesco Dirk Muller ha vinto l'edizione 2010 del Giro della Cina (Tour of China) dopo aver controllato senza problemi l'ultima tappa di oggi, un facile circuito nella città di Tianjin. Il corridore della Nutrixxion Sparkasse ha preceduto in classifica di 34 secondi l'australiano David Tanner della Fly V Australia e di 41 secondi lo statunitense Daniel Summerhill della nazionale degli Stati Uniti. Una bella vittoria per Muller che aveva conquistato la maglia il primo giorno nel prologo, riconquistandola dopo averla persa il giorno nell'arrivo in salita di Taishan. Insomma, una corsa dominata dal primo all'ultimo chilometro di gara.
L'ultima tappa, per coronare le sue ottime prestazioni qui in Cina, è andata all'australiano Aaron Kemps della Fly V Australia, al terzo successo in volata. Alle sue spalle si sono piazzati il neozelandese Rico Rogers della Giant Asia, vincitore di due tappe, e l'eterno olandese Leon Van Bon della Marco Polo.

ORDINE D'ARRIVO
1° Aaron Kemps (Aus) Fly V Australia
2° Rico Rogers (Nzl) Giant Asia s.t.
3° Leon Van Bon (Ned) Marco Polo s.t.
4° Steffen Radochla (Ger) Nutrixxion Sparkasse s.t.
5° David Tanner (Aus) Fly V Australia s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Dirk Muller (Ger) Nutrixxion Sparkasse
2° David Tanner (Aus) Fly V Australia a 34''
3° Daniel Summerhill (Usa) Stati Uniti a 41''
4° Christer Rake (Nor) Joker Bianchi a 43''
5° Hossein Askari (Iri) Tabriz Petrochemical a 46''
6° Sergej Fuchs (Ger) Nutrixxion Sparkasse a 47''
7° Troels Ronning Vinther (Den) Glud & Marstrand a 50''
8° Kun Jiang (Chn) Cina s.t.
9° David McCann (Irl) Giant Asia s.t.
10° Haijun Ma (Chn) Cina a 52''

GP Industria e Commercio di Prato, Diego Ulissi firma la prima vittoria da prof

Ci ha messo pochissimo Diego Ulissi ad ambientarsi tra i professionisti. Il corridore della Lampre Farnese Vini era partito bene anche a inizio stagione con qualche buon piazzamento ma la sua classe è venuta fuori per la prima volta al Brixia Tour dove ha conquistato un quarto posto nella generale. Da qui è arrivata la fiducia della squadra e anche della nazionale, con la quale ha corso il Giro del Veneto, e in questa splendida domenica di settembre è riuscito a porre il proprio sigillo sulla prima corsa da professionista. Un predestinato Ulissi, classe '89, addirittura due volte campione del mondo nella categoria juniores, che oggi ha preceduto in uno sprint a tre Michele Scarponi dell'Androni Giocattoli, suo prossimo compagno di squadra, e Alessandro Proni dell'Acqua & Sapone, mentre il resto dei fuggitivi è stato regolato da Giovanni Visconti a 11 secondi.
La corsa si è tenuta intorno all'abitato di Prato con due parti in linea inframmezzate da un circuito costruito intorno alla salita di Carmignano da ripetere 8 volte. Gli scatti sono iniziati sin dal primo chilometro e la velocità è stata subito alta ma soltanto al chilometro 48 in otto sono riusciti ad andarsene. Davanti si sono portati Mauro Da Dalto della Lampre, Ermanno Capelli della Footon Servetto, Alessandro Bertolini dell'Androni Giocattoli, Ruggero Marzoli dell'Acqua & Sapone, Filippo Savini della Colnago, Stefano Borchi della De Rosa, Daniele Callegarin della CDC e Bernhard Oberholzer della Price. Il vantaggio degli otto battistrada non ha mai superato il minuto visto che, alle loro spalle, l'ISD Neri faceva buona guardia. All'altezza del penultimo giro, sul GPM di Carmignano, Visconti ha lanciato il proprio attacco, formando davanti un gruppetto di undici corridori tra cui, oltre a Visconti, anche uomini veloci come Ventoso della CarmioOro e Paolini dell'Acqua & Sapone, Ulissi della Lampre, Scarponi, Bertolini e Serpa dell'Androni Giocattoli, Proni dell'Acqua & Sapone, Niemec della Miche, Bisolti della Colnago e Valjavec dell'Ag2R. I battistrada hanno proseguito in accordo con un vantaggio superiore al minuto sugli inseguitori, sceso soltanto nel finale ma sempre con un margine rassicurante. A 2 chilometri dal traguardo un attacco di Proni ha spezzato il gruppetto con il corridore dell'Acqua & Sapone che ha proseguito insieme a Scarponi e Ulissi. Ed è stato proprio il giovane della Lampre a spuntarla in volata sugli altri due compagni di fuga, succedendo nell'albo d'oro a Giovanni Visconti.

ORDINE D'ARRIVO
1° Diego Ulissi (Ita) Lampre Farnese Vini
2° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli s.t.
3° Alessandro Proni (Ita) Acqua & Sapone s.t.
4° Giovanni Visconti (Ita) ISD Neri a 11''
5° Francisco Jose Ventoso (Esp) CarmioOro NGC s.t.
6° Luca Paolini (Ita) Acqua & Sapone s.t.
7° Alessandro Bertolini (Ita) Androni Giocattoli s.t.
8° Alessandro Bisolti (Ita) Colnago CSF Inox s.t.
9° Tadej Valjavec (Slo) Ag2R La Mondiale s.t.
10° Przemyslaw Niemec (Pol) Miche s.t.

Elite/Under 23. Parrinello vince il Trofeo Lamonica, il russo Serebryakov conquista il GP Vivaisti Cenaiesi

