domenica 20 giugno 2010

Donne. Giro del Trentino, volata vincente per la Teutenberg nella 2°tappa, in maglia ancora Pooley

La tedesca Ina Yoko Teutenberg ha vinto la seconda tappa del Giro del Trentino Alto Adige regolando il gruppo delle migliori in volata. L'atleta dell'HTC Columbia ha preceduto l'italiana Rossella Callovi, 19 anni, della Vecchia Fontana Padova e la tedesca Claudia Hausler della Cervelo Test Team mentre al quarto posto si è piazzata Giorgia Bronzini della Gauss RDZ Ormu.
La seconda tappa prendeva il via da Riva del Garda e dopo 111 chilometri terminava a Monzambano. La difficoltà altimetrica più importante arrivava dopo pochi chilometri con la scalata del Passo San Giovanni, dove il gruppo è passato compatto seppur diminuito di numero. Tutto è rimasto tranquillo fino al circuito finale che prevedeva due passaggi sul GPM di terza categoria a Olfino. I tentativi migliori sono stati quelli di Eleonora Patuzzo a 15 chilometri dal traguardo e di Elena Berlato e Claudia Hausler ai - 7 ma entrambi sono stati rintuzzati dal gruppo lanciato verso la volata. A questo punto è venuta fuori la classe e l'esperienza della Teutenberg che ha lanciato una volata lunga precedendo di una decina di metri la Callovi e la Hausler.
La classifica generale è rimasta invariata con al primo posto la britannica Emma Pooley, seconda Alessandra D'Ettore e terza Eva Lechner, entrambe a 2 minuti e 53 secondi.

ORDINE D'ARRIVO
1° Ina Teutenberg (Ger) HTC - Columbia
2° Rossella Callovi (Ita) Vecchia Fontana Padova s.t.
3° Claudia Hausler (Ger) Cervelo Test Team s.t.
4° Giorgia Bronzini (Ita) Gauss RDZ Ormu s.t.
5° Trixi Worrack (Ger) Noris Cycling s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Emma Pooley (Gbr) Cervelo Test Team
2° Alessandra D'Ettorre (Ita) Top Girls Fassa Bortolo a 2'53''
3° Eva Lechner (Ita) Rappresentativa Alto Adige s.t.
4° Sylwia Kapusta (Pol) Safi Pasta Zara s.t.
5° Julia Martisova (Rus) Gauss RDZ Ormu s.t.

Tour de Beauce, Marc De Maar vince la 5°tappa, Day rimane leader

L'olandese Marc De Maar ha vinto la quinta tappa del Tour de Beauce scattando all'ultimo chilometro sulla salita finale della frazione. Il corridore della UnitedHealthcare ha preceduto di 4 secondi il resto del gruppo, regolato dallo spagnolo Javier Megias Leal del Team Type 1 e dal compagno Morgan Schmitt, quarto è arrivato Francisco Mancebo della Heraklion mentre quinto è giunto il leader della classifica Benjamin Day. Per De Maar si tratta della seconda vittoria nella corsa canadese dopo aver vinto la terza tappa e aver conquistato la maglia, persa nella cronometro del giorno dopo. Sconfitta maturata, secondo De Maar, anche a causa delle scelte dei commissari della corsa: "Questa vittoria è per i commissari riguardo a ieri. Ero arrabbiato e volevo lasciare un segno. Ieri i commissari hanno creato problemi sulla posizione della sella e ho dovuto cambiarla prima della partenza. Non avevo mai sentito di questa regola prima e avevo usato questa sella da un paio d'anni, è stato ridicolo. Probabilmente consegnerò anche i miei fiori a quei commissari".
La quinta tappa della corsa si è svolta su un circuito di 11,6 chilometri da ripetere 11 volte, tutto a Quebec City, di difficile interpretazione, su strade strette con continui saliscendi. Da una fuga iniziale di una decina di uomini davanti sono rimasti Chris Jones del Team Type 1 e Hector Gonzalez dell'Heraklion, raggiunti prima da Danny Summerhill della Holowesko e successivamente anche da Lucas Euser della Spidertech, Chad Beyer della BMC e Jamie Sparling del Canada, ma nell'ultimo giro tutti gli attaccanti sono stati ripresi dal gruppo tirato dalla Fly V Australia. Proprio sull'ultimo strappo, a 800 metri dal traguardo, De Maar ha lanciato il suo attacco staccando tutti i migliori e riprendendosi una rivincita per il torto subito il giorno prima.

