domenica 23 maggio 2010

Neuseen Classics, volata vincente per Roger Kluge della Milram

Il tedesco Roger Kluge ha vinto l'edizione 2010 della Neuseen Classics, importante gara in linea che si corre nelle vicinanze di Leipzig in Germania. Il corridore del Team Milram ha preceduto allo sprint il connazionale Steffen Radochla del Team Nutrixxion Sparkasse e l'italiano Enrico Peruffo della CarmioOro NGC che ha conquistato un importante podio per la sua squadra. Per Kluge, diventato il capitano della squadra dopo il forfeit di Gerald Ciolek, si tratta della prima vittoria stagionale nonché il successo più importante della sua ancora breve carriera.
Nonostante la corsa si sia decisa allo sprint la gara è stata molto intensa, con tanti tentativi di fuga e velocità molto elevate. Prima ci ha provato un gruppetto di 17 corridori ma dopo 90 chilometri di corsa il gruppo era già tornato compatto. Successivamente due corridori della Xacobeo Galicia, Gustavo Cesar Veloso e Nelson Oliveira, hanno provato la sortita ma il gruppo era attento e non ha lasciato scampo ai due attaccanti. Gran parte del lavoro nel finale è stato fatto dalla Nutrixxion Sparkasse ma, purtroppo per loro, sul traguardo il migliore è stato Kluge, protagonista di una grande volata in rimonta dopo essere passato all'ultima curva in ottava posizione. Da sottolineare ancora il terzo posto di Peruffo e il quinto posto dello sloveno Jure Kocjan che portano a 11 podi stagionali la CarmioOro NGC.

ORDINE D'ARRIVO
1° Roger Kluge (Ger) Team Milram
2° Steffen Radochla (Ger) Nutrixxion Sparkasse s.t.
3° Enrico Peruffo (Ita) CarmioOro NGC s.t.
4° André Schulze (Ger) PSK Whirlpool s.t.
5° Jure Kocjan (Slo) CarmioOro NGC s.t.
6° Daniel Schorn (Aut) Team NetApp s.t.
7° Patrick Bercz (Ger) Seven Stones s.t.
8° Luc Hagenaars (Ned) Team Kuota s.t.
9° Michael Humbert (Ger) Seven Stones s.t.
10° Frank Daniel Wagner (Ger) Seven Stones s.t.

Circuit de Lorraine Professionnel all'italiano Fabio Felline della Footon Servetto, ultima tappa ad Anthony Roux

L'italiano Fabio Felline ha vinto la 50° edizione del Circuit de Lorraine Professionnel riuscendo a mantenere la maglia di leader nell'ultima frazione conclusasi con uno sprint di gruppo. Il giovane corridore della Footon - Servetto ha preceduto in classifica di 8 secondi il francese Pierre Rolland della Bouygues Telecom e di 20 secondi l'italiano Matteo Carrara della Vacansoleil, vincitore qui l'anno scorso. Per Felline, classe '90, le due tappe e la classifica finale di questa corsa sono le prime vittorie in carriera da professionista dopo le buone prove tra marzo e aprile nelle corse al Nord e il Giro di Romandia, un'ulteriore conferma delle qualità di questo ragazzo, passato professionista giovanissimo con un solo anno tra gli Under 23.
"Sono felicissimo, è una soddisfazione doppia perché è una vittoria dedicata alla squadra che ha dato il massimo per me. Siamo rimasti solo in tre oggi ma tutti e tre hanno dato l'anima per me e questo significa fiducia e rispetto e non è una cosa da poco visto che ho solamente 20 anni" ha dichiarato Felline, intervistato da France 3.
L'ultima tappa si è svolta sotto uno stupendo cielo azzurro e un caldo sole che ha accompagnato i corridori da Metz a Hayange per 158 chilometri. Una fuga di otto uomini ha provato a rendere più interessante la tappa che è filata via con una media molto alta sin dall'inizio. Il vantaggio della fuga non ha mai preso proporzioni importanti e le squadre dei velocisti hanno potuto gestire il ritardo, andando a riprendere gli attaccanti nelle fasi conclusive della corsa. In volata il migliore è stato il francese Anthony Roux della Francaise des Jeux, alla prima vittoria stagionale, che ha preceduto Felline, Lloyd Mondory dell'Ag2R e Luca Paolini dell'Acqua & Sapone.

ORDINE D'ARRIVO
1° Anthony Roux (Fra) Francaise des Jeux
2° Fabio Felline (Ita) Footon - Servetto s.t.
3° Lloyd Mondory (Fra) Ag2R - La Mondiale s.t.
4° Luca Paolini (Ita) Acqua & Sapone s.t.
5° Davy Commeyne (Bel) Landbouwkrediet s.t.

CLASSIFICA FINALE
1° Fabio Felline (Ita) Footon - Servetto
2° Pierre Rolland (Fra) BBox Bouygues Telecom a 8''
3° Matteo Carrara (Ita) Vacansoleil a 20''
4° Cedric Pineau (Fra) Roubaix Lille Metropole a 26''
5° Sergey Lagutin (Uzb) Vacansoleil a 27''
6° Simon Geschke (Ger) Skil - Shimano s.t.
7° Eduardo Gonzalo (Esp) Bretagne - Schuller a 29''
8° Freddy Bichot (Fra) BBox Bouygues Telecom s.t.
9° Maxime Bouet (Fra) Ag2R La Mondiale s.t.
10° Daniele Colli (Ita) Ceramica Flaminia s.t.