Sono due le gare che si sono disputate sabato 18 settembre per la categoria Elite e Under 23.
A Cenaia, in provincia di Pisa, il russo Alexander Serebryakov ha vinto la 53° edizione del GP Vivaisti Cenaiesi. Il corridore della Sammarinese Gruppo Lupi ha superato in una volata a due il compagno di fuga e connazionale Evgeniy Krivosheev della ASD Brogio mentre al terzo posto si è piazzato l'albanese Ervin Xaxhi del Gruppo Made Tss per un podio tutto straniero. La gara si è decisa già al chilometro 50 quando 15 corridori sono riusciti ad andare in fuga, escludendo in pratica dalla gara il resto degli atleti in gara. Il circuito finale con la salita di Leccio ha fatto il resto con i corridori in gara rimasti in 14, in pratica tutti i fuggitivi, e con la dura selezione imposta dalla coppia russa Serebryakov - Krivosheev sull'ultimo passaggio in salita. I due battistrada hanno proseguito di comune accordo per i successivi 12 chilometri fin sul traguardo, mettendo tra sé e i primi inseguitori più di 1 minuto; allo sprint è stato Serebryakov a vincere nettamente davanti a Krivosheev con l'albanese Haxhi terzo.
A Osimo, in provincia di Ancona, Antonino Parrinello si è aggiudicato il 23° Trofeo Rigoberto Lamonica. Il corridore della Bedogni Grassi Natalini ha superato in volata Angelo Gargaro della Aran d'Angelo & Antenucci mentre poco più staccato è giunto Fabrizio Venezia del Team Futura Matricardi. La gara si è accesa quando i corridori hanno iniziato il circuito finale di 13 chilometri, contraddistinto dalla salita di Campocavallo. Già al secondo dei sei giri in programma si è formata una fuga con Parrinello e altri quattro corridori, raggiunti poco dopo da altri 5 atleti tra cui Venezia. Al termine del 3° giro rientravano altri 5 atleti tra cui Gargaro e il campione europeo Gawronski. Il difficile circuito, man mano che passavano i giri, ha selezionato il gruppetto di testa finché davanti sono rimasti soltanto Parrinello, Venezia e Gargaro. Il primo ad attaccare, sullo strappo di Villa Orsi, è stato Venezia che però non ha saputo resistere al contrattacco di Gargaro, ben seguito da Parrinello. Allo sprint proprio quest'ultimo ha dimostrato di averne di più del suo avversario trionfando a braccia alzate.

GP VIVAISTI CENAIESI - CENAIA (PI)
1° Alexander Serebryakov (Rus) Sammarinese Gruppo Lupi
2° Evgeniy Krivosheev (Rus) ASD Brogio s.t.
3° Ervin Haxhi (Alb) Gruppo Made Tss a 1'01''
4° Federico Scotti (Ita) Malmantile Gaini a 1'04''
5° Vincenzo Ianniello (Ita) Gruppo Made Tss a 1'08''

TROFEO RIGOBERTO LAMONICA - OSIMO (AN)
1° Antonino Parrinello (Ita) Bedogni Grassi Natalini
2° Angelo Gargaro (Ita) Aran D’Angelo & Antenucci a 3''
3° Fabrizio Venezia (Ita) Futura Team Matricardi a 10''
4° Alessio Camilli (Ita) Vega Prefabbricati Montappone a 20''
5° Gaetano Romaggioli (Ita) Marco Pantani Caffè Mokambo a 23''

Tour de Hokkaido, 2°tappa e maglia per Miyataka Shimizu

Il giapponese Miyataka Shimizu ha vinto la seconda tappa del Tour de Hokkaido superando in una volata a due il connazionale Junya Sano del Team Nippo. Alle spalle dei primi due classificati si sono piazzati il coreano Jong Gyun Choi a 9 secondi e il giapponese Takeaki Ayabe dell'Aisan Racing Team. Con questa vittoria Shimizu è diventato anche il nuovo leader della corsa con un vantaggio di 5 secondi su Sano e di 14 secondi su Choi.
La tappa presentava una lunga serie di salite e strappetti che hanno messo in seria difficoltà il gruppo che non è riuscito a controllare la corsa, costellata da continui attacchi. Dopo la prima salita di giornata un gruppetto di 30 corridori ha guadagnato terreno sul gruppo principale ma di questi, soltanto in otto sono riusciti a stare davanti anche dopo la seconda salita, arrivando all'ascesa finale insieme con un vantaggio di più di 5 minuti sul gruppo principale. Negli ultimi chilometri, tutti all'insù, Shimizu e Sano sono riusciti a fare la differenza giocandosi la vittoria e la maglia di leader allo sprint con il primo che è riuscito ad anticipare il rivale proprio sulla linea del traguardo.

ORDINE D'ARRIVO
1° Miyataka Shimizu (Jpn) Bridgestone Anchor
2° Junya Sano (Jpn) Team Nippo s.t.
3° Jong Gyun Choi (Kor) Corea del Sud a 9''
4° Takeaki Ayabe (Jpn) Aisan Racing Team a 12''
5° Junpei Murakami (Jpn) Shimano Racing a 16''

CLASSIFICA GENERALE
1° Miyataka Shimizu (Jpn) Bridgestone Anchor
2° Junya Sano (Jpn) Team Nippo a 5''
3° Jong Gyun Choi (Kor) Corea del Sud a 14''
4° Takeaki Ayabe (Jpn) Aisan Racing Team a 23''
5° Junpei Murakami (Jpn) Shimano Racing s.t.

Giro della Cina, Rico Rogers vince la 6°tappa in volata su Kemps e Wong

Il neozelandese Rico Rogers ha vinto la sesta tappa del Giro della Cina regolando in volata il gruppo arrivato compatto al traguardo. Il corridore della Giant Asia, al secondo successo nella corsa, ha preceduto l'australiano Aaron Kemps della Fly V Australia e il corridore di Hong Kong Kam-Po Wong. All'arrivo Rogers ha festeggiato con una strana esultanza, come se si fosse tuffato sulla linea del traguardo, mimando il gesto con le braccia. La tappa era organizzata lungo un circuito della città di Shijiazhuang, ideale per i velocisti ma anche per gli attacchi. Infatti, sin dai primi chilometri i tentativi di fuga sono stati tantissimi ma la Nutrixxion Sparkasse del leader Muller non ha mai lasciato margine, andando a riprendere anche l'ultimo tentativo a 6 chilometri dal traguardo. Poi, è iniziato il festival delle ruote veloci e delle loro squadre, con Rogers il migliore di tutti.
La classifica generale è rimasta invariata con il tedesco Dirk Muller al primo posto davanti a David Tanner della Fly V Australia, staccato di 34 secondi, e a Daniel Summerhill degli Stati Uniti, terzo a 41 secondi.

