domenica 20 maggio 2012

Amador, il Costarica sul Cervino al Giro d'Italia, Hesjedal torna in rosa. Super Gesink in California

GIRO D'ITALIA 2012 14° TAPPA - ANDREY AMADOR (MOVISTAR)

Chi l'avrebbe mai detto fino a qualche anno fa che un corridore del Costarica avrebbe vinto una tappa al Giro d'Italia, addirittura una tappa alpina con arrivo in salita a Cervinia. Invece, il buon Andrey Amador, spesso all'attacco negli scorsi giorni, rapido e resistente, ha coronato il sogno di vincere una frazione in una delle corse più importanti del mondo, addirittura in una tappa che ha inaugurato le grandi salite di questo Giro.
Il corridore della Movistar ha preceduto in uno sprint a tre gli altri 2 superstiti della fuga mattutina, Jan Barta (NetApp) e l'italiano Alessandro De Marchi (Androni Giocattoli). Un peccato la sconfitta di De Marchi che all'arrivo si è un po' lamentato della tattica di gara di Amador, secondo lui disposto anche a farsi riprendere piuttosto che collaborare tanto e spendere troppe energie. Un bravo all'italiano che sembrava il più forte in salita ma che non è riuscito a fare la differenza negli ultimi chilometri di corsa.
Alle spalle dei tre attaccanti si è giocata la corsa per la maglia rosa e a uscirne vincitore, confermando il trend delle nazioni "esotiche", è stato il canadese Ryder Hesjedal. Il capitano della Garmin è partito quando all'arrivo mancavano circa 4 chilometri in risposta a un attacco dell'Euskaltel Mikel Nieve e ha fatto il vuoto. Dopo qualche minuto ci ha provato Joaquin Rodriguez ma il suo attacco è stato rintuzzato da Pozzovivo prima e Scarponi poi. Hesjedal ha tirato dritto fino al traguardo guadagnando 26 secondi sui primi inseguitori e riconquistando la maglia rosa mentre dietro i grandissimi favoriti non hanno perso terreno, salvo Roman Kreuziger (Astana) che ha perso 6 secondi.
Tappa abbastanza anonima, con un attacco di Cunego (che ha confermato il suo ruolo di gregario di lusso) e Rujano sulla penultima salita e qualche scattino di corridori di secondo piano sull'ultima (Bruseghin, Txurruka e Brambilla) fino all'assalto di Hesjedal e al contro scatto di Rodriguez, ma da tutti questi corridoroni ci si aspetta qualcosa di più.
Tra gli uomini di classifica mi fa piacere segnalare la presenza di due giovani colombiani come Rigoberto Uran e Sergio Henao, entrambi Sky, nelle primissime posizioni, segno di una maturità che sta finalmente arrivando per il primo e di una freschezza non indifferente per il secondo mentre è interessante il piazzamento di Thomas De Gendt (Vacansoleil), corridore molto forte a cronometro e capace di azioni capolavoro, non ultimo il successo dopo una fuga fiume alla Parigi Nizza di quest'anno, ma che è alla prima esperienza da capitano in un grande Giro.
Chi è mancato oggi sono stati sicuramente i due grandi favoriti della corsa, Michele Scarponi e Ivan Basso, troppo remissivi nonostante le due squadre abbiano lavorato tutto il giorno (soprattutto la Liquigas), ma alla fine le loro azioni sono sembrate più di contenimento che di attacco vero e proprio; da loro ci si aspetta qualcosa di più nelle prossime tappe. E' sembrato non al meglio anche Joaquin Rodriguez che dopo lo scatto è sembrato un po' in difficoltà, aiutato dalle pendenze non eccessive degli ultimi km. Si è salvato Frank Schleck (RadioShack) anche se la sua corsa per le posizioni di vertice sembra essere compromessa.