FBD Insurance Ras, la 1°tappa a Dan Craven della Rapha Condor in volata

Il namibiano Dan Craven ha vinto la tappa inaugurale del FBD Insurance Ras portando a termine una lunga fuga iniziata dopo pochi chilometri di corsa. Il corridore della Rapha Condor ha preceduto allo sprint il britannico Mark McNally dell'An Post Sean Kelly e il giapponese Masaaki Kikuchi del Team Nippo, vestendo anche la prima maglia di leader della corsa. Per Craven si tratta della prima vittoria stagionale, portando a tre le vittorie per la sua squadra in questo 2010.
La corsa si è decisa dopo pochissimi chilometri dato che dopo soli 15 minuti si è formata una fuga con corridori importanti. Il gruppetto di testa era formato da Dan Craven della Rapha Condor, Mark McNally della An Post, Kit Gilham della Sigmasport, Michael Singer dell'Arbo KTM, David Pell della Drapac Porsche, Masaaki Kikuchi del Team Nippo, Alexander Wetterhall della Team Sprocket Pro e Andrew Roche della Motorpoint Marshalls Pasta. Sugli otto corridori, dopo circa 70 chilometri, sono riusciti a rientrare anche il tedesco Lucas Schadlich della Thuringer Energie e Luis Mas Bonet della Burgos 2016. Il loro vantaggio non è mai stato altissimo ma gli otto sono stati intelligenti a gestire le forze e a mantenere la necessaria riserva per resistere all'inseguimento finale del gruppo. Sulla salita di Long Woman's Grave Craven ha lanciato un attacco, con il solo Pell in grado di seguirlo, scollinando con circa 25 secondi sugli altri attaccanti, mentre sia Mas Bonet sia Singer rimanevano attardati e, per loro, svanivano le speranze di arrivare al traguardo. A 15 chilometri la fuga dei due veniva rintuzzata e davanti rimanevano in otto con un gruppo di circa 40 uomini alle loro spalle a oltre due minuti. All'arrivo Craven si è dimostrato il migliore battendo McNally e Kikuchi mentre il gruppo veniva regolato da John Degenkolb a 1 minuto e 46 secondi di ritardo.

ORDINE D'ARRIVO
1° Dan Craven (Nam) Rapha Condor
2° Mark McNally (Gbr) An Post Sean Kelly s.t.
3° Masaaki Kikuchi (Jpn) Team Nippo s.t.
4° Andrew Roche (Irl) Motorpoint Marshalls s.t.
5° Lucas Schadlich (Ger) Thuringer Energie s.t.

Ronde de l'Isard al belga Yannick Eijssen, ultima tappa a Romain Bardet

Il belga Yannick Eijssen ha vinto la Ronde de l'Isard edizione 2010 riuscendo a resistere agli ultimi attacchi degli altri favoriti nell'ultima tappa, difficile e selettiva che prevedeva la scalata del Col du Portet d'Aspet e del Col de la Core. Il corridore della PWS - Eijssen ha preceduto in classifica generale il francese Nicolas Capdepuy dell'Entente Sud Gascogne di 50 secondi e lo statunitense Andrew Talansky di 1 minuto e 1 secondo. Per Eijssen si tratta della seconda prestigiosa vittoria di quest'anno dopo la Beverbeek Classic a Febbraio.
La tappa è stata tutt'altro che facile per Eijssen che si è ritrovato a un certo punto senza alcun compagno sul quale poter contare. Dopo pochi chilometri di corsa in undici sono riusciti a sfuggire dal plotone di testa e la PWS - Eijssen si è subito ritrovata in testa a tirare. Il vantaggio dei fuggitivi è arrivato fino a circa 3 minuti ma era chiaro che tutti i più forti aspettavano il Col du Portet d'Aspet per lanciare il proprio attacco. E proprio sulla prima asperità di giornata si sono avuti i primi scatti degli uomini di classifica e in cima alla salita Eijssen perdeva non più di 15 secondi dai primi attaccanti di classifica. In fondo alla successiva discesa la situazione era più chiara; davanti si era formato un gruppetto con David Rosch della nazionale tedesca, Yoann Barbas e Romain Bardet della Chambery CF, Edgaras Kovaliovas e Ramunas Navardauskas della VC La Pomme, George Bennett della CR4C Roanne, Mikel Landa dell'Orbea e Thomas Bonnin dell'Albi VS, mentre il gruppo del leader seguiva a 1 minuto e 10 secondi di ritardo, con due compagni a disposizione per lui. Sulla salita successiva, il Col de la Core, il vantaggio dei fuggitivi aumenta mentre alle loro spalle Eijssen è aiutato da Talansky. In cima alla salita il gruppetto di testa perdeva il fuggitivo della prima ora Kovaliovas mentre il gruppo di Eijssen scollinava con 1 minuto e 25 secondi di ritardo, senza perdere più di tanto ma ritrovandosi con soltanto quattro corridori, troppo pochi rispetto ai 7 corridori davanti. A questo punto, Eijssen ha preferito aspettare il rientro di Capdepuy e Talansky per provare insieme a recuperare sulla fuga e per difendere il podio. Negli ultimi chilometri, favoriti anche dal vento contrario, il gruppo del leader è riuscito a recuperare parecchi secondi riportandosi sotto il minuto a 5 chilometri dall'arrivo. Davanti, i sette protagonisti iniziavano a studiarsi per poter vincere almeno la tappa e in volata il migliore si è dimostrato Romain Bardet davanti a Ramunas Navardauskas e a Thomas Bonnin, mentre il gruppo degli inseguitori tagliava il traguardo dopo soli 22 secondi.