ORDINE D'ARRIVO
1° Rico Rogers (Nzl) Giant Asia
2° Aaron Kemps (Aus) Fly V Australia s.t.
3° Kam-Po Wong (Hkg) Hong Kong s.t.
4° Phucong Sai-Udomsin (Tha) Geumsan Ginseng Asia s.t.
5° Tobias Erler (Ger) Tabriz Petrochemical s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Dirk Muller (Ger) Nutrixxion Sparkasse
2° David Tanner (Aus) Fly V Australia a 34''
3° Daniel Summerhill (Usa) Stati Uniti a 41''
4° Hossein Askari (Iri) Tabriz Petrochemical a 46''
5° Christer Rake (Nor) Joker Bianchi a 47''
6° Sergej Fuchs (Ger) Nutrixxion Sparkasse s.t.
7° Troels Ronning Vinther (Den) Glud & Marstrand a 50''
8° Kun Jiang (Chn) Cina s.t.
9° Haijun Ma (Chn) Cina a 52''
10° David McCann (Irl) Giant Asia a 53''

Giro di Bulgaria, colpaccio di Vassiliev, 8°tappa e maglia

L'ottava tappa del Giro di Bulgaria doveva essere quella decisiva, quella che avrebbe finalmente stabilito il vincitore di questa edizione della corsa. Krassimir Koev Vassiliev della SK Dobrich 1905 lo sapeva e ha attaccato sulla salita più dira gli avversari, guadagnando abbastanza margine per vincere la tappa e per portarsi in cima alla classifica generale. Alle sue spalle rincorrono il portoghese Ricardo Mestre della Palmeiras Resort a 56 secondi, lo spagnolo Francisco Mancebo della Heraklion a 1 minuto e 7 secondi e un altro portoghese, Andre Cardoso, a 1 minuto e 23. Una gara che si è resa interessante sin dalla partenza quando in cinque sono andati subito all'attacco rimanendo davanti nella prima parte della tappa, finché sotto le ruote dei corridori non è iniziata la salita di Beklemeto. Davanti si è formato un gruppetto di 7 corridori con la presenza forte di Cardoso e Mestre della Palmeiras Resort ma niente hanno potuto fare i portoghesi contro la furia di Vassiliev, partito a tutta sulla salita. Il corridore della Dobrich 1905 ha subito messo un margine importante tra sé e gli inseguitori, prima fra tutti l'altro bulgaro Gerganov, poi Ignatenko e i due portoghesi, mentre uno dei favoriti della vigilia, Mancebo, faticava un po' più indietro. Vassiliev ha gestito bene le proprie forze nel finale e nulla hanno potuto gli inseguitori che si sono dovuti inchinare al corridore bulgaro, tra l'altro l'anno scorso in forza proprio alla Palmeiras Resort, arrivando a 1 minuto e 13 secondi con Gerganov Balev secondo, Ignatenko terzo, Cardoso quarto e Mestre quinto.
Vassiliev si prepara così a vincere il suo secondo Giro di Bulgaria, 12 anni dopo il primo trionfo nel lontano 1998.

ORDINE D'ARRIVO
1° Krassimir Koev Vassiliev (Bul) SK Dobrich 1905
2° Evgeni Gerganov Balev (Bul) Hemus 1896 a 1'13''
3° Petr Ignatenko (Rus) Itera Katusha s.t.
4° Andre Cardoso (Por) Palmeiras Resort s.t.
5° Ricardo Mestre (Por) Palmeiras Resort a 1'16''

CLASSIFICA GENERALE
1° Krassimir Koev Vassiliev (Bul) SK Dobrich 1905
2° Ricardo Mestre (Por) Palmeiras Resort a 56''
3° Francisco Mancebo (Esp) Heraklion Kastro Murcia a 1'07''
4° Andre Cardoso (Por) Palmeiras Resort a 1'23''
5° Tomas Buchacek (Cze) PSK Whirlpool a 1'48''
6° Andres Miguel Diaz Corrales (Col) Team Exergy a 1'52''
7° Mathias Belka (Ger) LKT Team Brandenburg s.t.
8° Evgeny Reshetko (Rus) Russia s.t.
9° Vladimir Koev (Bul) Hemus 1896 a 2'11''
10° Evgeni Gerganov Balev (Bul) Hemus 1896 a 2'12''

Campionati Nazionali. Taylor Phinney vince il campionato USA a cronometro su Leipheimer per 14 centesimi

Quando un corridore è destinato a una grande carriera lo si vede anche da questi piccoli particolari. 20 anni, cronomen e velocista, passista che spiana anche le montagne, Taylor Phinney ha vinto il campionato nazionale statunitense a cronometro per 14 centesimi, un soffio, su un atleta come Levi Leipheimer, esperienza da vendere e campione nel 1999. Un campione nato Taylor che dopo aver incantato in pista, quest'anno ha sbaragliato la concorrenza in corse simbolo come l'Olympia's Tour e la Parigi Roubaix di categoria e ora ha vinto anche tra i grandi, prontissimo per l'inizio della sua carriera da professionista l'anno prossimo, molto probabilmente con la BMC Racing.
"Ho dato tutto quello che avevo perché non volevo diventare quello che perdeva per 0,1 secondi, sono molto felice di esserne uscito in testa. E'stato difficile ma giù il cappello a Levi. Sono contento di essere così in alto e così vicino a lui in una cronometro perché è uno dei migliori cronomen del mondo" ha dichiarato Phinney al traguardo.
Un po' scosso Leipheimer, molto dispiaciuto per aver perso il titolo per questione di centesimi, ma anche lui ha riconosciuto la grande forza del giovane Phinney.

ORDINE D'ARRIVO
1° Taylor Phinney (Trek Livestrong U23)
2° Levi Leipheimer (Team RadioShack) a 0.14''
3° Bernard Van Ulden (Jelly Belly) a 12''
4° Carter Jones (Jelly Belly) a 14''
5° Matthew Busche (Team RadioShack) a 18''

GP Città di Modena, volata vincente di Francesco Chicchi su Belletti e Viviani

L'italiano Francesco Chicchi ha vinto la prima edizione del GP Città di Modena - Memorial Viviana Manservisi regolando allo sprint il gruppo arrivato compatto al traguardo. Alle spalle del corridore della Liquigas Doimo si sono piazzati, nell'ordine, Manuel Belletti della Colnago CSF Inox, il compagno di squadra Elia Viviani, Yuri Metlushenko dell'Amore & Vita e Michele Merlo della Footon Servetto. Per Chicchi si tratta della settima vittoria di una buona stagione alla quale mancava proprio una vittoria in una corsa in linea.
La gara si è tenuta tra Sant'Agostino, in provincia di Ferrara, e Modena, dove è stato preparato un circuito conclusivo. Gara molto lunga, ma la cosa non ha preoccupato minimamente i fuggitivi della prima ora, usciti dal gruppo soltanto dopo 4 chilometri. I componenti del gruppetto erano Yuriy Krivtsov dell'Ag2r La Mondiale, Damiano Margutti e Luca Solari dell'Androni Giocattoli, Alessandro Maserati della Ceramica Flaminia e Dmytry Krivtsov ISD Neri. Il plotone principale ha lasciato fare e dopo circa 30 chilometri i battistrada potevano vantare 7 minuti e 38 secondi sul gruppo che si è lanciato all'inseguimento dei fuggitivi soprattutto nel circuito di Modena. Il ricongiungimento è avvenuto soltanto a due chilometri dall'arrivo e a questo punto era chiaro che la corsa sarebbe finita in volata. Qui, la Liquigas ha offerto un lavoro eccezionale al proprio leader Chicchi con il giovane Elia Viviani che ha tirato la volata a quest'ultimo riuscendo ad arrivare terzo.

