giovedì 30 settembre 2010

Circuito Franco-Belga, Adam Blythe vince in volata la 1°tappa

Il britannico Adam Blythe ha vinto la prima tappa del Circuito Franco-Belga regolando in volata il gruppo giunto compatto al traguardo. Il giovane corridore dell'Omega Pharma Lotto ha preceduto il tedesco Gerald Ciolek del Team Milram e il belga Kristof Goddaert dell'Ag2R La Mondiale. Per Blythe, classe '89, si tratta della prima vittoria stagionale dopo tanti ottimi piazzamenti durante tutto il 2010, tra cui un quinto posto nella terza tappa del Giro d'Italia.
Nonostante tutto il gotha del ciclismo mondiale sia impegnato a preparare il Mondiale di Melbourne o le classiche di fine stagione, il ciclismo in certe nazioni rimane sempre attivo. La prima tappa del Circuito Franco-Belga ha preso il via da Templeuve, in Francia, terminando dopo 187 chilometri a Mouscron, in Belgio. Nessuna grande difficoltà altimetrica doveva essere affrontata dai corridori e tutto lasciava presagire già dalla partenza un finale in volata. Al chilometro 58 in quattro hanno tentato la fortuna, andando in fuga. Il gruppetto era formato da Marco Marcato della Vacansoleil, Jakob Fuglsang della Saxo Bank, Damien Gaudin della BBox e Thomas Degand della Verandas Willems. Il quartetto ha raggiunto i 5 minuti e mezzo di vantaggio sul gruppo ma quando le squadre dei velocisti sono entrate in azione il vantaggio è rapidamente svanito. A 10 chilometri dalla fine i battistrada potevano vantare ancora un minuto di margine che si è volatilizzato nell'arco di soli 5 chilometri, con il gruppo che è tornato compatto grazie soprattutto all'impulso di RadioShack e QuickStep. Blythe è stato bravo a uscire dalla scia del duo Milram Ciolek-Stroetinga, superando il tedesco con grande potenza.
Da segnalare anche che alla corsa ha partecipato, dopo mesi di lunga assenza, il campione belga Tom Boonen.

ORDINE D'ARRIVO
1° Adam Blythe (Gbr) Omega Pharma Lotto
2° Gerald Ciolek (Ger) Team Milram s.t.
3° Kristof Goddaert (Bel) AG2R La Mondiale s.t.
4° Kenny Van Hummel (Ned) Skil - Shimano s.t.
5° Wim Stroetinga (Ned) Team Milram s.t.

Campionati del Mondo 2010. Conferenza stampa Italia, riserve Gasparotto e Nocentini

Riportiamo un comunicato della Federciclismo, apparso oggi sul proprio sito, in merito all'annuncio delle squadre che parteciperanno alle prove in linea Under 23, Donne ed Elite.