ORDINE D'ARRIVO
1° Romain Bardet (Fra) Chambery CF
2° Ramunas Navardauskas (Ltu) V.C. La Pomme Marseille s.t.
3° Thomas Bonnin (Fra) Albi Velo Sport s.t.
4° George Bennett (Nzl) CR4C Roanne s.t.
5° Mikel Landa Meana (Esp) Orbea s.t.

CLASSIFICA FINALE
1° Yannick Eijssen (Bel) PWS - Eijssen
2° Nicolas Capdepuy (Fra) Entente Sud Gascogne a 50''
3° Andrew Talansky (Usa) Stati Uniti a 1'01''
4° Yoann Barbas (Fra) Chambery CF a 1'03''
5° Ramunas Navardauskas (Ltu) V.C. La Pomme Marseille a 1'04''
6° George Bennett (Nzl) CR4C Roanne s.t.
7° David Rosch (Ger) Germania a 1'06''
8° Jerome Cousin (Fra) Vendee U a 1'27''
9° Romain Bardet (Fra) Chambery CF a 1'32''
10° Mikel Landa Meana (Esp) Orbea a 1'33''

Giro d'Italia, Ivan Basso ritorna grandissimo sullo Zoncolan, Arroyo resiste in maglia

La rinascita di Ivan Basso sembra finalmente terminata. Dopo quella splendida vittoria da dominatore al Giro d'Italia del 2006 la carriera del corridore varesino sembrava destinata a prendere una brutta piega visto il suo coinvolgimento nell'Operacion Puerto, l'ammissione di colpa e la squalifica di due anni, perdendo il miglior momento della propria carriera. A inizio 2009 ricomincia una seconda vita sportiva con la Liquigas ma Ivan non sembra più quello di una volta, lo smalto in gara non è lo stesso e si fa spesso staccare da corridori con meno classe di lui. Riesce a vincere il Giro del Trentino senza però vincere neanche una tappa e al Giro d'Italia e alla Vuelta a Espana conquista due quarti posti che sembrano ridimensionarlo a ruolo di comprimario in una Liquigas con tanti capitani. Ma Ivan è un combattente, ama il ciclismo e la fatica, ma soprattutto è un campione vero. In questa stagione non parte forte, anzi, fa peggio rispetto all'anno scorso e non sembra in grado di poter lottare per un traguardo difficile come il Giro, soprattutto contro corridori più in forma come Evans, Vinokourov e Pellizotti. Quest'ultimo viene escluso dalla corsa e al fianco di Basso arriva Vincenzo Nibali, ottimo corridore ma che non era pronto per competere in una corsa lunga come il Giro per la vittoria finale. Così, Basso perde un avversario e acquista un vicecapitano di spessore assoluto. A cronometro va più forte del previsto, nelle prime tappe si limita a controllare e lascia sfogare Evans e Vinokourov che si davano battaglia anche per un traguardo volante. Ieri lascia il palcoscenico a Nibali e si riposa, aspettando lo Zoncolan di oggi. E' qui che Ivan completa la sua rinascita e compie il suo capolavoro.
Ma ripartiamo da capo. Non si presentano al via Robbie McEwen e Tyler Farrar, consapevoli che il loro Giro è terminato. Dopo una decina di chilometri riescono ad andare in fuga in sei, Guillaume Le Floch della BBox Bouygues Telecom, Nico Sijmens della Cofidis, Ludovic Turpin dell'Ag2R, Jackson Rodriguez dell'Androni e il duo della Quickstep, Francesco Reda e Jerome Pineau. Il gruppo lascia fare, consapevole della durezza del finale di tappa, e i sei riescono a guadagnare fino a 14 minuti, quando la Liquigas inizia a prendere in mano la corsa. Nel frattempo, si ritira anche Manuel Belletti della Colnago, seguito poco dopo da Giampaolo Cheula della Footon - Servetto, Paul Voss della Milram e Guillaume Blot della Cofidis. La tattica della Liquigas è semplice, prendere forte le salite e le discese e rifiatare in pianura, per cercare di affaticare il più possibile gli avversari. La squadra è esemplare ed è giusto citarli tutti, da Tiziano Dall'Antonia a Macej Bodnar, da Alessandro Vanotti a Fabio Sabatini, che si prestano al lavoro nella parte pianeggiante e sulle prime salite di giornata. Quando la strada si fa più dura entrano in azione prima Valerio Agnoli e Robert Kiserlovski, poi il sempre efficace Sylwester Szmyd. Sul Passo Duron, la salita più dura di quelle che precedono lo Zoncolan, dalla testa della corsa si stacca Reda mentre dietro il lavoro della Liquigas fa staccare già i primi nomi altisonanti tra cui Wiggins e Xavier Tondo Volpini. Fino allo Zoncolan nessuno prova un attacco e la Liquigas