ORDINE D'ARRIVO
1° Francesco Chicchi (Ita) Liquigas Doimo
2° Manuel Belletti (Ita) Colnago CSF Inox s.t.
3° Elia Viviani (Ita) Liquigas Doimo s.t.
4° Yuri Metlushenko (Ukr) Amore & Vita - Conad s.t.
5° Michele Merlo (Ita) Footon Servetto s.t.
6° Sacha Modolo (Ita) Colnago CSF Inox s.t.
7° Enrico Rossi (Ita) Ceramica Flaminia s.t.
8° Rafa Chtioui (Tun) Acqua & Sapone s.t.
9° Simone Ponzi (Ita) Lampre Farnese Vini s.t.
10° Matteo Montaguti (Ita) De Rosa - Stac Plastic s.t.

Tour of Britain a Michael Albasini, ultima tappa ancora a Greipel

Lo svizzero Michael Albasini ha vinto l'edizione 2010 del Tour of Britain gestendo senza troppi problemi con la propria squadra la frazione conclusiva di Londra. Il corridore dell'HTC Columbia ha preceduto di 1 minuto e 5 secondi lo sloveno Borut Bozic della Vacansoleil e di 1 minuto e 10 secondi il neozelandese Greg Henderson del Team Sky, che ha sopravanzato l'australiano Richie Porte grazie agli abbuoni conquistati in due traguardi volanti durante la giornata. Per Albasini si tratta della prima vittoria stagionale in una corsa a tappe, conquistata grazie al suo coraggio nei tanti attacchi che hanno contraddistinto l'intera corsa.
Attacchi che si sono verificati anche nell'ultima tappa ma che non hanno impedito al gruppo di arrivare in volata. La corsa si è sviluppata lungo un circuito di 7,5 chilometri nella parte Est di Londra per un totale di 100 chilometri e alla fine, a vincere, è stato ancora il tedesco André Greipel che in volata ha preceduto tutti per la terza volta qui in Gran Bretagna. Alle spalle del corridore dell'HTC Columbia si sono piazzati l'argentino Lucas Sebastien Haedo della Saxo Bank e il britannico Roger Hammond della Cervelo. Per Greipel si tratta della 21° vittoria stagionale che ne fanno il corridore più vincente dell'anno, con al secondo posto il compagno di squadra Mark Cavendish.

ORDINE D'ARRIVO
1° André Greipel (Ger) Team HTC - Columbia
2° Lucas Sebastien Haedo (Arg) Team Saxo Bank s.t.
3° Roger Hammond (Gbr) Cervelo Test Team s.t.
4° Greg Henderson (Nzl) Sky Professional s.t.
5° Borut Bozic (Slo) Vacansoleil s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Michael Albasini (Swi) Team HTC - Columbia
2° Borut Bozic (Slo) Vacansoleil a 1'05''
3° Greg Henderson (Nzl) Sky Professional a 1'10''
4° Richie Porte (Aus) Team Saxo Bank a 1'13''
5° Johnny Hoogerland (Ned) Vacansoleil a 1'32''
6° Patrick Sinkewitz (Ger) ISD - Neri a 2'12''
7° Christian Meier (Can) Garmin - Transitions a 2'30''
8° Robert Partridge (Gbr) Endura Racing a 2'32''
9° Koen De Kort (Ned) Skil - Shimano a 2'35''
10° Marco Frapporti (Ita) Colnago - CSF Inox a 3'31''

sabato 18 settembre 2010

Vuelta a Espana, la tappa è di Mosquera, la Vuelta è di Nibali

Dopo una Vuelta corsa sempre a tutta, con attacchi su attacchi e capovolgimenti di fronte in classifica generale, sulla salita in teoria più temibile e più dura, alla fin fine, non è successo nulla. La vittoria è andata allo spagnolo Ezequiel Mosquera della Xacobeo Galicia ma alle sue spalle è arrivato, a 1 solo secondo che in pratica non è niente, uno splendido Vincenzo Nibali. Il siciliano ha sofferto il tratto finale in cemento della temibile salita di Bola del Mundo, ha stretto i denti e recuperato secondi su secondi a Mosquera, man mano l'arrivo si avvicinava, riuscendo a riprenderlo e arrivando insieme. Una grande prova dell'italiano che, 20 anni dopo Giovannetti, riporta nel nostro paese una corsa prestigiosa come la Vuelta, compiendo tra l'altro una doppietta storica con la vittoria di Ivan Basso al Giro d'Italia, oltretutto un altro Liquigas.
"Penso di aver corso alla grande" ha dichiarato Nibali al traguardo. "Sapevo di stare bene e sapevo di avere una grande squadra al mio fianco. Sapevo anche che Mosquera doveva essere più che bravo per battermi ma non lo è stato. Cos'altro posso dire? Sono molto felice". Nibali ha poi continuato a parlare di Mosquera e del suo attacco: "I corridori spagnoli sono molto forti alla Vuelta e mi hanno reso la vita complicata. Oggi, sapevo che i tre chilometri finali sarebbero stati i più difficili. Quando Mosquera ha attaccato la prima volta, ho mantenuto la mia pedalata regolare mantenendo un po' di forze per il finale ed è per questo che non ho mai perso il controllo della situazione e sono anche riuscito a riprenderlo mantenendo la mia maglia rossa".
Per il resto, come dicevo prima, la salita finale di questa Vuelta non ha riservato altri cambiamenti, anzi, i distacchi sono stati molto limitati visto che spesso, su percorsi troppo duri, si fa più fatica a fare la differenza. Lo slovacco Peter Velits è riuscito a mantenere il suo terzo posto compiendo una vera e propria impresa e lanciandosi come futuro protagonista sia per le corse di un giorno sia per i grandi giri. Alle sue spalle Joaquim Rodriguez e Frank Schleck, i veri delusi di questa Vuelta, poi Xavier Tondo, Nicolas Roche e un ottimo Carlos Sastre, ottavo e contento.

