domenica 4 luglio 2010

Course de Solidarnosc et des Champions Olympiques, vittoria finale a Morajko, ultima tappa a Schulze

Il polacco Jacek Morajko è il vincitore della 21° edizione della Course de Solidarnosc et des Champions Olympiques, conosciuta in lingua polacca come Wyscig Solidarnosci i Olimpijczykow. Al corridore della Mroz Active Jet è bastato controllare nell'ultima tappa i propri avversari per capitalizzare le due vittorie nella quarta e quinta frazione dove aveva accumulato anche un buon margine sugli avversari. Alle spalle del campione nazionale polacco sono arrivati l'italiano Pasquale Muto della Miche, secondo a 14 secondi, e il tedesco Stefan Schafer dell'LKT Team Brandenburg, terzo a 22 secondi, che grazie ai secondi di abbuono conquistati oggi ha tolto il gradino più basso del podio al connazionale Alexander Gottfried del Team NetApp, quarto a 24 secondi. Per Morajko si tratta di un altro grande successo in questa stagione dopo il Tour of Malopolska e il campionato nazionale in linea.
" Al contrario delle apparenze, mantenere la maglia gialla non è stato facile. Avevo un piccolo margine su un vasto gruppo di corridori e gli attacchi potevano arrivare da fronti differenti. Il finale di tappa è stato nervoso e pericoloso, anche a causa delle strette strade di Jaroslaw. Fortunatamente, non ci sono stati incidenti" ha dichiarato Morajko a fine corsa.
L'ultima tappa non ha riservato grandi sorprese per gli uomini di classifica ed è andata al tedesco André Schulze, già vincitore della seconda e terza frazione. Il corridore della PSK Whirlpool ha preceduto in volata i connazionali Steffen Radochla della Nutrixxion Sparkasse e Stefan Schafer dell'LKT Team Brandenburg. La vittoria di Schulze non è stata così scontata visto che il gruppo, lanciato in volata, è riuscito a riprendere un fuggitivo soltanto nei metri finali. Infatti, a sei chilometri dal traguardo di Jaroslaw, lo spagnolo Gustavo Dominguez Lemos della Xacobeo Galicia ha provato un attacco solitario che ai più sembrava velleitario. Il gruppo gli ha concesso un po' di spazio e il corridore spagnolo ha dato tutto fino alla fine, venendo ripreso dall'avanguardia del gruppo praticamente sul traguardo, piazzandosi al quarto posto finale.

ORDINE D'ARRIVO
1° André Schulze (Ger) PSK Whirlpool
2° Steffen Radochla (Ger) Nutrixxion Sparkasse s.t.
3° Stefan Schafer (Ger) LKT Team Brandenburg s.t.
4° Gustavo Dominguez Lemos (Esp) Xacobeo Galicia s.t.
5° Krzysztof Jezowski (Pol) CCC Polsat s.t.

CLASSIFICA FINALE
1° Jacek Morajko (Pol) Mroz Active Jet
2° Pasquale Muto (Ita) Miche a 14''
3° Stefan Schafer (Ger) LKT Team Brandenburg a 22''
4° Alexander Gottfried (Ger) Team NetApp a 24''
5° Luka Mezgec (Slo) Zheroquadro Radenska a 26''
6° Martin Mares (Cze) PSK Whirlpool s.t.
7° Fortunato Baliani (Ita) Miche a 26''
8° Oleksandr Sheydyk (Ukr) ISD Continental a 28''
9° Vitaliy Popkov (Ukr) ISD Continental a 30''
10° Matija Kvasina (Cro) Zheroquadro Radenska s.t.

