sabato 17 aprile 2010

Presidential Tour of Turkey, prima vittoria da professionista per Elia Viviani, sua la 6°tappa davanti a Visconti

Si sapeva che sarebbe stata questione di tempo, ma probabilmente nessuno si immaginava che la prima vittoria da professionista di Elia Viviani sarebbe arrivata così velocemente. Il giovane ciclista della Liquigas - Doimo, classe '89, ha vinto la sesta tappa del Presidential Tour of Turkey dopo esattamente 7 giorni di corsa da prof. Infatti, la corsa turca è la prima esperienza per Viviani da corridore con un contratto da professionista e una vittoria contro avversari del calibro di Visconti non fa altro che accrescere la sua forza. La volata è stata funestata da una caduta, con pochi corridori abili a evitarla.
La breve tappa ha visto la solita fuga iniziale, composta questa volta da Adriano Malori della Lampre, Gustavo Rodriguez Iglesias della Xacobeo Galicia, Aristide Ratti della Carmiooro, Giairo Ermeti della De Rosa e Cheng Ji della Skil - Shimano. Il gruppo dietro era tirato dalla Colnago, che teneva lì gli attaccanti. A 20 chilometri dall'arrivo ci ha provato per primo Ji, ripreso poco dopo, mentre a 16 chilometri se ne sono andati con il cinese anche Ermeti e Malori. I tre hanno provato vari scatti, soprattutto il cinese Ji che se ne stava a ruota per lunghi tratti e poi scattava, provocando l'irritazione dei due italiani. Il gruppo tirato dall'HTC - Columbia, però, era ormai pronto a prenderli, cosa che è avvenuta a qualche chilometro dall'arrivo. Quando tutto sembrava pronto per lo sprint, una curva particolarmente scivolosa ha fatto cadere il gruppo davanti coinvolgendo quasi tutta l'HTC Columbia e molti della Colnago. A questo punto, Viviani è stato bravo ad approfittarne e a battere Visconti per la sua prima grande vittoria da professionista.

ORDINE D'ARRIVO
1° Elia Viviani (Ita) Liquigas - Doimo
2° Giovanni Visconti (Ita) ISD - Neri s.t.
3° Andrea Grendene (Ita) Lampre - Farnese Vini s.t.
4° Clemens Fankhauser (Aut) Vorarlberg - Corratec s.t.
5° Maciej Bodnar (Pol) Liquigas - Doimo s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Giovanni Visconti (Ita) ISD - Neri
2° Tejay Van Garderen (USA) HTC - Columbia a 29''
3° David Moncoutié (Fra) Cofidis a 33''
4° Giampaolo Cheula (Ita) Footon - Servetto a 54''
5° Cristian Salerno (Ita) De Rosa - Stac Plastic a 1'48''
6° Yukihiro Doi (Jpn) Skil - Shimano a 2'52''
7° Oscar Gatto (Ita) ISD - Neri a 3'48''
8° André Greipel (Ger) HTC - Columbia a 4'26''
9° Remi Pauriol (Fra) Cofidis a 5'05''
10° Christophe Kern (Fra) Cofidis a 5'13''

Vuelta a Castilla y Leon, cronometro vincente per Alberto Contador, sua anche la maglia di leader

Quest'inverno si parlava tanto dell'Astana e del fatto che la squadra non fosse all'altezza del suo capitano. Io pensavo invece che almeno quest'anno avrà una squadra tutta a sua disposizione mentre l'anno scorso, specialmente al Tour, la sensazione era che qualcuno remasse contro di lui in favore di un certo americano. Poi, penso alle sue vittorie. Ma ad Alberto Contador serve veramente una grande squadra per vincere una corsa a tappe? Probabilmente ha bisogno di qualche passista per tenere cucito il gruppo nelle tappe un po' movimentate o in quelle molto lunghe, un paio di gregari (che quest'anno avrà) per scandire il ritmo nella prima parte delle salite più dure e basta. Poi c'è lui. Ieri si è fatto sorprendere da Anton in salita, ma oggi gli ha ridato il distacco con gli interessi a cronometro. E' un fenomeno, non c'è che dire.
Alberto Contador ha vinto la quarta tappa della Vuelta a Castilla y Leon facendo fermare il tempo 33 secondi prima di Janez Brajkovic della RadioShack e 54 secondi prima dell'ex leader della corsa Igor Anton dell'Euskaltel. In classifica generale ora può gestire un vantaggio di 41 secondi su Anton e di 1 minuto e 20 secondi su Ezequiel Mosquera della Xacobeo Galicia, mentre Brajkovic è quarto a 1 minuto e 30 secondi. Quinta vittoria stagionale e, ne siamo certi, non si fermerà qua.