continua a condurre con i primi uomini, mentre il vantaggio dei fuggitivi crolla vertiginosamente. Le prime rampe dello Zoncolan non sono durissime ma il lavoro di Szmyd è letale già per molti corridori, ma lo spettacolo inizia quando il gruppo dei migliori inizia ad affrontare i 6 chilometri più duri della corsa, quelli centrali. Qui è subito Basso a prendere in mano l'iniziativa con i soli Evans e Scarponi che riescono a stargli dietro, mentre alle loro spalle prova a tenere per un po' Pinotti prima di perdersi tra gli inseguitori. Nibali è in difficoltà e forma un gruppetto insieme a Vinokourov e Cunego ma ben presto ognuno farà gara a sé, quasi fosse una cronoscalata. Arroyo è aiutato da un compagno di squadra ma la fatica è tanta, Sastre è ancora più indietro. Davanti, intanto, si era avvantaggiato Sijmens ma poco prima dei -5 chilometri viene ripreso e superato da Turpin. Basso continua la sua andatura, costante e senza strappi, e Scarponi si deve inchinare preferendo proseguire del proprio passo piuttosto che arrivare in cima senza energie. Evans prova a tenere duro ma questo mossa sarà controproducente per l'australiano; infatti Basso a 3 chilometri e mezzo dall'arrivo riprova un altro scatto, questa volta vincente, ed Evans si pianta letteralmente sulle pendenze terribili dello Zoncolan. In pochissimi metri Basso guadagna 30 secondi, continuando a pedalare forte anche nel tratto successivo, quello più "facile" della salita. Scarponi continua a perdere da Basso ma lentamente si avvicina a Evans mentre Cunego naviga a pochi secondi da Scarponi in quarta posizione. La maglia rosa Arroyo prova a resistere ma il suo ritardo continua ad aumentare e viene ripreso e superato anche da un ritrovato Sastre. Per Basso è una cavalcata fino all'arrivo, tra due ali di folla che lo incitano a ogni curva. L'immagine più bella è un primo piano sul viso di Ivan, l'espressione è quella di chi vuole mangiarsi ogni tornante, di chi vuole arrivare lì dove merita, di chi vuole vincere questo Giro d'Italia. All'arrivo Basso può vantare un vantaggio di 1 minuto e 19 secondi su un Evans in grande difficoltà, andato ancora in crisi sulle ultime rampe nell'ultimo chilometro. Terzo è Scarponi, bravo a gestirsi è arrivato con un ritardo di 1 minuto e 30 secondi. Quarto posto per Cunego a 1 e 58, quinto per Vinokourov a 2 e 26, sesto Sastre a 2 e 44, settimo Nibali a 3 e 07. La maglia rosa Arroyo arriva undicesima a 3 minuti e 50 secondi e riesce a tenere il simbolo del primato, mantenendo 2 minuti e 35 secondi su un bravissimo Richie Porte e 3 minuti e 33 secondi su Basso. Sastre resiste al quarto posto con un ritardo di 4 minuti e 21 secondi mentre Evans è quinto a 4 minuti e 43.
Domani giorno di riposo, martedì è tempo di Plans de Corones.

ORDINE D'ARRIVO
1° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo
2° Cadel Evans (Aus) BMC Racing a 1'19''
3° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli a 1'30''
4° Damiano Cunego (Ita) Lampre - Farnese Vini a 1'58''
5° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 2'26''
6° Carlos Sastre (Esp) Cervelo Test Team a 2'44''
7° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo a 3'07''
8° Marco Pinotti (Ita) HTC - Columbia a 3'20''
9° Daniel Martin (Irl) Garmin - Transitions a 3'31''
10° John Gadret (Fra) Ag2R - La Mondiale a 3'46''
11° David Arroyo (Esp) Caisse d'Epargne a 3'50''

CLASSIFICA GENERALE
1° David Arroyo (Esp) Caisse d'Epargne
2° Richie Porte (Aus) Team Saxo Bank a 2'35''
3° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo a 3'33''
4° Carlos Sastre (Esp) Cervelo Test Team a 4'21''
5° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 4'43''
6° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 5'51''
7° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo a 6'08''
8° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli a 6'34''
9° Linus Gerdemann (Ger) Team Milram a 7'12''
10° Robert Kiserlovski (Cro) Liquigas - Doimo a 8'13''

Tour de Berlin, nelle prime due tappe vittorie per Tino Thomel e la sua KED - Bianchi

