giovedì 30 settembre 2010

Doping. Contador, Riccò, Mosquera: tutti già condannati, ma le prove?

Che giornata... che giornata! Neanche il tempo di festeggiare per la vittoria di Cancellara al Mondiale di Melbourne che le pagine web dei maggiori giornali sportivi si sono riempite di notizie sul doping, sulle positività, su sostanze sconosciute e capsule. Cerchiamo di fare un po' d'ordine, dando una comunicazione chiara su una situazione che, ovviamente, è molto più chiara di quello che sembra.

Iniziamo da Alberto Contador. Riportiamo la notizia.
"Alberto Contador è risultato positivo al Clenbuterolo, sostanza vietata da quest'anno al Tour de France. Lo spagnolo si era sottoposto al controllo il 21 luglio scorso nel secondo giorno di riposo del Tour a Pau, nei Pirenei. Un messaggio rilasciato dal suo addetto stampa personale spiega che Contador è stato vittima di una contaminazione degli alimenti. Dal momento della prima comunicazione dell'UCI in data 24 agosto, la contaminazione di Alberto Contador pare sia l'unica possibile spiegazione di quanto è accaduto e ora toccherà alle autorità del ciclismo chiarire questo gravissimo problema. Gli esperti consultati finora hanno deciso che questo è una caso di contaminazione degli alimenti, soprattutto se si considera il numero di test a cui si è sottoposto Contador all'ultimo Tour de France".
Bene. Ora, da ulteriori notizie e indiscrezioni, è venuto fuori che, parlando di quantità, qui si parla di "50 picogrammi, ben 400 volte meno del minimo fissato per parlarsi di doping". E quindi? Dov'è la notizia? Perché la sospensione?
In più, Contador ha successivamente dichiarato che: "Nelle analisi del 20 luglio non c'è traccia di nulla, in quelle del 21 poche tracce di clenbuterolo, in quelle del 22 ancora meno tracce. Significa che ho assunto cibo contaminato la sera del 20 luglio. E quella sera a cena ho mangiato un filetto che avevo fatto arrivare dalla Spagna".
Caso chiuso? Non andava neanche aperto se questa è la realtà.

Passiamo a Riccardo Riccò. Ecco la notizia, direttamente da Leggo.
"Altro colpo da ko per il ciclismo. E’ sotto inchiesta per doping Riccardo Riccò, secondo classificato al Giro d’Italia 2008. Nell’ambito della recente indagine dei Nas, che la scorsa settimana ha smascherato un’organizzazione con base a Roma, dedita al traffico di sostanze dopanti, Riccò ha infatti subito una perquisizione domiciliare presso la sua casa in località Serra Mazzoni, in provincia di Modena, nel corso della quale sono state trovate una cinquantina di compresse considerate dagli inquirenti sospette. Si tratta di pasticche anonime, conservate sfuse in un armadietto e in parte sminuzzate, quindi per identificarne la sostanza bisognerà attendere il risultato delle analisi. Riccò, al momento, risulta comunque denunciato dai carabinieri per violazione della legge sul doping, perché il suo nome compare in diverse intercettazioni telefoniche.
Riccò, come è noto, è cognato di Enrico Rossi, il ciclista arrestato la settimana scorsa insieme ad altre quattro persone tra cui un farmacista e un’infermiera. Inoltre, l’atleta ha sulle spalle già un precedente. Due anni fa, mentre era impegnato nel Tour de France, fu trovato positivo al Cera (Epo di terza generazione) e per questo subì una squalifica di due anni, scaduta a marzo scorso. Non solo. L’indagine dei Nas è iniziata a seguito di un sms inviato da uno sconosciuto, forse per errore, proprio all’allenatore di Riccò, nel quale si chiedevano informazioni su come reperire l’Epo.
Attualmente Riccò corre per la Ceramica Flaminia di Rieti, nel Lazio, stessa squadra del ciclista arrestato Rossi. E c’è un altro professionista iscritto alla Ceramica Flaminia ad essere finito nei guai: si tratta di Donato Cannone, pugliese, nato nel 1982. A casa di Cannone, anche lui denunciato per doping, i Nas hanno trovato 30 fiale e 40 compresse tra eccitanti e cortisonici".

Oltre a evidenziare il fatto che Riccò, da un pochino di tempo, corre per la Vacansoleil e non più per la Ceramica Flaminia (conoscenza del settore di chi ha scritto l'articolo molto elevata), dove sta la notizia? Che Donato Cannone è stato denunciato per possesso di eccitanti e cortisonici, ma Riccò? Cos'ha fatto? E' indagato perché risulta in alcune telefonate, per il resto sono notizie senza significato, per adesso. Le compresse sono anonime, le sostanze sono sconosciute attualmente. Se poi il tutto verrà verificato in prodotti dopanti, Riccò verrà giustamente denunciato, ma adesso?

E terminiamo con Ezequiel Mosquera.
"Ezequiel Mosquera, secondo all'ultimo Giro di Spagna, è risultato positivo. A dare la notizia per prima è stata Cadena Ser poi confermata dal sito spagnolo biciciclismo.com. Il 35enne corridore spagnolo, secondo alle spalle di Vincenzo Nibali all'ultima Vuelta, aveva firmato un nuovo contratto con la formazione olandese Vacansoleil. Ma non è tutto: sembra che anche un secondo corridore della Xacobeo Galicia sia risultato positivo alla Vuelta".
Risultato positivo. Per cosa? Non si sa. Quando? Non si sa. Lo scopriremo solo vivendo, diceva la Gialappa's.

Quindi, riassumendo: quello di Contador non è doping, Riccò è indagato ma poco di più, di Mosquera si sa ancora meno. Lungi da me fare la morale sul ciclismo e sul doping dicendo che non esiste e che sono in pochi quelli che si dopano, anche perché penso l'esatto contrario. Io, che non sono un giornalista, sono per il buon giornalismo, quello fatto di notizie vere e sensate, cercando la verità e non il titolone. Seguirò attentamente la faccenda con estremo interesse e condannerò sempre chi verrà scoperto positivo (sottolineo la parola scoperto), ma finché non ci sono condanne o sentenze, per favore, rimaniamo in silenzio. Ah, tanto per gradire, Franco Pellizotti sta aspettando ancora il giudizio su dei valori anomali del 2009 e, intanto, non può correre: avete sentito qualcuno scagliarsi contro la giustizia sportiva in favore del corridore italiano? Esatto, no.

Ultima cosa: per caso sono iniziati i Mondiali? Perché tutte queste positività contemporaneamente, mi destano qualche sospetto.

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