ORDINE D'ARRIVO
1° Alberto Contador (Esp) Astana
2° Janez Brajkovic (Slo) RadioShack a 33''
3° Igor Anton (Esp) Euskaltel - Euskadi a 54''
4° Gustavo Cesar (Esp) Xacobeo Galicia a 1'08''
5° David Bernabeu (Esp) Barbot - Siper a 1'20''

CLASSIFICA GENERALE
1° Alberto Contador (Esp) Astana
2° Igor Anton (Esp) Euskaltel - Euskadi a 41''
3° Ezequiel Mosquera (Spa) Xacobeo Galicia a 1'20''
4° Janez Brajkovic (Slo) RadioShack a 1'30''
5° David Bernabeu (Esp) Barbot - Siper a 2'30''
6° Javier Moreno (Esp) Andalucia - Cajasur a 2'51''
7° Tiago Machado (Por) RadioShack s.t.
8° Stefan Denifl (Aut) Cervelo TestTeam a 2'58''
9° Denis Menchov (Rus) Rabobank a 3'06''
10° Jose Rubiera (Esp) RadioShack a 3'17''

Tour du Finistere, vittoria per Florian Vachon della Bretagne Schuller

Il francese Florian Vachon ha vinto la 25° edizione del Tour du Finistere regolando un gruppetto di 9 corridori arrivati insieme al traguardo dopo una lunga fuga. Il corridore della Bretagne Schuller ha battuto il colombiano Leonardo Duque della Cofidis e il connazionale Cedric Pineau della Roubaix Lille Metropole anticipando leggermente la volata del gruppetto.
La corsa si è svolta sotto un sole primaverile abbastanza caldo e un cielo sereno. Dopo numerosi attacchi ripresi quasi subito da un gruppo molto allungato, il primo vero tentativo riuscito è quello di Florian Morizot della Big Mat Auber 93, partito a più di 140 chilometri dall'arrivo. Il suo vantaggio è arrivato fino a 6 minuti, finché il gruppo non ha deciso di fare sul serio, riprendendo il corridore a 69 chilometri dall'arrivo. E proprio in questo momento nasce la fuga decisiva per la corsa, quando riescono a evadere 17 corridori, diventati 25 dopo pochi chilometri. Il gruppetto era formato da Arrieta e Krivtsov dell'Ag2R, Ladagnous, Pinot e Roy della Francaise des Jeux, Charteau e Gautier della Bouygues Telecom, Augé e Duque della Cofidis, Simon e Coppel della Saur - Sojasun, Berthou della CarmioOro, Brice Feillu e Veuchelen della Vacansoleil, Janiszewski della CCC Polsat, Vachon, Malacarne, Gonzalo e Hardy della Bretagne Schuller, Brouzes della Big Mat, Pineau e Lhotellerie della Roubaix Lille Metropole, Silva della Palmeiras, Bauer dell'Endura e Wetterhall del Team Sprocket. Per loro il vantaggio è diventato subito importante, con il gruppo dietro che ha tirato i remi in barca specialmente perché quasi tutte le squadre erano rappresentate. L'accordo non è mai diventato molto costante e gli attacchi si sono ripetuti, con Roy che ha portato quello più pericoloso. A 15 chilometri dall'arrivo Roy è stato ripreso da Augé e Hardy, ma i continui capovolgimenti durante la corsa hanno fatto arrivare a 5 chilometri dall'arrivo 12 corridori in testa, Augé e Duque della Cofidis, Coppel della Saur, Vachon, Hardy e Gonzalo della Bretagne, Pineau della Roubaix, Pinot e Roy della Francaise des Jeux, Charteau della Bbox, Janiszewski della CCC e Berthou della CarmioOro. Allo sprint il più lesto si è dimostrato Vachon, bravo ad anticipare la volata di Duque, grande favorito. Per il corridore francese classe '85 si tratta della seconda vittoria stagionale e sicuramente la più importante vittoria in carriera.

