domenica 4 aprile 2010

Giro delle Fiandre, i commenti dei protagonisti

Fabian Cancellara (Swi) Saxo Bank, 1° Classificato
"Negli ultimi anni ho sempre pensato a questa corsa. Ho vinto la Roubaix, la Sanremo, ma sapevo che questa corsa sarebbe stata più difficile da vincere. Il mio sogno è di conquistare le 5 corse monumento, e ora ne ho tre. Non ci sono molti corridori in gruppo che ne hanno vinte tre. Adesso ho vinto il Fiandre, ma nei prossimi anni, è possibile che mi metta a lavorare sulle altre (Liegi e Lombardia)".
Riguardo alla gara, lo svizzero ha commentato: "Quello che ho fatto sul Muro non era pianificato, lo stesso quello che ho fatto sul Molenberg. Anche se sul Muro avevo un piccolo vantaggio, c'erano così tante persone che non ho capito realmente quanto avessi su Boonen. Ho guardato indietro qualche volta e ho forzato ancora di più. Il modo in cui ho vinto, per me, è speciale. Quando sarà vecchio potrò dire ai giovani corridori che ho vinto il Giro delle Fiandre da solo scattando sul Muro. E' uno scenario perfetto, il gladiatore ha vinto la battaglia".
Riguardo all'attacco di Breschel e al suo supporto, ha commentato: "Avevamo un piano questa mattina. Sapevo che in molti parlavano sul fatto che Matti sarebbe andato via e sulla tattica simile a quella di Boonen e Devolder l'anno scorso. Ma noi sapevamo cosa fare e penso che la cosa buona della nostra squadra, la nostra grande forza è che non abbiamo problemi tra di noi. Io ho bisogno di Matti e lui ha bisogno di me".

Tom Boonen (Bel) Quick Step, 2° Classificato
Boonen inizia a parlare del momento decisivo sul Kapelmuur: "Non era un segreto che se qualcosa doveva succedere sarebbe successa lì. Non mi sentivo peggio di lui. Avevo preso la testa per controllare quando mi ha passato. Non ha accelerato molto, ho provato a seguirlo ma ho dovuto risedermi perché ho sentito tirare la gamba destra. Dopodiché, sono salito del mio ritmo per far scomparire i crampi e infatti è successo questo. Cancellara ha guadagnato 20 secondi in un chilometro e a quel punto bisogna accettare i fatti". Boonen ha anche scherzato quando gli hanno chiesto che cosa poteva fare in quel momento: "Che cosa potevo fare? Sparargli???".

Tyler Farrar (Usa) Garmin Transitions, 5° Classificato
"Ho sempre detto che c'è qualcosa di speciale nelle classiche di un giorno e il Fiandre è la corsa dei miei sogni. Arrivare tra i primi 5 è un sogno che diventa realtà. Voglio ringraziare Whitey per avermi detto di andare avanti dopo che sono caduto due volte in un chilometro. E ovviamente grazie a Dave per avermi guidato. Oggi è sicuramente un sogno che diventa realtà per me ma è anche un altro grande giorno per la squadra".

George Hincapie (Usa) BMC, 6° Classificato
"Sono dispiaciuto. Le mie gambe erano buone sul Molenberg ma ho esitato a seguire Cancellara e Boonen ed è stato un grande errore perché dopo è stato un continuare a guardarsi a vicenda. Intanto, quei ragazzi se n'erano andati". Nel caso avesse seguito Boonen e Cancellara, l'americano ha detto: "Non c'è niente da dire. Sarebbe stata dura ma ero in una giornata super. La squadra era buona. Avevamo tre ragazzi davanti e non in molti ce li avevano. Ma questo è il Fiandre, devi essere concentrato al 100% in ogni momento e io l'ho perso lì".

Roger Hammond (Gbr) Cervelo, 7° Classificato
"Sono felice per il settimo posto ma quando commetti un errore durante la gara si è un po' frustrati. Thor Hushovd non stava bene e mi ha detto di correre la mia gara. Ho seguito Gilbert per due volte, ma alla terza volta no, e lui se n'è andato. Nel finale stavo molto bene ma lo sprint è stato caotico".