ORDINE D'ARRIVO
1° Marc De Maar (Ned) UnitedHealthcare
2° Javier Megias Leal (Esp) Team Type 1 a 4''
3° Morgan Schmitt (Usa) UnitedHealthcare s.t.
4° Francisco Mancebo (Esp) Heraklion Kastro Murcia s.t.
5° Benjamin Day (Aus) Fly V Australia s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Benjamin Day (Aus) Fly V Australia
2° Darren Rolfe (Aus) Fly V Australia a 57''
3° Marc De Maar (Ned) UnitedHealthcare a 1'04''
4° Morgan Schmitt (Usa) UnitedHealthcare a 1'14''
5° Valery Kobzarenko (Ukr) Team Type 1 s.t.

Tour des Pays de Savoie, 2°tappa a Talansky, 3°tappa a Guay, Schnyder rimane leader

Seconda giornata di corsa al Tour des Pays de Savoie divisa in due frazioni, una di 80 chilometri da Aosta a La Thuile in Italia e l'altra di 76 chilometri da Bourg-Saint-Maurice a La Giettaz.
La prima frazione vedeva nel finale la salita del Colle di San Carlo, prima della picchiata verso La Thuile. Una fuga iniziale di 10 uomini, tra i quali c'era Carmelo Panto della Gragnano, ha movimentato la prima parte di corsa fino ai piedi del Colle San Carlo dove il gruppo si è ricompattato. Dopo una prima parte di salita con il gruppo compatto, i primi a scattare sono stati Kevin Pigaglio della Rhone Alpes e Romain Bardet della Chambery, ripresi poco dopo dallo statunitense Andrew Talansky. Proprio Talansky ha lanciato l'attacco negli ultimi 3 chilometri di salita staccando tutti gli altri, con Pigaglio e poi Bardet alle sue spalle mentre Schnyder si trovava a 1 minuto e 20 secondi di ritardo. Talansky è passato con 35 minuto su Pigaglio in cima alla salita e nei 5 chilometri di discesa, molto tecnici, è riuscito ad aumentare il vantaggio sugli inseguitori, raggruppatisi alle sue spalle. All'arrivo Talansky è arrivato in solitario con 49 secondi su un gruppetto regolato da Bardet e da Bart De Clercq della Davo Lotto.
Nella seconda frazione le salite da scalare erano tre, senza praticamente un tratto pianeggiante per tutta la tappa. A causa delle condizioni meteo proibitive sulla prima salita, la partenza è stata spostata al termine della discesa del Colle del Piccolo San Bernardo, a Bourg St Maurice. Sulla prima salita del Cormet de Roselend in testa sono passati i belgi De Clercq e Zico Waeytens della Davo Lotto, ripresi in discesa da Frederic Brun del Team Vulco e Yoann Barbas della Chambery CF. La discesa, resa difficile dalle condizioni atmosferiche, ha rivoluzionato la situazione e ai piedi del Col de Saisies davanti si trovavano Barbas, Brun, Yoann Bagot della Francia e Thomas Bonnin dell'Albi VS mentre il gruppo del leader Schnyder si trovava a 1 minuto e 30 secondi. Lungo l'ascesa Brun ha perso contatto con i primi mentre dal gruppo principale è uscito a tutta Julien Guay della Nogent-sur-Oise, riuscendo a rientrare sui primi nei chilometri finali della salita. Guay si è lanciato da solo in discesa mentre alle sue spalle Schnyder, grazie a una grande azione sia in salita che in discesa, è riuscito a rientrare sul francese. I due sono andati in accordo fino al traguardo con Guay che ha vinto la tappa su Schnyder mentre terzo è giunto Mirco Saggiorato del Team Burgi a 1 minuto e 14 secondi, quarto è arrivato Bagot e al quinto posto si è piazzato Barbas.
La classifica generale vede sempre Schnyder saldamente al comando con 4 minuti e 4 secondi su Bonnin dell'Albi VS e 5 minuti e 49 secondi su Barbas della Chambery.