Il tedesco Tino Thomel e la sua squadra, la KED Bianchi Team Berlin, non poteva iniziare meglio l'edizione 2010 di una delle corse più importanti dedicate agli Under 23 in Germania, il Tour de Berlin, breve corsa a tappe che si svolge nei dintorni della capitale tedesca. Nella prima tappa, una cronosquadre di 5,2 chilometri, la squadra tedesca ha preceduto di 1 secondo la nazionale della Gran Bretagna Under 23 e di 4 secondi l'altra famosa compagine tedesca giovanile, l'LKT Team Brandenburg, facendo vestire la maglia di leader a Thomel.
E proprio Thomel si è riconfermato il più forte nella seconda tappa terminata con una volata di gruppo. Il tedesco ha preceduto la coppia della nazionale britannica formata da Luke Rowe e Andrew Fenn, aumentando il vantaggio in classifica generale proprio sui due corridori d'Oltremanica. La classifica ora vede Thomel con 6 secondi su Rowe e 9 su Fenn prima della cronometro di oggi che sarà decisiva per la classifica.
La corsa tedesca è stata vinta in passato da grandi corridori come dimostra il suo ricchissimo albo d'oro. Tra gli altri segnaliamo l'australiano Travis Meyer nel 2008, il danese Alex Rasmussen nel 2006 con Mark Cavendish secondo e Dominique Cornu nel 2005 per citare quelli più recenti, ma in passato anche corridori del calibro di Steffen Wesemann e Giovanni Lombardi sono riusciti a vincere questa corsa.

1°TAPPA
1° KED Bianchi Team Berlin (Ger)
2° Gran Bretagna (Gbr) a 1''
3° LKT Team Brandenburg (Ger) a 4''
4° Cycling Team Jo Piels (Ned) a 6''
5° Qin Cycling Team (Bel) a 7''

2°TAPPA
1° Tino Thomel (Ger) KED Bianchi
2° Luke Rowe (Gbr) Gran Bretagna s.t.
3° Andrew Fenn (Gbr) Gran Bretagna s.t.
4° Jochen Deweer (Bel) Qin Cycling Team s.t.
5° Rudiger Selig (Ger) Jenatec Cycling s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Tino Thomel (Ger) KED Bianchi
2° Luke Rowe (Gbr) Gran Bretagna a 6''
3° Andrew Fenn (Gbr) Gran Bretagna a 9''
4° Theo Reinhardt (Ger) KED Bianchi a 13''
5° Martin Grunder (Ger) KED Bianchi s.t.

Tour of Japan a Cristiano Salerno della De Rosa, ultime due tappe a House e Claudio Cucinotta

L'italiano Cristiano Salerno ha vinto l'edizione 2010 del Tour of Japan rimanendo saldamente al comando della classifica generale nelle ultime due tappe della corsa. Il corridore della De Rosa - Stac Plastic ha sfruttato la vittoria nella cronoscalata del Monte Fuji precedendo in classifica finale la coppia della nazionale kazaka formata da Andrey Mizourov e Alexandre Shushemoin, staccati rispettivamente di 1 minuto e 45 secondi e di 2 minuti e 15 secondi. Per Salerno sono le prime vittorie da professionista, vinte con autorità e dimostrando una buona condizione di forma.
Nella sesta tappa la vittoria è andata al britannico Kristian House della Rapha Condor che faceva parte di una fuga partita nei primi giri del circuito costruito nella città di Izu. Il campione nazionale britannico ha preceduto di 19 secondi il giapponese Shinichi Fukushima della Geumsan Ginseng e di 21 secondi il primo del gruppo, l'australiano Michael Matthews del Team Jayco Skins.
Nella settima tappa è arrivata un'altra vittoria per la De Rosa - Stac Plastic grazie al successo di Claudio Cucinotta nella volata conclusiva sul traguardo di Tokyo. L'italiano, al secondo successo in questa corsa, ha preceduto Michael Matthews e l'altro australiano Zakkari Dempster della Rapha Condor, dimostrando la netta superiorità della squadra italiana rispetto a tutte le altre presenti in corsa, di un livello decisamente minore.

6°TAPPA
1° Kristian House (Gbr) Rapha Condor
2° Shinichi Fukushima (Jpn) Geumsan Ginseng Asia a 19''
3° Michael Matthews (Aus) Team Jayco - Skins a 21''
4° Hidenori Nodera (Jpn) Shimano Racing s.t.
5° Shinri Suzuki (Jpn) Shimano Racing a 24''

7°TAPPA
1° Claudio Cucinotta (Ita) De Rosa - Stac Plastic
2° Michael Matthews (Aus) Team Jayco - Skins s.t.
3° Zakkari Dempster (Aus) Rapha Condor s.t.
4° Takashi Miyazawa (Jpn) Team Nippo s.t.
5° Kazuhiro Mori (Jpn) Aisan Racing Team s.t.

