giovedì 17 maggio 2012

Al Giro d'Italia vince Roberto Ferrari. Sagan fa 4 al Tour of California

GIRO D'ITALIA 2012 11° TAPPA - ROBERTO FERRARI (ANDRONI GIOCATTOLI)

Roberto Ferrari si segnerà per sempre il 16 Maggio sul calendario con una x rossa, il suo giorno perfetto. Il corridore dell'Androni Giocattoli ha messo il sigillo alla sua finora discreta carriera andando a vincere allo sprint l'11° tappa del Giro d'Italia 2012 tra Assisi e Montecatini Terme. L'italiano ha preceduto Francesco Chicchi (Omega Pharma QuickStep) e Tomas Vaitkus (GreenEDGE) con il campione del mondo Mark Cavendish (Sky) 4°.
Una giornata di riscatto per Ferrari dopo le pesanti polemiche sulla sua volata nella 3° tappa in Danimarca che era costata a un po' di corridori qualche botta ed escoriazioni varie. Un riscatto per un corridore che si definisce (e lo è) molto corretto, che è uno sprinter di quelli che si chiamano "atipici", non è potentissimo, non riesce magari a vincere una volata con gruppo compatto ma in alcune occasioni può diventare un avversario molto pericoloso perché è sgusciante e molto rapido.
Quando, sulle salite precedenti l'arrivo, avevo sentito che Goss e Guardini si erano staccati, mi era venuto subito in mente il nome di Felline per la tappa di oggi. Invece, è stato il compagno Ferrari a prevalere. Ma meritano un commento tutti gli ultimi km, prima con l'attacco di Giovanni Visconti (finalmente pimpante e propositivo) insieme a Gatto, Vicioso e Gasparotto, raggiunti prima da Damiano Caruso e poi addirittura da Kreuziger e Scarponi. Il gruppo, ovviamente, ha subito ricucito lo strappo. Eppure questa bagarre ha provocato il secondo giorno consecutivo di ritardo per Frank Schleck, disattento ancora una volta o con qualche problemino di tenuta, che è giunto al traguardo con 46 pesanti secondi di ritardo.
Ripresi i fuggitivi, è stata una sinfonia Sky fino all'ultimo km quando Ventoso ha provato a fare il buco per Visconti che non ci ha creduto (o non ce l'ha fatta) e si è rialzato. Poi, saltato anche l'ultima ruota Sky, davanti si è ritrovato, quasi per caso, Vaitkus. All'ultima curva una scivolata di Sacha Modolo stoppava qualche corridore mentre il lituano lanciava la sua volata e Thomas perdeva un po' il passo per Cavendish. Ferrari e Cavendish si sono buttati all'inseguimento ma mentre l'italiano sembrava volare, l'arrivo leggermente in salita ha tagliato le gambe del britannico che molto probabilmente ha sbagliato rapporto, tradito proprio dall'inaspettata strada all'insù. Ferrari è stato molto bravo a gestire gli ultimi metri superando nettamente il calante Vaitkus e vincendo su un Chicchi in fortissima rimonta ma tagliato fuori proprio dalla caduta di Modolo.
Finalmente una vittoria italiana in volata, la prima a questo Giro, da quello che in molti non volevano più alla corsa rosa: i casi bizzarri della vita. Il contraltare è l'ennesima caduta causata da un corridore nostrano, un altro pretendente alla maglia azzurra alle Olimpiadi come Modolo che commette una distrazione fatale quando era ben messo per lo sprint. Ma che fine ha fatto il Modolo dell'estate scorsa?
Durante la corsa, da sottolineare il bellissimo tentativo di Manuele Boaro (Saxo Bank), uomo da cronometro e chissà, magari qualcosa di più.
Per la classifica generale non cambia nulla tranne per Frank Schleck (RadioShack), attardato e, si spera per lo spettacolo delle prossime tappe, soltanto un po' di distratto.

TOUR OF CALIFORNIA 4° TAPPA - PETER SAGAN (LIQUIGAS)

La corsa si può riassumere nell'ultimo chilometro. Tante squadre davanti finché Daniel Oss decide di partire e prenda la testa della corsa, Sagan aspetta il momento giusto non facendosi prendere dalla foga quando gli altri gli partono a fianco e scatta verso il traguardo, liberando la sua potenza e vincendo nettamente la quarta tappa consecutiva della corsa.
Cosa si può dire di un corridore di questo calibro? Che dispiace non vederlo al Giro a combattere contro i migliori velocisti del mondo, ma sarà questione di tempo finché non prenderà parte al Tour. La coppia Oss - Sagan sembra poter rivaleggiare quella di Thomas - Cavendish, almeno a vedere dagli sprint di questi giorni, e sicuramente è un bel segnale per tutta la Liquigas.