Lance Armstrong (Usa) RadioShack
"Mi sono sentito meglio di come prevedevo. Delle volte, mi sentivo come un pesce fuor d'acqua. Sul Koppenberg, sono rimasto dietro a dei corridori che avevano messo il piede a terra e ho perso tempo ma non ho avuto panico quando il gruppo si è mostrato nervoso e quando ci sono state delle cadute. E' stata senza dubbio la mia miglior corsa stagionale".
"Ero ancora davanti a 30 chilometri dall'arrivo e questo mi ha un po' sorpreso. Mi sentivo forte e in condizione. Una volta sul pavé, tutti siamo sulla stessa barca. La lotta per le posizioni di testa, la posizione all'ingressow: tutto questo è stato un buon allenamento".

Stijn Devolder (Bel) Quick Step
"Avevo ottime gambe e ho corso una buona gara. Ho lavorato duramente per arrivare a questo livello di forma ed è un aiuto per il morale essere tra i migliori ancora, specialmente dopo quello che mi è successo nelle ultime settimane. E' un anno difficile per me".
Sulla corsa: "Quest'anno i ruoli nella squadra erano tutti a favore di Tom e io sono stato quello che ha coperto la fuga nel gruppo degli inseguitori. Ho mantenuto la promessa. Ho seguito molti attacchi ma quando Gilbert ha attaccato sul Berendries ho dovuto lasciarlo andare. Ho perso molte energie a inizio gara. Per tre volte sono dovuto rientrare dal fondo dopo esser stato coinvolto nelle cadute. Sono rientrato definitivamente davanti sul Taaienberg ma è quello che succede al Fiandre".

Leif Hoste (Bel) Omega Pharma Lotto
"Non sono sorpreso, ho detto prima della gara che sarei stato competitivo. Mi è mancata un po' di brillantezza ma sono soddisfatto. E' stata una gara strana con una partenza lenta ma alla fine io c'ero". A chi gli ha chiesto se poteva fare meglio di un 29° posto, Hoste ha spiegato che non aveva molta scelta se non stare nel terzo gruppo dato che Gilbert era nel secondo.

David Millar (Gbr) Garmin - Transitions
"E' stata una grande lezione oggi. Ho passato molto tempo a inseguire la testa della corsa. Quando finalmente sono stato davanti ho fatto quello che Whitey mi aveva detto cioè attaccare dopo che tutti si sarebbero rilassati dopo un momento difficile. Mi sentivo forte, l'unico problema è stato che ho perso qualche borraccia ed ero senza energia. Sono passato da eroe a zero in poco tempo e non avevo possibilità di rimanere agganciato sul Muur con i miei due compagni. Ho provato a rimanere in fuga ma sono stato ripreso. Tyler è rientrato nel mio stesso gruppo e l'ho aiutato nello sprint. Mi ha detto che aveva soltanto 100 metri di sprint così l'ho portato più avanti possibile e lui ha fatto il meglio che poteva fare portandoci a casa un grande quinto posto. Ero esausto alla fine della corsa più che dopo qualsiasi altra gara. Ma penso di essermi innamorato del Fiandre!".

Matti Breschel (Den) Saxo Bank
Matti ha subito parlato del pasticcio del meccanico con la sua bici: "I freni toccavano la mia ruota quindi era impossibile continuare. L'ammiraglia è arrivata e mi ha dato la bici sbagliata, quella di Stuart O'Grady, ed è stato un grande, grande, grande errore. Sono felice per la vittoria di Fabian, se la meritava, ma potevamo fare meglio tecnicamente come squadra. Suona male, ma sono errori che non devono capitare. I freni si sono rotti, capita, ma darmi la bici sbagliata? Questo non è buono".

Bernhard Eisel (Aut) HTC - Columbia
Eisel parla del momento decisivo sul Molenberg: "Ho pensato, meglio lasciar passare la moto che sta arrivando ma quando mi sono girato ho visto che era Cancellara. Poi anche Boonen mi ha passato ma non potevo seguirli così ho aspettato Flecha, era in buona forma, ma mi è costato troppo".
"Non era la mia giornata. Le mie gambe erano buone e ho lottato. Ero sempre davanti per evitare le cadute ma quando Tuft mi è caduto proprio davanti dopo essermi fermato per una sosta toilet mi ha tirato giù. Sono caduto su entrambe le ginocchia e le mani. Non è stato un problema rientrare ma purtroppo ho speso molto".