Sciolte le riserve: tutte le Nazionali azzurre della prova in linea hanno i loro titolari. Scelte difficili e a volte combattute per i commissari tecnici. Saranno Matteo Mammini e Gianluca Leonardi, gli stessi che hanno corso la prova contro il tempo, le riserve della squadra under in gara domani, venerdì 1 ottobre, sul percorso cittadino di Geelong: 10 giri per ben 159 chilometri. Spiega il C.T. Marino Amadori: "Non è stato semplice scegliere le riserve, anche perché i due cronomen hanno effettuato delle buone prestazioni nella prova contro il tempo. Saremo comunque una squadra e sarà importante essere presenti nelle azioni decisive. Abbiamo l’Australia come nazionale di riferimento con Michael Matthews che è molto veloce. Da metà gara in poi abbiamo anche noi atleti in grado di dare la giusta interpretazione del percorso. In caso di arrivo a gruppo ristretto e in volata, sarà Sonny Colbrelli la nostra punta. Naturalmente tutto dipende anche da come si svolgerà la prima parte della gara e dalle condizioni atmosferiche molto variabili". Il CT Andrea Collinelli si sofferma sulla tipologia del circuito: "Impegnativo ed esigente. Ogni azzurro rispetterà il ruolo che gli è stato affidato".
"Mi è costata molta fatica - esordisce il CT Dino Salvoldi in merito alla scelta di Monia Baccaille come riserva - Cercheremo negli Stati Uniti una possibile alleata perché è la squadra di riferimento, effettuando così una corsa selettiva. Se non saranno loro a entrare in azione, lo faremo noi da metà gara in poi. Il nostro obiettivo è infatti di affrontare il finale in superiorità numerica". Ricordiamo che sabato 2 ottobre saranno otto le azzurre al via, anziché sei, perché la campionessa del mondo Tatiana Guderzo corre per diritto, mentre la settima atleta corre perché l'Italia, terza nel ranking, si avvale della regola che premia le prime cinque nazioni con un atleta in più al mondiale.
Anche il CT Paolo Bettini scioglie i suoi dubbi e indica Enrico Gasparotto come seconda riserva e Rinaldo Nocentini come prima. Al ballottaggio come prima riserva era anche Andrea Tonti, poi scelto come titolare: "Per la sua esperienza Andrea Tonti riuscirà a gestire al meglio la prima parte della gara. Lo reputo più idoneo al ruolo senza sacrificare un altro atleta in gara. Non abbiamo un solo uomo ma un grande potenziale di squadra da distribuire lungo il percorso. Ben venga una corsa dura, siamo pronti e se confrontiamo la nazionale azzurra con altre squadre notiamo che l’Italia ha il gruppo più vario proprio per avere differenti alternative e possibilità in gara".
Regista designato in corsa l'azzurro Luca Paolini, ormai alla sua settima esperienza mondiale: "E' un ruolo in cui è necessario essere lucidi e attenti, perché occorre sempre trovarsi nel vivo della corsa restando vicino alle punte che abbiamo in squadra. E’ un incarico in cui niente è precluso, bisognerà vedere l’andamento della corsa e valutare il momento giusto per entrare in azione" ha dichiarato Paolini.
Per Filippo Pozzato, uno dei fari della nazionale, quella di domenica, nonostante le numerose vittorie in carriera, sarà la corsa della vita: "Siamo una squadra e per questo siamo pronti a tutto. Sono felice di sentirmi questa responsabilità che mi trasmette una motivazione in più per fare bene in gara anche nel ricordo di Franco Ballerini".
Così il vincitore della Vuelta, Vincenzo Nibali: "Mi sento bene, sarà una corsa dura visto il percorso e la presenza del vento".

LE SQUADRE

Elite Uomini
Marzio Bruseghin, Francesco Gavazzi, Vincenzo Nibali, Daniel Oss, Luca Paolini, Filippo Pozzato, Andrea Tonti, Matteo Tosatto, Giovanni Visconti.

Elite Donne
Elena Berlato, Giorgia Bronzini, Rossella Callovi, Noemi Cantele, Valentina Carretta, Tatiana Guderzo, Eleonora Patuzzo, Luisa Tamanini.

Under 23
Stefano Agostini, Enrico Battaglin, Sonny Colbrelli, Massimo Graziato, Moreno Moser.

Doping. Confermata la positività di Ezequiel Mosquera insieme al compagno Garcia Dapena

Della raffica di notizie sul doping che sono arrivate oggi, finalmente arriva anche qualche spiraglio di verità. Gli spagnoli Ezequiel Mosquera e David Garcia Dapena, rispettivamente secondo e undicesimo all'ultima Vuelta a Espana, sono stati trovati positivi dall'UCI a una sostanza chiamata Hydroxyethyl starch, a seguito di un controllo del 16 settembre scorso, proprio durante la corsa spagnola. Il laboratorio che ha rintracciato la positività è quello di Colonia, affiliato alla Wada. I due corridori della Xacobeo Galicia non sono stati sospesi perché la sostanza non è un vero e proprio prodotto dopante ma un coprente, utilizzato per mascherare altri prodotti.

Doping. Contador, Riccò, Mosquera: tutti già condannati, ma le prove?

Che giornata... che giornata! Neanche il tempo di festeggiare per la vittoria di Cancellara al Mondiale di Melbourne che le pagine web dei maggiori giornali sportivi si sono riempite di notizie sul doping, sulle positività, su sostanze sconosciute e capsule. Cerchiamo di fare un po' d'ordine, dando una comunicazione chiara su una situazione che, ovviamente, è molto più chiara di quello che sembra.