Giro d'Italia Femminile 2010. Tre su tre per la Teutenberg, sua anche la cronometro

La tedesca Ina Yoko Teutenberg ha deciso che in questo Giro d'Italia, finché non ci sarà qualche salita, le vittorie saranno tutte sue. Dopo le due vittorie in volata, la ciclista dell'HTC Columbia ha dominato anche la prova a cronometro di oggi superando nettamente le avversarie. Alle spalle della Teutenberg si sono piazzate l'olandese Kirsten Wild della Cervelo a 21 secondi e la compagna di squadra Judith Arndt a 22 secondi. Buon quinto posto per l'olandese Marianne Vos a 25 secondi, terza in classifica generale e qualche secondo incamerato sulle avversarie per la classifica finale.
La gara si è svolta lungo un percorso di 16,9 chilometri che univa i paesi di Caerano San Marco e Biadene, sede di partenza e di arrivo della tappa. A parte il fenomeno Teutenberg, tutte le favorite per la classifica finale sono arrivate abbastanza vicine e i distacchi restano ancora limitati, pronti a dilatarsi nelle tappe più difficili. A fine corsa l'unica vera protagonista finora, Ina Yoko Teutenberg, ha dichiarato: "Avevo già vinto tre tappe consecutive al Giro Donne ma non avevo mai vinto due sprint e poi una cronometro, questo è molto eccitante. Io speravo di correre e non perdere troppo tempo ma è stata una gran gara per me e avevo gambe veramente buone. Come leader della corsa ero l'ultima a partire e a metà percorso ho sentito dal mio direttore sportivo che avevo il miglior tempo. Pensavo di poter fare una buona seconda parte e quando ho ripreso Giorgia Bronzini nell'ultima parte, questo mi ha dato ulteriori energie. Abbiamo vinto tre tappe su tre e la leadership della corsa così non ci sarà pressione su di noi ma speriamo che avremo il comando fino alla fine della settimana. Il Giro è sempre un obiettivo importante, è una delle corse più importanti femminile e qualsiasi cosa succeda è un grande onore per me vestire la maglia rosa".

ORDINE D'ARRIVO
1° Ina Yoko Teutenberg (Ger) HTC Columbia Women
2° Kirsten Wild (Ned) Cervelo TestTeam a 21''
3° Judith Arndt (Ger) HTC Columbia Women a 22''
4° Linda Villumsen (Nzl) HTC Columbia Women a 24''
5° Marianne Vos (Ned) Nederland Bloeit a 25''

CLASSIFICA GENERALE
1° Ina Yoko Teutenberg (Ger) HTC Columbia Women
2° Kirsten Wild (Ned) Cervelo TestTeam a 36''
3° Marianne Vos (Ned) Nederland Bloeit a 40''
4° Judith Arndt (Ger) HTC Columbia Women a 42''
5° Linda Villumsen (Nzl) HTC Columbia Women a 43''

Giro d'Austria, André Greipel vince la 1°tappa in volata su Swift e Brown

Il Giro d'Austria è iniziato sicuramente meglio del Tour de France per l'HTC Columbia. Infatti, la prima tappa della corsa a tappe austriaca è andata al tedesco André Greipel che ha vinto nettamente la volata del gruppo. Alle sue spalle sono arrivati il britannico Ben Swift della Sky Professional e l'australiano Graeme Brown della Rabobank mentre al quarto posto si è piazzato l'italiano Danilo Napolitano del Team Katusha. Per Greipel si tratta della vittoria numero 13 in stagione, confermandosi ancora come il professionista più vincente in questo 2010.
La tappa odierna, la prima delle otto frazioni che porteranno la corsa a Vienna, è partita da Dornbirn per terminare dopo 157,9 chilometri a Bludenz. Poco dopo la partenza è andato all'attacco l'austriaco Josef Benetseder del Team Vorarlberg-Corratec, al ritorno alle corse dopo la riassegnazione di una licenza da parte dell'UCI alla squadra, sospesa per problemi economici. Dopo circa 60 chilometri su Benetseder sono rientrati anche Christian Pavitischitz dell'Arbo KTM e Donato Cannone della Ceramica Flaminia, formando il terzetto che avrebbe caratterizzato tutta la frazione. Il vantaggio massimo dei fuggitivi ha toccato i sei minuti finché le squadre dei velocisti, su tutte l'HTC Columbia, non hanno preso in mano l'inseguimento. A 20 chilometri dal traguardo gli attaccanti sono stati ripresi e la corsa è filata liscia fino all'arrivo dove Greipel ha dimostrato una volta di più di essere il miglior velocista attualmente in circolazione.
"La mia squadra ha recuperato lo svantaggio sui fuggitivi e questo è stato un gran lavoro. Sono molto felice di aver vinto la prima tappa" ha dichiarato un contento Greipel al traguardo.