LA CRONACA
La tappa odierna, 172 chilometri da San Martin de Valdeiglesias a Bola del Mundo, non era soltanto la difficile salita finale, visto che prima i corridori dovevano affrontare altre 3 difficili GPM tra cui due di prima categoria. Dopo soli 14 chilometri di gara se ne vanno in 14, Jan Bakelandts, Philippe Gilbert, Leif Hoste e Jean-Christophe Peraud dell'Omega Pharma Lotto, Tony Gallopin della Cofidis, Vincent Jerome e Johann Tschopp della BBOX, , Inigo Cuesta della Cervelo, Gustavo Cesar della Xacobeo, Danilo Hondo della Lampre, Vladimir Gusev della Katusha, David Arroyo e Ruben Plaza della Caisse d'Epargne, Jose Toribio dell'Andalucia, Giampaolo Cheula della Footon-Servetto, Kanstantin Siutsou dell'HTC-Columbia, Blel Kadri dell'Ag2r e Jose Oroz dell'Euskaltel. La presenza di due ottimi corridori come Arroyo e Plaza ha messo in allarme la Katusha, in lotta con la Caisse d'Epargne per la classifica a squadre, così la fuga non ha mai preso un grande margine di vantaggio arrivando al massimo sui 4 minuti. Il gruppetto di testa, nonostante qualche tentativo di attacco, tra i quali quello di Cuesta, è rimasto praticamente compatto fino alla salita finale di Bola del Mundo, con dietro la Xacobeo Galicia a tutta per Mosquera. Sulle rampe più facili ci hanno provato Gusev e Plaza ma da dietro Remy Di Gregorio della FDJ, uscito dal gruppo, li ha superati e si è messo da solo alla ricerca della vittoria. La Xacobeo Galicia ha imposto un buon ritmo per tutta la salita e ha ripreso Di Gregorio ai - 6 dalla vetta, poi è stata la volta prima di Oscar Pujol e Amets Txurruka, poi di Frank Schleck, ma la situazione non è cambiata con soltanto il gruppetto di testa con sempre meno componenti. A questo punto Mosquera, notando che Nibali era rimasto solo, ha iniziato ad attaccare l'italiano. La maglia rossa ha seguito la ruota dello spagnolo ma pian piano Mosquera ha aumentato il ritmo mettendo in difficoltà Nibali, soprattutto entrati negli ultimi terribili tre chilometri. Qui, il distacco è aumentato fin quasi a toccare i 20 secondi, ma trovando le forze chissà dove (o semplicemente perché quelle di Mosquera hanno iniziato a diminuire), Nibali ha iniziato a ricucire lo strappo riprendendo lo spagnolo all'interno dell'ultimo chilometro e lasciandogli una comunque meritata vittoria di tappa. Ma la Vuelta, il premio grosso, è tutto di Nibali.

ORDINE D'ARRIVO
1° Ezequiel Mosquera (Esp) Xacobeo Galicia
2° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas Doimo a 1''
3° Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha a 23''
4° Frank Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 35''
5° Xavier Tondo (Esp) Cervelo Test Team a 39''

CLASSIFICA GENERALE
1° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas Doimo
2° Ezequiel Mosquera (Esp) Xacobeo Galicia a 41''
3° Peter Velits (Svk) HTC Columbia a 3'02''
4° Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha a 4'20''
5° Frank Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 4'43''
6° Xavier Tondo (Esp) Cervelo Test Team a 4'52''
7° Nicolas Roche (Irl) Ag2R La Mondiale a 5'03''
8° Carlos Sastre (Esp) Cervelo TestTeam a 6'06''
9° Tom Danielson (Usa) Garmin Transitions a 6'09''
10° Luis Leon Sanchez (Esp) Caisse d'Epargne a 7'35''

Tour de Hokkaido, la 1°tappa al coreano Sung Baek Park in volata

Il coreano Sung Baek Park ha vinto la prima tappa del Tour de Hokkaido regolando il gruppo principale arrivato compatto al traguardo. Il corridore della nazionale della Corea del Sud ha preceduto allo sprint il giapponese Takashi Miyazawa del Team Nippo e il corridore di Taipei Shih Hsin Hsiao dell'Action Cycling Team. I primi tre dell'ordine d'arrivo sono anche i primi tre della classifica generale con Park che può vantare 3 secondi su Miyazawa e 5 secondi su Hsiao.
La tappa si è tenuta lungo i 218 chilometri che dividono Hokuto City a Suttsu e ha permesso a Park di vincere la seconda corsa della stagione dopo aver vinto una tappa al Tour of Singkarak in Indonesia nel mese di Giugno.

ORDINE D'ARRIVO
1° Sung Baek Park (Kor) Corea del Sud
2° Takashi Miyazawa (Jpn) Team Nippo s.t.
3° Shih Hsin Hsiao (Tpe) Action Cycling Team s.t.
4° Shinri Suzuki (Jpn) Shimano Racing s.t.
5° Miyataka Shimizu (Jpn) Team Bridgestone Anchor s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Sung Baek Park (Kor) Corea del Sud
2° Takashi Miyazawa (Jpn) Team Nippo a 3''
3° Shih Hsin Hsiao (Tpe) Action Cycling Team a 5''
4° Kyung Gu Jang (Kor) Corea del Sud a 8''
5° Chun Kai Feng (Tpe) Action Cycling Team s.t.

Giro di Bulgaria, 7°tappa a Gerganov e Ignatenko, Buchacek sempre leader

La settima tappa del Giro di Bulgaria, divisa in due semitappe, non ha portato scossoni alla classifica generale visto che entrambe le frazioni se le sono giocate fuggitivi fuori classifica.
La prima semitappa è andata al bulgaro Evgeni Gerganov Balev della Hemus 1896 che ha preceduto di 13 secondi il tedesco Johannes Heider dell'LKT Team Brandenburg e di 19 secondi Erik Mohs della nazionale tedesca. La corsa si è decisa già nelle prime fasi quando, dopo il chilometro 37, si è formato un gruppetto di 14 corridori che è riuscito a evadere dal gruppo. Il vantaggio è rapidamente salito arrivando a toccare i 14 minuti, escludendo il gruppo con la maglia gialla e gli altri uomini di classifica dalla vittoria di tappa. A circa 7 chilometri dall'arrivo, sfruttando l'ultima salita di giornata, Gerganov se n'è andato riuscendo a guadagnare subito un buon margine sugli ex compagni di fuga, margine che è bastato per vincere la corsa.
La seconda semitappa è stata vinta dal russo Petr Ignatenko dell'Itera Katusha che ha preceduto di 55 secondi l'ex compagno di fuga Sergiy Lagkuti dell'Ucraina. Terzo posto per il kazako Ruslan Abdulmanov della Nessebar che ha regolato il gruppetto degli inseguitori mentre il gruppo principale è arrivato a oltre 7 minuti. Lagkuti e Ignatenko se ne sono andati dopo soli 14 chilometri mentre un gruppo di una ventina di corridori si è lanciato al loro inseguimento dopo qualche chilometro, senza mai riuscire a impensierire il duo di testa. Il gruppo ha lasciato fare ma il ritardo in classifica di Lagkuti, intorno ai 7 minuti, non poteva essere preso sotto gamba; infatti, al traguardo, per soli 12 secondi l'ucraino non è riuscito a togliere la maglia di leader a Buchacek, rimasto con gli altri uomini di alta classifica nel gruppo principale. Un rischio che potrebbe ripetersi anche nell'ultima tappa di oggi, visto che questo Giro di Bulgaria è tutto tranne che chiuso.