Steve Chainel (Fra), Bbox Bouygues Telecom
Nel primo gruppo inseguitore dietro Boonen e Cancellara, Chainel ha commentato: "Purtroppo, siamo stati ripresi vicino a Meerbeke. Quando mi sono guardato intorno e ho visto corridori come Flecha e Gilbert, ho pensato che avranno detto "Ma chi è questo?". Sono capace di fare belle cose, dopo la tappa della Tre Giorni di La Panne, sto iniziando a farmi un nome".

Bjarne Riis, Saxo Bank, Team Manager
"Cancellara è in grande forma, sapevamo che voleva vincere e ha dimostrato di essere migliore degli altri. Ha corso spesso seduto, difficilmente si alza sui pedali, ma questo non vuol dire che non ha forza. Al mattino mi ha detto che poteva partire da lontano se si sarebbe sentito forte e se avrebbe guadagnato 15 secondi era finita. La settimana prossima c'è la Roubaix e lui sarà presente per vincerla".

Patrick Lefevere, Quick Step, Team Manager
"Penso che Fabian è stato troppo forte, Tom ha detto che ha avuto un leggero crampo ma non bisogna cercare scuse. C'è stato Fabian poi Boonen, e dietro tutti gli altri. Ora bisogna pensare di far meglio, come ha sempre fatto Tom, alla Parigi Roubaix".

Johan Museeuw, ex corridore e commentatore tv
"I due più forti erano davanti ma sfortunatamente Boonen ha avuto un po' di difficoltà sul Grammont e il più forte ha vinto, Cancellara. Penso che quando puoi attaccare e staccare un corridore come Boonen, è perché sei il più forte. In più, ha tirato i 60 km/h negli ultimi 10 chilometri. Penso che per settimana prossima i favoriti sono Cancellara, Boonen e forse Breschel che è andato forte oggi".

Giro delle Fiandre, magnifico Fabian Cancellara, stacca Boonen e vince in solitario