2°TAPPA
1° Andrew Talansky (Usa) Stati Uniti
2° Romain Bardet (Fra) Chambery CF a 49''
3° Bart De Clercq (Bel) Davo Lotto s.t.
4° Kevin Pigaglio (Fra) Rhone Alpes s.t.
5° Thomas Bonnin (Fra) Albi VS s.t.

3°TAPPA
1° Julien Guay (Fra) C.C. Nogent-sur-Oise
2° Nicolas Schnyder (Swi) Price Custom Bikes s.t.
3° Mirco Saggiorato (Swi) Team Burgi a 1'14''
4° Yoann Bagot (Fra) Francia a 2'19''
5° Yoann Barbas (Fra) Chambery CF a 2'30''

CLASSIFICA GENERALE
1° Nicolas Schnyder (Swi) Price Custom Bikes
2° Thomas Bonnin (Fra) Albi VS a 4'04''
3° Yoann Barbas (Fra) Chambery CF a 5'49''
4° Yoann Bagot (Fra) Francia a 6'40''
5° Tim Wellens (Bel) Davo Lotto a 8'53''
6° Nicolas Edet (Fra) Francia a 9'23''
7° Mirco Saggiorato (Swi) Team Burgi a 10'09''
8° Frederic Brun (Fra) Team Vulco a 11'45''
9° Romain Bardet (Fra) Chambery CF s.t.
10° Julien Guay (Fra) CC Nogent-sur-Oise a 12'01''

Girobio, doppietta Mastromarco nell'8°tappa, Monsalve vince su Santoro

Il venezuelano Jonathan Monsalve ha vinto l'ottava tappa del Girobio - Giro Ciclistico d'Italia superando in volata il compagno di squadra Antonio Santoro per un'importante doppietta per la propria squadra. Alle spalle del duo della Mastromarco, a 36 secondi è arrivato Stefano Locatelli della De Nardi Colpack che ha preceduto Francesco Manuel Bongiorno della Futura Team Matricardi mentre a 39 secondi è giunto Daniele Aldegheri della Mantovani Cycling Fontana.
L'ottava tappa conduceva i corridori da Faenza a Vitolini per un totale di 170,9 chilometri e pur non presentando particolari difficoltà nel finale la strada non era mai pianeggiante e la selezione, dopo le tante fatiche, è stata naturale. L'attacco decisivo è arrivato a 20 chilometri dall'arrivo con il duo della Mastromarco che se n'è andato mentre la nazionale colombiana si limitava a rendere minimi i danni visto il grande vantaggio del trio Betancourt - Beltran - Anacona in classifica generale. Al traguardo i corridori sono arrivati alla spicciolata ma i primi tre posti della classifica sono rimasti invariati con Betancourt che mantiene 3 minuti e 50 secondi su Beltran e 5 minuti e 19 secondi su Anacona. Balzo in avanti per Santoro che ora è quarto a 5 minuti e 34 secondi e anche per Stefano Locatelli, quinto a 7 minuti e 26 secondi. Oggi si corre l'ultima tappa e difficilmente il titolo scapperà dalle mani di Carlos Alberto Betancourt.