ORDINE D'ARRIVO
1° Florian Vachon (Fra) Bretagne - Schuller
2° Leonardo Duque (Col) Cofidis s.t.
3° Cedric Pineau (Fra) Roubaix Lille Metropole s.t.
4° Romain Hardy (Fra) Bretagne - Schuller s.t.
5° Thibaut Pinot (Fra) Francaise des Jeux a 2''
6° Jerome Coppel (Fra) Saur - Sojasun s.t.
7° Sylwester Janiszewski (Pol) CCC Polsat a 4''
8° Eduardo Gonzalo (Fra) Bretagne - Schuller s.t.
9° Anthony Charteau (Fra) Bouygues Telecom a 7''
10° Jeremy Roy (Fra) Francaise des Jeux a 19''

Amstel Gold Race, i pronostici di Parliamo di Ciclismo

Le classiche del Nord lasciano il pavé, il fango e i muri in ciottolato e si spostano più al Nord, in Olanda, precisamente all'Amstel Gold Race, la corsa del Cauberg e dell'assenza praticamente totale di tratti di pianura, visto i continui saliscendi che la contraddistinguono.
Prima di tutto, una doverosa avvertenza: visto i problemi che in questi giorni stanno avendo i trasporti aerei a causa delle polveri che l'eruzione vulcanica in Islanda ha immesso nell'aria, molti corridori potrebbero all'ultimo non partecipare. Notizia certa è che Bradley Wiggins e Carlos Sastre non saranno al via, ma potrebbero aggiungersene altre. I pronostici sono fatti in base alla lista dei partenti a oggi, ma non è detto che non ci siano delle defezioni nelle prossime ore.
E infatti, anche Valverde e Sanchez Gil hanno rinunciato alla corsa, non riuscendo ad arrivare a causa del cancellamento dei voli. La corsa perde due dei più attesi corridori nonché il grande favorito.
Ora, possiamo incominciare!
I grandi favoriti della corsa, tra i quali probabilmente uscirà il vincitore, sono Joaquim Rodriguez della Katusha, Alejandro Valverde della Caisse d'Epargne, Philippe Gilbert dell'Omega Pharma Lotto, Oscar Freire della Rabobank e i fratelli Schleck della Saxo Bank. Il favorito principale è Valverde, anche se il suo massimo risultato nella corsa è un terzo posto nel 2008. Preferisce di gran lunga la Liegi ma è un corridore forte in salita, abile in discesa e un grande opportunista, in una volata ristretta difficilmente è battibile. Joaquim Rodriguez è in uno stato di forma eccezionale, per il primo anno può finalmente correre da capitano e battere il suo ex compagno di squadra Valverde nelle corse che ama sicuramente sarebbe un piacere in più per lui. Ha la squadra più forte della corsa ma ne riparleremo più avanti. Gilbert sta diventando un corridore temibile per ogni corsa in linea, è veloce, forte sugli strappi e un'ottima resistenza, avrà degli ottimi compagni come Daniel Moreno e Peraud e il Nord è la sua casa. I fratelli Schleck, Andy e Frank, qui sono di casa. Frank ha vinto nel 2006 ed è arrivato secondo nel 2008 mentre Andy ha fatto meglio alla Liegi. Sono due corridori battuti in volata, ma attenzione a non farli andar via su qualche strappetto perchè riprenderli diventerebbe complicato. Freire è un corridore da Amstel, può resistere sugli strappi e quest'anno ha anche una squadra che può aiutarlo. Non sarà il capitano unico della squadra, ma se si troverà davanti nel finale, saranno dolori per tutti.
In seconda fascia, Serguei Ivanov della Katusha, Luis Leon Sanchez Gil della Caisse d'Epargne, Damiano Cunego della Lampre, Robert Gesink della Rabobank, Chris Horner della RadioShack e Karsten Kroon della BMC. Ivanov è l'ultimo vincitore, un po' a sorpresa, dell'Amstel, è un corridore solido ma quest'anno potrebbe correre in appoggio a Rodriguez. Resta temibile ed è una delle carte che potrà giocare la Katusha. Sanchez Gil sarebbe in prima fascia se non corresse insieme a Valverde. Il suo ruolo potrebbe essere determinante per la corsa, perché difficilmente perderà contatto sugli strappi ed è molto forte in volata. Una grande spalla per Valverde. Gesink