CLASSIFICA FINALE
1° Cristiano Salerno (Ita) De Rosa - Stac Plastic
2° Andrey Mizourov (Kaz) Kazakhstan a 1'45''
3° Alexandre Shushemoin (Kaz) Kazakhstan a 2'15''
4° Michael Matthews (Aus) Team Jayco Skins a 2'39''
5° Shinichi Fukushima (Jpn) Geumsan Ginseng Asia a 2'59''
6° Vincenzo Garofalo (Ita) Team Nippo a 3'22''
7° Junya Sano (Jpn) Team Nippo a 4'10''
8° Tomoya Kano (Jpn) Bridgestone Anchor a 5'20''
9° Darren Lapthorne (Aus) Rapha Condor a 5'48''
10° Ying Hon Yeung (Hkg) Hong Kong a 5'56''

Elite/Under 23. Stefano Locatelli vince a Botticino Mattina, Carmelo Consolato Pantò trionfa nella Parma - La Spezia

Sabato 22 Maggio si sono tenute due corse dedicate agli Elite e agli Under 23, entrambe al Nord d'Italia.
A Botticino Mattina, in provincia di Brescia, Stefano Locatelli della Colpack Bergamasca ha vinto la 45° edizione del Gran Premio Industria Commercio e Artigianato regolando in volata il colombiano Julian Arredondo Moreno del Team Scap Prefabbricati Foresi e il brasiliano Rafael Andriato della Trevigiani Dynamon Bottoli che erano riusciti ad andarsene nei chilometri finali. La corsa è iniziata subito con molti scatti tra i quali uno importante portato da Zanotti e Amicabile della Delio Gallina, ripresi a tre giri dalla fine dopo aver guadagnato anche due minuti di vantaggio. Numerosi sono stati gli attacchi nel finale ma quello decisivo è stato portato da Locatelli, Arredondo e Andriato a 15 chilometri dall'arrivo, in salita. In volata, Locatelli si è dimostrato il più forte precedendo di qualche metro i due fortissimi avversari e regalandosi la seconda vittoria stagionale.
Nell'altra corsa di giornata, Carmelo Consolato Pantò della Gragnano ha vinto la 16° edizione della Parma - La Spezia regolando in volata il gruppetto di 4 fuggitivi che era partito nella lunga picchiata verso il traguardo dopo la salita di Cento Croci. La prima fuga di giornata veniva portata da una ventina di corridori che riusciva a guadagnare un buon margine, visto che quasi tutte le squadre in corsa erano rappresentate, ma appena iniziata la salita del Passo di Cento Croci il gruppo ritorna sui fuggitivi sotto la spinta soprattutto di Matteo Mammini della Mastromarco e Matteo Gozzi della Virtus Villa. Il gruppo arrivato compatto in cima, anche se molti corridori si sono già staccati, e la selezione arriva nella lunga discesa con un attacco a quattro nei pressi di Varese Ligure portato da Pantò, Mammini, Matteo Busato della Zalf Desiree Fior e Luca Dodi della Podenzano. Nonostante il grande lavoro del gruppo alle spalle i quattro riescono ad arrivare a giocarsi la corsa con un buon margine. Ai 1000 metri all'arrivo parte Dodi che prova a sorprendere gli altri tre che esitano qualche istante di troppo, ma ai 400 metri riescono a rintuzzare l'attacco. I favori del pronostico erano tutti dalla parte di Busato ma il siciliano Pantò riesce a trovare lo spunto vincente precedendo proprio Busato, poi Mammini e Dodi, mentre il gruppo arrivava a 20 secondi di ritardo regolato da Matteo Collodel della Zalf.

GP INDUSTRIA COMMERCIO E ARTIGIANATO - BOTTICINO MATTINA (BS)
1° Stefano Locatelli (Ita) Colpack Bergamasca
2° Julian Arredondo Moreno (Col) Team SCAP Prefabbricati Foresi
3° Rafael Andriato (Bra) Trevigiani Dynamon Bottoli
4° Edoardo Zardini (Ita) Mantovani Cycling Team a 20''
5° Federico Rocchetti (Ita) Casati NGC Perrel

PARMA - LA SPEZIA
1° Carmelo Consolato Pantò (Ita) Gragnano
2° Matteo Busato (Ita) Zalf Desiree Fior
3° Matteo Mammini (Ita) Mastromarco
4° Luca Dodi (Ita) Podenzano
5° Matteo Collodel (Ita) Zalf Desiree Fior a 20''

fonte: federciclismo.it

Ronde de l'Isard, Yannick Eijssen vince la frazione regina, 3°tappa e maglia

Il belga Yannick Eijssen ha vinto la terza tappa della Ronde de l'Isard, la frazione regina di questa edizione della corsa con ben tre gran premi della montagna di prima categoria. Il corridore della PWS - Eijssen ha preceduto all'arrivo di 47 secondi il francese Nicolas Capdepuy della Entente Sud Gascogne e di 53 secondi lo statunitense Andrew Talansky. Per il giovane Eijssen, classe '89, si tratta della seconda vittoria stagionale e un altro buon piazzamento nelle gare di categoria.
La corsa è partita subito forte con una fuga di 10 uomini dopo una decina di chilometri. Il vantaggio massimo per loro è stato di 2 minuti ma il gruppo ha controllato la situazione con PWS - Eijssen ed Entente Sud Gascogne davanti a tirare. A circa 30 chilometri dall'arrivo la fuga veniva ripresa dal gruppo dei migliori, con tutti i favoriti presenti, dal quale uscivano Capdepuy e Eijssen. I due hanno superato senza problemi il Col du Chioula, mantenendo un vantaggio superiore al minuto sul gruppo dei migliori. Appena iniziata la salita finale Eijssen è partito da solo, staccando senza problemi Capdepuy, mentre alle loro spalle il gruppetto dei migliori iniziava a darsi battaglia con David Rosch della Germania, Romain Bardet e Yoann Barbas della Chambery, George Bennett della CR4C e Mikel Landa Meana dell'Orbea a circa 1 minuto e 30 secondi dal leader della corsa. Eijssen continuava la cavalcata solitaria fino alla cima di Bonascre e si imponeva con 47 secondi su Capdepuy, bravo a resistere al ritorno di Talansky, il migliore del gruppetto degli inseguitori.

