giovedì 16 settembre 2010

Elite/Under 23. Cristian Delle Stelle della Trevigiani vince il GP Fiera del Riso

L'italiano Cristian Delle Stelle ha vinto la 12° edizione del Gran Premio Fiera del Riso che si è corso oggi a Isola della Scala, in provincia di Verona. Il corridore della Trevigiani Dynamon Bottoli ha preceduto allo sprint Christian Rossi della Casati NGC Perrel e Daniele Cavisin dell'Ort Reale Mutua, quarto si è piazzato Andrea Pasqualon della Zalf Desiree Fior mentre quinto è giunto Eugenio Alafaci della Lucchini Ecovalsabbia. Al traguardo, Delle Stelle ha subito rivolto un pensiero al collega appena scomparso, Thomas Casarotto, proseguendo poi con l'analisi della gara: "Dedico questa mia terza vittoria stagionale innanzitutto a Thomas Casarotto e alla sua famiglia poi a tutti gli infortunati della mia squadra, da Pagani ad Alberio, Mattia Cattaneo e anche a Marina Romoli. Questa per me è stata la vittoria più sofferta di tutte le altre; nell’ultimo giro ho tirato ancora più di quanto avessi fatto prima, il mio compagno Zhupa è stato semplicemente splendido nel darmi una mano a tenere lontani gli inseguitori e nel lanciarmi per la volata finale dove ho trovato un forte Christian Rossi a contrastarmi, ma alla fine è andato tutto bene. Dopo avere aiutato tanti miei compagni a vincere, e li aiuterò sicuramente ancora e più di prima, era anche giusto che oggi toccasse a me vincere e gli abbracci che ho ricevuto subito dopo il traguardo confermano il mio pensiero".
La corsa si è tenuta su un velocissimo circuito che ha subito portato molti corridori all'attacco finché, al chilometro 60, si è formata la fuga decisiva con una trentina di corridori che ha preso il comando. All'interno del gruppetto erano rappresentate quasi tutte le squadre più in forti in gara con Ort Reale Mutua, Casati e FWR con più di 3 corridori. Il vantaggio massimo dei battistrada non ha mai superato il minuto e mezzo e nel finale il gruppo alle loro spalle sembrava in grado di poter rientrare, visto che il ritardo era sceso a 35 secondi a 10 chilometri dal traguardo. Ma grazie alle tirate di qualche gregario che si è sacrificato per i propri compagni, la fuga è arrivata fin sul traguardo con un leggerissimo margine sul gruppo; in volata è stata la Trevigiani a prendere in mano la situazione con Zhupa che ha lanciato Delle Stelle, il corridore lombardo è riuscito a tenere al ritorno di Christian Rossi superandolo al fotofinish proprio sul traguardo.

ORDINE D'ARRIVO
1° Cristian Delle Stelle (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli
2° Christian Rossi (Ita) Cicli Casati NGC Perrel s.t.
3° Daniele Cavasin (Ita) Ort Reale Mutua s.t.
4° Andrea Pasqualon (Ita) Zalf Desiree Fior s.t.
5° Eugenio Alafaci (Ita) Lucchini Ecovalsabbia Maniva s.t.

Tour of Britain, 6°tappa a Greipel in volata, Albasini sempre leader

Il tedesco André Greipel ha vinto la sesta tappa del Tour of Britain regolando in volata il gruppo arrivato compatto al traguardo. Il corridore dell'HTC Columbia, al secondo successo nella competizione britannica, ha superato lo sloveno Borut Bozic della Vacansoleil e l'argentino Lucas Sebastien Haedo del Team Saxo Bank. Per Greipel si tratta del ventesimo successo stagionale, cifra ragguardevole che lo porta a essere nettamente il corridore più vincente di quest'anno.
La tappa odierna si è tenuta lungo 190 chilometri che hanno portato la corsa da King's Lynn a Great Yarmouth. Frazione pianeggiante e ideale per una volata, anche se tenere il gruppo unito con i pochi corridori rimasti in corsa non è stato facile. Il protagonista di giornata è stato l'australiano Cameron Meyer: il corridore della Garmin Transitions è andato in fuga sin dai primi chilometri, prima con Jeremy Hunt della Cervelo, poi, per il resto della tappa, con il polacco Jaroslaw Marycz della Saxo Bank. Il duo è riuscito a guadagnare fino a 8 minuti sul gruppo, tirato principalmente dal Team Sky, voglioso di portare allo sprint il proprio leader Henderson. Il lavoro della squadra britannica sembrava inutile perché a meno di 20 chilometri dal traguardo il ritardo era ancora superiore ai 2 minuti ma con una grande prova di Bradley Wiggins, Geraint Thomas e Stephen Cummings, il ritardo è drasticamente sceso negli ultimi chilometri e, dopo che Marycz si era già rialzato, Meyer è stato ripreso a 2 chilometri dal traguardo. A questo punto, il Team Sky non aveva più uomini per Henderson e in testa al gruppo è subentrata l'HTC Columbia che con Bert Grabsch e Mark Renshaw ha pilotato Greipel con grande attenzione, lasciando poi alla potenza del tedesco il compito di finire l'opera.