è arrivato terzo l'anno scorso, sta crescendo sempre di più e sarà il capitano della squadra con Freire. Se la gara sarà dura, diventa uno dei favoriti in assoluto e potrà contare su seconde punte come Nuyens e Boom. Horner ha acquisito una forma e una volontà che finora non aveva mai avuto. Peccato che tutto ciò sia arrivato alla soglia dei 40 anni, ma per l'americano potrebbe essere una delle sue ultime occasioni nelle classiche. Da tenere d'occhio. Kroon, secondo dietro a Ivanov l'anno scorso, ha sempre fatto bene nella corsa di casa. E' solido, ha un compagno come Evans e farà sicuramente bene. Cunego... non so, il mio pronostico su di lui è incerto. Sta diventando quasi un oggetto misterioso Damiano, sempre un po' sfortunato, stanco, quasi svogliato. Sarebbe il favorito assoluto con Valverde se fosse in forma, ma non è il Cunego del 2008. La squadra è tutta per lui con un compagno molto forte come Francesco Gavazzi. Resta probabilmente l'unica speranza italiana di far bene.
In terza fascia, Alexandr Kolobnev della Katusha, Maxim Iglinskiy dell'Astana, Simon Gerrans della Sky, Cadel Evans della BMC. Il russo Kolobnev sarà la terza punta della Katusha, l'anno scorso è arrivato sesto ed è sempre presente nelle classiche che contano. Iglinskiy è probabilmente il corridore più adatto e in forma per questa corsa dell'Astana. Ha dimostrato quest'anno di andar forte e di essere un vincente e in una squadra si ritroverà gente come Allan Davis, Enrico Gasparotto e Andriy Grivko che potranno aiutarlo a far bene. Gerrans non ha grandi piazzamenti nelle classiche ma è sempre stato un appoggio per i propri capitani, mentre quest'anno il Team Sky punta su di lui. Veloce e molto resistente sugli strappi, un pericolo in più per i favoriti. Evans dovrebbe correre in appoggio a Kroon ma un corridore come lui può vincere ovunque. Attenzione a non perderlo in salita, bisognerà verificare se la condizione è la stessa di inizio anno. Sempre in questa fascia troviamo anche altri corridori che, però, facendo parte della stessa squadra preferisco analizzarli insieme.
Partiamo dalla Liquigas - Doimo che presenta come capitani Roman Kreuziger e Vincenzo Nibali. Per i due le speranze di vittoria sono relegate a un attacco solitario, mentre per il compagno di squadra Mauro Finetto anche un arrivo in un gruppo ristretto andrebbe bene, visto le sue doti di velocista. Sono curioso di vederlo all'opera perché queste corse gli si addicono particolarmente. In squadra anche Kristjan Koren, giovane neoprof che si è già messo in luce e che potrà sorprendere ancora. La QuickStep non presenta un vero e proprio uomo forte ma proverà a giocarsi i due francesi Jerome Pineau e Sylvain Chavanel, con in appoggio lo spagnolo Barredo e il nostro Cataldo. Obiettivo un piazzamento nei 10, di più sarebbe un vero successo. L'HTC Columbia parte con un roster molto forte ma senza una vera e propria stella: Michael Albasini, Tony Martin, Maxime Monfort e Peter Velits possono far bene ma difficilmente uno di questi può vincere. Se devo scommettere su uno di loro, dico Martin. La Vacansoleil si presenta anche all'Amstel con un roster di tutto rispetto e avrà motivazioni doppie visto che è la corsa di casa. Matteo Carrara, Johnny Hoogerland e Bjorn Leukemans sono le punte principali, con il belga in grande forma e con l'olandese che si adatta benissimo a un percorso come quello dell'Amstel.
Quarta fascia, un solo nome: Filippo Pozzato. Diciamo che è un modo per ricordare a tutti che parteciperà anche il campione italiano e che la curiosità su di lui è tanta, perché la squadra è forte, lui si sentirà sicuramente meglio che nella Roubaix e la corsa non è troppo dura per lui, anzi. Stiamo a vedere cosa ci regalerà.