PELLIZOTTI IN PARADISO, TURGOT ALL'INFERNO

Le storie di questi due corridori che apparentemente non c'entrano nulla si sono unite oggi in uno strano scambio di posizioni.
L'italiano Franco Pellizotti, squalificato per 2 anni per valori anormali nel suo passaporto biologico (anche se un po' di mistero sulla vicenda rimane), è tornato in gara con l'Androni Giocattoli al Giro di Norvegia concludendo la tappa in gruppo.
Il francese Sebastien Turgot, 2° alla Parigi Roubaix di quest'anno, secondo L'Equipe è sotto indagine da parte della sua federazione per 3 mancati controlli antidoping nell'arco degli ultimi 18 mesi. La situazione sembra essersi chiarita da un comunicato dell'Europcar che difendeva il corridore dicendo che i controlli saltati sono 2 e che gli unici problemi erano riguardo la comunicazione della posizione del corridore per problemi al collegamento internet con il sistema. Ma è pesante la dichiarazione mattutina di Bernaudeau, il suo team manager, che a caldo lo ha definito "Un imbecille, è indifendibile".
Per un corridore che torna al ciclismo vero, quello che si fa in strada, un altro entra in quello fatto di scoop, indagini, processi e lo spettro del doping.

RISULTATI DEL 16 MAGGIO

Giro d'Italia 11° tappa: 1° Roberto Ferrari (Androni Giocattoli), 2° Francesco Chicchi (Omega QuickStep), 3° Tomas Vaitkus (GreenEDGE). Maglia rosa: Joaquin Rodriguez (Katusha)
Tour of California 4° tappa: 1° Peter Sagan (Liquigas), 2° Heinrich Haussler (Garmin), 3° Michael Matthews (Rabobank). Leader: Peter Sagan (Liquigas).
Tour of Norway - Norvegia: Prima tappa con arrivo in volata e beffa per i due grandi favoriti, Alessandro Petacchi (Lampre) ed Edvald Boasson Hagen (Sky), che si sono dovuti accontentare della 2° e della 3° piazza, battuti dal giovanissimo svedese Jonas Ahlstrand (Cykelcity), che sta confermando importanti miglioramenti già intravisti in primavera con buoni piazzamenti in alcune corse europee a livello Under 23. Boasson Hagen è partito davanti ma probabilmente troppo presto e ha subito la rimonta prepotente del giovane svedese mentre Petacchi è partito forse troppo indietro, impossibilitato a tentare una rimonta concreta su Ahlstrand.
Circuit de Lorraine - Francia: Volata vincente per Nacer Bouhanni nella 1° tappa. Il corridore della FDJ ha preceduto nettamente Marco Marcato (Vacansoleil), Cyril Lemoine (Saur Sojasun) e Claudio Corioni (Acqua & Sapone).
Tour of Hellas - Grecia: Buon ritorno alle corse per Davide Rebellin in maglia Meridiana Kamen. Il corridore italiano si è subito piazzato nella 1° tappa della corsa greca arrivando 2° alle spalle dello sloveno Robert Vrecer (Vorarlberg) mentre 3° è giunto Ioannis Tamouridis (SP Tableware).
Olympia's Tour - Olanda: Volata a tre e successo per Jenning Huizenga (Rabobank CT) nella 2° tappa. Alle sue spalle il russo Vyacheslav Kuznetsov (Itera Katusha) e l'australiano Michael Freiberg (Jayco AIS). Huizenga è anche il nuovo leader della classifica.
Fleche du Sud - Lussemburgo: Prima tappa e successo per il danese André Steensen (Glud & Marstrand) che ha preceduto Jure Golcer (Tirol) mentre Reinardt Janse Van Rensburg (MTN) ha regolato un gruppetto a 11 secondi per il terzo posto finale.
Azerbaijan Tour - Iran: Vittoria finale per lo spagnolo Javier Ramirez (Andalucia) che ha preceduto i corridori di casa Abbass Saeidi Tanha (Azad University) e Hossein Askari (Tabriz). La sesta e ultima tappa si è risolta allo sprint con il successo di Vojtech Hacecky sul compagno Alois Kankovsky (Dukla Praha) e Hossein Nateghi (Tabriz).
Vuelta a Guatemala - Guatemala: La 4° tappa, una cronometro individuale di 29,8 km, è stata vinta dal corridore di casa Alder Torres (Insta Cofi de Cafe) sui brasiliani della Funvic Octavio Bulgarelli, 2° a 55 secondi, e Gregory Panizo, 3° a 1 minuto e 36 secondi. In classifica generale comanda Ramiro Rincon (EPM UNE) proprio su Torres, staccato di 1 minuto e 18 secondi.