ORDINE D'ARRIVO
1° André Greipel (Ger) Team HTC - Columbia
2° Ben Swift (Gbr) Sky Professional s.t.
3° Graeme Brown (Aus) Rabobank s.t.
4° Danilo Napolitano (Ita) Team Katusha s.t.
5° Nikolas Maes (Bel) Quick Step s.t.

Tour de France, Petacchi re degli sprint per un giorno, sua la 1°tappa

Il ruggito dei vecchi leoni, la sconfitta dei giovani cavalli rampanti. Potrebbe essere questa frase la summa della frazione odierna, la prima del Tour de France, terminata con una volata come purtroppo se ne vedono tante alla corsa francese, con cadute a ripetizione che man mano hanno fatto fuori più della metà dei velocisti presenti in corsa. A uscire vincitore da una selva di biciclette e corridori che finivano per aria è stato uno che di volate ne ha fatte tante e che non vinceva al Tour dal 2003, Alessandro Petacchi. Il corridore della Lampre Farnese Vini ha preceduto l'australiano Mark Renshaw dell'HTC Columbia e il norvegese Thor Hushovd della Cervelo con una volata di grande potenza, partendo come un razzo senza che nessuno sia stato in grado di uscire dalla sua ruota. I vecchi leoni hanno occupato le parti alti dell'ordine d'arrivo (Petacchi, Hushovd, McEwen) mentre i giovani (Cavendish, Farrar, Ciolek) per motivi diversi hanno dovuto soccombere, chi prima come Cavendish, chi proprio nel finale come Farrar. Una vittoria importante per Petacchi dopo le tante cadute subite in stagione che lo rilanciano come uno dei velocisti più forti nonostante non sia più al massimo della sua carriera ma la grande esperienza e l'enorme potenza espressa dal suo motore può ancora fare male a molti.
"Sono tornato al Tour e ho vinto subito: di più non potevo chiedere" ha commentato Petacchi al traguardo. "Devo ringraziare innanzitutto i miei compagni di squadra, i quali hanno svolto davvero un ottimo lavoro per permettermi di rimanere nelle prime posizioni del gruppo e di evitare così le cadute. Sapevo di stare bene dato che ieri ho avvertito ottime sensazioni nel prologo, così ho deciso di iniziare lo sprint da lontano, rischiando di venire respinto dal vento contrario, ma questo non è successo e ora posso festeggiare questa vittoria, dedicata agli sponsor del team che hanno creduto ancora in me".
La tappa odierna, la prima in linea del Tour de France edizione 2010, è scattata da Rotterdam, in Olanda, per terminare a Bruxelles, in Belgio, dopo 223,5 chilometri. 195 i corridori partiti, già ritirati Mathias Frank della BMC e Manuel Cardoso della Footon Servetto dopo gli incidenti di ieri. Già dal primo chilometro tre corridori hanno deciso di provare la fuga, andandosene dal gruppo. A lanciare l'attacco è stato l'olandese Lars Boom della Rabobank seguito poco dopo dal belga Maarten Wynants della Quick Step e dallo spagnolo Alan Perez dell'Euskaltel-Euskadi. Il gruppo ha lasciato fare e i tre sono riusciti a guadagnare fino a sette uomini di vantaggio. Le insidie maggiori per il gruppo sono arrivate dalle cadute: in una Adam Hansen dell'HTC Columbia si è fratturato la clavicola e, nonostante abbia terminato la tappa in un gruppo, difficilmente potrà continuare questo Tour, mentre in un'altra è caduto tra gli altri anche Ivan Basso che fortunatamente non ha riportato nessun danno. Con l'avvicinarsi del traguardo il vantaggio dei tre è sceso rapidamente e ai 30 chilometri dall'arrivo era intorno al minuto. A questo punto Wynants ha provato a rilanciare da solo l'azione, raggiunto poco dopo dal campione nazionale moldavo Alexandre Pliuschin della Katusha. I due sono riusciti a riguadagnare un minuto e mezzo di vantaggio ma la scarsa collaborazione di Wynants e il gruppo dietro tirato a tutta da Garmin, HTC, Lampre e Rabobank, non lasciava spazio ai due attaccanti che venivano ripresi a 8 chilometri dal traguardo. Qui, iniziava la lotta per le posizioni di testa con tantissime squadre davanti per i propri velocisti. A circa 3 chilometri dall'arrivo, con la situazione ancora molto incerta, in una curva Jeremy Hunt della Cervelo e Mark Cavendish dell'HTC Columbia si sono toccati andando dritto e portando fuori strada anche Oscar Freire e Mirco Lorenzetto della Lampre. E i primi due velocisti erano fuori gioco. Passato lo striscione dell'ultimo chilometro una maxi caduta ha diviso il gruppo in due parti con soltanto una trentina di corridori davanti a giocarsi la tappa, tra cui la squadra più nutrita era la Garmin di Farrar. Ma a causa di una manovra avventata di Lloyd Mondory dell'Ag2R, la bici di Farrar si è agganciata con quella del francese ed entrambi si sono dovuti fermare, perdendo ogni speranza di vittoria. Ai 500 metri dal traguardo Brett Lancaster della Cervelo ha lanciato lo sprint ma il suo compagno Hushovd era rimasto troppo indietro. Petacchi, tirato splendidamente fino a quel momento da Danilo Hondo, è partito come una furia anticipando la volata sul lungo rettilineo, resistendo fino al traguardo con Renshaw e Hushovd alla sua ruota. Una vittoria magnifica per lo spezzino, prova di potenza e di grandissima classe.
La classifica generale è rimasta invariata visto che la caduta che ha, in pratica, fermato una grossa parte del gruppo è avvenuta all'interno dell'ultimo chilometro. Lo svizzero Cancellara mantiene la maglia gialla con 10 secondi sul tedesco Tony Martin e 20 su David Millar mentre Alessandro Petacchi domani vestirà la maglia verde di leader della classifica a punti. Per ora il Tour parla solo italiano.

