venerdì 4 giugno 2010

Ringerike GP, l'australiano Matthews vince anche la 3°tappa, Wetterhall resta in testa

L'australiano Michael Matthews ha vinto la terza tappa del Ringerike GP, breve corsa a tappe norvegese, regolando il gruppo arrivato compatto al traguardo. Il corridore del Team Jayco Skins ha preceduto allo sprint gli olandesi Jesper Asselman della Van Vliet e Mats Boeve della Rabobank Continental. Per Matthews si tratta della seconda vittoria in questa competizione.
La tappa odierna, da Drammen a Vikersund per un totale di 161 chilometri, è stata caratterizzata nella prima parte dalla fuga solitaria del britannico Daniel Shand del Team Raleigh. Il suo vantaggio è salito fino a più di quattro minuti ma il ritorno del gruppo nel finale era inevitabile, pur se ostacolato da un passaggio a livello chiuso che, però, non ha arrestato la marcia inesorabile del plotone. Ripreso Shand nel gruppo è iniziata la bagarre per evitare l'arrivo in volata, prevedendo una facile vittoria per Matthews. A provarci per primi sono stati cinque corridori che sono riusciti a sorprendere il gruppo principale ma il Team Jayco Skins ha tenuto alta l'attenzione e la fuga è stata ripreso ai - 20. Gli attacchi sono continuati con protagoniste soprattutto Rabobank, Joker Bianchi e Designa Kokken ma la squadra australiana ha retto. A 5 chilometri dall'arrivo sono partiti il secondo in classifica, Christer Rake della Joker Bianchi, e René Jorgensen della Designa Kokken, ma anche per loro non c'è stato niente da fare. In volata Matthews ha dettato ancora legge con Asselman e Boeve alle piazze d'onore. In mancanza di abbuoni la classifica è rimasta la stessa con lo svedese Alexander Wetterhall primo davanti a Rake, staccato di 19 secondi, e a Matthews, terzo a 20 secondi.

ORDINE D'ARRIVO
1° Michael Matthews (Aus) Team Jayco - Skins
2° Jesper Asselman (Ned) Van Vliet EBH s.t.
3° Mats Boeve (Ned) Rabobank Continental s.t.
4° Michael Berling (Den) Glud & Marstrand s.t.
5° Svein-Erik Vold (Nor) Joker - Bianchi s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Alexander Wetterhall (Swe) Svezia
2° Christer Rake (Nor) Joker Bianchi a 19''
3° Michael Matthews (Aus) Team Jayco - Skins a 20''
4° Michael Stevenson (Swe) Sparebanken Vest s.t.
5° Christoph Pfingsten (Ger) Van Vliet EBH s.t.

Skoda Tour de Luxembourg, è il giorno di Frank Schleck, ma la maglia va a Carrara

Il lussemburghese Frank Schleck ha vinto la seconda tappa dello Skoda Tour de Luxembourg grazie a una fuga a due iniziata nel circuito finale della frazione. Il corridore della Saxo Bank ha superato allo sprint il compagno di fuga Matteo Carrara della Vacansoleil mentre lo spagnolo Juan Antonio Flecha della Sky Professional ha regolato il gruppetto degli inseguitori, arrivato a 35 secondi dal duo di testa. Per Schleck, incredibile a dirsi, si tratta della prima vittoria stagionale.
La tappa, la più lunga e dura di tutta la corsa, è iniziata con un attacco di cinque corridori formata da Christian Poos della Differdange, Danilo Napolitano della Katusha, Anthony Roux della Francaise des Jeux, Paolo Longo Borghini dell'ISD-Neri e Jorge Montenegro dell'Andalucia-Cajasur. Il loro vantaggio è arrivato fino a 5 minuti ma per loro è stato impossibile portare a compimento l'attacco visto il finale con tante salite. La corsa terminava con tre giri di un circuito finale da 10 chilometri l'uno, caratterizzato dalla presenza del Col de l'Europe. Al secondo passaggio dell'ascesa Schleck è partito all'attacco portandosi dietro il solo Carrara, mentre il gruppo si sfaldava sotto i colpi del lussemburghese. I due hanno proseguito con cambi regolari fino al traguardo dove Schleck ha battuto in volata Carrara, mentre alle loro spalle un gruppetto di soli cinque uomini arrivava a 35 secondi, composto da Flecha, Ivanov della Katusha, Leukemans della Vacansoleil, Geniez della Skil Shimano e Armstrong della RadioShack. La classifica generale ora vede al comando Carrara che ha un solo secondo di vantaggio su Schleck mentre al terzo posto resiste Armstrong a 30 secondi dall'italiano.