Iniziamo da Alberto Contador. Riportiamo la notizia.
"Alberto Contador è risultato positivo al Clenbuterolo, sostanza vietata da quest'anno al Tour de France. Lo spagnolo si era sottoposto al controllo il 21 luglio scorso nel secondo giorno di riposo del Tour a Pau, nei Pirenei. Un messaggio rilasciato dal suo addetto stampa personale spiega che Contador è stato vittima di una contaminazione degli alimenti. Dal momento della prima comunicazione dell'UCI in data 24 agosto, la contaminazione di Alberto Contador pare sia l'unica possibile spiegazione di quanto è accaduto e ora toccherà alle autorità del ciclismo chiarire questo gravissimo problema. Gli esperti consultati finora hanno deciso che questo è una caso di contaminazione degli alimenti, soprattutto se si considera il numero di test a cui si è sottoposto Contador all'ultimo Tour de France".
Bene. Ora, da ulteriori notizie e indiscrezioni, è venuto fuori che, parlando di quantità, qui si parla di "50 picogrammi, ben 400 volte meno del minimo fissato per parlarsi di doping". E quindi? Dov'è la notizia? Perché la sospensione?
In più, Contador ha successivamente dichiarato che: "Nelle analisi del 20 luglio non c'è traccia di nulla, in quelle del 21 poche tracce di clenbuterolo, in quelle del 22 ancora meno tracce. Significa che ho assunto cibo contaminato la sera del 20 luglio. E quella sera a cena ho mangiato un filetto che avevo fatto arrivare dalla Spagna".
Caso chiuso? Non andava neanche aperto se questa è la realtà.

Passiamo a Riccardo Riccò. Ecco la notizia, direttamente da Leggo.
"Altro colpo da ko per il ciclismo. E’ sotto inchiesta per doping Riccardo Riccò, secondo classificato al Giro d’Italia 2008. Nell’ambito della recente indagine dei Nas, che la scorsa settimana ha smascherato un’organizzazione con base a Roma, dedita al traffico di sostanze dopanti, Riccò ha infatti subito una perquisizione domiciliare presso la sua casa in località Serra Mazzoni, in provincia di Modena, nel corso della quale sono state trovate una cinquantina di compresse considerate dagli inquirenti sospette. Si tratta di pasticche anonime, conservate sfuse in un armadietto e in parte sminuzzate, quindi per identificarne la sostanza bisognerà attendere il risultato delle analisi. Riccò, al momento, risulta comunque denunciato dai carabinieri per violazione della legge sul doping, perché il suo nome compare in diverse intercettazioni telefoniche.
Riccò, come è noto, è cognato di Enrico Rossi, il ciclista arrestato la settimana scorsa insieme ad altre quattro persone tra cui un farmacista e un’infermiera. Inoltre, l’atleta ha sulle spalle già un precedente. Due anni fa, mentre era impegnato nel Tour de France, fu trovato positivo al Cera (Epo di terza generazione) e per questo subì una squalifica di due anni, scaduta a marzo scorso. Non solo. L’indagine dei Nas è iniziata a seguito di un sms inviato da uno sconosciuto, forse per errore, proprio all’allenatore di Riccò, nel quale si chiedevano informazioni su come reperire l’Epo.
Attualmente Riccò corre per la Ceramica Flaminia di Rieti, nel Lazio, stessa squadra del ciclista arrestato Rossi. E c’è un altro professionista iscritto alla Ceramica Flaminia ad essere finito nei guai: si tratta di Donato Cannone, pugliese, nato nel 1982. A casa di Cannone, anche lui denunciato per doping, i Nas hanno trovato 30 fiale e 40 compresse tra eccitanti e cortisonici".

Oltre a evidenziare il fatto che Riccò, da un pochino di tempo, corre per la Vacansoleil e non più per la Ceramica Flaminia (conoscenza del settore di chi ha scritto l'articolo molto elevata), dove sta la notizia? Che Donato Cannone è stato denunciato per possesso di eccitanti e cortisonici, ma Riccò? Cos'ha fatto? E' indagato perché risulta in alcune telefonate, per il resto sono notizie senza significato, per adesso. Le compresse sono anonime, le sostanze sono sconosciute attualmente. Se poi il tutto verrà verificato in prodotti dopanti, Riccò verrà giustamente denunciato, ma adesso?

E terminiamo con Ezequiel Mosquera.
"Ezequiel Mosquera, secondo all'ultimo Giro di Spagna, è risultato positivo. A dare la notizia per prima è stata Cadena Ser poi confermata dal sito spagnolo biciciclismo.com. Il 35enne corridore spagnolo, secondo alle spalle di Vincenzo Nibali all'ultima Vuelta, aveva firmato un nuovo contratto con la formazione olandese Vacansoleil. Ma non è tutto: sembra che anche un secondo corridore della Xacobeo Galicia sia risultato positivo alla Vuelta".
Risultato positivo. Per cosa? Non si sa. Quando? Non si sa. Lo scopriremo solo vivendo, diceva la Gialappa's.