ORDINE D'ARRIVO
1° Alessandro Petacchi (Ita) Lampre-Farnese Vini
2° Mark Renshaw (Aus) Team HTC - Columbia s.t.
3° Thor Hushovd (Nor) Cervelo Test Team s.t.
4° Robbie McEwen (Aus) Team Katusha s.t.
5° Matthieu Ladagnous (Fra) Française des Jeux s.t.
6° Daniel Oss (Ita) Liquigas - Doimo a 2''
7° Jose Joaquin Rojas Gil (Esp) Caisse d'Epargne s.t.
8° Christian Knees (Ger) Team Milram s.t.
9° Ruben Perez Moreno (Esp) Euskaltel - Euskadi s.t.
10° Jurgen Roelandts (Bel) Omega Pharma - Lotto s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Fabian Cancellara (Swi) Team Saxo Bank
2° Tony Martin (Ger) Team HTC - Columbia a 10''
3° David Millar (Gbr) Garmin - Transitions a 20''
4° Lance Armstrong (Usa) Team Radioshack a 22''
5° Geraint Thomas (Gbr) Sky Professional a 23''
6° Alberto Contador Velasco (Esp) Astana a 27''
7° Tyler Farrar (Usa) Garmin - Transitions a 28''
8° Levi Leipheimer (Usa) Team Radioshack s.t.
9° Edvald Boasson Hagen (Nor) Sky Professional a 32''
10° Linus Gerdemann (Ger) Team Milram a 35''

