lunedì 20 settembre 2010

Ciclocross. La stagione ricomincia nel segno di Sven Nys, suo lo Steenbergcross

Sta per arrivare l'autunno e, quindi, sta per ricominciare anche la grande stagione del ciclocross. E questo 2010/2011 è iniziato nel segno della tradizione, del grande campione, dell'eterno Sven Nys. Il belga della Landbouwkrediet ha preceduto, in un arrivo occupato quasi esclusivamente da connazionali, Bart Aernouts della Rabobank e Kevin Pauwels della Telenet Fidea. Le condizioni atmosferiche hanno condizionato la gara visto che il clima secco ha reso la corsa velocissima e la gara si è decisa già al secondo giro quando Nys è andato all'attacco, seguito soltanto da Aernouts e Klaas Vantornout. Un problema meccanico ha escluso dalla contesa quest'ultimo, mentre Nys e Aernouts hanno proseguito insieme fin sul traguardo in leggera salita. In volata, Nys ha superato Aernouts mentre Pauwels ha chiuso terzo, staccato di 17 secondi.

ORDINE D'ARRIVO
1° Sven Nys (Bel) Landbouwkrediet
2° Bart Aernouts (Bel) Rabo - Giant Offroad Team s.t.
3° Kevin Pauwels (Bel) Telenet Fidea Cycling Team a 17''
4° Dieter Vanthourenhout (Bel) BKCP Powerplus a 33''
5° Tom Meeusen (Bel) Telenet Fidea Cycling Team a 39''
6° Bart Wellens (Bel) Telenet Fidea Cycling Team a 47''
7° Philipp Walsleben (Ger) BKCP Powerplus a 49''
8° Steve Chainel (Fra) a 1'03''
9° Enrico Franzoi (Ita) BKCP Powerplus a 1'12''
10° Joeri Adams (Bel) Rabobank a 1'47''

Campionati Nazionali. Ben King è il nuovo campione in linea statunitense

Il giovane 21enne Benjamin King si è laureato questa domenica nuovo campione nazionale statunitense della corsa in linea grazie a una gara tutta d'attacco, iniziata con una fuga nei primi chilometri. Alle spalle del corridore della Trek Livestrong si sono piazzati Alex Candelario della Kelly Benefit Strategies e Kiel Reijnen della Jelly Belly, staccati di 1 minuto e 35 secondi. Per King si tratta del primo titolo da professionista e per la prima volta nella storia il campionato americano è stato vinto da un corridore Under 23. Un successo che ha veramente dello storico e che lancia King tra l'elite dei corridori americani insieme al compagno di squadra Phinney, vincitore del titolo a cronometro e buon ottavo nella gara in linea.
La corsa si è sviluppata intorno alla cittadina di Greenville, in South Carolina, su un totale di 180 chilometri. Dopo un circuito iniziale, la corsa è entrata su uno più ampio, da affrontare quattro volte, con la salita di Paris Mountain come maggiore difficoltà, rispostandosi poi su altri tre giri brevi che precedevano il traguardo. E già nei giri del circuito breve si è formata la fuga che si è rivelata quella buona, formata da King, Bernard Van Ulden della Jelly Belly, Scott Zwizanski della Kelly Benefit Strategies, Dan Holloway della Bissell e Thomas Brown della Mountain Khakis. Van Ulden e Brown non hanno creduto nella fuga e si sono staccati, lasciando King, Holloway e Zwizanski da soli al comando, con già dieci minuti di vantaggio all'ingresso del circuito grande. Nei giri successivi il vantaggio è ulteriormente aumentato arrivando a toccare i 16 minuti, cosa che ha permesso ai fuggitivi di iniziare a gestire la situazione. Sul terzo passaggio della Paris Mountain King ha lanciato il proprio attacco staccando gli altri due compagni di fuga e involandosi da solo per l'ulteriore tratto di gara mentre il gruppo dietro, tirato dalla BMC, iniziava a recuperare terreno. Sul quarto passaggio un attacco del campione uscente George Hincapie ha selezionato il gruppetto inseguitore ma ormai King era decisamente troppo lontano per essere ripreso. Errore di valutazione e scarsa cooperazione tra le squadre, probabilmente anche un po' troppa sicurezza, e King ha potuto trionfare dopo una grandissima azione personale.