Quindi, riassumendo: quello di Contador non è doping, Riccò è indagato ma poco di più, di Mosquera si sa ancora meno. Lungi da me fare la morale sul ciclismo e sul doping dicendo che non esiste e che sono in pochi quelli che si dopano, anche perché penso l'esatto contrario. Io, che non sono un giornalista, sono per il buon giornalismo, quello fatto di notizie vere e sensate, cercando la verità e non il titolone. Seguirò attentamente la faccenda con estremo interesse e condannerò sempre chi verrà scoperto positivo (sottolineo la parola scoperto), ma finché non ci sono condanne o sentenze, per favore, rimaniamo in silenzio. Ah, tanto per gradire, Franco Pellizotti sta aspettando ancora il giudizio su dei valori anomali del 2009 e, intanto, non può correre: avete sentito qualcuno scagliarsi contro la giustizia sportiva in favore del corridore italiano? Esatto, no.

Ultima cosa: per caso sono iniziati i Mondiali? Perché tutte queste positività contemporaneamente, mi destano qualche sospetto.

Campionati del Mondo 2010. Cancellara vince l'oro nella cronometro Elite, poi Millar e Martin

Fabian Cancellara ha vinto per la quarta volta il titolo di Campione del Mondo della prova a cronometro dedicata agli Elite. Il corridore svizzero ha surclassato i propri avversari staccando di oltre un minuto il bravissimo David Millar, secondo, e un incredibile Tony Martin, terzo nonostante un cambio ruota che sembrava poter essere fatale. La vittoria di Cancellara è impreziosita dal fatto che la sua condizione non era delle migliori, come da lui stesso ammesso, ma il ticinese, quando si tratta di cronometro, potrebbe vincere probabilmente anche con una gamba sola.
"Sono molte felice" ha dichiarato Cancellara. "E' stato meraviglioso e probabilmente è stata la mia vittoria più difficile perché non conoscevo bene la mia condizione. Alla fine mi sono focalizzato sulla mia corsa e ho dato tutto quello che potevo". L'unico inghippo per lo svizzero è stato un passaggio troppo ravvicinato con una transenna: "Non l'ho toccata ma ogni secondo è importante, così ho provato a rimanere in piedi senza cadere perché era l'ultima cosa che volevo".
Ora Cancellara, dopo essere entrato nella leggenda per il numero di titoli vinti a cronometro, può cercare l'impresa di bissare il successo anche nella prova in linea dove, a questo punto, è sicuramente uno dei grandi favoriti.
Per il resto, la prova odierna ha visto l'exploit di Millar, da tempo lontano dai migliori nelle prove contro il tempo, mentre l'impresa di Martin ha confermato il tedesco come l'unico vero rivale di Cancellara nelle cronometro. Bene anche il giovane australiano Richie Porte, quarto per un soffio e arrivato davanti al terzo volte campione del mondo Michael Rogers, il migliore prima dell'ultima serie di corridori. Un po' di delusione per la prova dello svedese Gustav Larsson, secondo l'anno scorso, che probabilmente senza il riferimento di Cancellara dell'anno scorso non è riuscito a rimanere su standard elevati.
E gli italiani? Ah già, non ce n'erano in gara. Come a dire che fuori Pinotti, in Italia non ci sono altri specialisti che possono ambire a un dignitoso piazzamento. Dal 2012 tornerà anche la prova a squadre, cosa abbiamo intenzione di fare? Niente come negli ultimi anni? Altra domanda: Adriano Malori, campione del mondo tra gli Under 23, non era degno di partecipare? Arrivano le Olimpiadi, le prove a cronometro ai Mondiali diventeranno due, forse potrebbe essere il caso di curare anche un settore che sta diventando sempre più importante nelle corse a tappe e prestigioso quasi quanto la prova in linea. Basterebbe crederci un po'.

ORDINE D'ARRIVO
1° Fabian Cancellara (Swi) Svizzera
2° David Millar (Gbr) Gran Bretagna a 1'02''
3° Tony Martin (Ger) Germania a 1'12''
4° Richie Porte (Aus) Australia a 1'19''
5° Michael Rogers (Aus) Australia a 2'25''
6° Koos Moerenhout (Ned) Olanda a 2'40''
7° Luis Leon Sanchez Gil (Esp) Spagna a 2'44''
8° David Zabriskie (Usa) Stati Uniti a 2'51''
9° Maciej Bodnar (Pol) Polonia a 3'00''
10° Gustav Larsson (Swe) Svezia a 3'01''