Under 23. Jarl Salomein della Beveren 2000 vince l'Omloop Het Nieuwsblad

Il belga Jarl Salomein ha vinto l'edizione 2010 dell'Omloop Het Nieuwsblad, gara dedicata agli Under 23 che ricalca il percorso della versione per professionisti. Il corridore della Beveren 2000 ha preceduto altri due compagni di squadra, Laurens De Vreese che è arrivato con il suo stesso tempo, e Klaas Sys, giunto a 6 secondi. Per Salomein si tratta della seconda vittoria stagionale in gare UCI dopo aver vinto una tappa alla Ronde de l'Oise in Francia.
La corsa, 168 chilometri, si è svolta sotto una fitta pioggia che ha causato parecchie cadute e frazionamenti. Il percorso presentava ben 11 salite tra cui quella dell'Hostellerie, una delle più dure e decisive. In molti hanno provato ad andare all'attacco ma nessuno è riuscito a creare una vera e propria selezione finché non si è arrivati nei chilometri finali. Qui, undici corridori sono riusciti a guadagnare terreno rispetto a un gruppo forte di una cinquantina di uomini. Sulla salita dell'Hostellerie ben tre corridori della Beveren 2000 sono riusciti ad andar via, seguiti soltanto da Sean De Bie della PWS Eijssen. Salomein, De Vreese e Sys hanno iniziato a tirare a tutta mentre dietro un loro compagno, Jelle Wallays, cercava di controllare la situazione nel gruppetto degli inseguitori. Nel finale il gruppetto dei quattro si è spezzato e al traguardo Salomein ha superato De Vreese mentre Sys ha regolato De Bie in volata, a 6 secondi dal vincitore. Il quinto posto di Wallays ha completato il dominio della squadra belga, regolando il gruppetto degli inseguitori arrivato a 48 secondi di ritardo.

ORDINE D'ARRIVO
1° Jarl Salomein (Bel) Beveren 2000
2° Laurens De Vreese (Bel) Beveren 2000 s.t.
3° Klaas Sys (Bel) Beveren 2000 a 6''
4° Sean De Bie (Bel) PWS Eijssen a 7''
5° Jelle Wallays (Bel) Beveren 2000 a 48''
6° Joeri Calleeuw (Bel) Jong Vlaanderen a 49''
7° Thomas Degand (Bel) Verandas Willems s.t.
8° Sven Neckebroeck (Bel) Terra Footwear s.t.
9° Edwig Cammaerts (Bel) Lotto Bodysol s.t.
10° Kim Borry (Bel) An Post Sean Kelly s.t.

Course de Solidarnosc et des Champions Olympiques, 5°tappa e maglia per Jacek Morajko

Il polacco Jacek Morajko ha vinto la quinta tappa della Course de Solidarnosc et des Champions Olympiques, gara a tappe che si sta svolgendo in Polonia. Il corridore della Mroz Active Jet ha regolato in volata un gruppetto di una dozzina di corridori superando il tedesco Alexander Gottfried del Team NetApp e l'italiano Fortunato Baliani della Miche. Un incredibile momento di forma per Morajko che ha vinto le ultime corse alle quali ha partecipato, cioè il Tour of Malopolska, il campionato nazionale in linea e le ultime due tappe della gara attualmente in corso.
La tappa si è svolta da Jaslo a Krosno per un totale 183,7 chilometri con arrivo reso difficile dalla salita delle rovine del castello di Odrzykoniu. Un gruppetto di 5 corridori se n'è andato a inizio tappa e due di loro, Michal Kwiatkowski e Yauheni Sobal, sono stati ripresi soltanto a 20 chilometri dal traguardo. Sulla salita conclusiva, posta a pochi chilometri dall'arrivo, davanti sono rimasti soltanto i migliori che si sono giocati la vittoria allo sprint. Il migliore è risultato ancora una volta Morajko che ha preceduto Gottfried e Baliani con Pasquale Muto della Miche quinto. In classifica generale, visto il pesante distacco al traguardo del leader André Schulze, il leader è diventato Morajko che può vantare 14 secondi di vantaggio su Muto e 24 secondi su Gottfried. Un vantaggio che ancora non gli dà la certezza di vincere la corsa, come da lui stesso dichiarato al traguardo: "Le differenze sono minime in testa e domani dovremo stare davanti in attesa. La corsa non si è ancora risolta. Dovremo stare attenti agli spagnoli, agli italiani e ai corridori della CCC Polsat".