Riassunto finale: con l'assenza di Valverde, i favoriti diventano Gilbert, Joaquim Rodriguez e i fratelli Schleck. Attenzione a Freire per la volata e a tutti gli altri in caso di fughe o attacchi. Corsa sicuramente incerta, possono vincere in tanti perché sono tanti i corridori forti in gara. Se devo dire un podio, vado con Joaquim Rodriguez, Philippe Gilbert e Frank Schleck, ma mai come in questo caso l'errore è così probabile.

Ciclomercato. Jose Rujano potrebbe firmare per la Footon - Servetto. Zagorodny alla Miche

José Rujano potrebbe correre il Giro d'Italia con la Footon - Servetto
Il mancato invito della ISD - Neri al Giro d'Italia 2010 è stata sicuramente una pessima notizia per la squadra italiana, perché gran parte degli obiettivi stagionali erano rivolti proprio alla corsa rosa. Ma c'è un corridore su tutti che puntava decisamente al Giro e ambiva addirittura al podio, il venezuelano José Rujano. La sua firma con l'ISD - Neri era dovuta principalmente perché la squadra era nella rosa delle papabili partecipanti e il ruolo del corridore sarebbe stato quello di capitano unico. Ma ora che l'ISD non ha ricevuto l'invito, Rujano ha iniziato a guardarsi attorno e sembra che abbia trovato un accordo con la Footon - Servetto di Mauro Gianetti, squadra molto giovane e senza un vero e proprio corridore da corse a tappe, quindi posto ideale per un corridore della classe e della forza di Rujano. Per ora, queste sono solo voci, ma mi sembra abbastanza certo che alla partenza di Amsterdam del Giro, Rujano ci sarà.
Da pochi minuti l'ISD - Neri ha detto la sua in merito alla questione Rujano tramite il direttore sportivo Angelo Citracca. Riportiamo interamente le sue dichiarazioni: "Non è affatto vero che Rujano cambierà squadra per poter partecipare al Giro d’Italia, corsa alla
quale il nostro team non è stato invitato. Josè rimarrà legato a noi almeno fino al 3 maggio, data di scioglimento delle riserve da parte di RCS Sport. Correrà infatti il Giro del Trentino, l’Appennino e il Gp Larciano in maglia ISD. Solo dopo il 3 maggio, quando verranno sciolti tutti i dubbi sul Giro d’Italia, potremmo allora prendere in considerazione la possibilità di lasciare libero il corridore. Ma a oggi non c’è nessuna trattativa in corso con altre squadre. Per questo le voci circolate di un suo possibile cambio di team sono da ritenersi false".

Volodymyr Zagorodny e Krzystof Szczawinski firmano per la Miche
Due nuovi rinforzi in vista del Giro del Trentino per la Miche. L'ingaggio più prestigioso è sicuramente quello dell'ucraino Volodymyr Zagorodny, una delle promesse del ciclismo dell'Est Europa che, però, non ha mai compiuto un vero e proprio salto di qualità. Lasciato libero a fine 2009 dalla Lampre, ha deciso di ripartire da una squadra più piccola come la Miche che però potrà garantirgli maggiore libertà. Il suo acquisto è da intendersi anche in sostituzione del danese Michael Rasmussen, colpito da mononucleosi e difficilmente recuperabile in tempi brevi. In carriera, Zagorodny ha vinto sei corse da professionista, tra cui una tappa proprio del Giro del Trentino nel 2008, la sua miglior stagione con la maglia della NGC Medical. Insieme all'ucraino la Miche ha anche acquistato il polacco Krzystof Szczawinski, corridore proprio della Miche dal 2007 al 2009 al quale non era stato rinnovato il contratto. In carriera per lui due vittorie in gare professionistiche, una al Giro di Bulgaria e una in Italia nel 2004 davanti a Bo Hamburger e Dario Frigo.