ORDINE D'ARRIVO
1° Benjamin King (Trek Livestrong U23)
2° Alex Candelario (Kelly Benefit Strategies) a 1'34''
3° Kiel Reijnen (Jelly Belly) a 1'35''
4° Christopher Horner (Team Radioshack) s.t.
5° George Hincapie (BMC Racing Team) s.t.
6° Shawn Milne (Team Type 1) s.t.
7° Matthew Busche (Team Radioshack) s.t.
8° Taylor Phinney (Trek Livestrong U23) a 1'36''
9° Andy Guptill (Jamis - Sutter Home) a 1'39''
10° Craig Lewis (Team HTC - Columbia) s.t.

Duo Normand, vince la Katusha con Ovechkin e Pliuschin

La coppia formata dal russo Artem Ovechkin e dal moldavo Alexandre Pliuschin ha vinto l'edizione 2010 della Duo Normand, cronometro a coppie che fa parte del calendario UCI. Il duo della Katusha ha preceduto di 18 secondi i francesi Anthony Roux e Jeremy Roy della Francaise des Jeux e i russi Nikita Novikov e Dimitry Ignatiev dell'Itera Katusha di 30 secondi. Ovechkin e Pliuschin hanno fatto segnare il miglior tempo lungo il percorso di 54,3 chilometri, pianeggiante nella prima parte e più vallonato nella seconda. Per Ovechkin si tratta della seconda vittoria consecutiva dopo il successo l'anno scorso con Nikolai Trussov, in una gara vinta in passato anche dagli italiani Filippo Pozzato e Daniele Nardello.

ORDINE D'ARRIVO
1° Artem Ovechkin (Rus) - Alexandre Pliuschin (Mda) Team Katusha
2° Anthony Roux - Jeremy Roy (Fra) Francaise des Jeux a 18''
3° Nikita Novikov - Dimitry Ignatiev (Rus) Itera Katusha a 30''
4° Jens Mouris - Lieuwe Westra (Ned) Vacansoleil a 1'00''
5° Anton Vorobev - Vyacheslav Kuznetsov (Rus) Itera Katusha a 2'33''

Giro di Bulgaria a Koev Vassiliev, ultima tappa a Stevic

Dodici anni dopo, il ritorno al successo. E' questa la favola di Krassimir Koev Vassiliev, corridore bulgaro della SK Dobrich 1905, che dopo la vittoria del Giro di Bulgaria nel 1998 si è ripetuto quest'anno. Una prova di valore contro avversari di livello internazionale come i portoghesi della Palmeiras Resort e lo spagnolo Mancebo. Un Giro vinto sulla salita più dura, quella di Beklemeto, infliggendo distacchi alti agli avversari diretti. Alle sue spalle, un trio di tutto rispetto, il portoghese Ricardo Mestre della Palmeiras Resort a 56 secondi, lo spagnolo Francisco Mancebo dell'Heraklion Kastro Murcia a 1 minuto e 7 secondi e l'altro portoghese Andre Cardoso a 1 minuto e 23 secondi.
"Ringrazio i miei compagni, lo sponsor e tutti quelli che mi hanno aiutato a vincere" ha dichiarato Vassiliev dopo la premiazione. "La tappa più difficile è stata quella di Plovdiv dove gli avversari più agguerriti sono stati i portoghesi. Mi sono sempre sentito in buona forma ma la corsa si è decisa sul Beklemeto dove ho dato tutto. Sono soddisfatto perché vincere nella nostra gara più importante è un onore".
L'ultima tappa, da Trojan a Teteven per un totale di 148 chilometri, è andata al serbo Ivan Stevic ha regolato in volata i compagni di fuga. Alle sue spalle si sono piazzati il tedesco Robert Bartko dell'LKT Team Brandenburg e il ceco Leopold Konig della PSK Whirlpool, battuti dallo spunto vincente di Stevic, al suo primo successo stagionale. La corsa si è decisa quando un gruppetto di sei corridori si è avvantaggiato rispetto al gruppo, guadagnando subito un buon margine di vantaggio. Il plotoncino dei battistrada era formato da Ivan Stevic della Serbia, Robert Bartko dell'LKT, Leopold Konig della PSK Whirlpool, Stanislav Zaraliev della Nessebar, Georgi Georgiev della Brisaspor e Jaume Rovira Pous della Heraklion. Il gruppo ha lasciato fare e i fuggitivi si sono giocati il successo in volata con Stevic che ha preceduto tutti.

