venerdì 13 luglio 2012

Tour de France 2012, Rolland vince a La Toussuire, Evans in crisi, Wiggins resiste in giallo

Il francese Pierre Rolland ha vinto l'undicesima tappa del Tour de France 2012 andando a imporsi sul traguardo in salita della Toussuire dopo altri 3 GPM e circa 130 km di fuga. Il corridore dell'Europcar ha preceduto di 55 secondi i primi membri del gruppo migliori, Thibaut Pinot (FDJ) e Chris Froome (Sky), di 57 secondi Wiggins, Nibali e Van den Broeck mentre sono arrivati più staccati tutti gli altri, fra tutti Evans e Frank Schleck a 2 minuti e 23 secondi, a 3m53s Zubeldia, Kloden e Horner, più indietro ancora Nicolas Roche mentre sono usciti di classifica Rui Costa, Monfort, Menchov (a 14 minuti) mentre Taaramae è giunto addirittura a 25 minuti.
In classifica generale, Wiggins è rimasto in testa con 2 minuti e 5 secondi su Froome, 2 minuti e 23 secondi su Nibali, 3 minuti e 19 su Evans, poi Van den Broeck, Zubeldia, Van Garderen, Brajkovic, Rolland e Pinot per chiudere la Top 10.
Tappa breve, 148 km, 4 GPM (2 HC, 1 di 1° e 1 di 2°), e poca strada in pianura. Una tappa ideale per gli scalatori e idealissima per gli attaccanti. Sulla prima salita, La Madeleine, si è formato un folto gruppo di attaccanti tra cui Rolland con i preziosi compagni Kern e Malacarne, Horner, Scarponi, Basso, Daniel Martin, Hoogerland, Kruijswijk, Valverde, Kiryienka, C.A. Sorensen, Kiserlovski, Vinokourov, Kessiakoff, Peter Velits, Leipheimer e Ten Dam. Un buon mix tra scontenti uomini di classifica, attaccanti puri, uomini per la classifica dei GPM e scalatori.
Sul Col de la Madeleine non è successo niente mentre sulla Croix de Fer qualche fuggitivo ha ceduto mentre da dietro è stata la BMC a provare un attacco da lontano con Van Garderen ed Evans, ben stoppati dalla Sky tirata da Rogers. Questa salita è risultata fatale per i vari Menchov, Monfort, etc., e con le trenate di Rogers i soli Nibali, Van den Broeck, Pinot e Brajkovic hanno tenuto il passo del trenino Sky. Ripreso il duo BMC, nel gruppo dei favoriti la situazione è rimasta tranquilla mentre davanti la vera selezione è avvenuta sul Col du Mollard: al comando sono rimasti i soli Rolland, Kiserlovski, Kiryienka e Sorensen mentre avevano ceduto Ten Dam, Horner, Kessiakoff e per ultimo Velits. Già staccati, invece, Basso, Valverde e Vinokourov, ripresi sulla Croix de Fer.
Sembrava, a questo punto, dover essere una tappa già conclusa con la Sky al completo a tirare e tutti gli altri dietro ma la salita della La Toussuire ha stuzzicato la voglia dei capitani. Mentre davanti Rolland si involava verso la vittoria con un bel attacco ai -10,5 km, dopo essere anche caduto nella discesa del Col du Mollard, ai -13 km un attacco di Brajkovic ha iniziato a portare scompiglio nel gruppo. Il corridore sloveno è stato raggiunto da Pinot e Van den Broeck e sulle ali dell'entusiasmo anche Nibali è scattato, la prima volta inseguito e ripreso dal gruppo tirato da Froome, la seconda volta senza nessuna risposta dalla Sky. Grazie all'attacco di un grande Nibali, il team britannico ha vacillato, con Froome che perdeva le ruote del gruppo della maglia gialla e Wiggins che si è ritrovato per la prima volta da solo a fare il ritmo senza incidere più di tanto. Ma dopo un km di appannamento, Froome si è ripreso ed è rientrato nel gruppo Wiggins mettendosi a tirare. Mentre Nibali riprendeva il trio all'attacco, Evans ai -6 soffriva il ritmo di Froome e si staccava, tirato su da Van Garderen ma senza grossi risultati, dicendo in pratica addio al successo finale del Tour. Dopo che anche Frank Schleck, finora abbastanza presente in testa alla corsa, si è staccato, il duo Sky ha messo nel mirino il gruppo Nibali finché il presunto gregario Froome è andato all'attacco portandosi dietro i ripresi Pinot e Nibali e staccando Wiggins che è sembrato andare in difficoltà. Dopo pochi secondi di panico Froome, su ordine della squadra, si è fermato ad aspettare Wiggins rimettendosi davanti a tirare e riprendendo tutti quelli che stavano ancora davanti salvo Rolland. Nel finale, Froome quasi di rabbia è andato a cercarsi il 2° posto, superato sul traguardo da Pinot, via via tutti gli altri.
Una frazione importante, non decisiva (per qualche corridore staccato si) ma che ha iniziato a mettere pressione al Team Sky, fin qui troppo forte, che si ritrova due galli in un pollaio (Wiggins e Froome) con il terzo incomodo Nibali pronto ad approfittarne. Sarà difficile tenere a freno la voglia di vittorie di Froome mentre Wiggins dovrà stringere i denti per cercare di non staccarsi, contando anche sull'ultima crono di 52 km.

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