sabato 24 aprile 2010

Elite/Under 23. Matteo Pelucchi vince il Trofeo Città di Venezia, Andrea Menapace conquista il Trofeo Agello, a Baldoni il Memorial Santarelli

In attesa di una delle corse più importanti della stagione, il Gp Liberazione di domani, gli Elite e gli Under 23 si sono ritrovati oggi Sabato 24 Aprile per partecipare a tre corse.
A Mestre, in provincia di Venezia, Matteo Pelucchi della Trevigiani Dynamon Bottoli ha vinto in volata la 25° edizione Trofeo Città di Venezia. Il corridore milanese ha preceduto sul traguardo due specialisti come Angelo Ciccone della San Marco Concrete Imetec e Marco Gaggia della Ort Reale Mutua. La corsa è stata sin da subito molto vivace con molti attacchi e contrattacchi, ma le squadre dei velocisti hanno tenuto la corsa chiusa senza lasciare molto spazio a questi tentativi. All'inizio del penultimo giro la Trevigiani ha preso in mano la situazione, portando tutti i suoi corridori in testa al gruppo a tirare, facendo presagire le sue intenzioni per la volata. Infatti, prima Dario Sonda e poi Omar Bertazzo hanno lanciato Pelucchi, che ha così potuto festeggiare la terza vittoria stagionale.
"Sono felicissimo per questa vittoria ma devo essere grato alla squadra per il grande lavoro che ha svolto per mettermi nelle condizioni di centrare il bersaglio".
A Rivoltella, in provincia di Brescia, Andrea Menapace ha vinto il 22° Trofeo Francesco Agello, regolando in volata gli altri cinque corridori andati in fuga dopo pochissimi chilometri della gara e con il gruppo rimontante alle spalle. Dietro al corridore del Team Trentino si sono piazzati Omar Lombardi della Lucchini Unidelta e Federico Rocchetti della Casati Ngc Perrel. La corsa si è praticamente decisa dopo 4 chilometri, quando se ne sono andati Turaev, Nardin, Pichetta, Pavan, Marchetti, Rocchetti, Orrico, Kumilevski, Menapace, Di Corrado, Holt, Maggiore e Lombardi. Il gruppo ha preso un po' sottogamba questa azione, lasciando un ampio vantaggio ai corridori di testa che non sono stati più ripresi. Lungo il circuito finale intorno a Rivoltella, davanti sono rimasti in sei, Menapace, Lombardi, Rocchetti, Andrea Di Corrado della Bergamasca, Maxim Kumilevski del Podenzano e Azamat Turaev della Delio Gallina. I sei hanno tenuto fin sull'arrivo al ritorno del gruppo, arrivato a soli 16 secondi. Lo sprint è stato lanciato lunghissimo da Kumilevski, con Lombardi che ha subito risposto. Il corridore della Lucchini Unidelta è rimasto al vento troppo presto e, da dietro, Menapace è riuscito a riprenderlo e superarlo.
A Rieti è stato Ramon Baldoni a vincere la 2° edizione del Memorial Gino Santarelli, corsa intitolata a uno storico personaggio sportivo locale. Il corridore della Calzaturieri Montegranaro ha avuto ragione del duo del Team Futura Matricardi formato da Domenico Rosini e Pietro Buzzi dominando la volata finale, dopo che il gruppo era riuscito a mantenere la corsa compatta sul veloce circuito locale, per un totale di 110 chilometri.

TROFEO CITTA' DI VENEZIA - MESTRE (VE)
1° Matteo Pelucchi (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli
2° Angelo Ciccone (Ita) San Marco Concrete Imetec
3° Marco Gaggia (Ita) Ort Reale Mutua
4° Dario Sonda (Ita) Trevigiani Dynamon Carraro
5° Omar Bertazzo (Ita) Trevigiani Dynamon Carraro

TROFEO FRANCESCO AGELLO - RIVOLTELLA (BS)
1° Andrea Menapace (Ita) Team Trentino
2° Omar Lombardi (Ita) Lucchini Unidelta Ecovalsabbia
3° Federico Rocchetti (Ita) Casati Ngc Perrel
4° Andrea Di Corrado (Ita) Bergamasca De Nardi Colpack
5° Maxim Kumilevski (Blr) Tecninox Podenzano