Imperioso. Regale. Magnifico. Semplicemente imbattibile. Impossibile riassumere in una sola parola quello che è stato e ha fatto oggi Fabian Cancellara. Lo svizzero della Saxo Bank ha fatto la corsa, ha preso per le corna il pavé e i muri del Fiandre e li ha piegati sotto le sue ruote, domandoli e mettendoli al proprio servizio. Sul Molenberg ha dato il primo strappo alla corsa portandosi dietro Tom Boonen, sul Kapelmuur ha portato l'attacco decisivo, surclassando letteralmente il compagno di fuga e involandosi verso il traguardo di Ninove.
Onore delle armi, ovviamente, anche per Tom Boonen, forse un po' spregiudicato nel seguire Cancellara sul Molenberg pur avendo un paio di ottimi gregari pronti ad aiutarlo, ma sinceramente oggi a più del secondo posto non si poteva ambire. Il terzo posto è andato a Philippe Gilbert dell'Omega Pharma - Lotto che ha disputato sicuramente il suo miglior Giro delle Fiandre ma ha perso l'attimo buono per stare dietro a Cancellara, cercando di rientrare insieme a David Millar e a Bjorn Leukemans, quarto all'arrivo, ma senza successo.
La corsa è iniziata subito con un attacco di cinque uomini, poco dopo la partenza di Brugge. Il gruppetto era formato dall'italiano Michele Merlo della Footon - Servetto, Nicolas Rousseau dell'Ag2R, Joost van Leijen della Vacansoleil, Floris Goesinnen della Skil - Shimano e José Vicente Garcia Acosta della Caisse d'Epargne. Al contrattacco sono partiti, dopo chilometri, anche Olivier Bonnaire della Francaise des Jeux, Mikhail Ignatiev della Katusha e David Boucher della Landbouwkrediet, che hanno ripreso i cinque dopo 60 chilometri di corsa. Per gli otto di testa, massimo vantaggio di 13 minuti, con il gruppo dietro controllato da QuickStep, Sky, Saxo Bank e Astana. Il gruppo ha iniziato a fare sul serio sulla terza salita di giornata, l'Oude Kwaremont, con tutta la Saxo Bank davanti a tirare e con i primi corridori staccati. Davanti, sono rimasti davanti solo in quattro, Van Leijen, Garcia Acosta, Goesinnen e Ignatiev, mentre dietro O'Grady tirava a tutta. Sul Paterberg, poi, è stato Matti Breschel a provarci. La selezione è stata forte e davanti sono rimasti, insieme a Breschel, Fabian Cancellara, Tom Boonen, Lars Boom, Juan Antonio Flecha, George Hincapie, Steve Chainel, Leif Hoste e Thor Hushovd. Il gruppo non era molto lontano ed è rientrato sui nove poco prima del Koppenberg, ma ormai i giochi erano aperti e i corridori più forti iniziavano a venire fuori. Proprio sul Koppenberg ci provava ancora Breschel, con il solo Boonen a ruota, mentre dietro Chainel in difficoltà ha messo il piede a terra bloccando anche i corridori dietro. Davanti, intanto, si staccava Garcia Acosta, lasciando solo 3 corridori davanti con un gruppo di circa 40 corridori a 40 secondi di ritardo. Sul Taaienberg, il gruppo dei migliori ha tirato un po' i remi in barca, permettendo il rientro di corridori attardati come Devolder e Serguei Ivanov. Sull'Eikenberg, il forcing del Team Sky ha riportato il gruppo sui fuggitivi mentre sia Cancellara che Breschel hanno avuto problemi con la propria bici. Lo svizzero è rientrato quasi subito, pur essendo stato lasciato colpevolmente da solo, mentre Breschel si attardava nelle retrovie a causa di un errore del meccanico che non trovava la sua bici, compromettendo in pratica la corsa del danese.
Poco prima del Molenberg sono partiti Bernhard Eisel dell'HTC Columbia, Daniel Oss della Liquigas, Matthew Lloyd dell'Omega Pharma Lotto e Maarten Wynants della QuickStep, guadagnando qualche metro di vantaggio. Ma sulle prime rampe del Molenberg, uno scatto di Cancellara tagliava le gambe al gruppo, con il solo Boonen capace di tenergli la ruota. Dietro, finita la salita, il Team Sky di Flecha si è subito messo a tirare, pur avendo colpevolmente perso l'attimo buono. Il gruppetto degli inseguitori, con tutti gli altri favoriti, a un certo punto sembrava aver ripreso i due attaccanti grazie anche allo sforzo di Gilbert, ma sullo strappo successivo nessuno ha più avuto la forza per andarli a riprendere. La corsa per la vittoria, in pratica, era già finita. Sul Berendries sono andati via David Millar della Garmin, Gilbert e Leukemans, ma a 30 chilometri dall'arrivo, i tre avevano 50 secondi di ritardo, troppi per riprendere due come Boonen e Cancellara. Dietro, un gruppetto di nove uomini formato da Devolder e Wynants della Quickstep, Langeveld della Rabobank, Iglinskiy dell'Astana, Flecha della Sky, Chainel della Bouygues Telecom, Hoogerland della Vacansoleil, Hincapie della BMC e Hoste dell'Omega Pharma Lotto si trovava a circa un minuto di ritardo.
Ai piedi del Kapelmuur, il vantaggio di Boonen e Cancellara era sceso a 43 secondi, grazie soprattutto alle trenate di Millar, che però ha pagato lo sforzo staccandosi proprio sulla salita. Nell'ultimo tratto della salita, senza alzarsi sui pedali, Cancellara ha dato un secco strappo all'andatura, con Boonen incapace di stargli a ruota. Lo svizzero ha costruito subito un vantaggio di 12 secondi in cima alla salita, diventati ben presto 20 grazie alle sue doti di passista e al fatto che Boonen, oggettivamente, sembrava un po' stanco.
Cancellara è arrivato al traguardo con più di 1 minuto di vantaggio su Boonen, suggellando una prova da vero campione. Gilbert ha battuto Leukemans allo sprint per il terzo posto mentre Tyler Farrar della Garmin ha vinto la volata per il quinto posto, regolando un gruppetto di una trentina di atleti che si era riformato dopo il Kapelmuur e del quale facevano parte Daniel Oss, Alessandro Ballan e un ottimo Lance Armstrong.