ORDINE D'ARRIVO
1° Frank Schleck (Lux) Team Saxo Bank
2° Matteo Carrara (Ita) Vacansoleil s.t.
3° Juan Antonio Flecha (Spa) Sky Professional a 35''
4° Serguei Ivanov (Rus) Team Katusha s.t.
5° Bjorn Leukemans (Bel) Vacansoleil a 36''

CLASSIFICA GENERALE
1° Matteo Carrara (Ita) Vacansoleil
2° Frank Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 1''
3° Lance Armstrong (Usa) Team RadioShack a 30''
4° Juan Antonio Flecha (Esp) Sky Professional a 34''
5° Serguei Ivanov (Rus) Team Katusha s.t.
6° Bjorn Leukemans (Bel) Vacansoleil a 35''
7° Alexandre Geniez (Fra) Skil - Shimano a 39''
8° Andreas Kloden (Ger) Team RadioShack a 50''
9° Cyril Lemoine (Fra) Saur - Sojasun a 51''
10° Gregory Rast (Swi) Team RadioShack s.t.

fonte: cyclingnews.com

Tour de Singkarak, ancora dominio Iran, la 4°tappa a Zargari, Mizbani primo in classifica

L'iraniano Amir Zargari ha vinto la quarta tappa del Tour de Singkarak, corsa a tappe che si sta svolgendo in Indonesia sull'isola di Sumatra. Il corridore dell'Azad University ha preceduto allo sprint i connazionali Hossein Askari della Tabriz Petrochemical, Farshad Salehian dell'Azad University e Ghader Mizbani della Tabriz Petrochemical, mentre al quinto posto è arrivato Samad Poor Seiedi della Tabriz Petrochemical, giunto a 21 secondi dai primi, che ha completato il dominio dell'Iran.
La tappa prevedeva un percorso molto nervoso fino a metà frazione, fino ad arrivare alla breve salita finale che, però, ha provocato una netta selezione. Come nelle altre tappe, i più forti si sono dimostrati ancora i corridori iraniani che hanno occupato i primi 5 posti nell'ordine d'arrivo. La classifica generale non è variata di molto nelle prime posizioni, con Mizbani che guida con 1 minuto e 7 secondi su Askari, 1 minuto e 38 su Zargari e 2 minuti e 4 su Salehian. Il primo "straniero" è il coreano Sung Baek Park, staccato però di 4 minuti e 41 secondi.

ORDINE D'ARRIVO
1° Amir Zargari (Iri) Azad University
2° Hossein Askari (Iri) Tabriz Petrochemical s.t.
3° Farshad Salehian (Iri) Azad University s.t.
4° Ghader Mizbani (Iri) Tabriz Petrochemical s.t.
5° Samad Poor Seiedi (Iri) Tabriz Petrochemical a 21''

CLASSIFICA GENERALE
1° Ghader Mizbani (Iri) Tabriz Petrochemical
2° Hossein Askari (Iri) Tabriz Petrochemical a 1'07''
3° Amir Zargari (Iri) Azad University a 1'38''
4° Farshad Salehian (Iri) Azad University a 2'04''
5° Sung Baek Park (Kor) KSPO a 4'41''

Coppa delle Nazioni. Lander vince la 1°tappa della Ville de Saguenay Under 23, Andrea Zordan trionfa nella 1°tappa del Trofeo Karlsberg Juniores

Hanno preso il via ieri due prove della Coppa delle Nazioni, una dedicata agli Under 23 e una per gli Juniores.
Nella prova per gli Under 23, la Ville de Saguenay, la vittoria è andata al danese Sebastian Lander che ha regolato in volata il gruppo arrivato compatto al traguardo. Lander ha preceduto il tedesco Philipp Ries e il canadese Hugo Houle della nazionale B. La tappa, costruita su un circuito senza difficoltà altimetriche, è stata corsa a velocità molto elevate, con una media intorno ai 45 km/h. Molti sono stati i tentativi di fuga ma nessuno è andato a buon fine, dato che nessuno di questi è riuscito a guadagnare più di 30 secondi. Nell'inevitabile arrivo in volata Lander è stato il migliore, confermando il buon terzo posto alla Liegi - Bastogne - Liegi di categoria.
"A 50 chilometri dall'arrivo, i miei compagni di squadra mi hanno chiesto di prepararmi per lo sprint, così ho iniziato a riposarmi. Grazie a loro sono arrivato in posizione perfetta ai 500 metri dall'arrivo. Sono felice di poterli ringraziare con questa vittoria".
Nella prova dedicata agli Juniores, il Trofeo Karlsberg, la vittoria è andata all'italiano Andrea Zordan che ha preceduto, in uno sprint con una ventina di atleti, il danese Alexander Kamp e l'olandese Mike Teunissen.
"E' stata una corsa molto impegnativa sia per le tante salite sia per tanto vento che giocava a sfavore" ha dichiarato Rino De Candido, il ct azzuro. "Tutti gli azzurri si sono comportati molto bene. Da mettere in evidenza non solo il primo posto di Andrea Zordan anche la buona prestazione di Ignazio Moser che è stato in fuga, insieme ad altri tre atleti, per circa settanta chilometri, e che sono stati ripresi sul finale".

Ville de Saguenay - Under 23
1° Sebastian Lander (Den) Danimarca
2° Philipp Ries (Ger) Germania s.t.
3° Hugo Houle (Can) Canada B s.t.
4° Arnaud Courteille (Fra) Francia s.t.
5° Marcel Meisen (Ger) Germania s.t.