ORDINE D'ARRIVO
1° André Greipel (Ger) Team HTC - Columbia
2° Borut Bozic (Slo) Vacansoleil s.t.
3° Lucas Sebastien Haedo (Arg) Team Saxo Bank s.t.
4° Greg Henderson (Nzl) Sky Professional s.t.
5° Pierpaolo De Negri (Ita) ISD - Neri s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Michael Albasini (Swi) Team HTC - Columbia
2° Borut Bozic (Slo) Vacansoleil a 1'26''
3° Richie Porte (Aus) Team Saxo Bank a 1'27''
4° Greg Henderson (Nzl) Sky Professional a 1'33''
5° Johnny Hoogerland (Ned) Vacansoleil a 1'37''
6° Patrick Sinkewitz (Ger) ISD - Neri a 2'08''
7° Christian Meier (Can) Garmin - Transitions a 2'30''
8° Robert Partridge (Gbr) Endura Racing a 2'32''
9° Koen De Kort (Ned) Skil - Shimano a 2'43''
10° Marco Frapporti (Ita) Colnago - CSF Inox a 3'36''

Tour de Hokkaido, il prologo a Taiji Nishitani

Il giapponese Taiji Nishitani ha vinto il prologo dell'edizione 2010 del Tour de Hokkaido, breve corsa a tappe che si corre sull'isola giapponese in cinque giornate. Il corridore dell'Aisan Racing Team ha preceduto il corridore di Taipei Shih Hsin Hsiao dell'Action Cycling Team e l'altro giapponese Yoshimitsu Tsuji dell'Utsunomiya Blitzen che per centesimi sono arrivati alle spalle del vincitore. Con questa vittoria Nishitani è diventato il primo leader della corsa, facendo salire a due il conto delle vittorie stagionali dopo la tappa a inizio anno al Tour de Langkawi in Malesia.
Giusto per raccontare un po' di storia, il Tour de Hokkaido è stato vinto in passato anche da due corridori italiani, Eddy Ratti nel 2005 e Simone Mori nel 2002, mentre tra i piazzati a podio si ha anche il giapponese Yukiya Arashiro, terzo nel 2007 e da due anni alla BBox Bouygues Telecom.

ORDINE D'ARRIVO
1° Taiji Nishitani (Jpn) Aisan Racing Team
2° Shih Hsin Hsiao (Tpe) Action Cycling Team s.t.
3° Yoshimitsu Tsuji (Jpn) Utsunomiya Blitzen s.t.
4° Kazuhiro Mori (Jpn) Aisan Racing Team s.t.
5° Hayato Yoshida (Jpn) NIFS a 1''

Doping. Sospeso Oscar Sevilla, 2 anni a Eladio Jimenez, archiviato il caso Vania Rossi

Oscar Sevilla sospeso
L'Unione ciclistica internazionale ha sospeso in via cautelare il corridore spagnolo Oscar Sevilla. L'atleta, tesserato quest'anno in una squadra elite colombiana, è risultato positivo a un test antidoping durante il Giro di Colombia dello scorso mese e rimarrà in attesa di giudizio da parte della Federazione Spagnola. Il nome di Sevilla non è la prima volta che viene associato al doping: al corridore, infatti, era stato vietato di partecipare al Tour de France nel 2006 per collegamenti con l'Operacion Puerto e successivamente licenziato dalla sua squadra di allora, la T-Mobile, anche se successivamente lo spagnolo non è mai stato squalificato ma è passato a correre in squadre minori come la spagnola Relax e l'americana Rock Racing.

Archiviato il caso Vania Rossi
Il Tribunale Nazionale Antidoping, presieduto dal dott. Francesco Plotino, ritenuta fondata la richiesta di archiviazione della Pro­cura Anti­do­ping del Coni, ha archiviato il procedimento a carico dell'atleta Vania Rossi (tesserata delle Federazione Ciclistica Italiana).
Il test di controanalisi della ciclista, compagna di Riccardo Riccò risultata positiva al CERA agli ultimi campionati italiani di ciclocross (10 gennaio), non avevano confermato la positività del primo campione. Mancavano i criteri minimi di Cera secondo i criteri della Wada.