TOUR OF CALIFORNIA 7° TAPPA - ROBERT GESINK (RABOBANK)

Cambio al vertice della classifica nel Tour of California. Nella tappa decisiva, con l'arrivo al Mount Baldy, è stato Robert Gesink (Rabobank) a staccare tutti conquistando frazione e maglia di leader della classifica. Il corridore olandese ha battuto in volata il fuggitivo della prima ora John Darwin Atapuma della Coldeportes mentre il primo inseguitore del gruppo dei favoriti è stato Fabio Duarte, altro Coldeportes, 3° a 14 secondi. Grande prestazione per il giovane Joseph Dombrowski (Bontrager Livestrong), 4° a 19 secondi, già protagonista al Tour of the Gila. Poi, alla spicciolata, sono arrivati al traguardo Tom Danielson (Garmin) a 26, Chris Horner (RadioShack) a 38 e l'interessante Wilco Kelderman (Rabobank) a 1 minuto e 3 secondi. Controprestazione per il giovane BMC Tejay Van Garderen, 10° all'arrivo a 1 minuto e 20 secondi, 3 secondi meglio di David Zabriskie (Garmin).
La classifica generale ora vede al comando Gesink con 46 secondi su Zabriskie, 54 su Danielson, 1 minuto e 17 secondi su Van Garderen e 1 minuto e 36 secondi su Duarte.