MEMORIAL GINO SANTARELLI - RIETI
1° Ramon Baldoni (Ita) Calzaturieri Montegranaro Marini
2° Domenico Rosini (Ita) Futura Team Matricardi
3° Pietro Buzzi (Ita) Futura Team Matricardi
4° Davide Censori (Ita) Monturano Civitanova Marche
5° Manuel Fedele (Ita) Aran D'Angelo & Antenucci

fonte: federciclismo.it

Arno Wallaard Memorial, vittoria in volata di Stefan Van Dijk della Willems Verandas

L'olandese Stefan Van Dijk ha vinto l'edizione 2010 dell'Arno Wallaard Memorial regolando in volata il gruppo arrivato compatto al traguardo. Il corridore della Willems Verandas ha preceduto Kenny van Hummel della Skil - Shimano e il francese Denis Flahaut dell'ISD Continental. Per Van Dijk e la sua squadra si tratta della prima vittoria stagionale dopo i tanti piazzamenti in stagione, tra cui i secondi posti dello stesso Van Dijk al GP Pino Cerami e di Andy Cappelle nella Ronde van Drenthe. Da notare che Van Dijk è stato per un po' di tempo secondo dietro a Van Hummel perché al fotofinish sembrava che il corridore della Skil - Shimano fosse passato per primo. Studiando altre immagini, i corridori stessi hanno verificato e avallato l'assegnazione della vittoria a Van Dijk, seppure per qualche centimetro su Van Hummel.
La corsa si è svolta fin dal 1984 con un altro nome, l'Omloop Alblasserwaard, ed era riservata agli amatori. Dal 2004 è diventata una corsa per Under 23 e nel 2007 ha cambiato nome in onore del ciclista Arno Wallaard, morto nel 2006 a 26 anni al rientro da un allenamento. Da un paio d'anni è entrata a far parte del circuito Uci Europe Tour.

ORDINE D'ARRIVO
1° Stefan Van Dijk (Ned) Verandas Willems
2° Kenny Van Hummel (Ned) Skil - Shimano s.t.
3° Denis Flahaut (Fra) ISD Continental s.t.
4° Johim Ariesen (Ned) Jo Piels CyclingTeam s.t.
5° Egidijus Juodvalkis (Ltu) Palmans Cras s.t.
6° Pim Ligthart (Ned) AVC Aix-en-Provence s.t.
7° Jempy Drucker (Lux) Differdange Continental s.t.
8° Christoph Pfingsten (Ger) Van Vliet - EBH s.t.
9° Wouter Mol (Ned) Vacansoleil s.t.
10° Wesley Kreder (Ned) Rabobank Continental s.t.

Doping. Rinvio a giudizio per Eddy Mazzoleni per un'inchiesta del 2005 mentre per Paolini la notizia è smentita dal suo ufficio stampa

Riporto un articolo della Gazzetta dello Sport a firma Claudio Ghisalberti sull'Operazione Athena, inchiesta nata nel 2005.

Dopo quattro anni dall'apertura dell'inchiesta denominata "Operazione Athena", Luca Paolini è stato rinviato a giudizio. Con lui, tra gli altri 28 imputati, Eddy Mazzoleni e la moglie Elisa Basso, sorella di Ivan (che nell'inchiesta non è coinvolto). L'udienza preliminare è fissata a Bergamo venerdì 7 maggio, la prosecuzione martedì 25.
L'indagine, condotta dal pm Maria Cristina Rota della Procura di Bergamo, era partita nel febbraio 2005 per stroncare un traffico di sostanze dopanti nelle palestre del Comasco e della Bergamasca. I Nas di Brescia sequestrarono 22 mila fiale, 5300 pastiglie e 5200 confezioni varie. Terrificante l'elenco dei farmaci: ogni tipo di anabolizzante, efedrina, amfetamine, viagra, ormone della crescita, gonadrotopina e l'immancabile Epo.
Due i capi d'accusa per Paolini: acquisto e assunzione di farmaci, tra i quali Epo, e ricettazione. I reati risalgono al luglio 2005. Nel 2006 Paolini corse il Mondiale di Salisburgo con un avviso di garanzia in tasca: il mercoledì precedente la sua casa era stata perquisita. Ora per il comasco dell'Acqua & Sapone, la Liegi e il Giro diventano chimere. Elisa Basso, invece, è imputata per commercio illecito di farmaci e sostanze dopanti. Mazzoleni, 3° al Giro 2007, già da tempo ha intrapreso la professione di ristoratore. Nel decreto del tribunale di Bergamo non figura a suo carico nessun capo d'imputazione. Una totale dimenticanza. La sua posizione sarà stralciata e gli verrà notificato di nuovo il decreto, a meno che il bergamasco decida di patteggiare.