ORDINE D'ARRIVO
1° Jonathan Monsalve (Ven) Mastromarco Chianti
2° Antonio Santoro (Ita) Mastromarco Chianti a 2''
3° Stefano Locatelli (Ita) De Nardi Colpack Bergamasca a 36''
4° Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Futura Team Matricardi s.t.
5° Daniele Aldegheri (Ita) Mantovani Cycling Fontana a 39''

CLASSIFICA GENERALE
1° Carlos Betancourt (Col) Colombia
2° Eduard Beltran (Col) Colombia a 3'50''
3° Winner Anacona (Col) Colombia a 5'19''
4° Antonio Santoro (Ita) Mastromarco Chianti a 5'34''
5° Stefano Locatelli (Ita) De Nardi Colpack Bergamasca a 7'26''
6° Alessandro Stocco (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli a 7'39''
7° Diego Zanco (Ita) Zalf Desiree Fior a 7'51''
8° Edoardo Zardini (Ita) Mantovani Cycling Fontana a 8'23''
9° Alessio Marchetti (Ita) Casati NGC Perrel s.t.
10° Matteo Rabottini (Ita) Aran D'Angelo & Antenucci a 11'43''

Route du Sud, a Kadri la 1°frazione della 2°tappa, a Moncoutie la 2° e la maglia di leader

Seconda tappa della Route du Sud divisa in due parti, una frazione in linea di 82,8 chilometri da Izaourt a Saint-Gaudens e una a cronometro di 16,2 chilometri da Loudenvielle a Peyragudes.
La prima frazione è andata al francese Blel Kadri dell'Ag2R La Mondiale che ha preceduto il compagno di fuga Mathieu Sprick della BBox allo sprint mentre a 10 secondi il gruppo è stato regolato da Stephane Poulhies della Saur - Sojasun. I due uomini sono andati in fuga dopo circa 18 chilometri di corsa riuscendo a guadagnare subito una trentina di secondi. Il gruppo sembrava in grado di andarli a riprendere ma a circa 30 chilometri dal traguardo ha rallentato e il vantaggio è rapidamente salito a 2 minuti e 30 secondi. L'inseguimento, dopo il momento di stallo, è ripreso e la velocità del gruppo è aumentata vertiginosamente ma i due uomini al comando sono stati capaci di mantenere pochi secondi sul traguardo con Kadri che alla fine ha preceduto Sprick, conquistando così la prima vittoria stagionale.
Nella seconda frazione a cronometro, con il tratto finale sul Col de Peyresourde, il miglior tempo è stato fissato da David Moncoutie della Cofidis che ha preceduto di 10 secondi il connazionale Alexandre Geniez della Skil Shimano, di 31 secondi Fortunato Baliani della Miche, di 39 secondi il polacco Przemyslaw Niemec della Miche e di 41 secondi Pasquale Muto, sempre della Miche. Grazie a questa vittoria Moncoutie, al suo primo successo stagionale, ha vestito la maglia di leader della classifica, potendo ora gestire gli stessi distacchi dati nella cronometro sui primi cinque dell'ordine d'arrivo.

2°TAPPA A
1° Blel Kadri (Fra) Ag2R La Mondiale
2° Mathieu Sprick (Fra) BBox Bouygues Telecom s.t.
3° Stéphane Poulhies (Fra) Saur - Sojasun a 10''
4° Gianni Meersman (Bel) Francaise Des Jeux s.t.
5° Kristof Goddaert (Bel) Ag2R La Mondiale s.t.