Eladio Jimenez squalificato per 2 anni
L’Uci ha reso nota la conclusione della procedura aperta dalla Federazione Spagnola su richiesta dell’Uci stessa presentata in data 7 dicembre 2009: il corridore Eladio Jimenez Sanchez è stato squalificato per due anni a causa di una positività al doping, precisamente all'EPO Ricombinante, e gli è stata inflitta una ammenda di 8.400 Euro. Il corridore era stato trovato positivo nell'agosto 2009 dopo aver terminato al quinto posto il Giro del Portogallo con la Centro Ciclismo de Loulé.

Vuelta a Espana, terza vittoria per Mark Cavendish, battuti Haedo e Cardoso

Ormai sembra ci stai prendendo gusto Mark Cavendish. Le prime tappe dei grandi giri, sia al Tour che alla Vuelta, non l'hanno visto brillante nelle volate, battuto sia da avversari di prestigio (Petacchi su tutti) sia da corridori non certo al suo livello (Hutarovich). Ma appena ingrana la marcia giusta, il britannico dell'HTC Columbia diventa praticamente imbattibile. E infatti anche oggi, nella diciottesima tappa di una lunghissa Vuelta a Espana, Cavendish ha dimostrato di essere il più forte superando la concorrenza soprattutto dell'argentino Juan José Haedo della Saxo Bank, di Manuel Cardoso della Footon Servetto e di Tyler Farrar della Garmin. Terza vittoria, classifica a punti quasi in tasca e speranze di essere protagonista al Mondiale molto alte. Ma quello che gli mancherà, a Melbourne, sarà una squadra con 9 corridori e una spalla del livello di Matthew Goss, anche oggi splendido nel fare a sportellate con gli altri corridori portando il proprio leader nella posizione migliore. Un Goss che sarà pericolosissimo al Mondiale dove la sfida tutta HTC tra Cavendish - Greipel - Goss potrebbe anche essere da podio. Gli italiani? Via Petacchi, nelle volate dei grandi giri siamo quasi sempre battuti. Daniele Bennati, dopo il buon terzo posto di qualche giorno fa, torna sui suoi livelli attuali e si piazza quindicesimo con Vincenzo Nibali poco dietro. E un Nibali così avanti è motivato dal fatto che la volata ha provocato dei distacchi all'interno del plotone e qualcuno ha perso qualche secondo, come Joaquim Rodriguez e Xavier Tondo. Niente di grave, ma sono secondi regalati.

LA CRONACA
La tappa odierna si è tenuta lungo i 148,9 chilometri tra Valladolid e Salamanca. Tappa per velocisti, pianeggiante e con strade ideali per le alte velocità del gruppo. La fuga di giornata ha preso il largo dopo pochissimi chilometri dallo start della tappa, con il gruppo che inizialmente ha lasciato fare. Il gruppetto era formato da Dominik Roels del Team Milram, Alberto Benitez della Footon Servetto, Juan Javier Estrada e Jose Toribio dell'Andalucia Cajasur, Pablo Urtasun dell'Euskaltel, Alexandre Pichot della BBox, Daniele Pietropolli della Lampre e Olivier Kaisen dell'Omega Pharma Lotto. Gli otto battistrada si sono battuti come meglio hanno potuto lungo tutta la tappa ma il gruppo non ha lasciato molto margine alla fuga, consentendogli un vantaggio massimo di tre minuti. Con tante squadre davanti a tirare per i rispettivi velocisti il destino degli otto è sempre stato segnato e a circa 11 chilometri dal traguardo anche gli ultimi tentativi di rimanere in testa sono stati ripresi. La sinfonia dei treni per i velocisti è stata subito interrotta da un attacco a sorpresa di Philippe Gilbert che è scattato ai - 8 rimanendo in testa per circa tre chilometri prima di venir risucchiato dal gruppo. Ai -3 la Quick Step ha preso in mano la testa del gruppo ma nel finale è stata ancora l'HTC Columbia a passare davanti con la coppia Goss-Cavendish che è partita ai 400 dal traguardo. Dopo il solito splendido lavoro dell'australiano, Cavendish è partito a tutta resistendo al tentativo di Haedo di dargli filo da torcere e vincendo la sua terza tappa alla Vuelta.

