venerdì 1 ottobre 2010

Campionati del Mondo 2010. Michael Matthews trionfa tra gli Under 23, poi Degenkolb e Phinney-Boivin

L'australiano Michael Matthews è diventato il nuovo campione del mondo della categoria Under 23 conquistando nettamente lo sprint finale della prova che si è svolta in nottata a Melbourne. Il giovane classe '90 ha preceduto di qualche metro il tedesco John Degenkolb e, in un caso più unico che raro, l'americano Taylor Phinney e il canadese Guillaume Boivin, terzi a pari merito dopo aver analizzato anche il fotofinish. Un podio di tutto rispetto e di grandissimo valore per una prova che vedeva alla partenza alcuni tra i più grandi talenti degli ultimi tempi.
Non è difficile immaginare che nei prossimi 10 anni una delle classiche monumento del ciclismo possa finire con un podio simile, magari con diversi piazzamenti, ma sembra ormai certo che Matthews, Degenkolb e Phinney sono tre stelle che possono fare la differenza da subito tra i professionisti. Tutti e tre hanno fatto parte nel 2010 di squadre Continental e, anche con le proprie nazionali, hanno partecipato alle più importanti corse di categoria e non in Europa. L'australiano, che passerà professionista con la Rabobank a soli 20 anni, può essere considerato un nuovo Freire, forte abbastanza da rimanere nel gruppo principale su strappi non troppo duri e velocissimo in volata, capace di battere chiunque anche in una volata a gruppo compatto. Il tedesco passerà prof con l'HTC Columbia e continuerà la politica della squadra di prendere giovani potenti, veloci e di grande talento. Può tranquillamente puntare a tutte le classiche più importanti del panorama ciclistico e in volata, se è possibile, è anche meglio di Matthews. L'americano è, probabilmente, il talento più puro e ancora inespresso: campione nazionale a cronometro in carica, anche in volata dice la sua e può tranquillamente puntare a diventare un uomo da grandi giri, pur assmigliando di più come fisico e caratteristiche a un Cancellara. Era da tempo che la gara degli Under 23 non vedeva così tanto talento sul podio, senza dimenticare il giovane canadese Boivin, meno conosciuto e decantato degli altri tre ma sicuramente un buon prospetto per una nazione che, nel ciclismo, sta crescendo a vista d'occhio.
Gli italiani non hanno fatto male, hanno giocato le proprie carte come hanno potuto inchinandosi a corridori già formati, praticamente professionisti, mentre i nostri al massimo hanno corso il campionato europeo e qualche gara internazionale in Italia. Fa male vedere talenti come Enrico Battaglin costretti a rivaleggiare contro avversari già molto più avvezzi alle corse internazionali, semplicemente perché l'Italia snobba la Coppa delle Nazioni di categoria e le gare più importanti come Tour de l'Avenir e le numerose corse a tappe francesi, olandesi e tedesche. Il migliore è stato decisamente Moreno Moser che ha dimostrato una grande resistenza allo sforzo oltre che una condizione invidiabile mentre Battaglin ha sofferto un percorso troppo semplice per le sue caratteristiche. Sonny Colbrelli, migliore dei nostri al sesto posto, ha provato quello che ha potuto in volata ma aveva davanti dei veri e propri mostri sacri. C'è tanto da lavorare e, probabilmente, da cambiare nella mentalità dei nostri. Una proposta: all'estero ci sono squadre a livello giovanile come Jayco Bay (Australia), Trek Livestrong (Usa), Thuringer e LKT (Germania) oltre alle numerose francesi che corrono anche le corse dei grandi con i migliori giovani; da noi è impossibile fare una cosa del genere?

LA CRONACA
Dopo le prove a cronometro, finalmente le gare in linea hanno preso la ribalta. La gara degli Under 23 si è tenuta su 10 giri del circuito di Geelong, caratterizzato da due salite principali, quella di The Ridge e quella di Aphrasia Street, oltre a un finale non facilissimo in leggera ascesa. Bastano solo tre chilometri per registrare la prima fuga, quella dell'americano Ben King. Al suo inseguimento, tra il secondo e il quarto giro, si lanciano l'altro Ben King del gruppo, un australiano, il corridore di Hong Kong King Lok Cheung e il bielorusso Andrei Krasilnikau. Proprio nel quarto giro i tre si ricompattano all'inseguimento del King americano che può vantare 6 minuti sul gruppo e 3 minuti sugli inseguitori. Il gruppo entra in azione nel corso del quinto giro grazie a una trenata del francese Johan Le Bon che dimezza il margine su King ma è nel sesto giro che le speranze dei fuggitivi crollano: sulla prima salita del circuito, quella di The Ridge, esce dal gruppo l'italiano Moreno Moser, raggiunto poco dopo anche dal britannico Alex Dowsett, dall'eritreo Daniel Teklehaimanot e dal russo Vyacheslav Kuznetsov, e in quattro rientrano sugli altri tre inseguitori. Basta un giro a Moser per prendere le misure ai compagni di fuga e per rilanciarsi all'attacco insieme a Dowsett sulla salita di The Ridge. Sulla seconda salita Moser stacca anche il britannico e prima del traguardo raggiunge e supera anche l'ottimo King, grande protagonista di giornata. L'italiano passa tutto l'ottavo giro da solo al comando ma il ritorno del plotone è inesorabile e all'inizio del nono giro Moser è ripreso. Sulla salita di Aphrasia Street ci prova il francese Tony Gallopin, seguito dal nostro Battaglin, un incredibile Degenkolb e dall'olandese Tom Dumoulin ma l'Australia, compatta per favorire lo sprint di Matthews, non lascia troppo spazio a un così pericoloso tentativo. Durante l'ultimo giro gli attacchi sono numerosi con Battaglin e i francesi Paiani e Gallopin tra i protagonisti insieme a Degenkolb. In cima all'ultimo passaggio su Aphrasia Street è ancora Gallopin a ripartire ma ai -2 il gruppo torna compatto con circa una cinquantina di corridori al suo interno. L'ultimo chilometro è preso in testa dagli italiani con l'ottimo Battaglin a tirare per il velocista Colbrelli ma la differenza di forze è palese ed è Degenkolb a lanciare la volata ai -300 con Matthews a ruota. Il tedesco, partito troppo presto, si pianta mentre Matthews esce al momento giusto dalla scia e va a vincere quasi per distacco con Degenkolb secondo e il duo Phinney-Boivin terzo, per un podio degno di un grandissimo Mondiale.

ORDINE D'ARRIVO
1° Michael Matthews (Aus) Australia
2° John Degenkolb (Ger) Germania s.t.
3° Taylor Phinney (Usa) Stati Uniti s.t.
3° Guillaume Boivin (Can) Canada s.t.
5° Arnaud Demare (Fra) Francia s.t.
6° Sonny Colbrelli (Ita) Italia s.t.
7° Laurens De Vreese (Bel) Belgio s.t.
8° Sebastian Lander (Den) Danimarca s.t.
9° Juan Jose Lobato Del Valle (Esp) Spagna s.t.
10° Vyacheslav Kuznetsov (Rus) Russia s.t.