2°TAPPA B
1° David Moncoutie (Fra) Cofidis
2° Alexandre Geniez (Fra) Skil - Shimano a 10''
3° Fortunato Baliani (Ita) Miche a 31''
4° Przemyslaw Niemiec (Pol) Miche a 39''
5° Pasquale Muto (Ita) Miche a 41''

CLASSIFICA GENERALE
1° David Moncoutie (Fra) Cofidis
2° Alexandre Geniez (Fra) Skil - Shimano a 10''
3° Fortunato Baliani (Ita) Miche a 31''
4° Pasquale Muto (Ita) Miche a 39''
5° Przemyslaw Niemiec (Pol) Miche s.t.
6° John Gadret (Fra) AG2R La Mondiale a 1'03''
7° Blel Kadri (Fra) AG2R La Mondiale a 1'04''
8° Damien Monier (Fra) Cofidis a 1'23''
9° Rein Taaramae (Est) Cofidis a 1'38''
10° Yury Trofimov (Rus) BBox Bouygues Telecom a 1'53''

Giro di Slovenia, tappa e maglia per Vincenzo Nibali

L'italiano Vincenzo Nibali ha vinto la terza tappa del Giro di Slovenia arrivando da solo in cima all'ultima salita di giornata. Il corridore della Liquigas - Doimo ha preceduto di 43 secondi l'italiano Giovanni Visconti dell'ISD Neri e di 45 secondi il danese Chris Anker Sorensen della Saxo Bank che ha preceduto José Cayetano Sarmiento dell'Acqua & Sapone e Andrea Noé della Ceramica Flaminia. Per Nibali si tratta della quarta vittoria stagionale che, come dichiarato da lui nel post-gara, vuole incrementare a cinque con il campionato nazionale.
"La tappa oggi era quella che più mi intrigava. Il finale in salita portava a un attacco solitario, mi piaceva. Ho aumentato la velocità a 13 chilometri dall'arrivo, cercando di mantenere un'alta velocità. Non è stato facile ma grazie alla buona condizione fisica ottenuta durante il Giro d'Italia sono riusciti a costruire un vantaggio. Il mio obiettivo è di migliorare la condizione prima del Campionato Italiano, un test molto difficile e selettivo".
La terza tappa della corsa slovena ha preso il via da Bled per arrivare al traguardo in salita di Krvavec dopo 171 chilometri, posto a 1490 metri. Dopo una trentina di chilometri di corsa e tanti tentativi annullati, una fuga è riuscita ad andarsene. Maarten Neyens della Topsport Vlaanderen, Reiner Honig dell'Acqua Sapone e Gianluca Mirenda dell'ISD - Neri sono riusciti a conquistare subito un buon margine sul gruppo tirato dalla Liquigas Doimo, arrivando a un massimo di 5 minuti e 30 secondi. Con il monte Krvavec in vista il vantaggio dei fuggitivi è iniziato a diminuire, venendo totalmente annullato sulle prime rampe della salita. Ai -13, dopo soltanto un chilometro di salita, Nibali ha lanciato il suo attacco con la Saxo Bank che ha iniziato a tenere il ritmo nel gruppo. L'italiano ha lentamente ma costantemente guadagnato secondi sugli inseguitori che man mano si riducevano di numero, con tra i protagonisti principali Chris Anker Sorensen e Sarmiento. In condizioni di visibilità pessime a causa della nebbia e con una temperatura molto bassa Nibali è arrivato in cima conquistando la tappa precedendo di circa 45 secondi Visconti e, poco più indietro, Sorensen, Sarmiento e Noé.
In classifica generale Nibali ha conquistato il primo posto, Visconti è secondo a 47 secondi mentre terzo è Sorensen a 51 secondi.

ORDINE D'ARRIVO
1° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo
2° Giovanni Visconti (Ita) ISD - Neri a 43''
3° Chris Anker Sorensen (Den) Team Saxo Bank a 45''
4° José Cayetano Sarmiento (Col) Acqua & Sapone s.t.
5° Andrea Noé (Ita) Ceramica Flaminia s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo
2° Giovanni Visconti (Ita) ISD - Neri a 47''
3° Chris Anker Sorensen (Den) Team Saxo Bank a 51''
4° Andrea Noe (Ita) Ceramica Flaminia a 55''
5° José Cayetano Sarmiento (Col) Acqua & Sapone s.t.
6° Anders Lund (Den) Team Saxo Bank a 1'08''
7° Marcos Garcia (Spa) Xacobeo Galicia s.t.
8° Gasper Svab (Slo) Sava a 1'58''
9° Grega Bole (Slo) Lampre - Farnese Vini a 2'06''
10° Mitja Mahoric (Slo) Adria Mobil a 2'08''

