domenica 13 maggio 2012

Giro d'Italia 2012 - Paolo Tiralongo vince il primo arrivo in salita, Hesjedal nuova maglia rosa

GIRO D'ITALIA 2012 - 7° TAPPA

Recanati - Rocca di Cambio, 205 km

L'italiano Paolo Tiralongo ha vinto la 7° tappa del Giro d'Italia 2012 domando la salita finale di Rocca di Cambio. Il corridore dell'Astana ha preceduto allo sprint Michele Scarponi (Lampre) mentre poco più indietro 3° è giunto Frank Schleck (RadioShack) con Joaquin Rodriguez (Katusha) a ruota. 5° posto finale per la nuova maglia rosa, Ryder Hesjedal (Garmin), primo canadese a vestirla. Tutti nelle prime posizioni i big della corsa mentre l'ex maglia rosa Adriano Malori ha dovuto abdicare dopo pochi chilometri di salita.

LA CORSA

Tutta la 7° tappa del Giro d'Italia stava lì, nella salita finale di Rocca di Cambio. E i corridori si sono mossi di conseguenza. Al chilometro zero subito 4 in fuga, Matteo Rabottini (Farnese Vini), Mirko Selvaggi (Vacansoleil), Reto Hollenstein (NetApp) e Fumiyuki Beppu (Orica GreenEDGE). Per loro vantaggio massimo intorno agli 8 minuti ma il gruppo, tirato prima dalla Lampre e dopo i - 50 km dalla Garmin, ha iniziato con poco più di 2 minuti di ritardo la salita conclusiva. Tra i fuggitivi il più in forma era sicuramente Rabottini, atleta di casa, che infatti ha proseguito da solo nel tentativo di arrivare più vicino possibile al traguardo. Dietro, invece, come consuetidine, ai -17 km si è assistito allo scatto di Stefano Pirazzi (Colnago): l'italiano è riuscito a riprendere subito Beppu, Selvaggi e Hollenstein e dopo qualche chilometro è rientrato anche su Rabottini. All'inseguimento di Pirazzi era portato Valerio Agnoli (Liquigas) ma l'italiano è stato ripreso e superato da José Herrada (Movistar), bravo a rientare su Pirazzi e Rabottini. Agnoli, insieme a Pietropolli (Lampre) e Santaromita (BMC), è rimasto in avanscoperta per qualche chilometro venendo ripreso insieme agli altri due ai -10. Dal gruppo ci hanno provato anche Sella e Cunego e ha provato qualche scatto Rujano, finché non si sono messi a tirare il gruppo prima Ochoa (Androni) e poi l'Astana. In testa, ai -10 Rabottini si è staccato mentre la verve di Pirazzi portava l'italiano a continui scatti, anche se con l'Astana al completo a tirare dietro, il distacco si era ridotto di molto. Ai 1400 metri dall'arrivo Pirazzi ha sbagliato a prendere una corsa perdendo le ruote di Herrada ma dopo qualche centinaia di metri venivano ripresi entrambi dal gruppo. All'ultimo chilometro è partito il progetto Lampre: Niemec si è messo davanti a tirare e Scarponi ha fatto il resto, scattando ai 700 dall'arrivo seguito dal solo Tiralongo. Lo scalatore dell'Astana ha stretto i denti fino ai metri conclusivi, lasciando sui pedali Scarponi quando è scattato per lo sprint, e accasciandosi al suolo, stremato, appena superato il traguardo.
Alle spalle dei due italiani sono arrivati alla spicciolata tutti gli altri uomini di classifica, con Rujano ultima della fila a 22 secondi.
La classifica generale vede Hesjedal maglia rosa, 2° Tiralongo a 15 secondi, 3° Joaquin Rodriguez a 17 secondi e 4° e 5° i compagni Vandevelde e Stetina della Garmin.

IL COMMENTO

Poteva finire come quasi tutti gli altri arrivi sugli Appennini, sprint del gruppetto dei migliori e abbuoni per i primi tre e zero distacchi tra i big. Invece, ci ha pensato Scarponi a dare una prima botta alla corsa. I distacchi inflitti nella 7° tappa non sono sicuramente quelli di una tappa alpina ma ci hanno fatto capire chi sta bene e chi no. Sicuramente, Scarponi sta bene. Il solo Tiralongo è riuscito a stare dietro al suo scatto su una salita non certo impegnativa, sintomo di ottime gambe. Benissimo anche i due stranieri più attesi, Joaquin Rodriguez e Frank Schleck, non abbastanza reattivi allo scatto di Scarponi ma arrivati subito dietro, mentre piace Hesjedal, probabilmente perderà terreno sulle Alpi ma non è da sottovalutare troppo, anche perché la Garmin può contare anche sui due americani Vandevelde e Stetina e sembra tonica. Nota positiva anche i 9 secondi presi da Basso che spesso in questi arrivi perde molto di più. Insieme a lui sono arrivati anche Daniel Moreno, più che un gregario per Rodriguez, e un bravissimo Domenico Pozzovivo, il migliore della Colnago che ha trovato un altro uomo classifica in Gianluca Brambilla, 10° a 11 secondi.
A livello di squadre, le più forti sembrano essere Lampre (Niemec è un gregario formidabile), Liquigas (bravi oggi anche Capecchi e Caruso), una sorprendente Garmin e la solidissima Astana, con Kreuziger che è arrivato con il grosso del gruppetto dei migliori a 11 secondi. Mi ispira sempre più fiducia Schleck, fortunatamente venuto in Italia non in gita, anche se lo voglio vedere in tappe più impegnative.
Nota di merito per Pirazzi che finalmente ha portato un attacco in un momento importante riuscendo quasi a portarlo a termine e non venendo ripreso dopo 500 metri come in molte altre occasioni.

