domenica 8 luglio 2012

Tour de France 2012. Froome vince a La Planche, Wiggins in giallo, Evans e Nibali resistono

Il britannico Chris Froome ha vinto la settima tappa del Tour de France 2012 con arrivo a La Planche des Belles Filles. Il corridore del Team Sky ha preceduto di 2 secondi Cadel Evans (BMC) e Bradley Wiggins (Sky) mentre a 7 secondi è giunto Vincenzo Nibali (Liquigas), ottimo 4°. Grazie al 20° posto di Fabian Cancellara, Wiggins è diventato la nuova maglia gialla con 10 secondi su Evans e 16 su Nibali.
Alzi la mano chi avrebbe pensato a un arrivo con solo 4-5 corridori in testa già alla settima tappa. Probabilmente nessuno. Eppure la settima tappa ci ha detto che questo Tour lo possono vincere in tre (+1) e basta, a meno di clamorosi capovolgimenti nelle tappe a venire. Ma sopra ai singoli corridori, chi ha veramente dominato è il Team Sky. La squadra britannica ha messo in mostra tutto il suo talento e la sua forza, tirando sull'ultima (breve) salita con Boasson Hagen, Rogers e Porte per portare poi Froome e Wiggins davanti a tutti. Una corazzata che ha perso una pedina importante come Siutsou ma che continua imperterrita per la sua strada. Sotto i colpi dei gregari di Wiggins si sono staccati tutti i favoriti per la classifica salvo Evans, Nibali e Taaramae, che ha ceduto un po' nel finale. L'australiano ha dimostrato di essere in forma, provando a vincere la tappa con un attacco su un breve muro finale, ma ha trovato sulla sua strada un Froome stellare che sembrava averne di più di tutti. Evans pensava di dover far la corsa su Wiggins ma con questo Froome dovrà preoccuparsi anche di lui, trovandosi nella morsa del Team Sky che se gioca bene le sue carte può davvero metterlo in difficoltà.
Bella prestazione di Nibali, convincente, è riuscito a tenere le ruote dello scatenato Froome e ha pagato pochi secondi solo nel finale, dimostrando che la terza forza del Tour può essere lui. La squadra per ora non l'ha aiutato ma nelle lunghe salite delle prossime tappe sarà fondamentale. Il podio sembra alla portata ma attenzione proprio a Froome, mina vagante che può impensierire il corridore della Liquigas per il terzo posto.
Convincente Rein Taaramae, 5° a 19 secondi ma rimasto con i primi in pratica fino al traguardo. Il corridore della Cofidis potrebbe aver trovato il punto per la maturazione a uomo di classifica, vedremo nelle prossime tappe.
Seguono alcune sorprese, Zubeldia, vecchietto della RadioShack, a 44 secondi, seguito poco dopo da un Rolland in ripresa e Brajkovic, mai troppo forte in salita al Tour. Poco più indietro uno spento Menchov, in linea con le prestazioni degli ultimi tempi, e poi Monfort, l'altro RadioShack che non ti aspetti. Seguono un bravissimo Nicolas Roche, un caparbio Frank Schleck che ha tenuto duro cercando di perdere il meno possibile (ma su questa salita doveva stare davanti), poi Porte e Rogers, monumentali per il lavoro fatto e bravi ad arrivare con solo 1 minuto e 24 secondi di ritardo.
Sembra in crescita anche Samuel Sanchez, 16° a 1 minuto e 31 secondi, arrivato poco dietro il francesino Pinot e davanti a Daniel Martin e al promettente compagno Gorka Izagirre. 19° e 20° gli altri due RadioShack che non ti aspetti, Gallopin e soprattutto Cancellara, arrivato con 1 minuto e 52 secondi di ritardo dal vincitore.
E ora iniziano le note dolenti. Van den Broeck, a causa di un problema meccanico, si era staccato prima della salita ed è arrivato a 1 minuto e 52 secondi, Voeckler e Scarponi a 2 minuti e 5 secondi (entrambi punteranno alle tappe), poi Vinokourov e Valverde, con lo spagnolo che dimostra che un Tour non si inventa dopo il rientro da tanti mesi di inattività. Seguono Mollema e Horner, poi Peter Velits, Gesink, Basso e un molto deludente Leipheimer, 48° a 3 minuti e 11 secondi, l'ombra del corridore visto finora in stagione.
Dopo solo una tappa di salita, sembra che il Tour sia già una questione Sky - BMC più la Liquigas che vuole scombinare i piani. Tutti gli altri hanno già alzato bandiera bianca con prestazioni deludenti, crollati sotto i colpi del Team Sky. Il Tour è ancora lunghissimo, niente è ancora deciso, vedremo cosa si inventeranno i corridori nelle prossime tappe. E speriamo in un grande spettacolo.

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