In serata, un comunicato è stato rilasciato dall'ufficio stampa di Luca Paolini che riporto subito qui sotto.

"Luca Paolini non è stato rinviato a giudizio ed è viceversa prevista per il 7 maggio l'inizio dell'udienza preliminare tesa a verificarne anche solo il mero fumus di responsabilità. Si precisa inoltre che per questi stessi fatti, non modificatisi né peggioratisi da allora, Paolini è stato già convocato circa un anno fa dalla procura antidoping evidenziando la sua estraneità ai fatti".

Gp Llodio, il migliore è Angel Vicioso dell'Andalucia Cajasur

Lo spagnolo Angel Vicioso ha vinto il Gp Llodio risultando il migliore nella volata a cinque che ha concluso la gara. Il corridore dell'Andalucia Cajasur ha battuto Marcos Garcia Fernandez della Xacobeo Galicia e Constantino Zaballa del Centro Ciclismo de Loule, conosciuto ai più per aver vinto in passato la Clasica di San Sebastian. Per Vicioso, anche lui da qualche anno in squadre minori dopo aver passato buona parte della carriera nelle migliori squadre spagnole, si tratta della prima vittoria stagionale.
Vicioso è stato sin da subito tra i protagonisti della gara, andandosene con altri 12 ciclisti al chilometro 45. Per loro, massimo vantaggio di 3 minuti e 50 secondi, ma la fuga è terminato al chilometro 100. In contropiede sono partiti Gorka Verdugo dell'Euskaltel, Marcos Garcia della Xacobeo Galicia e Jerome Coppel della Saur Sojasun. I tre, dopo qualche chilometro, sono stati raggiunti da altri 14 corridori e, siccome quasi tutte le squadre erano rappresentate, il plotone ha lasciato fare, permettendo alla fuga di guadagnare terreno. Gli attacchi si sono succeduti per tutto il resto della corsa, con il tentativo più pericoloso a 12 chilometri dall'arrivo di Zaballa, portato sulla salita di Malkuartu. L'ascesa ha selezionato anche il gruppetto degli inseguitori, ridotto a 8 unità. Sulla successiva salita di Garate, a 7 chilometri dall'arrivo, Garcia e Vicioso sono riusciti a rientrare su Zaballa, staccandolo poco dopo. I due corridori di testa hanno iniziato a studiarsi e da dietro, a pochi metri dall'arrivo, sono riusciti a rientrare Zaballa, Coppel e l'uruguaiano Fabricio Ferrari della Caja Rural, ma per la vittoria ormai era tardi. Garcia è partito in testa ma Vicioso è stato bravo a riprenderlo e superarlo, cogliendo un'importantissima vittoria per sé e per la sua squadra, ancora a secco di vittorie in questo 2010.

ORDINE D'ARRIVO
1° Angel Vicioso (Esp) Andalucia - Cajasur
2° Marcos Garcia Fernandez (Esp) Xacobeo Galicia s.t.
3° Constantino Zaballa (Esp) Centro Ciclismo de Loule s.t.
4° Jerome Coppel (Fra) Saur - Sojasun s.t.
5° Fabricio Ferrari (Uru) Caja Rural s.t.
6° Cyril Bessy (Fra) Saur - Sojasun a 18''
7° Egoitz Garcia Etxeguibel (Esp) Caja Rural a 27''
8° Aitor Perez Arrieta (Esp) Footon - Servetto s.t.
9° Diego Gallego (Esp) Burgos 2016 a 50''
10° Michal Kwiatkowski (Pol) Caja Rural s.t.