ORDINE D'ARRIVO
1° Fabian Cancellara (Swi) Team Saxo Bank
2° Tom Boonen (Bel) Quick Step a 1'15''
3° Philippe Gilbert (Bel) Omega Pharma - Lotto a 2'11''
4° Bjorn Leukemans (Bel) Vacansoleil a 2'15''
5° Tyler Farrar (USA) Garmin - Transitions a 2'35''
6° George Hincapie (USA) BMC Racing Team s.t.
7° Roger Hammond (GBr) Cervelo Test Team s.t.
8° Maxim Iglinskiy (Kaz) Astana s.t.
9° Danilo Hondo (Ger) Lampre - Farnese Vini s.t.
10° William Bonnet (Fra) Bbox Bouygues Telecom s.t.

fonte: cyclingnews.com

Tour of Thailand, nella 3°tappa vince ancora Anuar Manan

Il corridore malese Anuar Manan vince anche la terza tappa del Tour of Thailand regolando il gruppo allo sprint. Alle sue spalle, secondo è il leader della corsa Kiel Reijnen della Jelly Belly e terzo è Vadim Shalamov del Kazakhstan. Per Manan seconda vittoria consecutiva nella corsa asiatica, terza stagionale.
In classifica generale Reijnen allunga grazie agli abbuoni, portando il vantaggio a 21 secondi sul sudafricano Nicholas White e a 22 secondi sull'irlandese David McCann.

ORDINE D'ARRIVO
1° Anuar Manan (Mas) Malesia
2° Kiel Reijnen (Usa) Jelly Belly s.t.
3° Vadim Shalamov (Kaz) Kazakhstan s.t.
4° Alex Candelario (Usa) Kelly Benefits s.t.
5° Jan Kirsipuu (Est) CKT Tmit s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Kiel Reijnen (USA) Jelly Belly p/b Kenda
2° Nicholas White (Rsa) Medscheme a 21''
3° David McCann (Irl) Giant Asia a 22''
4° Deon Locke (Aus) CKT Tmit a 26''
5° Lee Rodgers (Jpn) Fuji Asia a 27''

Donne. Il Giro delle Fiandre alla belga Grace Verbeke

La belga Grace Verbeke ha vinto la seconda prova di Coppa del Mondo femminile, il Giro delle Fiandre. Poco prima dell'arrivo della gara maschile, l'atleta della Lotto è arrivata da sola dopo un attacco decisivo sull'ultima salita del percorso, il Bosberg. Alle sue spalle, Marianne Vos ha regolato il gruppetto delle migliori giunto a 3 secondi dalla Verbeke.
La corsa si è decisa sul quarto dei nove muri, il Molenberg, quando la Verbeke se n'è andata insieme all'olandese Adrie Visser dell'HTC Columbia, staccando proprio sul Bosberg la compagna di fuga, ripresa prima dell'arrivo dal gruppetto delle inseguitrici.
Nel primo gruppo, presente anche l'italiana Noemi Cantele, settima, ancora una volta la migliore delle nostre atlete.
In classifica di Coppa del Mondo, Marianne Vos mantiene la leadership, grazie alla vittoria nella prima prova a Cittiglio e al secondo posto di oggi. Secondo posto per la belga Verbeke e terza la svedese Emma Johansson.

ORDINE D'ARRIVO
1° Grace Verbeke (Bel) Lotto Ladies Team
2° Marianne Vos (Ned) Nederland Bloeit a 3''
3° Kirsten Wild (Ned) Cervelo TestTeam s.t.
4° Emma Johansson (Swe) Redsun Cycling Team s.t.
5° Adrie Visser (Ned) HTC Columbia Women s.t.
6° Chantal Blaak (Ned) Leontien.nl s.t.
7° Noemi Cantele (Ita) HTC Columbia Women s.t.
8° Judith Arndt (Ger) HTC Columbia Women s.t.
9° Regina Bruins (Ned) Cervelo TestTeam a 8''
10° Annemiek Van Vleuten (Ned) Nederland Bloeit a 51''

COPPA DEL MONDO (DOPO 2 PROVE)
1° Marianne Vos (Ned) 125 punti
2° Grace Verbeke (Bel) 84 punti
3° Emma Johansson (Swe) 65 punti
4° Martine Bras (Ned) 57 punti
5° Noemi Cantele (Ita) 48 punti
6° Judith Arndt (Ger) 36 punti
7° Kirsten Wild (Ned) 35 punti
8° Ruth Corset (Aus) 30 punti
9° Adrie Visser (Ned) 27 punti
10° Chantal Blaak (Ned) 24 punti
11° Nicole Cooke (Gbr) 24 punti