Ster Elektrotoer, tappa e maglia per Adam Hansen dell'HTC Columbia

L'australiano Adam Hansen ha vinto la terza tappa dello Ster Elektrotoer coronando una fuga iniziata a inizio gara. Il corridore dell'HTC Columbia ha preceduto in volata lo svizzero Laurent Beuret della CarmioOro NGC e il belga Johan Coenen della Topsport Vlaanderen mentre poco più staccati, a circa 3 secondi, arrivavano altri quattro corridori regolati da Thomas De Gendt. Per Hansen si tratta della prima vittoria stagionale mentre per l'HTC Columbia è il successo numero 28.
La terza frazione della corsa olandese ha preso il via partendo da Verviers e arrivando a La Gileppe dopo 194 chilometri, con tante salite e saliscendi lungo l'intero percorso. A inizio tappa si è formata la fuga decisiva, composta da una ventina di corridori, che ha guadagnato fino a nove minuti di vantaggio sul gruppo, sfruttando anche le pessime condizioni atmosferiche. Visto il profilo altimetrico molto duro la selezione davanti è stata naturale e ai 3 chilometri dall'arrivo Hansen ha provato un attacco portandosi dietro Beuret e Coenen. Allo sprint l'australiano è stato il migliore precedendo di qualche centimetro lo svizzero e il belga. Poco più distanti sono arrivati gli immediati inseguitori mentre il gruppo è giunto a 16 minuti dal vincitore. A causa di questo ritardo, la classifica è totalmente cambiata: al primo posto si trova proprio Adam Hansen con 15 secondi su Johan Coenen e 16 secondi su Thomas De Gendt e Bram Schmitz della Van Vliet mentre la Rabobank, che occupava i primi tre posti della classifica, ha soltanto Pieter Weening a 20 secondi al quinto posto.

ORDINE D'ARRIVO
1° Adam Hansen (Aus) Team HTC - Columbia
2° Laurent Beuret (Swi) CarmioOro NGC s.t.
3° Johan Coenen (Bel) Topsport Vlaanderen s.t.
4° Thomas De Gendt (Bel) Topsport Vlaanderen a 2''
5° Bjorn Leukemans (Bel) Vacansoleil a 3''

CLASSIFICA GENERALE
1° Adam Hansen (Aus) Team HTC - Columbia
2° Johan Coenen (Bel) Topsport Vlaanderen a 15''
3° Thomas De Gendt (Bel) Topsport Vlaanderen a 16''
4° Bram Schmitz (Ned) Van Vliet EBH s.t.
5° Pieter Weening (Ned) Rabobank a 20''

Giro di Svizzera, doppietta Caisse d'Epargne nell'8°tappa, primo Rui Costa, secondo Rojas Gil