7° TAPPA A
1° Evgeni Gerganov Balev (Bul) Hemus 1896
2° Johannes Heider (Ger) LKT Team Brandenburg a 13''
3° Erik Mohs (Ger) Germania a 19''
4° Martin Grashev (Bul) SK Dobrich 1905 s.t.
5° Borislav Ivanov (Bul) PKD Tzar Simeon s.t.

7° TAPPA B
1° Petr Ignatenko (Rus) Itera Katusha
2° Sergiy Lagkuti (Ukr) Ucraina a 55''
3° Ruslan Abdulmanov (Kaz) Nessebar a 4'44''
4° Evgeny Bakhin (Rus) Russia s.t.
5° Matthias Wiele (Ger) Germania s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Tomas Buchacek (Cze) PSK Whirlpool
2° Andres Miguel Diaz Corrales (Col) Team Exergy a 4''
3° Francisco Mancebo (Esp) Heraklion Kastro s.t.
4° Mathias Belka (Ger) LKT Team Brandenburg s.t.
5° Evgeny Reshetko (Rus) Russia s.t.

Gp de la Somme, Elmiger batte Michael Stevenson allo sprint

Lo svizzero Martin Elmiger ha vinto la 25° edizione del Grand Prix de la Somme superando in volata il proprio compagno di fuga, lo svedese Michael Stevenson della Sparebanken Vest. Al terzo posto si è piazzato Anthony Ravard, compagno di squadra di Elmiger, che ha regolato il gruppo arrivato a 6 secondi dal vincitore. Per Elmiger si tratta della quarta vittoria stagionale dopo una tappa e la classifica finale della 4 Giorni di Dunkerque e il campionato svizzero in linea. La corsa si è movimentata già dalle prime fasi grazie a una fuga di due uomini, il francese Florian Guillou della Bretagne Schuller e il lettone Indulis Bekmanis dell'ISD Continental Team. Il vantaggio della coppia ha toccato anche i dieci minuti ma il vento contrario e il lavoro delle squadre dei velocisti ha permesso al gruppo di rientrare sui battistrada a 30 chilometri dal traguardo. Quando tutto sembrava pronto per uno sprint di gruppo, Elmiger e Stevenson sono portati all'attacco quando mancavano 15 chilometri al traguardo e sono riusciti a mantenere un risicato vantaggio fino all'arrivo dove lo svizzero ha preceduto lo svedese.
"Questa vittoria è una bella soddisfazione personale" ha dichiarato Elmiger al traguardo. "Volevo vincere una corsa prima dei Mondiali perché per vincere una corsa come quella bisogna prima saper vincere una corsa di minore importanza. Sono in forma e molto motivato, abbiamo una bella squadra e amo correre in Australia".

ORDINE D'ARRIVO
1° Martin Elmiger (Swi) Ag2R La Mondiale
2° Michael Stevenson (Swe) Sparebanken Vest s.t.
3° Anthony Ravard (Fra) Ag2R La Mondiale a 6''
4° Cedric Pineau (Fra) Roubaix Lille Metropole s.t.
5° Benoit Vaugrenard (Fra) Francaise des Jeux s.t.
6° Kevin Ista (Bel) Cofidis s.t.
7° Yukiya Arashiro (Jpn) Bbox Bouygues Telecom s.t.
8° Florian Vachon (Fra) Bretagne - Schuller s.t.
9° Romain Lemarchand (Fra) Big Mat - Auber 93 s.t.
10° Jimmy Casper (Fra) Saur - Sojasun s.t.

Kampioenschap Van Vlaanderen, Leigh Howard vince in volata

L'australiano Leigh Howard ha vinto l'edizione 2010 del Campionato delle Fiandre (Kampioenschap Van Vlaanderen) regolando in volata il gruppo arrivato compatto al traguardo. Il corridore dell'HTC Columbia ha preceduto il sorprendente lituano Aidis Kruopis della Palmans Cras e l'olandese Tom Veelers della Skil Shimano, mettendo a segno la seconda vittoria stagionale dopo quella del Tour of Oman a inizio stagione. Una conferma delle doti di Howard, già campione su pista e sulla buonissima strada per diventarlo anche nelle corse su asfalto, un ragazzo ancora 20enne che fa già la differenza.
La corsa si è tenuta su un percorso di 181 chilometri, favorevole per una volatona finale. Dopo soli 15 chilometri quattro corridori sono andati all'attacco, Guillaume Van Keirsbulck della QuickStep, Kenny Terweduwe della Jong Vlaanderen, Arnoud van Groen della Vacansoleil e Gregory Rast della RadioShack. Il gruppo non ha mai concesso più di tre minuti di vantaggio ai fuggitivi e a 38 chilometri dal traguardo sono stati ripresi. Gli attacchi si sono susseguiti fino alla fine, con il più pericoloso portato da Kevin Van Impe della Quick Step, Rob Goris della Palmans Cras, Jelle Wallays della Topsport Vlaanderen e Rob Ruijgh della Vacansoleil ripreso soltanto ai - 4 dal traguardo. Dopodiché, è stata una sinfonia dell'HTC Columbia con Marcel Sieberg e Bernhard Eisel che hanno portato Howard a partire davanti e a battere tutti a braccia alzate.

ORDINE D'ARRIVO
1° Leigh Howard (Aus) HTC Columbia
2° Aidis Kruopis (Ltu) Palmans - Cras s.t.
3° Tom Veelers (Ned) Skil Shimano s.t.
4° Romain Feillu (Fra) Vacansoleil s.t.
5° Davy Commeyne (Bel) Landbouwkrediet s.t.
6° Jetse Bol (Ned) Rabobank s.t.
7° Alexander Kristoff (Nor) BMC Racing s.t.
8° Gert Steegmans (Bel) RadioShack s.t.
9° Cole House (Usa) BMC Racing s.t.
10° Timothy Dupont (Bel) Jong Vlaanderen s.t.

venerdì 17 settembre 2010

Mondiali di Melbourne 2010: forfeit di Pinotti, c'è Enrico Gasparotto

Marco Pinotti, a causa di un'infezione alle vie respiratorie, ha dato forfeit per i prossimi Campionati del Mondo di ciclismo di Melbourne e al suo posto il c.t. Paolo Bettini ha convocato il corridore dell'Astana Enrico Gasparotto. Un bel premio per un corridore serio, autore di buone prove in questa stagione e atleta sul quale poter fare affidamento per qualsiasi compito.
Scartato ancora Alessandro Ballan che in settimana aveva rilasciato dichiarazioni di fuoco contro il C.T. per la sua mancata convocazione, accusandolo di favorire amici ed ex compagni di squadra.