GLI ITALIANI

Dopo 7 tappe è arrivata la prima vittoria italiana. A portarla, un emigrato della bici, un uomo squadra eccezionale che ha trovato le capacità e la forza di vincere dopo anni di onorata carriera da gregario, Paolo Tiralongo. Ma è stata tutta la pattuglia italiana degli scalatori a dare lustro alla tappa, anche se prima bisogna fare un plauso a Selvaggi e soprattutto a Rabottini per il tentativo di fuga. Pirazzi sta diventando più che uno sconclusionato scattista e una nota di merito va anche ad Agnoli, Pietropolli, Santaromita e Sella che hanno provato a replicare allo scatto di Pirazzi in vari momenti della salita.
Bene tutti gli uomini di classifica con Scarponi il più brillante, poi Basso e Pozzovivo, un bravissimo Gianluca Brambilla e Cunego, per finire con Pinotti e Cataldo, poco distanti dai migliori.

IL VINCITORE

Paolo Tiralongo è diventato celebre in bici soprattutto per le sue doti di grande gregario nelle tappe di montagna. Ha dovuto aspettare tanto per la prima vittoria, arrivata soltanto nel 2011 grazie al grande aiuto dell'ex compagno di squadra Contador nella tappa al Giro con arrivo a Macugnaga.
Ma ormai sembra averci preso gusto Tiralongo, prima piazzato nelle volate al Giro di Romandia, ora vincente in un'altra tappa al Giro d'Italia, il primo arrivo in salita.

LE ALTRE CORSE

TOUR DE PICARDIE - FRANCIA: La 2° tappa si è conclusa in volata con il successo dell'olandese Kenny Van Hummel (Vacansoleil), 2° sul traguardo ma diventato primo dopo la squalifica del francese Nacer Bouhanni (FDJ) per sprint irregolare. Alle spalle dell'olandese 2° Stephane Poulhies (Saur Sojasun) e 3° John Degenkolb (Argos Shimano) che è rimasto leader della corsa grazie agli abbuoni.
RHONE-ALPES ISERE TOUR - FRANCIA: Successo per Jerome Cousin nella 3° tappa. Il corridore dell'Europcar, partito insieme a Florent Barle (Cofidis) e Gabriel Chavanne (Chambery) nei primi km, è riuscito a mantenere un ampio vantaggio sul gruppo nella salita finale andando a vincere con 2 minuti e 15 secondi sull'ex compagno di fuga Barle e Clement Penven e Stian Remme, usciti dal gruppo, mentre il gruppetto dei migliori con il leader Paul Poux è arrivato a 2 minuti e 53 secondi. Il francese della Saur Sojasun conduce con 35 secondi su Romain Hardy (Bretagne Schuller) e 39 secondi sul compagno Yannick Talabardon.
TOUR OF MALOPOLSKA - POLONIA: Successo finale per il polacco Marek Rutkiewicz. Il corridore della CCC Polsat ha letteralmente dominato la terza e ultima impegnativa frazione della corsa arrivando con 43 secondi su Stanislav Kozubek (Whirlpool Author) e 1 minuto e 35 secondi sul compagno Mateusz Taciak che ha regolato il gruppetto del leader Pawel Cieslik (BGZ Bank). In classifica generale Rutkiewicz ha distanziato proprio Cieslik di 1 minuto e 40 secondi mentre il 3°, Mariusz Witecki (BGZ Bank), è arrivato a 4 minuti e 31 secondi.
SCANDINAVIAN RACE UPPSALA - SVEZIA: Dominio Cykelcity nella corsa di casa con 4 uomini nei primi 5 posti. La vittoria è andata a Jonas Ahlstrand sul compagno Michael Olsson mentre a 11 secondi di ritardo Edvin Wilson superava il francese Thomas Rostollan (VC Axois). 5° un altro Cykelcity, Johan Landstrom.
JELAJAH MALAYSIA - MALESIA: Altro sprint nella 5° tappa e successo per Hariff Salleh (Terengganu), vincitore anche della 4° tappa. Alle sue spalle 2° posto per Mohd Ridzuan Zainal (Malaysian Armed Forces) e 3° posto per Alex Carver (Genesys Wealth Advisers). Classifica generale invariata con al comando Yusup Abrekov (Suren).
HEYDAR ALIYEV ANNIVERSARY TOUR - AZERBAIJAN: Nella 4° tappa successo dopo una lunga fuga per Gennadiy Tatarinov (Itera Katusha) che ha preceduto di 17 secondi gli ex compagni di fuga Maksym Vasilyev (ISD Donetsk) e Tilegen Maidos (Kazakistan). Il gruppo è arrivato a 23 secondi di ritardo, con il leader Youcef Reguigui (Centre Mondiale du Cyclisme) ancora saldamente al comando della classifica.
AZERBAIJAN TOUR - IRAN: Nella 2° tappa sprint vincente per il ceco Alois Kankovsky (Dukla Praha) con l'iraniano Hossein Nateghi (Tabriz) 2° e l'ucraino Yuri Metlushenko (Kolss) 3°. Il compagno di squadra di Kankovsky, Milan Kadlec, è diventato il leader della corsa.