fonte: elmundo.es

Melaka Governor Cup, ancora una vittoria per David McCann, sua la 1°tappa

L'irlandese David McCann ha vinto la prima tappa della Melaka Governor Cup, brevissima corsa a tappe di due giorni che si sta svolgendo in Malesia. Il corridore della Giant Asia è arrivato in solitario sul traguardo di Melaka precedendo un gruppetto di otto atleti arrivati a 10 secondi di ritardo. Alle sue spalle si sono piazzati l'australiano Sam Witmitz della Letua e l'indonesiano Matnur Matnur della Polygon Sweet Nice. Per McCann continua il momento magico di inizio stagione, dato che si tratta della sua settima vittoria stagionale.
La corsa si è decisa dopo pochi chilometri quando un gruppetto di 16 corridori ha preso il largo. Il gruppo è rimasto a guardare e la fuga è andata a buon fine. A 10 chilometri dall'arrivo sono iniziati gli scatti per la vittoria, ma nessuno è riuscito a guadagnare terreno. McCann, accorgendosi che molti dei corridori di testa erano ormai stanchi, ci ha provato a 5 chilometri dall'arrivo riuscendo a fare il vuoto e arrivando con 10 secondi di vantaggio, ipotecando la vittoria finale della corsa.

ORDINE D'ARRIVO
1° David McCann (Irl) Giant Asia
2° Sam Witmitz (Aus) Letua Cycling Team a 10''
3° Matnur Matnur (Ina) Polygon Sweet Nice s.t.
4° Mohamed Mat Amin (Mas) s.t.
5° Wan Mohamed Najmee (Mas) s.t.

Tour de Korea, 3°tappa in volata a Seon Ho Park della Seoul Cycling, classifica invariata

Seon Ho Park ha vinto la terza tappa del Tour de Korea regolando il gruppo arrivato compatto all'arrivo di Gunsan. Il ciclista della Seoul Cycling ha battuto il connazionale Sung Baek Park della KSPO e il corridore malese Anuar Manan della Geumsan Ginseng. Per Park si tratta della prima vittoria stagionale, un buon inizio per cercare di ripetere le otto vittorie dell'anno scorso e soprattutto le tre vittorie parziali proprio al Tour de Korea.
Classifica generale invariata, con Ying Hon Yeung di Hong Kong primo davanti al coreano Ki Hong Yoo della Geumsan Ginseng, staccato di 1 minuto e 57 secondi, e con l'americano Michael Friedman della Jelly Belly terzo a 2 minuti e 3 secondi.

ORDINE D'ARRIVO
1° Seon Ho Park (Kor) Seoul Cycling
2° Sung Baek Park (Kor) KSPO s.t.
3° Anuar Manan (Mas) Geumsan Ginseng s.t.
4° Taiji Nishitani (Jpn) Giappone s.t.
5° Miyataka Shimizu (Jpn) Bridgestone Anchor s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Ying Hon Yeung (Hkg) Hong Kong
2° Ki Hong Yoo (Kor) Geumsan Ginseng Asia a 1'57''
3° Michael Friedman (Usa) Jelly Belly a 2'03''
4° Jesse Anthony (Usa) Kelly Benefit Strategies a 2'13''
5° Kam Po Wong (Hkg) Hong Kong a 2'18''