Tour of Britain, Borut Bozic vince la 7°tappa, Albasini a un passo dalla vittoria finale

Lo sloveno Borut Bozic ha vinto la settima tappa del Tour of Britain grazie al suo spunto veloce in un finale difficile e in leggera salita. Il corridore della Vacansoleil ha preceduto sul traguardo il neozelandese Greg Henderson del Team Sky mentre l'australiano Richie Porte della Saxo Bank ha regolato la prima parte del gruppo, giunto a 3 secondi, precedendo l'italiano Pierpaolo De Negri dell'ISD Neri, quarto. Il leader della classifica generale, lo svizzero Michael Albasini, ha accusato qualche secondo in più di ritardo ma, con una sola tappa al termine, la sua leadership non sembra in pericolo visto che può vantare ancora un vantaggio di 1 minuto e 5 secondi proprio su Bozic e 1 minuto e 14 secondi su Porte.
La tappa odierna ha portato i corridori da Bury St Edmunds a Colchester per un totale di 152,3 chilometri di strade non troppo difficili. E infatti, dopo una quarantina di chilometri due corridori sono evasi dal plotone, Tom Murray della Sigma Sport e Pieter Jacobs della Topsport Vlaanderen. La coppia di battistrada è riuscita a guadagnare fino a 7 minuti di vantaggio ma il gruppo principale, tirato da Sky e HTC Columbia, si è rimesso ben presto a tirare e ha ripreso il duo a circa 15 chilometri dal traguardo. Il finale era costellato di salite con una poco prima del traguardo e questo ha reso difficile il compito delle squadre dei velocisti di formare un treno, lasciando ogni corridore al proprio destino. E in questa situazione di caos sono emersi Bozic e Henderson che hanno fatto volata a due con il gruppo tutto dietro, con lo sloveno che ha preceduto il corridore del Team Sky per la sua terza vittoria stagionale.

ORDINE D'ARRIVO
1° Borut Bozic (Slo) Vacansoleil
2° Greg Henderson (Nzl) Sky Professional s.t.
3° Richie Porte (Aus) Team Saxo Bank a 3''
4° Pierpaolo De Negri (Ita) ISD - Neri s.t.
5° Koen De Kort (Ned) Skil - Shimano s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Michael Albasini (Swi) Team HTC - Columbia
2° Borut Bozic (Slo) Vacansoleil a 1'05''
3° Richie Porte (Aus) Team Saxo Bank a 1'14''
4° Greg Henderson (Nzl) Sky Professional a 1'16''
5° Johnny Hoogerland (Ned) Vacansoleil a 1'32''
6° Patrick Sinkewitz (Ger) ISD - Neri a 2'12''
7° Christian Meier (Can) Garmin - Transitions a 2'30''
8° Robert Partridge (Gbr) Endura Racing a 2'32''
9° Koen De Kort (Ned) Skil - Shimano a 2'35''
10° Marco Frapporti (Ita) Colnago - CSF Inox a 3'31''

Vuelta a Espana, Gilbert fa sua la 19°tappa davanti a Farrar e Pozzato, Nibali guadagna su Mosquera

"On track for the Worlds". In pista per i Mondiali, tradotto letteralmente. Queste sono le parole di Philippe Gilbert subito dopo l'arrivo della diciannovesima tappa della Vuelta a Espana, vinta davanti a Tyler Farrar e Filippo Pozzato con grande autorità. Pronto per i Mondiali, prontissimo, e in forma smagliante, forse anche più dell'anno scorso, quando dopo la gara mondiale di Mendrisio aveva inanellato una serie di vittorie clamorose con Parigi Tours, Giro del Piemonte e Giro di Lombardia. Gilbert lancia un chiaro segnale ma la risposta del leader italiano ai Mondiali, Filippo Pozzato, non si è fatta attendere: l'italiano è rimasto sorpreso dall'attacco del corridore belga ed è riuscito a rimontare soltanto fino al terzo posto, dimostrando comunque che anche la sua forma sta crescendo e che a Melbourne bisognerà fare i conti anche con lui. E attenzione anche a Farrar, sprinter capace di tenere sugli strappi e che può essere letale in un arrivo confuso come, molto probabilmente, sarà quello del Mondiale. Ancora molto buona la prova di Peter Velits, quinto al traguardo, saldamente al terzo posto in classifica generale e pronto, perché no, a cercare di sorprendere tutti insieme all'altro fenomeno Peter Sagan ai Mondiali.
Doveva essere una tappa da fughe o da finisseur e invece la frazione odierna si è rivelata importante anche per la classifica generale: il leader Nibali è finito con il primo gruppo, a 1 secondo da Gilbert, mentre il suo rivale Ezequiel Mosquera è arrivato con 13 secondi di ritardo e ora ha accumulato un totale di 50 secondi dalla maglia rossa. Secondi che potrebbero risultare molto importanti domani nel terribile arrivo in salita di Bola del Mundo.

LA CRONACA
La tappa odierna ha preso il via da Piedrahita per arrivare a Toledo dopo 231,2 chilometri. Tappa ideale per le fughe con una salita di seconda categoria nei primi chilometri e una lunga discesa verso Toledo, composta per la maggior parte da continui saliscendi. Al chilometro 25 è nata la fuga che avrebbe caratterizzato l'intera tappa, formata da quattro corridori. Dominik Roels della Milram, Josep Jufre dell'Astana, Xavier Florencio della Cervelo e Manuel Ortega dell'Andalucia sono riusciti a guadagnare fino a quasi 11 minuti di vantaggio sul gruppo, con la Liquigas del leader Nibali disinteressata a lavorare per riprendere la fuga. L'illusione di arrivare sani e salvi al traguardo è durata fino a circa 100 chilometri dal traguardo quando Omega Pharma Lotto, HTC Columbia e Saxo Bank si sono messe davanti a lavorare per i rispettivi capitani, riducendo drasticamente il margine di svantaggio e riprendendo la fuga ai - 13 dal traguardo. E qui, è iniziata un'altra corsa. Subito si è messa davanti la Lampre per favorire il proprio sprinter Grega Bole ma a 5 chilometri dal traguardo, su uno strappetto, la Quickstep prima con Barredo e poi con Cataldo è andata all'attacco ma è stato lo spagnolo Luis Leon Sanchez della Caisse d'Epargne, altro nome da tenere d'occhio per il Mondiale, ad andarsene. Alla sua ruota ha provato a infilarsi Nicolas Roche, senza riuscirci, mentre gli altri favoriti hanno preferito rimanere in gruppo, ben sapendo che le difficoltà non erano finite. Infatti, ripreso Sanchez, il gruppo ha affrontato un breve tratto di pavé prima di arrivare all'ultimo chilometro dove un attacco di David Millar della Garmin ha squassato il gruppo. Ma il britannico non ha fatto altro che favorire lo spunto di Gilbert: il belga, ai - 500, è partito forte con il solo Farrar alla sua ruota. L'americano ha provato a superarlo ma Gilbert ha tenuto sin sul traguardo, firmando la sua seconda tappa a questa Vuelta. Buon terzo posto di Pozzato, sorpreso dall'attacco di Gilbert, che ha chiuso in rimonta e benissimo Nibali, sesto posto e 12 secondi guadagnati su Mosquera.
E domani, Bola du Mundo. Vai Vincenzo!