RISULTATI 19 MAGGIO 2012

Giro d'Italia 14° tappa: 1° Andrey Amador (Movistar), 2° Jan Barta (NetApp), 3° Alessandro De Marchi (Androni) a 2s, 4° Ryder Hesjedal (Garmin) a 20 s, 5° Paolo Tiralongo (Astana) a 46 s. Classifica: 1° Ryder Hesjedal (Garmin), 2° Joaquin Rodriguez (Katusha) a 9s, 3° Paolo Tiralongo (Astana) a 41s, 4° Sandy Casar (FDJ) a 1m5s, 5° Ivan Basso (Liquigas) a 1m6s.
Tour of California 7° tappa: 1° Robert Gesink (Rabobank), 2° John Darwin Atapuma (Coldeportes) a 1s, 3° Fabio Andres Duarte (Coldeportes) a 14s. Leader: Robert Gesink (Rabobank).
Tour of Norway - Norvegia: Nella tappa più dura, la 4° con arrivo a Lillehammer, dopo le delusioni nelle volate delle frazioni precedenti, Edvald Boasson Hagen si è preso la rivincita partendo ai -15 km dal traguardo insieme a Simon Clarke (GreenEDGE) e andando a vincere la tappa sull'australiano, vestendo anche la maglia di leader della corsa. Il corridore del Team Sky si conferma un talento ancora non del tutto espresso e dalle potenzialità inesplorate, deve solo trovate continuità. Alle spalle del duo di testa si è piazzato Lars Petter Nordhaug (Sky) a 6 secondi mentre Pieter Serry (Topsport Vlaanderen) ha regolato un gruppettino giunto a 10 secondi composto dal compagno Sander Armee, i due Lampre Marco Marzano e Simone Stortoni e il russo Sergey Firsanov (RusVelo).
Circuit de Lorraine - Francia: Torna alla vittoria il velocista Danilo Napolitano nella 4° tappa. Il corridore dell'Acqua & Sapone ha preceduto allo sprint il leader Nacer Bouhanni (FDJ) e Sebastien Hinault (AG2R). Da segnalare anche il 4° posto di Francesco Lasca (Caja Rural) e il 6° di Marco Marcato (Vacansoleil).
Jurmala GP - Lettonia: Successo in volata per il brasiliano Rafael Andriato (Farnese Vini) che ha preceduto Leonid Krasnov (RusVelo) e Emils Liepins (Rietumu). 4° l'altro Farnese Thomas Bertolini, 6° l'eterno Jaan Kirsipuu (Champion System).
GP Criquielion - Belgio: Vittoria al neozelandese Tom David, partito con altri 7 ai - 10 km e autore dell'azione decisiva all'ultimo km. Il corridore della T. Palm ha preceduto di 4 secondi Jonathan Breyne (Landbouwkrediet) mentre Niels Wytinck (Sean Kelly) ha superato allo sprint gli altri fuggitivi.
Fleche du Sud - Lussemburgo: 4° tappa a cronometro e avvicendamento in testa alla classifica. Il successo è andato a Bob Jungels, corridore di casa della Leopard Trek, che ha battuto di 25 secondi Adam Phelan (Drapac Porsche) e di 26 secondi Aaron Gate (Nuova Zelanda) ma soprattutto di più di un minuto il compagno Julian Kern soffiandogli così la prima posizione in classifica generale.
Tour of Hellas - Grecia: Secondo successo per la Meridiana Kamen. Nella 4° tappa attacco vincente di Roberto Cesaro che ha preceduto di 3 secondi Artem Topchanyuk (SP Tableware) e di 8 secondi Hichem Chabane (VC Sovac). Gruppo del leader Robert Vrecer (Vorarlberg) a 17 secondi da Cesaro, con lo sloveno saldamente in testa alla classifica con 4 secondi su Davide Rebellin.
Olympia's Tour - Olanda: Nella semitappa contro il tempo del mattino il successo è andato all'australiano Rohan Dennis (Jayco) ma il leader della classifica Dylan Van Baarle (Rabobank CT) è giunto a 23 secondi rimanendo in testa. 3° e 4° altri due australiani, Glenn O'Shea e Damien Howson con il 2° in classifica Michael Freiberg solo 8° a 43 secondi. Nella semitappa del pomeriggio ancora Australia con la vittoria in volata di Steele Van Hoff (Chipotle) sugli olandesi Jeff Vermeulen (Metec) e Johim Ariesen (Koga). Classifica finale vinta da Van Baarle su Freiberg, 2° a 16 secondi, mentre 3° è arrivato il tedesco Christoph Pfingsten (De Rijke) a 19 secondi e 4° Rohan Dennis (Jayco) a 22 secondi.
Ronde de l'Isard (U23) - Francia: Successo per Quentin Pacher nella 3° tappa della corsa. Il corridore della Entente Sud Gascogne ha preso il largo sull'ultima salita di giornata, il Col du Buret, insieme ad altri 2 corridori e li ha regolati allo sprint, conquistando così anche il 2° posto in classifica generale. Alle spalle di Pacher si sono piazzati Yoann Paillot (Top 16) e Clement Chevrier (Chambery) mentre il leader Sergey Chernetskiy (Itera Katusha) è giunto con il gruppo dei migliori a 22 secondi.
Tour de Berlin (U23) - Germania: Successo in volata per Harry Kraft (Bergstrasse U23) nella 4° tappa su Bryan Cocquard (Francia) e Wouter Wippert (Lotto U23) mentre il leader Nikias Arndt, dopo i successi nelle due semitappe di ieri, è arrivato 4°. Il corridore della LKT Team Brandenburg avevo vinto la frazione a cronometro e quella in linea regolando un gruppetto di fuggitivi e si è confermato nella 4° tappa nettamente leader.
Vuelta a Guatemala - Guatemala: Successo per Oscar Rivera nella 7° tappa. Il colombiano della EPM UNE ha preceduto di 2 secondi il portoghese Daniel Silva (Onda), 2°, e il costaricano Roman Villalobos (Junta Pro.Social), 3°, mentre altri tre corridori della EPM UNE sono giunti nel primo gruppo, Javier Gomez, Freddy Piamonte e il leader Ramiro Rincon. Il primo degli inseguitori è giunto a 5 minuti e 57 secondi. In classifica continua a comandare Ramiro Rincon sul compagno Piamonte (a 1m26s) mentre 3° è Villalobos a 3 minuti.