ORDINE D'ARRIVO
1° Yannick Eijssen (Bel) PWS - Eijssen
2° Nicolas Capdepuy (Fra) Entente Sud Gascogne a 47''
3° Andrew Talansky (Usa) Stati Uniti a 53''
4° Yoann Barbas (Fra) Chambery CF a 1'13''
5° George Bennett (Nzl) CR4C Roanne a 1'14''

CLASSIFICA GENERALE
1° Yannick Eijssen (Bel) PWS - Eijssen
2° Nicolas Capdepuy (Fra) Entente Sud Gascogne a 50''
3° Andrew Talansky (Usa) Stati Uniti a 1'01''
4° Yoann Barbas (Fra) Chambery CF a 1'25''
5° George Bennett (Nzl) CR4C Roanne a 1'26''
6° Jerome Cousin (Fra) Vendee U a 1'27''
7° David Rosch (Ger) Germania a 1'28''
8° Ramunas Navardauskas (Ltu) V.C. La Pomme Marseille a 1'32''
9° Frederik Verkinderen (Bel) Beveren 2000 a 1'40''
10° Mikel Landa Meana (Esp) Orbea a 1'55''

Circuit de Lorraine Professionnel, fuga vincente per Rolland, Felline tiene la maglia per 2 secondi

Il francese Pierre Rolland della BBox Bouygues Telecom ha vinto la quarta tappa del Circuit de Loraine andandosene via a pochi chilometri dal traguardo e arrivando con 18 secondi sul gruppo regolato da Anthony Roux della Francaise des Jeux e gli italiani Daniele Colli della Ceramica Flaminia e Luca Paolini dell'Acqua & Sapone. Per Rolland, una delle più grandi speranze del ciclismo francese, si tratta della prima vittoria stagionale e del ritorno alla vittoria dopo l'ultima nel 2007.
La tappa si è decisa a 12 chilometri dall'arrivo, quando sulla Cote de Douaumont Rolland se n'è andato insieme al tunisino Rafaa Chtioui dell'Acqua & Sapone e all'italiano Matteo Carrara della Vacansoleil, secondo in classifica dietro a Fabio Felline. Il francese si è liberato della compagnia dei due compagni di fuga e ha proseguito da solo, resistendo al ritorno del gruppo che si era lanciato al suo inseguimento. C'è stata sicuramente un po' di tensione per il giovane Felline, il leader della classifica generale, visto che con il vantaggio guadagnato e l'abbuono per la vittoria Rolland sarebbe arrivato vicinissimo a lui o, addirittura, avrebbe potuto anche scalzarlo dalla vetta. Ma per 2 secondi l'italiano della Footon - Servetto ha mantenuto la leadership mentre Carrara è rimasto a 14 secondi di ritardo.

ORDINE D'ARRIVO
1° Pierre Rolland (Fra) BBox Bouygues Telecom
2° Anthony Roux (Fra) Francaise des Jeux a 18''
3° Daniele Colli (Ita) Ceramica Flaminia s.t.
4° Luca Paolini (Ita) Acqua & Sapone s.t.
5° Davy Commeyne (Bel) Landbouwkrediet s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Fabio Felline (Ita) Footon - Servetto
2° Pierre Rolland (Fra) BBox Bouygues Telecom a 2''
3° Matteo Carrara (Ita) Vacansoleil a 14''
4° Bert De Waele (Bel) Landbouwkrediet a 19''
5° Simon Geschke (Ger) Skil - Shimano a 21''

Olympia's Tour a Taylor Phinney, le ultime due tappe all'americano e a Vermeltfoort

Quattro tappe vinte e due secondi posti su sette. Leader indiscusso dal primo all'ultimo giorno. Vincente nelle volate, dominante nelle cronometro. Questo è Taylor Phinney. Il giovanissimo statunitense, classe '90, ha vinto con autorità e, si può anche dire, con facilità l'edizione 2010 dell'Olympia's Tour, prestigiosa gara dedicata alle nuove leve del ciclismo che in passato è stata vinta da corridori come Servais Knaven, Thomas Dekker e Lars Boom. Phinney ha vinto subito il prologo a cronometro e non ha più lasciato la vetta della classifica, incrementando il vantaggio con gli abbuoni per le vittorie nelle prime due tappe in linea. L'unico che ha provato a ostacolarlo è stato l'olandese Coen Vermeltfoort della Rabobank Continental, bravo a battere lo statunitense due volte nelle volate della terza e quinta tappa. Onore delle armi per Vermeltfoort ma il ritardo di 1 minuto e 17 secondi in classifica dice tutto. Terzo posto finale per un compagno di squadra di Phinney nella Trek - Livestrong, il neozelandese Jesse Sergent, che non è riuscito a recuperare il ritardo da Vermeltfoort nella cronometro finale.
Nelle ultime due tappe le vittorie sono andate proprio ai due protagonisti principali, la quinta a Vermelfoort e la sesta a Phinney. Nella quinta tappa Vermeltfoort ha avuto ragione di Phinney e dello svedese Johan Landstrom della Cykelcity in volata mentre nella sesta tappa Phinney ha battuto di 9 secondi l'australiano Rohan Dennis del Team Jayco Skins e di 15 secondi l'altro australiano Michael Hepburn, facente parte sempre della squadra australiana.