ORDINE D'ARRIVO
1° Jacek Morajko (Pol) Mroz Active Jet
2° Alexander Gottfried (Ger) Team NetApp s.t.
3° Fortunato Baliani (Ita) Miche s.t.
4° Martin Mares (Cze) PSK Whirlpool s.t.
5° Pasquale Muto (Ita) Miche s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Jacek Morajko (Pol) Mroz Active Jet
2° Pasquale Muto (Ita) Miche a 14''
3° Alexander Gottfried (Ger) Team NetApp a 24''
4° Fortunato Baliani (Ita) Miche a 26''
5° Oleksandr Sheydyk (Ukr) ISD Continental a 28''

Elite/Under 23. Giacomo Nizzolo vince la Coppa Quagliotti, Elia Favilli il Giro delle Due Province

Sabato 3 Luglio, passata la scorpacciata dei campionati nazionali, si sono corse due gare della categoria Elite e Under 23.
A Mezzani Inferiore, in provincia di Parma, Giacomo Nizzolo della Trevigiani Dynamon Bottoli ha vinto la 46° edizione della Coppa Quagliotti in un arrivo in volata dominato dalla propria squadra. Al secondo posto si è piazzato il compagno di squadra Filippo Fortin mentre terzo è giunto Elia Silvestri della Elettroveneta Corratec. La corsa si è svolta su un circuito di 6 chilometri da ripetere per 22 volte con un tratto molto spettacolare sull'argine del fiume Po. Le fughe, nonostante l'alta andatura, sono state molte e nei giri iniziali un gruppo di una ventina di corridori era riuscito ad andare in fuga ma il gruppo non ha lasciato molto spazio e ha subito sventato l'attacco. Nel finale il tentativo più pericoloso è stato quello portato da Marco Prodigioso della Palazzago, ripreso a 1 chilometro dal traguardo. Allo sprint la Trevigiani, alla 25° vittoria stagionale, ha impostato uno sprint superbo piazzando Nizzolo e Fortin ai primi due posti con Omar Bertazzo quinto.
A Marciana di Cascina, in provincia di Pisa, il livornese Elia Favilli ha vinto la 69° edizione del Giro delle Due Province, una delle gare più antiche della Toscana. Il corridore della Petroli Firenze è arrivato da solo al traguardo precedendo di 23 secondi un gruppetto di una ventina di atleti regolato da Matteo Belli della Hopplà Magis Truck e da Luca Rocchi della Gragnano Caselli. La corsa si è decisa a 17 chilometri dal traguardo sulla salita di Castel di Nocco quando Rocchi è andato all'attacco. Favilli è stato l'unico in grado di seguirlo e successivamente è riuscito anche a staccarlo, involandosi verso il traguardo. Il vantaggio del corridore della Petroli Firenze è rimasto sempre intorno ai 20-30 secondi anche a causa della scarsa collaborazione degli inseguitori, un gruppetto forte di 21 corridori che non sono mai riusciti a organizzarsi.

COPPA QUAGLIOTTI - MEZZANI INFERIORE (PR)
1° Giacomo Nizzolo (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli
2° Filippo Fortin (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli
3° Elia Sivestri (Ita) Elettroveneta Corratec
4° Enrico Montanari (Ita) SC Sergio Dalfiume
5° Omar Bertazzo (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli

GIRO DELLE DUE PROVINCE - MARCIANA DI CASCINA (PI)
1° Elia Favilli (Ita) Petroli Firenze
2° Matteo Belli (Ita) Hopplà Magis Truck a 23''
3° Luca Rocchi (Ita) Gragnano Caselli
4° Devid Tintori (Ita) Cargo Compass Triko Sparo
5° Yoycho Yovchev (Ita) Cycling Team Friuli

Vuelta a Venezuela, Ivan Casas vince la cronometro e conquista la leadership in classifica