Il portoghese Rui Alberto Faria Costa ha vinto l'ottava tappa del Giro di Svizzera portando a compimento una lunga fuga iniziata nei primi chilometri. Il corridore della Caisse d'Epargne ha preceduto di 15 secondi lo spagnolo Jose Joaquin Rojas Gil, suo compagno di squadra, mentre terzo si è piazzato il belga Maxime Monfort dell'HTC Columbia. Da segnalare anche il quinto posto di Alessandro Vanotti della Liquigas, arrivato alle spalle di Sandy Casar della Francaise des Jeux. Per Rui Costa si tratta della seconda vittoria stagionale dopo quella di inizio stagione al Challenge Mallorca.
L'ottava tappa del Tour de Suisse, da Wetzikon a Liestal di 172,4 chilometri, presentava quattro salite di terza categoria ma soprattutto il finale era molto vallonato. La frazione si è decisa, in pratica, dopo soli 30 chilometri quando 9 corridori hanno preso il largo. Il gruppetto di testa era formato da Tom Danielson della Garmin, Alessandro Vanotti della Liquigas, Maxime Monfort dell'HTC-Columbia, Rui Costa e Jose Joaquin Rojas della Caisse d'Epargne, Gregory Rast della RadioShack, Sandy Casar della Francaise Des Jeux, Lars Petter Nordhaug del Team Sky e Gerald Ciolek della Milram. Visto che il ritardo di Monfort dal leader Gesink era soltanto di 5 minuti il gruppo non ha mai concesso troppi secondi alla fuga, arrivata al massimo ad avere 3 minuti di vantaggio. Il più attivo davanti era proprio Monfort, interessato a guadagnare più secondi possibili in vista della cronometro finale. Intanto, nel gruppo principale Gesink ha iniziato a ricevere attacchi da svariati corridori con la sua squadra che è rimasta impegnata per tutta la corsa a tamponare ogni tentativo di fuga, specialmente grazie a Garate e Mollema. Sfruttando la superiorità numerica davanti e alla forma di entrambi i due corridori della Caisse d'Epargne hanno iniziato ad attaccare i compagni di fuga finché Rui Costa è riuscito ad andarsene con il solo Monfort, ormai stanco, a provare a riprenderlo con alla sua ruota Rojas Gil, molto veloce allo sprint e demoralizzante da avere a ruota. Il vantaggio di Rui Costa è rimasto costante fino all'arrivo con Rojas Gil che ha superato senza problemi uno stanco Monfort. Il gruppo dei migliori è arrivato compatto a 1 minuto e 16 secondi dopo che Mollema aveva fatto un grandissimo lavoro per andare a riprendere un attacco di Joaquim Rodriguez e Frank Schleck, con Gesink rimasto tranquillo a ruota e pronto per la cronometro finale.
In classifica l'olandese può gestire un vantaggio di 29 secondi su Rigoberto Uran, altro Caisse d'Epargne, mentre Steve Morabito della BMC Racing è terzo a 36 secondi. Attenzione, ovviamente, anche a Lance Armstrong, settimo a 55 secondi da Gesink.

ORDINE D'ARRIVO
1° Rui Alberto Faria Costa (Por) Caisse d'Epargne
2° Jose Joaquin Rojas Gil (Esp) Caisse d'Epargne a 15''
3° Maxime Monfort (Bel) Team HTC - Columbia a 19''
4° Sandy Casar (Fra) Francaise Des Jeux a 34''
5° Alessandro Vanotti (Ita) Liquigas - Doimo s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Robert Gesink (Ned) Rabobank
2° Rigoberto Uran (Col) Caisse d'Epargne a 29''
3° Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team a 36''
4° Frank Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 38''
5° Joaquim Rodriguez Oliver (Esp) Team Katusha a 42''
6° Matteo Carrara (Ita) Vacansoleil a 54''
7° Lance Armstrong (USA) Team Radioshack a 55''
8° Oliver Zaugg (Swi) Liquigas - Doimo a 1'01''
9° Jacob Fuglsang (Den) Team Saxo Bank a 1'17''
10° Thomas Lovkvist (Swe) Sky Professional a 1'38''

GP Nobili Rubinetterie - Coppa Papà Carlo, ad Arona la prima da prof per Gianluca Brambilla