ORDINE D'ARRIVO
1° Ivan Stevic (Srb) Serbia
2° Robert Bartko (Ger) LKT Team Brandenburg s.t.
3° Leopold Konig (Cze) PSK Whirlpool s.t.
4° Stanislav Zaraliev (Bul) Nessebar s.t.
5° Georgi Petrov Georgiev (Bul) Brisaspor s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Krassimir Koev Vassiliev (Bul) SK Dobrich 1905
2° Ricardo Mestre (Por) Palmeiras Resort a 56''
3° Francisco Mancebo (Esp) Heraklion Kastro Murcia a 1'07''
4° Andre Cardoso (Por) Palmeiras Resort a 1'23''
5° Tomas Buchacek (Cze) PSK Whirlpool a 1'48''
6° Andres Miguel Diaz Corrales (Col) Team Exergy a 1'52''
7° Mathias Belka (Ger) LKT Team Brandenburg s.t.
8° Evgeny Reshetko (Rus) Russia s.t.
9° Vladimir Koev (Bul) Hemus 1896 a 2'11''
10° Evgeni Gerganov Balev (Bul) Hemus 1896 a 2'12''

La Vuelta a Espana 2010 è di Vincenzo Nibali, ultima tappa a Farrar

Caro Vincenzo, alla fine ce l'hai fatta. Eri partito con la voglia di vincerla questa corsa, con la voglia di mettere il segno sul primo grande giro della tua (ne sono sicuro) lunga carriera. Hai sofferto tantissimo in queste 21 tappe, sputato sangue sulle salite, rischiato di perdere per un sasso nella cronometro, hai visto l'inferno quando Mosquera, degno rivale, se ne andava sulla salita di Bola del Mundo, ma oggi, a Madrid, sul podio, hai finalmente toccato il cielo con un dito, hai assaporato quell'emozione che solo i vincitori di queste corse massacranti conoscono. Come dici anche tu, sei entrato nell'elite, e sono certo che tu non ne voglia uscire più. Ti aspetteranno tante altre battaglie, tanti altri trionfi e tante sconfitte, ma adesso, oggi, sei il campione, il vincitore della Vuelta a Espana 2010.
"Sono entrato a far parte di un gruppo ristretto di corridori che possono vincere un grande giro ma non voglio cambiare come persona. E' una promessa che faccio a me stesso". Questo è Vincenzo Nibali, ragazzo semplice e serio anche dopo un successo del genere, 20 anni dopo l'ultima vittoria italiana, quella di Marco Giovannetti.
"Dopo 20 anni era ora che un italiano vincesse questa corsa. Ma devo dire che gli spagnoli hanno reso la corsa durissima, sono stati avversari veramente difficili da battere. Ora si dice che io posso essere un grande rivale per Contador perché sono bravo sia a cronometro che in salita. Ma lui ha vinto ogni grande giro che ha corso e io ne ho vinto solo uno. Sarà incredibilmente difficile batterlo e altri corridori ci hanno già provato in questi anni, ma magari un giorno, magari al Tour de France, saremo testa a testa per la vittoria". Non può che meritarsi un grandissimo applauso Vincenzo anche dopo queste splendide parole che fanno di lui prima di tutto un grande uomo oltre che un grande corridore. Ma bisogna sottolineare anche la prova di chi non ha vinto ma ha scritto comunque la storia; come Ezequiel Mosquera della Xacobeo Galicia, secondo a 41 secondi e mai così vicino al successo alla Vuelta, splendido scalatore e grande lottatore, vero rivale che ci riproverà sicuramente l'anno prossimo, probabilmente