ORDINE D'ARRIVO
1° Mark Cavendish (Gbr) Team HTC Columbia
2° Juan Jose Haedo (Arg) Team Saxo Bank a 1''
3° Manuel Cardoso (Por) Footon Servetto s.t.
4° Tyler Farrar (Usa) Garmin-Transitions s.t.
5° Samuel Dumoulin (Fra) Cofidis s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas Doimo
2° Ezequiel Mosquera (Esp) Xacobeo Galicia a 38''
3° Peter Velits (Svk) HTC Columbia a 1'59''
4° Frank Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 3'43''
5° Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha a 3'48''
6° Xavier Tondo (Esp) Cervelo Test Team s.t.
7° Tom Danielson (Usa) Garmin Transitions a 3'58''
8° Nicolas Roche (Irl) Ag2R La Mondiale a 4'02''
9° Carlos Sastre (Esp) Cervelo TestTeam a 4'16''
10° Luis Leon Sanchez (Esp) Caisse d'Epargne a 5'42''

Tour of Britain, Frapporti della Colnago vince la 5°tappa, Albasini saldamente in maglia

L'italiano Marco Frapporti ha vinto la quinta tappa del Tour of Britain grazie a un'azione negli ultimi chilometri che gli ha permesso di arrivare da solo al traguardo. Il corridore della Colnago CSF Inox ha preceduto di 13 secondi il britannico Bradley Wiggins della Sky mentre l'argentino Lucas Sebastien Haedo della Saxo Bank ha regolato il gruppetto degli altri fuggitivi a 32 secondi. Staccatissimo il gruppo, giunto al traguardo con oltre 9 minuti di ritardo. Per Frapporti si tratta della prima vittoria stagionale, un successo importante per una Colnago decimata da un virus alla corsa britannica come da lui stesso dichiarato al traguardo: "Ero qui per correre in appoggio a Manuel Belletti e alla squadra, ma Manuel ha preso un virus e si è ritirato, quindi oggi ho avuto la possibilità di giocarmi le mie chance. Ho attaccato a 10 chilometri dal traguardo con Daniel Martin. Ai -5 c'era un falso piano, sono partito e Dan non è riuscito a stare con me. Non ho mai guardato indietro perché nel momento in cui ti volti hai perso, per cui testa bassa e sono andato".
La classifica generale non ha subito cambiamenti con lo svizzero Michael Albasini dell'HTC Columbia saldamente al primo posto davanti all'australiano Richie Porte della Saxo Bank e allo sloveno Borut Bozic della Vacansoleil, staccati rispettivamente di 1 minuto e 28 secondi e di un minuto e 32 secondi.
La quinta tappa si è tenuta sui 178 chilometri che dividono Tavistock e Glastonbury. Dopo circa un'ora di corsa si è formata la fuga decisiva con Frapporti, Haedo, Iker Camano dell'Endura Racing, Michal Golas della Vacansoleil, Pieter Ghyllebert dell'An Post Sean Kelly e Daniel Martin della Garmin davanti. I sei sono stati raggiunti poco dopo da Wiggins e da Heinrich Haussler della Cervelo, con quest'ultimo che non è riuscito a mantenere il ritmo dei battistrada, staccandosi e ritirandosi poco dopo. Il vantaggio è continuato a salire chilometro dopo chilometro, consentendo ai sette di giocarsi la tappa senza particolari pressioni. A 10 dall'arrivo Martin e Frapporti sono andati all'attacco e ai -5 Frapporti ha proseguito da solo, resistendo al ritorno di un ottimo Wiggins.

ORDINE D'ARRIVO
1° Marco Frapporti (Ita) Colnago - CSF Inox
2° Bradley Wiggins (Gbr) Sky Professional a 13''
3° Lucas Sebastien Haedo (Arg) Saxo Bank a 32''
4° Iker Camano (Esp) Endura Racing s.t.
5° Michal Golas (Pol) Vacansoleil s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Michael Albasini (Swi) Team HTC - Columbia
2° Richie Porte (Aus) Team Saxo Bank a 1'28''
3° Borut Bozic (Slo) Vacansoleil a 1'32''
4° Greg Henderson (Nzl) Sky Professional a 1'36''
5° Johnny Hoogerland (Ned) Vacansoleil a 1'42''
6° Patrick Sinkewitz (Ger) ISD - Neri a 2'08''
7° Christian Meier (Can) Garmin - Transitions a 2'30''
8° Robert Partridge (Gbr) Endura Racing a 2'32''
9° Koen De Kort (Ned) Skil - Shimano a 2'43''
10° Marco Frapporti (Ita) Colnago - CSF Inox a 3'36''

Vuelta a Espana, Nibali più forte di una foratura torna in maglia rossa, sabato sarà scontro con Mosquera

