domenica 6 maggio 2012

Giro d'Italia 2012 - Prima maglia rosa a Taylor Phinney (BMC), suo il prologo di Herning

GIRO D'ITALIA 2012 - PROLOGO

Herning (Danimarca) – 8.7 km

Con il prologo nella cittadina dello Jutland, in Danimarca, ha preso il via ieri la 95° edizione del Giro d’Italia.
E come da pronostico la vittoria è andata al giovane Taylor Phinney della BMC. Lo statunitense classe ’90 è letteralmente volato per le vie di Herning coprendo i quasi 9 km della corsa in 10 minuti e 26 secondi, staccando di 9 secondi il britannico Geraint Thomas della Sky e di 13 secondi il danese Alex Rasmussen della Garmin Barracuda. Primo degli italiani e quarto di giornata Manuele Boaro (Saxo Bank) a 15 secondi. Con questo successo Phinney ha vestito anche la prima maglia rosa della corsa.

LA CORSA

C’è poco da commentare sullo svolgimento della corsa visto che stiamo parlando di una cronometro, ma l’ordine d’arrivo può già dare tanti spunti di riflessione sia sul momento attuale del ciclismo sia sullo svolgersi futuro della corsa.
Analizzando velocemente i primi posti della classifica si nota subito la presenza massiccia di atleti che hanno fatto della pista terreno di caccia, primo fra tutti proprio lo stesso Phinney, vincitore nel 2009 e nel 2010 del titolo mondiale dell’Inseguimento, a seguire Thomas e Rasmussen. Deludente, invece, l’altro pistard Jack Bobridge, arrivato addirittura con un minuto di ritardo.
L’altro aspetto che risalta è la presenza di corridori di provenienze più disparate, dagli Stati Uniti all’Australia, dalla Nuova Zelanda alla Lituania, dalla Svezia al Portogallo, dalla Gran Bretagna alla Danimarca con l’Italia ben rappresentata da Boaro e Pinotti. Si nota la mancanza delle grandi potenze della vecchia Europa (Germania, Spagna, Francia, Belgio e Olanda), indice di un movimento che si sta spostando verso i paesi anglofoni.

GLI UOMINI DI CLASSIFICA

Il prologo di Herning è stato anche il primo banco di prova per testare la forma degli uomini che puntano alla vittoria finale.
Il migliore si è dimostrato il ceco Roman Kreuziger (Astana), 28° a 36 secondi di ritardo da Phinney. Chi, però, ha impressionato di più è stato Ivan Basso (Liquigas), 35° a 39 secondi in una prova non adattissima alle sue qualità di fondista, cosa che fa risultare la sua prova più che positiva. Molto bene anche Joaquin Rodriguez (Katusha) a 43 secondi, Rigoberto Uran (Sky) a 46 secondi e Domenico Pozzovivo (Colnago) a 55 secondi, tre scalatori che dovevano soprattutto difendersi e che invece hanno guadagnato qualcosa su rivali ben più accredati. Frank Schleck (RadioShack) ha contenuto i danni, arrivando a 59 secondi dietro Phinney, mentre il duo Lampre Cunego e Scarponi ha fatto leggermente peggio arrivando rispettivamente a 1 minuto e 3 secondi e a 1 minuto e 6 secondi. Concludono la classifica dei favoriti José Rujano (Androni, a 1m7s) e John Gadret (AG2R, 1m16s).
Tra i primi di oggi, da segnalare per la classifica finale le prove di Pinotti (BMC), 8° a 24 secondi, Hesjedal (Garmin), 17° a 29 secondi, e Cataldo (Omega QuickStep), 19° a 31 secondi.

IL VINCITORE

Per gli appassionati di ciclismo il nome di Taylor Phinney circola già da qualche anno. Pur essendo soltanto del 1990, l’americano può già vantare 2 mondiali su pista nell’Inseguimento (2009-2010), 1 mondiale a cronometro U23 e un 3° posto in linea nello stesso anno, il 2010. Oltre che un ottimo cronoman, Phinney è competitivo anche in volate ristrette e ha già dimostrato di essere adatto per le classiche del Nord andando a vincere la Parigi Roubaix Under 23 nel 2009 e nel 2010.
Da segnalare anche le 4 vittorie nelle prime 4 tappe dell’Olympia’s Tour 2010, gara a tappe di prestigio che si svolge in Olanda per gli Under 23.
Da giorni Phinney aveva dichiarato di puntare a questo prologo e ha centrato il bersaglio. Ora, potrà tenere la maglia rosa per tutta la prima parte della corsa, cercando di incrementare il margine sugli avversari nella cronosquadre e provando a piazzarsi nelle volate. Un risultato importante per un talento cristallino, un talento del quale sentiremo parlare per molto tempo.

GLI ITALIANI

È stato il giovane cronoman Manuele Boaro della Saxo Bank a tenere alto il vessillo dell’Italia nel prologo di Herning, confermando i miglioramenti nelle prove contro il tempo già dimostrati nelle ultime corse tra cui il 2° posto al Circuit de la Sarthe un mese fa.
Alle sue spalle si è confermato Marco Pinotti (BMC), 8° a 24 secondi, mentre poco più indietro sono arrivato un ottimo Enrico Gasparotto (Astana), Dario Cataldo (Omega Pharma), Filippo Pozzato (Farnese Vini) e il giovane Giacomo Nizzolo (RadioShack). Ci si aspettava molto di più da Adriano Malori (Lampre), 25° a 33 secondi, e da Daniele Bennati (RadioShack), 65° a 49 secondi, che sembravano i due italiani più accreditati a un podio nel prologo.

LE ALTRE CORSE – DEGENKOLB VINCE LA 2°TAPPA ALLA 4 GIORNI DI DUNKERQUE

Non solo Giro d’Italia in questo Sabato 5 Maggio.
Alla 4 Giorni di Dunkerque in Francia, la 2°tappa è andata al tedesco John Degenkolb della Argos Shimano che ha bissato il successo del giorno prima battendo allo sprint il crossista Zdenek Stybar e Jerome Pineau (Omega Pharma QuickStep). Primo degli italiani Danilo Napolitano (Acqua & Sapone), 6° di tappa e 2° in classifica generale alle spalle di Degenkolb.
In Spagna, Jonathan Castroviejo (Movistar) ha vinto la 1° tappa della Vuelta a la Comunidad de Madrid superando a cronometro la coppia russa della Rusvelo Artem Ovechkin e Sergey Firsanov di 16 e 24 secondi.
In Polonia, alla Szlakiem Grodow Piastowskich, la cronometro del mattino è andata al corridore di casa Marek Rutkiewicz della CCC mentre la tappa del pomeriggio è stata vinta dal tedesco Tino Thomel della NSP in volata con Andrea Palini del Team Idea giunto al 3° posto. Rutkiewicz è diventato anche il leader della corsa.
In Olanda, il sudafricano Reinardt Janse Van Rensburg (MTN) ha vinto la Ronde van Overijssel con Wim Stroetinga (Koga) che ha preceduto tutti allo sprint nell’ultima frazione.
In Russia, il serbo Ivan Stevic ha vinto la prima tappa della Five Rings of Moscow.