Il colombiano Ivan Mauricio Casas ha vinto la quarta tappa della Vuelta a Venezuela, il primo vero spartiacque della corsa sudamericana. Il corridore della Boyaca Orgullo de America ha preceduto ben tre corridori della Loteria del Tachira, Freddy Vargas staccato di 6 secondi, Tomas Gil staccato di 24 e Carlos Galviz staccato di 30. Quinto posto per lo spagnolo Francisco Mancebo dell'Heraklion Kastro Murcia, arrivato con un ritardo di 56 secondi dal vincitore. Nonostante la caduta nella prima tappa il favorito della corsa, José Rujano, è arrivato al settimo posto con quasi 2 minuti di ritardo da Casas.
La cronometro si è svolta nei dintorni della città di Santa Rosalia per un totale di 42,8 chilometri su un tracciato completamente pianeggiante che, però, ha modificato radicalmente la classifica generale. Infatti, al comando ora si trova proprio Casas che ha 6 secondi su Vargas e 24 secondi su Gil, in pratica i ritardi accumulati nella cronometro.

ORDINE D'ARRIVO
1° Ivan Mauricio Casas (Col) Boyaca Orgullo de America
2° Freddy Vargas (Ven) Loteria del Tachira a 6''
3° Tomas Gil Martinez (Ven) Loteria del Tachira a 24''
4° Carlos Galviz (Ven) Loteria del Tachira a 30''
5° Francisco Mancebo (Esp) Heraklion Kastro Murcia a 56''

CLASSIFICA GENERALE
1° Ivan Mauricio Casas (Col) Boyaca Orgullo de America
2° Freddy Vargas (Ven) Loteria del Tachira a 6''
3° Tomas Gil Martinez (Ven) Loteria del Tachira a 24''
4° Carlos Galviz (Ven) Loteria del Tachira a 35''
5° Francisco Mancebo (Esp) Heraklion Kastro Murcia a 59''

Giro d'Italia Femminile 2010. Volata vincente per Ina Teutenberg nella 1°tappa, seconda Bronzini

La tedesca Ina Yoko Teutenberg ha vinto la tappa inaugurale dell'edizione 2010 del Giro d'Italia Femminile o semplicemente Giro Donne. La ciclista dell'HTC Columbia ha preceduto nettamente al traguardo l'italiana Giorgia Bronzini della Gauss RDZ Ormu e le olandesi Kirsten Wild della Cervelo e Marianne Vos della Nederland Bloeit mentre la giovanissima Barbara Guarischi della Michela Fanini ha conquistato un importante quinto posto. Per la Teutenberg si tratta dell'11° vittoria in stagione e rimane pressoché imbattuta nelle volate di gruppo, confermandosi la più forte velocista attualmente in gruppo.
C'è poco da raccontare di questa prima tappa, troppo corta (58 chilometri) e pianeggiante, partita da Muggia e arrivata nella bellissima Trieste. Il gruppo è rimasto sempre compatto e le squadre delle velociste hanno iniziato sin da subito a lavorare visto che le forze sono ancora tante a inizio Giro. E anche sullo sprint c'è poco da dire, la Teutenberg ha preso l'ultima curva in testa e non ha lasciato scampo alle avversarie, arrivate tutte ad almeno una bicicletta dalla tedesca, che a fine corsa ha commentato: "Il Giro è cominciato nel migliore dei modi, non era facile vincere da subito perché sono presenti le migliori velociste del mondo. A questo punto proverò senza assilli a vincere qualche altra tappa, ma maggiormente sarò a servizio delle capitane per la classifica generale. L'anno scorso ho vinto una tappa qui al Giro Donne e sento che quest'anno potrà migliorare questo score. Sono motivata a difendere domani (oggi) la leadership".

ORDINE D'ARRIVO
1° Ina Teutenberg (Ger) HTC Columbia Women
2° Giorgia Bronzini (Ita) Gauss RDZ Ormu s.t.
3° Kirsten Wild (Ned) Cervelo TestTeam s.t.
4° Marianne Vos (Ned) Nederland Bloeit s.t.
5° Barbara Guarischi (Ita) Michela Fanini Record Rox s.t.