Volta Ciclistica de Gravatai, vittoria in solitario nella 3°tappa per Jair Santos, Suarez sempre leader

Il brasiliano Jair Santos ha vinto la terza tappa della Volta Ciclistica de Gravatai scattando sull'ultimo gran premio della montagna di giornata e precedendo il gruppo dei migliori di 53 secondi sul traguardo. Per il corridore della Cesc Kuruma Calypso si tratta della terza vittoria in carriera in corse professionistiche.
La corsa ha visto numerosi attacchi da parte dei corridori di classifica per cercare di interrompere l'egemonia della squadra colombiana UNE - EPM sia nelle vittorie di tappa sia in classifica generale, ma potendo contare su tanti uomini di assoluto valore i capitani Juan Pablo Suarez e Jaime Castaneda non si sono mai sentiti in vera difficoltà. Sull'ultimo GPM, quando il gruppetto dei migliori era già molto selezionato, a 3 chilometri dalla vetta se n'è andato Santos, senza che nessuno abbia trovato la forza per seguirlo. Sebbene il corridore sia scattato per prendere i punti per la classifica dei GPM, quando si è ritrovato da solo ha continuato per la sua strada, sentendo forse che poteva essere la sua giornata fortunata. Infatti, è arrivato a braccia alzate all'arrivo, mentre il gruppetto degli inseguitori veniva regolato da Suarez e Castaneda.
In classifica generale, Suarez resta primo con 4 secondi su Castaneda e 1 minuto e 41 secondi su Antonio Nascimento della Memorial Santos.

ORDINE D'ARRIVO
1° Jair Santos (Bra) Cesc Kuruma Calypso
2° Juan Pablo Suarez (Col) UNE - EPM a 53''
3° Jaime Castaneda (Col) UNE - EPM s.t.
4° Marco Antonio Arriagada (Chi) Funvic Sundown s.t.
5° Antonio Nascimento (Bra) Memorial Santos s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Juan Pablo Suarez (Col) UNE - EPM
2° Jaime Alberto Castaneda (Col) UNE - EPM a 4''
3° Antonio Nascimento (Bra) Memorial - Santos a 1'41''
4° Giovanni Manuel Baez (Col) UNE - EPM a 1'56''
5° Renato Seabra (Bra) Clube DataRo de Ciclismo a 1'59''
6° Mauricio Morandi (Bra) Scott - Marcondes Cesar a 2'36''
7° Jair Santos (Bra) Cesc Kuruma Calypso a 2'55''
8° Edward Ortiz Caro (Col) UNE - EPM a 3'04''
9° Jeovane Junior Oliveira (Bra) Sao Francisco Saude a 3'25''
10° Rogerio Santiago Silva (Bra) Cesc Kuruma Calypso a 3'55''

fonte: bikemagazine.com.br

Tour of the Philippines, 1°tappa all'irlandese David McCann della Giant Asia

Corsa ai confini del mondo e del ciclismo professionistico questo Tour of the Philippines, breve corsa di quattro tappe che si svolge nel paese asiatico. Presenti moltissimi corridori locali e qualche squadra straniera che sicuramente reciteranno la parte principale di questa corsa.
Infatti, già nella prima tappa a vincere è stato un corridore straniero, l'irlandese David McCann, che si è imposto con un ampio margine sugli immediati inseguitori. Per il corridore della Giant Asia si tratta del quarto successo stagionale, quarto anche per la sua squadra.
Nella difficile prima frazione, in una zona montagnosa intorno alla città di Tagaytay, McCann ha preceduto di 2 minuti e 30 secondi i corridori locali Lloyd Reynante e Baler Ravina, mentre a 4 minuti e 4 secondi è arrivato Irish Valenzuela.

ORDINE D'ARRIVO
1° David McCann (Irl) Giant Asia Racing Team
2° Lloyd Lucien Reynante (Phi) 7-Eleven Racing Team a 2'30''
3° Baler Ravina (Phi) Batang Tagaytay s.t.
4° Irish Valenzuela (Phi) American Vinyl LPGMA a 4'04''
5° Joel Calderon (Phi) Smart a 5'01''