Liegi - Bastogne - Liegi, i pronostici di Parliamo di Ciclismo

Il grande giorno è arrivato. Domenica 25 Aprile si correrà finalmente la regina delle classiche delle Ardenne nonché una delle cinque corse in linea più importanti del mondo, la Liegi - Bastogne - Liegi. In gara c'è tutto il gotha del ciclismo mondiale, a eccezione di un paio di nomi, ma praticamente tutti i più grandi corridori sia per le corse a tappe che per le classiche sono presenti. Anche per questo motivo il pronostico per la gara di domani diventa molto difficile, perché ci sono squadre molto forti con quattro-cinque uomini che possono tranquillamente arrivare tra i primi 10 in classifica e atleti che stanno vivendo un momento di forma particolare. Ma il bello dei pronostici è anche questo, cercare di intuire la condizione e le motivazioni degli atleti e provare a indovinare come si svolgerà la gara e chi potrà essere il migliore. Quindi, partiamo.
Otto nomi per la prima fascia che, però, vorrei suddividere in due parti: nella parte "alta" Alejandro Valverde della Caisse d'Epargne, Philippe Gilbert dell'Omega Pharma Lotto e Alexandre Vinokourov dell'Astana. Gli altri quattro sono Cadel Evans della BMC, Igor Anton dell'Euskaltel, Joaquim Rodriguez della Katusha e i fratelli Schleck della Saxo Bank. Per Valverde e Gilbert il discorso è simile, nel senso che sono due corridori che possono arrivare ad Ans con un gruppetto e provare a vincere in volata, dove 9 volte su 10 ne uscirebbero vincitori. Soprattutto Gilbert è in ottima forma, mentre Valverde non sembra quello degli anni delle sue vittorie (2006 e 2008), ma lo spagnolo è furbo e sa aspettare il momento giusto e potrà contare su un "gregario" come Sanchez Gil. Per Vinokourov il discorso è semplice, a mio parere è attualmente il più forte uomo per un attacco prima di arrivare all'arrivo. E' uscito dal Trentino benissimo, andando forte anche in salita e sa come si vince una Liegi (2005), se gli dai un po' di vantaggio difficilmente riesci ad andare a riprenderlo. Passando agli altri cinque, assoluti favoriti anche loro, Evans sta benissimo, la vittoria nella Freccia l'ha galvanizzato ancora di più ma se vuole vincere deve arrivare da solo. Probabile che attaccherà su tutte le Cote prima di arrivare ad Ans. Anton ha dimostrato che in salita più forte di lui non c'è nessuno, ma qui la gara è diversa e non è esattamente adatta a lui perché oltre agli strappi bisogna anche pedalare in pianura. Non è un bel cliente da portarsi in volata. Joaquim Rodriguez, secondo l'anno scorso, può contare sul gioco di squadra, vista la forza della Katusha. Sugli strappi può fare la differenza ma non so quanto può resistere in fuga, dovrà cercare aiuto da qualche altro coraggioso. Andy Schleck ha vinto l'anno scorso con un'azione devastante e può ripetersi quest'anno, ma la condizione, purtroppo per lui, è diversa. Potrebbe lavorare per il fratello Frank che sta molto bene, ma anche lui deve arrivare da solo altrimenti è quasi sempre battuto in una possibile volata. Possono contare su una grande squadra che può aiutarli fino alla fine.
In seconda fascia si allarga il numero dei corridori: Alberto Contador ed Enrico Gasparotto dell'Astana, Ryder Hesjedal della Garmin, Damiano Cunego della Lampre, Vincenzo Nibali e Roman Kreuziger della Liquigas, Oscar Freire della Rabobank, Serguei Ivanov e Alexandr Kolobnev della Katusha e Chris Horner e Andreas Kloden della RadioShack. La corsa più adatta a Contador era la Freccia ma, proviamo a immaginare questa situazione: Alberto fa uno dei suoi scatti in salita, guadagna qualche terreno e al traguardo non manca molto. Chi lo va a riprendere? Ricordiamo che è anche uno dei migliori cronoman del mondo. Gasparotto, terzo all'Amstel, può fare molto bene, è sicuramente la seconda punta dopo Vinokourov dell'Astana e se la potrà giocare. In volata è molto pericoloso. Hesjedal si sta scoprendo uomo da classiche e la Liegi può essere ancora di più alla sua portata. Ottimo passista, pericoloso se guadagna un po' di secondi, ottimo compagno di fuga. Cunego è in ripresa ma non sembra ancora al meglio. Sicuramente è una corsa adatta a lui ma spesso fa fatica a leggere bene la gara e alla Liegi è fondamentale. Potrà contare sull'aiuto di Francesco Gavazzi, insieme formano una bella coppia di punte per l'Italia. Nibali e Kreuziger, insieme a Franco Pellizotti, possono regalare qualche soddisfazione alla Liquigas. Devono impostare bene la gara e sfruttare l'ottima squadra che si sono portati in Belgio, con i vari Agnoli, Bellotti e Finetto. Tra i tre, dico Nibali. Freire è sempre lì, tra i favoriti, anche se la gara non è proprio l'ideale per lui. Ma se negli ultimi anni è riuscito a piazzarsi nei primi 20, evidentemente può fare anche meglio. Ivanov e Kolobnev, quinto e nono l'anno scorso, fanno parte del formidabile terzetto della Katusha. Possono arrivare da soli e hanno dimostrato che la gamba c'è, probabilmente è la squadra più forte della corsa. Horner aspettava con ansia questa Liegi, dato che gli si addice di più rispetto ad Amstel e Freccia. In salita ha pochi rivali e può tenere la testa per qualche chilometro, ha qualche concreta chance di vittoria. Potrà contare sull'ottimo Kloden visto alla Freccia che può fare anche meglio qui.