L'italiano Gianluca Brambilla ha vinto la 13° edizione del GP Nobili Rubinetterie arrivando per primo sul traguardo posto in cima alla salita del San Carlone. Il corridore della Colnago CSF Inox ha preceduto di 2 secondi Francesco Bellotti della Liquigas e Matteo Montaguti della De Rosa Stac Plastic, a 5 secondi sono arrivati Riccardo Chiarini della De Rosa e Travis Meyer della Garmin Transitions. Per Brambilla, classe '87, il successo nella categoria prof è arrivato presto, a conferma delle qualità già dimostrate da Under 23, specialmente con le vittorie al Giro del Friuli Venezia Giulia e al Gp Palio del Recioto.
La gara, prima della due giorni organizzata dalla Nobili Rubinetterie, ha preso il via dallo stabilimento dello sponsor a Suno e prevedeva nel finale un circuito da ripetere 8 volte ad Arona, con la salita del San Carlone posta all'ultimo chilometro. Dopo 35 chilometri di gara in quattro sono andati all'attacco, Alessandro Donati dell'Acqua & Sapone, Bartosz Huzarski dell'ISD Neri, Matteo Montaguti della De Rosa e Alessandro Raisoni della Carmioro. Il loro vantaggio è salito fino a 4 minuti e 35 secondi dopo 82 chilometri mentre Raisoni, a circa metà degli otto giri previsti, si è staccato. Intanto, dal gruppo principale nel quale Ivan Basso della Liquigas ha tirato per lungo tempo, erano usciti Francesco Bellotti della Liquigas, Riccardo Chiarini della De Rosa, Gianluca Brambilla della Colnago, Giuseppe Muraglia e Luca Zanasca della CDC, Travis Meyer della Garmin e Fabrice Piemontesi dell'Androni Diquigiovanni. I tre fuggitivi rimasti davanti sul duro circuito finale hanno perso terreno rispetto agli inseguitori, lasciando successivamente Montaguti tutto solo al comando. L'unico a riportarsi su di lui, però, è stato Brambilla che ha iniziato a dividersi il lavoro con il corridore della De Rosa mentre alle loro spalle gli scatti erano continui, senza una vera e propria collaborazione. Arrivati all'ultimo chilometro, all'inizio della salita del San Carlone, i due avevano soltanto qualche secondo sugli inseguitori. In uno dei primi tratti della salita Brambilla è andato all'attacco con uno scatto secco lasciando sul posto Montaguti, affaticato dalla lunga fuga, mentre alle loro spalle Chiarini provava a rientrare insieme a Bellotti e tutti gli altri, con il gruppetto già un po' sfilacciato. Brambilla ha proseguito del suo passo fin sul traguardo arrivando con poco vantaggio su Bellotti, autore di una grande salita finale, che aveva ripreso e superato Montaguti proprio sul traguardo.
A fine corsa Ivan Basso ha parlato del suo prossimo obiettivo, il Tour de France, e della sua preparazione alla Gazzetta: "E’ stata una bella fatica. Freddo, pioggia. Davanti gente che spingeva. E un percorso esigente. Sono sceso ieri dalla montagna e le sensazioni immediate non sono mai fantastiche. Così ho dato a compagni come Bellotti e Ivan Santaromita, costretti a tirare in ogni corsa, la possibilità di provarci. E mi sembra che sia stata una buona scelta. Considero questi due giorni come un blocco di lavoro per avvicinarmi al Tour de France. Poi tornerò sul Passo San Pellegrino fino alla vigilia del campionato italiano. E dopo il tricolore, considererò chiusa la fase di allenamento".

ORDINE D'ARRIVO
1° Gianluca Brambilla (Ita) Colnago CSF Inox
2° Francesco Bellotti (Ita) Liquigas - Doimo a 2''
3° Matteo Montaguti (Ita) De Rosa - Stac Plastic s.t.
4° Riccardo Chiarini (Ita) De Rosa - Stac Plastic a 5''
5° Travis Meyer (Aus) Garmin - Transitions s.t.
6° Luca Zanasca (Ita) CDC - Cavaliere a 12''
7° Fabrice Piemontesi (Ita) Androni Giocattoli a 14''
8° Alessandro Donati (Ita) Acqua & Sapone a 18''
9° Bartosz Huzarski (Pol) ISD - Neri a 22''
10° Danny Pate (Usa) Garmin - Transitions a 25''