Le Triptyque des Monts et Chateaux, vittoria finale per l'olandese Bol, ultima tappa a Theuns

L'olandese Jetse Bol della Rabobank Continental ha vinto la breve corsa a tappe belga Le Triptyque des Monts et Chateaux. Il corridore ha battuto di 12 secondi lo statunitense Taylor Phinney e il compagno di squadra Wilco Kelderman di 17 secondi. Per Bol una vittoria importante dopo l'ottima prova al Tour de Normandie, nel quale è arrivato quinto.
L'ultima tappa è stata vinta in volata dal belga Edward Theuns della Vl Technics Abutriek davanti a Phinney e Bol. La corsa è vissuta su una fuga di sei uomini, Yannick Eijssen della PWS-Eijssen, Willems Wauters della Davo-Lotto, Laurens De Vreese e Guillaume Van Keirsbulck della Beveren 2000, Alain Van der Velde della Qin CT e Pieter Serry della Jong Vlaanderen. Per loro, massimo vantaggio di 2 minuti, ma la presenza di corridori non molto distanti in classifica generale ha tenuto in allerta il gruppo principale. Il tracciato molto difficile ha frazionato il gruppo in molti tronconi, cosa che ha mantenuto in vita la fuga quasi fino alla fine. Infatti, Eijssen è riuscito ad arrivare all'ultimo chilometro insieme al contrattaccante Edwig Cammaerts della Lotto Bodysol, ma sono stati ripresi dal plotone, con la vittoria sorprendente di Theuns davanti a due futuri campioni come Phinney e Bol.

ORDINE D'ARRIVO
1° Edward Theuns (Bel) Vl Technics-Abutriek
2° Taylor Phinney (USA) Usa s.t.
3° Jetse Bol (Ned) Rabobank Continental s.t.
4° John Degenkolb (Ger) Germania s.t.
5° Johan Lindgren (Swe) Svezia s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Jetse Bol (Ned) Rabobank Continental
2° Taylor Phinney (Usa) Usa a 12''
3° Wilco Kelderman (Ned) Rabobank Continental a 17''
4° John Degenkolb (Ger) Germania a 24''
5° Sebastian Balck (Swe) Svezia a 27''
6° Jens Debusschere (Bel) PWS - Eijssen s.t.
7° Julien Vermote (Bel) Beveren 2000 a 28''
8° Edward Theuns (Bel) Vl Technics-Abutriek s.t.
9° Dries Hollanders (Bel) PWS - Eijssen a 31''
10° Patrik Stenberg (Swe) Svezia a 43''

Settimana Lombarda, squalificato Carrara, la vittoria a Serpa Perez nella 4°tappa

La quarta tappa della Settimana Ciclistica Lombarda è andata al corridore colombiano José Serpa Perez, che all'arrivo di Grumello del Monte, in provincia di Bergamo, ha approfittato della squalifica di Matteo Carrara per vincere davanti al suo capitano Michele Scarponi, ancora primo in classifica. Per Serpa è la seconda vittoria stagionale, tutte e due conquistate in Italia.
La corsa è entrata subito nel vivo grazie a una fuga di 14 corridori, tra i quali Rodriguez dell'Androni Giocattoli, Metlushenko dell'Amore & Vita, Ackermann della Vorarlberg, Corioni della De Rosa, Hacecky dell'Atlas, Loria della CDC, Bailetti della Flaminia, Van Poppel della Rabobank partiti dopo 19 chilometri, mentre Caruso della De Rosa, Commesso della Meridiana, De Negri dell'ISD, Ciavatta dell'Acqua & Sapone, Ratto della CarmioOro e Marangoni della Colnago sono rientrati dopo 30 chilometri. Vantaggio massimo 3 minuti e 41 secondi, ma poco prima del Grandosso il gruppo è ritornato compatto. Sulla salita, in 5 riescono a fare selezione scollinando insieme, cioè Niemec della Miche, Scarponi e Serpa dell'Androni Giocattoli, Zanasca della CDC e Carrara della Vacansoleil, ma prima dell'ultimo chilometro se ne vanno Scarponi, Serpa e Carrara. Scarponi rinuncia allo sprint lasciando spazio a Serpa, ma il più veloce risulta Carrara che però taglia in maniera netta la strada a Serpa, rischiando anche di farlo cadere, venendo retrocesso al terzo posto dopo l'arrivo e consegnando la vittoria al colombiano.
In classifica generale, Michele Scarponi allunga su Riccardo Riccò, arrivato 9 secondi di ritardo, avendo ora 30 secondi di vantaggio, mentre terzo è Niemec a 35 secondi. Carrara scivola al quarto posto a 42 secondi perché penalizzato di 30 secondi per la scorrettezza ai danni di Serpa.