Passiamo alla terza fascia, quella più ricca, dove troviamo Stefano Garzelli dell'Acqua & Sapone, Leonardo Bertagnolli dell'Androni, Maxim Iglinskiy dell'Astana, Pierrick Fedrigo della Bbox, Carlos Sastre della Cervelo, Benoit Vaugrenard della FdJ, Jerome Pineau e Sylvain Chavanel della QuickStep, Simon Gerrans della Sky, Robert Gesink della Rabobank. Garzelli è già arrivato secondo nel 2002 ma ovviamente la sua forza è cambiata molto rispetto allora. Resta un corridore molto forte per questa corsa e può far bene, aiutato anche da gregari come Codol, quinto proprio quell'anno, e Francesco Masciarelli. Bertagnolli non si è visto alla Freccia ma alla Liegi potrà dire la sua. Corridore da strappi e grande combattente, un posto dei 10 potrebbe essere un buon risultato per lui. Iglinskiy è un altro dei membri di una grandissima Astana. Potrà aiutare i suoi capitani e magari provarci da lontano, ma difficilmente potrà giocarsi pienamente le sue carte. Fedrigo non ha mai fatto bene nelle classiche del Nord, eppure ha caratteristiche che gli permetterebbero di far bene in una corsa come la Liegi. Insieme a Voeckler dovrà tenere alto l'onore della Bbox. Sastre ha sempre fatto bene alla Liegi e potrà farlo anche quest'anno, regalandoci magari qualche attacco in salita, ma la vittoria per lui è altamente improbabile. Vaugrenard è arrivato ottavo l'anno scorso, è un corridore in crescita nelle classiche e può far bene, anche se già bissare la posizione dell'anno scorso per lui sarebbe un successo. Pineau non è stato protagonista di una grande campagna del Nord ma si è sempre piazzato degnamente alla Liegi. Insieme a Chavanel sono le due punte della Quickstep, formazione molto giovane con tanti corridori di belle speranze. Gerrans, sesto l'anno scorso, è appena uscito da un infortunio e non si può pretendere più di tanto da lui, ma è uomo pericolo se sta bene, tatticamente è spesso perfetto e potrà contare su due uomini come Thomas Lovkvist, che potrà anche fare gara a sé, e Bradley Wiggins. Gesink sarebbe la punta principale della Rabobank, che schiererà anche Denis Menchov, ma non è in condizione e difficilmente la troverà proprio domani. Un vero peccato per lui e per la sua squadra.
Quarta e ultima fascia. Difficilmente il vincitore sarà uno di questi atleti ma di loro io mi aspetto una bella corsa o un buon piazzamento, che sarebbe uguale a una vittoria.
Francesco Masciarelli dell'Acqua & Sapone è uno dei giovani scalatori italiani che sta uscendo nell'ultimo periodo, alla Liegi credo che prima o poi verrà per vincere, ma per adesso penso che correrà in appoggio a Garzelli. E se farà bene il suo compito, sarà comunque da elogiare. Stesso discorso per Francesco Ginanni dell'Androni Giocattoli, uomo in futuro da classiche del Nord, ma per adesso deve continuare il suo apprendistato. Ovviamente, se lo portano in volata diventa estremamente pericoloso. Rein Taaramae della Cofidis è uno dei nomi nuovi del ciclismo dell'Est. L'estone sta andando benissimo quest'anno nelle brevi corse a tappe, tiene in salita ed è un buon passista, in una corsa come la Liegi può far bene. Bert De Waele, dopo il quarto posto all'Amstel, bisogna almeno nominarlo nei pronostici, ma difficilmente potrà ripetere una gara come quella.
Infine, due squadre come Milram e HTC - Columbia. La Milram può contare sui tedeschi Linus Gerdemann e Fabian Wegmann, ma per motivi diversi credo che nessuno dei due sarà davanti nei momenti che contano. Peccato, sarebbero atleti da temere. L'HTC - Columbia porta una squadra molto giovane con un paio di senatori. Michael Albasini ha sempre fatto meglio ad Amstel e Freccia ma è un corridore che ha fondo e tante qualità, tra cui un notevole sprint. Ma della squadra americana gli osservati speciali saranno altri. Oltre ai già noti Kanstantsin Siutsou e Peter Velits, giovani ma già celebrati, la squadra presenta l'americano Tejay Van Garderen, classe '88, e soprattutto il danese Rasmus Guldhammer, classe '89, vincitore l'anno scorso della Liegi dedicata agli Under 23. Due prospetti che, però, stanno già facendo bene e che, quindi, possono dire la loro anche domani.