con un'altra maglia. Si passa poi a Peter Velits: lo slovacco dell'HTC Columbia ha compiuto una vera e propria impresa, resistendo il più possibile sulle salite della corsa e andando a vincere una fantastica cronometro, prestazioni che gli sono valse un incredibile terzo posto finale a 3 minuti da Nibali. Alle sue spalle si è messo gente come Joaquim Rodriguez, quarto, Frank Schleck, quinto, Xavier Tondo, sesto, Nicolas Roche, settimo, e Carlos Sastre, ottavo, tutti nomi che per un motivo o per l'altro hanno fatto la storia di questa edizione della Vuelta, dandosi battaglia fino all'ultimo anche per i piazzamenti.
Ma questa Vuelta è stata anche quella degli sprinter, che hanno chiuso in bellezza con questo finale cortissimo a Madrid. Dopo una fuga di Dominik Roels della Milram, Javier Ramirez dell'Andalucia-Cajasur, Jurgen Van Goolen e Olivier Kaisen dell'Omega Pharma Lotto e Gonzalo Rabunal della Xacobeo Galicia, ripresa a 14 chilometri dal traguardo, è stata ancora grande sfida tra i velocisti, questa volta con Tyler Farrar il migliore di tutti. Il corridore della Garmin Transitions si è messo dietro Mark Cavendish e un redivivo Allan Davis, conquistando così la seconda tappa della corsa e facendo capire a tutti gli avversari che al Mondiale ci sarà anche lui. Meno bene ma Cavendish che comunque si può dire sazio dopo aver vinto tre volate mentre uno splendido Matthew Goss ha pilotato ancora splendidamente il britannico fino agli ultimi metri, questa volta senza successo.
Che Vuelta insomma, con tanti protagonisti, qualche faccia nuova (Velits su tutti), qualche corridore un po' sfortunato (vedi Anton), qualche campione in rodaggio per il Mondiale (Gilbert, due vittorie di tappa) e sempre e solo un italiano che è riuscito a vincere una tappa, quell'Alessandro Petacchi che nonostante i tanti problemi, fisici ma soprattutto riguardanti il doping, ha firmato l'ennesima vittoria di una carriera strabiliante.
Ora, prossimo appuntamento Melbourne.

ORDINE D'ARRIVO
1° Tyler Farrar (Usa) Garmin Transitions
2° Mark Cavendish (Gbr) HTC Columbia s.t.
3° Allan Davis (Aus) Astana s.t.
4° Wouter Weylandt (Bel) Quick Step s.t.
5° Matthew Goss (Aus) HTC Columbia s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas Doimo
2° Ezequiel Mosquera (Esp) Xacobeo Galicia a 41''
3° Peter Velits (Svk) HTC Columbia a 3'02''
4° Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha a 4'20''
5° Frank Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 4'43''
6° Xavier Tondo (Esp) Cervelo Test Team a 4'52''
7° Nicolas Roche (Irl) Ag2R La Mondiale a 5'03''
8° Carlos Sastre (Esp) Cervelo TestTeam a 6'06''
9° Tom Danielson (Usa) Garmin Transitions a 6'16''
10° Luis Leon Sanchez (Esp) Caisse d'Epargne a 7'42''
11° David Garcia Dapena (Esp) Xacobeo Galicia a 9'37''
12° Mikel Nieve (Esp) Euskaltel Euskadi a 10'58''
13° Vladimir Karpets (Rus) Team Katusha a 13'05''
14° David Moncoutie (Fra) Cofidis a 14'32''
15° Christophe Le Mevel (Fra) Francaise des Jeux a 16'36''