ORDINE D'ARRIVO
1° José Serpa Perez (Col) Androni Giocattoli
2° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli s.t.
3° Matteo Carrara (Ita) Vacansoleil s.t.
4° Johann Tschopp (Swi) Bbox Bouygues Telecom a 5''
5° Nicolas Schnyder (Swi) Price - Custom Bikes s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli
2° Riccardo Riccò (Ita) Ceramica Flaminia a 30''
3° Przemyslaw Niemiec (Pol) Miche a 35''
4° Matteo Carrara (Ita) Vacansoleil a 42''
5° Luca Zanasca (Ita) CDC - Cavaliere a 45''
6° Riccardo Chiarini (Ita) De Rosa - Stac Plastic a 1'00''
7° Fortunato Baliani (Ita) Miche a 1'01''
8° Johann Tschopp (Swi) Bbox Bouygues Telecom a 1'07''
9° Emanuele Sella (Ita) CarmioOro NGC a 1'09''
10° Jose Serpa Perez (Col) Androni Giocattoli a 1'10''

Tour du Maroc, nella 9°tappa vittorie per Hasanin e Shpilevsky, Podgornik sempre primo

Ieri Sabato 3 Aprile si è svolta la nona tappa del Tour du Maroc, suddivisa in due frazioni, la prima con arrivo ad Al Khmissat e la seconda con arrivo a Rabat.
Nella prima semitappa la vittoria è andata al siriano Omar Hasanin che ha preceduto allo sprint i compagni di fuga Julien Schick della Castlesarrasin e Stefan Hristov della Brisaspor. Per Hasanin si tratta della prima vittoria stagionale e il ritorno al successo in una gara Uci dopo l'ultimo nel 2008. Il gruppo è arrivato a 10 secondi dai primi 3, regolato dal marocchino Tarik Chaoufi.
Nella seconda semitappa, invece, il gruppo è arrivato compatto all'arrivo, con la riproposizione del podio della tappa di venerdi, l'ottava. Infatti, a vincere è stato il russo Boris Shpilevsky della Katyusha davanti al sudafricano Reinardt Janse Van Rensburg del MTN Energade e allo sloveno Aldo Ino Ilesic del Team Type 1. Per Shpilevsky si tratta della terza vittoria nella competizione nordafricana.
Classifica generale invariata prima dell'ultima tappa, con Dean Podgornik sempre primo con lo stesso tempo del secondo in classifica, Valery Kobzarenko.

1° FRAZIONE 9° TAPPA
1° Omar Hasanin (Syr) Siria
2° Julien Schick (Fra) CA Castlesarrasin s.t.
3° Stefan Hristov (Bul) Brisaspor s.t.
4° Tarik Chaoufi (Mar) Marocco A a 10''
5° Abdelbasset Hannachi (Alg) Algeria s.t.

2° FRAZIONE 9° TAPPA
1° Boris Shpilevsky (Rus) Katyusha Continental
2° Reinardt Janse Van Rensburg (Rsa) MTN Energade s.t.
3° Aldo Ino Ilesic (Slo) Team Type 1 s.t.
4° Radoslav Rogina (Cro) Loborika s.t.
5° Matvey Zubov (Rus) Katyusha Continental s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Dean Podgornik (Slo) Loborika
2° Valery Kobzarenko (Ukr) Team Type 1 s.t.
3° Radoslav Rogina (Cro) Loborika a 1'48''
4° Ian McLeod (Rsa) MTN Energade s.t.
5° Tomislav Danculovic (Cro) Loborika a 1'52''
6° Reinardt Janse Van Rensburg (Rsa) MTN Energade a 1'59''
7° Mouhcine Lahsaini (Mar) Marocco a 2'16''
8° Oleksandr Surutkovych (Aze) Azerbaijan s.t.
9° Adil Jelloul (Mar) Marocco s.t.
10° Michael Creed (Usa) Team Type 1 s.t.