ORDINE D'ARRIVO
1° Philippe Gilbert (Bel) Omega Pharma Lotto
2° Tyler Farrar (Usa) Garmin Transitions a 1''
3° Filippo Pozzato (Ita) Team Katusha s.t.
4° Sebastien Hinault (Fra) Ag2R La Mondiale s.t.
5° Peter Velits (Svk) Team HTC Columbia s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas Doimo
2° Ezequiel Mosquera (Esp) Xacobeo Galicia a 50''
3° Peter Velits (Svk) HTC Columbia a 1'59''
4° Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha a 3'54''
5° Frank Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 3'57''
6° Xavier Tondo (Esp) Cervelo Test Team a 4'02''
7° Nicolas Roche (Irl) Ag2R La Mondiale a 4'10''
8° Tom Danielson (Usa) Garmin Transitions a 4'12''
9° Carlos Sastre (Esp) Cervelo TestTeam a 4'28''
10° Luis Leon Sanchez (Esp) Caisse d'Epargne a 5'50''

Giro della Cina, vittoria di Dirk Muller nella 5°tappa che riconquista la maglia di leader

Il tedesco Dirk Muller ha vinto la quinta tappa del Giro della Cina (Tour of China) arrivando da solo al traguardo. Il corridore della Nutrixxion Sparkasse ha preceduto di 11 secondi il compagno di squadra Sergej Fuchs e l'iraniano Hossein Askari della Tabriz Petrochemical mentre a 13 secondi sono giunti il nazionale cinese Haijun Ma e il norvegese Stian Remme della Joker Bianchi. La vittoria di Muller ha consentito al tedesco di riappropiarsi della maglia di leader della classifica, soffiatagli due giorni fa dall'australiano Tanner grazie agli abbuoni. Ora Muller potrà gestire le prossime tappe con maggiore tranquillità visto che può vantare un vantaggio di 34 secondi proprio su Tanner mentre a 41 secondi si trova lo statunitense Daniel Summerhill, poco più avanti di Askari e Fuchs.
Nella tappa di oggi, con arrivo sul monte Taishan, Muller ha dimostrato di essere in grandissima forma nonché di essere l'uomo più forte in gara, staccando tutti nel finale e andandosi a prendere la tappa e la maglia di leader, fortemente ipotecata dal tedesco.

ORDINE D'ARRIVO
1° Dirk Muller (Ger) Nutrixxion Sparkasse
2° Sergej Fuchs (Ger) Nutrixxion Sparkasse a 11''
3° Hossein Askari (Iri) Tabriz Petrochemical s.t.
4° Haijun Ma (Chn) Cina a 13''
5° Stian Remme (Nor) Joker Bianchi s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Dirk Muller (Ger) Nutrixxion Sparkasse
2° David Tanner (Aus) Fly V Australia a 34''
3° Daniel Summerhill (Usa) Stati Uniti a 41''
4° Hossein Askari (Iri) Tabriz Petrochemical a 46''
5° Sergej Fuchs (Ger) Nutrixxion Sparkasse a 47''

Giro di Bulgaria, il portoghese Mestre vince la 6°tappa, Buchacek sempre in maglia

Il portoghese Ricardo Mestre ha vinto la sesta tappa del Giro di Bulgaria anticipando la volata del gruppo dopo una lunga fuga. Il corridore della Palmeiras Resort ha preceduto di 14 secondi gli inseguitori regolati dai tedeschi Erik Mohs della nazionale tedesca e Marcel Barth della Thuringer Energie Team. Per Mestre, classe '83, si tratta della prima vittoria stagionale.
La tappa si è tenuta tra Dobrich e Razgrad per un totale di 177 chilometri. Già nei primi chilometri si sono verificati i primi tentativi di fuga con Mestre subito tra i più attivi ma per un attacco importante si è dovuto attendere fino al chilometro 70 quando sono usciti in avanscoperta in cinque. Insieme a Mestre davanti si sono trovati anche Esad Hasanovic della Serbia, Bastian Burgel della Thuringer Energie, Miras Bederbekov della Nessebar e Stefan Gaebel della Germania. Il loro vantaggio ha subito preso contorni positivi arrivando a toccare i 3 minuti e mezzo dopo più di metà corsa. La presenza di Hasanovic, in classifica a 4 secondi da Buchacek, ha allertato il gruppo che si è messo all'inseguimento dei battistrada con veemenza. La salita di Shumen ha frantumato il gruppetto lasciando davanti i soli Mestre e Hasanovic finché a 30 chilometri dal traguardo il portoghese è rimasto tutto solo, consegnando al proprio destino il serbo che è stato successivamente ripreso dal gruppo. Il vantaggio di Mestre è sceso gradualmente ma senza precipitare e il portoghese è riuscito a mantenere i fatidici 14 secondi che gli hanno permesso di vincere la tappa. In classifica generale comanda sempre il ceco Tomas Buchacek della PSK Whirlpool con 4 secondi su Diaz Corrales, Mancebo, Belka, Reshetko, Kosyakov e Hasanovic: classifica più che mai aperta.

ORDINE D'ARRIVO
1° Ricardo Mestre (Por) Palmeiras Resort
2° Erik Mohs (Ger) Germania a 14''
3° Marcel Barth (Ger) Thuringer Energie Team s.t.
4° Maksym Polishchuk (Ukr) Ucraina s.t.
5° Lyubomyr Polatayko (Ukr) Ucraina s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Tomas Buchacek (Cze) PSK Whirlpool
2° Andres Miguel Diaz Corrales (Col) Team Exergy a 4''
3° Francisco Mancebo (Esp) Heraklion Kastro s.t.
4° Mathias Belka (Ger) LKT Team Brandenburg s.t.
5° Evgeny Reshetko (Rus) Russia s.t.