Riassunto finale: i corridori forti sono tantissimi ma se devo dire tre nomi vado con Valverde, Gilbert e Vinokourov. Poco più indietro Evans, i fratelli Schleck e Joaquim Rodriguez. Per l'Italia speranze per Cunego, Gasparotto, Nibali e Garzelli. Vedo come sorprese il duo della Katusha Ivanov - Kolobnev, e sono curioso di vedere all'opera anche qui Anton e Contador. A domani per la cronaca, i commenti e le pagelle.

Tour de Korea, le prime due tappe a Ying Hon Yeung di Hong Kong e al coreano Ki Hong Yoo

Stiamo per arrivare al mese di Maggio e il mondo del ciclismo dell'emisfero Nord sta per entrare nella stagione più calda e avvincente dell'anno. Anche se le corse che contano sono tutte in Europa, anche in Asia si corre, si lotta e si vince. E' iniziato Giovedì 22 Aprile il Tour de Korea, corsa di 10 tappe che si correrà fino agli inizi di Maggio. Presenti molte tra le squadre più forti asiatiche e qualche squadra europea e nordamericana.
Nella prima tappa il corridore di Hong Kong Ying Hon Yeung si è imposto con un vantaggio di 2 minuti e 14 secondi sul gruppo regolato dal connazionale Kam Po Wong e dal coreano Ho Sung Cho. Yeung è stato bravo ad andarsene da solo e a guadagnare molto terreno, resistendo poi al ritorno del gruppo con ampio margine. Per lui si tratta della prima vittoria in carriera in una corsa professionistica, dopo l'ottimo secondo posto di Dicembre nei campionati dell'Est Asiatico.
La seconda tappa, molto combattuta dall'inizio alla fine, è stata vinta dal coreano Ki Hong Yoo che ha preceduto una decina di atleti capaci di avvantaggiarsi nel finale rispetto al gruppo principale. Il corridore della Geumsan Ginseng ha preceduto di qualche secondo la coppia della Jelly Belly formata dall'americano Michael Friedman e dal canadese Will Routley. Per Yoo si tratta della seconda vittoria in carriera, ottenute entrambe al Tour de Korea, una quest'anno e una l'anno scorso.
In classifica generale comanda Yeung con ampio margine sul secondo, Yoo, staccato di 1 minuto e 57 secondi. Al terzo posto Friedman a 2 minuti e 3 secondi mentre quarto è l'altro americano Jesse Anthony della Kelly Benefit staccato di 2 minuti e 13 secondi.

1°TAPPA
1° Ying Hon Yeung (Hkg) Hong Kong
2° Kam Po Wong (Hkg) Hong Kong a 2'14''
3° Ho Sung Cho (Kor) Seoul Cycling s.t.
4° Roger Beuchat (Swi) CKT Tmit s.t.
5° Dong Hun Kim (Kor) KSPO s.t.

2°TAPPA
1° Ki Hong Yoo (Kor) Geumsan Ginseng Asia
2° Michael Friedman (Usa) Jelly Belly a 2''
3° Will Routley (Can) Jelly Belly a 4''
4° Masakazu Ito (Jpn) Giappone s.t.
5° Dong Hyun Choi (Kor) KSPO a 6''

CLASSIFICA GENERALE
1° Ying Hon Yeung (Hkg) Hong Kong
2° Ki Hong Yoo (Kor) Geumsan Ginseng Asia a 1'57''
3° Michael Friedman (Usa) Jelly Belly a 2'03''
4° Jesse Anthony (Usa) Kelly Benefit Strategies a 2'13''
5° Kam Po Wong (Hkg) Hong Kong a 2'18''

Vuelta Mexico Telmex, la 6°tappa vinta da Sarabia rivoluziona la classifica, primo Parra