Un sasso stava per decidere la Vuelta a Espana 2010. Un maledetto sasso, posto poco oltre alla linea bianca che delimita la carreggiata, stava per far perdere definitivamente la corsa a Vincenzo Nibali. Ma il siciliano, consapevole di essere forte, il più forte, non si è scomposto, ha aspettato che il meccanico gli cambiasse la ruota, si è rimesso in bici e ha ricominciato a pedalare ancora più veloce, spingendo sui pedali verso un trionfo che ora è più vicino, che poteva essere quasi certo se non ci fosse stato, appunto, quel maledetto sasso. Perché il 15° posto finale di Nibali non basta contro un Ezequiel Mosquera quasi leggendario, arrivato a soli 19 secondi da Nibali e ora lì, a 38 secondi, con la salita di Bola del Mundo di sabato che farà da spartiacque tra la vittoria e la sconfitta, tra un primo e un secondo posto che, specialmente alla Vuelta, fanno una grande differenza.
Nibali, però, è fiducioso per sabato e soddisfatto della sua prova e parlando di Mosquera ha dichiarato: "Speravo di guadagnare di più su Mosquera. Almeno un minuto in più per essere tranquillo. Certo che lui ha fatto la crono della vita, non credevo proprio fosse così forte. La Vuelta è aperta e bisogna proseguire fino a domenica con i piedi ben piantati per terra, ma ora ho un rivale solo, quindi la situazione tattica sara più semplice. Sono certo di potere contare sul mio amico Kreuziger, che farà un'altra volta un grande lavoro. Ma tutta la Liquigas sta bene. Gestiremo bene la corsa come a Covadonga. Ci sarà molta pressione su di me, ma anche su di lui". Il problema del sasso non l'ha scosso più di tanto ("C'era un sasso e l'ho beccato io. Forse è vero, ero troppo a lato, ma ero super concentrato a seguire la linea. Sapevo di avere 25'' su Rodriguez ed era la parte più importante della crono, perche c'era vento contro e bisognava spingere a fondo". E oltre ai problemi causati dalla foratura, a Vincenzo è stato tolto anche un secondo per essere partito prima allo start, meglio dimenticare in fretta la giornata e pensare a sabato.
La grande sorpresa della giornata è stata la vittoria di Peter Velits. Lo slovacco dell'HTC Columbia ha vinto la cronometro, ben 46 chilometri, sfruttando il vento favorevole nella seconda parte del tracciato ma battendo mostri sacri come un redivivo Denis Menchov, Fabian Cancellara e Gustav Larsson. E grazie a questo numero, Velits ora può gestire un discreto vantaggio su Frank Schleck, Joaquim Rodriguez e Xavier Tondo nella tappa di sabato per mantenere il suo terzo posto in classifica, un'impresa che nella mattinata di ieri sembrava improbabile.
Se da una parte ieri il morale di Velits era alle stelle, quello di Joaquim Rodriguez era sotto le scarpe: lo spagnolo è arrivato al 105° posto, 6 minuti e 12 secondi dallo slovacco e piazzandosi al quinto posto in classifica a quasi 4 minuti da Nibali. Dopo le grandi prove in montagna, è bastata una lunga cronometro per azzerare le sue possibilità di vittoria finale e, forse, anche di podio. Un podio che, visto le prove non esaltanti di Velits sulla salita di Cotobello, resta ancora in discussione ma che lo slovacco può gestire, probabilmente senza troppe difficoltà.
Appuntamento a sabato allora, alla resa dei conti finale. E forza Vincenzo.

ORDINE D'ARRIVO
1° Peter Velits (Svk) Team HTC-Columbia
2° Denis Menchov (Rus) Rabobank a 12''
3° Fabian Cancellara (Swi) Team Saxo Bank a 37''
4° Gustav Larsson (Swe) Team Saxo Bank a 50''
5° Luis Leon Sanchez (Esp) Caisse d’Epargne a 1'03''

CLASSIFICA GENERALE
1° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas Doimo
2° Ezequiel Mosquera (Esp) Xacobeo Galicia a 38''
3° Peter Velits (Svk) HTC Columbia a 1'59''
4° Frank Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 3'43''
5° Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha a 3'44''
6° Xavier Tondo (Esp) Cervelo Test Team s.t.
7° Tom Danielson (Usa) Garmin Transitions a 3'54''
8° Nicolas Roche (Irl) Ag2R La Mondiale a 4'02''
9° Carlos Sastre (Esp) Cervelo TestTeam a 4'12''
10° Luis Leon Sanchez (Esp) Caisse d'Epargne a 5'42''