giovedì 16 settembre 2010

Vuelta a Espana, Nibali più forte di una foratura torna in maglia rossa, sabato sarà scontro con Mosquera

Un sasso stava per decidere la Vuelta a Espana 2010. Un maledetto sasso, posto poco oltre alla linea bianca che delimita la carreggiata, stava per far perdere definitivamente la corsa a Vincenzo Nibali. Ma il siciliano, consapevole di essere forte, il più forte, non si è scomposto, ha aspettato che il meccanico gli cambiasse la ruota, si è rimesso in bici e ha ricominciato a pedalare ancora più veloce, spingendo sui pedali verso un trionfo che ora è più vicino, che poteva essere quasi certo se non ci fosse stato, appunto, quel maledetto sasso. Perché il 15° posto finale di Nibali non basta contro un Ezequiel Mosquera quasi leggendario, arrivato a soli 19 secondi da Nibali e ora lì, a 38 secondi, con la salita di Bola del Mundo di sabato che farà da spartiacque tra la vittoria e la sconfitta, tra un primo e un secondo posto che, specialmente alla Vuelta, fanno una grande differenza.
Nibali, però, è fiducioso per sabato e soddisfatto della sua prova e parlando di Mosquera ha dichiarato: "Speravo di guadagnare di più su Mosquera. Almeno un minuto in più per essere tranquillo. Certo che lui ha fatto la crono della vita, non credevo proprio fosse così forte. La Vuelta è aperta e bisogna proseguire fino a domenica con i piedi ben piantati per terra, ma ora ho un rivale solo, quindi la situazione tattica sara più semplice. Sono certo di potere contare sul mio amico Kreuziger, che farà un'altra volta un grande lavoro. Ma tutta la Liquigas sta bene. Gestiremo bene la corsa come a Covadonga. Ci sarà molta pressione su di me, ma anche su di lui". Il problema del sasso non l'ha scosso più di tanto ("C'era un sasso e l'ho beccato io. Forse è vero, ero troppo a lato, ma ero super concentrato a seguire la linea. Sapevo di avere 25'' su Rodriguez ed era la parte più importante della crono, perche c'era vento contro e bisognava spingere a fondo". E oltre ai problemi causati dalla foratura, a Vincenzo è stato tolto anche un secondo per essere partito prima allo start, meglio dimenticare in fretta la giornata e pensare a sabato.
La grande sorpresa della giornata è stata la vittoria di Peter Velits. Lo slovacco dell'HTC Columbia ha vinto la cronometro, ben 46 chilometri, sfruttando il vento favorevole nella seconda parte del tracciato ma battendo mostri sacri come un redivivo Denis Menchov, Fabian Cancellara e Gustav Larsson. E grazie a questo numero, Velits ora può gestire un discreto vantaggio su Frank Schleck, Joaquim Rodriguez e Xavier Tondo nella tappa di sabato per mantenere il suo terzo posto in classifica, un'impresa che nella mattinata di ieri sembrava improbabile.
Se da una parte ieri il morale di Velits era alle stelle, quello di Joaquim Rodriguez era sotto le scarpe: lo spagnolo è arrivato al 105° posto, 6 minuti e 12 secondi dallo slovacco e piazzandosi al quinto posto in classifica a quasi 4 minuti da Nibali. Dopo le grandi prove in montagna, è bastata una lunga cronometro per azzerare le sue possibilità di vittoria finale e, forse, anche di podio. Un podio che, visto le prove non esaltanti di Velits sulla salita di Cotobello, resta ancora in discussione ma che lo slovacco può gestire, probabilmente senza troppe difficoltà.
Appuntamento a sabato allora, alla resa dei conti finale. E forza Vincenzo.

ORDINE D'ARRIVO
1° Peter Velits (Svk) Team HTC-Columbia
2° Denis Menchov (Rus) Rabobank a 12''
3° Fabian Cancellara (Swi) Team Saxo Bank a 37''
4° Gustav Larsson (Swe) Team Saxo Bank a 50''
5° Luis Leon Sanchez (Esp) Caisse d’Epargne a 1'03''

CLASSIFICA GENERALE
1° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas Doimo
2° Ezequiel Mosquera (Esp) Xacobeo Galicia a 38''
3° Peter Velits (Svk) HTC Columbia a 1'59''
4° Frank Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 3'43''
5° Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha a 3'44''
6° Xavier Tondo (Esp) Cervelo Test Team s.t.
7° Tom Danielson (Usa) Garmin Transitions a 3'54''
8° Nicolas Roche (Irl) Ag2R La Mondiale a 4'02''
9° Carlos Sastre (Esp) Cervelo TestTeam a 4'12''
10° Luis Leon Sanchez (Esp) Caisse d'Epargne a 5'42''

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Nibali è stato sfortunato con la foratura, 30 secondi in più di vantaggio su Mosquera (che ha fatto una crono strepitosa) avrebbero fatto comodo.
Adesso si gioca tutto sulla penultima tappa, ma come dice Nibali, dovrà tenere sotto controllo solo un avversario.
Per il terzo posto è tutto aperto, particamente fino a Sastre che è nono se la possono giocare tutti.
Maurizio