Trofeo Karlsberg - Juniores
1° Andrea Zordan (Ita) Italia
2° Alexander Kamp (Den) Danimarca s.t.
3° Mike Teunissen (Ned) Olanda s.t.
4° Asbjorn Kragh (Den) Danimarca s.t.
5° Jan Polanc (Slo) Slovenia s.t.

Doping. De Bonis e Caucchioli squalificati 2 anni per il Passaporto Biologico

Negli ultimi giorni sono arrivate anche le prime squalifiche per valori irregolari riscontrati nel Passaporto Biologico dei corridori. I primi due atleti a incappare in questa squalifica sono stati gli italiani Francesco De Bonis e Pietro Caucchioli.

LE SENTENZE DEL TNA
Queste le due sentenze del Tribunale Nazionale Antidoping:

- "Il Tribunale Nazionale Antidoping, presieduto da Francesco Plotino, nel procedimento disciplinare a carico di Francesco De Bonis, ritenuta la responsabilità dell’atleta in ordine alla violazione antidoping, gli infligge 2 anni di squalifica, con decorrenza dal 18/06/2009 e scadenza fissata al 17/06/2011. Condanna, inoltre, l’atleta alla sanzione pecuniaria di Euro 13.750,00. Lo condanna altresì al pagamento della somma di 3.500 franchi svizzeri per costi sostenuti dall’UCI e alla somma di Euro 15.737,20 sostenute dal CONI, per spese del procedimento disciplinare, ivi incluso l’onorario del consulente tecnico d’ufficio pari a Euro 3.000,00, meno Euro 1.000,00 già anticipate dalla parte".
- "Il Tribunale Nazionale Antidoping, presieduto da Francesco Plotino, nel procedimento disciplinare a carico di Pietro Caucchioli, ritenuta la responsabilità dell’atleta medesimo in ordine alla violazione antidoping, gli infligge 2 anni di squalifica, a decorrere dal 18/06/2009 e con scadenza fissata al 17/06/2011. Condanna altresì l’atleta al pagamento della somma di 2.500 franchi svizzeri per costi sostenuti dall’UCI e alla somma di Euro 2.000,00 sostenuta dal CONI per spese del procedimento disciplinare".

LE REAZIONI DI DE BONIS E CAUCCHIOLI
Non si sono fatte attendere, come prevedibile, le reazioni dei due ciclisti.

- Questo è il comunicato che Francesco De Bonis ha rilasciato dopo la squalifica e che ho ritrovato dal sito di Repubblica.
"Comunico a seguito della sentenza del Tna (Tribunale Nazionale Antidoping) che pubblicherò gli atti in modo da illustrare le modalità con le quali si è giunti dopo un anno a questa sentenza, contro la quale ricorrerò in appello. Addirò anche la giustizia penale per i documenti falsi che sono stati prodotti sulla base dei quali sono stato ingiustamente condannato. Tutto ciò affinchè ogni altro atleta possa sapere che la procedura di accusa è di stampo inquisitorio. Ricorrerò anche alla Corte di Strasburgo contro un metodo che non consente nessun diritto di difesa per l'atleta".
- Questa è la lettera che Pietro Caucchioli ha inviato al sito internet tuttobiciweb.it in merito alla sua squalifica e che ripubblico. La fonte potrete trovarla qui.
"Il mio è un caso del tutto particolare e peculiare poiché l'accusa nei miei confronti non derivava (come è sempre avvenuto finora) da una riscontrata positività a qualche sostanza, bensì si basava solo su una presunzione di positività legata ad una valutazione dell'andamento dei miei parametri ematici nel corso del tempo. Oggi è stato applicato il passaporto biologico utilizzando dati NON CONFORMI AL PROTOCOLLO (creato a fine 2009) e in ogni caso le anomalie sono state riscontrate nel 2008: intendo sottolineare che nel corso dell'udienza il consulente della Procura Antidoping, Prof. D'Onofrio (che peraltro e' proprio uno degli esperti che hanno valutato il mio profilo per conto dell'UCI) ha ammesso la carenza di documentazione richiesta dal medesimo protocollo. TUTTO CIO' VI SEMBRA NORMALE? Faccio presente inoltre che, come le norme consentono, avevo richiesto un processo pubblico. Tale richiesta mi è stata incomprensibilmente negata. Non solo. Ho chiesto una perizia affinché fossero degli scienziati indipendenti e non legati da rapporti con l'UCI a valutare i dati ma anche ciò mi è stato negato. Attendo ora di leggere le motivazioni del TNA, riservandomi ovviamente
di fare appello e capire perchè mi siano stati inflitti due anni di squalifica, visto che il passaporto biologico, da regolamento UCI, può essere applicato solamente utilizzando dati che rispettino i requisiti di conformità. Il Passaporto Biologico vale 7 MILIONI di Euro, la mia carriera di ciclista molto meno".