Il messicano Ignacio Sarabia ha vinto la sesta tappa della Vuelta Mexico Telmex regolando in volata un gruppetto di attaccanti formatosi lungo il percorso. Il corridore della Rock Racing ha battuto il compagno di squadra Oscar Sevilla e il nuovo leader della generale, il colombiano Edwin Parra Bustamante. La frazione odierna presentava un profilo altimetrico difficile ma la Rock Racing sembrava in grado di poter proteggere il proprio capitano, Francisco Mancebo, fin sull'arrivo. Ma gli attacchi ripetuti della squadra colombiana Boyaca Orgullo de America ha messo in difficoltà la strategia della Rock Racing, lasciando davanti Sarabia e Sevilla e Mancebo dietro, impossibilitato a rientrare. Per i colombiani è stato facile controllare il duo della squadra americana nelle fasi finali, dato che l'obiettivo principale era conquistare la maglia di leader.
Ora, la classifica generale vede Parra Bustamante primo con Huberlino Mesa secondo a 19 secondi, mentre al terzo e quarto posto ci sono Sarabia a 25 secondi e Sevilla a 32 secondi. La classifica finale della corsa verrà decisa domani con la cronometro di 12 chilometri di Ajusco e deciderà il successore di Jackson Rodriguez nell'albo d'oro della corsa.

ORDINE D'ARRIVO
1° Ignacio Sarabia (Mex) Rock Racing
2° Oscar Sevilla (Esp) Rock Racing s.t.
3° Edwin Parra Bustamante (Col) Boyaca Orgullo de America s.t.
4° Victor Manuel Garcia (Esp) Chiapas Tequila Afamado s.t.
5° Bernardo Colex Tepoz (Mex) Amore & Vita - Conad s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Edwin Parra Bustamante (Col) Boyaca Orgullo de America
2° Huberlino Mesa (Col) Boyaca Orgullo de America a 19''
3° Ignacio Sarabia (Mex) Rock Racing a 25''
4° Oscar Sevilla (Esp) Rock Racing a 32''
5° Victor Manuel Garcia (Esp) Chiapas Tequila Afamado a 37''
6° Freddy Emir Montana (Col) Boyaca Orgullo de America a 41''
7° Daniel Rincon Quintana (Col) Boyaca Orgullo de America s.t.
8° Gregorio Ladino (Col) Boyaca Orgullo de America a 55''
9° Victor Nino (Col) Orven s.t.
10° Christopher Jones (Usa) Team Type 1 a 1'02''

Tour de Santa Catarina, la 3°tappa in volata a Edgardo Simon, il giovane Guevara prende la maglia

L'argentino Edgardo Simon ha vinto la terza tappa del Tour de Santa Catarina letteralmente dominando la volata di un gruppetto di una ventina di atleti che aveva preso il largo dopo il secondo gran premio della montagna di giornata. Il corridore della Funvic - Pindamonhangaba ha preceduto di 2 secondi il connazionale Emanuel Guevara della Start Under 23 e il colombiano Juan Pablo Suarez dell'UNE - EPM grazie a uno sprint poderoso in un finale reso difficile sia dalla sede stradale in ciottolato sia dalla pioggia che ha accompagnato i corridori per tutta la gara. Per Simon si tratta della prima vittoria stagionale dopo un paio di secondi posti. Il nuovo leader della generale è il giovane Guevara, classe '89, che grazie agli abbuoni e ai migliori piazzamenti è riuscito a vestire la maglia pur avendo lo stesso tempo di Edward Stiver Ortiz. Guevara ha impreziosito la sua prova recuperando il gruppetto dei favoriti dopo una scivolata avvenuta a 20 chilometri dall'arrivo, dimostrando temperamento e grande determinazione.

ORDINE D'ARRIVO
1° Edgardo Simon (Arg) Funvic - Pindamonhangaba
2° Emanuel Guevara (Arg) Start Under 23 Argentina a 2''
3° Juan Pablo Suarez (Col) UNE - EPM s.t.
4° Tiago Fiorilli (Bra) Funvic - Pindamonhangaba s.t.
5° Renato Ruiz (Bra) Scott Marcondes Cesar s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Emanuel Guevara (Arg) Start Under 23 Argentina
2° Edward Stiver Ortiz (Col) UNE - EPM s.t.
2° Tiego Gasparotto Justo (Bra) Scott Marcondes Cesar a 4''
4° Tiago Fiorilli (Bra) Funvic - Pindamonhangaba a 10''
5° Jose Eriberto Rodrigues (Bra) Funvic - Pindamonhangaba a 15''
6° Edgardo Simon (Arg) Funvic - Pindamonhangaba a 25''
7° Juan Pablo Suarez (Col) UNE - EPM a 37''
8° Renato Ruiz (Bra) Scott Marcondes Cesar a 38''
9° Josue Moyano (Arg) Start Under 23 Argentina s.t.
10° Antonio Nascimento (Bra) Memorial Santos a 39''

fonte: bikemagazine.com.br