5°TAPPA
1° Coen Vermeltfoort (Ned) Rabobank Continental
2° Taylor Phinney (Usa) Trek - Livestrong s.t.
3° Johan Landstrom (Swe) Team Cykelcity s.t.
4° Boy van Poppel (Ned) Rabobank Continental s.t.
5° Jorne Videler (Ned) Line Lloyd Footwear s.t.

6°TAPPA
1° Taylor Phinney (Usa) Trek - Livestrong
2° Rohan Dennis (Aus) Team Jayco Skins a 9''
3° Michael Hepburn (Aus) Team Jayco Skins a 15''
4° Jesse Sergent (Nzl) Trek - Livestrong a 19''
5° Luke Durbridge (Aus) Team Jayco Skins a 21''

CLASSIFICA GENERALE
1° Taylor Phinney (Usa) Trek - Livestrong
2° Coen Vermeltfoort (Ned) Rabobank Continental a 1'17''
3° Jesse Sergent (Nzl) Trek - Livestrong a 1'27''
4° Rohan Dennis (Aus) Team Jayco Skins a 1'46''
5° Martijn Keizer (Ned) Rabobank Continental a 1'57''
6° Timothy Roe (Aus) Trek - Livestrong a 2'03''
7° Sander Oostlander (Ned) Van Vliet EBH a 2'09''
8° Sebastian Balck (Swe) Team Cykelcity a 2'11''
9° Thomas Berkhout (Ned) Van Vliet EBH a 2'15''
10° Jos Pronk (Ned) Midi Center - Ruiter Wielerteam s.t.

Tour of California, Tony Martin vince la cronometro nella 7°tappa, Rogers vede la vittoria a un passo

Il tedesco Tony Martin ha vinto la settima tappa dell'Amgen Tour of California, una cronometro di 33,6 chilometri a Los Angeles. Il corridore dell'HTC - Columbia ha preceduto il leader della classifica generale e compagno di squadra Michael Rogers di 22 secondi e l'americano David Zabriskie della Garmin Transitions di 27 secondi, mentre al quarto posto si è piazzato Levi Leipheimer della Radioshack a 33 secondi dal vincitore.
Grande vittoria per Martin ma era chiaro già dall'inizio che la parte più interessante di questa tappa era il confronto tra i tre grandi favoriti per la classifica generale, Rogers, Zabriskie e Leipheimer. L'australiano dell'HTC partiva con un leggero vantaggio su entrambi e grazie al secondo posto può arrivare più tranquillo all'ultima tappa di stanotte, anche se il vantaggio in classifica generale rimane ristretto. Infatti, Rogers potrà gestire 9 secondi su Zabriskie e 25 secondi su Leipheimer mentre il quarto, Jens Voigt della Saxo Bank, è staccato di 1 minuto e 12 secondi.
Un soddisfatto Rogers ha commentato a fine gara: "Battere sia Dave che Levi è una grande prestazione per me, siamo tutti degli specialisti delle cronometro. Questa è una delle mie migliori prove contro il tempo da molto tempo. E' stata una cronometro dura, arrivando dopo sei giorni di gare intensi, specialmente dopo la tappa di montagna di ieri. La chiamavano non per niente la tappà della verità".

ORDINE D'ARRIVO
1° Tony Martin (Ger) Team HTC - Columbia
2° Michael Rogers (Aus) Team HTC-Columbia a 22''
3° David Zabriskie (USA) Garmin - Transitions a 27''
4° Levi Leipheimer (USA) Team Radioshack a 33''
5° Jens Voigt (Ger) Team Saxo Bank a 59''

CLASSIFICA GENERALE
1° Michael Rogers (Aus) Team HTC - Columbia
2° David Zabriskie (Usa) Garmin - Transitions a 9''
3° Levi Leipheimer (Usa) Team Radioshack a 25''
4° Jens Voigt (Ger) Team Saxo Bank a 1'12''
5° Rory Sutherland (Aus) UnitedHealthCare a 1'26''
6° Christopher Horner (Usa) Team Radioshack a 1'32''
7° Peter Sagan (Svk) Liquigas - Doimo a 1'34''
8° Ryder Hesjedal (Can) Garmin - Transitions a 1'46''
9° Janez Brajkovic (Slo) Team Radioshack a 2'10''
10° Thomas Danielson (Usa) Garmin - Transitions a 2'21''